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'''Grosseto'''
Grosseto

Codice rosa e percorso rose : Un esperimento per le vittime di violenza.

Per le vittime di violenza, un "percorso rosa", che garantisce la massima
tutela, e un "codice rosa", che si aggiunge ai normali codici di triage
del pronto soccorso (rosso, giallo, verde, azzurro e bianco) e consente
l'immediata attivazione di un'apposita task force composta da
magistrati e personale sanitario
L'esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul
territorio nazionale, nasce come risposta al fenomeno della violenza
sulle fasce più deboli della popolazione: donne, ma anche minori,
anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Il
"percorso rosa" assicura assistenza protetta, privacy e incolumità
fisica e psichica di chi ha subito violenza, mentre il "codice rosa"
determina l'immediata attivazione della task force, che agisce da un
lato contro gli autori del reato e dall'altro a sostegno della vittima. Nei
dieci mesi di lavoro, la Task force si è attivata su un totale di 246
codici rosa: 191 maltrattamenti, 7 abusi, 24 casi di stalking, 24 casi
pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese.«L'esperienza
di Grosseto - ha commentato l'assessore al diritto alla salute della
Regione Toscana Daniela Scaramuccia - dimostra che è possibile mettere
in atto interventi ! efficaci per dare assistenza immediata alle
vittime, e nello stesso tempo intervenire tempestivamente sugli autori
del reato. Mi auguro che questa esperienza diventi un modello e possa
essere presto replicata in altre città».A
"Dire & Fare" è stato presentato anche un documentario di 10 minuti
che illustra come si svolge il lavoro della task force, e verrà
utilizzato per la formazione e la didattica.

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

FEMMINICIDI

Palermo Un uomo di 49 anni accusato di maltrattamenti in famiglia: la moglie doveva vivere fuori di casa, con una coperta e un secchio per gli escrementi Teneva la moglie segregata in cortile, in una sorta di “carcere casalingo

Palermo

violenza privata: donna segregata in cortile dal marito Teneva la moglie segregata in cortile, in una sorta di “carcere casalingo”. E’ questo il motivo dell’arresto di un uomo di 49 anni, a Palermo, avvenuto nel primo pomeriggio. Un altro episodio di violenza privata e maltrattamenti in famiglia, fortunatamente scoperto dagli inquirenti del capoluogo siculo, grazie a diverse segnalazioni anonime.

Napoli

Luigi Facetti, 25 anni ha ucciso a coltellate Emiliana Fermiamo 24 anni.

Stava scontando la condanna a otto anni per tentato omicidio. Aveva provato a ucciderla già un anno fa. Domenica sera c'è riuscito attirandola probabilmente in una "trappola". Anziché in carcere a Napoli era agli arresti domiciliari a Terracina, una misura alternativa ottenuta ad agosto da un giudice "feriale". E' lì che, mai rassegnato alla fine di quella storia, ha ucciso a coltellate la ex fidanzata.

Grosseto Grosseto

Codice rosa e percorso rose : Un esperimento per le vittime di violenza.

Per le vittime di violenza, un "percorso rosa", che garantisce la massima tutela, e un "codice rosa", che si aggiunge ai normali codici di triage del pronto soccorso (rosso, giallo, verde, azzurro e bianco) e consente l'immediata attivazione di un'apposita task force composta da magistrati e personale sanitario L'esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce come risposta al fenomeno della violenza sulle fasce più deboli della popolazione: donne, ma anche minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Il "percorso rosa" assicura assistenza protetta, privacy e incolumità fisica e psichica di chi ha subito violenza, mentre il "codice rosa" determina l'immediata attivazione della task force, che agisce da un lato contro gli autori del reato e dall'altro a sostegno della vittima. Nei dieci mesi di lavoro, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa: 191 maltrattamenti, 7 abusi, 24 casi di stalking, 24 casi pediatrici; con una media di oltre 20 casi al mese.«L'esperienza di Grosseto - ha commentato l'assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia - dimostra che è possibile mettere in atto interventi ! efficaci per dare assistenza immediata alle vittime, e nello stesso tempo intervenire tempestivamente sugli autori del reato. Mi auguro che questa esperienza diventi un modello e possa essere presto replicata in altre città».A "Dire & Fare" è stato presentato anche un documentario di 10 minuti che illustra come si svolge il lavoro della task force, e verrà utilizzato per la formazione e la didattica.

