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Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

In primo Piano

14DIC si è svolta questa mattina a piazzale clodio, l'udienza per gli arrestati del 14 dicembre, dopo aver ascoltato un testimone della difesa il giudice ha dovuto rimandare il processo al prossimo primo marzo vista l'assenza del pricipale test dell'accusa, un vice questore in servizio in quella giornata che oggi per la seconda volta non si è presentato in aula.

ESTERI

>ANSA-FOCUS/ CRISI: GRECIA; TORNA LA TROIKA,BLOCCATI I MINISTERI ECO S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ CRISI: GRECIA; TORNA LA TROIKA,BLOCCATI I MINISTERI PROTESTA DI MIGLIAIA DI STATALI NELLA CAPITALE (ANSA) - ATENE, 29 SET - Ancora una giornata campale oggi nella capitale greca dove stamani, in coincidenza con il ritorno dei rappresentanti della «troika» (Fmi, Ue e Bce) che devono decidere sull'emissione di una nuova tranche di aiuti, migliaia di dipendenti statali hanno inscenato una clamorosa protesta bloccando gli accessi di alcuni ministeri-chiave e occupandone per parecchie ore i locali. I colloqui troika-governo erano stati interrotti un mese fa perch‚ Atene non aveva rispettato il programma di riforme deciso di comune accordo con la troika. Ai tre componenti della troika spetta ora il compito di effettuare l'ennesima verifica sui conti pubblici e le tre parti del programma di risanamento dello Stato e, in caso positivo, dare il via libera alla concessione della sesta tranche del primo prestito da 110 miliardi di euro concesso alla Grecia. La prima parte del programma (che comprende i licenziamenti nel settore pubblico, la sospensione provvisoria dal lavoro e l'abolizione degli Enti inutili) riguarda le spese. La seconda concerne gli Enti di previdenza sociale ed il sistema pensionistico, mentre l'ultima parte riguarda gli introiti dello Stato. Proprio nel tentativo di impedire la ripresa dei colloqui, una cinquantina di impiegati delle Finanze hanno stamani chiuso gli ingressi del ministero dove lavorano, annunciando di voler rimanere sino a domani e chiedendo un incontro con Venizelos. Quasi nello stesso momento altre centinaia di statali li hanno imitati, sbarrando gli accessi e occupando i dicasteri di Interni, Giustizia, Lavoro, Sanit… e Agricoltura da dove se ne sono andati solo nel tardo pomeriggio. Davanti all'Ufficio delle Imposte, alcuni manifestanti hanno bruciato i moduli per il pagamento delle tasse mentre alle 18 locali l'Adedy, il sindacato dei 730 mila statali del Paese, ha convocato nella centrale piazza Klathmonos una manifestazione di protesta contro la cosiddetta sospensione temporanea dal lavoro che, nei calcoli del governo, dovrebbe riguardare decine di migliaia di lavoratori. Contro la stessa misura hanno scioperato dalle 17 alle 23 tutti i media statali tra cui le radio e tv statali e l'agenzia ANA.

Bahrein, operatori sanitari condannati a 15 anni per aver soccorso manifestanti La Corte ha anche respinto l'appello di 21 attivisti dell'opposizione, accusati a giugno di aver programmato un colpo di Stato Tredici medici e infermieri sono stati condannati a 15 anni di prigione per aver soccorso i manifestanti anti-governativi. Altri sette hanno ricevuto pene dai cinque ai dieci anni. Uno dei dimostranti è stato condannato a morte per l'uccisione di un poliziotto durante le proteste. Inoltre la corte ha respinto l'appello di 21 attivisti dell'opposizione, accusati a giugno di aver programmato un colpo di Stato. Nabeel Rajab, del Bahrain Centre for Human Rights, ha detto che gli imputati sono stati giudicati da "una corte militare" e che questo "non è in linea con gli standard internazionali per il diritto a un equo processo". Il Bahrein, a maggiornaza sciita, è teatro di insurrezioni antigovernative da febbraio. Dall'inizio delle proteste sono morte almeno 30 persone e diverse centinaia di dimostranti sono stati arrestati. 

