Differences between revisions 6 and 7
Revision 6 as of 2002-09-09 14:44:32
Size: 24258
Editor: anonymous
Comment:
Revision 7 as of 2002-09-09 14:49:52
Size: 25879
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 90: Line 90:

Line 92: Line 94:
Simpatizzanti di Batasuna hanno manifestato oggi ad Onati a favore dell'invio dei prigionieri dell'Eta in carceri basche, al margine delle celebrazioni al santuario di Nostra Signora di Aranzuzu, patrona della provincia di Guipuzcoa, una della tre che costituiscono il Paese Basco. Cinque consiglieri municipali del partito separatista a San Sebastian facevano parte del gruppo di manifestanti che sono voluti entrare nel santuario durante la messa in onore della Vergine di Aranzuzu, alla quale partecipano ogni anno importanti dirigenti della politica e la societa' basca. Agenti della Ertzaintza (polizia autonoma basca) hanno impedito l'accesso dei manifestanti, ma successivamente il sindaco di Onati,Angel Iturbe, e il ''lehendakari'' (presidente dell'esecutivo basco) Juan Jose' Ibarretxe, che appartengono al Partito Nazionalista basco (Pnv) hanno deciso che i consiglieri comunali potevano entrare nel santuario. I manifestanti hanno gridato slogan a favore del riavvicinamento dei prigionieri dell'Eta al Paese Basco e contro il governo autonomo basco, accusando il Pnv di essere ''un servo della Spagna''. (ANSA). FD Simpatizzanti di Batasuna hanno manifestato oggi ad Onati a favore dell'invio dei prigionieri dell'Eta in carceri basche, al margine delle celebrazioni al santuario di Nostra Signora di Aranzuzu, patrona della provincia di Guipuzcoa, una della tre che costituiscono il Paese Basco. Cinque consiglieri municipali del partito separatista a San Sebastian facevano parte del gruppo di manifestanti che sono voluti entrare nel santuario durante la messa in onore della Vergine di Aranzuzu, alla quale partecipano ogni anno importanti dirigenti della politica e la societa' basca. Agenti della Ertzaintza (polizia autonoma basca) hanno impedito l'accesso dei manifestanti, ma successivamente il sindaco di Onati,Angel Iturbe, e il ''lehendakari'' (presidente dell'esecutivo basco) Juan Jose' Ibarretxe, che appartengono al Partito Nazionalista basco (Pnv) hanno deciso che i consiglieri comunali potevano entrare nel santuario. I manifestanti hanno gridato slogan a favore del riavvicinamento dei prigionieri dell'Eta al Paese Basco e contro il governo autonomo basco, accusando il Pnv di essere ''un servo della Spagna''


'''Palestina'''


una civile palestinese e' rimasta ferita oggi nella Striscia di Gaza a causa dei colpi di arma da fuoco esplosi contro di lei dai soldati israeliani di guardia all'insiediamento di Morag
. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane, le quali, con orrendo cinismo, hanno detto che la donna e' stata presa di mira perche' stava correndo verso un posto di guardia situato vicino all'insediamento in questione, e stringeva nelle mani alcune borse ricolme. Le fonti hanno poi precisato che in esse non e' stato in realta' trovato nulla di sospetto; la palestinese non sarebbe peraltro stata in grado di spiegare "perche' avesse fretta" ne' i motivi per cui stava avvicinandosi a Morag. Intanto il primo ministro israeliano Ariel Sharon incontrera' quanto prima il segretario del comitato operrativo dell'Olp, Mahmoud Abbas, meglio noto come Abu Mazen e considerato a tutti gli effetti il nunero due di yasser Arafat. lo hanno riferito in via riservata fonti palestinesi, mentre al momento nessuna conferma e' giunta dal governo d'Israele. Lo stesso Sharon, in un'intervista concessa qualche giorno fa in vista del Capodanno ebraico, aveva tuttavia anticipato che aveva accolto la richiesta di una "personalita' politica palestinese" per una riunione con lui. Nell'intervista il leader del Likud osservava: "I palestinesi hanno smesso di pensare che attraverso il terrorismo logoreranno in nostro spirito". Quindi, proseguiva, si sono create condizioni nuove per poter riavviare i contatti politici con l'Anp; sebbene, precisava, "non con Arafat, che come ebbi a dire a suo tempo e' un dirigente irrilevante".
Line 119: Line 127:

