Gr 19:30
Sommario
In primo Piano
Editoriale
NOTIZIE BREVI
ITALIA
REGGIO CALABRIA: Crolla palco di un concerto, un operaio morto, due feriti (audio: ROR)
E' rimasto schiacciato sotto i tubi del palco che stava costruendo per il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria. La vittima è Matteo Armelini, di 32 anni, romano, che lavorava per una delle società di supporto tecnico agli spettacoli di diversi artisti in giro per l'Italia. Una tragedia simile a quella che a dicembre dello scorso anno era costata la vita a Francesco Pinna 1, il ragazzo di 20 anni morto a Trieste nel cantiere allestito per lo spettacolo di Jovanotti. L'incidente ha provocato anche due feriti, entrambi ricoverati agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La sciagura si è verificata intorno alle 2 di notte al Calapalafiore, il palazzetto dello sport che spesso viene utilizzato per i grandi concerti e i tour che fanno tappa nella città dello Stretto.
TORINO: NO TAV, LUCA STA MEGLIO
Luca Abbà è sveglio e respira da solo. A Luca da stamani sono stati tolti i tubi; ha gli occhi aperti ed esegue ordini semplici. Si assopisce facilmente e la prognosi verrà sciolta domani se il respiro spontaneo continuerà. Gli unici rischi rimasti, a questo punto, sono quelli di infezioni alle vie respiratorie e agli arti, sui quali i medici sono intervenuti chirurgicamente alla fine della settimana scorsa. In Val Susa, manganelli e denunce per i manifestanti, disinformazione sui media, e propaganda serrata del cosiddetto fronte proTav contro il movimento. Oggi il ministro Cancellieri ha ribadito la “linea dura contro le proteste non pacifiche”. Poche ore dopo 20 attivisti No Tav sono stati denunciati dai Carabinieri alla Procura di Torino per le proteste attuate lunedì scorso in Val di Susa in occasione dell’ampliamento del non cantiere di Chiomonte del Tav. I reati ipotizzati sono violazione di sigilli (quelli posti dalla magistratura alla baita Clarea, luogo simbolo della protesta No tav) e violazione dell’ordinanza del Cipe che ha militarizzato l’area della Maddalena di Chiomonte dichiarandola di “interesse strategico nazionale”. Monti ha annuciato che il prossimo Cipe in programma per il 9 marzo sbloccherà i primi 20 milioni di euro per le opere compensative in Val di Susa. Il ritornello è quindi sempre lo stesso: il progetto del Tav non si può discutere, perchè serve “al Paese” e al sistema di trasporti italiano, che senza alta velocità resterebbe tagliata dall’Europa. Stasera nuova assemblea No Tav che dovrà decidere le prossime mosse del movimento. Intanto, il presidente Napolitano ha comunicato che domani, a Torino, non incontrerà i sindaci della Val Susa contrari al Tav.
BRESCIA: manifestazione No Tav, 39 denunce per il blocco della stazione a Brescia
Non è passata indenne la manifestazione No Tav svoltasi giovedì sera in piazza Loggia a Brescia. Perché, sebbene il presidio nella piazza centrale si sia svolto in maniera tranquilla e senza incidenti, non è andata così nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Qui, intorno alle 20, alcuni manifestanti hanno occupato per diversi minuti i binari 1, 2 e 3. Altri, invece, hanno invaso il casello dell’autostrada A4 di Rovato. In relazione all’occupazione della stazione ferroviaria, la questura ha reso noto che sono stati identificati 29 manifestanti (alcuni minorenni) aderenti ai centri sociali “Magazzino47”e “Kollettivo Studenti in Lotta” di Brescia. La questura ha precisato che queste persone verranno deferite all’autorità giudiziaria in quanto giudicati responsabili dei reati di manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, accensioni pericolose, travisamento e danneggiamento. Per quanto riguarda ciò che è accaduto a Rovato, secondo la questura evento organizzato da diversi gruppi di antagonisti provenienti, oltre che dal centro sociale “28 Maggio” di Rovato, da analoghe compagini di Bergamo e Cremona, dieci manifestanti aderenti al centro sociale rovatese sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata (art. 18 T.U.L.P.S.).
