Il Senato approva con 269 voti a favore, 12 contrari e un astenuto il decreto che rifinanzia fino alla fine dell' anno le missioni di "pace" all' estero. Il decreto passa all'esame della Camera. Votano a favore tutti i gruppi di maggioranza, compresa la Lega Nord, e di opposizione, quindi anche il Pd nonostante alcune fibrillazioni interne rientrate all'ultimo minuto. Vota contro l'Idv. Non partecipano al voto i radicali Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca. GRUPPO PD VOTA SI' NONOSTANTE DISSENSI INTERNI* - Il gruppo del Pd al Senato voterà sì in modo compatto sul decreto che rifinanzia le missioni di pace all'estero, nonostante rimanga un gruppo di una decina di dissenzienti. E' quanto è emerso dalla breve riunione dei senatori del Pd che hanno chiesto una sospensione dell'Aula per un confronto interno.Nella riunione i dissidenti hanno espresso le loro motivazioni ma, secondo quanto riferisce Vincenzo Vita, hanno assicurato la disciplina di gruppo al momento del voto."E' passata la linea che vincola tutti per il sì al decreto". Cos si registra il dissenso di almeno 10-15 senatori tra cui Ignazio Marino, Vincenzo Vita e altri esponenti della sinistra del Pd, gli ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, Roberto Di Giovan Paolo. "Voteremo compatti per il sì nonostante alcuni di noi abbiano espresso opinioni diversificate che però non si esprimeranno in Aula, ma si sono espresse in assemblea di gruppo"

ITALIA

LAVORO: PROTESTE A NAPOLI, 9 DISOCCUPATI... NAPOLI, 27 LUG - Sono stati denunciati per invasione di edificio e resistenza a pubblico ufficiale i nove aderenti al movimento Bros che stamani sono stati bloccati e portati in questura dagli agenti del reparto mobile della Questura di Napoli. I disoccupati, malgrado la presenza di loro cinque rappresentanti all'interno di una sala dell'hotel Continental - dove era in programma convegno dedicato a un progetto sul mercato del lavoro - avevano chiesto di incontrare, tutti insieme, l'assessore regionale Severino Nappi. Dopo circa un'ora di trattative sono intervenute le forze dell'ordine che ne hanno individuato e bloccati nove e portati in questura per l'identificazione

Torino Sarebbero 21 le denunce ancora da notificare per le resistenze che il movimento no tav ha praticato durante la libera repubblica della Maddalena fino ad oggi a Chiomonte. Contro l’occupazione militare dal 27 giugno la valle di Susa resiste, resiste da sempre e da sempre la magistratura svolge il suo bieco lavoro. Negli ultimi giorni i nervi iniziano a cedere e il dispositivo militare di occupazione tentenna. L’on. Agostino Ghiglia, noto destroide reazionario torinese ha iniziato così una campagna di pressione contro il movimento no tav, da lui sempre odiato. Dopo interrogazioni parlamentari e proclami ecco allora la questura di Torino che risponde con 21 denunce e qualche foglio di via, rispolverando il bau bau del black clok e delle frange violente. Denunce tutte pronte nel cassetto che non sono certo frutto di notti insonni in commissariato ma che vogliono essere un facile capro espiatorio o meglio contentino per gli onorevoli in agitazione. Un modo come un altro per portare a casa lo stipendio e cercare di accontentare un po’ tutti. Che dire, non sono stati i gas e gli idranti a fermare il movimento, neanche le ruspe, non saranno di certo queste denunce o foglia di via che potranno interrompere la resistenza del movimento no tav…

Mineo, la rivolta dei migranti.bloccata la statale per Catania Sono oltre trecento i migranti che dalle 8,45 di questa mattina hanno bloccato la statale 417 Catania-Gela per chiedere che sia loro riconosciuto lo status di rifugiati politici.Durante la notte nel "Villaggio della solidarietà" dove sono alloggiati, hanno appiccato piccoli incendi. La statale 417 è interrotta ed il traffico è stato deviato.

