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Appunti e note redazionali

Fonti

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GRECIA: VIOLENTI SCONTRI TRA STUDENTI E POLIZIA AD ATENE

La polizia antisommossa greca ha lanciato gas lacrimogeni e gli studenti hanno lanciato sassi contro gli agenti, contro la sede del ministero delle Finanze e contro vetrine di negozi e filiali di banche durante le marce di protesta che si sono svolte nel centro di Atene nel secondo anniversario dell'uccisione da parte della polizia, nel dicembre 2008, del quindicenne Alexis Grigoropoulos. In vista della ricorrenza le autorità avevano predisposto un servizio d'ordine particolare, chiudendo strade e dispiegando più di cinquemila agenti nella strade della capitale. Oltre tremila studenti hanno preso parte al corteo partito dall'Università di Atene, una delle manifestazioni in programma nella capitale e che si concluderanno questa sera con una veglia nei pressi del luogo in cui venne ucciso il ragazzo, nel quartiere di Exarchia. Nel mese di ottobre una corte greca ha condannato all'ergastolo un agente di polizia per l'uccisione di Alexis Grigoropoulos e a 10 anni un altro poliziotto accusato di complicità.

CANCUN: CRONACHE DAL FORUM DEL MOVIMENTO

In un’affollatissima conferenza stampa , venerdi 3 dicembre, i Governi dell’Alternativa bolivariana (Bolivia, Ecuador, Nicaragua, Venezuela) hanno scelto di non aspettare la fine dei negoziati per alzare la voce. “Non esiste alcun diritto concesso a pochi Paesi di prendesi il lusso di giocare con il pianeta” ha detto la delegazione venezuelana. Erano arrivate a Cancun venerdi 3 dicembre le cinque carovane delle vittime ambientali organizzate da Via Campesina , SME e il Movimento di Liberazione Nazionale. Partite da Guadalajara, San Luis Potosí e Acapulco si erano date appuntamento a Città del Messico il 30 novembre, per la Marcia per la Vita e la Giustizia Ambientale e Sociale. Hanno poi proseguito il viaggio verso Mérida, dove si sono unite con quelle partite da Oaxaca e dal Chiapas: hanno visitato alcuni luoghi simbolo dei disastri ambientali del Messico e le esperienze di resistenza delle comunità che vivono in quelle zone. L’80% della popolazione vive in condizioni di povertà e il Messico è uno dei paesi più inquinato del mondo. Sabato 4 dicembre è stato quindi inaugurato il Forum. Molti impianti distruttivi dell'ambiente, come ad es. le centrali idroelettriche, permettono ai governi di guadagnare buoni di carbonio, visto che fanno parte dei Meccanismi di Sviluppo Pulito previsti dal Protocollo di Kyoto. E anche il nuovo meccanismo del REDD consente ai governi di pagare ridicole cifre alle comunità affinchè si prendano cura de boschi, invece di diminuire le proprie emissioni, e inserisce i boschi nel mercato dei buoni di carbonio, portando di fatto alla privatizzazione dell’aria. Il Forum ha poi sottolineato come l’agricoltura industriale sia una delle principali cause del cambio climatico: produce il 25%-30% delle emissioni, al contrario dell’agricoltura sostenibile, che le ridurrebbe del 60%. Ieri a Cancún, verso le 10.30 del mattino, è partita la Marcia per la Vita e la Giustizia Climatica indetta da Via Campesina, SME e il Movimento di Liberazione Nazionale. Ha attraversato la città fino al luogo in cui Lee, un contadino e attivista coreano, nel 2003 si è tolto la vita con una pugnalata durante la manifestazione dei movimenti sociali contro l’Organizzazione Mondiale del Commercio.