ROMA: Ricominciano gli sgomberi di campi per rom (audio: ROR)
Con la fine dell'emergenza freddo,ricominciano gli sgomberi di campi per rom nella nostra città, stamani ennesimo sgombero nei pressi di torre spaccata.
BOLOGNA: Rapine a immigrati, arrestati 4 agenti
Quattro poliziotti delle volanti di Bologna sono stati arrestati questa mattina perché durante i controlli rapinavano le persone fermate, in particolar modo migranti senza documenti. I quattro agenti sono accusati di due rapine. Nel primo caso la vittima, fermata per il presunto possesso di sostanze, fu solo rapinata da due agenti, mentre nel secondo, un nordafricano, fu anche picchiato da due equipaggi delle volanti.
TORINO: Un’altra battaglia nel cie di corso Brunelleschi (da Macerie)
Dopo due mesi di relativa tranquillità si riaprono le danze dentro al Cie di corso Brunelleschi a Torino. Ieri sera, poco prima delle nove, un bel po’ di prigionieri dell’area rossa hanno tentato la fuga, uscendo dall’area e provando a raggiungere il muro. Intercettati dalla polizia, sono stati riportati nell’area. Da lì in poi, il casino: anche nelle altre sezioni è iniziata la rivolta, con la gente che spingeva sulle reti e le danneggiava nella speranza di guadagnarsi la libertà. In mezzo alla confusione sono stati appiccati anche degli incendi. Ottenuti i rinforzi, la polizia ha circondato il Centro con le volanti e una qurantina di agenti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’area blu, per tranquillizzare gli animi a forza di manganelli e lacrimogeni. I tentativi di fuga continuano oltre un’ora e mezza dopo l’inizio della rivolta, tentativi in parte vanificati dalle indicazioni date alla polizia da alcuni dei vicini di casa ai balconi. La tensione, in realtà, era già cominciata a salire nella notte tra venerdì e sabato e nella mattinata di sabato, quando in due momenti diversi due reclusi avevano tentato il suicidio e per lunghe ore nessuno dei loro compagni aveva ottenuto notizie riguardanti la loro salute. Verso le 23, non riuscendo a scavalcare il muro uno dei prigionieri si è arrampicato su di un’alta struttura lungo il perimetro del Centro. Alle 23,30 è sceso ed è stato messo in isolamento, almeno sino a domani.
ROMA: Continua la mobilitazione di lavoratori e lavoratrici precari della giustizia (audio: ROR)
Ennesima giornata di mobilitazione, di fronte il ministero della giustizia, di precarie e precari impiegati nei tribunali di Roma e nel Lazio.
ESTERI
RUSSIA: PUTIN VINCE CON LARGO MARGINE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI
Ha ottenuto complessivamente il 63,75% dei consensi, con quasi tutti i seggi scrutinati, il premier Vladimir Putin, che vince quindi al primo turno le presidenziali russe e torna al Cremlino per la terza volta. Secondo il leader del partito comunista russo Ziuganov, con il 17,19%, seguito dal multimiliardario Mikhail Prokhorov , fermo al 7,8%. Quarto il leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovski, al 6,2% e Ultimo il capo del partito Russia Giusta Serghiei Mironov con il 3,8%. L’affluenza é stata del 65,3%. Le opposizioni denunciano brogli: la missione di osservatori europei dell’ Osce e del Consiglio d’Europa che ha definito le elezioni come “chiaramente alterate” a favore del premier e contrassegnate da “numerose irregolarità”. Tutti i candidati avevano accesso ai media, ma al premier è stato dato un chiaro vantaggio sui rivali in termini di presenza e le risorse statali sono state mobilitate a livello regionale in suo sostegno. Durante lo scrutinio, in almeno un terzo dei seggi irregolarità procedurali. Le opposizioni hanno annunciato la volontà di tornare oggi in piazza per denunciare le irregolarità.
