Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ESTERI
SIRIA: SCONTRI ARMATI ALLA PERIFERIA DELLA CAPITALE (da: Emergency)
Nella periferia di Damasco l’escalation di violenza è ormai sfociata in aperta guerriglia: l’esercito siriano ha ripreso durante la notte il controllo di alcuni quartieri che erano passati nelle mani dei ribelli, ma in altre zone intorno alla capitale la battaglia non ha sosta. Nel fine settimana i combattimenti avrebbero fatto almeno 80 morti in tutto il Paese. Per domani è prevista, intanto, la riunione in cui il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite discuterà del sostegno al piano della Lega araba, che ha chiesto al presidente siriano Bashar al-Assad di lasciare il proprio posto al suo vice, come primo passo passo per la risoluzione della crisi. Nel corso del vertice verrà ascoltato il rapporto della Lega araba, i cui osservatori si sono recati nel Paese alla fine di dicembre. Ma la Russia vuole porre il veto sulla risoluzione o quantomeno di rallentarla, temendo di perdere il suo ultimo alleato della regione e non intende appoggiare un eventuale intervento militare. Non si hanno ancora conferme invece riguardo alle voci di una fuga di al-Assad dalla Siria, riferite dalla televisione israeliana e diffusesi su Twitter, in contemporanea alla notizia, data dal quotidiano egiziano Al-Masry Al-Youm, della fuga della famiglia del presidente.
STATI UNITI: nuove manifestazioni del movimento Occupy e scontri
A Washington e Oakland questo sabato sono riprese le proteste che da mesi in tutti gli Stati Uniti si battono contro la finanza e il modello capitalistico. A Oakland era stato lanciato il "Move-In Day" e l'obiettivo era quello di occupare un nuovo spazio per farne un presidio fisso del movimento. Lo scorso ottobre, infatti, i manifestanti erano stati sgomberati da Frank H. Ogawa Plaza su ordine del sindaco Jean Quan. In quell'occasione il sindaco Jean Quan dopo aver appoggiato il movimento, ordinò lo sgombero per poi concedere nuovamente la piazza dopo alcune violenze della polizia ma togliendo ancora una volta il permesso dopo sole due settimane. Nel pomeriggio di sabato circa 300 manifestanti sono scesi in strada per occupare all’Henry J. Kaiser Convention Center, un centro per conferenze abbandonato, e costruire in quello stabile un nuovo presidio fisso della mobilitazione.occupy-oakland-kaiser-convention-2 Gli agenti per impedire l'occupazione hanno effettuato cariche e usato gas lacrimogeni, ma la resistenza attiva dei manifestanti e il passaparola su Twitter ha fatto crescere la manifestazione con il passare delle ore, fino ad arrivare a circa 2mila persone, che hanno circondato una sede della Young Men’s Christian Association, una organizzazione cristiana ecumenica, per occupare i suoi spazi esterni, prima di riscontrarsi nuovamente con la polizia. A questo punto sarebbero stati arrestati oltre 100 manifestanti e molti altri manifestanti sono stati fermati dopo che in serata hanno fatto irruzione nel municipio della città, nonostante gli agenti a sua difesa, e hanno bruciato una bandiera americana. A Washington, invece, circa in 200 invece hanno manifestato davanti a un grand hotel dove si trovava il presidente Barack Obama e la moglie Michelle. I manifestanti protestavano contro la minaccia di sgombero della loro tendopoli a McPherson Square, non lontano dalla Casa Bianca.
