Describe gror090702 here. Da Paula: apetura pagina alle 10.15. Siete invitat@ ad inserire suggerimenti e articoli indicando su questa sezione della pagina chi e cosa avte inserito. Un saludo atod@s. toccherebbe trovare la notizia della protesta dei detenuti sottoposti a 41bis, alla radiorai l'hanno data in piu' edizioni stamattina, io la cerco in giro,mahgari cercala pure tu. ciao alffred. credo che la notizia si trovi su alcuni quotidiani, adesso cerco. Provare a vedere su sito di repubblica(paoletta).ho mandato un messaggio in lista a tal proposito ciao al. c: 11,20 ho una lancio ansa sul 41 bis (si potrebbe sentire qualcun@), apro l'aggiornamento delle 12.30. Da Paula: O.K. provo a vedere le notizie su 41 bis. Non saprei chi sentire però. Abbiamo problemi anche per trovare qualcuno a Torino sul Vespaio Squat. Da Paula: dalle 15.00 non ci lavorerò nè lo guarderò più. Continueranno le compagne del martedi. Per chi è interessat@ ci sono già due audio sul sito della radio su oggi. Un saludo.


Gr flash di martedi 9 luglio - ore 9.30

Dal Mondo

PALESTINA - Un responsabile della Jihad islamica è stato ucciso oggi nel nord della Cisgiordania da una unità speciale dell'esercito israeliano. Lo si è appreso da fonti del movimento palestinese. Moammar Daraghme, 30 anni, è stato ucciso in un'imboscata a Yamoun, un villaggio palestinese a meno di dieci chilometri a Jenin. Daraghme è stato ferito mortalmente mentre viaggiava a bordo di una vettura con altri attivisti della Jihad che sono riusciti a mettersi in salvo, secondo le fonti. Ed è arrivata la risposta della Jihad islamica: alla tv del Qatar al Jazira un dirigente avrebbe preannunciato una "reazione dolorosa" per Israele. Sette delle otto grandi città palestinesi della Cisgiordania, fra cui Jenin, e i settori autonomi nelle vicinanze sono stati rioccupati dalle forze israeliane dopo l'inizio dell'operazione 'Strada determinata', il 19 giugno.

IRAQ - Timori per un'offensiva militare Usa contro l'Iraq sarebbero alla base dell'improvvisa decisione di re Abdallah II di Giordania di partire ieri alla volta di Mosca per colloqui, con il presidente Vladimir Putin. Una fonte di palazzo ha confermato la non preannunciata partenza del sovrano hashemita, ma ha declinato di entrare in dettagli sul motivo degli urgenti colloqui e sulla durata della visita, che segue insistenti commenti secondo i quali una nuova campagna militare statunitense sull'Iraq sarebbe imminente. Alcuni quotidiani arabi e internazionali hanno riportato nelle ultime due settimane notizie non confermate secondo le quali la Giordania potrebbe fungere da base per il lancio di operazioni segrete della Cia e dei servizi segreti militari Usa per mobilitare e appoggiare i nemici di Saddam Hussein in Iraq. Il governo di Amman ha smentito tali speculazioni. Nell'ultima smentita pubblicata dalla stampa locale, il portavoce Mohammad Adwan ha definito "malvagio" un recente servizio del quotidiano britannico Observer, secondo il quale la Giordania sarebbe il principale "trampolino di lancio" per le future operazioni militari statunitensi contro l'Iraq. E intanto ieri sera in una conferenza stampa il presidente USA ha dichiarato che è ferma intenzione dell'Amministrazione Bush di liberare l'Iraq di Saddam Hussein. "Il nostro obiettivo politico è di provocare un cambiamento di regime a Baghdad", ha aggiunto il presidente. "E intendiamo usare - ha sottolineato - tutti i mezzi alla nostra disposizione per realizzarlo".

