USA vs IRAQ

Per un'azione in ambito Onu contro l'Iraq potrebbe anche non essere necessaria una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza, in quanto Saddam Hussein ne ha gia' violate molte: e' quanto ha dichiarato a New York il premier danese Anders Fogh Rasmussen, presidente di turno dell'Unione europea. Il presidente Usa, George W. Bush, oggi espone all'Assemblea generale dell'Onu la sua posizione sull'Iraq. Quella sull'ipotesi di attacco e' una discussione di tipo giuridico - ha detto Rasmussen, citato dall'agenzia 2danese Ritzau -, politicamente sarebbe vantaggioso se eventuali azioni (militari) fossero basate su nuove risoluzioni. Ma Saddam Hussein ha gia' violato numerose risoluzioni Onu: fatto, questo, che non puo' restare senza conseguenze. E' la stessa autorita' delle Nazioni Unite ad essere indebolita se egli (Saddam) puo' ignorare le risoluzioni senza che scatti una reazione. Per il presidente di turno dell'Ue, un attacco all'Iraq deve fondarsi su un mandato Onu, ma per questo le risoluzioni che riguardano Baghdad sono gia' piu' che sufficienti, avendo Saddam rifiutato l'accesso agli ispettori Onu incaricati di verificarne il disarmo e di controllare che non stesse sviluppando armi di distruzione di massa.

Occorre la mediazione delle Nazioni Unite. Gli Usa hanno commesso pesanti errori in politica estera, errori che hanno avuto conseguenze devastanti. L'ex presidente sudafricano Nelson Mandela,punta il dito contro gli Stati Uniti e ne elenca gli errori: dall'appoggio allo scia' iraniano che diede vita alla rivoluzione islamica, all'aiuto ai mujahiddin in Afghanistan che ha portato ai Taliban. Se si considerano questi trascorsi si giunge alla conclusione che il comportamento degli Stati Uniti costituisce una minaccia per la pace del mondo. Secondo Mandela, Bush intende attaccare l'Iraq per compiacere le industrie belliche e petrolifere, e dunque non e' il mediatore adatto. Un ex ispettore dell'Onu ha affermato che non c'e' nessuna prova di sviluppo di armi di distruzione di massa a Baghdad. Ne' Bush ne' Blair hanno fornito prove. Quello che sappiamo per certo e' che Israele ha armi di distruzione di massa, ma nessuno ne parla. Perche' si usano parametri diversi? Perche' uno e' nero e l'altro e' bianco?.

Palestina

Ancora una incursione dell'esercito israeliano nella striscia di Gaza. I carri armati sono entrati per oltre 600 metri nei quartieri di Ishi Jahya e Al Muntara, nella zona est della citta'. Non si ha notizia di feriti.Quattro carri armati e un bulldozer israeliani hanno fatto una breve incursione nel campo profughi di Al Mughazi, a sud di Gaza citta', dove hanno demolito due case prima di ritirarsi. Secondo un vicino, una delle abitazioni distrutte apparteneva a un membro del movimento islamico Hamas. Un portavoce dell'esercito israeliano ha confermato che vi e' stato un intervento militare nella zona est di Gaza e ad Al Mughazi.

Un agente della polizia palestinese, ferito due giorni fa e arrestato durante un raid dell'esercito israeliano alla periferia di Ramallah (Cisgiordania), e' deceduto la scorsa notte in un carcere israeliano. Lo ha riferito 'Voce della Palestina', la radio dell'Autorita' nazionale palestinese. L'agente, Riad Alayan, 34 anni, era stato catturato dai soldati al termine di uno scontro a fuoco. Un suo collega invece era rimasto ucciso. Non e' noto al momento se Alayan sia deceduto a causa delle ferite riportate due giorni fa oppure per altre cause.

L'Irish Republican Army (Ira) respinge la proposta di nominare degli osservatori esterni per monitorare le violazioni degli accordi di pace per l'Irlanda del Nord ed accusa settori dei servizi segreti britannici di 'remare contro' la pace organizzando, attraverso degli infiltrati nelle milizie paramilitari protestanti, violenze contro la comunita' cattolica. L'idea del 'revisore' esterno e' venuta al capo del governo locale nordirlandese, l'unionista David Trimble, che oggi a Londra incontrera' il premier britannico Tony Blair. Il governo di Londra la sta considerando con favore come un modo per evitare che il processo di pace, dopo mesi di violenze settarie, precipiti in una nuova pericolosa crisi. In un'intervista pubblicata oggi dalla rivista repubblicana 'An Phoblacht', un portavoce dell'Ira ribadisce il completo impegno della guerriglia cattolica per la pace, ricordando di aver proceduto dall'ottobre del 2001 all'aprile del 2002 alla distruzione completa e verificabile del suo arsenale. Secondo l'Ira la perdurante violenza che si registra nella provincia - continui scontri nelle cosi' dette zone di interfaccia, quelle cioe' di 'confine' fra quartieri cattolici e protestanti - va attribuita alle milizie paramilitari protestanti che, afferma il portavoce della guerriglia cattolica, non rispettano il cessate-il-fuoco. Il portavoce dell'Ira punta in particolare il dito contro l'Ulster Defence Association (Uda), un gruppo pesantemente infiltrato a tutti i livelli dai servizi segreti. Questa organizzazione e' la principale responsabile della maggior parte delle violenze settarie contro la comunita' cattolica di questi ultimi due anni. E tutto sotto la guida dei servizi segreti, afferma il portavoce. (ANSA). RN