SENEGAL: APPELLO CONTRO IL GOLPE DELL'ATTUALE PRESIDENTE
Il cantante senegalese Youssou N’Dour ha fatto appello alla comunità internazionale affinchè si prenda carico di ciò che sta avvenendo in Senegal, dopo che il Consiglio costituzionale ha approvato la lista dei candidati alle elezioni presidenziali di febbraio in Senegal. “Il processo di colpo di Stato costituzionale è stato messo in atto, 52 anni di costruzione della democrazia sono stati spazzati via. Siamo stati traditi da questa decisione vergognosa”, ha detto N’Dour a Radio France Internationale. “Faccio appello quindi a tutte le forze del paese, ai fratelli africani e alla comunità internazionale di esprimere il loro disaccordo contro questo colpo di Stato istituzionale e costituzionale”, ha affermato il cantante. L’appello di N’Dour arriva dopo che il Consiglio costituzionale del Senegal ha confermato il presidente uscente Abdoulaye Wade tra i candidati alle prossime elezioni e rigettato il ricorso contro l’esclusione di N’Dour per insufficienza di firme raccolte a suo sostegno. Wade ha 85 anni e competerà per il suo terzo mandato alle elezioni previste per il 26 febbraio prossimo. La decisione del Consiglio ha provocato violente proteste in uno degli Stati più stabili dell’Africa dell’est.
IRLANDA DEL NORD: 40 ANNI FA, la Bloody Sunday
Bloody Sunday (in gaelico: Domhnach na Fola[1]), letteralmente "Domenica di Sangue", è il termine con cui si indicano gli eventi drammatici accaduti nella città di Derry, Irlanda del Nord, il 30 gennaio del 1972, quando il 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell'esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di manifestanti per i diritti civili, colpendone 26. Tredici persone, la maggior parte delle quali molto giovani, furono colpite a morte, mentre una quattordicesima morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Due manifestanti rimasero feriti in seguito all'investimento da parte di veicoli militari. Molti testimoni, compresi alcuni giornalisti, affermarono che i manifestanti colpiti erano disarmati. Cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle. La Domenica di Sangue resta tra gli eventi più significativi delle recenti vicende dell'Irlanda del Nord, probabilmente perché l'azione fu condotta da truppe regolari, sotto gli occhi della stampa e della pubblica opinione. Il 15 giugno 2010 il primo ministro del Regno Unito David Cameron ha presentato le conclusioni del rapporto a firma di Lord Saville di Newdigate commissionato alcuni anni prima dal Governo britannico, che condanna senza alcuna giustificazione la condotta tenuta in quelle circostanze dall'esercito inglese. Il Primo Ministro del Regno Unito ha così concluso: «Sono patriottico e non voglio mai credere a niente di cattivo sul nostro Paese, ma le conclusioni di questo rapporto sono prive di equivoci: ciò che è successo il giorno di Bloody Sunday è stato ingiusto e ingiustificabile. È stato sbagliato»
ITALIA
FIRENZE: Ragazzo si impicca nella cella della questura
Era stato arrestato nel pomeriggio del 28 gennaio per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo, 27 anni, si è strangolato legando un tessuto alle grate della porta blindata. Si è suicidato impiccandosi alla grata della porta blindata della cella dove si trovava. L'episodio alle 23.20, quando il personale addetto del corpo di guardia della questura ha soccorso un cittadino marocchino di 27 anni. L'uomo, con numerosi precedenti, era stato arrestato nel pomeriggio per reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale al pronto soccorso dove era stato trasportato dal 118 in stato di ubriachezza. Dopo essersi messo al collo una lunga striscia di tessuto ricavata dal margine della coperta in dotazione alla cella e averla legata alla grata della porta blindata, si è lasciato scivolare sul pavimento strangolandosi. Immediatamente è intervenuto anche il 118 che, dopo averne tentato a lungo la rianimazione, ne ha constatato il decesso per strangolamento. L’autorità giudiziaria ha disposto la rimozione della salma.
LOMBARDIA: SOVRAFFOLLAMENTO IN QUATTRO CARCERI
Le carceri di Pavia, Voghera e Vigevano scoppiano. Il tribunale di sorveglianza di Milano ha diffuso i propri dati sulla situazione delle strutture di detenzione del territorio. Nel carcere di Torre del Gallo (Pavia) ci sono 480 detenuti, il doppio della capienza regolamentare, che dovrebbe essere di 247 detenuti, e 30 in più della capienza tollerabile, fissata a 456 persone. I lavori per l’ampliamento sono in corso, ma non risolveranno i problemi della struttura. A Voghera, a fronte di una capienza regolamentare di 163 detenuti, la struttura ne ospita 202. Il carcere di Vigevano ospita 463 detenuti ma ci sono posti solamente per 236 persone, mentre il limite tollerabile è di 436. Stessa situazione allarmante se si considerano i dati di Milano. A San Vittore ad esempio, nell’aprile 2011 c’erano 1.651 detenuti, 712 sarebbero stati i posti regolamentari, 1.127 i tollerati.
