<> ||[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||[[RorFonti| Fonti]]|| ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI ## Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ## Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: === Gr 19:30 === '''Sommario''' '''In primo Piano''' '''VALSUSA: SGOMBERATA LA BAITA CLAREA. GRAVE IL COMPAGNO CADUTO DAL TRALICCIO''' (audio: ROR) Questa mattina alle 8 è iniziato lo sgombero della Baita Clarea. I poliziotti che avevano già attaccato deliberatamente le solidali e i solidali NO TAV di rientro alla partecipatissima manifestazione di sabato non si sono fatti scrupoli quando un attivista si è arrampicato su un traliccio per difendere la baita, facendolo cadere, e ora presidiano l'ospedale in cui attende di essere operato. Nelle fabbriche e nelle scuole della valle sono nati scioperi spontanei, autorganizzati, che hanno ottenuto poi la copertura di Cub e Cobas che hanno proclamato lo sciopero generale. La Fiom di Torino segnala invece scioperi in molte aziende metalmeccaniche della Valle di Susa, come Savio, Tekfor, Vertek e Coord3. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà previste, iniziate con un blocco della ferrovia a Ulzio. Il blocco dell’autostrada A32 prosegue, vengono rafforzate le barricate con tronchi, cavi d’acciaio e altri materiali. Continuano i blocchi anche sulle strade adiacenti. La polizia non si avvicina. Tutto bloccato in Val di Susa; bloccata la statale 24, la statale 25, l’autostrada Torino – Bardonecchia, la linea ferroviaria. Quaranta i presidi gia’ organizzati per questo pomeriggio. Presidi di solidarietà con Luca e il movimento No tav in tutta Italia per questo pomeriggio. Ecco i principali appuntamenti nelle diverse città: - A Torino l’appuntamento alle 15.30 in piazza Palazzo, mentre alle 18 è stato organizzato un presidio in Val di Susa a Bussoleno. - Brescia: appuntamento in Piazza Loggia alle 18. - Milano appuntamento in piazza San Babila sempre alle 18 - Cremona appuntamento in piazza Roma - Crema l’appuntamento è sempre per le 18 in piazza Duomo - Mantova ore 18 davanti alla prefettura - Bergamo l’appuntametno è per le 19 in piazza Matteotti - Firenze appuntametno alle 17.30 in via Cavour, mentre a - Genova 17.30 presidio davanti alla prefettura. - Presidio anche a Trento alle 18 davanti alla prefettura e all’Aquila in Piazza Regina Margherita. - Vicenza ore 18 in piazza Castello - Reggio Emilia alle 18 davanti alla prefettura - Bologna: appunatamento in piazza Nettuno sempre alle 18 - A Padova all’esterno della prefettura alle 18 di questo pomeriggio. - A Roma l’appuntamento è alle 15 all’università La Sapienza che proseguirà fino alle 18 quando è previsto come i tutta Italia il presidio di solidarietà. - chivasso (to) ore 18 - reggio emilia 18:00 comune - l'aquila ore 18:00 - salerno ore 19:00 stazione - trento 19:00 piazza del duomo - palermo via cavour ore 18:00 - cosenza ore 18 comune - savona piazza sisto V ore 18 - mantova ore 18 prefettura - napoli ore 18 piazza trieste - ore 17:30 torino rai - ore 20:00 torino cto '''FRANCIA: CRESCE L'OPPOSIZIONE AL TAV''' La Torino-Lione non è più un tabù: il progetto ha smesso di essere “intoccabile”, perlomeno in Francia, dove ambientalisti e partiti ormai contestano apertamente la super-linea ferroviaria contro cui si batte strenuamente la valle di Susa, ritenendola un salasso finanziario devastante per l’ambiente e soprattutto inutile, come confermato dai 400 docenti universitari che hanno sottoscritto l’appello rivolto a Mario Monti, promosso da Luca Mercalli e Sergio Ulgiati. Ora il “fronte critico” si allarga alla Savoia, dove ormai si oppongono al progetto sia le maggiori associazioni ecologiste, sia l’Ump, il partito di Sarkozy. Sigle come Fapna e Fne, cartelli ecologisti fino a ieri favorevoli al progetto, hanno cambiato idea: colpa delle «rilevanti carenze» del dossier, su temi come sostenibilità ambientale e redditività di una infrastruttura faraonica, destinata all’improbabile trasporto merci Italia-Francia, ormai in declino... '''ITALIA''' '''UDINE: DUE OPERAI SENZA SALARIO SALGONO SU UNA GRU''' Senza stipendio da alcuni mesi, due operai sono saliti questa mattina su una gru del cantiere per il nuovo ospedale di Cividale del Friuli (Udine) e minacciano di gettarsi nel vuoto. