<> ||[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||[[RorFonti| Fonti]]|| ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI ## Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ## Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: === Gr 19:30 === Eutelia Si è tenuta ggi la manifestazione dell'Agile ex Eutelia. L'ennesima (hanno già tenuto manifestazioni a Siena, Milano, Torino, Ivrea, Bari, Napoli, Arezzo, incatenandosi anche a piazza Barberini) da quando l'azienda - in fallimento - ha previsto il licenziamento di 1.500 dipendenti. Dal 4 novembre le principali sedi sono occupate con assemblee permanenti di lavoratrici e lavoratori. Alla manifestazione hanno partecipato diverse migliaia di persone, e ci sono stati anche momenti di tensione. Alla fine una delegazione di lavoratori ha incontrato il sottosegretario governativo Letta. Un incontro di certo insoddisfacente che ha rimandato tutta la questione al 27 novembre, giorno in cui è stato fissato un altro incontro tra le parti. Per una valutazione di questa ennesima giornata di mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell'Ex Eutelia sentiamo una corrispondenza con un compagno. corr. ror Mobilitazioni contro la riforma Gelmini nella giornata internazionale per il diritto allo studio In occasione della giornata mondiale per il diritto allo studio si sono tenuti in tutta Italia cortei di studenti medi e universitari contro la riforma e i tagli. L'Unione degli Studenti e Link-Coordinamento nazionale universitario fanno sapere che oggi ci sono state manifestazioni in 50 piazze italiane, con la mobilitazione di 150 mila studenti. La protesta si è svolta anche in 20 paesi europei. Numerose occupazioni e autogestioni hanno preso il via in tutta Italia. Alla Sapienza alcune centinaia di studenti, riuniti in assemblea a Lettere, hanno attraversato in corteo le facoltà della Sapienza fino ad uscire, assieme agli studenti medi, dalla città universitaria bloccando le strade. Assemblee e cortei anche a Bari, Padova, Napoli e Torino dalle facoltà in mobilitazione e dalle scuole. A Torino, uova contro la sede regionale del ministero e occupazione del Miur. A Napoli, palloncini d'acqua contro il portone della Provincia.A Firenze invece gli studenti hanno occupato i binari della stazione ferroviaria, e la Questura ha preannunciato denunce per gli organizzatori del corteo. A Milano il corteo degli studenti è stato caricato dalla polizia. Ci sono stati 4 fermi, due dei quali si sono trasformati in arresti. I due compagni saranno processati per direttissima domani mattina ed è già stato indetto un presidio alle 9 di domani sotto il tribunale. corr ROR CIE: Milano - Si è tenuta oggi un'udienza del processo contro i rivoltosi del Cie di Via Corelli a Milano. La rivolta lo ricordiamo era scoppiata la sera del 7 novembre scorso all'interno del Cie durante un blackout elettrico di una ventina di minuti tra le 23,10 e le 23,30. Il capo di imputazione è resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ai danni dei poliziotti. Si parla di lanci di bottigliette d'acqua e di cacca contenute insieme all'acqua in buste di plastica. Le bottigliette avrebbero prodotto "arrossamenti" sui corpi dei poliziotti intervenuti. Tre giorni di prognosi secondo il referto dei medici. I quattro imputati del processo di oggi - due tunisini e due algerini - tre dei quali sono passati direttamente dal barcone con cui sono approdati a Cagliari al Cie di Milano e poi a San Vittor - hanno oggi ricusato il giudice monocratico della prima sezione del Tribunale Antonella Bertoja. La giudice è stata ricusata perche', come scrivono i loro legali, ''ha manifestato indebitamente il proprio convincimento sui fatti oggetto'' del processo, con un ''commento''. La giudice avrebbe infatti affermato: "L'esultanza per il lancio di oggetti è già concorso nel reato". I difensori degli imputati Massimiliano D'Alessio, Eugenio Losco e Mauro Straini si riservano di depositare non appena saranno pronte le trascrizioni dell'udienza. La dichiarazione di ricusazione sarà valutata dalla corte d'Appello. Gli avvocati hanno dunque chiesto