HAITI: Colera anche nel sud-ovest, 140 morti

Almeno 140 persone sono morte negli ultimi giorni nella parte sud-ovest di Haiti, una zona che finora non era stata toccata dall'epidemia di colera che ha gia' ucciso oltre 1880 persone nel Paese. "Abbiamo avuto un gran numero di decessi in comunita' in cui le persone associano la malattia alla stregoneria", ha spiegato Duvelson Angello, responsabile sanitario a Grand Anse. Nella stessa regione almeno 14 persone, accusate di stregoneria, sono state linciate negli ultimi giorni da folle inferocite che li accusano di diffondere il colera con sostanze magiche. A Grand Anse, "abbiamo un problema culturale", ha spiegato ancora Angello. "La gente pensa che la malattia sia soprannaturale, non segue le raccomandazioni mediche e preferisce andare da guaritori che pero' magari sono anche loro malati".

PAKISTAN: 40 morti in attentato ufficio governativo

E' di almeno 40 morti il bilancio dell'attentato suicida oggi un ufficio governativo nella regione nord occidentale di Mohmand, confinante con l'Afghanistan. Lo riferiscono autorita' locali. Secondo una prima ricostruzione sono due le esplosioni che, otre a causare almeno 40 morti, hanno provocato il ferimento di decine di persone, alcune molto gravi. Si parla inoltre di uno o forse due kamikaze, informazioni sulle quali al momento non vi e' conferma. Nell'ufficio governativo era in corso una "jirga" (consiglio) di pace, secondo quanto riferisce il quotidiano The Express Tribune e proprio questa riunione poteva essere l'obiettivo dell'attentato. L'attacco ricorda quello avvenuto lo scorso luglio, sempre contro un'assemblea di pace. costato la vita a 55 persone.

SOMALIA: Gravi scontri a Mogadiscio: almeno 22 morti e 35 feriti

Almeno ventidue morti e trentacinque feriti in nuovi sanguinosi scontri a Mogadiscio nel fine settimana tra i ribelli al Shabaab e i peacekeeper dell'Unione africana (Ua). Lo riferiscono oggi le emittenti locali. Nella sola giornata di sabato ci sono stati dodici morti e venti feriti. Colpi di artiglieria pesante hanno colpito i quartieri settentrionali della capitale, a Shibbis e Bondhere, zone controllate dalle forze Amisom, secondo quanto riporta Radio Garowe. Il primo ministro somalo Mohamed Abdullahi si è congratulato con i soldati del governo di transizione somalo (Tfg) affermando che le sue truppe hanno inflitto una dura sconfitta ai ribelli Shabaab. Da parte loro gli integralisti hanno affermato di avere ucciso decine di truppe filo-governative. Recentemente il contingente di pace dell'Ua è stato aumentato di altri 850 soldati del Burundi che si aggiungono agli 8.000 già presenti nel Paese del Corno d'Africa.

COSTA D'AVORIO: DOPO LE ELEZIONI, VERSO LA GUERRA CIVILE

Colpo di stato di fatto in Costa d’Avorio. Chiuse fino a nuovo ordine le frontiere e oscurati i media internazionali per volere del presidente uscente, Laurent Gbagbo, sconfitto nelle elezioni di domenica scorsa dal candidato dell’opposizione, Alassane Ouattare. La commissione elettorale indipendente ha dichiarato regolare il voto, ma il Consiglio costituzionale si è espresso in modo contrario. Il presidente uscente, per nulla intenzionato a lasciare il potere e spalleggiato dall’esercito, ha preso spunto da questo situazione incerta per imporre con la forza il suo volere. La confusione nel Paese regna sovrana: le cose potrebbero cambiare da un momento all’altro e il golpe potrebbe diventare ufficiale, oppure concludersi con un nulla di fatto.

ITALIA

ROMA: MOBILITAZIONE A TORBELLAMONACA, C'E' ALEMANNNO (audio: ROR)

ROMA: MANIFESTAZIONE ALLA REGIONE, DURE CARICHE DELLA POLIZIA (audio: ROR)

I movimenti per il diritto all'abitare, le scuole i lavoratori dei canili e altre realtà romane si sono ritrovate oggi sotto la regione lanzio. Durante la manifestazione ci sono state violente cariche, la polverini a preferito rispondere con i manganelli piuttosto che con le parole sprecate in campagna elettorale.Alcuni manifestanti sono saliti sopra le impalcature per protesta la polizia ha cercato di farli scendere muovendo le impalcature e gettando acqua per farli scivolare.I compagni in ogni caso sono ancora sotto la regione e hanno indetto una conferenza stampa per domani alle 5 antecedente a un corteo di protesta che deciderà come proseguire questa lotta. Intanto alcuni compagni sono in ospedale(tra cui alcuni anzianissimi) con la polizia che cerca di interrogarli.

