Gr 19:30
Femminicidi
31 gennaio Dalla Sicilia a Settimo E venuto appositamente dalla Sicilia per uscidere l'ex moglie armato di pistola. L'ha sparato tre volte. Per fortuna nessuno dei tre colpi è andato a segno.
30 gennaio Zeccore Un uomo di 21 anni ha accoltellata una sex worker. La donna è stata accoltellata al collo e il fendente, per un soffio, non ha toccato la colonna vertebrale. L'agressore ha anche preso la borsa della donna con il cellulare et 100 euros.
30 gennaio Cagliari Un uomo di 38 anni Ha pestato e stuprato una raggazza nelle notte fra venerdi e sabato. Lei rientrava a piedi a casa, lui l'ha seguita e aggredita in un vicolo. Lasciando, dopo la violenza, un foglietto col numero di telefono.
29 gennaio Oristano Un uomo con l'aiuto di un'amico ha forzato la sua ex fidanzata a salire in macchina. Minacciata e aggredita verbalmente la ragazza ha capito che era in pericolo, è riuscita ad inviare una chiamata al 113 col proprio numero lasciando la linea aperta. La prontezza di spirito della raggazza di 22 anni l'ha salvata.
27 gennaio Cagliari Una donna di 31 anni ha denunciato di essere stata picchiata e violentata in pieno centro di cagliari nel prime ore del mattino.
27 gennaio Ascoli Piceno E stata ritrovata morta col volto sfigurato e un sacchetto che avvolgeva la testa una donna di 24 anni. Accusato di averla uscisa il suo compagno con l'aiuto di figlio e amici
27 Gennaio Cagliari Un uomo di 50 anni, in un eccesso d'ira ha aggredito la convivente e le figlie con schiaffi e le ha miniacciate con coltelli da cucina lungho da 27 e 17 centimetri.
Firmato l’accordo per la costruzione della Linea Alta velocità Torino-Lione
Alla faccia delle proteste che da vent’anni agitano la Val di Susa, è stato firmato ieri a Roma l’accordo tra il viceministro delle infrastrutture Mario Ciaccia e il ministro dei trasporti francese, Thierry Mariani. Dopo la ratifica dei rispettivi parlamenti i lavori dovrebbero iniziare nel 2013 e concludersi nel 2023, per una costo totale di 8,2 miliardi di euro, dei quali il 40% massimo finanziati dall’Unione Europea; l’Italia finanzierà l’opera per 2,7 miliardi e la Francia per 2,2. In realtà di nuovo in questo accordo non c’è nulla, si tratta solo di una ratifica di quanto già innumerevoli volte annunciato, firmato e controfirmato, e serve al più a fare bieca propaganda nel momento in cui le porte della patrie galere si spalancano per ricevere gli attivisti del movimento NO TAV. E visto che la protesta non si ferma (è prevista fra l’altro una manifestazione nazionale in Val di Susa per il prossimo 25 febbraio), il sottosegretario Ciaccia non si risparmia, per rassicurare committenti e squali che cercano solo lucrosi profitti dalla devastazione inutile di un’intera valle: “Una minoranza – ha dichiarato infatti – non può sovvertire una decisione condivisa e una programmazione nazionale e comunitaria” e ancora “C’è stata una minoranza contraria a quella considerata dai più un’opera strategica per il paese e sono convinto che l’opposizione che in passato si è espressa con manifestazioni intollerabili, si attenui progressivamente a fronte di una più matura comprensione dei vantaggi che comporterà l’opera” vantaggi, va detto, che per ora attengono solo agli speculatori. Ieri intanto sono stati concessi gli arresti domiciliari anche a Mario Nucera, il barbiere di Bussoleno
Aggiornamenti arrestati no tav milano
In questi giorni di detenzione Niccolò, Lollo, Maurizio e Marcelo hanno potuto incontrare gli avvocati. Le visite coi parenti stanno per cominciare, ci sono dei tempi tecnici da attendere, una burocrazia complessa che ha proprio la funzione di scoraggiare i parenti, gli amici, i compagni. Stanno tutti ricevendo la posta, i telegrammi, le lettere e tutti i messaggi di solidarietà che gli sono stati inviati. Ringraziano e salutano tutti quanti. L’invito è per tutti di continuare a scrivergli: dentro una prigione, al chiuso in una cella, il calore e l’affetto dei compagni e delle compagne, degli amici, dei parenti è una delle più importanti iniezioni di forza che un detenuto può ricevere. Oggi, mentre scriviamo, Niccolò, Lollo, Maurizio e Marcelo sono tutti sistemati in diverse celle con altre persone dopo alcuni giorni di spostamenti da cella a cella e in “raggi” diversi. Chiedono cosa sta succedendo fuori, le notizie si sa in carcere arrivano col contagocce e distorte.
