Differences between revisions 1 and 2
Revision 1 as of 2010-05-12 10:02:45
Size: 7343
Editor: anonymous
Comment:
Revision 2 as of 2010-05-12 10:17:20
Size: 9158
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 190: Line 190:
'''ECUADOR'''

Il governo ha annunciato il raggiungimento di due accordi con i dirigenti contadini di Caranavi (regione subtropicale di La Paz), teatro lo scorso fine settimana di gravi scontri tra dimostranti e polizia con almeno due vittime civili e diversi feriti, e la Centrale operaia boliviana (Cob), che da Lunedì ha convocato uno sciopero generale a tempo indeterminato reclamando l’aumento dei salari. Il presidente Evo Morales ha ricevuto nella capitale i rappresentanti della popolazione di Caranavi, che per 13 giorni hanno bloccato la strada che da La Paz porta in Amazzonia per protestare contro la decisione del governo di installare un’industria per la lavorazione degli agrumi nella vicina zona dell’Alto Beni e non a Caranavi, come inizialmente promesso. Morales si è impegnato a costruire due impianti per entrambe le regioni, cominciando proprio da Caranavi, e a fare luce sull’uccisione dei due manifestanti. Il ministro della presidenza Óscar Coca ha inoltre annunciato che anche con la Cob è stata siglata un’intesa che porterà alla sospensione della mobilitazione sindacale. La Cob chiedeva un aumento dei salari superiore al 5% deciso dall’esecutivo e una riforma della legge sulle pensioni del 1996: il governo ha ribadito che l’aumento non potrà superare il 5% ma si applicheranno nuovi meccanismi di distribuzione che porteranno più soldi nelle famiglie che meno guadagnano. E’ stato anche stabilito di abbassare l’età della pensione a 58 anni: per alcuni lavori particolarmente usuranti, come quello del minatore, non si esclude un ulteriore abbassamento. La notizia dei due accordi non ha convinto tutti: alcune organizzazioni scese in piazza con la Cob, dai docenti ai minatori agli operatori sanitari, restano in agitazione in diverse zone del paese.

Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ascolta il giornale radio

Sommario

  • 1 Titolo notizia 1 (In primo piano)

    2 Titolo notizia 2

    3 Titolo notizia

    4 Titolo notizia

    5 Titolo notizia

    6 Titolo notizia

    7 Titolo notizia

    8 Titolo notizia

    9 Titolo notizia

    10 Titolo notizia

    11 Titolo notizia

    12 Titolo notizia


PRIMO PIANO

  • 1 Titolo

Testo

Servizio audio:

ascolta


Editoriale


NOTIZIE BREVI

ITALIA

  • 2 Titolo

Testo

Servizio audio:

ascolta


  • 3 Titolo

Testo

Servizio audio:

ascolta


  • 4 Titolo

Testo


  • 5 Titolo

Testo


ESTERI

  • 6 Titolo

Testo


  • 7 Titolo

Testo


  • 8 Titolo

Testo


  • 9 Titolo

Testo


  • 10 Titolo

Testo


  • 11 Titolo

Testo


  • 12 Titolo

Testo


Siparietto

  • 1 2 3 4 5 6


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

AFGHANISTAN

Un uomo armato ha ucciso oggi a Kandahar, capoluogo della omonima provincia meridionale afghana, un ufficiale della polizia responsabile della prigione cittadina. Lo scrive l'agenzia di stampa Pajhwok. L'attentato, che è stato confermato dal capo della polizia provinciale, gen. Sardar Muhammad Zazai, è avvenuto all'alba, poco dopo che in un attentato erano rimasti feriti due agenti di polizia e due civili vicino al commissariato centrale della città. Il capo della prigione di Kandahar, generale Mayar, ha precisato che il suo collaboratore, colonnello Nabi Gul, è stato ucciso a colpi di pistola nell'area del 7/o distretto di polizia mentre si stava recando al lavoro. Negli ultimi due mesi, ricorda infine la Pajhwok, una ventina fra funzionari amministrativi ed esponenti tribali della provincia sono stati uccisi a Kandahar dove militari afghani e forze della Coalizione internazionale stanno preparando una offensiva per giugno contro i talebani.