CORTE PENALE INTERNAZIONALE - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà mercoledì un dibattito aperto sul contenzioso tra gli Stati Uniti e la maggior parte degli altri 14 membri dell'organismo decisionale delle Nazioni Unite sulla pretesa nordamericana di ottenere l'immunità di fronte alla Corte penale internazionale dell'Aja per i soldati Usa impegnati nelle cosiddette operazioni di pace. I diplomatici del Consiglio prevedono che mercoledì verranno esercitate pressioni sugli Usa affinché facciano marcia indietro su una posizione criticata dalla stragrande maggioranza dei 189 paesi membri dell'Onu. Washington ha minacciato di far chiudere le 'missioni di pace', man mano che i loro mandati scadranno, se il Consiglio non accetterà di concedere l'immunità ai caschi blu nordamericani. La prima missione a rischio sarà quella in Bosnia, il cui rinnovo è stato rinviato due volte nelle ultime settimane e che deve essere deciso entro la mezzanotte del 15 luglio. I mandati di altre quattro missioni di pace scadranno questo mese, tra cui quello della forza Onu che pattuglia il confine tra Israele e il Libano.

AIDS - E' la Russia il paese in cui si registra il tasso di propagazione più veloce dell'epidemia di Aids, con migliaia di nuovi casi ogni settimana e un milione di portatori del virus, che dipendono da un sistema di sanità pubblica collassato e incapace di far fronte alle minime necessità. Le previsioni sono pessime per il futuro del Paese, dove il contagio fu diagnosticato per la prima volta nel 1998. Al ritmo odierno di propagazione del contagio, entro tre anni potrebbero essere 14 milioni i russi sieropositivi, ossia il dieci per cento della popolazione. Entro dieci anni potrebbero esserci un milione di morti per questa "epidemia massiccia", come l'ha definita il presidente del centro russo per la lotta contro l'Aids.

Dall'Italia

TORINO - Da questa mattina alle sei e trenta la polizia sta tentando di sgomberare a Torino Il Vespaio Squat. Gli occupanti, preparati all'evenienza, hanno predisposto barricate che la polizia sta cercando di rimuovere, e sono ora sul tetto dello stabile. La polizia non è potuta entrare nella zona con i mezzi, e sono penetrati a piedi e con le scale, che hanno cercanto di usare per arrivare al tetto, lanciando al contempo pietre e altri oggetti. La strada è allagata, e travi e alberi continuano ad impedire l'accesso. La strada è stata sgombrata poi alle 7.30, e sono entrate le autopompe dei pompieri, mentre gli occupanti resistono ancora sul tetto. Gli occupanti chaimano tutti alla mobilitazione. Aggiornamenti contunui li potete trovare su indymedia italia, dove la cronaca di queste ore è raccontata minuto per minuto. (questo aggiornamento risale alle 8.00 della mattina).

Gr Flash di martedi 9 luglio - ore 11.00

Dal Mondo

USA - Decine di gioiellerie, in diverse città degli Stati Uniti, sono state perquisite, nelle ultime due settimane, da agenti della polizia federale, l'Fbi, e del Servizio d'immigrazione e naturalizzazione, l'Ins. Le gioiellerie perquisite erano, per lo più di proprietà di pachistani ed erano sospettate di fare parte, più o meno consapevolmente, di reti di finanziamento di organizzazioni considerate terroristiche dal governo statunitense. Nell'operazione sono state fermate numerose persone, oltre una decina delle quali sono tuttora in stato di detenzione. Gli inquirenti, che affermano di non essersi mossi in base a prove, ma a indizi, hanno sequestrato i libri contabili, nell'intento di accertare flussi di denaro verso organizzazioni o movimenti considerati terroristici. L'operazione ha suscitato critiche e rimostranze nella comunità musulmana, che l'ha denunciata come una forma d'accanimento delle indagini quasi persecutorio.

USA - Un giudice federale dello stato del Missuri ha ordinato la deportazione di Michael Negele, un cittadino romeno, a capo di due campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. In un ordine diffuso ieri, il giudice Bruce Solow ha fatto sapere che Negele deve ritornare in Romania. Tra novembre del 1943 e giugno del 1944 Negele fece parte del Battaglione della Morte delle SS nel campo di concentramento di Sachsenhausen, vicino a Berlino, e dopo svolse le stesse funzioni nel ghetto ebreo di Theresienstadt, vicino Praga. Le autorità statunitensi sono state costrette ad annullare nel 1999 la cittadinanza nordamericana di Negele dopo la scoperta del suo passato di nazista.