l'acquisizione della trascrizione dei verbali d'udienza e la sospensione del processo in attesa della pronuncia sulla ricusazione da parte della Quinta sezione penale della corte d'Appello. Roma - Anna Pizzo, consigliera regionale di sinistra e libertà, è andata oggi a visitare il Cie di Ponte galeria Vi proponiamo direttamente un breve estratto dell'intervista registrata oggi ad Anna Pizzo, consigliera regionale di sinistra e libertà, che si è recata in visita a Ponte Galeria. audio Privatizzazione acqua Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l'Art.15 di un decreto legge - il cosidetto 'decreto Ronchi' che stabilisce la liberalizzazione dei servizi pubblici locali e che, tra le altre cose, sottrae ai cittadini l'acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le Banche. Il decreto è approdato alla Camera dei Deputati e oggi è stato discusso in aula. Sul decreto è stata posta la fiducia e la votazione, con il decreto così blindato, si terrà domani pomeriggio. corr ror movimenti per acqua bene comune Milano: ennesimo rinvio dello sgombero al Leoncavallo Ennesimo rinvio dello sgombero per lo spazio pubblico autogestito Leoncavallo di Milano. Questa mattina alle 9 l'ufficiale giudiziario si è presentato per l'ennesima volta ai cancelli dello storico centro sociale milanese, constatando l'assenza della forza pubblica e la numerosa presenza degli attivisti. Tutto rinviato quindi al 14 gennaio. Il commento di Daniele Farina, portavoce del Leoncavallo SPA. Audio da ROd'U FEMMICIDI Due poliziotti condannati per violenza sessuale VIOLENZA SESSUALE: CONDANNATI DUE POLIZIOTTI A PALERMOPalermo, 16 nov. – Due sovrintendenti, in servizio alla polizia ferroviaria all’epoca dei fatti, sono stati condannati a quattro anni di carcere ciascuno e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una giovane che frequentava la stazione centrale di Palermo. VIOLENZA SESSUALE E STALKING ALLA EX MOGLIE, ARRESTATO Ha costretto per circa un anno l’ex convivente a subire atti persecutori, tentando anche di violentarla quando la donna ha intrapreso una relazione sentimentale con un altro uomo: per questo un agricoltore di 40 anni di Massagra (Taranto) è stato arrestato dai carabinieri. Nei suoi confronti è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere Minorenni stuprano una quattordicenne Violentano quattoridicenne. 4 minori in manette a Foggia FOGGIA – Per violenza sessuale di gruppo a una ragazzina di 14 anni i carabinieri del comando provinciale di Foggia hanno arrestato quattro minorenni. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un provvedimento del giudice del tribunale di Bari per i minorenni. Donna uccisa a Bologna La donna, romena, 22 anni, ferita a coltellate, è morta durante il trasporto all’ospedale. Ha chiamato un amico che ha mandato subito l’ambulanza Ragazzo stupra compagna di scuola Un incubo a 15 anni: stordita dall’alcol e stuprata in un box Uno studente milanese di 16 anni, di origini peruviane, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Rho, per aver violentato, dopo averla fatta ubriacare, una studentessa quindicenne sua connazionale, all’interno di un box a Baranzate. Uno stupro al quale potrebbero aver assistito almeno in parte altri minorenni, visto che all’arrivo dei militari, chiamati dagli inquilini del palazzo, si stavano allontanando dal luogo dove si era consumata la violenza. Uomo uccide la madre Sarebbe stato il figlio a uccidere l’anziana di 81 anni trovata morta nella sua abitazione a Battipaglia, nel Salernitano, nella tarda serata del 4 novembre. l'uomo 38enne, viveva dopo la separazione dalla moglie insieme alla madre. