<> ||[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||[[RorFonti| Fonti]]|| ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI ## Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ## Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: === Gr 19:30 === '''Sommario''' '''In primo Piano''' '''Editoriale''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''I palazzinari in Israele''' Israele ha riaperto la gara d'appalto per la costruzione di 486 nuove case di coloni a Gerusalemme est. "Le offerte per il progetto dell'insediamento di Pisgat Zeev sono state richieste dopo l'approvazione del ministero dell'Edilizia", ha detto un portavoce. Lunedi' il governo israeliano aveva autorizzato la costruzione di 455 nuove case in Cisgiordania. La comunita' internazionale considera illegale le costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme est, principale causa dello stallo del processo di pace tra israelianie palestinesi. '''I dati dell'attacco israeliano contro Gaza'''' L'offensiva israeliana dell'inverno scorso nella Striscia di Gaza ha fatto circa 1.400 morti palestinesi, più della metà dei quali non erano combattenti. Lo ha annunciato oggi l'ong israeliana B'Tselem che ha pubblicato un bilancio rivisto dell'operazione 'Piombo fusò. B'Tselem, che ha condotto sue proprie ricerche, afferma che 1.387 palestinesi sono rimasti uccisi durante le tre settimane di conflitto. Tra loro, «773 non hanno preso parte alle ostilità, compresi 320 minori e 109 donne». L'ong precisa che tra le persone uccise, «330 hanno partecipato alle ostilità, e 248 erano agenti di polizia palestinesi, per la maggior parte uccisi nei bombardamenti aerei di posti di polizia il primo giorno dell'operazione» israeliana. B'Tselem, la principale organizzazione israeliana di difesa dei diritti umani per i territori palestinesi, aggiunge di non essere stata in grado di determinare le cause della morte di 36 persone. Sempre secondo B'Tselem, i palestinesi hanno ucciso nove persone durante il conflitto: tre civili e un membro dei servizi di sicurezza israeliani sono morti per i lanci di razzi di gruppi armati palestinesi contro il sud di Israele da Gaza, e cinque soldati sono stati uccisi nella Striscia. Quattro soldati israeliani, inoltre, sono stati uccisi dal «fuoco amico», scrive B'Tselem. L'esercito israeliano non ha voluto per ora commentare i dati. L'ong sottolinea che le sue cifre «contrastano» con quelle presentate da Tsahal, secondo cui i morti sono stati 1.166: l'esercito aveva spiegato che erano stati 295 i civili palestinesi uccisi, di cui 89 con meno di 16 anni e 49 donne. '''Errate le statistiche sulle uccisioni a gaza''' Sono errate le statistiche pubblicate dalla Ong israeliana Betzelem sulle vittime della operazione 'Piombo fusò lanciata all'inizio dell'anno contro Hamas a Gaza. Lo ha detto all'ANSA un portavoce di Tsahal (l'esercito israeliano) a Gerusalemme. Il portavoce ha confermato che complessivamente le vittime palestinesi sono state 1.166 «la maggioranza delle quali, 709, erano affiliati alla organizzazione terroristica Hamas o membri di altri gruppi terroristici». Il portavoce ha lamentato che Betzelem si sia basato su informazioni ricevute da organizzazioni che hanno interessi politici. Ha anche affermato che Betzelem non ha gli strumenti nè le capacità di intelligence per stabilire le circostanze di una morte, o la affiliazione delle vittime. Quanto agli «ufficiali di polizia» palestinesi uccisi nella fase iniziale dei combattimenti, il portavoce ha ribadito che si tratta di «terroristi» a tutti gli effetti. '''Sahara, l'Onu denuncia: 'La comunità internazionale ha dimenticato i saharawi''' Un responsabile delle Nazioni Unite in visita nella regione chiede "soluzione politiche" per risolvere il problema umanitario L'alto commissario dell'Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, ha condannato le condizioni dei rifugiati saharawi stabiliti a Tindouf e ha denunciato che la comunità internazionale ha "dimenticato" il popolo saharawi. In una visita agli esiliati originari del Sahara occidentale rifugiati nel sud dell'Algeria più di 30 anni fa, quando iniziò l'occupazione dell'ex-colonia spagnola da parte del Marocco, Guterres ha espresso la sua solidarietà con i rifugiati e si è impegnato a migliorarne le condizioni di vita. "Non esistono soluzioni umanitarie ai problemi umanitari, ma bensì soltanto soluzioni politiche", ha assicurato Guterres evocando il necessario riavvio dei negoziati ufficiali tra le