COCA COLA - Coca-CoLa fa shopping in Europa. La compagnia di Atlanta ha infatti definito l'acquisto della società svizzera di acque minerali Valser. Tutti i dipendenti della società di acque minerali grigionese saranno rilevati dalla multinazionale. Secondo quanto annunciato da un comunicato congiunto, produzione e logistica continueranno ad avere sede a Vals e a Zizers.

COCA COLA - Tra il 13 e il 18 luglio sarà in Italia e quindi a Roma, EDGAR PAEZ responsabile del SINALTRAINAL - SINDACATO LAVORATORI INDUSTRIE ALIMENTARI della Colombia che organizza i lavoratori della Coca Cola, Nestlè e Aventis, per presentare l'avvio della Campagna internazionale contro la Coca Cola. Il sindacalista sarà il 17 Luglio al Csa La Torre . La campagna, sostenuta in Europa da moltissimi comitati che già operano sul terreno della informazione circa il conflitto in Colombia, ha come obiettivo l'incriminazione della Transnazionale per crimini di lesa umanità contro i lavoratori delle sue imprese imbottigliatrici e si articolerà in diversi momenti e con diversi tipi di iniziative. Coca Cola è accusata di aver promosso attraverso i suoi funzionari e dirigenti una politica repressiva nei confronti del sindacato SINALTRAINAL che ha portato negli ultimi 10 anni L'assassinio di 14 dirigenti operai - di cui 3 nel corso di trattative sindacali -, lo sfollamento forzato di 48 dirigenti sindacali, L'allontanamento di più del 50% degli associati al sindacato, Minacce di morte, attentati contro le sue sedi, montature giudiziarie contro i suoi dirigenti, sequestri e ritorsioni nei confronti dei lavoratori che hanno aderito alle lotte sindacali. La campagna fa parte di un progetto più ampio sostenuto da centinaia di organizzazioni contadine, popolari, sindacali, dei diritti umani che si chiama "Campagna nazionale e Internazionale - Contro l'impunità COLOMBIA ESIGE GIUSTIZIA".

PANAMA - Quattro lavoratori licenziati nel 1990 sono entrati nel giardino dell'ambasciata spagnola a Panama e si sono incatenati per esigere dal governo panamemense che rispetti una sentenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani. Rolando Gomez, licenziato dall'antico Istituto di Risorse Idrauliche ed Elettricità, ha dichiarato che sono entrati in maniera pacifica nel cortile laterale dell'ambasciata 'per richiamare l'attenzione del mondo e convocare la solidarietà internazionale del movimento operaio' sul proprio caso. I lavoratori chiedono alla presidente Mireya Moscoso che faccia applicare la sentenza emessa dalla Corte Interamericana dei Diritti Umani il 2 febbraio 2001, che ha condannato lo Stato panamense a pagare una indennità. Il caso si riferisce al licenziamento di 270 impiegati pubblici nel 1990 da parte dell'allora presidente Guillermo Endara. Panama, in accordo con la sentenza del 2001, doveva retribuire inizialmente con 3000 dollari ciascuno dei lavoratori danneggiati, oltre alle indennità, ma i pagamenti sono stati fatti in modo incompleto e oltre i termini, secondo color che hhano attuato la protesta all'ambasciata spagnola a Panama.

MESSICO - Organizzazioni di contadini, indigeni, ambientalisti e sindacalisti messicani hanno manifestato ieri davanti all'ambasciata di Francia a Città del Messico per chiedere la scarcerazione del leader no global francese José Bové'. «È inconcepibile che si criminalizzi la resitenza civile dei contadini francesi contro le decisioni del Wto che favoriscono le multinazionali agroalimentari», dicono gli organizzatori della protesta. Bové sta scontando dal 20 giugno scorso una condanna a 3 mesi di reclusione per aver distrutto un locale della multinazionale Usa del fast-food McDonald's a Millau, in Francia, nel '99. «La lotta di Bové contro gli Ogm è anche la nostra»', ha detto Alberto Gomez, rappresentante del'Unione nazionale delle organizzazioni di contadini messicani. Gomez ha consegnato ad un rappresentante dell'ambasciata francese un appello sottoscritto da 30 Ong messicane per sollecitare «l'immediata scarcerazione» di Bové.

