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Cecenia: Mosca, dopo 10 anni fine regime antiterrorismo

MOSCA - Mosca ha revocato dalla mezzanotte di oggi il regime di alta sicurezza antiterrorismo in vigore in Cecenia negli ultimi dieci anni. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, citando il presidente del comitato nazionale antiterroristico Aleksandr Borntnikov. "Il capo del comitato, direttore dell'Fsb (i servizi segreti russi, ndr), Aleksandr Bortnikov, ha abolito dalla mezzanotte del 16 aprile l'ordine che dichiarava il territorio della repubblica cecena come zona di operazione antiterrorismo", si legge nel comunicato del comitato nazionale antiterroristico. "Questa decisione è destinata a garantire le condizioni dell'ulteriore normalizzazione della situazione nella Repubblica cecena, del ripristino e dello sviluppo della sfera socio-economico", prosegue il comunicato. A partire dalla mezzanotte tutte le misure legate alla lotta contro il terrorismo in Cecenia si svolgono quindi secondo modalità standard comuni esistenti nelle altre regioni della Russia. Era stato il presidente russo, Dmitri Medvedev, il 27 marzo scorso, a disporre la revoca del regime speciale antiterrorismo in Cecenia, che comporterà il ritiro di circa 20 mila soldati russi, anche se ne resteranno 30 mila dislocati su base permanente. Mosca aveva lanciato la sua "operazione antiterrorismo" in Cecenia nel 1999, di fatto una seconda guerra dopo quella del 1994-1996, in seguito ad un attacco degli indipendentisti contro la repubblica caucasica del Daghestan e numerosi attentati in Russia.

Gaza, 16 aprile - Velivoli israeliani hanno distrutto un edificio vuoto nel campo profughi palestinese di Maghazi, nella parte centrale della striscia di Gaza. Nell'attacco non ci sono state vittime. Si è trattata della prima aggressione aerea al territorio palestinese dopo diversi giorni.

Secondo il New England Journal of Medicine, quasi il 40 percento dei morti in Iraq sono bambini

Secondo quanto afferma un rapporto che sarà pubblicato domani nel magazine ‘New England Journal of Medicine', gli attacchi aerei degli Stati Uniti in Iraq hanno ucciso soprattutto donne e bambini.

Secondo quanto afferma il documento, almeno il 38 per cento delle vittime erano bambini, mentre un altro 45 percento erano donne. Al contrario, soltanto il 12 percento delle vittime di attentati suicidi, commessi dai cosiddetti insorti, erano bambini. Gli autori del rapporto hanno analizzato l'uccisione di 60.481 civili durante i primi cinque anni di guerra. Il documento conclude che l'alto numero di donne e bambini uccisi è da imptarsi ai bombardamenti aerei contro le aree urbane.

La comunità internazionale denuncia che la legge è in contrasto con la garanzia di parità di diritti fra sessi differenti

Centinaia di donne afgane si sono riunite oggi davanti alla moschea di Kabul per protestare contro la nuova legge che consente, nelle coppie sciite, al marito di costringere la moglie ad avere un rapporto sessuale. Alcuni uomini hanno cercato di reprimere la protesta lanciando sassi contro le donne.

Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Guardian, almeno 200 donne hanno alzato cartelli davanti alla moschea Khatam Al Nabi, gestita dall'imam Mohamed Asif Mohseni, che è stato tra i principali sostenitori di questa legge che vieta alle donne di uscire di casa senza il permesso dei mariti e consente di fatto lo stupro all'interno del matrimonio. Nello stesso tempo altri tanti uomini hanno iniziato una manifestazione contro l'Occidente che vorrebbe imporre i propri usi in Afghanistan e hanno lanciato sassi contro le donne. Lo scorso mese il parlamento afghano aveva approvato una legge che obbliga le donne ad avere rapporti sessuali con il marito e vieta loro di cercare lavoro, istruirsi o farsi visitare da un medico, senza il permesso del congiunge, per accontentare la minoranza sciita. Secondo quanto ha dichiarato il presidente in Asia della organizzazione umanitaria Human Rights Watch, Brad Adams, "il presidente Hamid Karzai non deve sacrificare le donne per raggiungere un accordo politico con la minoranza sciita". Mentre, il Fondo di Sviluppo delle Nazione Unite per le Donne ha denunciato che la legge è in contrasto con la garanzia di parità e diritti fra sessi contenuta nella costituzione afgana. Molti attivisti che hanno denunciato la legge sono stati minacciati. Tra loro, Sitara Achkzai, riconosciuta attivista per i diritti delle donne che è stata uccista ieri a Kandahar.

