G.R. 19.30

ESTERI

Iran, testato con successo missile a lungo raggio

L'Iran ha effettuato con successo il lancio di prova di due missili balistici a lungo raggio nel corso delle esercitazioni navali che sta compiendo nel Golfo Persico. "Abbiamo collaudato un missile terra-mare chiamato Qader e un altro missile terra-terra Nour" ha scritto l'agenzia ufficiale Irna citando il portavoce delle manovre navali iraniane, l'ammiraglio Mahmud Mussavi. Secondo quanto annunciato piu' volte dall'Iran, i missili a lungo raggio sarebbero in grado di colpire Israele e le basi Usa in Medio Oriente. Poche ore prima Mussavi aveva annunciato il lancio di prova del Qader (Capace) e di un altro missile balistico a lungo ragio, il Nour. Il collaudo era gia' stato annunciato e poi smentito due giorni fa. Da 10 giorni (dal 24 dicembre) l'Iran sta conducendo un'esercitazione navale nel Golfo Persico, dopo aver minacciato la chiusura dello Stretto di Hormuz, passaggio obbligato di tutte le rotte petrolifere dal Golfo, in un crescendo di tensione con l'Occidente.

TUNISIA: PROSEGUE LO STATO D'EMERGENZA

È stato esteso fino al 31 marzo lo stato d’emergenza in vigore dallo scorso gennaio, quando una sollevazione popolare rovesciò l’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali. Il neo presidente, Moncef Marzouki, ha siglato un decreto che estende di altri tre mesi il provvedimento nel paese in cui permangono ‘sacche’ di tensione, in particolare nell’area di confine con la Libia e in alcuni poli industriali del sud, dove scioperi e sit-in hanno causato il blocco di diversi settori, tra i quali quelli dei fosfati e dell’estrazione di minerali.

EGITTO: riprende il processo a Mubarak

Riprende oggi al Cairo in processo all'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, dimessosi l'11 febbraio scorso, ai suoi due figli Gamal e Alaa, all'ex ministro degli Interni Habib al-Adly e a sei ufficiali di polizia. Mubarak e i suoi collaboratori sono accusati di aver ordinato di sparare e uccidere manifestanti durante la Rivoluzione del 25 gennaio. Se riconosciuto colpevole, l'ex presidente potrebbe essere condannato alla pena capitale. Mubarak e' il primo leader deposto in seguito alla cosidetta 'Primavera araba' a essere giudicato a un tribunale. La prima udienza si e' svolta il 3 agosto ed e' stata trasmessa in diretta televisiva, mentre oggi non sono ammesse le telecamere in aula. Durante i 18 giorni di rivoluzione egiziana sono stati uccisi circa 850 manifestanti. L'attuale leader della giunta militare egiziana, il maresciallo Hussein Tantawi, ha testimoniato il 24 settembre nel processo a Mubarak assolvendo l'ex presidente da qualsiasi responsabilità. Yussri Abdel Razek, che guida la commissione di difesa nella quale vi sono anche quattro avvocati kuwaitiani, la scorsa settimana ha dichiarato di aver ottenuto nuovi documenti che dimostreranno l'innocenza di Mubarak. L'ex presidente è attualmente detenuto e ricoverato in un ospedale militare. Il suo avvocato, Farid al-Deeb, ha dichiarato che Mubarak è affetto da un cancro allo stomaco.

YEMEN: IL PRESIDENTE NON VUOLE ATTUARE L'ACCORDO DI PACE

Il presidente Ali Abdullah Saleh, vuole “sabotare” l’accordo di pace promosso dai paesi del Golfo, in base al quale dovrebbe dimettersi a febbraio. A denunciarlo è il generale dissidente Ali Mohsen al Ahmar, uno dei principali rivali del presidente che, in base all’intesa raggiunta, dovrebbe cedere i poteri al suo vice, Abde Rabboh Mansur Hadi, in cambio dell’immunità dai processi. Al Ahmar critica anche il rifiuto opposto delle truppe di fedelissimi al presidente di lasciare le strade di Sanaa come ordinato da una commissione militare creata per riportare l’ordine nella capitale.