Inserisci una descrizione per gror090902

salve, saluta e apre salvo col ripristino degli orari consueti:

G.R. ore 9,30

PALESTINA - Gaza, 9 set. - Almeno sette palestinesi sono rimasti feriti e due sono stati uccisi nel violento scontro a fuoco seguito ieri sera all'incursione effettuata nel settore centrale della Striscia di Gaza di truppe israeliane, che si sono attestate intorno alla citta' di Deir al-Balah e agli adiacenti campi profughi di al-Bureij e Nusairat dopo che dalla zona colpi di mortaio erano partiti in direzione dei vicini insediamenti ebraici. Dagli altoparlanti i militanti dell’ 'Intifada di al-Aqsa' sono stati chiamati a raccolta per contrastere l'ennesima occupazione, e ne e' seguita la battaglia. L'Esercito israeliano successivamente ha precisato con un comunicato che e' stata fatta saltare in aria l'abitazione di un estremista palestinese. L'uomo comunque al momento dell'esplosione non era nella casa. Stando a fonti palestinesi, sarebbe stata demolita anche un'altra costruzione privata, vuota, e distrutto un generatore elettrico. In precedenza le cannonate di un tank israeliano avevano ucciso due palestinesi i quali, a bordo della loro auto, stavano dirigendosi verso la citta' di Rafah, piu' a sud. Nell'operazione dell’esercito israeliano sono stati coinvolti 80 mezzi corazzati ed elicotteri da combattimento Apache. Inoltree due palestinesi sono stati uccisi nella notte vicino alla città di Rafah dal fuoco di un carro armato. I militari israeliani hanno bloccato la strada ai mezzi di soccorso.

BAGHDAD SI APPELLA ALLA TURCHIA, NON AIUTATE GLI USA = Amman, 9 set. - Il vice presidente iracheno, Taha Yassin Ramadan, si appella ai musulmani turchi, chiedendo ad Ankara di non concedere il suoi aiuto ai criminali americani e ai sionisti e di evitare di concedere loro le basi militari nelle operazioni per una aggressione ai civili iracheni. La Turchia non trarrà beneficio da qualsiasi aggressione americana. Al contrario, un attacco di questo genere avr` ripercussioni negative sull'economia e la sicurezza della Turchia -ha aggiunto Ramadan parlando a una delegazione del governo di Ankara.

OTTAWA, 9 SET - Il vice-premier canadese John Manley ha detto che il suo paese non appoggera' gli Stati Uniti in una azione militare preventiva per rovesciare Saddam Hussein perche' non esistono sufficienti prove che Baghdad stia sviluppando armi per la distruzione di massa o che abbia legami con Al Qaida. Manley, durante una intervista trasmessa in serata dalla rete canadese CTV, ha detto che il Canada continua a sostenere il ritorno delle ispezioni delle Nazioni Unite in Iraq per verificare che Baghdad non stia producendo armi per la distruzione di massa. Un conto e' entrare in Iraq per verificare che non vi sia questo tipo di armi - ha detto Manley - un conto e' entrare con la forza per rovesciare il regime iracheno: non siamo favorevoli a questa seconda opzione, pur se gli Usa sono probabilmente pronti ad agire anche senza il nostro sostegno. Le dichiarazioni di Manley echeggiano affermazioni analoghe fatte negli ultimi giorni da altri esponenti canadesi. Oggi (lunedi') il presidente americano George W. Bush incontrera' a Detroit il premier canadese Jean Chretien per colloqui che saranno dominati dall'Iraq.