parti dopo il fallimento delle trattative precedenti. Dopo un anno e mezzo di interruzione dei negoziati ufficiali, lo scorso agosto durante i colloqui informali tenuti a Vienna le parti si sono impegnate ad incontrarsi nuovamente per sbloccare il processo negoziale. In conformità alla risoluzione 1474 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, i saharawi rivendicano un referendum attraverso il quale far valere il diritto all'autodeterminazione, mentre il governo marocchino è disposto a concedere alla regione soltanto un'autonomia amministrativa e politica. peacereporter GRECIA Il gruppo armato greco Lotta Rivoluzionaria ha oggi rivendicato l'attentato della scorsa settimana contro la Borsa di Atene. L'attacco aveva causato gravi danni all'edificio e ferito leggermente una passante. La rivendicazione è stata ricevuta dal settimanale To Pontiki, secondo quanto apprende l'Ansa da fonti della pubblicazione. Lotta Rivoluzionaria minaccia nuove azioni. Il gruppo Cospirazione delle cellule di Fuoco aveva già rivendicato nei giorni scorsi l'attentato dinamitardo avvenuto contemporaneamente contro un edificio governativo di Salonicco. '''ITALIA''' ''' A volte basta una barca a vela''' Questa mattina circa quaranta curdi, fuggiti dalla Turchia, sono approdati sulle coste calabresi in barca a vela. I migranti sono stati accompagnati prima a Roccella Jonica per l'identificazione e successivamente nel centro di identificazione ed espulsione di Crotone, secondo le nuove norme del pacchetto sicurezza, sono stati tutti denunciati per il reato di clandestinità. E' già la seconda volta che persone provenineti dalla Turchia arrivano in Calabria, anche a sottoliernare quanto le condizioni di vita per la popolazione curda in Turchia siano peggiorate negli ultimi tempi RUBANO DUE ZUCCHINE E DUE CETRIOLI E FINISCONO IN CARCERE. Lo denuncia il Garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, denunciando: "È questo inutile tipo di tolleranza zero a rendere invivibili le carceri. Prima di ogni altro provvedimento svuota celle è il caso di stabilire i reati che meritano realmente il carcere". Il fatto - racconta Marroni - è avvenuto a Pontecorvo, in provincia di Frosinone, e ha come sfortunati protagonisti una coppia di cittadini italiani della zona, entrambi senza un lavoro fisso, i quali sono stati arrestati questa mattina dalle forze dell’ordine in flagranza di reato dopo il furto di due cetrioli e due zucchine da un orto e sono stati subito trasferiti in carcere in attesa di giudizio. Ora la donna, 37 anni, impiegata saltuariamente con contratti a termine come portantina negli ospedali della zona, è stata trasportata nel carcere di Rebibbia femminile, mentre il compagno è stato trasferito nella Casa Circondariale di Cassino. "Dopo aver passato giorni interi a discutere sulle misure svuota carceri proposte dal guardasigilli Alfano, questo caso emblematico giunge a proposito per spiegare perché le carceri sono sovraffollate", ha detto il Garante dei diritti dei detenuti del Lazio, sottolineando: "Quella di Pontecorvo è una vicenda che se non fosse drammatica sarebbe ridicola e che dovrebbe essere di competenza dei Servizi Sociali del Comune, non di un carcere". '''Cede struttura e cadono in due: l'ex titolae e l'operaio''' Udine, 9 set. (Adnkronos) - Le due vittime dell'infortunio avvenuto ad Artegna (Udine) all'Italsole Mangimi, sono Mario Menis, di 80 anni (!), ex titolare dello stabilimento che produce cibo per ruminanti, e un artigiano di 46 anni, Daniele Treppo. I due uomini erano saliti sul tetto di un capannone dello stabilimento. '''Stamattina sgomberato lo spazio occupato in via Salaria''' Questa mattina alle nove e mezzo, uno degli spazi di Area Ingovernabile, lungo la Salaria è stato sgomberato. Sranno in 250 a ristrovarsi senza casa, per qualcuno che aveva già chiesto la residenza sono state trovate soluzioni temporanee, per altri invece non si sa. Tra gli sgomberati c'è anche Babul Begun, il marito di Mery Begun, la bengalese che nel gennaio 2007 si gettò dal balcone insieme al figlio Hasib per scappare dall'incendio divampato nella sua casa, in via Buonarroti, secondo quanto riferito dall' associazione Dhuumcatu. «Da quando ha perso la moglie - ha raccontato Bachcu, dell'associazione Dhuumcatu - nonostante le promesse, nessuno è stato capace di trovargli una casa. Non solo, tre giorni fa era stato sgomberato da una casa a via Tiburtina e oggi da via Salaria». Bachcu assicura che «tutte le persone sgomberate tra cui una quarantina di bambini, avevano i documenti a posto e il permesso di soggiorno, tranne i circa 70 richiedenti asilo politico. Adesso chiediamo al sindaco Alemanno e al prefetto di trovare una soluzione per queste persone, tra cui una vedova del Bangladesh con un bambino iscritto a una scuola lì vicino, una pakistana madre di sei bambini». Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno le occupazioni «sono una risposta malata a un antico problema di Roma. Per questo con lo sgombero avvenuto stamattina sulla Salaria il segnale che vogliamo dare è quello della legalità. Dobbiamo fare in modo che le case e gli spazi vadano a chi ha diritto, a chi è in graduatoria e non a chi li occupa praticando atti illegali». '''Un racconto dello sgombero avvenuto ieri a L'Aquila''' Giovedì scorso le operazioni di sgombero del campo di piazza d'armi all'Aquila erano state gridate in pompa magna e nel frattempo, selezionando progressivamente le persone in base alla loro 'produttività'. ieri mattina sono state fatte uscire le ultime 50 famiglie, per le quali non è ancora certa la destinazione. Alcune sono state mandate negli alberghi ed i meno fortunati addirittura in provincia di Teramo o di Pescara. Si dinmostra così in tutta la sua limpidezza, la bugia della promessa fatta da Berlucsonio e bertiolaso sulle case da assegnare. ascolta la corrispondenza di radio Onda Rossa '''CNH di Imola: è in corso l'incontro con il ministro Sacconi''' Si sta svolgendo' l'incontro tra il ministro Sacconi e la dirigenza Fiat per discutere della crisi della CNH di Imola. Per questo motivo dopo undici giorni di sciopero della fame Guido Barbieri, operaio cinquantenne della Cnh di Imola, ha sospeso giovedi scorso la protesta iniziata il 24 agosto. Al tavolo , oltre alla dirigenza del gruppo Fiat, i sindacati e la Regione.Alla Cnh sono in cassa integrazione straordinaria 431 dipendenti dello stabilimento imolese, per i quali e' previsto il licenziamento.Lazienda produce macchine per movimento terra usate nelledilizia. Fiat intende riportare la produzione ai livelli di 4-5 anni fa e vuole spostare la produzione negli altri due stabilimenti, uno a San Mauro Torinese e uno a Lecce.La Fiat vuole chiudere nel 2011, fino ad allora sono previsti turni di cassa integrazione, che già era scattata a settembre . Poi la mobilità."La convocazione del tavolo è un risultato importante dichiara Paolo Stefani, segretario della Fiom di Imola raggiunto grazie alla determinazione dei lavoratori della Cnh che da 80 giorni sono in assemblea permanente davanti ai cancelli dello stabilimento e grazie a Guido Barbieri che con il suo gesto generoso ha dato un contributo fondamentale alla causa collettiva. Ora che siamo riusciti a togliere lisolamento imposto da Fiat, inizia una trattativa impegnativa che riguarda il gruppo industriale più importante del paese che deve assumersi le proprie responsabilità Dal 24 giugno i 431 lavoratori della CNH (Case New Holland) di Imola, ditta del gruppo FIAT che produce parti per trattori, sono in presidio permanente davanti allo stabilimento in seguito alla decisione presa dalla proprietà di chiudere l'impianto e di spostare la produzione a San Mauro (TO) e a Lecce. La chiusura dello stabilimento manderebbe sul lastrico decine di famiglie a fronte di indennizzi ridicoli e di ammortizzatori sociali totalmente inutili. La decisione del gruppo FIAT risulta inspiegabile dato che lo stabilimento imolese è sempre stato in cima alle classifiche per produttività e qualità. Per undici giorni un operaio dell'azienda è stato in sciopero della fame, supportato dagli altri dipendenti e dalla RSU. Lo sciopero è stato sospeso quando, dopo più di settanta giorni di presidio, è stato convocato - per il 9 settembre - un tavolo di trattative presso il ministero del lavoro a Roma. '''Siparietto''' ---- === Gr 13:00 === '''ESTERI''' ISRAELE Israele ha riaperto la gara d'appalto per la costruzione di 486 nuove case di coloni a Gerusalemme est. "Le offerte per il progetto dell'insediamento di Pisgat Zeev sono state richieste dopo l'approvazione del ministero dell'Edilizia", ha detto un portavoce. Lunedi' il governo israeliano aveva autorizzato la costruzione di 455 nuove case in Cisgiordania. La comunita' internazionale considera illegale le costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme est, principale causa dello stallo del processo di pace tra israelianie palestinesi. Sono errate le statistiche pubblicate dalla Ong israeliana Betzelem sulle