Nell'ultimo raid aereo condotto dalle forze della Coalizione, 6 civili sono stati uccisi e altri 4 versano in gravi condizioni

Sei civili sono rimasti uccisi in un raid aereo della Nato nella parte orientale ai confini con il Pakistan. L'attacco sferrato lunedì nella provincia di Kunar ha provocato la morte, tra gli altri, di una donna e di un bambino oltre al ferimento di altre 14 persone. Il generale americano David McKiernan ha ammesso, parlando con il presidente Hamid Karzai, che "malgrado i ripetuti sforzi della Nato e delle forze della coalizione, ci sono state vittime tra i civili nelle province di Khost e Kunar". "Un'inchiesta congiunta del governo afgano e dell'ISAF ha stabilito che quattro combattenti nemici e sei civili afgani sono rimasti uccisi durante l'operazione; altri quattro civili sono rimasti gravemente feriti".

Il Messico è blindato in attesa della prima visita del presidente nordamericano nel paese

Il presidente statunitense, Barack Obama, è giunto in visita a Città del Messico dove proporrà la lotta al narcotraffico e immigrazione come temi chiave delle relazioni tra i due paesi. In occasione della sua prima visita nel paese le forze dell'ordine hanno schierato 4mila agenti per presidiare la città.

Obama ha dichiarato la sua intenzione di cambiare la politica americana nei confronti del narcotraffico dei cartelli messicani. Sostiene di voler colpire i 'narcos' e lo spaccio di droga anche sul territorio americano, principale mercato per i cartelli della droga. Negli ultimi mesi, a tale scopo, gli Stati Uniti hanno rafforzato i controlli antidroga alla frontiera con il Messico. Questa iniziativa è stata vista dal presidente messicano, Felipe Calderon, come una posizione "costruttiva di Obama". Calderon era stato molto critico con la politica contro il narcotraffico dell'ex amministrazione Bush. Altri argomenti che verranno trattati da Obama e Calderon saranno i rapporti commerciali tra i due paesi, ma anche l'immigrazione. Sono quasi 12 milioni i messicani emigranti negli Usa, quasi la metà clandestinamente. Le rimesse dei migranti rappresentano la terza fonte di introiti per il Messico dopo il petrolio e il turismo.

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ESTERI

ITALIA

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NOTIZIE BREVI

AUMENTA NUMERO DEI CIVILI IN FUGA DAL CONFLITTO

Il conflitto interno continua a mietere “uno spaventoso” numero di vittime civili che subiscono spostamenti forzati, minacce di morte, omicidi selettivi e stragi, soprattutto a causa della comparsa di nuovi gruppi armati di estrema destra dediti al narcotraffico che si uniscono a quelli già presenti sul territorio. Lo denuncia il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) constatando che nel 2008 sono stati documentati oltre 1600 casi di violazioni dei diritti umani, tra cui 300 esecuzioni sommarie, 200 attacchi diretti contro la popolazione e 289 ‘desaparecidos’. Il fenomeno più preoccupante resta quello dei ‘desplazados’ (sfollati a causa della violenza) che lo scorso anno ha interessato quasi 74.000 persone, il 10% in più rispetto al 2007, principalmente ‘campesinos’ costretti a lasciare le loro comunità diventate teatro di scontri tra bande di paramilitari per il controllo del territorio; oltre la metà dei nuovi ‘desplazados’ – che in totale sono stimati fra i tre e i quattro milioni – sono minori e anche le popolazioni indigene sono sempre più bersaglio di violenze, in particolare nel sud-ovest del paese. “Questi dati dimostrano chiaramente che non viene garantita un’adeguata protezione dei civili e delle persone che non partecipano direttamente alle ostilità” afferma il Cicr.