Marocco-tgv inaugurata da sarko Nicolas Sarkozy in visita ufficiale a Tangeri presenzia insieme al re marocchino Mohammed VI alla posa della prima pietra del cantiere dell'alta velocità ferroviaria. Sulla quale viaggeranno presto treni fracesi Alstom: Casablanca - Tangeri in poco più di due ore.  La stampa marocchina sottolinea come tutto il progetto dell'alta velocita' marocchina sia 'Made in France' e sfrutti l'esperienza del Tgv francese. Per quest'opera il governo marocchino ha previsto una spesa di tre miliardi di euro, parte dei quali (920milioni di euro) prestati dalla Francia. Che dietro l'angolo fa l'occhiolino ai Paesi della primavera araba: questo è il primo progetto ferroviario di alta velocità nel mondo arabo, altri verranno - è la convinczione di Parigi - molto presto. La Banca europea degli investimenti non sarà della partita: ha detto 'no' a un finanziamento da 400 milioni di euro.

ITALIA

IMMIGRAZIONE: TRASFERITI SU BUS MIGRANTI PORTO EMPEDOCLE CRO S0A QBXB IMMIGRAZIONE: TRASFERITI SU BUS MIGRANTI PORTO EMPEDOCLE (ANSA) - PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO), 29 SET - I cento tunisini, arrivati all'alba di ieri a Porto Empedocle, da Palermo, a bordo del traghetto «Moby Vincent», sono stati fatti scendere e vengono caricati su due pullman. Gli immigrati, che erano stati portati via da Lampedusa dopo gli scontri e l'incendio del Cpt e dopo essere rimasti 4 giorni sulla nave al porto di Palermo, adesso verranno trasferiti, ma non è stata resa nota la loro destinazione. Intanto, a Porto Empedocle rimane in banchina, senza migranti a bordo, il traghetto «Moby Fantasy», che era nel porto di Palermo con alcune centinaia di tunisini portati, domenica scorsa, in Sardegna. (ANSA)

NAPOLI: RETE RECLAIM, OCCUPATA EX SCUOLA BELVEDERE AL VOMERO - Questa mattina presto gli attivisti della rete Reclaim, rete urbana contro la crisi, hanno occupato i locali della ex scuola Belvedere al Vomero, quartiere collinare di Napoli. «Una ex scuola fino al maggio scorso - spiega rete Reclaim - quando l'ordine delle suore del Buon Pastore che ne detiene la proprietà decise di mandare lo sfratto alla scuola comunale. Oggi il progetto delle suore sembra essere quello di fare, li dove sorgeva la scuola, un bed and breakfast. Una nuova speculazione della chiesa che non paga un euro della crisi, continua mantenere l'esenzione fiscale su immobili come questo di Via Belvedere». La chiesa, aggiunge rete Reclaim, «non paga la crisi, studenti, disoccupati e precari invece si. Dove c'era una scuola la chiesa ci fa un albergo». Gli attivisti di Reclaim, che pochi giorni fa, sempre al Vomero, avevano occupato Equitalia contro il debito, hanno esposto uno striscione 'Sfrattano scuole, costruiscono alberghi, non pagano la crisi, No Vat', ed un altro striscione che richiama la manifestazione degli 'indignatì del 15 ottobre. Gli attivisti chiedono che la scuola Belvedere, che ora si trova in una sede più piccola in Via Acitillo, ritorni alla sua sede centrale in Via Belvedere e che venga impedita la costruzione di un opera «speculativa» come un albergo in via Belvedere. I manifestanti si recheranno all'uscita degli alunni in della scuola in Via Acitillo, per promuovere un'assemblea alle 16 nei locali della scuola occupata a Via Belvedere.

Palermo audio di un compagno di Palermo circa lo scorso fine settimana dove c'è stata la rioccupazione dello stabile dello studentato anomalia al termine del corteo di sabato 24 e l'irruzione al porto di domenica 25 degli/lle attivisti/e antirazzisti/e nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle navi-lager dove sono rinchiusi i migranti.

