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FEMMINICIDI

ROMA, 28 SET - uomo arrestato per aver violentato una bambina di 11 anni.

SANLURI, 29 SET - uomo arrestato per sequestro di persona e violenza sessuale contro una donna straniera

FIRENZE, 29 SET - uomo violenta una donna

CINISELLO BALSAMO, 30 SET - uomo accoltella e uccide la sua ex che già lo aveva denunciato per molestie

MILANO, 30 SET - Due uomini sono stati arrestati per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex fidanzate.

BARI, 30 SET - medico psichiatra arrestato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una paziente.

NAPOLI, 1 OTT - uomo ha abusato per 2 anni di una ragazza in una casa famiglia

CESENA, 1 OTT - uomo sequestra, picchia e stupra una donna

TRIESTE, 3 OTT - quattro uomini sono stati arrestati per aver abusato piu' volte di una donna di 31 anni

MARSALA, 3 OTT - iniziato il processo a cinque militari della Marina accusati di violenza sessuale nei confronti di una collega

Esteri

LIBIA: L'80% DEI RAID DELLA NATO PARTITI DALLE BASI ITALIANE

Gli aerei da guerra italiani che bombardano la Libia hanno finora sganciato circa 850 bombe a guida laser e satellitare e piu' di 25 missili da crociera Storm Shadow, per un costo complessivo dei soli ordigni pari a circa 60 milioni. E' quanto scrive il Sole 24 Ore che, citando fonti vicine agli ambienti Nato, fornisce un bilancio aggiornato del ruolo dell'Italia nella guerra imperialista libica.

Oltre l'80% del totale delle missioni aeree - continua il Sole 24 ore - sono state lanciate da basi italiane senza le quali l'operazione Unified Protector sarebbe stata inattuabile. E quindi gli aerei italiani hanno svolto un ruolo fondamentale, con un numero di missioni che la scorsa settimana aveva superato quota 2.000 (con oltre 7.000 ore di volo) a cui aggiungere le quasi 400 compiute dagli elicotteri: c'è da esserne veramente poco fiere/i!

I raid italiani, sempre secondo le fonti interpellate dal Sole 24 Ore, hanno avuto una precisione del 97% e - con quale falsità e presunzione! - non ci sono state vittime civili. Noi sappiamo che non è così!

Israele, famiglie dei detenuti si uniscono allo sciopero della fame

In solidarietà allo sciopero della fame in corso nelle prigioni di Israele, ieri, 3 ottobre, i parenti dei detenuti palestinesi protagonisti dell'azione, hanno reso nota la propria adesione alla protesta, limitandosi solo a bere. Erano a centinaia le persone presenti a quello che è stato definito il sit-in con la più grande partecipazione degli ultimi anni.A partire da ieri, infatti, ai 6mila detenuti sparsi in tutte le prigioni israeliane impegnati da una settimana nello sciopero della fame, si sono uniti altri 1.500 prigionieri palestinesi che rifiuteranno i tre pasti giornalieri dati loro dalle autorità carcerarie israeliane. Tutti contestano abusi e pratiche illegali all'interno delle prigioni di Israele, le detenzioni in isolamento di molti compagni (che si protaggono anche più anni).

Galilea: destra israeliana brucia moschea

Nuovi incidenti si sono verificati nel villaggio arabo di Tuba-Zangaria (Galilea) dove ieri una moschea è stata bruciata da ignoti, probabilmente militanti della estrema destra ebraica. Nella notte gruppi di dimostranti locali hanno appiccato il fuoco a diversi edifici pubblici e hanno bloccato gli accessi del villaggio con barricate. Secondo la radio militare, i dimostranti avrebbero esploso colpi di armi da fuoco contro la polizia, che solo in mattinata è riuscita a tamponare la situazione.

Grecia L'Europa chiede nuovi tagli L'Eurogruppo fa slittare ancora, almeno fino a dopo il 13 ottobre, gli aiuti alla Grecia. Intanto continuano i diktat sui tagli da parte della della cosidetta Troika (Fmi, Bce, Ue) che ancora non ha fatto uscire il rapporto completo: si dice comunque che la Grecia non rispettera' i target fiscali concordati per il 2012 e, anche per questo, dovra' fare ancora di piu per i due anni successivi, ammonisce il presidente dell'organismo Jean Claude Junker che chiede nuove misure.