KASHMIR: SCONTRI IN SETTORE INDIANO, SI AGGRAVA BILANCIO = Srinagar, 9 set. - Si e' ulteriormente aggravato a undici vittime il bilancio degli scontri avvenuti durante la notte nello Stato del Jammue e Kashmir, il settore indiano della regione himalayana contesa ove fra una settimana e fino a ottobre si svolgeranno elezioni locali delicatissime. Dopo gli attacchi dei guerriglieri separatisti islamici contro i villaggi di Rajouri e di Bugdam, nei quali hanno rispettivamente perso la vita cinque civili e tre poliziotti, un ulteriore assalto e' stato sferrato contro la localita' di Reasi: qui i morti sono stati almeno tre, compreso un soldato. A Bugdam era rimasto ucciso nella sparatoria con gli agenti anche un ribelle.

MALDIVE - E' stato sventato alle Maldive un tentativo di dirottamento aereo che ha preso di mira un Boeing 737-300 della compagnia 'Air Seychelles', proveniente dall'India diretto a Victoria, capitale seicellese. A bordo probabilmente una sessantina di passeggeri, nessuno dei quali è rimasto ferito. Lo ha confermato da New Delhi un portavoce dell'Ufficio per la Sicurezza dell'Aviazione Civile, R. K. Singh. Non si conosce ancora il motivo del tentato dirottamento, né verso dove i due avrebbero voluto far dirigere il velivolo. Al momento non si conoscono altri particolari sulla vicenda.

Santiago del Cile, Manifestanti che lanciavano bottiglie incendiarie si sono scontrati con la polizia nel centro di Santiago del Cile, nel corso di un raduno per commemorare gli oppositori di sinistra uccisi dal regime di Augusto Pinochet, all'avvicinarsi del 29° anniversario del golpe dell'11 settembre. Secondo testimoni, la polizia ha fatto uso di candelotti lacrimogeni e idranti contro i manifestanti, alcuni dei quali incappucciati, che hanno fatto ieri un corteo fino al cimitero. Decine di persone sono state arrestate. Le violenze sono ricorrenti nel corso delle manifestazioni annuali di protesta per ricordare la morte di circa 3.000 persone durante i 17 anni di regime di Pinochet. Sia l'esercito sia gruppi di sinistra hanno in programma per mercoledì prossimo, anniversario del golpe con cui Pinochet rovesciò il presidente socialista Salvador Allende, raduni e commemorazioni. La magistratura cilena ha definitivamente stabilito che Pinochet, che ha ora 86 anni, non potrà essere processato, a causa delle sue condizioni psicofisiche, per violazioni dei diritti umani. 8 agosto : oggi due attivisti di indymedia italia e una attivista di indymedia new york polizia a Khayelitsha (Cape Town), mentre portavano cibo ai lavoratori arrestati

ARRESTATI DALLA POLIZIA SUDAFRICANA TRE ATTIVISTI DI INDIMEDIA Ieri 8 settembre due attivisti di indymedia italia e una attivista di indymedia new york sono stati arrestati dalla polizia a Khayelitsha (Cape Town), mentre portavano cibo ai lavoratori arrestati pochi giorni fa durante uno sciopero contro la privatizzazione dei servizi idrici. L'arresto e' avvenuto in seguito agli eventi di ieri 7 settembre, durante i quali i videoattivisti minacciati di arresto in seguito alla loro attivita' di documentazione, sono riusciti a fuggire. Al momento solo uno dei tre attivisti e' ancora in stato di fermo ed e' accusato di danneggiamento di proprieta' privata. Le conseguenze possono variare da una multa all'espulsione dal paese sudafricano. L'unica sua responsabilita' e' quella di aver fatto informazione su luoghi e lotte ignorati dai media mainstream se non per le vetrine del summit mondiale sullo sviluppo sostenibile che ha ricordato a tutti per dieci giorni l'esistenza del sudafrica.

