<> ||[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||[[RorFonti| Fonti]]|| ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI ## Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ## Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: === Gr 19:30 === '''Sommario''' '''In primo Piano''' '''Editoriale''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ITALIA''' '''MANOVALE SI IMPICCA A CATANIA, È IL DECIMO SUICIDIO IN 10 GIORNI''' Era senza lavoro da sei mesi il manovale di 53 anni, S.B., che si è impiccato a Gravina di Catania. L'ennesima tragedia legata alla cosiddetta crisi economica, o meglio a ciò che i poteri forti hanno deciso accada, è avvenuta ieri ma la notizia si è appresa solo oggi. L'uomo, che lascia moglie e tre figli, secondo quanto riferito dalla compagna ai media, era depresso perchè non riusciva a trovare lavoro. È solo l'ultima vittima della crisi: negli ultimi dieci giorni si sono susseguite, quasi quotidianamente, notizie di lavoratori licenziati, imprenditori in crisi e disoccupati, gravati dai problemi economici, che hanno compiuto gesti estremi. Segue ora la trafila straziante appena accennata - 14 MAGGIO: Un imprenditore milanese, titolare di un'azienda di costruzioni, si uccide sparandosi un colpo di pistola alla testa dentro la sua auto, a Gignese, in provincia di Verbania, in una strada che conduce in un bosco. Sembra che l'uomo fosse preoccupato dal fatto che la propria azienda non versasse in una buona situazione ma sui motivi del gesto sono ancora in corso accertamenti. - 11 MAGGIO: Un imprenditore torinese di 72 anni, Mario Trombone, si spara un colpo di pistola alla testa nel suo ufficio nel centro di Torino. Ricoverato all'ospedale in condizioni disperate, muore in serata. In un biglietto indirizzato alla famiglia aveva spiegato di essere oppresso dalla crisi e di non sapere più come andare avanti con la sua azienda di facchinaggio. I parenti danno il consenso all'espianto degli organi. -10 MAGGIO: Un imprenditore titolare di una ditta di impiantistica si suicida nelle campagne tra Molfetta e Terlizzi, in provincia di Bari. L'uomo Giuseppe Rennola, di 46 anni, non riusciva più a pagare i fornitori e lascia un biglietto in cui chiede scusa alle figlie per il gesto. Secondo quanto riferito dai familiari, l'elettricista lavorava in proprio e aveva anche appalti con enti pubblici: l'imprenditore non sarebbe riuscito a far fronte ad alcuni debiti perchè gli stessi enti non lo avrebbero pagato nell'ultimo periodo. Aveva chiesto anche dei mutui alle banche ma non gli erano stati concessi. L'uomo, che viveva a Molfetta, era sposato e aveva due figlie di 15 e 19 anni. La procura di Trani apre un fascicolo sulla vicenda. - 10 MAGGIO: Un imprenditore di 63 anni di Vico Equense, Arcangelo Arpino, si suicida nel parcheggio del Santuario di Pompei, sparandosi un colpo di pistola alla testa. Prima di togliersi la vita, l'uomo si reca in chiesa, dove prega su un inginocchiatoio davanti ad un quadro della Madonna. Poi esce, dopo poche decine di metri entra nel parcheggio dove si trova la sua auto, impugna la pistola, preme il grilletto e si suicida. Nell'auto la polizia giudiziaria trova tre lettere di addio, con scuse verso i familiari e accuse verso Equitalia per delle cartelle a dir poco ingiuste. L'imprenditore fino a due anni fa era titolare di un'impresa edile e successivamente di un'agenzia immobiliare e matrimoniale. -10 MAGGIO: Un uomo di 55 anni, in mobilità da alcuni mesi, si suicida nella notte nei boschi vicino Vaiano (Prato), impiccandosi a un albero, dove viene trovato soltanto la mattina. Era depresso per le cattive condizioni economiche in cui versava da un paio d'anni, da quando era morto il padre: il 55enne riusciva a tirare avanti grazie alla pensione dell'anziano genitore. Poi, alla scomparsa del padre, l'uomo aveva lasciato la casa di famiglia, per andare ad abitare in un alloggio in affitto: lì però non riusciva a pagare il canone di locazione. I problemi economici lo hanno sopraffatto, fino alla decisione di togliersi la vita. La vittima lascia un biglietto in cui chiede scusa a tutti per il gesto. -8 MAGGIO: Un uomo di 60 anni, Luigi Fenzi, residente a Saronno e titolare di un'azienda di