Forniamo intanto alcune indicazioni utili per chi vuole essere aggiornato, contribuire in diversi modi al loro sostegno, scrivere ecc Intanto, chi vuole scrivere loro sappia che è sempre cosa gradita, ovviamente tenete presente che la vostra corrispondenza entra in un carcere e passa per tante mani prima di arrivare ai nostri compagni, evitate quindi non solo riferimenti alle accuse che vengono loro mosse ma anche allusioni o semplici battute che possano ingenerare fraintendimenti nel caso qualcuno (accidentalmente, sia chiaro!) dovesse leggere la vostra corrispondenza. Potete scrivere a tutti, questi sono i nomi completi e l’indirizzo: MILANO – Carcere San Vittore – Piazza Filangeri 2 – 20123 Milano Maurizio Ferrari Niccolò Garufi Kalisa Lorenzo Minani Marcelo Damian Jara Marin Se volete invece sottoscrivere per le spese legali vi invitiamo a farlo in due modi semplici: partecipando alle iniziative in corso nei diversi centri sociali e gruppi che le stanno promuovendo (unendo così il contributo economico alla partecipazione diretta) oppure facendo un versamento sul conto bancario sottostante. Potete quindi versare il vostro contributo alle seguenti coordinate bancarie: Banca Intesa CODICE IBAN: IT54H0306967684510322303342 INTESTATO A: Angela Ferravante
CENSIMENTO ISTAT: PRECARI NON PAGATI E VESSATI DALLA DIGOS.
- Oltre i danni, il mancato pagamento, le beffe ai danni dei rilevatori per il censimento Istat (qui il loro blog), non pagati ormai da mesi nonostante svolgano un servizio per cui i fondi sono stati stanziati, sembrano non aver fine.
Lunedì 30 gennaio, i rilevatori autorganizzati di Milano avevano convocato un’ assemblea in via Marsala 8, uno dei luoghi del censimento e sede del front office. Inizio ore 17.00 e garanzia di copertura dello sportello per i cittadini. Colpo di scena, arriva la Digos intervenuta – su richiesta del direttore della sezione statistiche del comune di Milano – per bloccare l’assemblea in virtù del fatto che i rilevatori non avrebbero diritti sindacali, nonostante una precedente richiesta di utilizzo dei locali. L’ assemblea è stata tenuta ugualmente dopo la dovuta trattativa con i dirigenti Digos. Resta comunque tutta la gravità dell’episodio.
NAPOLI –manifestazione disoccupati
- Due disoccupati si sono arrampicati sul balcone di Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, dopo aver trascorso la mattinata insieme con altre centinaia di manifestanti davanti al portone del Palazzo municipale. In piazza ci sono senza lavoro di varie sigle che gridano slogan chiedendo l’immediata convocazione di un tavolo per la finalizzazione dei corsi professionali e l’immissione nel ciclo produttivo. Un gruppo di manifestanti, inoltre, sta bloccando il traffico in piazza Municipio.
DATI ISTAT SU DISOCCUPAZIONE_
- Ogni mese i dati sulla disoccupazione forniti dall'ISTAT ci delineano uno scenario drammatico, quello di una corsa verso il baratro della disoccupazione di massa.
L'Istat ha diffuso oggi i cosiddetti dati destagionalizzati con alcune stime ancora provvisorie. Secondo tali dati adicembre il tasso di disoccupazione in Italia si attesta all'8,9%, lo 0,8% in più rispetto all'anno precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile, che riguarda i ragazzi tra i 15 e i 24 anni, è pari al 31,0%. Guardando alle serie storiche mensili dell'Istat (che iniziano con gennaio del 2004) non era mai accaduto che il tasso di disoccupazione de stazionasse su questi livelli.
Corte Conti Francia, atomo non conviene. Rapporto, tra spese sicurezza e incertezze future salgono costi
PARIGI, 31 GEN - Il nucleare costa sempre di piu', e con i miglioramenti alla sicurezza delle centrali previsti dopo il disastro di Fukushima, le spese cresceranno in modo ancora piu' rapido. E' il verdetto della Corte dei conti francese, contenuto in un rapporto sui costi della filiera dell'atomo presentato oggi al governo di Parigi.