Palermo, 9 set. - Ancora preoccupazione per i palermitani. Sono state cinque le scosse sismiche registrate nella notte, a partire da poco dopo la mezzanotte, a largo della costa palermitana. La comunicazione l'ha data l'Istituto Nazionale di Geofisica precisando che l'epicentro e' stato localizzato a circa 40 chilometri a nord-est di Palermo. Le scosse hanno avuto una magnitudo che va da 3,1 a 3,7 della Scala Richter. L'evento sismico e' stato avvertito soprattutto dagli abitanti della zona est del capoluogo siciliano, cioe' dai quartieri Brancaccio, Romagnolo e Sperone. In centinaia si sono riversati sulle strade. La sala operativa della Protezione Civile ha accertato che non vi sono stati danni a persone e cose. Questa mattina e' atteso l'arrivo da Roma di un team di esperti della Protezione Civile

G.R. flash ore 11,30

TEL AVIV, 9 SET - Il ministro della difesa Benyamin Ben Eliezer ha autorizzato l'immagazzinamento in Israele di armi e munizioni statunitensi destinate ad una eventuale operazione contro l'Iraq. Lo rivela oggi il quotidiano Maariv di Tel Aviv. Secondo il giornale, le prime spedizioni di armi e munizioni avverranno nei prossimi giorni. Alcune basi militari israeliane vengono adesso approntate per fornire agli Stati Uniti la necessaria assistenza logistica. A Maariv risulta inoltre che decine di ufficiali e di impiegati delle forze armate statunitensi sono giunti in Israele per gestire la operazione

INVECE IL MINISTRO DEGLI ESTERI LOUIS MICHEL - - Il ministro degli esteri belga Louis Michel ha affermato di essere contrario ad un attacco statunitense contro l'Iraq senza l'avallo dell'Onu e senza che vi siano chiare prove della pericolosita' del regime di Baghdad. Michel, in dichiarazioni diffuse ieri sera dall'emittente belga Rtbf, ha detto di essere d'accordo con coloro che dicono di non voler avallare un simile attacco se il Consiglio di sicurezza non si sara' prima pronunciato. Il ministro ha aggiunto che l'altra pre-condizione ad un assenso belga ad un'eventuale iniziativa militare americana contro Saddam Hussein e' quella di essere convinti che vi sia veramente un pericolo

Intanto a Ramallah, dopo quasi due anni di inattivita' si sono aperti oggi i lavori del Consiglio Legislativo Palestinese: e' la prima seduta tenuta dal Parlamento dell'Autorita' Nazionale Palestinese dall'inizio della rivolta detta 'Intifada di al-Aqsa', il 29 settembre 2000. "Stiamo ancora soffrendo per l'ingiusto assedio israeliano, e per i blocchi attuati contro il nostro popolo", ha esordito inaugurando la sessione il presidente dell'assemblea, Ahmed Korei, meglio noto come Abu Ala. Invocando generiche ragioni di sicurezza, le autorita' dello Stato israeliano avevano vietato di raggiungere la citta' cisgiordana a quattordici deputati residenti nella Striscia di Gaza, uno dei quali nel frattempo e' tuttavia deceduto mentre un altro ha ormai lasciato il Parlamento. - "Il solo scopo di tale proibizione e' paralizzare l'attivita' e le decisioni del nostro Consiglio", ha denunciato Abu Ala; che, come vogliono le regole procedurali, ha quindi rassegnato le dimissioni in vista delle elezioni in programma nei territori autonomi in gennaio. I dodici parlamentari superstiti che non potranno essere presenti di persona a Ramallah si collegheranno comunque con l'aula assembleare in video-conferenza da Gaza. "Non ci arrenderemo alle imposizioni d'Israele", ha ammonito un portavoce del Parlamento, Nabil Amr. "Il Consiglio Lesgislativo Palestinese proseguira' la sessione nel modo che e' secondo il nostro giudizio adeguato". In giornata e' previsto l'intervento dello stesso presidente palestinese Yasser Arafat, il quale chiedera' ai deputati un voto di fiducia per il suo governo dopo il rimpasto dello scorso giugno che riguardo' cinque dicasteri-chiave; nonche', molto probabilmente, l'avallo all'accordo firmato il 18 agosto a Tel Aviv dal ministro dell'Interno dell'Anp, Abdel Razzek al-Yahyah, e da quallo della Difesa israeliano, Binyamin Ben-Eliezer: accordo che recepisce il piano di quest'ultimo 'Gaza e Betlemme per prime', e che contempla un graduale ritiro delle truppe di occupazione in campio della cessazione delle violenze