formazione, viene trovato impiccato ad un albero all'interno del Parco delle Groane, nel comune di Cesate, in provincia di Milano. Sposato con due figli grandi, Fenzi si allontana dalla sua abitazione nel primo pomeriggio, poi la macabra scoperta. In una tasca i militari della Compagnia di Rho trovano un biglietto in cui la vittima, titolare della Essetitre, spiegava i motivi del suo gesto estremo: non ho soldi e non posso pagare i miei dipendenti perchè non c'è lavoro, il suo ultimo messaggio. -8 MAGGIO: Un ex custode di 63 anni, Generoso Armenante, si suicida a Salerno dopo aver saputo che avrebbe dovuto lasciare l'alloggio di servizio. L'uomo, che aveva perso il lavoro da due anni, si uccide impiccandosi con una corda nello stesso deposito dove aveva prestato servizio e attiguo alla sua abitazione, in via Brum, nella zona industriale della città. È la figlia a trovarlo ormai già senza vita. La polizia trova un biglietto d'addio, indirizzato ai famigliari. «Perdonatemi sono un fallito. Non ce l'ho fatta più per questo motivo ho deciso di sparire per sempre». -7 MAGGIO: Un agente immobiliare di 52 anni si impicca in un parco pubblico di Vicenza. Il suo corpo, appeso ad una giostrina per bambini, viene notato da alcuni passanti, che avvertono la polizia. L'uomo stava attraversando un periodo di difficoltà finanziarie. - 7 MAGGIO: Un commerciante di 48 anni si suicida impiccandosi in via Duse a Bologna, nel retrobottega del negozio di ricambi per casalinghi di cui era co-titolare. A scatenare il gesto disperato, sarebbe stata una cartella di Equitalia da 20mila euro, di cui l'uomo aveva parlato nel corso di un litigio avuto con alcuni condomini poco prima di compiere il gesto estremo scoppiato perchè non aveva versato alcune rate delle spese del palazzo. '''DOMANI AUTOPSIA PER CRISTRIA NEL CARCERE DI LECCE, 15 INDAGATI''' Ci sarà un'indagine ispettiva nel carcere di Lecce dov'era detenuto Pop Virgil Cristria, il 38enne che in cella aveva iniziato nel marzo scorso lo sciopero della fame proclamandosi innocente ed è morto il 14 maggio, dopo 50 giorni, nell'ospedale Vito Fazzi dov'era stato trasferito per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. L'ispezione è stata disposta dal ministro della Giustizia, Paola Severino, e sarà eseguita dall'ufficio del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria. Proprio in vista dell'autopsia, dopo aver fatto acquisire le cartelle cliniche del detenuto, il pm ha iscritto nel registro degli indagati una quindicina di persone, tra i quali medici che avrebbero avuto il compito di vigilare sulle condizioni di Cristria per evitare la tragedia. Gli indagati potranno così nominare per l'autopsia propri consulenti. Cristria, originario di Bucarest, doveva scontare complessivamente 18 anni di reclusione . Lui però si era sempre proclamato innocente. Era in carcere dal 2000: negli anni scorsi era stato detenuto in altre carceri come quello di Avellino. Nel carcere di Lecce, che ospita attualmente 1.400 detenuti, Cristria era arrivato un anno fa. '''Italia, edili: class action contro lo Stato se non paga a breve''' Il grido d’allarme arriva da Paolo Buzzetti presidente dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili): lo Stato paghi immediatamente altrimenti avvieremo una class action. “Nessun baratto. No a Bot Cct e altre garanzie. Vogliamo essere pagati in denaro, vogliamo liquidità. Se non avverrà passeremo a una class action contro lo Stato, con decreti ingiuntivi” dice Buzzetti. “Dall’inizio di questa crisi sono state chiuse più di settemila imprese edili. E il settore vede una perdita di posti di lavoro pari a 380mila posti. Abbiamo avuto pazienza per molto tempo. Oggi l’attesa per i pagamenti raggiunge i nove mesi, talvolta l’anno e mezzo. Non accade in nessun altro Paese dell’Europa” continua il presidente Ance. I numeri fanno davvero impressione. Secondo i dati in possesso di Ance il settore edile aspetta dallo Stato pagamenti per 19 miliardi di euro (9 solo per le aziende associate Ance). '''Treni notte, dopo 161 giorni di protesta i sindacati si svegliano''' Con una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti, Corrado Passera, a quello del Lavoro, Elsa Fornero, e alla dirigenza