Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ITALIA

Bologna - La questura bolognese condanna a morte una donna che si ribella a uno stupro Il 20 luglio la questura di Bologna ha deportato una ragazza nigeriana di 23 anni, Faith, proprio nel Paese dove era stata condannata a morte per aver reagito ad un tentativo di stupro da parte di un uomo ricco e potente. Faith era stata rinchiusa nel Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Mattei a Bologna, dopo che i vicini avevano chiamato la polizia sentendo le sue grida di aiuto perchè un uomo cercava di violentarla. La polizia ha pensato bene di arrestare lei solo perché non aveva il permesso di soggiorno. Dopo due settimane di detenzione è stata rimpatriata in Nigeria, dove potrebbe essere impiccata a breve da un governo corrotto e complice del peggior colonialismo occidentale. E questo nonostante avesse già presentato domanda di asilo politico. La nostra sicurezza non ha bisogno di confini, né di lager, né di passaporti Lunedì 2 agosto presidio alle 12 in piazza Roosevelt a Bologna

CORRISPONDENZA ROR

Carceri. La protesta dei detenuti di Asti

Da ieri pomeriggio i 51 detenuti, classificati Alta Sicurezza, ristretti nella sezione 3 B della Casa circondariale di Asti, hanno cominciato una rumorosissima protesta. I detenuti, ad orari prestabiliti, battono le stoviglie sulle grate e sui cancelli delle celle ed hanno anche comunicato l’intenzione di voler intraprendere uno sciopero della fame e della sete. Da ieri sera, infatti, hanno riposto al di fuori delle celle i generi alimentari. I detenuti protestano contro il sovraffollamento delle celle e contestano l’applicazione nei loro confronti dell’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario, inerente il divieto di concessione dei benefici.

Gradisca - Fuga dal Cie Che il Cie di Gradisca fosse un colabrodo, lo si sapeva già da tempo. Ma questa volta si può dire che i reclusi gliel’hanno fatta veramente sotto il naso, alle guardie del Centro. Approfittando del fatto che, per punizione, erano stati chiusi a chiave nelle celle, e che la porta non veniva aperta neanche per portare il cibo, alcuni di loro si sono messi tranquillamente al lavoro per praticare un bel buco nel soffitto. Da lì, hanno provato a scappare in 20: purtroppo ci sono riusciti solo in 9, però… …però mentre la polizia era fuori dal Cie a caccia di evasi, dopo alcune ore dalla prima evasione, altri 3 sono riusciti a scavalcare il muro e a far perdere le proprie tracce! Proprio sotto il naso delle guardie, appunto. Con gran divertimento di chi non è riuscito a scappare e che, evidentemente, sa che la prossima volta potrebbe essere quella buona.

ostia, la Casa del Parto “Acqualuce” presso l’ospedale G.B.Grassi di Ostia non chiuderà dopo una settimana di mobilitazione e la mancata presenza della Governatrice del Lazio Polverini all'incotro con le levoratrici della casa del parto previsto per ieri, oggi la notizia della riapertura dei servizi della Casa Del parto. CORRISPONDENZA ROR

ESTERI

Grecia. Cortei di camionisti, scontri ad Atene

Scontri oggi ad Atene, dove migliaia di autotrasportatori sono scesi in piazza per protestare contro l’ordine del governo di revocare lo sciopero che da oltre tre giorni tiene il paese a secco di benzina e di altri beni e che ha costretto molti turisti a cancellare le vacanze. L’apice della tensione si è registrato davanti al ministero dei Trasporti, dove la polizia è ricorsa a gas lacrimogeni per disperdere la folla di manifestanti.

Afghanistan, polizia spara sulla folla durante protesta contro forze Nato

I dimostranti manifestavano contro i soldati Nato, accusati di aver profanato il Corano Stamattina nel villaggio di Trinkut, nella provincia centrale di Uruzgan, un gruppo di manifestanti ha protestato contro la profanazione del Corano che sarebbe avvenuta in una moschea locale durante una perquisizione di alcuni militari della Nato. Secondo l'emittente iraniana Press Tv la polizia afgana ha sparato per disperdere la folla, ma non si hanno ancora notizie su possibili vittime. Le forze militari della coalizione sono accusate dai dimostranti di aver strappato una copia del Corano alla richiesta di alcune donne afghane con libro sacro in mano di non essere molestate.

