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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Roma: CIE

E'terminata ieri alle 15:30 l’udienza ma non il processo ai 18 migranti reclusi nel Lager di Ponte Galeria che erano stati arrestati il giorno dopo una rivolta avvenuta durante la notte del 30 Marzo. I fermi confermati sono 3 - gli unici che hanno precedenti per resistenza - e rimarranno in carcere. mentre gli altri 15 saranno per così dire“liberati”, ovvero riportati nel CIE, tra questi anche un ragazzo richiedente asilo.

RU486

Dichiara Cota, presidente del Piemonte: i direttori delle Asl la blocchino.la pillola abortiva Ru486 resterà nei magazzini,chiederà ai direttori generali delle Asl di bloccarne l'impiego attendendo la SUA entrata in carica. Inoltre, chiederà a tutte le strutture sanitarie piemontesi di ospitare le associazioni Pro Vita. "Questo perché - dice - ritengo necessario attendere l'emanazione di linee guida precise da parte del ministero dellA Salute». Sulla legge 194 "dovrà essere applicata - dice Cota - nella parte che chiede che alle donne venga fornita un adeguato supporto mirato a prevenire l'aborto e non ad accettarlo solo come un fatto ineludibile".

E Cota gongola dopo il plauso del Vaticano a lui indirizzato. «Sono atti concreti che parlano da sè» e al «primo atto compiuto» dal neo governatore della Regione Piemonte «va il mio plauso». Lo ha detto all'agenzia Ansa, mons. Rino Fisichella, presidente della pontificia accademia per la Vita e cappellano di Montecitorio.anche il presidente veneto Zaia sceglie la linea dura: "Studieremo il modo per non farla arrivare negli ospedali veneti".

Polverini: va usata in ospedale come per l'aborto chirugico. La somministrazione della pillola abortiva Ru486 "seguirà lo stesso percorso dell'aborto chirurgico, quindi sarà somministrata in ospedale" ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. che poi ha aggiunto- io sono a favore della vita e farò tutto quello che è necessario per difenderla nel rispetto della legge".

NETTUNO: La denuncia dei Partigiani:manifestazione celebrativa SS d'Italia

Al sacrario militare omaggio ad ufficiale delle SS italiane. L'Anpi: li denunciamo per apologia di fascismo UN CENTINAIO DI PERSONE ALLA COMMEMORAZIONE DEL 14 MARZO La denuncia è arrivata dall'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani italiani, di Roma e del Lazio: «Il Comitato delle associazioni della Resistenza di Roma e Lazio ha incaricato uno studio legale di denunciare alla Procura dalla Repubblica gli organizzatori della manifestazione celebrativa delle SS Italiane inquadrate nelle forze armate naziste, svoltasi a Nettuno il 14 marzo 2010, per aver violato le leggi che proibiscono l'apologia del fascismo». Il 14 marzo scorso infatti si è tenuta al sacrario dei caduti della Repubblica Sociale Italiana di Nettuno una celebrazione per ricordare il professor Pio Filippani Ronconi, Ufficiale combattente del II Battaglione SS italiane «Vendetta», ferito in azione di guerra sul fronte di Nettuno. Al ricordo hanno preso parte un centinaio di persone che hanno deposto una corona di alloro con un nastro tricolore con la scritta «Il mio onor si chiama fedeltà». LA REAZIONE DEL SINDACO - Solidarietà ai partigiani viene espressa dal sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta. Il giovane primo cittadino del Pd, 32 anni, afferma di preferire la «commemorazione di chi ha combattuto per la libertà e la democrazia e che si trova sepolto proprio qui, al cimitero americano di Nettuno. Il più grande d'Europa».