AMMAN, 9 SET - La Giordania ha lanciato un'offensiva diplomatica affinche' i Paesi arabi siano ammessi nel cosiddetto 'quartetto' per il Medio Oriente, che comprende Usa, Russia, Unione Europea e Onu. La notizia domina stamane le prime pagine dei cinque maggiori quotidiani locali, i quali citano il ministro degli esteri Marwan Muasher. Secondo Muasher, i membri di un comitato incaricato dalla Lega Araba di seguire gli sviluppi nel processo di pace Giordania, Egitto, Siria, Arabia Saudita, Yemen, Marocco e Bahrain hanno ufficialmente richiesto di partecipare ai lavori del quartetto, che sta attualmente esaminando un piano di pace proposto dall'UE per la dichiarazione di uno Stato palestinese entro la meta' del 2005. Il quartetto di riunira' a New York la prossima settimana per discutere la proposta, promossa dalla Danimarca, attuale presidente dell'UE. Ma il premier israeliano Ariel Sharon ha gia' bocciato il piano europeo, definendolo irrealistico IMMIGRAZIONE: SICILIA, TRE SBARCHI DI MIGRANTI IN 24 ORE = NATANTI INTERCETTATI A PANTELLERIA, LAMPEDUSA E MAZARA - Nuova ondata di sbarchi sulle coste siciliane. In poco meno di ventiquattro ore, piu' di 150 migranti sono arrivati tra Pantelleria, Lampedusa e Mazara del Vallo, nel trapanese. Soltanto nell'isola delle Pelagie, la piu' vicina alle coste tunisine, ne sono sbarcati 87, La carretta del mare, lunga dieci metri, e' stata scortata dalla Guardia di Finanza fino alla cost. A Mazara del Vallo, e' arrivato un secondo gruppo di immigrati provenienti dalle coste nordafricane. Lo sbarco e' avvenuto in localita' 'Torretta di Granitola'. L'altro sbarco a Pantelleria, dove sono stati stati bloccati 25 immigrati a bordo di un'imbarcazione lunga otto metri.

ROMA, 9 SET - E' alta l' adesione allo sciopero proclamato dai detenuti di 48 istituti di pena italiani per protestare contro il sovraffollamento nelle carceri e chiedere l' indulto generalizzato e la riforma del codice penale. Lo ha detto il parlamentare verde Paolo Cento che stamani e' in visita nel carcere romano di Rebibbia con una delegazione di cui fanno parte, tra gli altri, Pietro Folena (Ds), Giovanni Russo Spena (Prc) ed esponenti politici della Regione e del Comune di Roma. I detenuti in sciopero ritengono, inoltre, necessario l' aumento della liberazione anticipata a quattro mesi e il passaggio della sanita' penitenziaria al sistema sanitario nazionale. Il resoconto della visita della delegazione e delle altre che hanno ispezionato altre carceri italiane sara' illustrato ai giornalisti alle 15 in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, in via della Missione-