CANADA - Mentre le fiamme continuano a divampare in uno dei più grossi incendi di foreste che il Quebec abbia mai conosciuto, nella regione di Nemiscau, vicino alla Baia di James è emergenza fumo. A causa dei venti, nuvoloni neri di sotanze tossiche si stanno spostando negli stati di New York, del New Jersey e della Pennsylvania. Sono un'ottantina gli incendi, nove dei quali fuori controllo, che hanno devastato duecentomila ettari di foresta. Per la società di protezione delle foreste contro gli incendi (Sopfeu), se non è ancora l'inferno, ci somiglia sempre di più. Escludendo Nemiscau, dove non c'è più niente da sperare a parte la pioggia, sono una quarantina gli incendi, tra la riserva di Manic e il lago Mistassini. In alcune aree, il fumo è talmente denso che gli elicotteri e i 18 aerei-cisterna di cui dispongono le autorità non possono avvicinarsi.

Dall'Italia

ROMA - In mattinata si è svolto un sit-in davanti all'Assessorato alle Politiche Abitative da parte del Comitato di Occupazione che da sabato ha occupato l'ex Cinema Impero. Si è tenuto anche un incontro con l'assessore Galloro come potete ascoltare dal resoconto sulla mattina. (audio)

SICILIA - E' iniziata da circa un'ora in Piazza Massimo, la protesta degli agricoltori siciliani per chiedere al governo regionale e a quello nazionale sgravi fiscali ed interventi economici risolutivi per la crisi idrica. Nel capoluogo è previsto l'arrivo di oltre diecimila persone da tutte le città dell'isola. Da piazza Massimo il corteo si muoverà verso piazza Marina dove, alle 12, si terrà un comizio.

Gr Flash di martedi 9 luglio - ore 12.30

dal mondo

PALESTINA - Oggi la polizia israeliana ha chiuso gli uffici della direzione dell' Università palestinese Al Quds e del suo presidente Sari Nusseibah a Gerusalemme est. Nell'ordine di chiusura, emesso dal ministro per la sicurezza interna Uzi Landau, si impone a Nusseibah, titolare del portafoglio per le questioni di Gerusalemme in seno all' Anp, di chiudere la rappresentanza. Inoltre, si afferma che gli uffici operano come rappresentanza non autorizzata dall' Autorità nazionale palestinese (Anp) in territorio sotto la sovranità di Israele. Nusseibah è considerato come uno degli esponenti palestinesi più moderati e favorevoli a un'intesa con Israele. Tra l'altro la scorsa settimana erano circolati a Gerusalemme volantini di gruppi islamici palestinesi con minacce alla vita di Nusseibah perchè aveva sottoscritto un documento in cui si condannavano le azioni suicide contro la popolazione israeliana. Il leader dell'opposizione in Israele e di Meretz (sinistra sionista) Yosi Sarid ha aspramente condannato il provvedimento del ministro per la sicurezza interna affermando tra l'altro che contraddice l'affermazione del governo di volere un dialogo con palestinesi moderati.