TORINO:La voglia di casa vien lottando

Oggi la rete per il diritto alla casa ha ottenuto un ulteriore rinvio di due mesi per una famiglia sotto sfratto per morosità al suo terzo accesso. In prima mattina, alle ore 7:00, 5 cellulari , tre dei carabinieri e due della polizia, hanno letteralmente militarizzato l'isolato creando notevole disagio all'intero quartiere. Da subito molto nervose le forze dell'ordine che, senza ancora la presenza dell'ufficiale giudiziario nè del legale della proprietà, hanno di fatto occupato l'esterno dell'ingresso del palazzo in cui viveva la famiglia sotto sfratto. Da subito il vicinato si è MOBILITATO,ed è sceso per strada.

Verso le 10 giungono sul posto il legale della proprietà accompagnato da quattro dei sei multiprorietari, che oltre all'intero palazzo in questione posseggono altre palazzine nello stesso quartiere, e da un improbabile ufficilale giudiziario degno protagonista di un film trash anni 80 all'italiana.

Vista la dimensione sociale che andava prendendo l'iniziativa, nonostante l'ufficiale spingesse la proprietà alla tolleranza zero, i proprietari dopo poco si sono dimostrati propensi a trattare per evitare ricadute negative sulla loro reputazione nel quertiere.

Si è ottenuto quindi un rinvio sino ai primi di giugno. Oltre la mamma e la bambina, presenti in casa sin dal principio, in tarda mattinata giunge anche il padre che aveva appena ottenuto un nuovo lavoro.

Da registrare il notevole e spropositato uso di forze dell'ordine che, con l'arroganza che li contraddistingue , hanno saputo ancor oggi dimostrarsi forti contro i deboli e sempre a difesa degli interssi dei ricchi prorietari difronte ad evidenti inguistizie sociali.

La famiglia, classica vittima della crisi, si è trovata in difficoltà economiche evidenti successivamente al licenziamento del padre, unico redditto posseduto.

Notevole lo sdegno dei presenti nei confronti della gestione che, questura prefetto e amministrazione cittadina, hanno avuto per tutta la mattinata con notevole sperpero di denaro pubblico per remprimere necessità sociali. CASE PER TUTTI/E, SFRATTI PER NESSUNO/A

Auto/Unrae:Ordini a minimi storici,a rischio 15mila posti lavoro Auto/Unrae:Ordini a minimi storici,a rischio 15mila posti lavoro.

Gli ordini di nuove auto hanno raggiunto i minimi storici e 15mila posti di lavoro sono a rischio. A lanciare l'allarme è l'Unrae, lAssociazione delle Case estere presenti sul mercato italiano. Gli analisti dellUnrae proiettano per lintero 2010 poco più di 1.500.000 ordini, un valore ai minimi storici per il mercato interno,oltre 800.000 contratti in meno rispetto a quelli raccolti nel corso del 2009, quando erano in vigore gli incentivi alla rottamazione e i bonus per lacquisto di vetture a basso impatto ambientale. Ciò si stima rappresenti un calo del fatturato di 10 miliardi di euro, ossia 2 miliardi di Iva in meno per le Casse dello Stato."Il quarto mese dell`anno si apre con una preoccupante indicazione - dice l'Unrae - 182.000 contratti raccolti in marzo dalle Reti di vendita delle Case italiane ed estere che operano in Italia.Il direttore generale dell'Unione Filipponi sottolinea che- va posta particolare attenzione al rischio occupazionale: si teme, infatti, la possibile perdita di 15.000 posti di lavoro tra gli addetti delle Reti commerciale e assistenziale, quindi, circa il 12% dei 130.000 addetti della filiera distributiva".

