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'''Palestina'''

aperto da paoletta nella notte.....

Ore 19.30

Sommario

Termini Imerese: Continua la protesta degli operai dello stabilimento siciliano della Fiat

Palestina: Occupata la città di Nablus e i campi di Askar e Balata

Lecce:


Termini Imerese

Oggi i metalmeccanici della Fiat di Termini Imerese e delle aziende dell'indotto hanno attuato una serie di blocchi attorno al paese. Il presidio della statale 113 Palermo-Messina, la ferrovia Palermo-Messina tra le stazioni di Termini e Fiumetorto, gli accessi al porto di Termini. I lavoratori di una ditta dell'indotto di Carini hanno interrotto invece l'autostrada A29 Palermo-Trapani, all'altezza di Isola delle Femmine. Una trentina di dipendenti della Icm, altra fabbrica di componentistica auto, hanno sbarrato la strada consortile dell'agglomerato industriale di Termini. Le tute blu hanno affisso un grande striscione con la scritta: "Berlusconi adesso da' una risposta ai nostri voti". Prosegue inoltre il presidio davanti allo stabilimento Fiat, e da ieri notte per la prima volta stanno partecipando anche gli impiegati amministrativi e i funzionari dell'azienda. Le notizie che abbiamo dalla stazione di Milano ci dicono che le ferrovie informano che i treni provenienti da Palermo sono soppressi, segno che alla stazione di Palermo il blocco è totale. In mattinata bloccato anche il porto della citta' a 40 chilometri da Palermo,dove è stata impedita la partenza della nave cargo diretta a Livorno.

Ieri, dopo il blocco dell'aeroporto palermitano di Punta Raisi, il ministro per le Attività produttive Antonio Marzano aveva dichiarato in Senato che il governo sta verificando se ci sono margini di elasticità nel piano industriale della Fiat che consentano di evitare l'impatto negativo sui livelli occupazionali. Il tutto "senza pregiudicare gli obiettivi dello stesso piano".

Palestina

Ingenti reparti militari israeliani hanno occupato la città cisgiordana di Nablus (150 mila abitanti) al termine di una nottata di intensi scontri a fuoco. Scopo dell'operazione, secondo la radio militare, è di smantellare le strutture clandestine organizzate in quella città da Hamas e da Tanzim (al-Fatah). Nel corso della notte a Nablus sono affluiti oltre 100 carri armati israeliani, accompagnati da paracadutisti e protetti da elicotteri da combattimento. Le forze israeliane hanno puntato verso la casbah della città e due campi profughi vicini, Balata ed Ascar. Perlustrazioni a tappeto sono state compiute la scorsa notte a Bir Zeit (Ramallah) dove 30 palestinesi sono stati tratti in arresto dai militari israeliani. La vasta offensiva in Cisgiordania è stata ordinata dal premier Ariel Sharon e dal ministro della difesa Shaul Mofaz .A Gaza nella nottata elicotteri da combattimento israeliani hanno colpito una officina dove - secondo Israele - si producevano mortai e munizioni. Stamane nel nord della striscia di Gaza un elicottero israeliano che volava a bassa quota ha aperto il fuoco contro un automobile nella quale,secondo l'esercito israeliano, si trovavano membri di hamas. AUDIO

I piani per lo sgombero di avamposti eretti senza il permesso delle autorita' militari da coloni israeliani sono stati congelati dall'uscita del partito laburista dal governo di unita' nazionale. Lo ha riferito oggi il quotidiano Haaretz, stando al quale il nuovo ministro della difesa Shaul Moffaz, che ha preso il posto del leader laburista Binyamin Ben Eliezer. L'ultimo degli avamposti sgomberati, Hawat Ghilad, vicino a Nablus, e' stato rioccupato da dozzine di giovani coloni. Fonti militari hanno detto a Haaretz che in questo momento nessuno si sta occupando dello sgombero di questi avamposti. Dall' ufficio del nuovo ministro della difesa non ci e' giunta nessuna direttiva di continuare le operazioni di sgombero. Siamo in attesa di istruzioni - hanno continuato le fonti - ma tutti si rendono conto che queste non giungeranno nell' attuale clima politico del paese. Il precedente titolare della difesa aveva lasciato al suo successore una lista di 30 avamposti illegali che a suo parere dovevano essere immediatamente sgomberati. La comunita' internazionale considera illegali e un ostacolo alla pace tutti gli insediamenti eretti da Israele in Cisgiordania e Gaza e non solamente gli avamposti eretti senza il permesso delle autorita'.

