<> ||[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||[[RorFonti| Fonti]]|| ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI ## Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ## Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: === Gr 19:30 === ||[[mfla8gr| GR MFLA]]|| '''FEMMINICIDI''' '''ESTERI''' occupato e autogestito un ospedale nel nord della grecia: http://it.contrainfo.espiv.net/2012/02/05/kilkis-grecia-settentrionale-occupazione-ed-auto-gestione-dell-ospedale-generale-cittadino-da-parte-dei-lavoratori/ '''ITALIA''' '''Siparietto''' ---- === Gr 13:00 === '''In primo Piano''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''Grecia: sciopero generale''' Oggi in Grecia uno sciopero di ventiquattro ore per rispondere al piano di austerity voluto da governo e dalla troika composta da Ue-Bce-Fmi che vogliono imporre l’abbassamento dei salari minimi, il taglio delle tredicesime anche nel privato, un intervento peggiorativo sulle pensioni complementari, nuovi tagli pari all’1% del pil – circa due miliardi di euro solo nel 2012, inclusi abbattimenti di costi di difesa e sanità. Ieri il premier Lucas Papademos ha incontrato i 3 partiti che sostengono il suo governo. L’obbiettivo del primo ministro era convincere i partiti ad accettare il nuovo piano di tagli imposto dalla troika per ottenere il prestito d 130 miliardi di euro indispensabile per evitare la bancarotta del paese a marzo, quando dovrà rimborsare 14,5 miliardi di euro di bond in scadenza. Gli incontri di ieri però sono stati un fallimento, infatti i partiti che sostengono il governo non hanno sottoscritto gli accordi capestro della troika, come richiesto dall’ Ue che aveva imposto la data limite a ieri. Intanto per oggi è stato convocato lo sciopero da Gsee (lavoratori del settore privato), Adedy (dipendenti pubblici) e Pame (sindacato vicino al Partito Comunista greco). Ad Atene sono previste due manifestazioni, con corteo di protesta fino a piazza Syntagma, davanti al Parlamento. “Quello che succede – ha dichiarato il presidente della Gsee, Giannis Panagopoulos – non è una trattativa ma la cronaca di una morte preannunciata, un ricatto sociale crudele perché un intero popolo viene comunque minacciato di povertà”. Inoltre sono arrivati, in nottata, i licenziamenti di 15mila dipendenti pubblici, e una nuova emissione di titoli a sei mesi per un valore fino a 625 milioni, nella speranza che ci sia qualcuno ancora interessato a comprare buoni del tesoro ellenici. A livello istituzionale, proprio nella giornata dello sciopero, nel pomeriggio Papademos, secondo quanto riferisce il quotidiano greco Ta Nea, dovrebbe incontrare gli altri leader politici del paese per verificare se e quanto consenso c’è intorno al nuovo piano deciso dalla ‘troika’ (Bce, Ue e Fmi) per la concessione di 130 miliardi di euro di aiuti mentre l'Ue incalza sostenendo il tempo è scaduto, riforme o default. '''Maldive: la polizia si impossessa della TV, il presidente si dimette''' Dopo l’ennesima giornata di scontri a Malé tra militari e sostenitori dell’ex presidente Maumoon Abdul Gayoom, decine di agenti della polizia si sono ammutinati unendosi alle proteste dell’opposizione, e ha preso il controllo della sede della Tv di Stato. Poche ore dopo, il presidente Mohammed Nasheed ha rassegnato le dimissioni, passando i suoi poteri al vicepresidente Mohammed Waheed Hassan. Scene di giubilo nelle strade della capitale. Le proteste alle Maldive erano iniziate tre settimane fa, in seguito all’ordine di arresto che il presidente Nasheed ha emesso contro un noto giudice, accusato di corruzione a favore del partito d’opposizione. Nasheed, noto per le sue politiche ecologiste, è il primo presidente delle Maldive ad essere stato democraticamente eletto nel 2008, dopo trent’anni di regime a partito unico guidato da Maumoon Abdul Gayoom. Oggi Nasheed ha dichiarato “Se rimanessi al potere sarebbe peggio. Penso che se il governo fosse rimasto avrebbe dovuto usare la forza e fare del male a molti cittadini. Sento che la mia permanenza al potere accrescerebbe solo i problemi e ferirebbe la popolazione”. '''Siria: ancora stragi a colpi di cannone''' Questa mattina all’alba le forze governative siriane hanno ripreso i cannoneggiamenti su Homs, la città dove centinaia di persone sono state uccise solo negli ultimi giorni. La fonte è la Bbc secondo cui gli abitanti della città temono che l’Esercito si stia preparando a un’operazione su vasta scala. Stando al corrispondente della Bbc, le forze governative hanno iniziato a colpire Homs con bombe da mortaio alle 6 ora locale, le 5 in Italia. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, solo ieri a Homs sono rimasti uccisi almeno 95 civili, vittime di colpi di cannone. Secondo il governo siriano le vittime sarebbero terroristi. '''USA bueve sanzioni contro l'Iran''' Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato un decreto che rafforza le sanzioni  nei confronti di Teheran. Lo ha annunciato la Casa Bianca, precisando che il decreto prevede il blocco di tutti i beni e le partecipazioni del governo iraniano negli Stati Uniti e che la misura si è resa necessaria a fronte delle “pratiche ingannevoli” con cui la stessa banca centrale o altri istituti di credito iraniani hanno provato a occultare le transazioni. L’inasprimento delle sanzioni colpisce soprattutto la banca centrale iraniana e le principali istituzioni finanziarie del Paese. '''Argentina: proteste contro la miniera di Famatina, nel nord del paese''' La comunità di Famatina (estremo nord della provincia di La Rioja in Argentina) scende in strada per protestare contro la megaminiera a cielo aperto di proprietà della corporation canadese Osisko Mining. Dopo aver ottenuto, una settimana fa, la sospensione di un progetto che avrebbe portato all’estrazione di oro per 25 miliardi di dollari in trent’anni, la protesta, partita da Famatina una comunità di appena 6.500 abitanti sta coinvolgendo ormai tutto il paese, con manifestazioni che vanno in scena anche nelle vie di Buenos Aires. Alla base dello scontro, c’è l’impatto ambientale della miniera a cielo aperto: si calcola, infatti, che la Osisko Mining Corporation utilizzi 10 tonnellate di cianuro al giorno per separare l’oro dalla roccia, così che un solo granello estrapolato equivalga a qualcosa come 18 tonnellate di rifiuti, con l’acqua della zona che risulta ormai contaminata. '''ITALIA''' '''No inceneritore contestazione oggi sotto il comune di Albano''' Dopo la contestazione di venerdi scorso con il blocco degli autocompattatori che ha impedito lo sversamento dei rifiuti, il comitato cotro l'inceneritore di albano si è ritrovato oggi sotto al comune di albano per constestare la conferenza seguita alla relazione sull'inquinamento delle falde acquifere. Corrispondenza. '''Riaperta l'indagine sul caso Malìka''' Si riapre oggi l’indagine sul caso di Malika Yacout. Nel 2004 la donna aveva subito un violentissimo sfratto, era al sesto mese di gravidanza,  venne bloccata e strattonata da cinque uomini che le praticarono due iniezioni per sedarla.  I farmaci ebbero effetti dannosi sul feto, effetti che ancora oggi si ripercuotono sulla salute della figlia di Malika, portatrice di una grave malformazione celebrale. La storia di Malika ha tantissimi lati oscuri. Il trattamento sanitario obbligatorio a cui venne sottoposta sull’ambulanza mentre veniva condotta in ospedale non era stato convalidato da nessuno. Il ricovero nel reparto di psichiatria che le venne imposto non era giustificato da nessuna perizia medica, perché nella sua cartella clinica c’era scritto che non era affetta da nessuna malattia mentale. E poi ancora la violenza con cui è stato portato avanti lo sfratto, l’archiviazione del caso subito dopo la denuncia, depositata il 23 febbraio 2005 e  archiviata dopo poche ore, gli errori giudiziari che Malika ha subito e subisce da sette anni. Diverse realtà, come il collettivo antipsichiatria di Pisa, il movimento di lotta per la casa di Firenze, Emergency si sono espresse in solidarietà con Malika, denunciando la sua storia, promuovendo manifestazioni e iniziative;  in questi giorni si sta organizzando una nuova manifestazione che sfilerà per le vie di Firenze, per continuare a tenere i riflettori accesi su una storia che ha sin troppe ombre. Ascoltiamo una corrispondenza dal sito Amisnet. '''la polverini è dispiaciuta per le 22.000 persone senza acqua''' Abbiamo ancora 22.660 utenze nel Lazio disalimentate, ossia persone che sono senza luce ed acqua. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Sono ancora circa 15 mila utenze a Frosinone e 7 mila a Roma e provincia. Questi sono i dati avuti nell'aggiornamento alle 7 di stamane. Polverini si e' detta dispiaciuta per i disagi della popolazione. Intanto in Europa, Il bilancio delle vittime causate dall’ondata di maltempo degli ultimi giorni è in continua crescita: sono più di 420 le persone rimaste uccise dal freddo tra la fine di gennaio e oggi, per lo più si tratta di senza tetto che non hanno retto le lunghe notti per la strada. I paesi più colpiti sono quelli dell’est europeo. In Ucraina, con il termometro che è sceso fino a trenta gradi sotto lo zero, i morti hanno toccato quota 135 e i ricoverati in ospedale sono oltre duemila. Sessantuno, invece, le vittime registrate in Polonia. Il ministero dell’Interno ha anche invitato la popolazione a controllare il proprio sistema di riscaldamento, visto che chi non è rimasto ucciso dal gelo, è morto a causa dal monossido di carbonio liberato dagli impianti difettosi. A Mosca, anche qui le temperature hanno toccato i -30 gradi, i morti accerati sono 63. Il problema del freddo che colpisce accentuando il disagio sociale e la precarietà della vita che ci viviamo tutti i giorni sta colpendo anche i rom in alcuni campi di Milano molte persone anche bambini non hanno indumenti di lana, e i continui fuochi che vengono accesi per scaldarsi, causano spesso incendi. '''Domani il Consiglio supremo di Difesa''' Domani al Quirinale il presidente Giorgio Napolitano presiederà un Consiglio supremo di Difesa di cruciale importanza, poiché si esprimerà non solo sull’acquisto dei costosissimi cacciabombardieri F-35, ma anche sulla delicata decisione di autorizzare bombardamenti aerei italiani in Afghanistan. Fino ad oggi si sono susseguite dichiarazioni pubbliche del ministro della Difesa Di Paola sull’assoluta necessità di “andare avanti” con il programma F-35, da cui si deduce che non vi saranno retromarcia sostanziali su questa folle spesa militare (almeno 13 miliardi di euro, destinati a lievitare di molto, più o meno l'equivalente della manovra di dicembre, 5 miliardi in più dei soldi ottenuti abbattendo la scuola pubblica). Si può sperare solo in minime riduzioni o dilazioni. Silenzio di tomba sull’altra importantissima questione che verrà discussa domani in Consiglio supremo di Difesa al punto dell’ordine del giorno che recita “riqualificazione dell’impegno italiano” nelle missioni militari internazionali: la scelta di rimuovere gli impedimenti ai nostri cacciabombardieri Amx (proprio quelli che andrebbero rimpiazzati dagli F-35) di effettuare azioni di bombardamento. Il ministro Di Paola si è limitato a comunicare la questione alle commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato, senza sottoporla alla minima discussione per un parere. Nessuna voce si leva contro il Parlamento. La Difesa non ravvisa la necessità, né tanto meno l’obbligo, di consultare il Parlamento perché, come sostengono sia il generale Abrate che lo stesso Di Paola, “le regole d’ingaggio non cambiano” e anche perché, “in Parlamento c’è stato un forte sostegno alla necessità di proteggere i nostri militari, quindi questa decisione è solo una conseguenza logica di questo sostegno”. Inoltre il fatto che le commissioni competenti, informate dal ministro, non abbiano fatto osservazioni, viene letto come un implicito via libera”. '''Emergenza gas?''' Il Comitato emergenza gas si è riunito al ministero dello Sviluppo e ha deciso di attivare la fase di emergenza secondo le procedure previste dall’Unione Europea e di avviare la messa in esercizio delle centrali elettriche ad olio combustibile, che consentiranno di contenere i consumi di gas a uso termoelettrico. Intanto oggi tutti i media titolano a caratteri cubitali costruendo una nuova emergenza e un nuovo clima di paura ma, nella realtà, il ‘termometro dei consumi di energia elettrica del nostro Paese registra un fabbisogno di 50mila MW, quindi consumi ben lontani dal grande record di fabbisogno energetico che fu registrato nel dicembre del 2007. '''morti sul lavoro, si allunga la lista delle vittime ''' Un