ESTERI

GAZA: Volantini inquietanti sulla Striscia di Gaza e bombardamenti continui

Sui fogli si legge la frase, in arabo: “Aspettate la risposta domani”, accompagnata dall'immagine di un bambino con un fiore in mano. Secondo i testimoni gli avvisi sono stati fatti cadere in diverse zone, tra cui l'area est di Khan Yunis, dove gli scontri di venerdì scorso hanno visto la morte di due combattenti e due soldati israeliani. Altri volantini sarebbero stati disseminati a Juhr ad-Dik, sul confine orientale con Israele. Bombardamenti sulla Striscia. Ieri pomeriggio, i carrarmati israeliani hanno bombardato le case e le cascine dell'area di Rafah, nel sud. Fonti locali hanno riferito che le abitazioni sono state danneggiate, ma che non ci sono stati feriti. Il clima nella Striscia di Gaza è molto teso e la gente teme nuove aggressioni israeliane. Martedì, l'esercito di occupazione ha ucciso un ragazzo e ferito 16 altri civili, in varie località della Striscia, durante pacifiche manifestazioni lungo i confini.

GRECIA: Processo Grigoropulos, nuova udienza

Ieri, 30 marzo, al processo contro gli agenti di polizia accusati dell'assassinio di Alexandros Grigoropoulos, ha deposto Vanghelis Zervas, testimone oculare dei fatti del 6 dicembre 2008. Stando alla testimonianza, l'agente Epaminondas Korkoneas ‘'tirò fuori la pistola, tese le mani quasi in linea retta e puntò direttamente alla vittima, aggiungendo che l'attacco preceduto contro le guardie speciali sotto accusa, Korkoneas e Saraliotis, era stato solo verbale e non sufficiente a giustificare l'uso di un'arma da fuoco. ‘'Subito dopo i due spari, ho visto gli agenti allontanarsi con calma, i tratti del loro viso erano rilassati.

All'udienza ha anche deposto il testimone minorenne presente nel momento in cui il giovane Alexandros cadde colpito a morte, confermando, in primo luogo, le conclusioni dell'autopsia, circa il punto esatto in cui avvenne l'omicidio. Stando alla testimonianza del ragazzo, la compagnia di Alexandros ebbe uno scontro verbale con i due agenti accusati, che si trovavano nel punto a piedi ma non avvisarono dell'imminente uso dell'arma. Il testimone ha aggiunto di essere accorso nel punto dove cadde Grigoropoulos, insieme ad un amico lo tirarono in disparte, ‘'mentre era ancora vivo e cercava di respirare; gli ho tirato su la maglia e ho visto la sua ferita. Il giovane testimone a questo punto è scoppiato in lacrime e il tribunale ha dovuto interrompere l'udienza per permettere al ragazzo di ritrovare la calma.

Gli avvocati della famiglia della giovane vittima hanno definito la testimonianza ‘'una lezione di responsabilità civile e verità, dal momento che è in completa armonia con le testimonianze precedenti e la ricostruzione dei fatti che ne è derivata, per aggiungere che se la vicenda non avesse ricevuto l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media, ‘'avremmo un'altra vittima imprudentemente trovatasi sulla traiettoria della pallottola. L'avvocato Nikos Constantopoulos ha anche chiesto che la difesa cessi di accusare la madre della vittima di creare testimoni e testimonianze. La difesa, indifferente, si è chiesta, allora, ‘'perché il testimone non spiega il motivo per cui quattordicenni e quindicenni si ritrovano nel quartiere di Exarchia e, quando appare un poliziotto, gli chiedono di allontanarsi.

Mercoledì 7 aprile, sarà il turno della testimonianza dell'amico, anch'egli minorenne, di Alexandros che, quella sera, era in compagnia della vittima.

Algeria, la battaglia della trans Randa:ogni giorno una minaccia di morte

Pioniera dei diritti di omosessuali e transessuali in terra islamica, la 38enne è stata costretta a fuggire in Libano Randa Lamri riceveva quasi giornalmente telefonate e lettere di minaccia nella sua casa ad Algeri. «Ti uccideremo», diceva uno dei messaggi. Transessuale, pioniera del movimento per i diritti dei gay e dei transessuali in Algeria, la 38enne Randa è fuggita in Libano lo scorso aprile. Non sa con certezza chi l'abbia presa di mira, teme anche un coinvolgimento a livello statale.