Una ricerca condotta nei giorni scorsi dalla Bbc in lingua urdu ha evidenziato come gli attacchi missilistici da parte dei droni statunitensi in Pakistan siano più che triplicati dalla data d'insediamento della presidenza Obama, passando dalle 25 operazioni eseguite nell'arco del 2008, alle 87 incursioni portate a termine dal gennaio 2009 al giugno 2010. Anche il bilancio delle vittime per gli attacchi degli aerei senza pilota è salito: 700 negli ultimi diciotto mesi contro i 200 morti registrati nell'ultimo anno di amministrazione Bush. L'aumento della frequenza degli attacchi è stato giustificato dal governo Usa come una misura intrapresa per colpire non solo i membri di al-Qaeda ma anche i talebani pachistani sospettati di fornire rifugio ai leader del movimento terroristico.

Roma - si è conclusa la mobilitazione di fronte al Campidoglio In occasione dell'approvazione del bilancio del comune di Roma, i movimenti si sono mobilitati dalle 15,00 di questo pomeriggio. Già due settimane fa si erano ritrovati in massa sempre di fronte alla sede del Comune, contro l'approvazione di questo bilancio lacrime e sangue. Ascoltiamo un corrispondenza che traccia le conclusioni della giornata di mobilitazione.

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ITALIA

Campo nomadi di Salone blitz della municipale, 11 fermi

Sono 11 le persone fermate per essere identificate a seguito di un blitz, scattato all'alba, degli agenti della polizia municipale dell'VIII gruppo di Roma all'interno del campo rom autorizzato di via di Salone, nella Capitale. Alcuni nomadi sono stati bloccati dagli agenti mentre tentavano la fuga perché presenti irregolarmente nel campo. La polizia municipale, con 50 uomini guidati dal comandante Antonio di Maggio per verificare la presenza di intrusi nell'insediamento, sta anche effettuando controlli sulle auto sprovviste di assicurazione. Diversi i veicoli sequestrati.

Gli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari)sono, una ferita alla nostra civiltà Sovraffollamento, carenze di personale sanitario e di polizia penitenziaria, incuria e sporcizia. I risultati della visita a sorpresa compiuta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Sistema sanitario nazionale; ignazio Marino ha detto di essersi imbattuto in una realtà inaccettabile. Un uomo legato al letto con un foro in corrispondenza del bacino a Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Due padiglioni ristrutturati ma completamente inutilizzati, mentre i 320 degenti condividono celle fatiscenti da sei posti letto ciascuna ad Aversa, in provincia di Caserta. Una struttura dove il 40% degli internati è detenuto “in deroga” e dove un uomo, di proroga in proroga, è internato da 25 anni a Napoli. Celle di contenzione e spazi angusti e fatiscenti a Montelupo Fiorentino. Un uomo pressoché immobilizzato a un letto da cinque giorni senza neppure disporre di un campanello per richiamare l’attenzione degli operatori a Reggio Emilia. Dalla visita negli OPG emerge un quadro allarmante. Abbiamo effettuato un sopraluogo a sorpresa in tutti gli Ospedali psichiatrici giudiziari del nostro paese – ha detto il presidente della Commissione, Ignazio Marino ricordando che la situazione degli Opg rappresenta una ferita per la nostra civiltà. Attualmente nei sei Opg, che dagli anni Settanta sostituiscono i manicomi criminali, vivono 1500 internati molti dei quali con misure di proroga.

In Basilicata lavoratori africani sfruttati nei campi di pomodori Nel cuore della Basilicata, a Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, da oltre dieci anni, un ex capannone industriale è diventato il rifugio di oltre mille braccianti agricoli africani. A lanciare l’allarme sono stati alcuni giornali e attivisti locali. Palazzo San Gervasio è la tappa intermedia tra le raccolte stagionali del foggiano e quella delle arance a ottobre nella Piana di Gioia Tauro. Tra agosto e settembre la produzione di pomodori e ortaggi richiede braccia da impiegare nei campi lucani. Arrivano così lavoratori magrebini e dell’Africa subsahariana, ma anche braccianti europei, romeni e bulgari. Questi ultimi riescono a prendere case in affitto, seppur in condizioni di sovraffollamento, e a percepire una paga che si aggira sui 35 euro a giornata. Per gli africani il guadagno è più misero, intorno ai 20 euro al giorno e le condizioni abitative molto precarie. Nell’ex fabbrica in disuso c’è carenza di servizi igienici e di condizioni sanitarie adeguate per accogliere un numero così vasto di braccianti. Il fenomeno è monitorato da volontari di associazioni locali. Anche a Palazzo San Gervasio come a Rosarno, si ripetono i meccanismi dello sfruttamento di manodopera immigrata. I piccoli proprietari terrieri non contattano direttamente i lavoratori, si rivolgono a dei ‘mediatori’ che forniscono la squadra di lavoro. Una situazione che dà origine al caporalato. In questo caso i caporali sono spesso stranieri e intascano circa 10 euro della paga giornaliera del bracciante.