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio. In un primo momento si era pensato a una caduta accidentale quale causa del decesso. L’arma sarebbe un corpo contundente. Uomo ai domiciliari per stupro, molesta la ex TARANTO: AI DOMICILIARI PER VIOLENZA SESSUALE MOLESTA EX FIDANZATA, ARRESTATO Taranto, 1– Agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto hanno arrestato F.M., di 26 anni, residente nel quartiere Paolo VI. Nonostante sia stato arrestato nel mese di marzo per rapina, violenza sessuale e molestie ai danni della sua ex giovane fidanzata e abbia recentemente beneficiato della misura degli arresti domiciliari, e’ uscito di casa e l’ha raggiunta. Quindi l’ha aggredita fisicamente e verbalmente. Infine si e’ allontanato. Uomo italiano picchia la moglie. Lei si butta dalla finestra per sfuggirgli Si lancia dalla finestra per evitare le botte del marito Sarebbe stata sorpresa a consultare un sito in difesa delle donne vittime di violenze. La giovane, ferita, è poi stata soccorsa da un automobilista di passaggio Il drammatico episodio ha visto coinvolta una ventenne dominicana, picchiata da un uomo. È saltata dalla finestra per evitare la violenza del marito, che l’avrebbe picchiata e minacciata. Un salto nel vuoto che fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi per la donna, una ventenne residente in città, che è stata soccorsa da un passante e trasportata in ospedale. Dopo le cure, la giovane è stata trasferita in una struttura protetta. ESTERI FRANCIA: Nel 2007-2008 la percentuale delle violenze sulle donne ha raggiunto il 5,1 per cento della popolazione In Francia è cresciuto il numero delle persone che sostengono di essere state vittime di violenze all'interno delle mure domestiche. Nel biennio 2007-2008 la percentuale ha raggiunto il 5,1 per cento della popolazione. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale sulla criminalità su 13.500.000 persone, comprese nella fascia d'età tra i 18 e i 75 anni, 2.177.000 hanno dichiarato di aver subito almeno una violenza. Di queste 364.000 sono state vittime di violenze sessuali o percosse, mentre 1.939.000 di altri tipi di brutalità. Soltanto il dieci per cento però denuncia le violenze alla polizia. VERTICE FAO "Razziati 15mln di ettari dai nuovi colonialisti" L'organizzazione italiana commenta così il provvedimento della Fao per diminuire il land grabbing, l'acquisto a prezzi stracciati di terre dei paesi poveri da parte delle multinazionali "L’aumento dei 'furti' di terre ai danni dei Paesi inpoveriti, con quindici milioni di ettari di campi coltivati ceduti praticamente gratis o in cambio di vaghe promesse, è una nuova forma di colonialismo che deve essere fermata". E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’annuncio della Fao sul nuovo codice di condotta per rendere meno pesante nei confronti delle povere comunità rurali il fenomeno cosiddetto del land grabbing, ovvero l'accaparramento di terreni agricoli da parte delle multinazionali straniere e fondi di investimento che, secondo gli esperti, muove un giro d'affari di 100 miliardi di euro. Il termine di 'neo-colonialismo' ben si addice a questo tipo di attività che, oltre ai terreni agricoli, portano all'acquisto anche delle risorse idriche per produrre beni alimentari. "Il boom di acquisti di terreni agricoli nei Paesi poveri da parte di investitori esteri interessati alla produzione di alimenti da destinare alle proprie necessità è una nuova pericolosa forma di colonizzazione che va fermata", sottolinea l'organizzazione di coltivatori diretti, "la sottrazione delle terre alle popolazioni locali ha preoccupanti conseguenze sulle popolazioni locali se si considera che i tre quarti delle persone che nel mondo soffrono la fame vivono nelle campagne". Mamadou Cissokho, il presidente onorario della Rete delle organizzazioni contadine e dei produttori agricoli dell’Africa Occidentale (Roppa), il più grande network di agricoltori del continente africano.afferma «La terra è la vita per noi contadini. È la nostra storia, la nostra identità. Noi di Roppa diciamo che non è vero che la terra in Africa è disponibile per essere acquistata. L’urbanizzazione, la desertificazione fanno già diminuire la terra coltivabile. Le persone da sfamare aumentano ma la terra è sempre la stessa». Le priorità dell’Africa non verranno decise con un summit a Roma. Spetta ai governi e alle società civili africane fissarle. La sicurezza alimentare è una responsabilità innanzitutto dei governi e dei popoli africani. E la priorità più importante in questo momento è la sovranità alimentare. Per noi