di Fsi, le segreterie nazionali dei sindacati Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Salpas Orsa e Fast Ferrovie, hanno rotto il muro di silenzio ( o dell'omertà?) sulla questione treni notturni che dall’8 dicembre dello scorso anno ha provocato il licenziamento di 800 lavoratori su tutto il territorio nazionale. In via prenestina, l'occupazione montata lo scorso novembre, è tuttora viva e forte. Alla stazione Centrale di Milano dall’inizio della protesta cinque lavoratori si sono alternati a vivere sulla torre faro del binario 21 in condizioni di precarietà assoluta. Nella loro missiva alle istituzioni le parti sociali rilevano come Trenitalia “in spregio alle disponibilità manifestate dal sindacato, ha deciso di affidare le attività di accompagnamento sui treni in parola a una società che: non ha effettuato, in maniera regolare e secondo la prassi vigente, le procedure di ‘cambio appalto’; non ha sottoscritto – con le scriventi – un accordo contrattuale di confluenza nel Ccnl delle Attività Ferroviarie 16.04.2003 ; ha assunto solo parte dei lavoratori presenti nel precedente appalto senza passaggio diretto e senza criteri di trasparenza; non riconosce i diritti acquisiti dai lavoratori e gestisce il personale con modalità discutibili”. '''Italia, Macao e la proposta del Comune: accettarla oppure occupare un altro posto è il bivio''' Su piazza Macao, fuori dalla Torre Galfa, sigillata, soffia un vento che da un lato sembra incoraggiare a continuare e dall’altro appare come un segno ostile alla presenza dei sostenitori di Macao. Durante l’assemblea mattutina, alla quale prendono parte anche molte delle persone che hanno passato la notte tempestosa in presidio, ci si divide sulle sfumature ideologiche del concetto di occupazione. Le discussioni più accese riguardano la proposta del sindaco Giuliano Pisapia che aveva promesso di destinare a Macao lo spazio dell’ex Ansaldo; una proposta che non convince molti del collettivo. Gli scenari restano ancora incerti: ma nonostante Macao sia un progetto che vale al di là di uno stabile, tutte la attività, che al momento stanno continuando per strada, necessitano di una nuovo posto dove svilupparsi. Il pezzo di strada di fronte il grattacielo al momento è ancora chiuso al traffico, presidiato stabilmente dalle Forze dell’ordine. Appesi ad un filo anche i ragazzi querelati per occupazione abusiva durante lo sgombero di ieri: si attende una possibile revoca della denuncia. '''costi e difetti di cacciabombardieri che l'italia intende acquistare''' I nostri politici, ‘tecnici’ e non, forse non hanno letto l’ultimo rapporto della Corte dei conti statunitense (il Gao) sul programma F-35 Joint Strike Fighter, reso pubblico lo scorso 20 marzo. O forse lo hanno ignorato, come hanno fatto del resto i mass media italiani. Nel rapporto viene detto che i nuovi cacciabombardieri (di cui l’Italia vuole comprare 90 unità a un costo di almeno 10 miliardi di euro) sono gravemente difettosi e richiederanno modifiche progettuali che ne faranno lievitare ulteriormente i costi. Dalla lettura del documento del Gao emerge chiaramente che gli Usa, e noi alleati, stiamo gettando miliardi in un pozzo senza fondo per delle macchine che ancora non funzionano perché non collaudate”. “Lo sviluppo dei sistemi che garantiscono la capacità di combattimento del Joint Strike Fighter rimane in ritardo e a rischio: ad oggi – si legge nel documento – solo il 4 percento dei requisiti sono stati verificati (…). I caschi dei piloti con i display integrati si sono rivelati il problema più rischioso (…). Altri problemi ci sono con i radar, con il processore integrato, con gli equipaggiamenti di comunicazione e navigazione e con le capacità di guerra elettronica” (…). “Lo scorso ottobre i collaudatori hanno denunciato problemi anche con il sistema di visione notturna e con la manovrabilità del velivolo e in generale una scarsa affidabilità” “Lo sviluppo del software di bordo, il più complesso mai realizzato, sta prendendo più tempo del previsto e pone rischi tecnici sgnificativi” (…). “La variante del velivolo per le portaerei non si è dimostrata adatta all’imbarco per problemi con l’uncino di coda, richiedendo una riprogettazione” (…). “Vanno