GRECIA: MOBILITAZIONI PER GLI SPAZI AUTORGANIZZATI AD ATENE (Appello delle occupazioni di Patision 61 & squat Skaramanga)
"A metà novembre è stato lanciato un nuovo accordo tra il comune di Atene e la polizia di stato per iniziare una gestione congiunta del centro della città. Inizialmente il loro obiettivo era l’occupazione del "Mercato Comunale di Kypselli", che affronta le esigenze abitative dei residenti locali, a cui è seguita la denuncia d’ufficio del pubblico ministero contro l’occupazione di via "Lela Karayiannis 37", per lanciare poi un’ ulteriore serie di interventi. La povertà e la miseria sono in crescita nei quartieri del centro di Atene. Allo stesso tempo sono sempre più in aumento gli attacchi di polizia e fascisti contro i piccoli venditori ambulanti immigrati, contro i tossicodipendenti e i senza dimora. Del resto la promozione del cannibalismo sociale, e la guerra ideologica globale sono le armi tattiche del potere per il "divide et impera”. In questo sforzo dello Stato e del capitale, l’amministrazione di Atene assume più fortemente il ruolo di garante dello sviluppo e del corretto funzionamento della città. Oggi, quando la crisi è più evidente che mai, mentre la società impoverisce sempre di più e, quando le rivolte non hanno più bisogno di scintille ... la maggior parte delle persone inizia a tracciare il percorso di lotta. Così, occupazione e progetti auto-organizzati, punti di incontro e di intersezione delle lotte, sono di nuovo sotto tiro. Per bisogni e desideri fuori dalle divisioni etniche, religiose e di genere, resistenza contro i piani di "pulizia" del centro di Atene. Giù le mani dalle occupazioni di via Karayiannis Lela 37 e del “Mercato Comunale di Kypselli!
YEMEN: SCONTRI ARMATI TRA ESERCITO E MILITANTI AL QAEDA
Combattimenti ad ampia scala sono avvenuti ieri nella provincia di Abyan, nel sud dello Yemen, tra forze governative e combattenti che i media locali definiscono affiliati ad Al Qaida. Secondo un bilancio fornito dal quotidiano in lingua inglese ‘Yemen Post’, i morti tra i soldati sarebbero almeno 41 (ma altre fonti riferiscono 78) , ignoto invece quello tra i ribelli. La stessa fonte riferisce che ad attaccare alcune postazioni militari sono stati i ribelli nei distretti di Lawdar e al Kawd. L’agenzia di stampa ‘Saba’, organo di stampa vicino al governo, ha confermato i combattimenti e la dinamica sostenendo che i soldati sono poi riusciti a riprendere il pieno controllo della situazione e a riaprire la strada di collegamento tra Zinjibar, capoluogo della provincia, e Wadi Dawfas. La provincia di Abyan è stata teatro di aspri combattimenti nei mesi scorsi con i presunti affiliati di al Qaeda che per tre mesi sono anche riusciti a tenere sotto controllo Zinjibar. A causa della generale insicurezza migliaia di civili sono stati costretti alla fuga. Il Paese da un anno vive una grave crisi politica, col riemergere di spinte autonomiste e presenza di gruppi armati.
BRASILE: SGOMBERI DI MIGLIAIA DI PERSONE IN VISTA DEI MONDIALI DI CALCIO E LE OLIMPIADI
In Brasile i grandi progetti in vista dei mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016 comprenderanno, tra l’altro, la riqualificazione di intere aree urbane dove in alcuni casi vanno a scontrarsi con l’interesse degli abitanti e che, nei casi peggiori, prevederebbe lo sfratto per un ammontare di 170mila persone in tutto il Paese (dato reso noto da alcune associazioni). Le proteste che ha suscitato il progetto di demolizione della zona in cui è situa la favela di Vila Autódromo per esempio per far spazio alla costruzione dell’Olympic Park. “Le autorità pensano che per il progresso si debba demolire la nostra comunità, così che si possano ospitare le Olimpiadi per qualche settimana. Li abbiamo sorpresi avviando una resistenza” spiega al New York Times Cenira dos Santos, un abitante di Vila Autódromo. Gli abitanti si sono organizzati con manifestazioni portando la causa anche in tribunale. Secondo lo Stato in questa zona non vi è alcuna infrastruttura e le strade sono fatte di fango, diversamente la pensano gli abitanti del posto. In altre zone, gli sfratti sono già iniziati senza trovare una resistenza popolare organizzata.
