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Appunti e note redazionali

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Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Gaza. Raid israeliano su gaza. 3 morti e oltre 10 feriti Gaza - Ieri in tarda serata e questa mattina, gli aerei da guerra israeliani "F16" hanno attaccato la Striscia di Gaza, in particolare le zone di ad-Dahadih, a sud del quartiere al-Sabra, e al-Qarara, a nord di Khan Yunes, nel sud della Striscia. Alcuni testimoni oculari hanno riferito che gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato la zona dei tunnel nella zona di Yebna a Rafah, facendo crollare completamente una galleria, che ha travolto degli operai che si trovavano al suo interno. Secondo fonti mediche palestinesi, durante la notte, sono stati estratti i corpi senza vita di Mubarak Abu Shalouf, 27 anni, e di 'Adi Muhammad Abu Habbash, 16 anni. Un altro cadavere non è stato ancora identificato, poiché l'esplosione lo ha ridotto a pezzi. Per ora I feriti sono 10. La polizia palestinese a Rafah ha invitato a evacuare subito i tunnel per timore di altri raid israeliani. Questa mattina, l'aviazione militare israeliana ha bombardato diverse postazioni della resistenza palestinese in alcune aree della Striscia di Gaza sotto assedio. Il primo attacco ha preso di mira dei combattenti a al-Zeitun, un quartiere di Gaza City. L'esercito ha bombardato due postazioni al - Qarara, vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Un missile si è abbattuto su un'area dove si trova una scuola, causando ingenti danni. L'aviazione ha anche attaccato altre postazioni nella Striscia settentrionale e centrale - compresa quella del campo profughi di al - Nusseirat. Inoltre, ha bombardato l'area di al - Jaradat, tra Rafah e Khan Yunis, nel sud. Altri missili sono caduti a Rafah, al confine con l'Egitto. L'esercito ha invaso parzialmente l'area del cimitero di al - Shuhada, a est di Jabalia, nel nord della Striscia. Numerosi veicoli militari, tank e bulldozer hanno invaso la zona sparando contro le abitazioni dei cittadini.

Afghanistan, adolescenti torturati nella prigione Usa di Bagram

Lo spettro di Abu Ghraib non si è dissolto con l'avvento di Obama. Le torture sui prigionieri di guerra, lungi dall'essere una pratica dell'era Bush, sono continuate anche dopo l'uscita di scena dei neocon. E' quanto emerge da un nuovo scandalo che riguarda la famigerata prigione militare Usa di Bagram, in Afghanistan, dove nel 2002 vennero sperimentate le disumane pratiche di tortura poi esporate in Iraq. Uno scandalo ancor più infame perché riguarda due adolescenti afgani di 15 e 16 anni. I due ragazzini erano finiti nella 'prigione nera' di Bagram, come gli afgani chiamano la sezione della prigione gestita dalle forze speciali Usa, perché sospettati di legami con la guerriglia talebana. Una volta trasferiti in strutture detentive afgane a Kabul, i due hanno raccontato di essere stati schiaffeggiati e presi a pugni, fotografati nudi e privati del sonno mentre erano detenuti in isolamento. Il caso era stato sollevato in novembre dal Washington Post. Ora sul caso è stata aperta un'inchiesta militare.

Usa, rapporto choc: 12 percento di detenuti minorenni vittime di abusi

Un rapporto sconvolgente è stato pubblicato oggi negli Stati Uniti d'America dopo un'indagine ordinata dal ministero della Giustizia Usa. Secondo il documento, oltre il dodici percento dei minorenni rinchiusi nelle carceri statunitensi.In alcuni istituti penitenziari Usa, la percentuale di minorenni oggetto di abusi sessuali supera il trenta percento. L'inchiesta rivela che oltre il dieci percento degli stupri e degli abusi sessuali sono commessi dalle guardie carcerarie mentre solo il due per cento è attribuibile ad altri detenuti. Il documento sottolinea che la maggior parte degli abusi sono commessi da guardie carcerarie donne. Recentemente in una prigione dello stato Usa dell'Indiana quattro secondine sono state sospese dal lavoro dopo una serie di denunce di abusi sessuali. Nelle carceri Usa sono rinchiusi oltre 26 mila minorenni. Il rapporto è basato su 9.198 interviste fatte a detenuti minorenni rinchiusi in 195 diverse prigioni.

