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MORTO BIN LADEN IN PAKISTAN: L’ANNUNCIO DEGLI STATI UNITI, PRIME RICOSTRUZIONI

Con un intervento trasmesso in diretta televisiva, il presidente americano Barack Obama ha annunciato la morte di Osama Bin Laden, il capo dell’organizzazione terroristica al Qaida responsabile, tra le altre cose, degli attentati alle Torri gemelle di New York dell’11 settembre 2001. La notizia della morte di Bin Laden è stata confermata da responsabili dei servizi segreti pachistani.

Secondo le prime ricostruzioni e le dichiarazioni fatte da Obama, Bin Laden è stato ucciso in seguito a un’operazione di forze statunitensi condotta ad Abbottadad, una città un centinaio di chilometri a nord della capitale pachistana Islamabad, che ospita una base militare, un’accademia dell’esercito e un importante ospedale. Strutture, sostiene il ‘New York Times’, che forse possono essere state di appoggio a Bin Laden. Ancora da chiarire la dinamica degli eventi: secondo le dichiarazioni di Obama, i servizi segreti americani avevano cominciato a lavorare su questa pista a partire dallo scorso agosto, e una settimana fa Obama aveva autorizzato l’operazione. Bin Laden sarebbe morto in seguito a un conflitto a fuoco, colpito alla testa; con lui sarebbero state uccise altre quattro persone, tra cui un suo figlio e una donna.

Secondo indiscrezioni di funzionari americani raccolte dalla stampa inglese e statunitense, la casa in cui alloggiava il capo di al-Qaida aveva pareti spesse tra i quattro e i sei metri, era notevolmente più grande delle abitazioni vicine, non disponeva di connessioni telefoniche né di rete internet. Ad essa si sarebbe arrivati seguendo le tracce di un corriere di fiducia, la cui identità era stata scoperta quattro anni fa ma alla cui residenza si era risaliti solo lo scorso agosto.

Giappone: fuga radioattiva anche da centrale di Tsuruga

Una fuga di radioattivita' e' stata scoperta anche alla centrale nucleare di Tsuruga, nella provincia giapponese di Fukui. Lo rende noto l'agenzia di stampa Jiji, citando fonti dell'amministrazione locale. I problemi di quest'impianto sarebbero stati provocati, come nel caso della centrale di Fukushuma Daiichi, dal terremoto dello scorso undici marzo. L'agenzia di stampa Kyodo spiega che tracce di sostanze radioattive sono state scoperte nell'acqua di raffreddamento delle barre di combustibile usata.

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occupazioni migranti a roma e massa

L'associzione Dhuumcatu e un gruppo di lavoratori stranieri e italiani, rivendicando la necessità di un luogo d'incontro interculturale, ha occupato uno spazio in via Casilina n° 714.

Invitiamo tutti i cittadini antirazzisti, i compagni e i lavoratori a sostenere quest'esperienza di lotta

Il 1° maggio non è una festa ma un momento di lotta abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra solidarietà vi aspettiamo tutti a via Casilina n. 714

Massa Carrara come Brescia e Milano: ieri mattina un gruppo di 7 migranti, appartenenti al Coordinamento migranti della Toscana nord, ha occupato la cattedrale di Massa per protestare ancora una volta contro la sanatoria truffa del 2009 e rivendicare il diritto al permesso di soggiorno. Gli occupanti non lasceranno la chiesa fino a quando non avranno ottenuto dei risultati concreti. La gru di Brescia e la torre di via Imbonati di Milano, anche se a distanza di mesi, continuano a trovare imitatori.

SCIOPERO DELLA FAME TRA TUNISINI A VENTIMIGLIA

Sciopero della fame tra i migranti tunisini al confine di Ventimiglia. Da questa mattina, un centinaio di stranieri, sta protestando alla stazione ferroviaria con slogan e striscioni. «Sciopero della fame»: è la scritta che campeggia all' ingresso dell'ex sala delle dogane francesi, il corridoio adibito ad accogliere i migranti che non trovano posto nel centro di accoglienza della cittadina ligure di confine. «Permesso umanitario per fare cosa?», recita un altro slogan dei migranti, che considerano «strumentali», i requisiti richiesti dalle autorità francesi per passare il confine. La protesta riguarda, in particolare, i requisiti economici: la necessità di possedere almeno 62 euro, motivo per il quale negli ultimi giorni si sono registrati diversi respingimenti, viene considerato un fattore discriminante.


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