sono più importanti gli incontri della Comunità Economica degli stati dell'Africa dell'Ovest (CEDEAO) o dell’Unione africana, perché sono in queste sedi che i capi di stati africani prendono decisioni e si impegnano per le loro comunità. Presidente della Namibia per una posizione comune dell’Africa sui cambiamenti climatici Una presa di posizione collettiva dell’Africa per chiedere alle nazioni sviluppate di adempiere ai loro impegni con i paesi in via di sviluppo sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici: è l’invito rivolto dal presidente della Namibia, Lucas Pohamba, ai capi di stato e di governo del continente in vista della conferenza internazionale di Copenhagen, prevista a dicembre per firmare un nuovo accordo globale sulle emissioni inquinanti in sostituzione del Protocollo di Kyoto. Pohamba ha ricordato le conseguenze dei cambiamenti climatici in Africa, come degrado del suolo, desertificazione delle regioni tropicali, minaccia per le risorse ittiche, inquinamento attraverso la diffusione di prodotti chimici. Ha detto il presidente della Namibia – il pianeta si trova di fronte a gravi sfide ambientali: la risposta che deve dare l’Africa è costruire un fronte unico di lotta contro il repentino cambiamento del clima e le sue conseguenze per la popolazione”. Tra le richieste di Pohamba, la concessione di finanziamenti che garantiscano il trasferimento di tecnologia ‘verde’ ai paesi africani e la preparazione di un’indagine per studiare le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’Africa, a partire dal fenomeno delle migrazioni causate dal degrado ambientale. TANZANIA A Dar-es-Salaam la prima banca di donne Per aiutare le donne e favorire le loro attività, è nata la prima banca del paese dedicata in particolare alle donne. Soltanto nella prima mattinata di apertura, ben 110 donne hanno aperto un conto corrente presso la nuova “Banca delle donne di Tanzania”, ma i dirigenti dell’istituto ritengono di riuscire facilmente a raggiungere una media di 200 nuovi clienti al giorno. A differenza delle altre banche che impongono forme complesse di garanzia, la banca “ richiede alle sue clienti solo un documento d’identità e un capitale iniziale di 3000 scellini (pari a circa un euro e mezzo), cioè quasi cento volte meno rispetto a quanto pretendono altri istituti di credito. La banca, con sede a Dar-es-Salaam, avrà una serie di servizi rivolti alle donne e alle loro esigenze. “Sappiamo – ha detto Margareth Mattaba Chacha, direttrice dell’istituto – che alcune donne esitano a farsi avanti, pensando di non sapere niente: qui troveranno professionisti che le aiuteranno e consiglieranno passo dopo passo”. Obiettivo della banca è aprire entro la fine dell’anno filiali in tutti i 26 distretti della Tanzania, in modo da poter essere raggiungibile da tutte le donne del paese garantendo l’accesso al microcredito. Italiano uccide donna rumena: una notizia che non fa scalpore E' un italiano, reo confesso, l'omicida di una giovane donna rumena, Cristina Tepuro. Una notizia destinata a non fare nessun scalpore né sui giornali né in tivvù. In nome suo non si invocheranno leggi speciali né ronde per le strade strade e non ci saranno neanche scritte sui muri: "a morte tutti i rumeni" fu scritto all'indomani dell'omicidio di una donna italiana - Giovanna Reggiani - per mano di un uomo di nazionalità rumena. Per Cristina Tepuro sarà diverso, è (era) straniera e per giunta prostituta. Il suo nome resterà ai margini e sarà presto dimenticato. Non conta nulla per quella che abbiamo definito economia politica dello stupro/ economia politică a violului : non ha valore, importanza, perché in nome suo non si possono assaltare campi rom né si possono massacrare di botte "stranieri" scelti a caso per strada. In nome suo non si possono neanche definire "belve" gli appartenenti ad un intero popolo né proporre di prendere le impronte digitali anche ai loro bambini/e. Allora noi facciamo il suo nome dai margini. Il suo nome è (era?) Cristina Tepuro. E facciamo anche il nome del suo assassino, come fu fatto il nome di Romulus Nicolae Mailat, lo stupratore e