RAPPORTO NAZIONALE SUI CONSULTORI PUBBLICI

Consultori: Negli ultimi due anni 186 chiusi o riaccorpati.

A 35 anni dall’istituzione dei consultori il ministero della Salute pubblica il 1° Rapporto nazionale che mette in evidenza carenze e problematicità dei consultori familiari pubblici presenti in It alia che diminuiscono su tutto il territorio e lottano con una cronica carenza di organico e di fondi. I consultori familiari vennero istituiti nel 1975, con la legge 405, con lo scopo di assicurare informazione e assistenza psicologica, sanitaria e sociale per la maternità, la paternità e la procreazione responsabile.

Tre i dati più vistosi che emergono da questa indagine sui consultori pubblici:

-soltanto in sei Regioni (Piemonte, P.A. Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia) le Asl hanno un capitolo di bilancio vincolato per l’attività dei consultori familiari: le Regioni mostrano uno scarso interesse nel potenziamento e nella valorizzazione dei consultori.

- Preoccupante la tendenza alla riduzione su tutto il territorio nazionale delle strutture: da 2.097 strutture attive nel 2007 si è scesi a 1.911 nel 2009.

Oltre alla riduzione delle strutture emerge costante il dato della carenza di personale. Per lo svolgimento delle sue attività il consultorio dovrebbe avvalersi, di norma, di un organico multidisciplinare tra le seguenti figure professionali: ginecologo, pediatra, psicologo, ostetrica, assistente sociale, assistente sanitaria, infermiere pediatrico, infermiere professionale. Invece solo nel 4% dei casi sono presenti le 8 figure professionali, nel 21% ve ne sono 6- 7; nel 45% sono 4-5 e nel 23% da 1 a 3.

Ad eccezione della Valle d’Aosta dove non si svolgono i colloqui sull’IVG, nella quasi totalità dei consultori delle Regioni questi vengono effettuati con una alta percentuale. Percentuale che però cala notevolmente se si considerano i consultori che forniscono documenti/certificazioni per l'IVG.

Significativi i dati sulla fruizione da parte delle donne migranti dei servizi consultoriali relativi alle nascite, all’interruzione di gravidanza e in generale alla saluta riproduttiva, soprattutto nelle Regioni del Centro-Nord dove si registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale. Per quanto rigurda le interruzioni di gravidanza, nel 1996 sono state registrate 10mila IVG fra le donne straniere (7%), nel 2006 40mila, pari al 31%.

Università. Studenti e ricercatori sui tetti contro il ddl Gelmini

Il ministro Gelmini accelera sulla riforma universitaria, forzando tempi e regolamenti parlamentari. E in tutta Italia, negli atenei ma anche nelle scuole medie superiori, cresce la protesta.

Mentre prosegue nell’aula della Camera l’esame del ddl Gelmini, studenti e ricercatori occupano atenei e protestano in tutta Italia contro il provvedimento. Questa mattina, a Salerno, sotto una pioggia battente, ricercatori e studenti hanno occupato il tetto del Rettorato del Campus di Fisciano. In questo momento, i ricercatori della Sapienza e di Tor Vergata, insieme ad alcune studentesse e studenti, hanno occupato il tetto dell’edificio di Fontanella Borghese della Facoltà di Architettura, a Roma. Facoltà sono occupate a Torino, Palermo, Pisa, Firenze. Molte anche le assemblee per organizzare la mobilitazione di domani. A Torino, a Palazzo Campana, occupato domenica, si è svolta la prima tappa della Carovana dell’Altrariforma. Sempre a Torino a partire dalle 14 si terrà, a Palazzo Nuovo, un’assemblea di ateneo. L’appuntamento principale di domani è però il presidio permanente a Montecitorio: «Alle 9.30 – annunciano studenti e ricercatori – riempiremo la piazza per assediare il parlamento». A torino è stata bloccata la stazione ferroviaria.

