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'''SCONTRI NELLA NOTTE AL CAIRO'''

Nel quinto giorno consecutivo di proteste, nuovi scontri sono scoppiati all'alba a piazza Tahrir. Quattro persone sono rimaste uccise. Le autorità non parlano di morti bensì di quattro feriti. Cinquantasette sarebbero, invece, i feriti secondo i manifestanti. Un responsabile del ministero della Sanità ha detto alla tv di Stato che quattro persone sono rimaste ferite, mentre un coordinatore dei soccorsi dei manifestanti, Mohamed Mustafa dice che quattro persone sono state uccise. «Gli scontri ci sono stati tra le 3.30 e le 5 del mattino (le 2.30 e le 4 in Italia)», ha detto. Secondo altri testimoni, ci sono stati lanci di pietre e spari. Un medico di un ospedale da campo installato dai manifestanti di aver visto un bambino di 14 anni colpito da un proiettile al petto.
 Per il quinto giorno consecutivo, i militari egiziani hanno sparato proiettili contro i manifestanti, oltre ad aver usato bastoni e gas lacrimogeni per disperdere la folla accampata in piazza Tahrir, simbolo della rivolta che ha portato alle dimissioni l'ex presidente Hosni Mubarak. E dove ora continuano la protesta e le manifestazioni per chiedere che la giunta militare rimetta i suoi poteri a favore di un'autorità civile. I manifestanti accusano le forze della polizia e dell'esercito di aver usato proiettili veri.
 Secondo testimoni, centinaia di forze governative in tenuta antisommossa hanno aperto il fuoco contro i manifestanti pacifici. «Hanno inseguito i manifestanti e dato fuoco a qualsiasi cosa che trovavano sulla loro strada, compresi dispositivi medici e coperte», ha raccontato un testimone. In quattro giorni di sanguinosa repressione a piazza Tahrir sono morti 14 manifestanti e oltre 500 sono rimasti feriti. Nel pomeriggio di ieri avevano sfilato in piazza un migliaio di donne per protestare contro le violenze della giunta militare prendendo a simbolo la donna che è stata picchiato selvaggiamente in piazza ,strappandole i vestiti di dosso, una donna in piazza nei giorni scorsi .




'''SIRIA ANCORA MASSACRI'''

 Almeno 111 civili sono stati uccisi martedì dalle forze di sicurezza siriane a Kafrueid, nella regione d'Idleb, nel nordest della Siria, nell'ambito di scontri contro gli oppositori al presidente Assad. Lo denuncia l'Osservatorio siriano dei diritti umani. Già martedì sera, la stessa organizzazione aveva parlato di 37 morti fra i civili e di almeno 100 tra i soldati disertori, precisando però di temere un massacro nel villaggio. Si tratta del più grave bilancio dallo scorso luglio, quando ad Hama vennero uccise 139 persone. Idlib, che è vicino alla frontiera settentrionale con la Turchia, è stato recentemente teatro di duri scontri.
 Già giovedì dovrebbero arrivare in Siria i primi osservatori della Lega Araba Lo ha fatto sapere il segretario generale della Lega, Nabil Elaraby. Altri 150 ispettori sono invece attesi entro fine mese. Gli attivisti però sono scettici sul reale impegno di Assad a rispettare il piano sottoscritto con la Lega Araba . Secondo le Nazioni Unite, dal marzo scorso sono 5.000 le persone uccise nella repressione contro le proteste anti-regime.


'''ATTACCO IN AFGANISTAN'''
 Cinque soldati polacchi sono morti nell'esplosione di una bomba al passaggio di un convoglio di truppe Nato, nel Sudest dell'Afghanistan. L'attacco, immediatamente rivendicato dai talebani, è avvenuto alla periferia di Ghazni, capoluogo della provincia omonima. L'Isaf non ha ancora reso noto la nazionalità dei soldati, ma i media di Varsavia hanno dato la notizia. l'attacco è stato rivendicato con un sms inviato alla France Presse dal portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. Nel 2011 sono 532 i soldati dell'Isaf rimasti uccisi.


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Sull'articolo 18 è scontro governo-sindacati. Il capo dello Stato invita alla moderazione:
Dall'esponente del governo anche un affondo sui giornalisti: «Troppi privilegi»

«Alzare i salari, sfidiamo la Fornero»
E lei: «Manovra equa, io la difendo»
 sull'articolo 18, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, intervistato su Raitre, fa appello al ministro Elsa Fornero. «La sfido - dice il leader sindacale - a discutere come alzare il salario ai flessibili e di come il governo debba incentivare fiscalmente e con altri strumenti questa possibilità, questo significa andare incontro ai giovani». La replica della titolare del Welfare non si è fatta attendere. «In linea di massima è vero che bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi, non è una cosa che ci sfugge - ha detto la Fornero -. Conosciamo questo divario nella distribuzione dei redditi che si è creato negli ultimi anni, ma direi negli ultimi 15-20 anni», ha aggiunto il ministro a margine dei lavori sulla manovra al Senato.
Bonanni: «Così aiutiamo i giovani» Dopo lo sciopero di 3 ore continua la pantomima tra sindacati concertativi e governo funzionale a fare accettare ai lavoratori le modifiche previste, ricordiamo che sulla questione dell'art. 18 la cisl si è sempre dichiarata disponibile al confronto.