censura<http://fortresseurope.blogspot.com/2011/07/lasciatecientrare-ricorso-al-tar-contro.html>

mobilitazione<http://fortresseurope.blogspot.com/2011/07/lasciatecientrare-il-25-luglio-contro.html>, è arrivato il turno degli avvocati. L'Unione Forense per la tutela dei diritti umani <http://www.unionedirittiumani.it/>, ha appena comunicato di avere impugnato dinanzi al TAR del Lazio la circolare 1305<http://fortresseurope.blogspot.com/2011/06/cie-ecco-il-testo-della-circolare-della.html>del Ministro dell’Interno, che dal primo aprile vieta in modo assoluto e senza possibilità di deroghe, l’accesso da parte dei giornalisti ai centri di identificazione e espulsione, nonché ai centri di accoglienza per richiedenti asilo. Gli avvocati Anton Giulio Lana e Andrea Saccucci difendono i giornalisti Raffaella Cosentino (free lance, collaboratrice di Repubblica e Redattore Sociale) e Stefano Liberti (Il Manifesto), che alla loro richiesta di visita ai centri si sono visti opporre un diniego da parte delle prefetture di Crotone, Roma e Catania. Tali limitazioni della libertà di stampa costituiscono, secondo i legali, "un’indebita restrizione all’esercizio della libertà di stampa ed informazione, garantita dalla Costituzione e dalle norme internazionali in materia di diritti umani. Una restrizione fondata su motivazioni del tutto arbitrarie e discriminatorie".

GALLARATE, INCIDENTE SU LAVORO: MUORE OPERAIO 50ENNE (OMNIMILANO) Milano, 27 LUG - Incidente sul lavoro a Gallarate (Varese) in via Rossa. Un operaio di 50 anni è stato colpito alla testa da una trave ed è morto sul posto

ROMA - Sono posizioni sicuramente condivisibili, perchè l'opposizione all'Isaf, l'accusa direi esplita all'Europa di essersi gia' arresa prima di combattere sono cose che pensiamo in molti. A parlare, alla trasmissione radiofonica La Zanzara di Radio 24 e' l'europarlamentare leghista Mario Borghezio, commentando le motivazioni che hanno spinto Anders Behring Breivik a compiere la strage di Oslo.

Magari in buona fede - aggiunge Borghezio - ho paura che questo personaggio, sicuramente esaltato sia stato strumentalizzato. L'europarlamente sottolinea che le posizioni di Breivik 'collimano con le posizioni di molti movimenti in Europa. Borghezio si spinge oltre e quantifica l'affinita' di pensiero con Breivik in Europa per 100 milioni di persone. In sostanza, Borghezio definisce buone alcune delle idee espresse al netto della violenza e in qualche caso, ottime

ESTERI

LA TAV CINESE TRA TANGENTI E INCIDENTI

Corruzione, tangenti, creste. I grandiosi progetti di ampliamento della rete ferroviaria cinese hanno dovuto rallentare la loro «velocità» di fronte alle manette che sono scattate per molti funzionari di partito. L'ultima testa caduta, quella del ministro delle Ferrovie, accusato di aver preso tangenti per agevolare alcune ditte appaltatrici. E per guadagnarci e fare in fretta si è risparmiato sulla sicurezza. Sembra infatti che gli addetti ai lavori abbiano pericolosamente tralasciato alcune norme di sicurezza durante i lavori e il risultato sono dei clamorosi incidenti, che hanno fatto molte vittime. I responsabili ne dovranno rispondere alle autorità competenti, fatto sta che la corsa di Pechino (almeno sulle rotaie) sembra aver subito un brusco stop

Ucraina INCIDENTE MINIERA, SALE A 3 NUMERO VITTIME (ANSA) - KIEV, 27 LUG - È salito a tre il numero delel vittime dell'incidente avvenuto nella notte tra luned e marted nella miniera di carbone «Rodinskaia», nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Stamattina, infatti, i soccorritori hanno recuperato i corpi di altri due minatori morti in seguito al crollo di una volta della miniera. Altre due persone sono rimaste ferite: un minatore di 27 anni e un macchinista di 38 si trovano attualmente in ospedale in gravi condizioni

AVEVANO PARTECIPATO ALLE MANIFESTAZIONI CONTRO LA DINASTIA SUNNITA Manama Centinaia di persone sono state reintegrate al lavoro in Bahrain dopo che erano state licenziate per aver partecipato alle manifestazioni di inizio anno contro la dinastia sunnita che governa il Paese. Secondo i dati forniti dal ministero del Lavoro di Manama rilanciati da Trade Arabia, sono 564 le persone che hanno potuto riprendere la propria attività professionale. All'inizio di luglio Human Rights Watch aveva rivolto un appello al governo del Bahrain chiedendo di reintegrare oltre duemila lavoratori che erano stati licenziati per aver manifestato a favore della democrazia a marzo.