vittime della operazione 'Piombo fusò lanciata all'inizio dell'anno contro Hamas a Gaza. Lo ha detto all'ANSA un portavoce di Tsahal (l'esercito israeliano) a Gerusalemme. Il portavoce ha confermato che complessivamente le vittime palestinesi sono state 1.166 «la maggioranza delle quali, 709, erano affiliati alla organizzazione terroristica Hamas o membri di altri gruppi terroristici». Il portavoce ha lamentato che Betzelem si sia basato su informazioni ricevute da organizzazioni che hanno interessi politici. Ha anche affermato che Betzelem non ha gli strumenti nè le capacità di intelligence per stabilire le circostanze di una morte, o la affiliazione delle vittime. Quanto agli «ufficiali di polizia» palestinesi uccisi nella fase iniziale dei combattimenti, il portavoce ha ribadito che si tratta di «terroristi» a tutti gli effetti. AFGHANISTAN Un kamikaze si è fatto esplodere oggi davanti a una base della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) in Afghanistan nella provincia meridionale di Helmand, causando la morte di due civili e il ferimento di cinque militari stranieri. Lo scrive l'agenzia afghana Pajwok. L«attentato, che non è stato ancora confermato ufficialmente dall'Isaf a Kabul, è avvenuto nel distretto di Greshk GRECIA Il gruppo armato greco Lotta Rivoluzionaria ha oggi rivendicato l'attentato della scorsa settimana contro la Borsa di Atene. L'attacco aveva causato gravi danni all'edificio e ferito leggermente una passante. La rivendicazione è stata ricevuta dal settimanale To Pontiki, secondo quanto apprende l'Ansa da fonti della pubblicazione. Lotta Rivoluzionaria minaccia nuove azioni. Il gruppo Cospirazione delle cellule di Fuoco aveva già rivendicato nei giorni scorsi l'attentato dinamitardo avvenuto contemporaneamente contro un edificio governativo di Salonicco. BRASILE A poche ore dall'udienza del Supremo Tribunal Federal che si pronuncerà sul caso di Cesare Battisti, il ministro della giustizia brasiliano, Tarso Genro, ha ribadito la propria opinione sul fatto che l'Alta Corte dovrebbe confermare l'asilo politico per l'ex terrorista rosso, respingendo così la richiesta d'estradizione avanzata dall' Italia. Genro, che lo scorso 13 gennaio ha firmato la concessione dell'asilo politico a Battisti, ha ricordato alla stampa locale «di essersi già pronunciato ripetutamente» sul caso dell'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac). «Siamo nel momento della decisione della Corte e quindi non mi pronuncio» sulla decisione che prenderà lo stesso tribunale di Brasilia, ha precisato Genro, manifestando però la propria speranza sul fatto che alla fine prevalga «la giurisprudenza sulla base della quale» lo stesso ministro ha preso la sua decisione a gennaio NIGERIA Il gruppo petrolifero anglo-olandese Shell ha annunciato oggi di aver interrotto la produzione nel suo campo petrolifero di EA, nel sud della Nigeria, per «ragioni operative». Il giacimento fornisce circa 115 mila barili al giorno '''morti lavoro''' Due operai sono morti stamani nel crollo di un tetto sul quale stavano lavorando ad Artegna (Udine). Lo si apprende da fonti dei Carabinieri che sono sul posto per indagini e accertamenti. L'incidente è avvenuto intorno alle 11 nello stabilimento della ditta Italsole Mangimi, sulla statale Pontebbana. I due operai - secondo le prime informazioni - erano dipendenti di una ditta esterna; uno è morto all'istante, l'altro - hanno riferito i Carabinieri di Udine - durante il trasporto in ospedale LIVORNO I lavoratori della raffineria e dell'indotto Eni di Livorno stanno bloccando da questa mattina le cisterne di benzina destinate alla raffineria. La protesta si sta svolgendo senza disordini, anche se provoca disagi alle viabilità lungo la statale Aurelia. L'iniziativa è stata decisa ieri dall'assemblea di tutti i lavoratori dell'Eni e dell'indotto contro la decisione del gruppo italiano di avviare le trattative per la cessione dello stabilimento livornese al fondo di investimento americano Gary Klesch. I timori dei lavoratori riguardano il futuro dell'azienda, che rischia di ridursi a semplice deposito di prodotti petroliferi, e conseguentemente il mantenimento dei livelli occupazionali che attualmente garantisce il posto di lavoro, tra diretti e indiretti, a circa 1.000 persone. '''Siparietto''' ---- === Gr 9:30 === '''ESTERI''' '''ITALIA''' --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' '''Servizi audio della giornata''' ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||