Senegal , Youssun dour escluso, scontri nelle piazze
Il Consiglio costituzionale del Senegal ha confermato il presidente uscente Abdoulaye Wade tra i candidati alle prossime elezioni e rigettato il ricorso contro l'esclusione di Youssou N'Dour per insufficienza di firme raccolte a suo sostegno. Abdoulaye Wade era già stato al centro di polemiche quando nel 2001 modificò la costituzione, allungando il mandato presidenziale da 5 a 7 anni, non avrebbe il diritto di presentarsi alle elezioni, dato che la costituzione senegalese vieterebbe un terzo mandato e persino di depositare la candidatura. Abdoulaye Wade ha, infatti, già avuto due mandati da Presidente– dal 2000 al 2007, e dal 2007 al 2012 – ma secondo il presidente uscente il primo mandato del 2000 non andrebbe conteggiato perché la modifica della Costituzione che ha introdotto il limite di 2 mandati è stata introdotta dopo la nomina di Wade. Youssou N'Dour ha fatto appello a tutte le forze del paese affinché esprimano il proprio dissenso. Si sta riempiendo la piazza dell’Obelisco a Dakar, dove un’alleanza di partiti e movimenti ha convocato una manifestazione di protesta contro la candidatura del presidente Abdoulaye Wade alle elezioni del mese prossimo: lo dicono alla MISNA esponenti della società civile che si trovano sul posto.
- Tra ieri e oggi in Senegal la tensione è aumentata ancora di più dopo le notiziedi ieri sull’uccisione di tre manifestanti durante scontri con la polizia nella città settentrionale di Podor.
Oggi a suscitare timori è stato anche l’atteggiamento del governo, che ha autorizzato la manifestazione solo nel pomeriggio. “La gente – sostiene la direttrice di Radho – è determinata a esprimere il suo dissenso per la candidatura di Wade e per l’esclusione del cantante Youssou Ndour, che aveva presentato tutti i documenti necessari”.
PERU: PARTE DOMANI LA MARCIA IN DIFESA DELL’ACQUA E DEI DIRITTI UMANI
Parte domani la grande marcia nazionale in difesa dell’acqua lanciata dai movimenti sociali e dalle comunità indigene contro un mega-progetto minerario a Cajamarca nel nord del Peru’. Un progetto in mano a una multinazionale nordamericana che sta provocando gravi ricadute sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni del luogo. La mobilitazione, che unisce la lotta per l’ambiente alla difesa dei piu’ elementari diritti umani, durerà 11 giorni e si concluderà a Lima con un grande raduno dei militanti confluiti da tutto il paese andino
Giappone
Occupy! Kasumigaseki.
Da piu di 100 giorni, nel campamento anti nucleare davanti al ministero dell'economia, finanza e industria, i militanti protestano contro le poltiche del governo giapponese dopo Fukushima. Accusanno il potere di non assistaenza a personne in pericolo, ricostruzione economiche nelle zone altamente contaminate e esportazione del nucleare nelle altre parte dell'asia.
Alla fine dell'anno il governo aveva annunciato che la situazione della centrale di Fukushima era sotto controllo, ma il primo gennaio c'é stato un sisma di magnitudine 7 al largo di Fukishima che ha provocato numerosi danni al reattore 4.
- Le donne e madri delle diversi associazioni presenti nel campamento prevedono una grande manifestazione a marzo per proteggere i bambini di Fukushima e del giappone della radioattività.