SIRIA: GLI OSSERVATORI DELLA LEGA ARABA SEGNALANO UNA SITUAZIONE CALMA

Un cessate il fuoco deve “immediato e completo” per assicurare la protezione dei civili: lo ha invocato oggi il segretario generale della Lega Araba, in una conferenza stampa al Cairo mentre prosegue nel paese la visita degli osservatori dell’organismo regionale che dalla provincia settentrionale di Idlib, hanno riportato una situazione “di calma”. Nella città si sono svolte due manifestazioni venerdì, ha spiegato il capo della missione Abdul-Latif al Jibali, secondo cui le autorità siriane “non hanno fatto nulla per disperdere i cortei”. Secondo i Comitati di coordinamento locali degli attivisti anti-regime, che forniscono la lista dettagliata e aggiornata delle vittime, almeno otto siriani, di cui sei civili e due soldati disertori, sono stati uccisi stamattina in varie località della Siria da forze fedeli al presidente Bashar al Assad. .

COLOMBIA: ELETTO SINDACO DELLA CAPITALE UN EX GUERRIGLIERO

Ha giurato come nuovo sindaco della capitale Bogotà, la seconda posizione politica più importante in Colombia dopo quella di presidente, Gustavo Petro, economista con un passato da guerrigliero. Nel discorso di insediamento, il 51enne che in passato eletto in passato in parlamento, ha promesso il bando completo delle armi dai luoghi pubblici della città. Un provvedimento che mira a ridurre gli episodi di violenza e gli atti criminali e che assieme all’ambiente, alla sicurezza infantile e al coinvolgimento della società civile costituiranno, ha detto, “i pilastri” della sua politica. In qualità di deputato e senatore, Petro aveva denunciato connivenze tra gruppi paramilitari e dell’élite politica che portarono ad inchieste conclusesi con l’incarcerazione di oltre 60 politici. In precedenza aveva militato tra le fila dell’M-19, il disciolto Movimento del 19 aprile, gruppo armato di sinistra creato dopo una frode elettorale nell’aprile del 1970 e divenuto alla metà degli anni ’80 il secondo gruppo guerrigliero dopo le Farc. Il suo incarico giunge in un momento critico, dopo che il predecessore Samuel Moreno, attualmente in carcere e accusato di estorsione, ha lasciato nelle casse del comune oltre un miliardo di dollari di debiti.

ITALIA

PALERMO: OPERAI FINCANTIERI OCCUPANO LA STAZIONE FERROVIARIA

Sciopero a Palermo degli operai della Fincantieri e delle aziende dell’indotto. Circa mille lavoratori, dopo l’assemblea in fabbrica, hanno raggiunto in corteo la sede della Prefettura. La protesta è stata organizzata da Fim Fiom e Uilm che contestano il piano industriale di dismissioni annunciato dal gruppo e in particolare i 140 esuberi previsti a Palermo. Questa mattina gli operai hanno occupato i binari della stazione cittadina bloccando il traffico ferroviario.

MILANO: CONTINUA LA LOTTA DEI LAVORATORI DEI TRENI NOTTURNI (audio: ROd'U)

Prosegue senza tregua la lotta dei lavoratori ex wagon Lits licenziati dopo la dismissione dei treni notturni da parte delle ferrovie dello stato. A Roma da oltre un mese stazionano sul tetto dello stabile di via Prenestina 135, mentre a Milano dall’8 dicembre in tre sono a 30 metri d’altezza su una torre lungo i binari della Stazione Centrale. Chiedono garanzie occupazionali per tutte le 800 persone lasciate senza lavoro, rigettando quindi l’accordo del 30 dicembre scorso siglato a Milano da Cisl e Uil di categoria per ricollocare solo i 152 lavoratori in esubero in Lombardia.

CARCERI: DUE DETENUTI SUICIDI A TORINO E TRANI (Indy)