ancora fatti i collaudi sul volo a bassa quota, sul funzionamento dei sistemi d’arma e di attacco in picchiata e potrebbero riservare altre sorprese”. Il rapporto spiega come le modifiche resesi necessarie finora per “rimediare alle deficienze emerse nel corso dei collaudi” abbiano già fatto raddoppiare dal 2001 a oggi il costo complessivo del programma (da 183 a 312 miliardi di euro) e di ogni singolo aereo (da 63 a 127 milioni di euro): ma il peggio, lascia intendere il Gao, deve ancora venire. “Il numero di modifiche al programma rimarrà molto elevato fino al 2019 (…). Con il passaggio alla fase di sviluppo dei software più complessi e delle capacità avanzate, il Jsf presenterà problemi costosi. Con la maggior parte dei collaudi di volo ancora da fare, il programma subirà ancora molte revisioni progettuali e continue modifiche del processo produttivo (…) con prevedibile ulteriore crescita dei costi”. '''ESTERI''' '''CAMBOGIA: PROTESTE CONTRO ESPROPRIO RURALE, 2 MORTI NUOVO CASO DI VIOLENZA DOPO UCCISIONE ATTIVISTA AMBIENTALISTA''' Una ragazzina di 14 anni e un uomo sono stati uccisi questa mattina mentre protestavano contro un esproprio e le forze di polizia inviate a metterlo in pratica nella provincia cambogiana di Kratie, nell'est del Paese, nell'ultimo di una serie di casi di violenza da parte delle forze dell'ordine di Phnom Penh contro dimostranti che si oppongono allo sfratto a favore di grandi aziende private nelle aree rurali. Agenti armati della polizia militare, riferisce il Phnom Penh Post, hanno aperto il fuoco contro un migliaio di famiglie che si opponevano alle operazioni di sfratto a favore della società agroalimentare Casotim, che da tempo reclamava quelle terre. Secondo un ufficiale rimasto anonimo, le forze di sicurezza - intervenute con l'ausilio di elicotteri - non hanno avuto altra scelta che sparare di fronte alla resistenza dei residenti. Il fatto avviene a poche settimane dall'omicidio di Chut Wutty, il principale attivista ambientalista cambogiano, impegnato da anni contro gli espropri e l'abbattimento delle foreste nazionali. L'uomo è stato ucciso a fine aprile dalla polizia, mentre accompagnava nella giungla due giornalisti impegnati in un'inchiesta sull'argomento. Sull'onda emotiva suscitata da quell'episodio e crescenti casi di uso della violenza da parte delle forze dell'ordine, la settimana scorsa il primo ministro Hun Sen ha annunciato la sospensione dell'attribuzione di nuove concessioni alle imprese private, che negli ultimi anni hanno messo mano su ampie fette del territorio nazionale, in un Paese dove la corruzione è endemica e molti titoli di proprietà sono stati distrutti dal regime dei Khmer rossi negli anni Settanta. '''Grecia, nominato premier governo di transizione''' La Grecia ha un nuovo premier: si tratta del presidente del Consiglio di Stato Panagiotis Pikrammenos. È lui che reggerà il governo fino alle prossime elezioni, per le quali, sempre oggi, è stata decisa la data: si voterà il 17 giugno. Lo ha deciso il presidente della Repubblica Karolos Papoulias, il quale – stando a quanto riferito dal sito In.gr, avrebbe voluto prorogare il mandato di Lucas Papademos fino all’8 giugno ma avrebbe incontrato l’opposizione del leader della coalizione di estrema sinistra, Syriza, Alexis Tsipras. Si tratta di una scelta a detta dei media di massa obbligata, visto il fallimento dei colloqui tra i leader dei principali partiti, che non sono riusciti a formare una maggioranza dopo il voto del 6 maggio. A Bruxelles si teme che le elezioni di giugno possano premiare i partiti che si oppongono alle condizioni da loro imposte per il cosiddetto salvataggio e vogliono rinegoziare le condizioni per avere accesso al pacchetto di aiuti economici. ---- === Gr 13:00 === '''In primo Piano''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' SIRIA: MILITARI DEL REGIME SPARANO IN CAMPO PROFUGHI A DARAA I militari fedeli al regime di Assad hanno aperto il fuoco in un campo profughi a Daraa, provincia della Siria meridionale, uccidendo tre persone tra cui un bambino. È quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con un comunicato. La struttura ospita rifugiati palestinesi e profughi siriani fuggiti dalle