ITALIA
Siparietto
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Firmato l’accordo per la costruzione della Linea Alta velocità Torino-Lione Alla faccia delle proteste che da vent’anni agitano la Val di Susa, è stato firmato ieri a Roma l’accordo tra il viceministro delle infrastrutture Mario Ciaccia e il ministro dei trasporti francese, Thierry Mariani. Dopo la ratifica dei rispettivi parlamenti i lavori dovrebbero iniziare nel 2013 e concludersi nel 2023, per una costo totale di 8,2 miliardi di euro, dei quali il 40% massimo finanziati dall’Unione Europea; l’Italia finanzierà l’opera per 2,7 miliardi e la Francia per 2,2. In realtà di nuovo in questo accordo non c’è nulla, si tratta solo di una ratifica di quanto già innumerevoli volte annunciato, firmato e controfirmato, e serve al più a fare bieca propaganda nel momento in cui le porte della patrie galere si spalancano per ricevere gli attivisti del movimento NO TAV. E visto che la protesta non si ferma (è prevista fra l’altro una manifestazione nazionale in Val di Susa per il prossimo 25 febbraio), il sottosegretario Ciaccia non si risparmia, per rassicurare committenti e squali che cercano solo lucrosi profitti dalla devastazione inutile di un’intera valle: “Una minoranza – ha dichiarato infatti – non può sovvertire una decisione condivisa e una programmazione nazionale e comunitaria” e ancora “C’è stata una minoranza contraria a quella considerata dai più un’opera strategica per il paese e sono convinto che l’opposizione che in passato si è espressa con manifestazioni intollerabili, si attenui progressivamente a fronte di una più matura comprensione dei vantaggi che comporterà l’opera” vantaggi, va detto, che per ora attengono solo agli speculatori. Ieri intanto sono stati concessi gli arresti domiciliari anche a Mario Nucera, il barbiere di Bussoleno
Francia: Human Rights Watch mette sotto accusa la polizia Un rapporto dell’organizzazione peri diritti umani Human Rights Watch mette sotto accusa la polizia francese. L’indagine, intitolata “La base dell’umiliazione”, è stata condotta sulla base di interviste realizzate nell’area di Parigi, Lille e Lione a persone perlopiù di origine africana o antillana e denuncia l’uso sistematico della forza da parte della polizia, spesso dovuto a discriminazione razziale. Il rapporto dipinge un quadro di violenze in cui controlli arbitrari e abusi corporali vengono perpetrati ai danni degli inquisiti e in cui spesso la richiesta dell’accusato sul motivo della perquisizione viene interpretata come “insulto a pubblico ufficiale”. Le testimonianze degli intervistati parlano di controlli “accompagnati spesso da violenza fisica o verbale”, di schiaffi, calci e di ricorso alle armi. Nella relazione si legge che “prove statistiche e racconti indicano che i giovani neri e arabi che vivono in quartieri economicamente svantaggiati sono in particolare e frequentemente il bersaglio di controlli, il che sembra indicare che la polizia si basa su profili etnici”. “È scioccante che ragazzi neri o arabi vengano arbitrariamente spinti contro un muro e malmenati dalla polizia senza aver commesso alcun illecito”, ha dichiarato Judith Sunderland, ricercatrice di Hrw per l’Europa occidentale, “ma ciò è la norma per chi vive in certi sobborghi francesi”, ha aggiunto. Tra le testimonianze raccolte, quella di un ragazzo di Lille, più volte chiamato dagli agenti “sporco arabo”. “Questo linguaggio neanche ci colpisce più. È la norma”, ha dichiarato il giovane. Un portavoce delle forze dell’ordine, Pascal Garibian, ha liquidato il rapporto dell’organizzazione definendolo una descrizione “caricaturale” del corpo di polizia.
MANIFESTAZIONE INDIGENI AREA AMAZZONICA
L’ORPI, Organizzazione regionale dei Popoli Indigeni d’oriente, ha chiamato a un manifestazione unitaria il 1° febbraio nella città peruviana di Iquitos. Da tempo gli abitanti dell’Amazzonia denunciano gli abusi delle compagnie petrolifere e minerarie nella regione; in un loro comunicato si legge fra l’altro: “Dopo 40 anni di attività le compagnie hanno infatti danneggiato i nostri pesci, la nostra terra e l’acqua che ci da la vita… Mettiamo in guardia il popolo di Iquitos sul serio pericolo che corre il bacino del Nanay che fornisce acqua a tutta la città. Noi popoli indigeni saremo uniti contro questo flagello. L’acqua non è una merce, l’acqua è un diritto”. L’organizzazione critica fortemente il governo peruviano che, nonostante le sue promesse “minaccia e reprime – prosegue il comunicato – col pugno di ferro, ci esercita il diritto umano di difendere l’acqua e il proprio territorio” La mobilitazione di domani, che l’ORPI definisce “permanente” è il preludio alle grandi manifestazioni del 9 e 10 febbraio prossimi su cui convergeranno le proteste contro le estrazioni petrolifere e quella contro il cosiddetto progetto Conga, nella regione peruviana di Cajamarca che prevede per l’estrazione di oro, rame e mercurio il prosciugamento di due laghi e la devastazione irreversibile del territorio.