La prima: che c'è un grosso file di immagini e documenti contro di me, per cui potrei finire in prigione. La seconda: che sono una minaccia per la morale musulmana in Algeria e che mi avrebbero tagliato la gola». La casa editrice Dar Al-Saqi ha appena pubblicato la sua biografia.Ciò che le dispiace è che difficilmente raggiungerà le librerie della sua Algeria, dove essere gay o trans è illegale e si rischiano fino a tre anni di carcere. Il suo scopo è di far capire che i transessuali sono esseri umani come gli altri, non oggetti sessuali — un pregiudizio, spiega, che li perseguita anche nell'assai più liberale e cosmopolita Beirut. "A 5 anni ho capito che ero una femmina», racconta Randa. Lo disse alla madre, che però insisteva nel ripeterle il contrario. I compagni di classe la prendevano in giro per il suo aspetto femminile. Cambiò scuola cinque o sei volte. I genitori le tagliavano i capelli corti per assicurarsi che sembrasse un maschio. La situazione per lei è peggiorata a partire dal 2006, quando Randa ha fondato uno dei primi gruppi di supporto per gay e trans in Algeria. L'iniziativa, dice, ha avuto risultati positivi: «La creazione di una comunità i cui membri si aiutano a vicenda e l'apparizione dell'ambasciatore d’Algeria davanti all’Alto commissariato dei diritti dell'uomo di Ginevra per la questione dei diritti LGBTQI" Ora la società è consapevole che le persone LGBTQI esistono anche in Algeria e che non si tratta di un fenomeno importato dall’Europa», aggiunge. Ma consapevolezza non significa automaticamente tolleranza. Randa era stata invitata al Cairo da una tv egiziana, ma arrivata in aeroporto ad Algeri le dissero che il suo biglietto era stato cancellato. Quando chiamò la tv, le risposero che anche il programma era stato annullato. Randa è un’infermiera diplomata ma non è riuscita a trovare lavoro: le è stato detto che la ragione è il suo orientamento sessuale. Randa crede che in Europa, ad esempio, la situazione sia totalmente diversa,e pensa di trasfersi il prima possibile. Sa che socialmente e legalmente, ammette cheche La "trans-fobia" c’è lo stesso e i trans subiscono lo stesso violenze ma almeno la legge è dalla loro parte». «Qui non c'è nulla che ci protegga. Non possiamo nemmeno lamentarci quando subiamo un'aggressione perché veniamo maltrattati anche dalle forze dell'ordine».

Siparietto


Gr 13:00

ITALIA

Torino, udienza processo rewind corrispondenza tel.

L'Aquila, un anno dopo

PREOCCUPANTE AUMENTO ESPORTAZIONI ARMI VERSO SUD DEL MONDO

Sono aumentati del 61% nel 2009 gli ordinativi internazionali di armi prodotte in Italia e ammontano a 4,9 miliardi di euro le autorizzazioni all’esportazione di armamenti rilasciate dal governo. Il dato si ricava dal Rapporto della presidenza del consiglio sull’esportazione di materiali militari diffuso ieri a Roma e ha sollevato le preoccupazioni della società civile per l’incremento in generale e per l’aumento dei trasferimenti verso paesi del Sud del mondo. Nord Africa e Medio oriente sono i principali clienti dell’industria militare italiana, e contano per il 39,5% del totale delle autorizzazioni. “Nell’insieme – riferisce l’organizzazione Unimondo – primeggiano e preoccupano le autorizzazioni verso i paesi del Sud del mondo che totalizzano più di 2,6 miliardi di euro (pari al 53,2%). Tra i maggiori acquirenti ci sono Arabia Saudita, Qatar, Emirati arabi uniti, Marocco, Libia e Nigeria. La relazione, per il secondo anno consecutivo, non riporta la tabella delle autorizzazioni rilasciate alla banche per le operazioni di sostegno finanziario alle esportazioni di armamenti e contiene elementi che annunciano una revisione della legge 185/90, considerata un caposaldo in materia di controllo delle esportazioni degli armamenti.