Alture del Golan . CRISI: GIUDICE AUTORIZZA SGOMBERO OCCUPY A FRANCOFORTE Il presidio di Occupy, che si trova davanti alla Bce di Francoforte, può essere sgomberato. Lo ha stabilito una sentenza di stamani del tribunale amministrativo di Kassel, in Assia, con una procedura di urgenza. Sul posto decine di attivisti stanno manifestando durante le operazioni di polizia, già iniziate in mattinata. I manifestanti, che fanno resistenza passiva, vengono sollevati di peso dagli agenti e portati via. CRISI: GRECIA; STAMPA, BCE TAGLIA AIUTI A BANCHE La Banca Centrale Europea ha ridotto drasticamente gli aiuti finanziari alle banche greche negli ultimi mesi. Secondo quanto scrive il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad, l'Eurotower ha più che dimezzato l'iniezione di liquidità nelle banche elleniche dai 73 miliardi di gennaio. La decisione di Francoforte di ridurre il sostegno finanziario è dovuta al fatto che in Grecia non è in corso nessuna ricapitalizzazione delle banche, aggiunge il giornale. ALGERIA: ELEZIONI, CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA VITTORIA FLN Nonostante le polemiche dei giorni scorsi e le accuse di brogli, la Corte Costituzionale algerina ha confermato il risultato ufficiale delle elezioni politiche del 10 maggio e la vittoria del partito del presidente Abdelaziz Bouteflika, Fln. Con una nota ripersa oggi dalla stampa algerina, la Corte ha decretato che al Fln saranno assegnati 221 seggi invece che 222 come annunciato dopo i primi risultati diffusi dalla Commissione elettorale. Al partito del premier Ahmed Ouyahia, Rnd, andranno 70 seggi, mentre all'alleanza islamica andranno 47 seggi. È anche salita leggermente l'affluenza alle urne certificata dalla Corte Costituzionale, che è stata del 43,14%, contro quella annunciata dopo il voto, che era del 42,36%. Queste elezioni hanno provocato forti polemiche in Algeria non solo per il risultato finale, che ha visto vittorioso Fln, già al governo, al posto dell'alleanza islamica data favorita alla vigilia, ma anche per il dato dell'affluenza alle urne. La principale formazione islamica fuori legge, il Fis, aveva infatti chiesto il boicottaggio del voto e, di conseguenza, il dato sull'affluenza rappresentava un giudizio nei confronti della politica di Bouteflika. '''ITALIA''' '''DETENUTO MORTO PER SCIOPERO FAME, SEVERINO DISPONE INDAGINE''' Il ministro della Giustizia Paola Severino ha disposto un'indagine ispettiva nel carcere di Lecce a seguito della morte del detenuto Popo Virgil Cristria di 38 anni, avvenuta il 14 maggio scorso nell'ospedale del capoluogo salentino. Ne dà notizia il Dipartimento dell' Amministrazione penitenziaria in una nota. Il detenuto, con fine pena 2018, era in sciopero della fame da 50 giorni. L'indagine sarà svolta dall'Ufficio ispettivo del Dap. '''INCIDENTI LAVORO: SI USTIONA CON BITUME CALDO, RICOVERATO''' Un uomo di 52 anni ha subito ustioni alle braccia e a parte del viso, mentre stava lavorando con bitume caldo a Lajatico (Pisa). L'infortunio sul lavoro è avvenuto alle 10.30. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, ma è stato necessario anche l'intervento dell'elisoccorso che ha trasportato il lavoratore al Dipartimento emergenze urgenze (Deu) dell'ospedale Cisanello di Pisa. L'uomo è stato poi ricoverato al centro ustioni. Come spiegato dal 118, l'uomo ha subito maggiori conseguenze al braccio sinistro e alla parte sinistra del viso. '''MILANO, OPERAIO FERITO DA CADUTA CARTONGESSO''' Un operaio di 36 anni è stato travolto da una quantità di fogli in cartongesso, caduti da una gru in manovra in un cantiere in pieno centro. L'uomo ha riportato gravi ferite alla gamba ed è stato soccorso in codice rosso all'ospedale Policlinico . Ed è è ancora ricoverato in prognosi riservata. '''SCUOLA:'TEST INVALSI SIT IN A ROMA''' Per dire «no ai test Invalsi e alla scuola quiz che immiserisce l'istruzione» studenti e insegnanti, stanno manifestando a Roma davanti al Ministero dell'Istruzione. Il sit in, organizzato dai Cobas con bandiere e striscioni, è la manifestazione «capofila - riferisce il portavoce nazionale - e si unisce ad altre 31 distribuite sul territorio nazionale nel giorno in cui il test Invalsi arriva alle scuole