BRUXELLES - Sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee del 25/6/2002 e' stata pubblicata la Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno alle politiche e alle azioni riguardanti l'igiene riproduttiva e sessuale e i diritti connessi nei Paesi in via di sviluppo. Il disegno di legge comunitaria - che, nelle intenzioni del legislatore europeo dovrebbe entrare in vigore nel 2003 per un periodo iniziale di quattro anni - si basa su una proposta formulata dalla Commissione nel marzo di quest'anno, il cui punto di partenza consiste nell'affermazione che il diritto alla salute e' un diritto fondamentale dell'uomo riconosciuto dall'articolo 25 della Dichiarazione universale dei diritti umani, attualmente negato a oltre un quinto della popolazione mondiale. La proposta mette l'accento su una serie di preoccupazioni: la necessita' di garantire a ogni donna un parto normale in condizioni sicure; la condanna di tutte le violazioni dei diritti umani commesse per arginare la crescita demografica, che si tratti di aborto coatto, sterilizzazione obbligatoria, infanticidio, rifiuto, abbandono o maltrattamento dei bambini non desiderati; l'urgenza di vietare sia gli incentivi a favore della sterilizzazione o dell'aborto a fini della pianificazione familiare che la sperimentazione scorretta dei metodi anticoncezionali nei Paesi in via di sviluppo. Ai sensi dell'articolo 2, gli scopi del Regolamento sono tre: Garantire il diritto di donne, uomini e adolescenti a una buona igiene riproduttiva e sessuale; garantire a donne, uomini e adolescenti l'accesso a tutti i servizi e a tutti i prodotti necessari per garantire un'igiene riproduttiva e sessuale sicura; ridurre i tassi di mortalita' tra le madri, specie nei Paesi e tra i popoli dove sono piu' elevati. Beneficeranno di tale norma, secondo le intenzioni dei promotori, i Paesi piu' poveri e meno sviluppati e le fasce piu' sfavorite della popolazione dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo. L'esecuzione del regolamento avverra' attraverso lo stanziamento di aiuti finanziari non rimborsabili. La proposta di regolamento e la relativa comunicazione della Commissione dovranno essere ora esaminate ed eventualmente emendate dal Parlamento europeo, con l'obiettivo di adottare la versione definitiva entro la fine dell'anno.

BOLIVIA - E' ripresa vigorosa la protesta contro il governo da parte dei movimenti indigeni boliviani, che ieri hanno dato luogo al blocco di tre importanti arterie nella regione orientale del Paese, nei dipartimenti di Potosì e del Beni. Alla base della manifestazione, secondo fonti locali, lo stallo politico riguardo all'approvazione della legge di riforma della Costituzione che, secondo le richieste indigene, dovrebbe includere il progetto per la creazione di un'Assemblea costituente. La nuova Carta nazionale dovrebbe riconoscere maggiori diritti e spazi politici ai gruppi autoctoni, che rappresentano la maggioranza della popolazione. "E' nostra intenzione far sì che il governo e i politici rispettino gli accordi presi approvando la legge di riforma costituzionale" ha dichiarato al quotidiano locale 'Los Tiempos' Marisol Solano, vicepresidente del Coordinamento dei popoli etnici di Santa Cruz. Il 13 giugno scorso, la Confederazione dei popoli indigeni della Bolivia (Cisob) aveva infatti raggiunto un'intesa con il governo di La Paz al fine di "introdurre un nuovo meccanismo di riforma totale della carta nazionale con la partecipazione dei cittadini". L'accordo, in cui comunque non veniva fatta esplicita menzione di un'assemblea costituente, era scaturito al termine di tre settimane di manifestazioni dei popoli indigeni in tutto il Paese, conclusesi con una marcia in direzione della capitale. Le maggiori difficoltà a livello politico derivano dalla mancanza di una posizione comune, rispetto alla questione, da parte dei principali partiti nazionali. Il governo del presidente Quiroga ha dichiarato che per attuare qualsiasi processo di riforma è necessario attendere l'esito finale dello scrutinio delle elezioni politiche del 30 giugno scorso. Infatti ancora non si ha definitivamente il nome di chi sfiderà per la presidenza del paese l'ex presidente Gonzalo Sánchez de Lozada. Ci sono buone possibilità che a passare il turno sia a sorpresa il leader cocalero Evo Morales, rappresentante al parlamento boliviano dei coltivatori dei foglia di coca.Tuttavia, i dati non ancora disponibili riguardano una zona in cui il partito di Morales è in posizione di forza e quindi non si dovrebbe assistere ad ulteriori sorpassi. Partito senza i favori del pronostico e osteggiato dalla nomenclatura politica boliviana, che alla fine del gennaio scorso lo ha perfino espulso dal Parlamento di La Paz, Evo Morales è sul punto di ottenere un successo assolutamente clamoroso. Considerando il suo exploit e quello del Mas, negli ambienti giornalistici boliviani si fa notare che queste elezioni rischiano di infliggere un duro colpo alla politica di lotta alla coltivazione di coca fortemente voluta e sostenuta dagli Stati Uniti.