Audio palermo


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ITALIA

si è svolta questa mattina a piazzale clodio, l'udienza per gli arrestati del 14 dicembre, dopo aver ascoltato un testimone della difesa il giudice ha dovuto rimandare il processo al prossimo primo marzo vista l'assenza del pricipale test dell'accusa, un vice questore in servizio in quella giornata che oggi per la seconda volta non si è presentato in aula.

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NAPOLI: RETE RECLAIM, OCCUPATA EX SCUOLA BELVEDERE AL VOMERO - Questa mattina presto gli attivisti della rete Reclaim, rete urbana contro la crisi, hanno occupato i locali della ex scuola Belvedere al Vomero, quartiere collinare di Napoli. «Una ex scuola fino al maggio scorso - spiega rete Reclaim - quando l'ordine delle suore del Buon Pastore che ne detiene la proprietà decise di mandare lo sfratto alla scuola comunale. Oggi il progetto delle suore sembra essere quello di fare, li dove sorgeva la scuola, un bed and breakfast. Una nuova speculazione della chiesa che non paga un euro della crisi, continua mantenere l'esenzione fiscale su immobili come questo di Via Belvedere». La chiesa, aggiunge rete Reclaim, «non paga la crisi, studenti, disoccupati e precari invece si. Dove c'era una scuola la chiesa ci fa un albergo». Gli attivisti di Reclaim, che pochi giorni fa, sempre al Vomero, avevano occupato Equitalia contro il debito, hanno esposto uno striscione 'Sfrattano scuole, costruiscono alberghi, non pagano la crisi, No Vat', ed un altro striscione che richiama la manifestazione degli 'indignatì del 15 ottobre. Gli attivisti chiedono che la scuola Belvedere, che ora si trova in una sede più piccola in Via Acitillo, ritorni alla sua sede centrale in Via Belvedere e che venga impedita la costruzione di un opera «speculativa» come un albergo in via Belvedere. I manifestanti si recheranno all'uscita degli alunni in della scuola in Via Acitillo, per promuovere un'assemblea alle 16 nei locali della scuola occupata a Via Belvedere.

audio tunisi

GRECIA; MANIFESTANTI BLOCCANO INGRESSI MINISTERI Circa 200 dipendenti statali hanno bloccato stamani gli accessi del ministero delle Finanze greco e di altri dicasteri prima dell'inizio dei colloqui tra il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos con i rappresentanti della «troika» tornati oggi ad Atene per riprendere le trattative con il governo greco sulle riforme strutturali necessarie per il risanamento dell'economia del Paese. I dimostranti, come hanno riferito fonti della polizia, oltre all'ingresso del ministero delle Finanze, stanno impedendo anche l'accesso ai dicasteri degli Interni, Giustizia, Lavoro, Sanità e Agricoltura. Sino ad ora le proteste si svolgono in maniera pacifica.

Al-Mizan: '4.773 palestinesi uccisi in 11 anni'

Gaza - InfoPal. "Al-Mezan", organizzazione palestinese per i diritti umani, ha pubblicato un rapporto nel quale si elencano le perdite in termini di vite umane negli undici anni che separano la data odierna dallo scoppio dell'Intifada al-Aqsa, nel settembre 2000.

4.773 palestinesi sono stati uccisi, 1.074 sono bambini e 223 donne.

Nel presentare al pubblico l'ultimo resoconto, ieri, in conferenza stampa, i relatori di Al-Mezan hanno ricordato la passeggiata provocatoria di Ariel Sharon - scortato da numerosi poliziotti e agenti di sicurezza - sulla spianata della moschea di Al-Aqsa, ad al-Quds (Gerusalemme), e i violenti scontri con i palestinesi. I morti e i numerosi feriti delle prime ore di Intifada.