giovane operaio ha perso la vita oggi pomeriggio a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, folgorato da una scarica elettrica mentre stava effettuando un lavoro di riparazione. La vittima si chiamava Francesco Conte e, secondo quanto si è appreso, stava cercando di recidere un cavo di rame pensando che non fosse collegato alla rete elettrica. Il giovane è morto sul colpo. '''Di carcere si muore anche grazie al metadone''' Un mix fatale di metadone e farmaci tipo Gardenale. E’ stato quello che ha ucciso Fabio Parodi, il savonese di 28 anni morto il 16 gennaio scorso nel carcere di Imperia, dove era detenuto. A confermarlo è il patologo forense Andrea Leoncini, dell’Università di Genova, che aveva eseguito l’autopsia alcuni giorni dopo il decesso. La domanda che sorge spontanea è in che modo il carcere rieduchi i tossicodipendenti, forse da ucciderne qualcuno di volta in volta? O forse il metadone così come il tavor e il valium sono la cosidetta terapia per curare tutti i mali e le sofferenze che in una situazione come quella carceraria possono esplodere? '''Azione fotografica in ricordo del partigiano zaccaria''' leggiamo il comunicato: Ore 9:30 Roma martedì 7 febbraio 2012 14 gigantografie nei luoghi della memoria per ricordare il Partigiano Zaccaria Verucci ad un anno dalla sua scomparsa. Di chi lotta perchè la vita sia vita, sarebbe ingiusto farne un ricordo ad un anno dalla morte che fosse solo un ricordo. Ecco allora 14 fotografie 2x2 m di vita vissuta, la prassi dell'essere partigiano trasfusa nella vita di tutti i giorni, negli abbracci, nei sorrisi e nelle parole dure, ma necessarie. A Roma, 14 luoghi della lotta partigiana e della lotta d'ogni giorno perchè Zaccaria, anche oggi, sarebbe stato in prima linea, accanto a noi contro la T.A.V., così come contro l'abolizione dell'articolo 18! Noi sue amiche ed amici, vorremmo ricordarlo, attraverso il nostro occhio: Vita, appunto. Le Quotidiane Resistenze '''Siparietto''' --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' Compas. Los compas del Comité estudiantil de Ayotzinapa, Guerrero, estarán inaugurando una radio libre el proximo 2 de febrero de 2012. La idea es que les acompañemos en el inicio de este proyecto de comunicación alternativa. Para lo cual se está plantando que todas y todos aquellos que puedan asistir a las instalaciones de la Normal Rural Raúl Isidro Burgos en Ayotzinapa, Guerrero, (a 30 min de Chilpancingo) asistan a partir de las 8 am a participar en una transmisión conjunta con motivo de conmemorar la muerte de Genaro Vázquez Rojas y el inicio de las transmisiones de esta nueva radio. ¡OJO esta información, la existencia de esta radio, NO es púbica sino hasta después del 2 de febrero! Lo ideal sería hacer presencia y apoyar directamente a los compás. Sabemos que llegar desde Chiapas esta difícil pero la idea es grabarse un audio que envíe saludos y manifieste su apoyo, pero sobre todo el acompañamiento que la radio de Ayotzinapa tendrá de ahora en adelante. Creen que se pueda hacer algo como lo que se hizo para Radio Ñomndaa? Si se puede invitar a que compás de otras radios en europa hagan sus grabaciones estaría bueno. Le daría más fuerza a los compás por acá. Esperamos las aportaciones. Fuerza! Compas. Compas: ya está al aire Voces Nuestras 94.1 Voz de Todos transmitiendo desde la Normal Rural de Ayotzinapa, Guerrero, México. Teléfono en cabina: 01754 474 0764 Correo: voces.nuestras.ayotzinapa@gmail.com Escucha la transmisión por internet en http://ayotzinapa.listen2myradio.com Ojalá puedan retomar la transmisión, hablar por teléfono para mandar sus saludos y estar pendientes acompañando este proyecto que nace de la fuerza y el coraje. PD. Gracias a todos y todas quienes enviaron sus grabaciones, están siendo de mucha ayuda, acá es importante demostrar que esta radio no está sola. '''Servizi audio della giornata''' ##Intervista a Claudio De Santis ferroviere licenziato wagon lits ##[[http://www.archive.org/download/120109lavoratoripulizielasapienza/120109lavoratoriopulizielasapienza.mp3 | corrispondenza wagon lits]] ##[[attachment:120109lavoratoriopulizielasapienza.mp3 | corrispondenza wagon lits]] ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||