Portogallo, passa in prima lettura legge sui matrimoni tra omosessuali L'iter della legge è ancora lungo, ma l'approvazione in prima istanza da parte del Parlamento di Lisbona dei matrimoni tra persone dello stesso sesso è un passo storico per il Portogallo, Paese di forte tradizione cattolica.Il disegno di legge che legalizza il matrimonio fra omosessuali è stato presentato dall'esecutivo socialista guidato dal premier Josè Socrates, che ha difeso in prima persona la norma davanti all'Assemblea. Respinti, invece, gli emendamenti proposti dall'estrema sinistra e dai Verdi in favore delle adozioni da parte di coppie gay. Il disegno di legge sui matrimoni omosessuali è stato approvato con i voti di quasi tutti i deputati della maggioranza di sinistra nonostante i 'no' di quelli della destra. Adesso il testo, per la sua definitiva approvazione, deve essere sottoposto ancora al passaggio in commissione parlamentare, al voto definitivo del Parlamento e alla promulgazione da parte del capo dello Stato, il cattolico ed esponente di destra Anibal Cavaco Silva. Nel suo intervento, Socrates ha spiegato di voler porre rimedio a decenni d'ingiustizie perpetrate ai danni degli omosessuali in Portogallo dove, fino al 1982, vigeva la situazione assurda e ributtante di considerare l'omosessualità un reato perseguito per legge. La legalizzazione del matrimonio omosessuale è inserita nel programma elettorale del partito socialista, vincitore delle legislative del settembre scorso. Circa le misure respinte sulle adozioni gay, il premier ha sottolineato che si tratta di una questione differente rispetto al matrimonio. L'adozione non è un diritto della coppia, è un diritto del bambino

Bomba in Irlanda del Nord: grave un poliziotto Un agente di polizia e' rimasto ferito stamattina dall'esplosione di un ordigno piazzato sotto la sua vettura. Il poliziotto, che versa in gravi condizioni, usciva di casa per andare al lavoro a Randalstown, nella contea di Antrim, zona centrale dell'Irlanda del Nord. La polizia era stata allertata alle 6.37 dell'attentato con un messaggio pre-registrato inviato ai media, riferiscono fonti della stessa polizia. Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli attentati firmati da gruppi minori di dissidenti repubblicani nordirlandesi contrari al processo di pace, in particolare contro le forze di sicurezza.

ITALIA

Rosarno. Ancora alta la tensione a Rosarno, e di poco fà la notizia del ferimento di due migranti presi a colpi di fucile alle gambe. Sono 7 i migranti arrestati complessivamente dalle forze dell'ordine nell'ambito dell'indagine sugli scontri a Rosarno. In giornata sono state diverse le ronde organizzate dai cittadini contro “l'uomo nero”. Un cittadino di rosarno ha sparato alle gambe a un ragazzo immigrato ma ancora non se ne conoscono le condizioni di salute .Pochi minuti fà è giunta la notizia di un nuovo episodio di violenza nei confronti di un migrante preso a colpi di fucile alle gambe in un comune limitrofo.

Intanto ai 4 arrestati dai carabinieri, se ne sono aggiunti altri 3 presi dalla Polizia. Negli incidenti sono rimasti feriti 14 migranti e 18 uomini delle forze dell'ordine ma il bilancio è ancora provvisorio.. Il prefetto Varratta ha rivolto un appello agli abitanti di Rosarno: 'Non alimentate la tensione. E' una situazione di emergenza che va gestita con calma, rasserenando il clima' nel corso della conferenza organizzata nel pomeriggio. I migranti regolari in Calabria sono circa 45 mila, ma si stima che altri 8 mila vivano e lavorino nella regione in modo clandestino. Lo ha reso noto Benedetto Di Iacovo, presidente della Commissione regionale della Calabria per l'emersione del lavoro non regolare. Di Iacovo, anticipando i dati del sesto rapporto sull'economia sommersa in Calabria, sottolinea che il 53% dei lavoratori irregolari nella regione (170 mila nel complesso) opera nel settore agricolo. Di questi, il 40% circa riguarda i migranti, sia regolari che clandestini.