TORINO: Sciopero spontaneo della Fiom alla FIAT

Saltato a Torino il tavolo di confronto fra Fiat e sindacati sul futuro dello stabilimento di Mirafiori. Secondo l’azienda, non ci sono le condizioni per proseguire e per effettuare gli investimenti previsti sul sito. L’azienda aveva presentato la sua proposta di intesa, che prevedeva un contratto ad hoc per i lavoratori delle carrozzerie della fabbrica torinese. Il riferimento al contratto nazionale sarebbe stato mantenuto solo per alcune materie, come l’inquadramento professionale, le ferie e i permessi. Prevista inoltre la clausola di esigibilità: se, una volta siglato l’accordo, il sindacato non lo avesse rispettato, la Fiat si sarebbe riservata di intervenire con sanzioni, tramite provvedimenti sul monte ore e sulle quote sindacali. Sciopero spontaneo organizzato dalla Fiom, questa mattina, a Mirafiori, di due ore. Un migliaio di lavoratori, secondo quanto riferiscono i sindacati, sono usciti in corteo dalla porta due, ed e' scattata un'assemblea all'aperto per strada. Le linee delle carrozzerie sono state fermate. Secondo la Fiom torinese non si puo' riproporre a Mirafiori il modello Pomigliano, ma neppure il contratto nazionale con le deroghe. Bisogna garantire l'investimento senza peggiorare le condizioni dei lavoratori. La Fiom ribadisce infine la necessita' delle assemblee per informare i lavoratori.

ROMA: OCCUPAZIONE DI LETTERE, UNIVERSITA' ROMA3 (audio: ROR)

TORINO: CRONACA DAL CIE

Questo pomeriggio sono state consegnate coperte e calze pesanti per i 3 reclusi in isolamento che si trovano sempre al freddo. Sembra invece che un recluso si sia ferito per protesta e sia stato pesantemente minacciato da un militare perchè si lamentava con gli infermieri che lo avevano soccorso. Una ragazza sembra sia stata presa in giornata, probabilmente in una stazione della metropolitana, e portata nella sezione femminile del CIE perchè non in regola con i documenti. Un recluso, Bachir, è stato invece preso con la forza da circa una ventina di militari e costretto ad incontrare il console un paio di giorni fa. Questo perchè si rifiutava di incontrarlo "con le buone". Inoltre questa mattina un gruppo di antirazzisti ha volantinato e speakerato davanti agli uffici del giudice di pace che domani deciderà del suo futuro in un'udienza alla quale Bachir non potrà nemmeno partecipare. Durante la notte sono stati invece espulsi una trentina di algerini e due tunisini, e sembra, anche un marocchino che aveva espressamente chiesto di essere rimpatriato nonostante vivesse in italia da 25 anni: c'è chi preferisce l'espulsione verso un paese ormai diventato quasi estraneo a sè piuttosto che 6 mesi di tortura dentro un CIE, perchè esattamente di questo si tratta: spesso (il passato insegna) si inizia con il trovare un buon pretesto e delle leggi-scusa e con il finire poi piano piano a fare di un vero e proprio razzismo l'unico scopo di un preciso sistema.


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NOTIZIE BREVI

ESTERI

Colera anche nel sud-ovest di Haiti, 140 morti

Almeno 140 persone sono morte negli ultimi giorni nella parte sud-ovest di Haiti, una zona che finora non era stata toccata dall'epidemia di colera che ha gia' ucciso oltre 1880 persone nel Paese.

Nella stessa regione almeno 14 persone, accusate di stregoneria, sono state linciate negli ultimi giorni da folle inferocite che li accusano di diffondere il colera con sostanze magiche. A Grand Anse, "abbiamo un problema culturale", ha spiegato ancora Angello. "La gente pensa che la malattia sia soprannaturale, non segue le raccomandazioni mediche e preferisce andare da guaritori che pero' magari sono anche loro malati".