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti del locale Commissariato di Polizia. Tratattive sono in corso per invitare i due operai a scendere. '''VELLETRI: MOBILITAZIONI DEI PRECARI DEI TRIBUNALI''' (audio: ROR) Mobilitazione di lavoratrici e lavoratori precari dei tribunali, una corrispondenza da Velletri '''ITALIA SOTTO ACCUSA DALL'U.E. PER LE DISCARICHE''' L’Unione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia. Centodue discariche di rifiuti, tre delle quali di rifiuti pericolosi, non sarebbero conformi alla direttiva Ue del 1999; le discariche sono situate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna e Umbria. In particolare, secondo la missiva inviata dall’Ue, l’Italia non avrebbe rispettato l’articolo 14 della direttiva. L’articolo imponeva agli Stati membri di impegnarsi affinché le discariche esistenti, se non ancora conformi alla normativa Ue dopo il 16 luglio 2009, venissero abbandonate. Questa lettera costituisce la prima tappa per la procedura di infrazione secondo l’iter dell’Unione. Il prossimo passo è il “parere motivato”. Nel caso in cui le discariche non venissero chiuse o conformate allo standard richiesto, l’Italia potrebbe subire il ricorso alla Corte di giustizia europea. Già nel 2010, per i rifiuti campani, Roma era stata condannata dai giudici del Lussemburgo. '''ESTERI''' '''SIRIA: SEMPRE DRAMMATICA LA SITUAZIONE A HOMS''' Mentre l’UE ha appena varato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Siria, nello Stato mediorientale continua il massacro: circa 60 cadaveri sarebbero stati rinvenuti nelle vie di Homs, nel quartire di Bab Amro. La città da tempo messa in subbuglio da violenti scontri dove le forze di sicurezza siriane, come riporta la tv siriana “al-Alam”, hanno trovato i corpi che poi sono stati trasportati nell’ospedale della città siriana. Nel frattempo, un gruppo di 30 soldati dell’esercito regolare siriano è fuggito nel Kurdistan iracheno. Secondo la tv satellitare “al-Arabiya” dovrebbero essere disertori che hanno deciso di abbandonare il campo di battaglia siriano. Un funzionario del ministero dei Peshmerga curdi, Anwar al-Hajj Uthman, conferma che si tratterebbero di “almeno 30 i soldati siriani che hanno trovato rifugio nel Kurdistan iracheno per sfuggire alle violenze in corso”. Le nuove sanzioni dell’Unione europea andranno a colpire il settore finanziario ed economico: la Banca centrale siriana e l’export dei metalli preziosi. Questo si tratta del dodicesimo pacchetto di sanzioni che i ministri degli Esteri hanno preso contro il regime di Damasco. '''TUNISIA: disordini a Bou Salem, a fuoco edifici pubblici''' La città di Bou Salem (nel Governatorato di Jendouba) è stata teatro, la scorsa notte, di violenti disordini, culminati con l'assalto, il saccheggio e l'incendio di alcuni edifici pubblici da parte di centinaia di persone che, secondo alcuni testimoni, sarebbero state animate da motivazioni politiche da parte di persone venute da fuori. Per altre fonti, invece, la protesta sarebbe da mettere in relazione alla lentezza nell'opera di soccorso per le inondazioni che stanno interessando la zona. A fare scattare i disordini sarebbe stato il fatto che il dispositivo di sicurezza nella città era stato allentato per lo spostamento delle locali unità di polizia nella vicina città di Jendouba, dove i salafiti hanno dato vita a molti atti di violenza. A Bou Salem sono stati saccheggiati la locale rappresentanza del governatorato, il centro di formazione professionale e il posto di polizia. Sono stati, poi, dati alle fiamme il tribunale cantonale e la sede dell'ufficio che si occupa di incassare le tasse sui tabacchi. ''''COLOMBIA: LE FARC ANNUNCIANO LA PROSSIMA LIBERAZIONE DEI MILITARI PROPRI PRIGIONIERI''' Con un comunicato il Segretariato dello Stato Maggiore delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia ha annunciato la decisione di liberare tutti i soldati e i poliziotti in loro potere, in tutto dieci. Si tratta di un gesto di buona volontà che vorrebbe avere in cambio la garanzia che i diritti umani dei prigionieri nelle carceri colombiane inizino a essere rispettati. Si tratta di un annuncio ricevuto con molta riserva da parte del Governo Santos, che a ogni apertura della guerriglia risponde sempre con mille se e mille ma, dimostrando di preferire di gran lunga la via militare a quella dell’accordo umanitario. La guerriglia cerca di interrompere il circolo vizioso guardando con decisione a una tavola della pace. “Ringraziamo la disponibilità generosa del governo di Dilma Rousseff e l’accettiamo senza incertezze – e ci rivolgiamo ai familiari dei soldati e degli agenti in nostro potere, che consegneremo alla valente e instancabile Marleny Orjuela, dirigente di Asfamipaz”. Da ora in avanti verranno catturati soltanto militari o poliziotti eventualmente presi durante i combattimenti; la pratica di sequestrare per chiedere riscatto sarà definitivamente abolita. Quindi un’analisi sullo stato attuale del conflitto. “L’arrogante decisione governativa di incrementare la spesa militare, i combattimenti e le operazioni ha portato con sé un allungarsi indefinito della guerra. Che porterà con sé più morte e distruzione, più ferite, più prigionieri di guerra da entrambe le parti, più civili incarcerati ingiustamente”. Nel frattempo va avanti la composizione della commissione internazionali che andrà a verificare le denunce sulle condizioni disumane di reclusione e sulla violazione dei diritti umani e di difesa giuridica, che sono costretti a sopportare coloro che le Farc definiscono “i prigionieri di guerra, i prigionieri di coscienza e i prigionieri sociali”. Il presidente Santos ha detto: “Apprezziamo il passo delle Farc di rinunciare al sequestro come un passo importante, necessario, ma non sufficiente, nella direzione giusta”. -------------- '''ITALIA''' NO TAV: PRESIDI DI SOLIDARIETA’ IN TUTTA ITALIA. Presidi di solidarietà con Luca e il movimento No tav in tutta Italia per questo pomeriggio. Ecco i principali appuntamenti nelle diverse città: - Brescia: appuntamento in Piazza Loggia alle 18. - Milano appuntamento in piazza San Babila sempre alle 18 - Cremona appuntamento in piazza Roma - Crema l’appuntamento è sempre per le 18 in piazza Duomo - Mantova ore 18 davanti alla prefettura - A Torino l’appuntamento alle 15.30 in piazza Palazzo, mentre alle 18 è stato organizzato un presidio in Val di Susa a Bussoleno. - Bergamo l’appuntametno è per le 19 in piazza Matteotti - Firenze appuntametno alle 17.30 in via Cavour, mentre a genova alla setssa pra il presidio sarà davanti alla prefettura. - Presidio anche a Trento alle 18 davanti alla prefettura e all’Aquila in Piazza Regina Margherita. - Vincenza ore 18 in piazza Castello - Reggio Emilia alle 18 davanti alla prefettura - Bologna: appunatamento in piazza Nettuno sempre alle 18 - Appuntamento anche a Padova e Palermo all’esterno delle prefetture sempre alle 18 di questo pomeriggio. - A Roma l’appuntamento è alle 15 all’università La Sapienza che proseguirà fino alle 18 quando è previsto come i tutta Italia il presidio di solidarietà. chivasso ore 18 reggio emilia 18:00 comune l'aquila ore 18:00 salerno ore 19:00 stazione trento 19:00 piazza del duomo firenze 17:30 prefettura palermo via cavour ore 18:00 cosenza ore 18 comune savona piazza sisto V ore 18 mantova ore 18 prefettura napoli ore 18 piazza trieste genova ore 18:00 prefettura ore 17:30 torino rai cub ore 20:00 torino cto cub '''Sulla gru, ad un passo dal vuoto''' Senza stipendio da alcuni mesi, due operai sono saliti questa mattina su una gru del cantiere per il nuovo ospedale di Cividale del Friuli (Udine) e minacciano di gettarsi nel vuoto. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti del locale Commissariato di Polizia. Tratattive sono in corso per invitare i due operai a scendere. '''PRECARI DEI TRIBUNALI''' Mobilitazione di lavoratrici e lavoratori precari dei tribunali, una corrispondenza da Velletri '''Tunisia: disordini a Bou Salem, a fuoco edifici pubblici''' La città di Bou Salem (nel Governatorato di Jendouba) è stata teatro, la scorsa notte, di violenti disordini, culminati con l'assalto, il saccheggio e l'incendio di alcuni edifici pubblici da parte di centinaia di persone che, secondo alcuni testimoni, sarebbero state animate da motivazioni politiche da parte di persone venute da fuori. Per altre fonti, invece, la protesta sarebbe da mettere in relazione alla lentezza nell'opera di soccorso per le inondazioni che stanno interessando la zona. A fare scattare i disordini sarebbe stato il fatto che il dispositivo di sicurezza nella città era stato allentato per lo spostamento delle locali unità di polizia nella vicina città di Jendouba, dove i salafiti hanno dato vita a molti atti di violenza. A Bou Salem sono stati saccheggiati la locale rappresentanza del governatorato, il centro di formazione professionale e il posto di polizia. Sono stati, poi, dati alle fiamme il tribunale cantonale e la sede dell'ufficio che si occupa di incassare le tasse sui tabacchi.