ITALIA Record disoccupazione Il numero dei disoccupati a dicembre e' di 2,243 milioni, in aumento dello 0,9% su novembre. Lo rileva l'Istat su stime provvisorie. Su base annua il rialzo e' del 10,9%. E' il valore maggiore da gennaio 2004 e se si fa riferimento alle serie trimestrali si torna a livelli di 10 anni fa (I trimestre 2001). Sul fronte occupazione, a dicembre 2011 gli occupati sono 22,903 milioni, un livello sostanzialmente invariato rispetto a novembre. Nel confronto con l'anno precedente l'occupazione diminuisce dello 0,1% (-23 mila unità). Inoltre, il tasso di occupazione è pari al 56,9%. Nel dettaglio, il tasso di occupazione maschile, pari al 67,1%, diminuisce di 0,3 punti percentuali rispetto a novembre e di 0,4 punti su base annua. Quello femminile (46,8%) registra, invece, un aumento di 0,3 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima. Sempre a dicembre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,2% (-34 mila unità rispetto al mese precedente). Ecco che il tasso di inattività si posiziona al 37,5%, con una flessione di 0,1 punti percentuali a livello congiunturale e di 0,5 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione maschile a dicembre 2011 raggiunge quota 8,4%. Si tratta di un tasso record, il più alto da gennaio 2004. Intanto i vertici europei, riuniti a Bruxelles e contestati da una enorme manifestazione discute di occupazione e sviluppo ma soprattutto si occupa del patto di bilancio
Torino: NO Tav MARIO IL BARBE’ AI DOMICILIARI! ANCORA PEZZI CHE CADONO DEL TEOREMA CASELLI da notav.info Una notizia relativa agli arresti dei compagni no tav della scorsa settimana. Dopo aver risposto all’interrogatorio di garanzia, ieri 30 gennaio, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la scarcerazione di Mario Nucera, il barbiere di Bussoleno. Mario è un no tav come tutti noi, generoso, coraggioso e onesto. Vive il paese, il suo lavoro, la sua famiglia come la lotta no tav, a testa alta, con impegno e forza. All’alba di giovedì è stato strappato alla sua terra e con un sorriso e le manette ci ha salutato, dandoci la forza e la consapevolezza, ancora una volta di essere dalla parte giusta. Ora per lui sono scattati i domiciliari, che sono meglio del carcere ma non sono la libertà per la quale lottiamo. Per adesso comunque sorridiamo e riabbracciamo il nostro barbiere no tav. Cade ancora un altro pezzo del teorema Caselli, con metodo lavoreremo per farli cadere tutti e riabbracciare presto i nostri compagni.
Fiumicino: protesta dei lavoratori della Argol Blitz dei lavoratori della societa' Argol, di cui questa radio a più volte parlato, per i quali da domani scatta il licenziamento, dinnanzi all'atrio della palazzina Alitalia all'aeroporto di Fiumicino. Reduci dalla delusione e rabbia dell'incontro di ieri alla Regione Lazio, una trentina di loro si sono presentati alla palazzina Rpu ed hanno lanciato sui vetri e sull'ingresso frattaglie di animali e secchi di sangue. Hanno inoltre invocato i nomi dei vertici Alitalia scandendo a più riprese Vergogna, vergogna. La protesta avviene dopo che tre giorni fa già gli operai avevano occupato la palazzina Alitalia di Fiumicino dove l’ad Cai ha i suoi uffici richiedendo ancora il rispetto della clausola sociale e il diritto al lavoro. Le proteste vanno avanti da tempo visto che per domani sono previsti 76 licenziamenti, nel momento in cui scade il contratto della Argol con Alitalia. Una sentenza del Consiglio di Stato è destinata a rivoluzionare il settore del cargo al Leonardo da Vinci consentendo, in sostanza, di stoccare le merci fuori dalla Cargo City. Una decisione destinata ad ampliare lo spazio della concorrenza tra handler, che determina il moltiplicarsi degli operatori. Gli effetti ovviamente si abbattono su lavoratori e lavoratrici in primis dell’assistenza a terra (bagagli, catering, pulizie, movimentazione, cargo). Sabato mattina diretta di questa radio dal loro presidio a Fiumicino.
Acerra (Napoli) proteste per una scuola agibile A vedere lo stato degli edifici scolastici in Italia – ed in alcune regioni peggio che al trove – lo studio non è certo un diritto. Stamani infatti un gruppo di mamme di bambini della scuola elementare e materna del primo circolo di Acerra, manifesta per le strade della citta' chiedendo un istituto scolastico dove i propri figli possano seguire le lezioni senza disagi. I bambini, infatti, da alcuni mesi sono dislocati in altre scuole a causa dell'inagibilita' dell'istituto di appartenenza, che presentava pericolo di crollo del solaio. E già è qualcosa che sia stato ravvisato il pericolo e si sia intervenuti.