"Da allora - dichiara il gruppo per i diritti umani - i crimini di Israele contro il popolo palestinese non si sono mai fermati, e lo Stato ebraico ha dimostrato di non avere alcuna considerazione per le norme internazionali di diritto umanitario".

A causa dell'offensiva israeliana (Operazione Piombo Fuso 2008-2009) contro la Striscia di Gaza, nel territorio costiero si registra un'impennata dei dati relativi a uccisioni, ferimenti e proprietà distrutte.

Proprietà palestinesi danneggiate/distrutte da Israele: - 19.022 case danneggiate; - 4.694 distrutte completamente; - 40.779 ettari di terra agricola deturpata; - 1.028 edifici ad uso pubblico distrutte (scuole, luoghi di culto e altre istituzioni); - 1.308 attività commerciali distrutte; - 542 impianti di produzione industriale distrutti; - 1.239 autovetture distrutte.

"La situazione umanitaria e dei diritti umani è sempre più preoccupante a causa del persistere dell'assedio illegale voluto da Israele su Gaza: ogni aspetto della vita dei palestinesi qui è colpito dal blocco, in particolare il settore della salute.

"L'anniversario dell'Intifada al-Aqsa coincide con un escalation del processo di ebraicizzazione di Gerusalemme e con l'espulsione della sua popolazione palestinese originaria, compresi i legittimi rappresentanti.

"Continua a pieni ritmi la costruzione del Muro d'Apartheid e di colonie israeliane nella Cisgiordania occupata, sotto lo sguardo della comunità internazionale inerme che non fa nulla per proteggere la popolazione civile, né per garantire l'applicazione delle risoluzioni Onu con le quali si riconosce il diritto nazionale dei palestinesi.

"Attraverso le quotidiane violazioni, e con l'estensione della zona cuscinetto (buffer zone), Israele ha ridotto la terra agricola di Gaza dal 17% al 35% del totale dell'area agricola a disposizione. Come conseguenza, centinaia di famiglie palestinesi non dispongono più di una fonte di sostentamento e corrono un altissimo pericolo di vita quando provano ad avvicinarsi per lavorare le terre o per i raccolti.

Violazioni israeliane alla pesca di Gaza. A Gaza continua anche l'assedio israeliano all'attività ittica. I pescatori palestinesi di Gaza sono interdetti dallo scendere in mare oltre le tre miglia nautiche e sono continuamente sottoposti alle aggressioni della Marina israeliana, la quale, senza alcun motivo, confisca loro le barche e, in maniera deliberata, distrugge l'attrezzatura di lavoro.

- 193 pescatori palestinesi sono stati sequestrati in 59 episodi; - in 209 casi, gli israeliani hanno aperto il fuoco contro i pescatori di Gaza uccidendone sei e ferendone 22; - 68 le barche palestinesi sequestrate e danneggiate da Israele.

"Il silenzio della comunità internazionale amplifica l'impunità di cui ha sempre goduto Israele. Lo Stato ebraico non conosce livelli di gravità e, puntualmente, attacca con lo scopo di uccidere e di appropriarsi di terra palestinese".

Sul Muro d'Apartheid. "L'Apartheid prodotta dal Muro in Cisgiordania, le demolizioni e l'espansione coloniale sono il riflesso della politica ufficiale di Israele. E proprio il il Muro d'Apartheid rappresenta il mezzo e l'obiettivo di rilievo della politica coloniale israeliana, lo dimostra l'inosservanza del governo di Israele per il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia nel quale si rimarcava lo status di terra occupata dei Territori palestinesi. Quanto a diritti umani, insieme a quel parere giuridico-legale, si devono qui menzionare anche le violazioni israeliane alla IV Convenzione di Ginevra".

"I crimini commessi da Israele nell'ultimo decennio non possono restare imputi, né proseguire nel silenzio generale. Si richiede, pertanto, di perseguire legalmente i responsabili israeliani dei singoli crimini contro i palestinesi, come gli israeliani responsabili di aver compiuto crimini di guerra".


Gr 9:30

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gror110929 (last edited 2011-09-29 17:20:24 by anonymous)