DIVAMPANO 9 INCENDI, DECINE DI VOLONTARI AL LAVORO = Lisbona, 27 lug. (Adnkronos/Dpa) - Almeno nove incendi forestali divampano in Portogallo dove decine di volontari sono andati ad affiancare i 300 effettivi, tra vigili del fuoco e uomini della protezione civile, per spegnere le fiamme. La situazione più grave, con un incendio che dura da oltre 24 ore e che ha mandato in fumo pini e eucalipti, è vicino a Torre de Moncorvo, non molto lontano dalla frontiera con la Spagna e a circa 150 chilometri da Oporto. Nella prima metà dell'anno, secondo dati ufficiali, sono andati distrutti per incendi 9.500 ettari, quasi tre volte di più che nello stesso periodo del 2010, causando danni per almeno 15 milioni di euro al paese che vive una grave crisi finanziaria.

LAURA MERDOSA!!!!!VEG(A)N POWER!

matteeewwwwwwwwwwwww :* che il lupo sia con te!STUDIA!

notizie scarse ho messo quel poco che ho trovato al volo(oh, io domani ho un esame!!)mo vedo se ti taglio una corrispondenza

italia

10 anni fa moriva carlo giuliani

Striscioni, rose rosse e bianche e girasoli sono stati appesi in piazza Alimonda, a Genova, per ricordare l'uccisione di Carlo Giuliani, il 20 luglio 2001 durante le manifestazioni per il G8. Uno striscione e' stato attaccato al cancello della chiesa di Santa Maria del Soccorso dove, sei mesi dopo la morte di Carlo Giuliani venne trovato il proiettile calibro nove che lo uccise.Intanto 10 compagni sono ancora sotto processo per devastazione e saccheggio al posto delle 300'000 persone che in quei giorni a genova mostrarono il proprio dissenso tra botte torture e arresti.audio tartarini su megaror da tagliare

TRAPANI RIVOLTA ED EVASIONE NEL CIE

Inaugurazione con rivolta e evasione. Per ora non sappiamo come sia nata la sommossa, nè se ci siano feriti tra i reclusi e le forze dell'ordine. Quel che è certo però è che una ventina dei detenuti - in gran parte tunisini - sono riusciti a fuggire nelle ultime 48 ore dal nuovo centro di identificazione e espulsione di Trapani. Quello aperto in contrada Milo due settimane fa. Difficile immaginarsi come sia potuto accadere viste le imponenti misure di sicurezza della nuova struttura, di cui dall'esterno si vedono soltanto le gabbie gialle di ferro e il muro di cinta in cemento armato. Ma la notizia è confermata addirittura dal sindacato di polizia Siulp, da mesi in trattativa con il ministero dell'Interno per un aumento dell'organico nella citta' di Trapani, dove si concentrano ormai tre campi di identificazione e espulsione (Vulpitta, Milo e Chinisia) e il centro d'accoglienza per richiedenti asilo di Salinagrande.

esteri

Sarahwi ancora incontri informali con il marocco

“Speriamo sempre che il Marocco tornerà alla ragione e agli impegni sottoscritti insieme di fronte alla comunità internazionale nel 1991 e nel 1997, riconosciuti dal Consiglio di sicurezza dell’Onu”: questa la dichiarazione di Ahmed Boukari, rappresentante del Fronte Polisario presso l’Onu, alla vigilia dell’8ª riunione informale tra gli esponenti del movimento rappresentativo del Sahara occidentale e del governo di Rabat che si apre oggi a Manhasset, nei pressi di New York. Scopo della riunione, in programma fino a domani, è quello di approfondire i colloqui tra le parti, anche in merito al corpo elettorale e ai meccanismi per l’autodeterminazione. I sahrawi accusano il Marocco di stare alterando la composizione della popolazione incentivando i marocchini a trasferirsi a sud e discriminando allo stesso tempo gli abitanti originari. Ex colonia spagnola annessa dal Marocco nel 1975, il Sahara occidentale è oggetto di una disputa trentennale tra Rabat che propone per la regione un’ampia autonomia e il Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria, che ribadisce il diritto del popolo sahrawi all’autodeterminazione .