Brescia. Istituita una cassa per le spese legali degli immigrati della gru

È l’ultima iniziativa messa in atto dal comitato immigrati di Brescia per sostenere i manifestanti arrestati nel corso delle scorse settimane nell’ambito della protesta presso la gru del quartiere San Faustino. Promotrice della raccolta fondi è Radio Onda d’Urto, che comunica: «Servono molti soldi per i ricorsi e per l’assistenza legale dei protagonisti della straordinaria lotta per i diritti e per i permessi di soggiorno che hanno subito la vendetta del razzismo istituzionale». Subito dopo le trattative che hanno portato giù dalla gru gli ultimi manifestanti, due di questi sono già stati rimpatriati in Egitto.

Letteratura esce in libreria "Spettri dell'altro" di Riccardo Bonavita A cinque anni dalla morte, è stato pubblicato il volume Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea, che raccoglie alcuni saggi di Riccardo Bonavita. Riccardo Bonavita (1968-2005) è stato anzitutto uno studioso di letteratura italiana, ma ha inteso coniugare la sua formazione con un’indagine acuta e originale della storia del razzismo politico italiano, partendo dalla tesi che la cultura razzista in Italia non sia una breve parentesi circoscritta alle leggi razziali fasciste del 1938, ma un accumulo di lunga durata che si struttura già nel primo Ottocento controrivoluzionario proprio attraverso la letteratura e la manipolazione dell’immaginario collettivo" Il libro sarà presentato da Giuliana Benvenuti domani a Bartleby a Bologna alle 19.30

ESTERI

Kurdistan

Una donna Kurda, prigioniera politica condannata a morte in condizione critica. Secondo il sito Women under muslim law, la situazione di Zeyneb Celaliyan, è molto preoccupante.

La donna kurda sta in una condizione di detenzione drammatica e gli officiali del carcere non le danno la possibilità di vedere un dottore. Zeyneb Celaliyan, 27 anni, è stata condannata a morte ed è stata soggetta a torture. E stata arrestata per convolgimenti nel partitodella libertà kurdo. E stat condannata in un processo durato solo pocchi minuti e senza aver un’avocato difensore. In dicembre 2009 aveva scritto una lettera per allertare l’opinione pubblica internazionale:

“ Il mio nome è Zeyned Celalyan, ho 27 anni e sono tenuta prigioniera nel carcere di Kermanshah come prigioniera politica. Sono stata condannata a morte dalla alta corte rivoluzioniara irianana. A causa di torture intense e insopportabile che ho subito, psicologicamente e fisicamente, sono in un stato critico. La mia malattia è seria e sono privata del diritto di chiedere e avere un avocato. L’intero processo è durato solo pocchi minuti. Il giudice mi ha accusata di essere “una nemica di dio” e ha detto che dovrei essere giustiziata molto presto.

Ho chiesto al giudice di consentirrmi di parlare con la mia famiglia un’ultima volta. Ma la sua risposta è stata “stai zitta”

Brasile: soldati sparano a gay

A Rio de Janeiro, due soldati sono stati arrestati per aver sparato ad uno studente gay di 19 anni durante il Pride. Il giovane è stato colpito allo stomaco dopo essere stato insultato dai militari. L'esercito brasiliano, dopo aver cercato di negare ogni coinvolgimento nell'episodio malgrado le numerose testimonianze, è stato costretto ad ammettere le responsabilità degli aggressori e ad autorizzare il loro arresto.