ESTERI

Bolivia, parte la corsa al litio / da quando Obama ha imposto la svolta verde alla General Motors in cambio di consistenti aiuti di Stato, tutti hanno improvvisamente scoperto il litio boliviano. In queste ultime settimane svariate testate internazionali, dal New York Times alle radio norvegesi, all’agenzia di stampa cinese Xinhua, si sono interessate a questo materiale sconosciuto ai più, che sembra dover diventare il petrolio del futuro trasformando di conseguenza la Bolivia nell’“Arabia Saudita del litio”, come ha titolato il Nyt. Il litio è infatti l’elemento indispensabile per le auto elettriche, per le batterie dei telefoni cellulari e per gli schermi a cristalli liquidi. Un elemento che, quando serviva solo come componente di farmaci, costava 350 dollari a tonnellata, mentre nel giro di 5 anni è passato a circa 3 mila. Il presidente Evo Morales, d’accordo con i responsabili dell’azienda di Stato che si occupa delle miniere del paese, Comibol, non esclude di sottoscrivere dei patti con partner stranieri, ma vuole imporre condizioni allo sfruttamento dei giacimenti. L’idea è che chi estrae la materia prima deve impiantare le fabbriche per la sua trasformazione nelle aree adiacenti.In questo modo La Paz vuole evitare la sorte tipica delle economie dipendenti: lo sfruttamento delle materie prime da parte di capitali stranieri che lascia solo disastri ambientali e lavori mal pagati e non qualificati. [ http://snipurl.com/g08cv ]

Brasile, lo stato di Bahia in ginocchio per un'epidemia di dengue

Colpite 45.683 persone. Da gennaio, 38 morti, 22 dei quali minori di 15 anni. E' la più grave epidemia della sua storia

Lo stato di Bahia, fra i maggiori destinatari del turismo in Brasile e uno dei più bei luoghi del paese, con spiagge paradisiache e la cultura afro-brasiliana a farla da padrone, sta soffrendo la maggior epidemia di dengue della sua storia.

epidemia di dengueQuasi cinquantamila contaminati. I dati ufficiali della Segreteria della salute parlano di 38 morti da gennaio, 22 dei quali minori di 15 anni. Il numero di persone contaminate è salito a 45.683, quasi il 313 percento rispetto al 2008. I comuni coinvolti nell'epidemia sono ormai 295. Fra i quasi 50mila contaminati, 875 casi sono risultati gravi, con episodi emorragici che possono portare alla morte. La cosa che più sorprende le autorità sanitarie è che la stagione più propizia per il dengue è già finita. In Brasile, comunque, il dengue è sempre esistito. Gli anni scorsi, però, lo stato più colpito era quello di Rio de Janeiro, a causa delle pessime condizioni in cui vivono a milioni nel migliaio di favelas. Ma in tutto l'anno si ebbero 120.570 casi in tutto il paese, con 50 morti. Niente a che vedere con quanto sta accadendo a Bahia. Ancora non esiste un vaccino. La migliore e unica ancora di salvezza è la prevenzione.

Crisi: Yahoo e UBS tagliano / Yahoo è pronto a tagliare centinaia di posti di lavoro, la cifra esatta sarà resa nota domani con la pubblicazione della trimestrale. A quanto si apprende, i nuovi vertici nominati a gennaio si apprestano a operare la prima riduzione significativa del personale. Il portale ha già effettuato tagli: il 2008 si è chiuso con un totale di 13.600 addetti, 1.600 in meno rispetto all'inizio dell'anno. [ http://snipurl.com/g08bv ] Il colosso finanziario svizzero Ubs si prepara a tagliare 8.700 posti di lavoro per gli effetti della crisi economica. Lo ha annunciato la stessa azienda, spiegando che dall'ultima trimestrale emergono perdite per 2 miliardi di franchi svizzeri (1,74 miliardi di dollari). [ http://snipurl.com/g08b9 ]

Afghanistan, donne in piazza contro la legge che consente lo stupro nel matrimonio

La comunità internazionale denuncia che la legge è in contrasto con la garanzia di parità di diritti fra sessi differenti

Centinaia di donne afgane si sono riunite oggi davanti alla moschea di Kabul per protestare contro la nuova legge che consente, nelle coppie sciite, al marito di costringere la moglie ad avere un rapporto sessuale. Alcuni uomini hanno cercato di reprimere la protesta lanciando sassi contro le donne.

Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Guardian, almeno 200 donne hanno alzato cartelli davanti alla moschea Khatam Al Nabi, gestita dall'imam Mohamed Asif Mohseni, che è stato tra i principali sostenitori di questa legge che vieta alle donne di uscire di casa senza il permesso dei mariti e consente di fatto lo stupro all'interno del matrimonio. Nello stesso tempo altri tanti uomini hanno iniziato una manifestazione contro l'Occidente che vorrebbe imporre i propri usi in Afghanistan e hanno lanciato sassi contro le donne. Lo scorso mese il parlamento afghano aveva approvato una legge che obbliga le donne ad avere rapporti sessuali con il marito e vieta loro di cercare lavoro, istruirsi o farsi visitare da un medico, senza il permesso del congiunge, per accontentare la minoranza sciita. Secondo quanto ha dichiarato il presidente in Asia della organizzazione umanitaria Human Rights Watch, Brad Adams, "il presidente Hamid Karzai non deve sacrificare le donne per raggiungere un accordo politico con la minoranza sciita". Mentre, il Fondo di Sviluppo delle Nazione Unite per le Donne ha denunciato che la legge è in contrasto con la garanzia di parità e diritti fra sessi contenuta nella costituzione afgana. Molti attivisti che hanno denunciato la legge sono stati minacciati. Tra loro, Sitara Achkzai, riconosciuta attivista per i diritti delle donne che è stata uccista ieri a Kandahar.

Cecenia: Mosca, dopo 10 anni fine regime antiterrorismo

MOSCA - Mosca ha revocato dalla mezzanotte di oggi il regime di alta sicurezza antiterrorismo in vigore in Cecenia negli ultimi dieci anni. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, citando il presidente del comitato nazionale antiterroristico Aleksandr Borntnikov.

"Il capo del comitato, direttore dell'Fsb (i servizi segreti russi, ndr), Aleksandr Bortnikov, ha abolito dalla mezzanotte del 16 aprile l'ordine che dichiarava il territorio della repubblica cecena come zona di operazione antiterrorismo", si legge nel comunicato del comitato nazionale antiterroristico. "Questa decisione è destinata a garantire le condizioni dell'ulteriore normalizzazione della situazione nella Repubblica cecena, del ripristino e dello sviluppo della sfera socio-economico", prosegue il comunicato.

A partire dalla mezzanotte tutte le misure legate alla lotta contro il terrorismo in Cecenia si svolgono quindi secondo modalità standard comuni esistenti nelle altre regioni della Russia.

Era stato il presidente russo, Dmitri Medvedev, il 27 marzo scorso, a disporre la revoca del regime speciale antiterrorismo in Cecenia, che comporterà il ritiro di circa 20 mila soldati russi, anche se ne resteranno 30 mila dislocati su base permanente.

Mosca aveva lanciato la sua "operazione antiterrorismo" in Cecenia nel 1999, di fatto una seconda guerra dopo quella del 1994-1996, in seguito ad un attacco degli indipendentisti contro la repubblica caucasica del Daghestan e numerosi attentati in Russia.

Reportage dal Medio Oriente, anche la Bbc ha il suo Santoro: richiamo per Bowen

Bersagliata dalle accuse di estremismo filo palestinese durante la guerra nella Striscia di Gaza, la tv pubblica britannica vive nuove giornate agitate dopo il richiamo del Bbc Trust, l'organo di governo dell'azienda, al corrispondente dal Medio Oriente Jeremy Bowen, colpevole di aver violato gli standard di accuratezza ed imparzialità del servizio pubblico.