  • G.R. ore 13,00 flash

LOTTA DEI DETENUTI E’ iniziata questa mattina in una cinquantina di carceri italiane una prima settimana di proteste contro le terribili condizioni di vita dei detenuti e delle detenute italiane. Questa mattina alcuni deputati (verdi, Rifondaz.Comunista e ds) sono in visita in alcune carceri italiane al fine di accertare che non vi siano pressioni o repressioni da parte delle direzioni nei confronti dei detenuti. Daremo un ampio resoconto di questa prrima giornata di protesta nel G.R. serale di ROR. Intanto si apprende che altre carceri si uniscono alla lotta: Una parte dei detenuti del carcere di Nuoro raccogliendo l'invito della Associazione Culturale Papillon segnalano che dal giorno 9 settembre entreranno in agitazione per tre giorni con lo sciopero del carrello sia per solidarieta' con le proteste degli altri istituti oltre che per farle nostre. Noi crediamo-così scrivono i detenuti di Badu ‘e Carros- che l'Amnistia e un indulto generalizzato siano un passo giusto e necessario verso il miglioramento delle condizioni di vita interna alle carceri e siano l'atto con cui si torna ad affrontare con coraggio il problema nella sua complessita', abbinando a nuovi provvedimenti anche misure non emergenziali; e' per questo motivo che: Chiediamo la sospensione dell'art. 41 bis, la non applicazione delle forme di differenzazione che sono la prova oggettiva di una politica di negazione dei diritti. Chiediamo l'abolizione dell'ergastolo e conseguenziale riallineamento delle pene. Chiediamo che si affronti il sovraffollamento degli istituti di pena non solo parlando della costruzione di nuove strutture. Grande e' il bisogno di aumentare il numero di operatori civili, da cui dipende l'osservazione dei detenuti. Chiediamo sia data concreta attuazione alle leggi che garantiscono il lavoro esterno, la semiliberta' e tutte quelle forme, che possano e devono facilitare il ritorno di uomini e donne nella societa'. Chiediamo una migliore sanita' tra queste mura. Chiediamo la cessazione dei trasferimenti a centinaia di chilometri di distanza dalle residenze delle nostre famiglie, perche' il modo migliore per preparare individui all'inserimento e lasciare che essi possono vivere con serenita' i rapporti personali. A scanso di equivoci e di eventuali ritorsioni garantiamo che i nostri intenti sono assolutamente pacifici e dettati dal buon senso.

PALESTINA – Si è aperto questa mattina a Ramallah il Consiglio Legislativo Palestinese (CLP) il parlamento palestinese, in sessione speciale. All’apertura dei lavori Abu Ala (Ahmed Qreia) e' stato rieletto presidente del Consiglio legislativo palestinese, con 54 voti su 74. Alla votazione, hanno partecipato in videoconferenza i 26 deputati palestinesi che hanno preferito rimanere nella Striscia di Gaza in segno di solidarieta' con i 12 colleghi a cui le autorita' militari israeliane hanno negato i lasciapassare per trasferirsi a Ramallah. In alternativa ad Abu Ala, si erano candidati due deputati della Striscia di Gaza, la signora Rawia Shawa e Suleiman Rumi, che hanno entrambi raccolto nove voti, mentre si sono registrate anche alcune astensioni. Alla riunione del Clp nel 'Muqata', il quartiere generale del presidente palestinese Yasser Arafat a Ramallah, e' presente anche la moglie di Marwan Barghuti, il deputato e leader dell' Intifada catturato in aprile dall'esercito israeliano e ora sotto processo a Tel Aviv con gravi accuse di terrorismo. A Barghuti, il presidente del Clp Abu Ala ha rivolto nel suo discorso d'apertura un saluto a nome di tutti i deputati palestinesi. Nel suo intervento iniziale, Yasser Arafat ha annunciato che il popolo palestinese e' pronto ad entrare nella coalizione contro il terrorismo, a patto pero' che qualsiasi azione si dovesse intraprendere venga effettuata sotto l'egida delle Nazioni unite. Il popolo palestinese - ha detto Arafat, e' pronto oggi a combattere contro tutti i tipi di terrorismo, sia esso condotto da stati, gruppi di persone o solo individui. Yasser Arafat ha anche aggiunto che e' pronto a cedere il potere esecutivo a un premier, qualora il Parlamento palestinese decida di dar vita a questa carica. Lo ha dichiarato OGGI lo stesso presidente palestinese nel discorso pronunciato di fronte al Parlamento riunito a Ramallah