ISRAELE: entra a far parte dell'OCSE

Israele entrerà a far parte dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), in base a un voto unanime espresso lunedì scorso dai 31 stati membri. Fonti diplomatiche confermano che anche Estonia e Lituania hanno ricevuto un invito per unirsi all'OCSE. L'Autorità Nazionale Palestinese, guidata dal primo ministro Salam Fayyad, ha criticato duramente la votazione dell'OCSE. Il Ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki ha chiarito in una lettera che: "accettare Israele come paese membro significa dare legittimità alle politiche razziste e aggressive praticate contro la popolazione palestinese." Secondo il ministro, "i posti di blocco israeliani e le altre restrizioni imposte in Cisgiordania, stanno danneggiando l'economia palestinese e sono contrari ai principi del libero commercio proposti dall'OCSE." Israele sarà uno degli stati membri più poveri dell'OCSE. Per rispettare i parametri dell'organizzazione, il governo israeliano dovrà impegnarsi a raggiungere i livelli educativi degli altri paesi e ridurre gli alti indici di povertà della comunità degli Arabi Israeliani e di gran parte degli ebrei ortodossi.

ISRAELE: ultime dichiarazioni di Lieberman

Israele non ha dato alcun consenso al congelamento delle nuove costruzioni nei suoi insediamenti a Gerusalemme est. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman in una conferenza stampa a Tokyo, assicurando che «la vita normale a Gerusalemme continuerà come in tutte le altre città». Citato dal sito di Haaretz, il ministro ha anche fatto un cenno esplicito ai negoziati indiretti con i palestinesi, definendoli come un «processo lungo e complesso», che richiede tempo. Nel corso della sua visita in Giappone, Lieberman ha affermato che Corea del Nord, Iran e Siria collaborano alla nascita di un nuovo 'asse del malè e minacciano l'intero pianeta perché costruiscono armi di distruzione di massa.

SOMALIA

  • Un cargo della compagnia greca Eurobulk battente bandiera liberiana con 24 uomini di equipaggio di nazionalità greca e filippina è stato sequestrato da pirati somali nel Golfo di Aden, secondo quanto riferito dalla Guardia costiera greca. Fonti non ufficiali hanno indicato che il cargo 'Eleni P' trasporta ferro ed era in navigazione dall'Ucraina alla Cina

ECUADOR

Il governo ha annunciato il raggiungimento di due accordi con i dirigenti contadini di Caranavi (regione subtropicale di La Paz), teatro lo scorso fine settimana di gravi scontri tra dimostranti e polizia con almeno due vittime civili e diversi feriti, e la Centrale operaia boliviana (Cob), che da Lunedì ha convocato uno sciopero generale a tempo indeterminato reclamando l’aumento dei salari. Il presidente Evo Morales ha ricevuto nella capitale i rappresentanti della popolazione di Caranavi, che per 13 giorni hanno bloccato la strada che da La Paz porta in Amazzonia per protestare contro la decisione del governo di installare un’industria per la lavorazione degli agrumi nella vicina zona dell’Alto Beni e non a Caranavi, come inizialmente promesso. Morales si è impegnato a costruire due impianti per entrambe le regioni, cominciando proprio da Caranavi, e a fare luce sull’uccisione dei due manifestanti. Il ministro della presidenza Óscar Coca ha inoltre annunciato che anche con la Cob è stata siglata un’intesa che porterà alla sospensione della mobilitazione sindacale. La Cob chiedeva un aumento dei salari superiore al 5% deciso dall’esecutivo e una riforma della legge sulle pensioni del 1996: il governo ha ribadito che l’aumento non potrà superare il 5% ma si applicheranno nuovi meccanismi di distribuzione che porteranno più soldi nelle famiglie che meno guadagnano. E’ stato anche stabilito di abbassare l’età della pensione a 58 anni: per alcuni lavori particolarmente usuranti, come quello del minatore, non si esclude un ulteriore abbassamento. La notizia dei due accordi non ha convinto tutti: alcune organizzazioni scese in piazza con la Cob, dai docenti ai minatori agli operatori sanitari, restano in agitazione in diverse zone del paese.

TORINO

Irruzione della polizia, all’alba di questa mattina, dentro a tre case occupate torinesi (l’Asilo di via Alessandria, il Mezcal di Collegno e il Barocchio di Grugliasco), un Centro sociale (l’Askatasuna di corso Regina Margherita) ed alcune case private di compagni. Il quadro non è ancora chiarissimo. Quel che si sa di sicuro è che l’operazione è frutto delle indagini sugli scontri avvenuti durante il primo sgombero de Lostile di corso Vercelli, il dieci dicembre scorso. Pure di sicuro si sa che gli agenti hanno notificato degli obblighi di firma ad alcuni compagni e che altri sono stati messi agli arresti domiciliari, ma non si conoscono con chiarezza in quanti complessivamente siano stati sottoposti a queste misure cautelari. E ancora, di almeno due compagni si sa che sono stati portati in Questura, ma non si conosce la loro destinazione finale.

Siparietto

  • 1 2 3 4 5 6


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror100512 (last edited 2010-05-12 17:23:49 by anonymous)