Disoccupazione a 8,3%. Top da aprile 2004

Il tasso di disoccupazione a novembre ha raggiunto l'8,3%, il dato piu' alto da aprile 2004. Lo comunica l'Istat, ricordando che a novembre 2008 il tasso di disoccupazione si era attestato al 7,1%. Le persone in cerca di occupazione nel mese erano 2.079.000, cioe' 313.000 in piu' rispetto ad un anno prima e 30.000 in piu' rispetto ad ottobre. L'occupazione a novembre è diminuita di 389.000 unità rispetto allo stesso mese del 2008 e di 44.000 rispetto ad ottobre. Lo rileva l'Istat sulla base dei dati destagionalizzati precisando che il calo tendenziale è dell'1,7% mentre quello congiunturale è dello 0,2%. L'Istat segnala che a novembre gli occupati erano pari a 22.876.000 con un tasso di occupazione pari a 57,1% (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e -1,1 punti rispetto a novembre 2008). Sono aumentate le persone senza lavoro raggiungendo quota 2.079.000 unità (+30.000 rispetto a ottobre e +313.000 rispetto a novembre 2008). Il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è rimasto sostanzialmente stabile (+0,1%) rispetto a ottobre 2009 mentre è aumentato dell'1,8% (+269.000 unità) rispetto a novembre 2008. A patire gli effetti della crisi sono soprattutto i giovani che registrano un tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni del 26,5% superiore a tre volte quello complessivo pari all'8,3% registrato nel periodo. Nel 2009 sono state autorizzate dall'Inps 918 milioni di ore di cassa integrazione con un aumento del 311,4% rispetto ai 223 milioni del 2008. I dati riferiti a cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga sono stati diffusi dall'Inps in una nota nella quale si sottolinea che "le risorse messe in campo sono state almeno il triplo di quelle realmente utilizzate.

Sit-in e blocco merci nello stabilimento Alcoa di Portovesme

E' iniziato il blocco delle merci all'Alcoa di Portovesme. E' la risposta che i lavoratori hanno deciso di dare alla multinazionale americana dopo lo stallo della trattativa sul prezzo dell'energia e l'avvio della procedura della cassa integrazione per tutti i dipendenti. Sale la tensione tra gli operai dopo la notizia dello slittamento dell'accordo sul prezzo dell'energia e la decisione della multinazionale di avviare le procedure per la cassaintegrazione. Bloccati i cancelli della fabbrica.

Altri 2 morti di carcere in Italia Due detenuti si sono tolti la vita ieri a distanza di poche ore l'uno dall'altro: uno a Sulmona e un altro a Verona. Sale così a 4 il numero dei suicidi in carcere nella prima settimana dell'anno. C'è poi un altro detenuto che, sempre a Sulmona, ha tentato due volte di farla finita, prima con una lametta, con la quale ha cercato di tagliarsi le vene, poi tentando di impiccarsi. "Adesso è davvero emergenza"(come se solo adesso ce ne rendessimo conto), denuncia l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere, che ricorda come l'anno scorso i suicidi in carcere siano stati "ben 72, segnando il 'massimo storico' di tutti i tempi: ma la morte (per suicidio) di due detenuti in uno stesso giorno è avvenuta solo in 4 occasioni". Nel nostro paese il suicidio tra i detenuti "ha una frequenza 20 volte maggiore rispetto a quella nella cittadinanza italiana. Non dappertutto è così: anche in alcuni paesi che riteniamo meno 'democratici' e 'civili' rispetto all'Italia i suicidi tra i detenuti sono meno frequenti. In Romania, ad esempio, ci sono 40mila detenuti circa e avvengono di media 5 suicidi l'anno. In Polonia ci sono oltre 80mila detenuti e si registra un numero di suicidi che è la metà rispetto a quello dell'Italia.Secondo il segretario del sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, i troppi suicidi in carcere sono "il frutto del sovraffollamento e delle tensioni interne. Un carcere così non esiste, è superato. Va rivista l'istituzione, creando le opportunità di recupero"Leo Benucci, dell'Osapp - un altro importante sindacato degli agentipenitenziari - ha detto: "Avevamo già detto che il 2010 sarebbe stato peggio del 2009 per il sistema penitenziario in generale e per le morti in carcere in particolare e, purtroppo, siamo stati una facile Cassandra. Quattro suicidi in 8 giorni, di cui l'ultimo oggi a Verona con modalità già verificatesi nello stesso istituto, e ieri l'ennesimo a Sulmona, sarebbero troppi persino per un carcere ai tempi dello Spielberg di Silvio Pellico e, come Polizia Penitenziaria, non possiamo accettare tutto questo in silenzio". Siparietto


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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