BOLOGNA: Il presidente Napolitano contestato dagli studenti (audio ROR)
La polizia ha caricato gli studenti di Occupy Bologna che vogliono contestare la visita del presidente Napolitano: l'intervento dopo un lancio di uova contro gli agenti.
ROMA: MANIFESTANTI DEL DIRITTO ALL'ABITARE IN CAMPIDOGLIO (audio ROR)
SARDEGNA: NON SI FERMA LA PROTESTA DEL SULCIS (audio ROR)
Sono partiti per Cagliari questa mattina i sindaci del Sulcis Iglesiente che consegneranno nelle prossime ore le loro fasce tricolori al Prefetto del capoluogo. Un atto simbolico per rimarcare la necessità, come è stato detto a Villamassargia sabato scorso, “di trovare soluzioni all’emergenza del Sulcis Iglesiente, sia nel settore della fiscalità sia nelle vertenze che riguardano la crisi industriale che interessa il polo di Portovesme”. Intanto prosegue nel territorio la mobilitazione da parte del movimento artigiani e commercianti liberi, del Popolo delle partite iva e anti-Equitalia, degli autotrasportatori, del Movimento pastori sardi e indipendentisti contro la crisi, le tasse, e la manovra del governo. Dai sit-in e presidi davanti ai porti e sulle strade, conclusi nel fine settimana, ora prosegue la protesta nei comuni: sinora oltre 20 i municipi occupati nell’isola. Ascolta Federico Floris, pastore che fa parte del Movimento Pastori Sardi
ROMA: CONTINUA LA LOTTA DEI LAVORATORI ISTAT (audio ROR)
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Usa, nuove manifestazioni e scontri
Il movimento "Occupy" non ferma il suo cammino. A Washington e Oakland questo sabato sono riprese le proteste che da mesi in tutti gli Stati Uniti si battono contro la finanza e il modello capitalistico.
A Oakland era stato lanciato il "Move-In Day" e l'obiettivo era quello di occupare un nuovo spazio per farne un presidio fisso del movimento. Lo scorso ottobre, infatti, i manifestanti erano stati sgomberati da Frank H. Ogawa Plaza su ordine del sindaco Jean Quan.
In quell'occasione il sindaco Jean Quan dopo aver appoggiato il movimento, ordinò lo sgombero per poi concedere nuovamente la piazza dopo alcune violenze della polizia ma togliendo ancora una volta il permesso dopo sole due settimane.
Nel pomeriggio di sabato circa 300 manifestanti sono scesi in strada per occupare all’Henry J. Kaiser Convention Center, un centro per conferenze abbandonato, e costruire in quello stabile un nuovo presidio fisso della mobilitazione.occupy-oakland-kaiser-convention-2
Gli agenti per impedire l'occupazione hanno effettuato cariche e usato gas lacrimogeni, ma la resistenza attiva dei manifestanti e il passaparola su Twitter ha fatto crescere la manifestazione con il passare delle ore, fino ad arrivare a circa 2mila persone, che hanno circondato una sede della Young Men’s Christian Association, una organizzazione cristiana ecumenica, per occupare i suoi spazi esterni, prima di riscontrarsi nuovamente con la polizia.
A questo punto sarebbero stati arrestati oltre 100 manifestanti e molti altri manifestanti sono stati fermati dopo che in serata hanno fatto irruzione nel municipio della città, nonostante gli agenti a sua difesa, e hanno bruciato una bandiera americana.
A Washington, invece, circa in 200 invece hanno manifestato davanti a un grand hotel dove si trovava il presidente Barack Obama e la moglie Michelle. I manifestanti protestavano contro la minaccia di sgombero della loro tendopoli a McPherson Square, non lontano dalla Casa Bianca.