'''TAGLI AL SENATO MA..'''
 Barricati nel ristorante di palazzo Madama a Roma. È la decisione presa da una trentina di camerieri per protestare contro le 9 lettere di licenziamento arrivate martedì a carico di alcuni componenti del personale della Gemeaz Cusin, società che gestisce in appalto il ristorante, la buvette e la tabaccheria del Senato.
 Per oltre un'ora si sono chiusi in assemblea sindacale all'interno del ristorante che poi ha regolarmente riaperto intorno alle 19.30. Al centro della vicenda, le lettere di licenziamento: la Gemeaz, spiegano i camerieri, ha chiesto di rescindere in modo consensuale il contratto con palazzo Madama e ha chiesto di arrivare a una intesa per non dover pagare le penali. Decisione legata ai nuovi prezzi del menu del ristorante che hanno portato molti senatori a disertarlo. Questo, però, ha avuto come prima conseguenza, aggiungono i dipendenti, l'intenzione della società di mettere in cassa integrazione 20 dipendenti su 68. Ipotesi a cui i sindacati di Cgil e Cisl hanno detto di no. Successivamente, sono arrivate le lettere di messa in mobilità per 9 di loro.

'''007 ASSASSINO PER GELOSIA'''
 Lo avrebbe aspettato sotto casa, nel quartiere Nomentano, e poi, accecato dalla gelosia lo avrebbe pugnalato al cuore. Non sopportava le attenzioni che quell'uomo, Raphael Cohen, riservava alla sua ragazza. Si sarebbe fatto aiutare anche da una donna per quell'omicidio avvenuto il 13 giugno scorso in via Lanciani. A uccidere il commerciante romano sarebbe stato un agente segreto in servizio all'Aise, il servizio di controspionaggio militare. L'uomo è iscritto nel registro degli indagati da luglio con l'accusa di omicidio volontario. Indagata anche una sua amica: avrebbe aiutato l'agente a eludere le indagini. Lo 077 non è stato sospeso, si aspettano le conclusioni delle indagini. I militari, la pm Barbara Sargenti e il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani considerano il caso «risolto». Cohen in passato aveva già ricevuto una denuncia per molestie. Ancora una mela marcia ! ma quante sono ?

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SCONTRI NELLA NOTTE AL CAIRO

Nel quinto giorno consecutivo di proteste, nuovi scontri sono scoppiati all'alba a piazza Tahrir. Quattro persone sono rimaste uccise. Le autorità non parlano di morti bensì di quattro feriti. Cinquantasette sarebbero, invece, i feriti secondo i manifestanti. Un responsabile del ministero della Sanità ha detto alla tv di Stato che quattro persone sono rimaste ferite, mentre un coordinatore dei soccorsi dei manifestanti, Mohamed Mustafa dice che quattro persone sono state uccise. «Gli scontri ci sono stati tra le 3.30 e le 5 del mattino (le 2.30 e le 4 in Italia)», ha detto. Secondo altri testimoni, ci sono stati lanci di pietre e spari. Un medico di un ospedale da campo installato dai manifestanti di aver visto un bambino di 14 anni colpito da un proiettile al petto.

  • Per il quinto giorno consecutivo, i militari egiziani hanno sparato proiettili contro i manifestanti, oltre ad aver usato bastoni e gas lacrimogeni per disperdere la folla accampata in piazza Tahrir, simbolo della rivolta che ha portato alle dimissioni l'ex presidente Hosni Mubarak. E dove ora continuano la protesta e le manifestazioni per chiedere che la giunta militare rimetta i suoi poteri a favore di un'autorità civile. I manifestanti accusano le forze della polizia e dell'esercito di aver usato proiettili veri. Secondo testimoni, centinaia di forze governative in tenuta antisommossa hanno aperto il fuoco contro i manifestanti pacifici. «Hanno inseguito i manifestanti e dato fuoco a qualsiasi cosa che trovavano sulla loro strada, compresi dispositivi medici e coperte», ha raccontato un testimone. In quattro giorni di sanguinosa repressione a piazza Tahrir sono morti 14 manifestanti e oltre 500 sono rimasti feriti. Nel pomeriggio di ieri avevano sfilato in piazza un migliaio di donne per protestare contro le violenze della giunta militare prendendo a simbolo la donna che è stata picchiato selvaggiamente in piazza ,strappandole i vestiti di dosso, una donna in piazza nei giorni scorsi .