dall'Italia

Circa 300 boss di Cosa Nostra detenuti in quattro istituti di pena e sottoposti al 41 bis hanno intrapreso da alcuni giorni uno sciopero della fame, iniziato nel carcere di Marina Picena, dove e' detenuto Toto' Riina. I mafiosi, oltre a rifiutare il cibo, battono ritmicamente contro le inferriate delle celle. Gli altri istituti di pena coinvolti nella protesta sono all'Aquila, Cuneo, Novara. La protesta appare legata all' avvio dell'esame in Parlamento dei progetti di riforma del 41 bis. A tale proposito, la Commissione parlamentare antimafia - che al termine di un dibattito avviato ieri dovrebbe produrre un documento bi-partisan con cui chiedere una stabilizzazione del regime di massima sicurezza previsto dal 41 bis - appare orientata a far si che il carcere duro per i mafiosi debba essere 'a regime' e non solo fino al 2006, cosi' come previsto dal ddl di riforma del 41 bis presentato dal governo. la normativa attualmente in discussione al parlamento prevede un inversione dell'onere della prova per il detenuto che richieda la sospensione del carcere duro. Sarebbe il detunuto quindi che dovrebbe dimostrare che non ha più contatti con il mondo esterno, e non la magistratura a dimostrare il contrario. Inoltre, la titolarità per alcuni giudizi passerebbe dai procuratori generali ai procuratori distrettuali antimafia, creando una forma di giudizio paralleleo, non sottoposta più ai normali procedimenti.

ROMA - E' stata resa impossibile la proiezione del documentario "Bella Ciao" DI Carlo Freccero sulla repressione a Genova. Infatti la proiezione al Nuovo Cinema Olimpia non ci sarà perché il direttore generale della Rai Agostino Saccà ha bloccato la 'pizza' del film. Per la proiezione al cinema Nuova Olimpia di Roma erano già partiti 300 inviti. Ma ieri sera, quando gli organizzatori sono andati a ritirare la pellicola sarebbero sorti problemi, nonostante la richiesta fosse stata in precedenza accettata. "La consegna - si legge in una nota -è stata sospesa, la 'pizza' è restata a Rai Trade. Agostino Saccà, direttore generale della Rai, ha detto no. Un no che, al momento, non è stato ancora ufficializzato".

Gr Flash di martedi 9 luglio - ore 17.00

DAL MONDO

AFRICA - E' nata ufficialmente la nuova Unione Africana (Ua). Alla presenza di 52 capi di Stato del continente, riuniti a Durban (Sudafrica) per questa storica occasione, è stata varata la definitiva chiusura dopo 39 anni dell'Organizzazione per l'Unità africana (Oua) per dar vita al nuovo organismo disegnato sul modello dell'Unione Europea. Il summit, aperto ieri dal presidente uscente dell'Oua e capo di Stato dello Zambia Levy Mwanawasa, si chiuderà domani. Al centro dell'agenda è il Nepad, il Nuovo partenariato per lo sviluppo africano, che si propone di passare da una logica di assistenza a quella di partnership coi Paesi tradizionalmente donatori. Il summit chiude quasi 40 anni di anni di esperienza dell'Oua, che 'ha dato torto - ha osservato il presidente sudafricano Thabo Mbeki - a tutti coloro che definiscono l'Africa un continente senza speranza, ma che anche ci dice chiaramente che dobbiamo riflettere e lavorare in un altro modo. Ci dice che i nostri popoli hanno bisogno di democrazia, di buon governo, di una corruzione sradicata, di diritti dell'uomo, di pace e stabilità' - ha ancora continuato il presidente sudafricano Mbeki.