SPAGNA: FEMMINISTE IN PIAZZA PER L'ABORTO

mercoledì scorso, 28 settembre, le compagne femministe di Barcellona hanno organizzato una breve azione informativa di fronte ad un consultorio di quartiere, come azione di lotta per la depenalizzazione dell'aborto e per l'aborto libero e gratuito. l'azione è stata l'occasione inoltre per dare visibilità alla mancanta applicazione della legge sull'interruzione volantaria di graviddanza e per informare le donne sui passi da seguire per effettuare una IVG nella comunitá autonoma catalana.

[volendo si può mandare lo spot che ha mandato adivinanza aborto.mp3 anche se è in spagnolo si capisce ed è carino]

FRANCIA: MANIFESTAZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Sabato 1 ottobre alcune centinaia di donne hanno partecipato a Parigi a una 'Marcia delle prostitute' per protestare contro il sessismo e la colpevolizzazione delle vittime di aggressioni a scopo sessuale.

Vestite con minigonne o short, qualcuna in reggiseno, con un palloncino rosso a forma di cuore legato al polso, le manifestanti hanno msfilato da Montparnasse al Pantheon, nel quartiere latino.

In prima fila, uno striscione con la scritta No e poi no. Uno stupro non e' mai consensuale, ne' provocato, ne' meno che mai colpa della vittima!.

Il caso Strauss-Kahn - ha dichiarato Gaelle Hym, responsabile nazionale dell'organizzazione SlutWalk France, in riferimento allo stupro da parte dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale contro una lavoratrice - e' stato rivelatore della misoginia della nostra societa.

La 'SlutWalk' e' un concetto nato a Toronto, in Canada, lo scorso aprile, in risposta alle dichiarazioni sessiste di un poliziotto che indagava su alcuni stupri commessi in un campus. Durante una riunione di prevenzione - si legge in un volantino distribuito durante il corteo - quel poliziotto consiglio' alle donne di non vestirsi come 'puttane' se non volevano farsi stuprare. Nel volantino si ricorda che in Francia, ogni giorno, 137 donne vengono stuprate, che una donna su 10 e' o sara' vittima di violenze sessuali e che ogni due giorni e mezzo una donna muore uccisa del compagno o dell'ex compagno.

TURCHIA

'La tortura psicologica continua per Pinar Selek

Nel caso Pinar Selek che dura da 13 anni, la decisione giuridica è stata di nuovo rimandata. Il caso della sociologa e scrittrice Pinar Selek che è stata assolta tre volte per il caso dell'esplosione del mercato egiziano d'istanbul del 1998, è stato di nuovo esaminato mercoledi scorso 28 settembre dalla 12e corte di Besikas per completare l'istruttoria. Ricordiamo che lo stesso tribunale l'aveva per la terza volta il 9 febbraio 2011. Il procuratore aveva allora deciso di fare appello nei confronti della decisione, costringendo Pinar a vivere all'estero. Dopo aver subito il carcere e le torture fisiche, Pinar subisce attualmente una tortura psicologica che non ha fine. Pinar Selek non é sola. dispone di un forte sostegno in Turchia nei paesi dell'europa occidentale. Continueremo a seguire la vicenda di Pinar,e,in particolare il nuovo percorso giudiziario con l'udienza del 7 marzo 2012, data alla quale è stata rinviato il caso.

INCIDENTI LAVORO: UNA STRAGE QUOTIDIANA

Oggi: Catania: due operai sono rimasti feriti a causa del crollo di un ponteggio.

Ieri: Barletta: morte 5 donne nel crollo di una palazzina già giudicata pericolante, che ospitava una impresa tessile. Sono morte 4 donne che lavoravano nel maglificio situato nel seminterrato della palazzina : Matilde Doronzo, di 32 anni, Giovanna Sardaro, di 30 anni, Antonella Zaza, di 36 anni, Tina Ceci, di 37 anni e Maria Cinquepalmi,14 anni, figlia dei titolari del laboratorio tessile.