Un inizio d'anno tragico nelle carceri italiane, afflitte da un cronico sovraffollamento che comporta condizioni di vita insostenibili. Un detenuto si è tolto la vita impiccandosi nel penitenziario delle Vallette, a Torino. Un secondo è morto nella prigione di Trani per cause ancora da accertare. E ci sono stati anche due tentativi di suicidio a Vasto e Vigevano. Secondo i dati dei sindacati di polizia penitenziaria, nel 2011 sono 66 i prigionieri che si sono uccisi. A Torino, C. A., un romeno di 37 anni in attesa di giudizio, si è impiccato con un lenzuolo nella sua cella nel carcere delle Vallette un paio d'ore prima della mezzanotte. A Trani, durante un giro di ispezione, gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato cadavere un detenuto di 34 anni 3, Gregorio Durante di Lecce, detenuto per reati contro la persona e il patrimonio. Dopo la denuncia presentata dai familiari, la Procura della Repubblica locale ha aperto un'inchiesta sulla morte di Durante. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo a carico di ignoti. I parenti del recluso da tempo avevano chiesto la scarcerazione dell'uomo per incompatibilità con il regime carcerario, in seguito ai postumi di encefalite virale che l'aveva colpito in passato. Le condizioni di salute dell'uomo, secondo i familiari, sarebbero ulteriormente peggiorate per una punizione che gli è stata inflitta negli ultimi tempi dalla polizia penitenziaria. Il detenuto era stato costretto a rimanere tre giorni in isolamento diurno - affermano i familiari - perchè era stato accusato di aver simulato una malattia. "Me lo hanno ucciso - dice la madre, Ornella - me lo hanno fatto morire in cella da solo come un cane. Quando siamo andati a trovarlo a Natale era su una sedia a rotelle, aveva gli occhi chiusi, non parlava e si faceva persino la pipì addosso, aveva ai polsi persino i segni delle corde con le quali veniva legato al letto e mi dicevamo invece che stava simulando". Nel carcere di Trani ci sono circa 400 detenuti uomini e 39 donne contro una capienza regolamentare di 233 posti letto. Nel carcere di Vigevano, intorno alla mezzanotte, un detenuto trentasettenne di nazionalità italiana ha tentato di impiccarsi con una striscia di stoffa ricavata dalle lenzuola e fortunatamente l'agente di sorveglianza se n'è accorto ed è intervenuto. Nelle carceri italiane, nel 2011, 66 suicidi di detenuti, circa 1.000 tentati suicidi (almeno 395 salvati in extremis dalla polizia penitenziaria), circa 430 agenti aggrediti e feriti da detenuti e 5.400 atti di autolesionismo grave. Questi numeri sono la cifra esatta della disperazione che alberga negli istituti di pena. Un altro tentato suicidio è avvenuto nel carcere di Vasto, in provincia di Chieti. Un cittadino tunisino di 25 anni ha tentato di togliersi la vita con una lametta da barba ferendosi al polso sinistro. Gli agenti della polizia penitenziaria se ne sono accorti e lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Pio da Pietrelcina. Dopo qualche ora è stato riportato in carcere.

TORINO: Fuga di mezzanotte (a Capodanno)

Anche a Capodanno i reclusi del Cie di Torino ci hanno provato. Dopo l’evasione di Natale nel Centro erano aumentati i controlli e le attenzioni da parte delle guardie: alcuni giorni prima del 31 dicembre durante una delle tante perquisizoni nelle sezioni era stato trovato un seghetto, segno abbastanza evidente che qualcuno stava preparando la fuga. Preoccupati di fare brutta figura coi superiori, questa volta gli uomini della Questura avevano studiato un bel piano per prevenire sommosse e evasioni. Un quarto d’ora prima di mezzanotte alcuni mezzi dei Carabinieri sono entrati nel Centro e una trentina di uomini in antisommossa si sono posizionati fuori dalle sezioni con il chiaro scopo di spaventare e scoraggiare i reclusi. Per cattuare in tempo eventuali evasi, fuori dalle mura erano state mandate diverse volanti e auto in borghese a pattugliare le vie di fuga intorno al Centro. Ma non tutti i reclusi si sono persi d’animo, in particolare i ragazzi dell’area blu che hanno deciso di provarci comunque: sono usciti dalla sezione forzando le porte ed è subito iniziata la battaglia. Da una parte i celerini che hanno sparato lacrimogeni e iniziato a manganellare chi trovavano a tiro, dall’altra i reclusi con lanci di calcinacci e pezzi di muro, preparti nei giorni precedenti danneggiando la sezione. Nel giro di pochi minuti nel Centro sono arrivati i rinforzi per sedare la sommossa, altre decine di celerini evidentemente già pronti nelle caserme vicine. Nella confusione in sei sono riusciti a scavalcare le mura: uno è stato fermato da una volante e arrestato, accusato di resistenza e lesioni. Altri cinque sono liberi, e le volanti probabilmente non li hanno nemmeno visti scappare. Anche se non è l’evasione di massa che i reclusi avevano preparato, è senza dubbio un buon modo di cominciare il 2012.