Afragola (NA): Direzione investigativa antimafia di Napoli apre un accesso investigativo sul cantiere Tav
Nell'ambito dei compiti di monitoraggio delle imprese impegnate nei lavori relativi alle grandi opere pubbliche di carattere strategico, personale del Centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Napoli ha effettuato un accesso ispettivo ai fini antimafia in un cantiere della stazione Tav di Napoli, lato est, in costruzione nel comune di Afragola. Un'analoga ispezione era stata effettuata lo scorso 16 gennaio all'interno della zona ovest dello stesso cantiere. Niente di nuovo, visto che quando si parla di Tav si deve anche ricordare che tipo di affari si celano dietro. “Ad Afragola – leggiamo sul sito Terre Libere - e nella zona di Napoli e del casertano, gli investimenti hanno arricchito le imprese legate alla camorra che hanno ricevuto subappalti prima dalla FIAT celata sotto il nome di Cogefar Impresit e poi da Impregilo, il mostro edilizio a tre teste controllato da Ligresti, Gavio e Benetton. In Campania, i subappaltori hanno aperto cave abusive poi riempite di rifiuti, hanno devastato un territorio già provato per non lasciarvi niente, costruendo anche il consenso (e voti) attraverso le assunzioni di lavoratori nei cantieri.
Isola del Giglio: indagate la Costa Crociere Dopo fiumi d'inchistro e ore di video e audio sul personaggio Schettino finalmente si inzia a parlare anche dell'armatore della nave naufragata all'Isola del Giglio, nel cui naufragio sono morte un numero ancora imprecisato di persone tra passeggeri e lavoratrici e lavoratori su cui, fra l'altro la Costa continua a non dare dati certi neppure sul numero. La procura di Grosseto valuti l'opportunità di iscrivere nel registro degli indagati i vertici della Costa. Lo chiedono gli avvocati Pietro Ilardi e Francesco Compagna che assistono alcuni naufraghi della Concordia, in vista dell'incidente probatorio del 3 marzo, quando verrà aperta la scatola nera della nave naufragata all'Isola del Giglio. Gli avvocati hanno depositato in procura una consulenza sui rilievi satellitari riguardanti i passaggi fatti dalla Concordia, negli anni, vicino alla costa. Intanto crescono le preuccupazioni degli abitanti dell'Isola in merito al permanere del relitto, preoccupazioni dovute al rischio inquinamento e alle attività turistiche, principale fonte economica per gli isolani che ieri si sono riuniti in assemblea.
Firmato l’accordo per la costruzione della Linea Alta velocità Torino-Lione.
Alla faccia delle proteste che da vent’anni agitano la Val di Susa, è stato firmato ieri a Roma l’accordo tra il viceministro delle infrastrutture Mario Ciaccia e il ministro dei trasporti francese, Thierry Mariani. Dopo la ratifica dei rispettivi parlamenti i lavori dovrebbero iniziare nel 2013 e concludersi nel 2023, per una costo totale di 8,2 miliardi di euro, dei quali il 40% massimo finanziati dall’Unione Europea; l’Italia finanzierà l’opera per 2,7 miliardi e la Francia per 2,2. In realtà di nuovo in questo accordo non c’è nulla, si tratta solo di una ratifica di quanto già innumerevoli volte annunciato, firmato e controfirmato, e serve al più a fare bieca propaganda nel momento in cui le porte della patrie galere si spalancano per ricevere gli attivisti del movimento NO TAV. E visto che la protesta non si ferma (è prevista fra l’altro una manifestazione nazionale in Val di Susa per il prossimo 25 febbraio), il sottosegretario Ciaccia non si risparmia, per rassicurare committenti e squali che cercano solo lucrosi profitti dalla devastazione inutile di un’intera valle: “Una minoranza – ha dichiarato infatti – non può sovvertire una decisione condivisa e una programmazione nazionale e comunitaria” e ancora “C’è stata una minoranza contraria a quella considerata dai più un’opera strategica per il paese e sono convinto che l’opposizione che in passato si è espressa con manifestazioni intollerabili, si attenui progressivamente a fronte di una più matura comprensione dei vantaggi che comporterà l’opera” vantaggi, va detto, che per ora attengono solo agli speculatori. Ieri intanto sono stati concessi gli arresti domiciliari anche a Mario Nucera, il barbiere di Bussoleno
Siparietto