SIRIA ANCORA MASSACRI

  • Almeno 111 civili sono stati uccisi martedì dalle forze di sicurezza siriane a Kafrueid, nella regione d'Idleb, nel nordest della Siria, nell'ambito di scontri contro gli oppositori al presidente Assad. Lo denuncia l'Osservatorio siriano dei diritti umani. Già martedì sera, la stessa organizzazione aveva parlato di 37 morti fra i civili e di almeno 100 tra i soldati disertori, precisando però di temere un massacro nel villaggio. Si tratta del più grave bilancio dallo scorso luglio, quando ad Hama vennero uccise 139 persone. Idlib, che è vicino alla frontiera settentrionale con la Turchia, è stato recentemente teatro di duri scontri. Già giovedì dovrebbero arrivare in Siria i primi osservatori della Lega Araba Lo ha fatto sapere il segretario generale della Lega, Nabil Elaraby. Altri 150 ispettori sono invece attesi entro fine mese. Gli attivisti però sono scettici sul reale impegno di Assad a rispettare il piano sottoscritto con la Lega Araba . Secondo le Nazioni Unite, dal marzo scorso sono 5.000 le persone uccise nella repressione contro le proteste anti-regime.

ATTACCO IN AFGANISTAN

  • Cinque soldati polacchi sono morti nell'esplosione di una bomba al passaggio di un convoglio di truppe Nato, nel Sudest dell'Afghanistan. L'attacco, immediatamente rivendicato dai talebani, è avvenuto alla periferia di Ghazni, capoluogo della provincia omonima. L'Isaf non ha ancora reso noto la nazionalità dei soldati, ma i media di Varsavia hanno dato la notizia. l'attacco è stato rivendicato con un sms inviato alla France Presse dal portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. Nel 2011 sono 532 i soldati dell'Isaf rimasti uccisi.

ITALIA

Sull'articolo 18 è scontro governo-sindacati. Il capo dello Stato invita alla moderazione: Dall'esponente del governo anche un affondo sui giornalisti: «Troppi privilegi»

«Alzare i salari, sfidiamo la Fornero» E lei: «Manovra equa, io la difendo»

  • sull'articolo 18, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, intervistato su Raitre, fa appello al ministro Elsa Fornero. «La sfido - dice il leader sindacale - a discutere come alzare il salario ai flessibili e di come il governo debba incentivare fiscalmente e con altri strumenti questa possibilità, questo significa andare incontro ai giovani». La replica della titolare del Welfare non si è fatta attendere. «In linea di massima è vero che bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi, non è una cosa che ci sfugge - ha detto la Fornero -. Conosciamo questo divario nella distribuzione dei redditi che si è creato negli ultimi anni, ma direi negli ultimi 15-20 anni», ha aggiunto il ministro a margine dei lavori sulla manovra al Senato.

Bonanni: «Così aiutiamo i giovani» Dopo lo sciopero di 3 ore continua la pantomima tra sindacati concertativi e governo funzionale a fare accettare ai lavoratori le modifiche previste, ricordiamo che sulla questione dell'art. 18 la cisl si è sempre dichiarata disponibile al confronto.

TAGLI AL SENATO MA..

  • Barricati nel ristorante di palazzo Madama a Roma. È la decisione presa da una trentina di camerieri per protestare contro le 9 lettere di licenziamento arrivate martedì a carico di alcuni componenti del personale della Gemeaz Cusin, società che gestisce in appalto il ristorante, la buvette e la tabaccheria del Senato. Per oltre un'ora si sono chiusi in assemblea sindacale all'interno del ristorante che poi ha regolarmente riaperto intorno alle 19.30. Al centro della vicenda, le lettere di licenziamento: la Gemeaz, spiegano i camerieri, ha chiesto di rescindere in modo consensuale il contratto con palazzo Madama e ha chiesto di arrivare a una intesa per non dover pagare le penali. Decisione legata ai nuovi prezzi del menu del ristorante che hanno portato molti senatori a disertarlo. Questo, però, ha avuto come prima conseguenza, aggiungono i dipendenti, l'intenzione della società di mettere in cassa integrazione 20 dipendenti su 68. Ipotesi a cui i sindacati di Cgil e Cisl hanno detto di no. Successivamente, sono arrivate le lettere di messa in mobilità per 9 di loro.

007 ASSASSINO PER GELOSIA

  • Lo avrebbe aspettato sotto casa, nel quartiere Nomentano, e poi, accecato dalla gelosia lo avrebbe pugnalato al cuore. Non sopportava le attenzioni che quell'uomo, Raphael Cohen, riservava alla sua ragazza. Si sarebbe fatto aiutare anche da una donna per quell'omicidio avvenuto il 13 giugno scorso in via Lanciani. A uccidere il commerciante romano sarebbe stato un agente segreto in servizio all'Aise, il servizio di controspionaggio militare. L'uomo è iscritto nel registro degli indagati da luglio con l'accusa di omicidio volontario. Indagata anche una sua amica: avrebbe aiutato l'agente a eludere le indagini. Lo 077 non è stato sospeso, si aspettano le conclusioni delle indagini. I militari, la pm Barbara Sargenti e il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani considerano il caso «risolto». Cohen in passato aveva già ricevuto una denuncia per molestie. Ancora una mela marcia ! ma quante sono ?


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