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Italia, avviate le procedure di mobilità per 504 dipendenti Wind Jet Avviate le procedure di mobilità per i 504 dipendenti, 442 dei quali hanno contratti a tempo indeteminato, di Wind Jet, il cui pacchetto azionario è stato acquistato nelle settimane scorse da Alitalia. All’origine, le perdite registrate nel 2011 che, prevedibili dato la crisi che soffre il settore, si stima siano non inferiori a 10 milioni di euro. L’acquisizione definitiva di Wind Jet è condizionata da una decisione dell’Antitrust, che deve esprimersi sul nuovo conglomerato. In caso di parere positivo, secondo i sindacati, si potrebbe avviare una trattativa per l’assorbimento del personale della società aerea siciliana. “Nonostante le profonde e oggettive perdite sussiste l’ipotesi di un possibile e parziale recupero del business di Wind Jet, salvando quindi parte della forza lavoro in essa occupata, attraverso soggetti terzi del settore”. Operazione che “sarà possibile soltanto se si verifichino tutta una serie di condizioni” e che richiederebbe “un’approfondita concertazione con le parti sociali e non escluderebbe l’applicazione degli strumenti di esuberi”, come si apprende nel documento di avvio dello stato di crisi la prima compagnia di volo italiana low cost.
IMMIGRAZIONE: SBARCO AFGHANI IN CALABRIA, UN MORTO (2) CRO S0B QBXB IMMIGRAZIONE: SBARCO AFGHANI IN CALABRIA, UN MORTO (2) (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 26 APR - Polizia e carabinieri al momento hanno ritrovato solo 35 clandestini riusciti a sbarcare nella località 'Basileà, periferia nord di Locri, in direzione Siderno. Del gruppo dovrebbero far parte una cinquantina di persone in tutto, che hanno detto agli inquirenti di essere afghani. Non è stata invece rintracciata alcuna imbarcazione, per cui il sospetto è che i clandestini possano essere stati lanciati in acqua in alto mare.
A 64 anni dalla Nakba: giornata di solidarietà con il popolo palestinese Roma – InfoPal. In occasione del 64° anniversario della Nakba, la tragedia che portò alla nascita dello stato sionista a seguito della pulizia etnica degli abitanti della Palestina storica, Shabaka, la rete di solidarietà con il popolo palestinese, organizza un convegno che si svolgerà a Roma, sabato 5 maggio, dalle ore 15 alle 19, presso il Centro Frentani, in via di Porta Tiburtina 42. Interverranno Isma’il Haniyah, premier del governo di Gaza, in video-collegamento, Umm Kamel El Kurd e Imam Raed Daana, rappresentanti di organizzazioni gerosolimitane, Maged el – Zir, presidente del Prc – Palestinian Return Centre di Londra, Mohammad Hannoun, Api – Associazione dei Palestinesi in Italia – che promuove l’evento.
Istat: quasi metà pensionati sotto i mille euro Il 54,9% delle donne sotto la soglia psicologica MILANO - Meno di mille euro al mese. Sono le pensioni di quasi la metà degli italiani: lo ha certificato l'Istituto nazionale di statistica con i dati Inps del 2010: 7,6 milioni di pensionati, il 45,4% del totale, hanno percepito assegni mensili inferiori a questa soglia. E per 2,4 milioni di questi (14,4%) le prestazioni non superano i 500 euro. E le donne, che rappresentano oltre la metà dei pensionati (53%), sono le più penalizzate: percepiscono assegni di importo medio pari a 12840 euro all'anno, contro i 18435 euro degli uomini. In pratica, il 54,9% delle donne riceve meno di mille euro, a fronte di una quota del 34,9% tra i maschi. Appello degli studenti israeliani della Hebrew University: ‘Assassinare gli studenti palestinesi’ Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Un movimento estremista israeliano ha lanciato l’appello per assassinare gli studenti palestinesi che frequentano la Hebrew University. La proposta omicida vuole essere una risposta alla manifestazione di solidarietà con i detenuti palestinesi organizzata dagli studenti connazionali. Sul sito web del Movimento promotore dell’appello sono state pubblicate ieri le foto degli studenti palestinesi da assassinare. Si legge: “Nell’anniversario dell’indipendenza (di Israele), solidarietà con i terroristi”, ma appaiono altri preoccupanti slogan: “Al rogo!” “Bisogna farli fuori”, “Andate a Gaza”, “Terroristi”, “Questa è un’università ebraica, non araba”. “Sono il frutto delle posizioni politiche in Israele – ha commentatao Hanin Zo’ebi, deputato palestinese alla Knesset – ma sono soprattutto la dimostrazione del loro fallimento. Noi lavoreremo sempre per i nostri diritti. Il culmine di tali episodi sono rappresentati dai contenuti dell’attività legislativa in Israele. A questo aggiungiamo le aggressioni che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle – dai campi sportivi alle strade, da parte di un poliziotto o di un leader religioso di Israele”.
Brasile, sciopero blocca la costruzione della centrale di Belo Monte in Brasile un grande sciopero sta bloccando la costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, in Amazzonia. Da ieri i lavoratori stanno chiedendo miglioramenti salariali aderendo a uno sciopero che, secondo il Sindacato dei lavoratori dell’industria pesante (Sintrapav), registrerebbe l’80 per cento dei circa 7000 addetti. Gli scioperanti hanno anche bloccato l’accesso ai cantieri impedendo il transito nella strada che collega la città di Altamira. Gli operai chiedono che venga loro triplicato il denaro che ricevono per i generi alimentari e, per coloro che risiedono in altre regioni, pretendono il permesso di potersi recare a casa ogni tre mesi, anziché ogni sei come previsto adesso. Lo riferisce l’agenzia Misna. Il progetto di costruzione che ha stimato un preventivo di otto miliardi di euro, dovrebbe realizzare la terza centrale idroelettrica più grande del mondo dietro alla Tre Gole, in Cina, e alla Itaipú, alla frontiera tra Brasile e Paraguay. Il progetto è contestato fortemente dagli ambientalisti dell’Amazzonia brasiliana perché andrà a rovinare un’ecosistema importantissimo e a condannare indigeni e coloni allo sfollamento forzato in nome della corsa all’energia. Persino l’Osa, Organizzazione degli Stati Americani, si è appellata affinché Brasilia rinunci a un progetto simile.
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