TORINO: FORTE CALO DELLE VENDITE DI AUTOMOBILI FIAT NEL 2011

Nel 2011 le immatricolazioni di Fiat Group Automobiles in Italia sono scese del 13,48%a 514.585 unita', contro le 594.750 del 2010. Nel solo mese di dicembre le vendite del gruppo torinese hanno subito una flessione del -19,76% a 31.699 immatricolazioni, contro le 39.507 del dicembre 2010. Nel 2011 il mercato dell'auto in Italia ha subito una flessione del 10,88%, a fronte di 1.748.143 nuove immatricolazioni, contro le 1.961.579 del 2010. Nel solo mese di dicembre il calo del mercato e' stato del 15,30% con 111.211 nuove immatricolazioni, contro le 131.298 di dicembre 2010. E' quanto ha reso noto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

ORE 13.00

ESTERI

Cairo, riprende il processo a Mubarak: l'ex faraone rischia la pena di morte

Riprende oggi al Cairo in processo all'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, dimessosi l'11 febbraio scorso, ai suoi due figli Gamal e Alaa, all'ex ministro degli Interni Habib al-Adly e a sei ufficiali di polizia. Mubarak e i suoi collaboratori sono accusati di aver ordinato di sparare e uccidere manifestanti durante la Rivoluzione del 25 gennaio. Se riconosciuto colpevole, l'ex presidente potrebbe essere condannato alla pena capitale. Mubarak e' il primo leader deposto in seguito alla cosidetta 'Primavera araba' a essere giudicato a un tribunale. La prima udienza si e' svolta il 3 agosto ed e' stata trasmessa in diretta televisiva, mentre oggi non sono ammesse le telecamere in aula.

Durante i 18 giorni di rivoluzione egiziana sono stati uccisi circa 850 manifestanti. L'attuale leader della giunta militare egiziana, il maresciallo Hussein Tantawi, ha testimoniato il 24 settembre nel processo a Mubarak assolvendo l'ex presidente da qualsiasi responsabilità. Yussri Abdel Razek, che guida la commissione di difesa nella quale vi sono anche quattro avvocati kuwaitiani, la scorsa settimana ha dichiarato di aver ottenuto nuovi documenti che dimostreranno l'innocenza di Mubarak. L'ex presidente è attualmente detenuto e ricoverato in un ospedale militare. Il suo avvocato, Farid al-Deeb, ha dichiarato che Mubarak è affetto da un cancro allo stomaco.

Iran, testato con successo missile a lungo raggio

L'Iran ha effettuato con successo il lancio di prova di due missili balistici a lungo raggio nel corso delle esercitazioni navali che sta compiendo nel Golfo Persico. "Abbiamo collaudato un missile terra-mare chiamato Qader e un altro missile terra-terra Nour" ha scritto l'agenzia ufficiale Irna citando il portavoce delle manovre navali iraniane, l'ammiraglio Mahmud Mussavi. Secondo quanto annunciato piu' volte dall'Iran, i missili a lungo raggio sarebbero in grado di colpire Israele e le basi Usa in Medio Oriente.

Poche ore prima Mussavi aveva annunciato il lancio di prova del Qader (Capace) e di un altro missile balistico a lungo ragio, il Nour. Il collaudo era gia' stato annunciato e poi smentito due giorni fa.

Da 10 giorni (dal 24 dicembre) l'Iran sta conducendo un'esercitazione navale nel Golfo Persico, dopo aver minacciato la chiusura dello Stretto di Hormuz, passaggio obbligato di tutte le rotte petrolifere dal Golfo, in un crescendo di tensione con l'Occidente.

In questi giorni Teheran ha annunciato e poi smentito almeno una volta il lancio-test dei suoi missili balistici a lungo raggio - in grado di colpire Israele e le basi Usa - e ieri ha annunciato il collaudo avvenuto di un missile terra-aria

"Stabilizzato" l'incendio in Patagonia

L'incendio che sta devastando il parco naturale delle Torri del Paine, nella Patagonia cilena, è stato frenato e "stabilizzato" nel corso del weekend, e le autorità sono ottimiste sulla possibilità di domare "nelle prossime ore o giorni" anche gli ultimi focolai ancora attivi.