Ricorrenza del bloody sunday
Bloody Sunday (in gaelico: Domhnach na Fola[1]), letteralmente "Domenica di Sangue", è il termine con cui si indicano gli eventi drammatici accaduti nella città di Derry, Irlanda del Nord, il 30 gennaio del 1972, quando il 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell'esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di manifestanti per i diritti civili, colpendone 26. Tredici persone, la maggior parte delle quali molto giovani, furono colpite a morte, mentre una quattordicesima morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Due manifestanti rimasero feriti in seguito all'investimento da parte di veicoli militari. Molti testimoni, compresi alcuni giornalisti, affermarono che i manifestanti colpiti erano disarmati. Cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle.
La Domenica di Sangue resta tra gli eventi più significativi delle recenti vicende dell'Irlanda del Nord, probabilmente perché l'azione fu condotta da truppe regolari, sotto gli occhi della stampa e della pubblica opinione.
Il 15 giugno 2010 il primo ministro del Regno Unito David Cameron ha presentato le conclusioni del rapporto a firma di Lord Saville di Newdigate commissionato alcuni anni prima dal Governo britannico, che condanna senza alcuna giustificazione la condotta tenuta in quelle circostanze dall'esercito inglese. Il Primo Ministro del Regno Unito ha così concluso: «Sono patriottico e non voglio mai credere a niente di cattivo sul nostro Paese, ma le conclusioni di questo rapporto sono prive di equivoci: ciò che è successo il giorno di Bloody Sunday è stato ingiusto e ingiustificabile. È stato sbagliato»
ITALIA
Napolitano contestato dagli studenti
La polizia ha caricato gli studenti di Occupy Bologna che vogliono contestare la visita del presidente Napolitano: l'intervento dopo un lancio di uova contro gli agenti.
SARDEGNA: NON SI FERMA LA PROTESTA SULL’ISOLA. I SINDACI CONSEGNANO LE FASCE AL PREFETTO.
Sono partiti per Cagliari questa mattina i sindaci del Sulcis Iglesiente che consegneranno nelle prossime ore le loro fasce tricolori al Prefetto del capoluogo. Un atto simbolico per rimarcare la necessità, come è stato detto a Villamassargia sabato scorso, “di trovare soluzioni all’emergenza del Sulcis Iglesiente, sia nel settore della fiscalità sia nelle vertenze che riguardano la crisi industriale che interessa il polo di Portovesme”.
Intanto prosegue nel territorio la mobilitazione da parte del movimento artigiani e commercianti liberi, del Popolo delle partite iva e anti-Equitalia, degli autotrasportatori, del Movimento pastori sardi e indipendentisti contro la crisi, le tasse, e la manovra del governo. Dai sit-in e presidi davanti ai porti e sulle strade, conclusi nel fine settimana, ora prosegue la protesta nei comuni: sinora oltre 20 i municipi occupati nell’isola. Ascolta Federico Floris, pastore che fa parte del Movimento Pastori Sardi
FIRENZE Ragazzo si impicca nella cella della questura
Era stato arrestato nel pomeriggio del 28 gennaio per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'uomo, 27 anni, si è strangolato legando un tessuto alle grate della porta blindata. Si è suicidato impiccandosi alla grata della porta blindata della cella dove si trovava. L'episodio alle 23.20, quando il personale addetto del corpo di guardia della questura ha soccorso un cittadino marocchino di 27 anni. L'uomo, con numerosi precedenti, era stato arrestato nel pomeriggio per reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale al pronto soccorso dove era stato trasportato dal 118 in stato di ubriachezza. Dopo essersi messo al collo una lunga striscia di tessuto ricavata dal margine della coperta in dotazione alla cella e averla legata alla grata della porta blindata, si è lasciato scivolare sul pavimento strangolandosi. Immediatamente è intervenuto anche il 118 che, dopo averne tentato a lungo la rianimazione, ne ha constatato il decesso per strangolamento. L’autorità giudiziaria ha disposto la rimozione della salma.
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