DALL'ITALIA

TORINO Situazione di stallo per quanto riguarda lo sgombero del Vespaio in strada mongreno 329, gli sbirri sono nel sottotetto e pare che aspettino ordini dall'alto...gli occupanti sono sul tetto e non cedono. In centro citta' la palazzina Fenix, storica per il suo stato di abbandono e perche'uno dei simboli delle occupazioni in citta', ha ripreso vita...Gente sul tetto, gente in strada che solidarizza e comunica con i passanti, musica e quant'altro. Come sempre non mancano i pessimi professionisti dell'informazione in cerca dello scoop, ex venditori alla ivo & rolando che nulla sanno di anni di pratiche autogestite e non si rendono neanche conto di dove son finiti ma ci provano lo stesso. Invitiamo chiunque abbia a cuore la causa a passare dal fenix, in via rossini angolo corso san maurizio...dato che recarsi al Vespaio e' praticamente impossibile perche' la polizia ha bloccato tutte le strade. E' arrivato anche il primo scritto degli occupanti:

NON CALIAMO LE BRAGHE 1985: fenix, prima occupazione di Torino. Oggi come allora di nuovo sul tetto per manifestare la nostra rabbia contro questo modo di fare soffocante e repressivo. Per far capire che c'e' chi non vuole spegnere il cervello ed ha ancora voglia, nonostante le ripetute violenze subite dallo Stato, di esprimersi spontaneamente. Un gruppo di persone quindici giorni fa ha occupato un altra casa vuota in collina, il VESPAIO SQUAT PARK, IN STRADA MONGRENO 329, abbandonata al degrado da anni. Un altro di quei numerosissimi edifici del Comune vuoti. E' la quarta occupazione nel giro di due mesi ma il nostro sindaco da abile prestigiatore tenta di camuffare la citta'. Forse per far credere che Torino acquistera' "decoro2 in tempo per la scadenza delle Olimpiadi. In realta' dietro questo atteggiamento di sgomberi (vedi esperienza della Cascina...andata in fumo per un esibizione di mungitura vacche) c'e' solo volonta' di appiattimento e omologazione. Dal tetto di stada Mongreno non vogliamo accettare compromessi in cambio solo di altra repressione e altra violenza.

Carcere: un altro suicidio a Sanremo

(Fonte: Vita on line) Potrebbe essere stata la paura del rimpatrio ad aver indotto un immigrato marocchino di 23 anni, Brahim Lagzaf, ad impiccarsi, ieri sera, in carcere a Sanremo, utilizzando come cappio un lenzuolo che ha legato alla grata in ferro della finestra. L'extracomunitario, un tossicodipendente gia' noto alle forze dell' ordine, era stato arrestato sabato scorso dalla polizia per furto e spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri, la magistratura aveva convalidato il suo arresto, ma nel frattempo il consolato marocchino lo aveva anche riconosciuto come proprio cittadino. Motivo per cui, al termine del periodo di reclusione, avrebbe dovuto lasciare l'Italia e tornare nel proprio Paese d'origine. In carcere veniva sorvegliato costantemente poiche' soffriva di crisi di astinenza. E poche ore prima del suicidio, i medici lo avevano sottoposto a una terapia specifica. Pare che l'immigrato fosse sposato, non si sa se avesse anche dei figli, e gli inquirenti non escludono all'origine del gesto dei motivi sentimentali. Nel frattempo il procuratore capo di Sanremo, Mariano Gagliano, ha aperto un'inchiesta per far luce sull'episodio e nelle prossime ore potrebbe essere disposta anche un'autopsia.

UNITA' SPECIALI Guardia Di Finanza CHIUDONO SITI BLASFEMI (fonte: Televideo RAI)

GR serale 19.30

ITALIA

Si apre domani a Siena l'incontro dell'OCSE voluto dalla Regione Toscana, dal Comune di Siena e dal Monte dei Paschi, la potente banca locale, con lo scopo di presentare la provincia di siena come modello di sviluppo sostenibile, secondo i dettami della stessa OCSE. A questa falsa vetrina si oppongono decine di associazioni che lavorano sul territorio, e che daranno vita, a partire da domani, a tre giorni di informazione diversa, che tenga conto della realtà effettiva che lo sviluppo imposto ha prodotto e sta producendo. Sentiamo da uno degli organizzatori il programma di questa iniziativa (audio)