DELTA DEL NIGER, DOPO STRAGE SOSPESA OFFENSIVA ESERCITO

È stata sospesa l'offensiva dell'esercito contro presunti militanti armati che, la settimana scorsa, ha causato numerose vittime civili nella regione petrolifera del Delta del Niger. Nel fine-settimana, dopo le denunce dell’organizzazione non governativa Forum per la giustizia e la difesa dei diritti umani (Fjhd) e i primi lanci delle agenzie di stampa, ufficiali delle Forze armate hanno smentito che l’incursione abbia causato vittime civili. Ma questa versione è contestata da diverse fonti. “I militari – sottolinea monsignor Egbebo - hanno bruciato le case del villaggio di Ayakoromo incendiando la benzina che serviva per alimentare i generatori di elettricità”. Secondo il vescovo, fare una stima del numero dei morti è difficile ma non ci sono dubbi sul fatto che l’esercito abbia provocato un massacro. I militari avevano il compito di catturare John Togo, uno dei comandanti della Forza di liberazione del Delta del Niger (Ndlf), un gruppo che non ha aderito al programma di amnistia avviato dal governo l’anno scorso. Secondo testimonianze raccolte dalla MISNA, sotto le bombe o nei roghi delle case sarebbero morte una cinquantina di persone. La strage avrebbe seguito l’uccisione di alcuni soldati che avevano occupato Ayakoromo e alcuni altri villaggi nello Stato del Delta.

Pakistan: 40 morti in attentato ufficio governativo

E' di almeno 40 morti il bilancio dell'attentato suicida oggi un ufficio governativo nella regione nord occidentale di Mohmand, confinante con l'Afghanistan. Lo riferiscono autorita' locali.

Secondo una prima ricostruzione sono due le esplosioni che, otre a causare almeno 40 morti, hanno provocato il ferimento di decine di persone, alcune molto gravi. Si parla inoltre di uno o forse due kamikaze, informazioni sulle quali al momento non vi e' conferma.

Nell'ufficio governativo era in corso una jirga (consiglio) di pace, secondo quanto riferisce il quotidiano The Express Tribune e proprio questa riunione poteva essere l'obiettivo dell'attentato. L'attacco ricorda quello avvenuto lo scorso luglio, sempre contro unassemblea di pace costato la vita a 55 persone.

Somalia, nuovi scontri a Mogadiscio: almeno 22 morti e 35 feriti

Almeno ventidue morti e trentacinque feriti in nuovi sanguinosi scontri a Mogadiscio nel fine settimana tra i ribelli al Shabaab e i peacekeeper dell'Unione africana (Ua). Lo riferiscono oggi le emittenti locali. Nella sola giornata di sabato ci sono stati dodici morti e venti feriti. Colpi di artiglieria pesante hanno colpito i quartieri settentrionali della capitale, a Shibbis e Bondhere, zone controllate dalle forze Amisom, secondo quanto riporta Radio Garowe. Il primo ministro somalo Mohamed Abdullahi si è congratulato con i soldati del governo di transizione somalo (Tfg) affermando che le sue truppe hanno inflitto una dura sconfitta ai ribelli Shabaab. Da parte loro gli integralisti hanno affermato di avere ucciso decine di truppe filo-governative. Recentemente il contingente di pace dell'Ua è stato aumentato di altri 850 soldati del Burundi che si aggiungono agli 8.000 già presenti nel Paese del Corno d'Africa.

ITALIA

Sciopero spontaneo della Fiom a Mirafiori

Sciopero spontaneo organizzato dalla Fiom, questa mattina, a Mirafiori, di due ore. Un migliaio di lavoratori, secondo quanto riferiscono i sindacati, sono usciti in corteo dalla porta due, ed e' scattata un'assemblea all'aperto per strada. Le linee delle carrozzerie, sempre secondo quanto riferiscono i sindacati, sono state fermate.

Siparietto


Gr 9:30

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gror101206 (last edited 2010-12-06 19:00:58 by anonymous)