MOGADISCIO: BOMBARDAMENTI NELLA PERIFERIA NORD, NUMEROSE VITTIME

È di almeno 20 morti, per la maggior parte civili, e 35 feriti il bilancio dei violenti bombardamenti avvenuti ieri sera nella periferia nord di Mogadiscio. Secondo le emittenti radiofoniche locali numerosi colpi di mortaio hanno raggiunto abitazioni e infrastrutture nei quartieri di Tokyo, Sukba’ad, dove si trova il secondo mercato più importante della capitale e Yakshid, sede di una centrale di polizia. I numerosi feriti sono stati ricoverati nella notte in diversi ospedali della città ma si teme che il bilancio delle violenze possa aumentare poiché alcuni testimoni hanno riferito di almeno due abitazioni crollate in seguito alle esplosioni. Centinaia di famiglie residenti nella zona hanno deciso di abbandonare le loro case e secondo l’emittente locale ‘Mareeg’ sono numerose le colonne di persone in cammino verso i campi profughi a sud di Mogadiscio. L’attacco è avvenuto poche ore dopo un fallito attentato contro il nuovo comandante delle forze armate del governo di transizione (Tfg), Mohamed Gelle Kahiye, obiettivo di una carica esplosiva fatta deflagrare ieri al passaggio del suo convoglio nella zona sud della capitale.

La Cina sorpassa la Germania è il primo esportatore del mondo

La Cina è ora la prima esportatrice mondiale, davanti alla Germania. Lo rende noto l'ufficio di statistica tedesco. Nei primi 11 mesi del 2009 da gennaio a novembre, le esportazioni cinesi hanno raggiunto un totale di 748 miliardi di euro (1.070 miliardi di dollari), mentre quelle tedesche si sono attestate a 734,6 miliaradi di euro (1.050 miliardi di dollari). E' dal 2003 che la Germania guidava la classifica degli esportatori globali. A novembre il surplus commerciale tedesco sale a 17,2 miliardi di euro, ai massimi da 17 mesi, dai 13,6 miliardi di euro di ottobre. L'export avanza dell'1,6% mensile e del 12% annuale a 70,6 miliardi di euro e l'import cala del 5,9% mensile a 53,4 miliardi di euro.

ITALIA

No Tav: aspettando i sondaggi e organizzando la resistenza

Siamo alla probabile vigilia dei sondaggi della Torino Lione. Non è dato sapere quando nella realtà ma sembra che sia ormai questione di giorni. Il battage politico che contraddistingue il lavoro della lobby del Tav, è sempre più fumoso e sembra una barca che naviga a vista, spinta dal verbo del "qualcosa dobbiamo pur fare". E così la strategia in campo consiste nel dribblare ogni mossa del movimento No Tav che va a segno. Se da tempo, politici e tecnici, ministri e commissari, lavorano alla rimozione del movimento No Tav, studiano un piano sondaggistico ridicolo formato da possibili trivellazioni lungo le ferrovie, in luoghi privati di ditte fiancheggiatrici, in comuni "amici", oggi configgono con la rappresentanza amministrativa della Valle di Susa, formata da una nuova comunità montana che ha in seno l'anima No Tav delle liste civiche popolari e il Pd della valle, non ancora convinto dai lustrini del partito nazionale e dai richiami di quello piemontese. Fino a quando il movimento popolare non scenderà in campo concretamente con le iniziative di opposizione ai carotaggi, è il piano amministrativo a tenere banco. Se alla fine dell'anno la Provincia e la Regione, nelle persone di Bresso e Saitta, hanno provato a riscrivere una rappresentanza istituzionale all'interno dell'osservatorio di Mario Virano, non riconoscendo la nuova comunità montana e il suo presidente Sandro Plano, dopo le feste ha fatto un passo in più, rispondendo alla richiesta giunta dalla Valle di modificare la composizione del tavolo in essere, con una nomina unilaterale, cioè da parte loro , dei tecnici accreditati a partecipare all'osservatorio. Hanno confermato così i tecnici che sedevano al tavolo, mai riconosciuto dal movimento, e nominati dalla comunità precedente. Atto mai visto probabilmente che la dice lunga sullo stato di salute della compagine. Questo per rispondere alla comunicazione fatta da Plano che non solo ha chiesto la revoca dei tecnici e il loro abbandono del tavolo, ma a maggioranza, si è fatto carico di presenziare alla prima riunione utile del tavolo, per sancire la volontà del territorio di non proseguire in quel cammino pesantemente inquinato.