Scuola, taglio 25.600 posti fra i docenti nell'anno scolastico 2010-2011

ROMA (31 marzo) - I dirigenti del ministero dell'Istruzione hanno illustrato oggi ai sindacati la bozza di circolare sugli organici, che sarà oggetto di ulteriori approfondimento e che prevede una riduzione complessiva di 25.600 unità di personale docente per l'anno scolastico 2010-2011. La riduzione tiene conto anche dell'andamento della previsione degli alunni.

E' previsto un taglio di organico di circa 8.700 unità nella scuola primaria, di circa 3.700 nella scuola secondaria di primo grado e di circa 13.750 nella secondaria di secondo grado. L'amministrazione, secondo quanto ha riferito la Uil scuola, agirà sull'innalzamento del rapporto alunni/classi, sul dimensionamento della rete scolastica e sul riordino dei cicli di studio.

Nella scuola dell'infanzia è previsto il consolidamento dell'organico dell'anno scolastico in corso che prevede un incremento nel diritto di 560 posti. Per quanto riguarda il sostegno verrà recepita la sentenza della Corte Costituzionale, del 22 febbraio che abroga i limiti del tetto massimo. E sempre per il sostegno verrà confermato l'incremento triennale dell'organico di diritto che verrà determinato in 63.348 unità. Rispetto alla riduzione complessiva dell'organico l'amministrazione è orientata ad agire anche nell'organico di fatto: su un totale di 25.600 posti 22.000 verrebbero ridotti in organico di diritto e 3.600 in quello di fatto. Critica la Uil scuola: «Si interviene con tagli lineari e anzichè operare per la riqualificazione della spesa si insiste con una gestione tutta burocratica. Occorre, invece, fotografare la situazione reale e, su quella base, determinare il bisogno effettivo di organico».

ESTERI

M.O., l'aviazione israeliana lancia volantini su Gaza: Aspettatevi un attacco domani'

Gaza, 1 apr. - (Aki) - L'aviazione israeliana avrebbe lanciato stamane sulla popolazione della striscia di Gaza una serie di volantini nei quali si minaccia l'avvio di un attacco militare a partire da domani.

Secondo quanto hanno annunciato le radio palestinesi locali, citate dall'agenzia di stampa araba 'Kuna', questa mattina alcuni aerei israeliani hanno lanciato una serie di volantini scritti in arabo nei quali si promette vendetta per l'azione compiuta venerdì scorso dalle fazioni palestinesi, ed in particolare da Hamas, contro una pattuglia militare a Khan Yunes che ha provocato la morte di due soldati israeliani.

Il volantino in questione recita "aspettatevi una risposta domani". Copie del messaggio sono state lanciate in particolare sulle case di Khan Yunes, zona teatro degli scontri della scorsa settimana, ma anche nel campo profughi di al-Burj e nella periferia di Gaza City.

L'Egitto fa saltare un tunnel a confine con Gaza: 4 palestinesi feriti

I quattro - dichiara una fonte medica - sono arrivati all'ospedale feriti in varie parti del corpo dalle schegge degli ordigni usati per far esplodere i tunnel, e uno di loro versa in condizioni abbastanza gravi.

Il tunnel fatto esplodere conduceva nel quartiere di al-Barazil, a Rafah, dove l'esplosione è stata percepita molto bene, tant'è che anche i vetri di alcune case sono andati in frantumi.

Si tratta dell'azione di questo tipo più drastica tra quelle eseguite dalle autorità egiziane, le quali nel novembre scorso hanno deciso di costruire un muro d'acciaio per fronteggiare il movimento dei tunnel al confine con la Striscia di Gaza, governata da Hamas.

