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Inizierà domani il G8 sull'ambiente a Siracusa

Domani inizierà il vertice del g8 sull'ambiente a Siracusa. Questo pomeriggio, nella città siciliana inizieranno le prime manifestazioni contro l'ennesimo incontro intrenazionale dei potenti. Mentre loro si chiuderanno per tre giorni nel castello Maniace ad Ortigia, i movimenti per la difesa del territorio e dell'ambiente e contro un sistemaeconomico che li distrugge animeranno le strade con un controforum che verterà non solo sulle tematiche ambientali ma anche su precariato ed immigrazione; militarizzazione del territorio e repressione. Verso un corteo che sfilerà a Siracusa il 23 aprile prossimo.

nessuno li vuole

Firenze, 21 apr. - (Adnkronos) - «Mi pare che l'Italia si sia fatta carico dei propri doveri umanitari». Così il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha risposto ai giornalisti, a margine di una visita alla prefettura di Firenze, che gli domandavano un commento sulle polemiche tra Italia e Malta per la vicenda della gestione dei clandestini, con particolare riferimento alla nave turca Pinar con a bordo 300 immigrati. «Ci siamo rivolti all'Europa -ha sottolineato il ministro- per far comprendere anche a livello europeo che l'Italia si è fatta carico di un dovere umanitario, ma anche di altri compiti che non le competevano».

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Kenya, popolazione locale si ribella alla setta dei Mungiki: almeno 24 morti

Secondo quanto dichiarato alla stampa internazionale da Charles Owino, portavoce della polizia di Karatina, la setta taglieggiava da mesi la popolazione locale che è insorta. I Mungiki, una setta formata in prevalenza da persone di etnia Kikuyu, la stessa del presidente del Kenya Mwai Kibaki, sono stati messi al bando nel 2002 in quanto le autorità keniote li ritengono una sorta di associazione mafiosa. I Mungiki, però, continuerebbero a estorcere denaro ai conducenti dei minibus e ad altri mezzi di trasporto. Nel 2007 almeno cento membri della setta vennero massacrati in un'operazione di polizia dopo che l'organizzazione era stata ritenuta responsabile di una serie di omicidi efferati. L'anno scorso, inoltre, vennero coinvolti nelle violenze che seguirono le elezioni presidenziali

Viva le supercarceri

Dal 2010 anche la Germania avrà il suo supercarcere. In Assia, a Preugesheim (Ovest), sono in corso i lavori per la realizzazione del Jva Francoforte I, il penitenziario che la stampa nazionale ha già ribattezzato la «Alcatraz tedesca». Si tratta di una vera e propria fortezza, scrive oggi il tabloid Bild, che si articolerà in tre blocchi e occuperà una superficie di 25.500 metri quadrati. Le mura del carcere saranno alte 17 metri e per controllare l'intera area verranno installate 400 videocamere. Ci saranno perfino una rete anti-elicottero, sbarramenti anticarro e un sistema di chiusura delle uscite computerizzato: il tutto realizzato con l'aiuto di 900mila km di cavi e tonnellate di sbarre in lega d'acciaio e titanio. «Non sarà una prigione di lusso, ma un istituto di massima sicurezza», ha assicurato alla Bild il futuro direttore dell'istituto, Frank Lob. Dall'estate prossima saranno a disposizione dei 600 ospiti, questa la capacità del centro, oltre a quelle doppie, 448 celle singole da undici metri quadrati ciascuna, un ospedale con 34 posti letto, quattro medici nonchè psicologi e assistenti sociali. L'istituto, che costerà 89 milioni di euro, offrirà anche corsi di lingua per i detenuti stranieri.

ITALIA

INFORTUNI: LETTERA FAMIGLIARI THYSSEN A NAPOLITANO CONTRO MODIFICA TESTO UNICO = Torino, 21 apr. - (Adnkronos) -

Una lettera dei famigliari dei sette operai morti nel rogo della ThyssenKrupp indirizzata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che da oggi sarà per tre giorni a Torino. A promuovere l'iniziativa contro la modifica del testo unico sulla sicurezza sul lavoro è stata Laura Rodinò, sorella di una delle vittime, che anche questa mattina, come le volte precedenti, è in aula per l'udienza del processo per il terribile incendio del 6 dicembre 2007. «Ci stiamo adoperando per avere voce in capitolo -spiega Laura Rodinò- e per questo abbiamo inviato una lettera al capo dello Stato e per conoscenza a tutti i membri del governo». La lettera si chiude con la frase «se fossero stati i vostri figli ad essere ammazzati e bruciati cosa fareste?». Per protestare contro l'eventuale modifica della legge alcuni dei famigliari hanno anche messo sui banchi dell'aula in cui si svolge il processo un'immagine con le foto delle sette vittime e la scritta 'Non uccideteli una seconda voltà

Dopo due settimane dal terremoto, ancora assistenzailismo

Mentre si rincorrono ancora le polemiche sulle critiche alla gestione dell'enmergenza da parte del governo e della protezione civile, la vita nei campi per in terremotati riprende con molta lentezza ed emerge sempre più la gestione militare messa in atto. ce ne parla un compagno dal campo di fossa.

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gror090421 (last edited 2009-04-21 11:10:01 by anonymous)