Da Gaza arriva uina notizia agghiacciante ; una civile palestinese e' rimasta ferita oggi nella Striscia di Gaza a causa dei colpi di arma da fuoco esplosi contro di lei dai soldati israeliani di guardia all'insiediamento di Morag. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane, le quali, con orrendo cinismo, hanno detto che la donna e' stata presa di mira perche' stava correndo verso un posto di guardia situato vicino all'insediamento in questione, e stringeva nelle mani alcune borse ricolme. Le fonti hanno poi precisato che in esse non e' stato in realta' trovato nulla di sospetto; la palestinese non sarebbe peraltro stata in grado di spiegare "perche' avesse fretta" ne' i motivi per cui stava avvicinandosi a Morag. Intanto il primo ministro israeliano Ariel Sharon incontrera' quanto prima il segretario del comitato operrativo dell'Olp, Mahmoud Abbas, meglio noto come Abu Mazen e considerato a tutti gli effetti il nunero due di yasser Arafat. lo hanno riferito in via riservata fonti palestinesi, mentre al momento nessuna conferma e' giunta dal governo d'Israele. Lo stesso Sharon, in un'intervista concessa qualche giorno fa in vista del Capodanno ebraico, aveva tuttavia anticipato che aveva accolto la richiesta di una "personalita' politica palestinese" per una riunione con lui. Nell'intervista il leader del Likud osservava: "I palestinesi hanno smesso di pensare che attraverso il terrorismo logoreranno in nostro spirito". Quindi, proseguiva, si sono create condizioni nuove per poter riavviare i contatti politici con l'Anp; sebbene, precisava, "non con Arafat, che come ebbi a dire a suo tempo e' un dirigente irrilevante".

Mezza giornata di sciopero è stata proclamata per domani a Dhaka, capitale del Bangladesh, per protesta contro la chiusura dell’università di ingegneria e tecnologia (Buet), decisa ieri dalle autorità al termine di una settimana di agitazioni studentesche. Il blocco ‘sine die’ di tutte le attività universitarie è stato disposto dopo gli accesi scontri delle ultime ore tra polizia e studenti, che hanno provocato il ferimento di decine di universitari. A scatenare i disordini sarebbero state le brutali aggressioni contro una ventina di studenti che stavano attuando uno sciopero della fame per sollecitare l’arresto dei responsabili della morte di Sabiqunnahar Sony. Si tratta di una studentessa rimasta uccisa l’8 giugno scorso durante uno scontro a fuoco avvenuto nel campus universitario tra due organizzazioni studentesche rivali. Nonostante i leader dei principali partiti si dicano intenzionati a liberare le università dalla politica, le nostre fonti sottolineano che in realtà lo schieramento al potere - il Partito nazionale del Bangladesh (Bnp) - e il suo diretto rivale, la Lega Awami (Al), non fanno che ‘dividersi’ gli studenti. Se un universitario che alloggia all’interno del campus intende compiere un buon percorso accademico, si trova quasi obbligato a schierarsi con il partito dell’attuale premier Khaleda Zia o con quello dell’ex primo ministro Sheikh Hasina. L’unico modo per evitare di allinearsi è frequentare le lezioni da ‘esterno’.

Ore 17.00

Sciopero nelle carceri

Sciopero del carrello (una sorta di sciopero della fame rispetto ai cibi preparati all' interno del carcere) e due battiture con piatti e altri oggetti di metallo delle inferriate, una alle 15 e una alle 21,30: sono le iniziative con cui i detenuti del carcere bolognese della Dozza (930, di cui una sessantina donne, con due bimbi piccoli) aderiscono alla protesta indetta per oggi in 48 carceri italiane dall' associazione 'Papillon' di Rebibbia. In mattinata una delegazione di parlamentari del centro-sinistra ha visitato i detenuti. La prima emergenza è il sovraffollamento dei detenuti, che sono oltre il doppio rispetto alla capienza di 450 posti. A questo problema si aggiunge quello di una grave carenza di organico tra le guardie carcerarie il cui numero e' insufficiente (sono 525 di cui 70 in mobilita').Anche le condizioni sanitarie lasciano molto a desiderare e i parlamentari hanno annunciato interrogazioni ai ministri Castelli e Sirchia. All' esterno della Dozza - presidiata da alcuni cellulari delle forze dell' ordine in assetto antisommossa - hanno sostato per tutta la mattina alcune decine di manifestanti, in segno di solidarieta' con la protesta dei detenuti.