Le donne lavoravano in 'nero', senza contratto. Lo raccontano i parenti delle donne morte, assiepati davanti all'obitorio del Policlinico di Bari dove si trovano i corpi delle operaie in attesa dell'autopsia. Erano donne - dicono - che lavorava per sopravvivere.

E sempre ieri:

A Napoli, un lavoratore addetto alla manutenzione dell' Ippodromo di Agnano, è stato ivestito dalla macchina della giuria, è morto durante la corsa in ospedale.

A Corteno Golgi (Bs), un artigiano di 54 anni, Pietro Savardi, e' morto mentre stava sistemando un ascensore dell'albergo Cristallo: l'uomo si trovava nel vano ascensore quando e' stato colpito da un contrappeso che l'ha schiacciato.

A Nuoro, un agricoltore e' morto in un incidente sul lavoro avvenuto ieri: Romano Perino, di 73 anni, e' stato travolto dal trattore con il quale stava lavorando.

NAPOLI: ABORTI CLANDESTINI, ARRESTATO GINECOLOGO LATITANTE

Un noto ginecologo napoletano, latitante dal 2008, gia' condannato nell'ambito di un'inchiesta su aborti clandestini a Napoli, e' stato rintracciato e arrestato a Roma.

Achille della Ragione, 64 anni, noto professionista della Napoli bene e' stato individuato attraverso l'analisi dei dati di traffico registrati su un suo blog privato e sulla sua casella di posta elettronica.

Il ginecologo era ricercato perche' condannato in via definitiva a dieci anni di carcere per interuzione di gravidanza senza il consenso della donna. Una sentenza giunta nell'agosto del 2008 dopo un lungo processo riguardante fatti risalenti agli anni '90, in violazione della legge 194, e di commercio e somministrazione di medicinali guasti/scaduti.

VIAREGGIO: INCIDENTE PROBATORIO PER LA STRAGE DEL TRENO

I periti del Gip, delle parti civili, e degli indagati si sono di nuovo riuniti a Viareggio per svolgere degli accertamenti fotografici sulla cisterna dalla quale fuoriusci' il gpl dopo il deragliamento del carro che la trasportava: il gas si incendio' ed esplose provocando la strage.

Circa 200 persone dei Comitati dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, stamattina hanno presidiando con un sit-in l'area della stazione di Viareggio dove e' in corso l'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sull'incidente ferroviario del 29 giugno 2009, che provoco' 32 morti.

Al passaggio dei treni in stazione i macchinisti salutano i manifestanti con tre fischi. oltre 7.000 ore di volo) a cui aggiungere le quasi 400 compiute dagli elicotteri: c'è da esserne veramente poco fiere/i!

TARANTO - LA LUNGA GIORNATA DI LOTTA DELLE LAVORATRICI DELLE PULIZIE

La lunga giornata di lotta di ieri delle lavoratrici delle pulizie delle scuole comunali si è conclusa con un parziale e momentaneo risultato. La giornata era iniziata alle 7 del mattino con presidi riuscitissimi presso ogni scuola, con lavoratrici combattive e determinate che hanno respinto e fatto fallire anche tentativi della Ditta Trial di mandare lavoratori assunti nella notte precedente e in giornata per sostituire le lavoratrici in lotta e iniziare comunque il servizio. Questi presidi hanno permesso dovunque un rapporto positivo con i genitori dei bambini, preoccupati giustamente di come poteva essere garantita l'igiene e la pulizia delle scuole con un servizio di pulizia fornito da Comune e ditta così ridotto Questa presenza ai cancelli delle scuole è durata fino al primo pomeriggio, mentre alle 13 circa si teneva un urgente incontro di cgil, cisl, slai cobas e rappresentanza delle lavoratrici con il Sindaco e l'Ass. Bardoscia.

Soltanto a seguito di questo incontro e della comunicazione formale del sindaco Stefano di aver già convocato per lunedì prossimo alle 12 un tavolo con ass. Bardoscia, ass. al Lavoro e dirigenti del settore pubblica istruzione, volto ad aumentare l'orario di lavoro giornaliero delle lavoratrici, nel pomeriggio di ieri fino alle 21, tutte le 94 lavoratrici hanno sottoscritto - in luogo "neutro" (e non presso una sede sindacale) come lo slai cobas aveva chiesto nei giorni prima - un contratto MOMENTANEO, che comunque già riporta un leggerissimo aumento dell'orario: da 1 ora e 40 al giorno a 1 ora e 50 minuti - il cui significato è chiaramente soprattutto di principio verso una ditta che il giorno prima aveva fatto passi indietro ai suoi stessi dati, e il cui valore è dovuto al fatto che anche questi 10 minuti sono stati frutto solo della protesta di massa delle lavoratrici che aveva fatto fallire il ricatto della ditta: o prendere o mando altri lavoratori.