omicida di Giovanna Reggiani. Il nome dell'assassino di Cristina Tepuro è Francesco Stagnitto, 24 anni, italiano, assistente sociale. '''CIE''' questa settimana ci sono tre udienze: - oggi, martedì 17 al tribunale di milano per la rivolta del 7 novembre al cie di via corelli - giovedì 19 al tribunale di torino per la rivolta del 6 novembre al cie di corso brunelleschi - venerdì 20 sempre a torino per l'evasione del 27 settembre omenica un recluso del cie di ponte galeria ha chiamato in radio per denuncia la morte di faid, un altro recluso che era stato portato in ospedale dopo un attacco di cuore. la corrispondenza si può ascoltare da qui: http://roma.indymedia.org/node/14300 la notizia è stata confermata dall'avvocato del recluso che ci aveva chiamati. simone, il garante dei detenuti del lazio, interpellato ieri sulla vicenda, sostiene invece di aver saputo dalla direzione sanitaria del cie che faid è ricoverato al san camillo/forlanini in prognosi riservata. praticamente quello che dice l'articolo pubblicato sul corriere (che incollo sotto). insomma i reclusi denunciano che faid è morto, mentre la croce rossa nega. inoltre c'è un altro recluso ricoverato col sospetto di influenza A e gli altri reclusi sono molto preoccupati per un eventuale contagio. anna pizzo in questo momento si trova a ponte galeria per parlare col direttore sanitario del cie e avere maggiorni informazioni. in ogni caso i reclusi domenica hanno fatto un'assemblea e hanno deciso di entrare in sciopero della fame, ma poi ieri sera hanno ricominciato a riprendere il cibo. mercoledì alle 18.00 alla snia ci sarà un'assemblea cittadina per denunciare la situazione e per organizzare eventuali iniziative in solidarietà con la loro protesta. in giornata gireranno poche righe di comunicato ma intanto cominciate a far girare l'appuntamento. sonia (LZ) IMMIGRATI. PIZZO: GRAVI DISSERVIZI IN CIE PONTE GALERIA "SENZA RISCALDAMENTO E SENZA DIRITTI, IL PREFETTO INTERVENGA". (DIRE) Roma, 17 nov. - "Riscaldamenti rotti, poche coperte a disposizione, bagni inagibili e reparti chiusi". Cosi' il consigliere regionale di Sinistra e Liberta', Anna Pizzo, descrive le problematiche riscontrate stamani nel Cie di Ponte Galeria, nel corso di un sopralluogo. "Il vice direttore del Centro, al quale ho avuto modo di porre numerose domande- spiega Pizzo- mi ha confermato che i reclusi sono senza riscaldamento, che la questione e' stata fatta presente alla Prefettura, che a sua volta ha sollecitato il demanio il quale non ha ancora provveduto a un sopralluogo per valutare l'entita' dei lavori e i costi. Ho chiesto inoltre delucidazioni in merito a due notizie circolate nei giorni scorsi relative a una persona morta di infarto e a un'altra contagiata dal virus dell'influenza A. Mi e' stato risposto- continua Pizzo- che una persona con ischemia cerebrale e' stata portata giovedi' scorso al San Camillo, dove si trova in osservazione, e che le sue condizioni non sarebbero gravi. Un altro recluso, invece, e' stato portato domenica all'ospedale Grassi per sospetta influenza A e da li' allo Spallanzani. L'esito del tampone non e' ancora pervenuto ma nel frattempo il paziente si e' allontanato dall'ospedale e ha fatto perdere le proprie tracce". "Per tutti questi motivi- conclude Pizzo- ho mandato una lettera al Prefetto di Roma, come ho gia' fatto in passato senza per altro ricevere risposte, con un elenco delle diverse problematiche riscontrate nella visita di oggi. Diro' le stesse cose domani alle 18 al centro sociale ex Snia nel corso dell'assemblea cittadina alla quale ho deciso di prendere parte". ---- === Gr 13:00 === '''In primo Piano''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''Nella giornata del ricordo della resistenza degli studenti, conitnuano le mobilitazioni in Grecia''' Continua un parziale sciopero della fame in 20 prigioni greche per protesta contro le condizioni di internamento e per chiedere una riforma penale, dopo che i detenuti hanno respinto un piano del governo per risolvere il sovraffollamento giudicandolo «insufficiente». Sono una ventina le prigioni dove i detenuti continuano da