I due tecnici hanno risposto diversamente, Tartaglia si è ritirato, Debernardi ha dichiarato di proseguire con il suo ruolo benchè rappresenti a questo punto la Regione e la Provincia. Così assistiamo ad una partita istituzionale ridicola e disperata che denota come il movimento in tutte le sue componenti abbia inciso profondamente, se addirittura istituzioni democraticamente elette non vengono riconosciute da altre istituzioni (provincia e regione ndr). Staremo a vedere, intanto il movimento No Tav continua a presidiare il territorio ininterrottamente, vigilando e facendo sopralluoghi laddove dovrebbero sorgere le trivelle. È più di un mese che i comitati si organizzano, paese per paese, andando a tastare i terreni e opponendosi alla presenza di tecnici che eseguono rilevazioni in maniera truffaldina, ottenendo il loro ritiro alla chetichella ogni qual volta si presentano le bandiere con il treno crociato.

Disoccupazione a 8,3%. Top da aprile 2004

Il tasso di disoccupazione a novembre ha raggiunto l'8,3%, il dato piu' alto da aprile 2004. Lo comunica l'Istat, ricordando che a novembre 2008 il tasso di disoccupazione si era attestato al 7,1%. Le persone in cerca di occupazione nel mese erano 2.079.000, cioe' 313.000 in piu' rispetto ad un anno prima e 30.000 in piu' rispetto ad ottobre.

L'occupazione a novembre è diminuita di 389.000 unità rispetto allo stesso mese del 2008 e di 44.000 rispetto ad ottobre. Lo rileva l'Istat sulla base dei dati destagionalizzati precisando che il calo tendenziale è dell'1,7% mentre quello congiunturale è dello 0,2%.

L'Istat segnala che a novembre gli occupati erano pari a 22.876.000 con un tasso di occupazione pari a 57,1% (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e -1,1 punti rispetto a novembre 2008). Sono aumentate le persone senza lavoro raggiungendo quota 2.079.000 unità (+30.000 rispetto a ottobre e +313.000 rispetto a novembre 2008). Il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è rimasto sostanzialmente stabile (+0,1%) rispetto a ottobre 2009 mentre è aumentato dell'1,8% (+269.000 unità) rispetto a novembre 2008. A patire gli effetti della crisi sono soprattutto i giovani che registrano un tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni del 26,5% superiore a tre volte quello complessivo pari all'8,3% registrato nel periodo.

Sit-in e blocco merci nello stabilimento Alcoa di Portovesme

E' iniziato il blocco delle merci all'Alcoa di Portovesme. E' la risposta che i lavoratori hanno deciso di dare alla multinazionale americana dopo lo stallo della trattativa sul prezzo dell'energia e l'avvio della procedura della cassa integrazione per tutti i dipendenti.

Sale la tensione tra gli operai dopo la notizia dello slittamento dell'accordo sul prezzo dell'energia e la decisione della multinazionale di avviare le procedure per la cassaintegrazione. Bloccati i cancelli della fabbrica.

Uica eccezione, una nave di allumina, ferma in rada, sta scaricando il materiale per continuare la produzione: le scorte di materia prima si erano infatti ridotte moltissimo.

Incidenti sul lavoro, operaio muore folgorato

Un operaio italiano di 46 anni è morto folgorato questa mattina mentre era al lavoro in una cabina elettrica in via Giulio Galli, nella zona di via Cassia a Roma. L'uomo, che lavorava per una società privata, è deceduto durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale San Filippo Neri.

CARCERI KILLER, RESTA ELEVATO NUMERO SUICIDI ANCHE PRIMI GIORNI 2010

Sono stati 71 nell’anno appena concluso, sono già tre in questi primi giorni del 2010: si tratta dei detenuti morti suicidi in carceri italiane.

TRENTO: LEGA CHIEDE DI RESCINDERE CONTRATTO CON DITTA PULIZIE PERCHE' IMPIEGA ISLAMICI

La Lega Nord del Trentino ha proposto di rescindere il contratto con la ditta che si occupa delle pulizie degli uffici del gruppo provinciale, perche' utilizza lavoratori islamici. La richiesta e' indicata in una lettera che il capogruppo della Lega al Consiglio provinciale Alessandro Savoi ha indirizzato al presidente del consiglio Giovanni Kessler e nella quali si legge Sulle nostre scrivanie e nei nostri computer ci sono dati sensibili e loro possono mettere mano ovunque. Siamo un partito che ha una posizione chiara nei confronti dell'Islam. Non ci pare opportuno, ne' sicuro, che dei lavoratori di quella religione possano muoversi indisturbati nei nostri uffici.

Siparietto


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gror100108 GR 8/01 (last edited 2010-01-08 18:33:14 by anonymous)