Ora, la nuova tappa importante di questa lunga vertenza è per lunedì alle 12 a Palazzo di città. Pretendiamo che il sindaco dia effettivamente seguito alle sue stesse parole nell'incontro di ieri: "Non è possibile accettare 2 ore di lavoro, si spendono più soldi per la benzina... è impensabile che un lavoro così delicato possa essere svolto in due ore... noi dobbiamo rivedere questa situazione per fare un passo avanti". Diffidiamo il sindaco e il comune di fare, come è accaduto in altre occasione, belle dichiarazioni e niente o pochissimi fatti.

Per questo, la mobilitazione e la vigilanza delle lavoratrici deve proseguire. PERTANTO, LUNEDI' CHIAMIAMO LE LAVORATRICI A VENIRE ALLE 12 A PALAZZO DI CITTA'.

lavoratrici SLAI COBAS per il sindacato di classe – TARANTO

Sestri Ponente

Gli operai, che da ieri hanno occupato lo stabilimento di Sestri Ponente, annunciando un'occupazione ad altranza, anche questa mattina hanno sfilato in corteo fino alla prefettura. Operai e maestranze del cantiere di Sestri Ponente infatti ieri hanno occupato lo stabilimento e bloccato l’accesso dell’autostrada dalla sopraelevata che collega Genova ovest con l’A11/A26. Lo sciopero come l’occupazione del cantiere, decisa durante l’assemblea di stamani, sia a tempo indeterminato. “La mancanza di commesse – ha affermato la Fiom – e la sottoscrizione di un accordo tra Fim, Uilm e azienda dell’accordo su Riva Trigoso e Muggiano, accordo che di fatto esclude Sestri Ponente e in prospettiva anche Riva, sono elementi che contribuiscono a far salire la tensione tra i lavoratori”.

Chiomonte (Val Susa), Il teatrino Tav e la trivella del non cantiere

Dal sito notav.info leggiamo: La Stampa di Torino di stamani dà la notizia del via alla fase 2 del cantiere della Maddalena di Chiomonte, scrivendo a firma del solito scribacchino Numa che le trivelle sono partite a sorpresa nella notte e hanno potuto iniziare a lavorare completamente indisturbate. Pare, secondo Numa, che i No Tav siano stati colti di sorpresa e così non abbiano potuto intervernire. Ma la verità è bene altra. Intanto le trivelle sono una trivellina piccina piccina e per altro abbastanza sgangherata e fatiscente, di quelle che si utilizzano per fare i pozzetti dell’acqua nell’orto dietro casa. I No Tav sapevano benissimo che c’era un movimento strano che preannunciava l’arrivo della fantomatica tassellatrice. Numa scrive che c’è stato un eccezionale dispiegamento di forze di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Noi aggiungiamo che c’è già da quest’estate e che ci sono pure gli alpini mercenari, caso mai non si fosse accorto. Il tutto per una spesa giornaliera di oltre 90.000 euro. E’ un po’ come se, per fare un buco nel muro del bagno di casa con il trapano e per fissare un appendino, una persona spendesse circa 900 euro al giorno. Sono patetici e ricoli, il problema è che sono soldi nostri e ci sentiamo presi per il culo. Hanno dovuto in qualche modo far ripartire il mirabolante teatrino della Tav per convincere l’Europa e la trivellina fa semplicemente parte di una sciatta scenografia. Peccato che questo sia un film già visto che sicuramente non vincerà l’Oscar e forse nemmeno un mongolino d’oro… Siamo solo all’inizio, e per loro sarà sempre più dura. Per chi volesse vedere il fantastico cavatappi all’opera, l’appuntamento è a partire dalle 17,00 presso la baita Clarea.

gror111004 (last edited 2011-10-04 18:57:03 by anonymous)