diversi giorni a rifiutare l'alimentazione carceraria. Le rivendicazioni, che comprendono la fine delle misure disciplinari comminate nelle carceri, considerate tra le peggiori d'Europa, sono state fatte proprie dagli studenti che oggi marceranno ad Atene in occasione del trentaseiesimo anniversario della rivolta del Politecnico contro il regime dei Colonnelli. I detenuti hanno minacciato di passare ad uno 'sciopero integrale della famè, come quello che lo scorso anno provocò la morte di uno di loro, se le loro richieste non verranno accolte. Striscia di Gaza sotto assedio: crisi del gas negli ospedali. Gaza - Infopal. L'assedio alla Striscia di Gaza sta provocando tragedie in tutti gli ambiti dell'esistenza quotidiana: alimentare, idrico, sanitario e ospedaliero, abitativo, scolastico. Abbiamo più volte affrontato la questione dell'acqua e dell'inquinamento dei pozzi, la contaminazione delle falde e il grave rischio di epidemie tra la popolazione. Un altro tema centrale è quello energetico: il gas domestico scarseggia ormai anche negli ospedali. Da oltre un mese, Israele ne proibisce l'introduzione attraverso il valico di Karm Abu Salam (Kerem Shalom). Il portavoce dell'Associazione delle compagnie di gas e benzina di Gaza, Muhammad al-Abadla, ha confermato all'agenzia Maan, ieri pomeriggio, che la "crisi del gas" ha raggiunto anche gli ospedali. Al-Abadla ha rivolto un appello affinché si chieda a Israele di fornire la quantità di gas di cui la Striscia ha bisogno. Gaza necessita di circa 400 tonnellate di gas giornaliere. '''ITALIA''' Roma Oggi manifestazione h.10,00 Piazza della Repubblica Agile ex Eutelia: appello dei dipendenti Versione stampabile Mar, 17/11/2009 - 10:38 “Come licenziare 9000 persone senza che nessuno se ne accorga…” “E’ iniziato il licenziamento dei primi 1200 lavoratori di Olivetti-Getronics-Bull-Eutelia-Noicom-Edisontel tutti confluiti in Agile s.r.l. ora Gruppo Omega. Agile ex Eutelia è stata consegnata a professionisti del fallimento. Agile ex Eutelia è stata svuotata di ogni bene mobile ed immobile. Agile ex Eutelia è stata condotta con maestria alla perdita di commesse e clienti. Il gruppo Omega continua la sua opera di killer di aziende in crisi, l’ultima è Phonemedia, 6600 dipendenti, che subirà a breve la stessa sorte. Siamo una realtà di quasi 10mila dipendenti e considerando che ognuno di noi ha una famiglia, le persone coinvolte sono circa 40mila eppure nessuno parla di noi. Abbiamo bisogno di visibilità mediatica: malgrado le nostre manifestazioni nelle maggiori città italiane (Roma, Siena, Milano, Torino, Ivrea, Bari, Napoli, Arezzo) con alcuni di noi che sono saliti sui tetti, altri si sono incatenati a Roma in piazza Barberini, nessun giornale a tiratura nazionale si è occupato di noi ad eccezione dei tg regionali e giornali locali. Non siamo mai stati nominati in nessun telegiornale nazionale perchè la parola d’ordine è che se non siamo visibili all’opinione pubblica il problema non esiste. Dal 4 novembre 2009 le nostre principali sedi sono presidiate con assemblee permanenti. Grazie dell’attenzione”. Le lavoratrici e i lavoratori di Agile s.r.l. – ex Eutelia '''Roma - 17/11 : assemblea pubblica a Lettere, mobilitazione contro la riforma''' La Gelmini non ci merita - giornata di mobilitazione contro le riforme a costo zero, la precarietà della ricerca e i tagli all'università. Assemblea pubblica a Lettere e agitazione nelle facoltà della città universitaria a partire dalle 10.30, per rilanciare la mobilitazione in vista dell'assemblea nazionale del 20 novembre alla Sapienza A Milano il corteo degli studenti è stato caricato dalla polizia. 