Gr 13:00
In primo Piano
NOTIZIE BREVI
ESTERI
Sabato 3 marzo oltre 1.000 persone hanno sfilato nel quartiere Kypselli ad Atene, in solidarietà alle occupazioni e agli spazi urbani auto-organizzati in una dimostrazione indetta dai centri sociali del centro di Atene.
Ecco l’appello delle occupazioni di Patision 61 & squat Skaramanga:
"A metà novembre è stato lanciato un nuovo accordo tra il comune di Atene e la polizia di stato per iniziare una gestione congiunta del centro della città. Inizialmente il loro obiettivo era l’occupazione del "Mercato Comunale di Kypselli", che affronta le esigenze abitative dei residenti locali, a cui è seguita la denuncia d’ufficio del pubblico ministero contro l’occupazione di via "Lela Karayiannis 37", per lanciare poi un’ ulteriore serie di interventi. La povertà e la miseria sono in crescita nei quartieri del centro di Atene. Allo stesso tempo sono sempre più in aumento gli attacchi di polizia e fascisti contro i piccoli venditori ambulanti immigrati, contro i tossicodipendenti e i senza dimora. Del resto la promozione del cannibalismo sociale, e la guerra ideologica globale sono le armi tattiche del potere per il "divide et impera”. In questo sforzo dello Stato e del capitale, l’amministrazione di Atene assume più fortemente il ruolo di garante dello sviluppo e del corretto funzionamento della città. Oggi, quando la crisi è più evidente che mai, mentre la società impoverisce sempre di più e, quando le rivolte non hanno più bisogno di scintille ... la maggior parte delle persone inizia a tracciare il percorso di lotta. Così, occupazione e progetti auto-organizzati, punti di incontro e di intersezione delle lotte, sono di nuovo sotto tiro. E noirispondiamo che: Noi siamo l’arsenale del rispetto reciproco e della solidarietà tra gli oppressi e siamo le cellule della resistenza senza compromessi. Siamo centri di circolazione per gli strumenti e le pratiche ostili al sistema Siamo laboratori di fermento sociale dei bisogni e desideri fuori dalle divisioni etniche, religiose e di genere
Resstenza contro i piani di "pulizia" del centro di Atene! Giù le mani dalle occupazioni di via Karayiannis Lela 37 e del “Mercato Comunale di Kypselli!
ABYAN, SCONTRI E DECINE DI VITTIME
Combattimenti ad ampia scala sono avvenuti ieri nella provincia di Abyan, nel sud dello Yemen, tra forze governative e combattenti che i media locali definiscono affiliati ad Al Qaida. Secondo un bilancio fornito dal quotidiano in lingua inglese ‘Yemen Post’, i morti tra i soldati sarebbero almeno 41 (ma altre fonti riferiscono 78) , ignoto invece quello tra i ribelli. La stessa fonte riferisce che ad attaccare alcune postazioni militari sono stati i ribelli nei distretti di Lawdar e al Kawd.
L’agenzia di stampa ‘Saba’, organo di stampa vicino al governo, ha confermato i combattimenti e la dinamica sostenendo che i soldati sono poi riusciti a riprendere il pieno controllo della situazione e a riaprire la strada di collegamento tra Zinjibar, capoluogo della provincia, e Wadi Dawfas.
La provincia di Abyan è stata teatro di aspri combattimenti nei mesi scorsi con i presunti affiliati di al Qaida che per tre mesi sono anche riusciti a tenere sotto controllo Zinjibar. A causa della generale insicurezza migliaia di civili sono stati costretti alla fuga.
In un’intervista rilasciata al quotidiano Al Sharq Al Awsat (edito a Londra con finanziamenti sauditi), il nuovo presidente yemenita Abdu Rabu Mansour Hadi ha ribadito l’impegno a fare del dialogo lo strumento per riappacificare un paese scosso da un anno di crisi politica, dal riemergere di spinte autonomiste e dalla presenza di gruppi armati.