La decisione di stigmatizzare il lavoro di Bowen dal Medio Oriente è apertamente criticata da molti giornalisti della Bbc, che sostengono che in questo modo il Trust mini alle fondamenta la credibilità stessa delle news. L'ex direttore generale della Bbc, raggiunto dal quotidiano The Indipendent, ritiene un errore l'indagine interna del Trust, perché i reportage dei giornalisti spesso sono realizzati sotto pressione e con poco tempo a disposizione: "Il problema è che il giornalismo non è una scienza esatta".

I vertici di BBC precisano: non abbiamo nessuna intenzione di adottare misure disciplinari a carico di Bowen. Quest'ultimo è stato richiamato per un pezzo scritto per il sito della Bbc lo scorso giugno "Six days that changed the Middle East" (Sei giorni che cambiarono il Medio Oriente), nel quale richiamava il contesto storico del conflitto israelo palestinese con gli eventi della Guerra dei Sei giorni nel '67. Fra l'altro, Bowen descriveva "l'innato istitnto del sionismo nello spostare oltre la frontiera" e "la sfida all'interpretazione delle leggi internazionli" posta da Israele, convinta a suo avviso che la guerra d'indipendenza del 1948 avesse lasciato "incompleto il lavoro". Da qui il richiamo alla violazione delle regole di accuratezza e imparzialità del servizio pubblico britannico.

ITALIA

IMMIGRATI: CONSIGLIO EUROPA, PREOCCUPAZIONE PER SITUAZIONE IN ITALIA

'AUTORITA' DEVONO CONDANNARE CON PIU' FORZA MANIFESTAZIONI DI RAZZISMO'

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ultimo aggiornamento: 16 aprile, ore 11:35 Bruxelles, 16 mar. - (Adnkronos/Aki) - Il Consiglio d'Europa esprime "serie preoccupazioni per la situazione dei rom, la politica e la pratica relativa alla migrazione e il non rispetto di misure interimali vincolanti richieste dalla Corte europea dei diritti umani" in Italia. E' quanto scrive il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani Thomas Hammarberg in un rapporto dedicato al Belpaese, preparato dopo una visita dello scorso gennaio. Un rapporto che pero' elogia al tempo stesso "gli sforzi intrapresi" dalle autorita' italiane per migliorare la situazione. Da sottolineare che l'organismo non ha niente a che fare con l'Unione Europea.

Cerignola, scoperto lager con romeni

Erano impiegati per la raccolta di carciofi (ANSA) - FOGGIA, 16 APR - Scoperto dalla polizia a Cerignola un casolare fatiscente, trasformato in lager, in cui erano rinchiusi 42 romeni senza acqua ne' servizi. Il casolare si trova nella localita' 'Borgo Tressanti'. Indagini sono in corso per accertare se i romeni siano clandestini. Dai primi accertamenti, pare che fossero li' per la raccolta di carciofi. Erano incaricati di raccogliere il prodotto, di lavarlo - ma con acqua di pozzo, non potabile - di selezionarlo e di sistemarlo in cassette.

UE-16: PRODUZIONE INDUSTRIA FEBBRAIO -2,3%,-18,4% ANNUO

BRUXELLES - Nei 16 Paesi di Eurolandia il calo della produzione industriale rallenta su base mensile ma continua a crescere su base annua. Secondo i dati resi noti oggi da Eurostat lo scorso febbraio la flessione rispetto a gennaio è stata del 2,3% contro il 3,5% segnato a gennaio su dicembre 2008. Rispetto a un anno fa il calo della produzione industriale è stato però più pronunciato registrando un meno 18,4% rispetto al febbraio 2008 contro il 17,3% segnato a gennaio 2009 rispetto allo stesso mese del 2008. In questo contesto, Eurostat segnala che l'Italia, su base mensile, ha registrato uno dei peggiori risultati (meno 3,5%) collocandosi dietro a Lituania (meno 4,1%) ed Estonia (meno 3,6%), ma davanti alla Germania (meno 3,2%).

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gror090416 (last edited 2009-04-16 17:22:47 by anonymous)