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Gr Flash di giovedi 11 luglio - ore 9.30

Dal Mondo

PALESTINA - Fa discutere anche negli Usa la decisione israeliana di chiudere gli uffici del presidente della Al Quds University, Sari Nusseibeh, a Gerusalemme. Nusseibeh, come si ricorderà, oltre ad essere il più alto esponente dell'Olp nella Città, è considerato uno molto moderato e una possibile alternativa ad Arafat nella guida della Anp. La Casa Bianca ha definito ieri sera uno sviluppo «inquietante» la vicenda. ll portavoce Ari Fleischer ha detto che l'azione «non contribuisce alla lotta contro il terrorismo, né giova al processo di riforma all'interno dell'Autorità nazionale palestinese». Voci trapelate nei giorni scorsi indicavano Nusseibeh, come alternativa gradita al presidente George W. Bush. Nella sua dichiarazione, Fleischer ha ricordato che il presidente aveva chiesto «l'apertura del panorama politico a voci moderate». E L'esercito israeliano ha arrestato la notte scorsa nei pressi di Nablus, in Cisgiordania settentrionale, dieci palestinesi sospettati di essere implicati in attacchi armati in Cisgiordania o in Israele. Lo ha detto un portavoce militare israeliano. L'esercito ha arrestato, nella localita' di Assirah Al-Shamaliya, otto palestinesi che sospetta appartengano al Fronte popolare di liberazione della Palestina. Altri due palestinesi sono stati arrestati nel villaggio di Taluza; uno dei due e' sospettato di aver organizzato una azione suicida in Israele.

USA - Gli Stati Uniti hanno presentato ieri in serata all'Onu una proposta di compromesso per risolvere il contenzioso sulla Corte Penale Internazionale, chiedendo immunita' per i 'caschi blu' nordamericani per un periodo di 12 mesi. La bozza di risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza rinuncia a una prima richiesta di far scattare, automaticamente, un rinnovo dell'immunita' ogni 12 mesi. La proposta e' stata accolta con cauta approvazione. L'ambasciatore britannico ha definito il progetto di risoluzione come una base equanime di discussione. Il rappresentante della Francia ha detto che la risoluzione rappresenta un passo nella direzione giusta' ma viene meno alle aspettative di Parigi.

GUATEMALA - Si allarga la protesta degli ex paramilitari delle Pac, le Pattuglie di autodifesa civile attive durante il terrorismo di stato guatemalteco. Dopo quelli del Petén e di Alta Verapaz, anche gli ex ‘paras’ del dipartimento di Quiché, una delle regioni più insanguinate dal conflitto, esigono ora un risarcimento per il 'servizio prestato alla patria'. Si calcola che solo nell’area di Nebaj, gli ex ‘paras’ siano attualmente 12mila. Forti del risultato ottenuto dagli altri paramilitari del Petén hanno annunciato che la settimana prossima contatteranno un esponente dell’esecutivo per far giungere al presidente Alfonso Portillo le loro rivendicazioni. Nei giorni scorsi Portillo ha accolto le loro richieste annunciando addirittura la costituzione di un ‘Fondo per la pace e la riconciliazione’ che provvederà al loro risarcimento. Si sa per certo che saranno compensati in base alla durata del loro coinvolgimento nel attuazione del terrorismo di stato. Il nodo della questione resta quello del finanziamento di una simile operazione: il ministero delle finanze ha annunciato addirittura nuove tasse e al contempo la presidenza pensa di chiedere anche un aiuto economico alla comunità internazionale. Col passare dei giorni, tuttavia, si sono moltiplicate le voci di totale condanna nei confronti dell’esecutivo per il trattamento riservato alle ex Pac. Daniel Pascual, dirigente del Coordinamento nazionale delle organizzazioni contadine (Cnoc) ha ricordato che Portillo 'sta premiando chi si è macchiato di violazioni dei diritti umani'. 'Non c’è da restare sorpresi - ha puntualizzato Pascual - coloro che hanno creato le Pac sono quelli che ora sono al governo, come l’ex generale Efraín Ríos Montt. Se non li compenserà, il Frg (Fronte rivoluzionario guatemalteco, al potere) perderà tutti i loro voti".

ARGENTINA - Il giudice federale Claudio Bonadio ha disposto l’arresto di una trentina di ex membri dei servizi segreti dell’esercito durante l’ultima dittatura (1976-’83) accusati di sequestri, torture e omicidi. Tra questi, gli ex presidenti ‘de facto’ Leopoldo Galtieri e Carlos Suarez Mason, l’ex capo dell’esercito Cristino Nicolaides, il generale Jaun Ramon Mabragaña e l’ex capo della polizia federale, Raimundo Romero Ojieda. Bonadio, uno dei giudici che hanno decretato l’incostituzionalità delle leggi di ‘punto finale’ e obbedienza dovuta’ - delle quali beneficiarono 1.180 militari accusati di crimini commessi durante il regime – sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, ‘desaparecidos’ nel 1980. Se l’ordine di cattura si concretizzerà, sarà la prima volta che Galtieri sarà detenuto per violazioni dei diritti umani.

USA- Approvando all'unanimita' una serie di emendamenti a un provvedimento legislativo sulla contabilita' finanziaria, il Senato americano ha fissato pene piu' severe per le frodi in bilancio e la distruzione di documenti, dando contenuti concreti al piano prospettato dal presidente George W. Approvando all'unanimita' una serie di emendamenti a un provvedimento legislativo sulla contabilita' Bush per affrontare il problema degli scandali finanziari che creano sfiducia in consumatori e investitori. Per essere operative, le misure dovranno ancora passare all'esame della Camera. Senza opposizione, il Senato ha fra l'altro deciso che gli amministratori disonesti possano essere condannati fino a dieci anni di carcere e che quanti consentono di svelarne i traffici godano di protezione federale. Amministratori e manager che certifichino come veri rapporti finanziari falsi saranno passibili di pene detentive tra i 5 e i 10 anni e di multe fino a un milione di dollari.

Dall'Italia

Ogni anno oltre seimila minori tra i 12 e i 16 anni sono vittime della tratta dai Paesi dell’Est verso l’Europa. Nel mondo l’aberrante commercio umano di bambini è stimato intorno ai due milioni ogni anno. La criminalità organizzata riserva per loro un futuro atroce: le bambine sono costrette a prostituirsi, i bambini costretti a lavorare in regime di schiavitù, o rapiti e rivenduti per le adozioni illegali o per il traffico di organi. L’Italia è il porto di approdo, e di smistamento verso l’Europa, di migliaia di bambine albanesi, moldave , rumene, bulgare, ucraine, africane e cinesi vendute dai genitori, rapite o adescate con la falsa promessa di una vita migliore. In realtà, una volta arrivate a destinazione, le minori sono private dei diritti umani fondamentali come l’identità, la salute, e l’educazione. Un’importante base operativa e di smistamento delle bambine è stata individuata nel Triveneto - nell’entroterra tra Padova e Venezia - dove si segnala il più alto numero di minori coinvolte nel traffico illegale, circa il 20 per cento, rispetto ad una media del 5 per cento delle altre città italiane. I dati emergono da una ricerca che sarà presentata ufficialmente oggi, alla conferenza internazionale: "Il Traffico di minori, piccoli schiavi senza frontiere", organizzata da 'Terre des hommes' - in collaborazione con Save the Children Italia, la Fondazione Lelio Basso e Parsec.

Gr Flash di giovedi 11 luglio - ore 11.00

gror110702 (last edited 2008-06-26 09:55:09 by anonymous)