Usa: prima giudice trans

Victoria Kolakowski, 49 anni, è la prima giudice transessuale della storia americana. E' stata eletta nel tribunale superiore della contea californiana di Alameda, che comprende un milione e mezzo di abitanti. Plurilaureata in legge, in ingegneria biomedica, in ingegneria elettrica e in teologia, sinora ha lavorato nella commissione dei servizi pubblici della California con una esperienza ventennale. Nel 1991 ha affrontato una operazione chirurgica di cambiamento di sesso da uomo a donna e nel 2008, quando la Corte Suprema statale ha consentito il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ha sposato la sua compagna, la giornalista Cynthia Laird.

COREA - è battaglia tra le due coree

Si rinfiamma il conflitto tra le due Coree: oggi, alle 14.34 locali (le 6.24 in Italia), il Nord ha bombardato con 200 colpi di artiglieria l’isola sudcoreana di Yeonpyeong, causando la morte di due soldati, il ferimento di altri 13 militari e di quattro civili. Immediata la reazione dell’esercito di Seul, che ha risposto al fuoco con 80 colpi di artiglieria e ha inviato sul posto una squadriglia di F-16. Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak, al termine di un incontro del governo convocato d’urgenza, ha detto che sta cercando di impedire che lo scambio di colpi scateni un’escalation militare, degenerando in un conflitto più ampio, ma ha anche sottolineato che se le “provocazioni continueranno” la risposta di Seul sarà “più forte”.

Almeno 50 colpi dell’artiglieria nordcoreana hanno raggiunto i bersagli: obiettivo principale, secondo le prime informazioni, la base militare sull’isola, che ospita almeno 600 marine e decine di soldati di altri reparti. Il bombardamento ha però colpito anche parecchie case, almeno 60 secondo i testimoni: le fiamme che hanno avviluppato gli edifici si sono propagate alle aree circostanti. Alcuni residenti hanno lasciato l’isola a bordo delle barche dei pescatori. Incerte le ragioni che avrebbero spinto Pyongyang ad aprire il fuoco.

Ieri Seul ha dato avvio al “Hoguk Exercise”, una delle tre principali esercitazioni annuali di difesa che coinvolgono circa 70.000 militari: questo potrebbe essere uno dei motivi. Ma una buona ragione giungerebbe anche dalla Cina. Oggi a Pechino è arrivato infatti l’inviato speciale statunitense per la Corea del Nord, Stephen Bosworth, nell’ambito dei colloqui sul dossier nucleare di Pyongyang in programma in questi giorni. La questione atomica è recentemente tornata alla ribalta. E’ di pochi giorni fa la scoperta dell’esistenza di un sofisticato impianto per l’arricchimento dell’uranio in Corea del Nord.

Queste ipotesi però sono prive di fondamento secondo Pyongyang, che, semplicemente, accusa il Sud di aver sparato per primo. La sovranità sulle isole del confine ovest è comunque da oltre 50 anni motivo di contrasto tra i due Paesi. La Corea del Nord infatti non ha mai riconosciuto ufficialmente i confini tracciati al termine della guerra conclusasi nel 1953. Nel corso degli ultimi anni ci sono stati almeno tre scontri tra le marine dei due Paesi, l’ultimo dei quali nel 2009.

Immediate e scontate le reazioni internazionali ai fatti di oggi: la Cina si è detta “preoccupata”, ritenendo “imperativo” rilanciare i colloqui di pace. Mosca ha messo in guardia contro i rischi di un’escalation militare. Il premier giapponese Naoto Kan ha ordinato ai suoi ministri di prepararsi “a ogni evenienza”. Da Washington è giunta infine la “ferma condanna degli Stati Uniti”, che hanno inoltre precisato che nessun loro soldato si trova coinvolto negli scontri. L’analisi di Rosella Ideo, coreanista ed esperta di estremo oriente.

gror101123 (last edited 2010-11-23 18:26:38 by anonymous)