superiori». Gli «insegnanti che oggi sciopereranno contro i quiz saranno decine di migliaia mentre parecchie migliaia non sottoporranno i quiz agli studenti». Con le prove Invalsi, sono convinti i Cobas, «si riducono i docenti al ruolo di addestratori di quiz e si destinano gli studenti alla manovalanza precaria». '''MACAO, IL GIORNO DOPO ASSEMBLEE ANCORA SOTTO IL GRATTACIELO''' Lo spazio dell'ex-Ansaldo «è una idea che ci piace ma non è una proposta per noi era nel programma di Pisapia, abbiamo solo velocizzato un processo. Ma Macao è un'altra cosa». È la posizione che emerge dall'assemblea del movimento Macao in corso dalle 10 davanti alla torre Galfa. Sarà sempre l'assemblea permanente, nelle prossime ore, «a decidere per la prossima notte - hanno spiegato alcuni partecipanti - dipende da noi e da cosa succederà. Ma tutto si decide in assemblea». Ai cronisti che chiedono notizie sullo spazio, Macao risponde che «non vogliamo uno spazio, vogliamo autodeterminarci, andare al di là della burocrazia». Per il momento noi portiamo avanti il nostro programma» con una assemblea permanente . '''LAVORO: QUINTA NOTTE IN CRATERE VESUVIO''' Hanno trascorso la quinta notte nel cratere del Vesuvio sette ex lavoratori della disciolta cooperativa 'Vesuvio, Natura e Lavorò che dall'alba di venerdì cercano di richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla vertenza. «Un'altra notte al freddo ma siamo ancora qui, in attesa di notizie», fa sapere Nino Ciano, il sindacalista che da domenica trascorre le notti insieme ai soci sullo spuntone di roccia nel cratere. Al momento, sta raggiungendo la cima un gruppo di ex lavoratori che anche in giornata presidierà l'area. '''FINMECCANICA: LAVORATORI IN PIAZZA A GENOVA''' Diverse centinaia di dipendenti di aziende Finmeccanica hanno manifestato in strada a Genova per protestare contro la scelta dell'azienda di vendere alcune società del gruppo come Ansaldo Sts e Ansaldo Energia. I lavoratori hanno bloccato il traffico nel Ponente del capoluogo . Una delegazione Rsu guidata dai segretari di Fim-Fiom e Uilm si incontrerà con il prefetto di Genova per sollecitare un incontro urgente con il ministro Passera. E intanto si svolge l'assemblea dei soci di Finmeccanica protetta da forze di polizia. È infatti presidiata da blindati la strada di accesso al centro eventi, nel centro di Roma, in cui è in corso la riunione dei soci convocati in assemblea ordinaria e straordinaria - presente il 44,99% del capitale socile - tra l'altro per l'approvazione dei conti 2011. Arrivato protetto dalla scorta il presidente e amministratore delegato del Gruppo, Giuseppe Orsi . '''FIAT: PROTESTA OPERAI A TERMINI IMERESE, PRESIDIO''' Prosegue la protesta degli operai dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese (Palermo) che a fine 2011 il Lingotto 'ha abbandonatò. L'assemblea dei lavoratori, riunitasi stamani a piazza Duomo, ha deciso il calendario delle nuove manifestazioni. Così oggi, dopo l'occupazione nei giorni scorsi della Serit, la società di riscossione siciliana, dell'Agenzia delle Entrate e delle banche e dopo 'l'assediò ieri di villa Malfitano, le tute blu hanno deciso di presidiare il Tribunale di Termini Imerese. «Attendiamo risposte dal governo regionale e dall'esecutivo nazionale – dice il segretario provinciale della Uilm Palermo - e domani siamo pronti a presidiare la sede della Banca d'Italia a Palermo. Vogliamo garanzie sul nostro futuro occupazionale». '''TRASPORTI: 41,4 MLN SU STRADA''' Con un parco veicoli di 41,4 milioni di unità, l'Italia ha un record mondiale ed europeo per densità in rapporto alla rete stradale. Emerge dal Libro bianco su Trasporti e Infrastrutture presentato da Confcommercio: l'aumento, rispetto al 1970, è stato del 271%, a fronte di una crescita dell'intera rete stradale del paese del 34%, passando da 81 a 225 veicoli per ogni km di strada disponibile. Per il rapporto, 27 infrastrutture viarie per un valore di 31 mld attendono di essere realizzate o completate . In centro città si va a 15km l'ora, veloci come nel '700. '''Siparietto''' --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' '''Servizi audio della giornata''' ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||