L'Egitto ha inoltre fatto sapere quest'oggi che ha censito altri dieci tunnel, senza aggiungere ulteriori particolari in merito.

I palestinesi utilizzano questi tunnel per far entrare le merci e il combustibile nella Striscia, che si trova sotto embargo dall'estate del 2007.

Ancora un attentato in Russia, auto esplode in Daghestan: due morti

Mosca, 1 apr. (Adnkronos/Xin) - Due persone sono rimaste uccise e una ferita nell'esplosione della loto automobile, avvenuta durante la notte nella repubblica caucasica russa del Daghestan. "Secondo le prime informazioni, l'auto trasportava un ordigno esplosivo che è scoppiato", ha riferito l'ufficio stampa del ministero degli Interni del Daghestan, citato dalle agenzie stampa russe. L'esplosione, provocata forse per un difetto di fabbricazione o per un errore degli attentatori, è avvenuta vicino al villaggio di Toturbiikala.

Ieri in Daghestan un duplice attentato ha provocato la morte di 12 persone, fra cui nove poliziotti. Lunedì due attentatrici suicide si sono fatte esplodere nella metropolitana di Mosca, uccidendo 39 persone.

Ieri, 30 marzo, al processo contro gli agenti di polizia accusati dell'assassinio di Alexandros Grigoropoulos, ha deposto Vanghelis Zervas, testimone oculare dei fatti del 6 dicembre 2008. Stando alla testimonianza, l'agente Epaminondas Korkoneas ‘'tirò fuori la pistola, tese le mani quasi in linea retta e puntò direttamente alla vittima, aggiungendo che l'attacco preceduto contro le guardie speciali sotto accusa, Korkoneas e Saraliotis, era stato solo verbale e non sufficiente a giustificare l'uso di un'arma da fuoco. ‘'Subito dopo i due spari, ho visto gli agenti allontanarsi con calma, i tratti del loro viso erano rilassati.

All'udienza ha anche deposto il testimone minorenne presente nel momento in cui il giovane Alexandros cadde colpito a morte, confermando, in primo luogo, le conclusioni dell'autopsia, circa il punto esatto in cui avvenne l'omicidio. Stando alla testimonianza del ragazzo, la compagnia di Alexandros ebbe uno scontro verbale con i due agenti accusati, che si trovavano nel punto a piedi ma non avvisarono dell'imminente uso dell'arma. Il testimone ha aggiunto di essere accorso nel punto dove cadde Grigoropoulos, insieme ad un amico lo tirarono in disparte, ‘'mentre era ancora vivo e cercava di respirare; gli ho tirato su la maglia e ho visto la sua ferita. Il giovane testimone a questo punto è scoppiato in lacrime e il tribunale ha dovuto interrompere l'udienza per permettere al ragazzo di ritrovare la calma.

Gli avvocati della famiglia della giovane vittima hanno definito la testimonianza ‘'una lezione di responsabilità civile e verità, dal momento che è in completa armonia con le testimonianze precedenti e la ricostruzione dei fatti che ne è derivata, per aggiungere che se la vicenda non avesse ricevuto l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media, ‘'avremmo un'altra vittima imprudentemente trovatasi sulla traiettoria della pallottola. L'avvocato Nikos Constantopoulos ha anche chiesto che la difesa cessi di accusare la madre della vittima di creare testimoni e testimonianze. La difesa, indifferente, si è chiesta, allora, ‘'perché il testimone non spiega il motivo per cui quattordicenni e quindicenni si ritrovano nel quartiere di Exarchia e, quando appare un poliziotto, gli chiedono di allontanarsi.

Mercoledì 7 aprile, sarà il turno della testimonianza dell'amico, anch'egli minorenne, di Alexandros che, quella sera, era in compagnia della vittima.

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Gr 9:30

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gror100401 (last edited 2010-04-01 17:32:58 by anonymous)