Lo dice il presidente, Sebastian Pinera. Finora, da martedì sera sono stati distrutti 12.795 ettari di vegetazione.

ITALIA

PALERMO: OPERAI FINCANTIERI OCCUPANO LA STAZIONE FERROVIARIA

Sciopero a Palermo degli operai della Fincantieri e delle aziende dell’indotto. Circa mille lavoratori, dopo l’assemblea in fabbrica, hanno raggiunto in corteo la sede della Prefettura. La protesta è stata organizzata da Fim Fiom e Uilm che contestano il piano industriale di dismissioni annunciato dal gruppo e in particolare i 140 esuberi previsti a Palermo. Questa mattina gli operai hanno occupato i binari della stazione cittadina bloccando il traffico ferroviario.

Fuga di mezzanotte (a Capodanno)

Anche a Capodanno i reclusi del Cie di Torino ci hanno provato. Dopo l’evasione di Natale nel Centro erano aumentati i controlli e le attenzioni da parte delle guardie: alcuni giorni prima del 31 dicembre durante una delle tante perquisizoni nelle sezioni era stato trovato un seghetto, segno abbastanza evidente che qualcuno stava preparando la fuga. Preoccupati di fare brutta figura coi superiori, questa volta gli uomini della Questura avevano studiato un bel piano per prevenire sommosse e evasioni. Un quarto d’ora prima di mezzanotte alcuni mezzi dei Carabinieri sono entrati nel Centro e una trentina di uomini in antisommossa si sono posizionati fuori dalle sezioni con il chiaro scopo di spaventare e scoraggiare i reclusi. Per cattuare in tempo eventuali evasi, fuori dalle mura erano state mandate diverse volanti e auto in borghese a pattugliare le vie di fuga intorno al Centro. Ma non tutti i reclusi si sono persi d’animo, in particolare i ragazzi dell’area blu che hanno deciso di provarci comunque: sono usciti dalla sezione forzando le porte ed è subito iniziata la battaglia. Da una parte i celerini che hanno sparato lacrimogeni e iniziato a manganellare chi trovavano a tiro, dall’altra i reclusi con lanci di calcinacci e pezzi di muro, preparti nei giorni precedenti danneggiando la sezione. Nel giro di pochi minuti nel Centro sono arrivati i rinforzi per sedare la sommossa, altre decine di celerini evidentemente già pronti nelle caserme vicine. Nella confusione in sei sono riusciti a scavalcare le mura: uno è stato fermato da una volante e arrestato, accusato di resistenza e lesioni. Altri cinque sono liberi, e le volanti probabilmente non li hanno nemmeno visti scappare. Anche se non è l’evasione di massa che i reclusi avevano preparato, è senza dubbio un buon modo di cominciare il 2012.

In attesa di maggiori dettagli ecco la versione ufficiale della Questura che parla soltanto di 4 evasi, prontamente riportata da alcuni quotidiani online.

«Nuova fuga dal Cie: scappano 4 immigrati Una ventina di immigrati, dopo aver lanciato oggetti verso il personale, cerca di cappare: in quattro varcano la recinzione. Un quinto, viene rintracciato, subito dopo.

Una ventina di immigrati rinchiusi nel Cie di Torino hanno tentato di fuggire poco dopo lo scoccare della mezzanotte, e quattro sono riusciti a varcare le recinzioni e a far perdere le proprie tracce. Un quinto aspirante fuggitivo, un senegalese di 28 anni, è stato bloccato in una Lancia, una strada limitrofa, ed è stato arrestato: con gli agenti ha ingaggiato una colluttazione durante la quale ne ha morsicato uno a un braccio, ferendolo leggermente. Il tentativo di fuga è stato preceduto da un fitto lancio di oggetti verso il personale dell’esercito e delle forze di polizia che si occupano della sorveglianza. E’ accaduto in quella che viene chiamata “l’area blu” del complesso. Ad essere ferito in via Lancia è stato il conducente della volante che aveva raggiunto il senegalese: morso ad un braccio e scaraventato in terra, ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Martini. Durante gli interventi della notte è rimasto lievemente ferito anche un dirigente della polizia. Prima della “fuga di Capodanno”, dal Cie di Torino c’era stata la “fuga di Natale”: la sera del 25 dicembre scorso in ventuno erano riusciti a lasciare la struttura.»