ESTERI

Territori occupati: coloni ebrei illegali entrano con la forza in una casa a Gerusalemme

Gerusalemme, 29 luglio - Come riferito dall'agenzia Maan, in mattinata, coloni ebrei illegali accompagnati e assistiti dalla polizia dell'entità occupante hanno preso possesso con la forza di alcuni appartamenti in una casa del vecchio quartiere di As Sadiye, a pochi passi dalla moschea di Al Aqsa, nella città occupata di Gerusalemme, espellendo i residenti palestinesi, una cinquantina di persone, tra cui donne e bambini.

Atene, prosegue lo sciopero dei proprietari di autocarri e cisterne

Fallita la mediazione per trovare un accordo. La protesta continua bloccando la mobilità

E' terminato questa mattina l'incontro tra il Segretario Generale del Ministero delle Strutture, Charis Tsiokas, e i rappresentanti dei proprietari degli autocarri e delle autocisterne in sciopero. I lavoratori hanno deciso di continuare la protesta. Intanto si certca di marginare il disagio alla popolazione. Il procuratore di Salonicco ha ordinato alle forze dell'ordine di denunciare chi impedisce la libera circolazione delle autocisterne, per garantire il rifornimento dei distributori. Alla situazione di tensione si aggiungono le nuove minaccie da parte dell'organizzazione terroristica 'Setta dei Rivoluzionari', che ha rivendicato ieri l'omicidio del giornalista Socratis Giolas. In sette pagine di proclama inviato al quotidiano Ta Nea, il gruppo minaccia la polizia, gli agenti carcerari, la magistratura, e altri giornalisti. La prima apparizione del gruppo risale al dicembre 2008, dopo gli scontri urbani ad Atene, in cui un ragazzo è rimasto ucciso dalla polizia.

Onu, Assemblea generale sancisce diritto umano all'acqua

Non hanno votato la risoluzione Usa, Gran Bretagna, Israele e altri paesi ricchi

Dopo oltre 15 anni di dibattiti sulla questione, ieri sera l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato un documento documento che consacra l'accesso all'acqua come un diritto umano universale. A favore di una risoluzione in tal senso (presentata dalla Bolivia) hanno votato 122 Paesi, mentre altri 41 si sono astenuti: tra questi Stati Uniti, Gran Bretagna, Israele, Giappone, Olanda, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Nuova Zelanda, Romania, Turchia, Ucraina. Il testo dichiara che "l'accesso a un'acqua potabile pulita e di qualità, e a installazioni sanitarie di base, è un diritto dell'uomo, indispensabile per il godimento pieno del diritto alla vita". La risoluzione ha preso spunto dal fatto che 884 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all' acqua potabile, e che più di 2,6 miliardi di persone, per lo più bambini, non dispongono di postazioni mediche di base. Secondo le organizzazioni umanitarie, sono circa due milioni i bambini che ogni anno nel mondo muoiono di sete o in seguito a malattie contratte per aver bevuto acqua non potabile e che non possono essere curate per la mancanza di servizi sanitari accessibili. Il testo invita gli Stati e le organizzazioni internazionali ad adoperarsi per fornire aiuti finanziari e tecnologici ai Paesi in via di sviluppo e li esorta a "aumentare gli sforzi affinchè tutti nel mondo abbiano accesso all'acqua pulita e a installazioni mediche di base".

Usa. Giudice blocca la legge anti immigrati dell'Arizona

Ieri sera il giudice della Corte di Phoenix, Susan Bolton, ha bloccato i punti chiave della nuova legge sull’immigrazione Sb1070, approvata dallo stato dall’Arizona, e che per mesi ha provocato grandi proteste da parte delle associazioni di immigrati e il ricorso legale della Casa Bianca. La nuova legge, quindi, entra oggi in vigore emendata dai suoi articoli considerati più «razzisti»: è stato cancellato dal testo la possibilità, da parte delle forze di polizia locali, di chiedere i documenti a un passante basandosi sul «ragionevole dubbio» che possa essere un immigrante illegale. Inoltre non sarà più possibile essere arrestato per il solo fatto di non avere i documenti con sé. Secondo il giudice federale, questi controlli non sono «né equi né nel rispetto del pubblico interesse». La sentenza è arrivata mentre in Arizona la tensione era alle stelle, con gli sceriffi più conservatori che affermavano di aver fatto spazio nelle loro prigioni per gli immigrati clandestini che intendevano fermare e i cittadini contrari che promettevano clamorose azioni di protesta

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


/!\ Edit conflict - your version:



/!\ End of edit conflict



Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror100729 (last edited 2010-07-29 17:33:17 by anonymous)