Le stoviglie in acciaio battute contro le sbarre delle celle: e' la protesta attuata a tratti, da stamani, dai detenuti rinchiusi nella casa circondariale del capoluogo pugliese che da venerdi scorso rifiutano il vitto della struttura e si astengono dalle attivita' lavorative. Sono in 500 in un carcere destinato ad ospitarne 250 e chiedono, oltre a migliori condizioni di vita, l'abolizione del 41 bis, l'indulto generalizzato fino a tre anni di pena.

Batasuna

Simpatizzanti di Batasuna hanno manifestato oggi ad Onati a favore dell'invio dei prigionieri dell'Eta in carceri basche, al margine delle celebrazioni al santuario di Nostra Signora di Aranzuzu, patrona della provincia di Guipuzcoa, una della tre che costituiscono il Paese Basco. Cinque consiglieri municipali del partito separatista a San Sebastian facevano parte del gruppo di manifestanti che sono voluti entrare nel santuario durante la messa in onore della Vergine di Aranzuzu, alla quale partecipano ogni anno importanti dirigenti della politica e la societa' basca. Agenti della Ertzaintza (polizia autonoma basca) hanno impedito l'accesso dei manifestanti, ma successivamente il sindaco di Onati,Angel Iturbe, e il lehendakari (presidente dell'esecutivo basco) Juan Jose' Ibarretxe, che appartengono al Partito Nazionalista basco (Pnv) hanno deciso che i consiglieri comunali potevano entrare nel santuario. I manifestanti hanno gridato slogan a favore del riavvicinamento dei prigionieri dell'Eta al Paese Basco e contro il governo autonomo basco, accusando il Pnv di essere un servo della Spagna

Palestina

una civile palestinese e' rimasta ferita oggi nella Striscia di Gaza a causa dei colpi di arma da fuoco esplosi contro di lei dai soldati israeliani di guardia all'insiediamento di Morag. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane, le quali, con orrendo cinismo, hanno detto che la donna e' stata presa di mira perche' stava correndo verso un posto di guardia situato vicino all'insediamento in questione, e stringeva nelle mani alcune borse ricolme. Le fonti hanno poi precisato che in esse non e' stato in realta' trovato nulla di sospetto; la palestinese non sarebbe peraltro stata in grado di spiegare "perche' avesse fretta" ne' i motivi per cui stava avvicinandosi a Morag. Intanto il primo ministro israeliano Ariel Sharon incontrera' quanto prima il segretario del comitato operrativo dell'Olp, Mahmoud Abbas, meglio noto come Abu Mazen e considerato a tutti gli effetti il nunero due di yasser Arafat. lo hanno riferito in via riservata fonti palestinesi, mentre al momento nessuna conferma e' giunta dal governo d'Israele. Lo stesso Sharon, in un'intervista concessa qualche giorno fa in vista del Capodanno ebraico, aveva tuttavia anticipato che aveva accolto la richiesta di una "personalita' politica palestinese" per una riunione con lui. Nell'intervista il leader del Likud osservava: "I palestinesi hanno smesso di pensare che attraverso il terrorismo logoreranno in nostro spirito". Quindi, proseguiva, si sono create condizioni nuove per poter riavviare i contatti politici con l'Anp; sebbene, precisava, "non con Arafat, che come ebbi a dire a suo tempo e' un dirigente irrilevante".

gror090902 (last edited 2008-06-26 09:59:28 by anonymous)