4 fermi. corr ROR '''Milano 17 Nov. Ore: 09.53 - LEONCAVALLO: ENNESIMO RINVIO DELLO SGOMBERO''' Ennesimo rinvio dello sgombero per lo spazio pubblico autogestito Leoncavallo di Milano. Questa mattina alle 9 l'ufficiale giudiziario si è presentato per l'ennesima volta ai cancelli dello storico centro sociale milanese, constatando l'assenza della forza pubblica e la numerosa presenza degli attivisti. Tutto rinviato quindi al 14 gennaio. Il commento di Daniele Farina, portavoce del Leoncavallo SPA. Audio da ROd'U '''Roma MERCOLEDI 18 NOVEMBRE ORE 9.00 PRESIDIO SOTTO IL TRIBUNALE''' a Piazzale Clodio in occasione dell’udienza del Tribunale del Riesame per Michele, uno dei compagni della 8 Marzo Occupata ancora sottoposto a misure cautelari LIBERTA’ TOTALE PER I COMPAGNI E LA COMPAGNA DI MAGLIANA! LIBERTA’ PER CHI LOTTA! Ormai da due mesi quattro compagni e una compagna di Magliana sono stati arrestati con accuse false e infamanti e tuttora restano, per loro, forme di custodia cautelare restrittive della libertà personale. La vicenda della 8 Marzo Occupata, che il 14 settembre scorso ha visto il momento più eclatante dell’arroganza e del sopruso di giudici, carabinieri e politici fascisti, non si è ancora chiusa. Questa storia cade non a caso in un momento in cui, per chi in Italia pratica percorsi organizzativi delle lotte sociali, il clima è divenuto pesante. Ne sono un esempio i processi sugli eventi del G8 di Genova del 2001 che hanno visto pesanti condanne ai manifestanti e assoluzioni per chi ha gestito una repressione feroce. Come anche i casi che vedono compagni e compagne arrestati/e o colpiti/e da provvedimenti amministrativi fascisti della Questura, come il famigerato articolo 1, secondo il quale si può essere considerati sorvegliati speciali e dunque essere costretti a limitazioni assurde come l’obbligo di dimora nella stessa casa dalle 21 alle 7 o l’impossibilità di accompagnarsi con più di tre persone contemporaneamente. Infine, come non citare il gravissimo episodio di violenza padronale consumato all’Agile –ex Eutelia- azienda, condotta al fallimento, dove quasi 2000 lavoratrici/ori dopo essere stati messi in mobilità sono stati anche aggrediti da una squadraccia prezzolata guidata dall’ex amministratore Landi durante un presidio nel loro posto di lavoro. Avvenimenti molto diversi tra loro ma che hanno in comune la repressione di forme di lotta sociale. La crisi economica, al di la delle dichiarazioni dell’establishment, sta producendo un numero enorme di licenziamenti e cassaintegrati il che, unito ai continui tagli ai servizi (scuola, università, sanità), sta creando un impoverimento di vasti settori della popolazione italiana. In questa situazione sono già emerse, durante l’estate e l’autunno forme di resistenza e conflittualità sociale. Ovviamente questo di per se non compromette la pace sociale necessaria a far uscire i padroni indenni dalla crisi, ma ha una potenzialità che in qualche modo disturba e preoccupa. In questo senso ci spieghiamo anche diversi provvedimenti legislativi assunti dal centrodestra in questi ultimi tempi: dalle limitazioni al diritto di sciopero, al tentativo di limitare le manifestazioni a Roma, fino al pacchetto sicurezza. In questa situazione il movimento di lotta per la casa, a Roma, pur nei limiti e nelle difficoltà, riesce ancora a prendere l’iniziativa. Questo fa sì che un etereo spettro di organizzazioni delle lotte sociali si aggiri per l’urbe e dunque tanto basta affinché la giunta Alemanno gli dichiari guerra. Dichiarazione avvenuta il primo settembre con lo sgombero dell’ex Regina Elena, seguito poi dallo sgombero di Via Salaria e dal tentato sgombero della 8 Marzo durante il quale sono stati tratti in arresto Francesca, Giobbo, Simone, Sandro e Sandrone. Certo è una guerra condotta facendo due passi avanti e uno indietro ma indubbiamente non amano pensare che Roma sia una delle ultime città d’Europa dove ancora vengono occupati stabili abbandonati. Di per se questo non è sufficiente a muovere una guerra nel nome della legalità; evidentemente la spinta propulsiva a questa offensiva la fornisce chi ha degli interessi concreti, materiali ed immediati legati agli stabili occupati e alle zone circostanti. Nel caso dell’ex Regina Elena ciò è evidente dalle dichiarazioni del Rettore e dallo stato avanzato dei progetti (nonostante lo stop della sovrintendenza ai beni culturali). Nel caso dell’ex scuola 8 marzo queste motivazioni sembrano, se non meno chiare, almeno meno urgenti. Quello che è noto è che da poco è stato rinominato lo staff dirigenziale dell’ex Sviluppo Italia che ha