ITALIA
Crolla palco per Laura Pausini un operaio morto, due feriti
E' rimasto schiacciato sotto i tubi del palco che stava costruendo per il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria. La vittima è Matteo Armelini, di 32 anni, romano, che lavorava per una delle società di supporto tecnico agli spettacoli di diversi artisti in giro per l'Italia. Una tragedia simile a quella che a dicembre dello scorso anno era costata la vita a Francesco Pinna 1, il ragazzo di 20 anni morto a Trieste nel cantiere allestito per lo spettacolo di Jovanotti.
L'incidente ha provocato anche due feriti, entrambi ricoverati agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. La sciagura si è verificata intorno alle 2 di notte al Calapalafiore, il palazzetto dello sport che spesso viene utilizzato per i grandi concerti e i tour che fanno tappa nella città dello Stretto.
Ascolta la corrispondenza
No Tav: 39 denunce per il blocco della stazione a Brescia
Non è passata indenne la manifestazione No Tav svoltasi giovedì sera in piazza Loggia a Brescia. Perché, sebbene il presidio nella piazza centrale si sia svolto in maniera tranquilla e senza incidenti, non è andata così nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Qui, intorno alle 20, alcuni manifestanti hanno occupato per diversi minuti i binari 1, 2 e 3. Altri, invece, hanno invaso il casello dell’autostrada A4 di Rovato. In relazione all’occupazione della stazione ferroviaria, la questura ha reso noto che sono stati identificati 29 manifestanti (alcuni minorenni) aderenti ai centri sociali “Magazzino47”e “Kollettivo Studenti in Lotta” di Brescia. La questura ha precisato che queste persone verranno deferite all’autorità giudiziaria in quanto giudicati responsabili dei reati di manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, accensioni pericolose, travisamento e danneggiamento. Per quanto riguarda ciò che è accaduto a Rovato, secondo la questura evento organizzato da diversi gruppi di antagonisti provenienti, oltre che dal centro sociale “28 Maggio” di Rovato, da analoghe compagini di Bergamo e Cremona, dieci manifestanti aderenti al centro sociale rovatese sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata (art. 18 T.U.L.P.S.). Il lavoro degli inquirenti è tuttora in corso per identificare altri responsabili dei due episodi di disordine avvenuti a margine della manifestazione.
Rapine a immigrati,arrestati 4 agenti
La squadra mobile di Bologna ha arrestato questa mattina quattro poliziotti in servizio sulle volanti. Sono accusati di due rapine ai danni di extracomunitari durante controlli. In un caso, secondo l'accusa, una vittima sarebbe stata anche sequestrata e aggredita.
Un’altra battaglia in corso Brunelleschi Dopo due mesi di relativa tranquillità si riaprono le danze dentro al Cie di corso Brunelleschi a Torino. Questa sera, poco prima delle nove, un bel po’ di prigionieri dell’area rossa hanno tentato la fuga, uscendo dall’area e provando a raggiungere il muro. Intercettati dalla polizia, sono stati riportati nell’area. Da lì in poi, il casino: anche nelle altre sezioni è iniziata la rivolta, con la gente che spingeva sulle reti e le danneggiava nella speranza di guadagnarsi la libertà. In mezzo alla confusione sono stati appiccati anche degli incendi. Ottenuti i rinforzi, la polizia ha circondato il Centro con le volanti e una qurantina di agenti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione nell’area blu, per tranquillizzare gli animi a forza di manganelli e lacrimogeni. Ascoltate questa ascoltatrice di Radio Blackout, che racconta in diretta i tentativi di fuga che continuano oltre un’ora e mezza dopo l’inizio della rivolta, tentativi in parte vanificati dalle indicazioni date alla polizia da alcuni dei vicini di casa ai balconi. (da Macerie) Ennesima giornata di mobilitazione, di fronte il ministero della giustizia, di precarie e precari impiegati nei tribunal idi Roma e nel Lazio. Ascolta la corrispondenza. Con la fine dell'emergenza freddo,ricominciano gli sgomberi di campi per rom nella nostra città, stamani ennesimo sgombero nei pressi di torre spaccata. Ascolta la corrispondenza con Irma (sfumare verso la fine)