sempre avuto interessi speculativi sull’immobile di via dell’Impruneta 51. Tra i nuovi dirigenti risulta esserci nientemeno che Caltagirone. Il loro progetto, ancora in una fase iniziale, è di demolire lo stabile e di costruire al suo posto e sul giardino antistante un enorme parcheggio giustificato dal nuovo collegamento, in via di discussione, di una funivia che colleghi le due sponde del Tevere. Questo progetto uscito fuori dal cilindro di Veltroni già più di due anni fa (e allora aspramente criticato da Alemanno e dalla destra) ha riscosso e riscuote tuttora i consensi del Partito Democratico ed ora sembra essere rilanciato in sordina dal centrodestra romano. Del resto la torta è abbastanza grande da poter garantire una fetta a tutti. Sembra chiaro che in un periodo di crisi in cui il mercato immobiliare subisce una (leggera) flessione, i signori del mattone devono cercare altri investimenti per far tornare i conti dei loro profitti e quale occasione migliore se non quella di una speculazione su un bene pubblico come una ex scuola del Comune? O come quella sulla ex Fiera di Roma? O come il nuovo stadio della A.S. Roma con annessi palazzi residenziali e centro commerciale da costruire su terreni a destinazione agricola ancora una volta in deroga al già vergognoso Piano Regolatore? E’ chiaro che quelle forze politiche che sono al governo della città e quelle che sperano di tornarci fanno a gara per cercare il consenso dei palazzinari, veri padroni di Roma. In tutto questo si muovono le faide interne allo schieramento di centro destra per far acquisire consenso e porzioni aggiuntive di potere all’una o all’altra cordata. Faide che producono episodi oscuri come quello legato ai ricatti all’ex governatore della Regione Lazio Marrazzo, episodio dietro il quale guarda caso c’è il Generale dell’arma dei Carabinieri Vittorio Tomasone, lo stesso che ha guidato il tentativo di sgombero e gli arresti del 14 settembre scorso a Magliana. Questi sono, a nostro avviso, alcuni degli elementi che concorrono a far luce sul perché alcuni compagni e una compagna accusati di niente vengono privati della loro libertà per mesi. A questo punto forse, come compagni e compagne, cominciamo a non sentirci più tanto innocenti. Forse una parte di responsabilità ce l’abbiamo, riconoscibile quanto meno nella volontà di portare avanti nel concreto non solo un’opposizione strenua e costante nei confronti di questo modello di città, ma anche nella costruzione di un’alternativa fatta di solidarietà, autorganizzazione, riappropriazione e redistribuzione. Gli interessi padronali sono ben difesi da uno schieramento classista compattato che coinvolge oltre ai padroni, politici, forze dell’ordine, magistrati e giornalisti. Sta a noi contrapporre, a questi, altri interessi basati su valori diversi da quelli del profitto, della sopraffazione e dell’egoismo sociale. Sta a noi costruire l’opposizione a licenziamenti, sfratti e arresti ai danni di chi non vuole cedere! DIFFONDIAMO LE LOTTE SOCIALI! DIFENDIAMO CHI LE PRATICA! MERCOLEDI 18 NOVEMBRE ORE 9.00 PRESIDIO SOTTO IL TRIBUNALE a Piazzale Clodio in occasione dell’udienza del Tribunale del Riesame per Michele, uno dei compagni della 8 Marzo Occupata ancora sottoposto a misure cautelari '''I quotidiani incidenti sul lavoro'''' Muiono sulle autostrade, anche mentre si recano a lavoro Sono tre immigrati le vittime dell'incidente stradale avvenuto stamani lungo l'autostrada A21, tra i caselli di Manerbio e Pontevico, nel bresciano. È stata nel frattempo ricostruita la dinamica della disgrazia. Le tre vittime e i due colleghi rimasti feriti erano scesi dal furgone con cui stavano andando al lavoro dopo un incidente non grave, quando sono stati travolti da un autocarro che stava sopraggiungendo. '''Oggi si vota alla camera l'approvazione definitiva del decreto sulla privatizzazione dell'acqua''' corr ror movimenti per acqua bene comune '''Siparietto''' ---- === Gr 9:30 === '''ESTERI''' '''ITALIA''' --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' '''Servizi audio della giornata''' ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||