Intanto la Gran Bretagna torna a chiedere il ritiro delle truppe israeliane dalle citta' palestinesi e un "significativo cessate il fuoco" che possa riportare le parti al tavolo dei negoziati. Un documento di Downing Street, che si accompagna a un discorso della regina Elisabetta al parlamento, dispone l'agenda del governo per l'anno a venire e sottolinea che Londra fara' "pressioni senza tregua" per il rispetto della risoluzione Onu sul medio Oriente. "Nel caso di Palestinesi e Israele - si legge nella nota - la priorita' e' l'applicazione della risoluzione 1402 che chiama entrambe le parti all'azione".

GR ore 9.30

Palestina E' iniziata la rappresaglia israeliana in grande stile nei confronti dei palestinesi, dopo che già ieri l'esercito israeliano aveva ucciso una bambina di due anni.

Ingenti reparti militari israeliani hanno occupato la città cisgiordana di Nablus (150 mila abitanti) al termine di una nottata di intensi scontri a fuoco. Scopo dell'operazione, secondo la radio militare, è di smantellare le strutture clandestine organizzate in quella città da Hamas e da Tanzim (al-Fatah). Nel corso della notte a Nablus sono affluiti oltre 100 carri armati israeliani, accompagnati da paracadutisti e protetti da elicotteri da combattimento. Le forze israeliane hanno puntato verso la casbah della città e due campi profughi vicini, Balata ed Ascar. Perlustrazioni a tappeto sono state compiute la scorsa notte a Bir Zeit (Ramallah) dove 30 palestinesi sono stati tratti in arresto dai militari israeliani. La vasta offensiva in Cisgiordania è stata ordinata dal premier Ariel Sharon e dal ministro della difesa Shaul Mofaz in seguito ad una serie di attentati palestinesi, il più grave dei quali è avvenuto domenica nel kibbutz di Metzer, a nord di Tel Aviv, dove cinque israeliani sono stati uccisi da un militante delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al-Fatah). Molto tesa inoltre la situazione a Gaza dove nella nottata elicotteri da combattimento israeliani hanno colpito una officina dove - secondo Israele - si producevano mortai e munizioni. Stamane nel nord della striscia di Gaza un elicottero israeliano che volava a bassa quota ha aperto il fuoco contro un automobile nella quale si trovavaano memvri di hamas. L'operazione in qwuesto caso è stata giustificataa assderend cjhe dall'auto fossero partiti colpi contro l'elicottero. Ancora non è noto se in questo episodio ci siano vittime.

SPAGNA

Minacciare la propria moglie con un ascia perchè ritorni a casa deve essere sanzionato con la pena più lieve possibile, se la minaccia nasce per motivi amorosi. E' la sconcertante e barbara sentenza emessa da un giudice di Barcellona, che ha condannato ad una pena pecuniaria di 60 euro un uomo che aveva rincorso con un ascia la propria moglie, rifugiatasi a casa ddi una amica dopo un litigio, per costringerla a tornare a casa. Dice la sentenza: merita una condanna veniale la persdona che, per questioni amorose, si presenta nella casa dove è rifugiata la persona con la quale abbia intrattenuto una relazione sentimentale e come conseguenza dell'ira la minaccia con un'ascia promettendole di ammazzarla. Una sentenza gravissima, che in un paese come la spagna pone nuovamente il problerma della cultura della sottomissione della donna ai voleri dell'uomo, e che la riduce a merce di cui rivendicare il possesso con tutti i mezzi.

Sud AFRICA

Des compagnies occidentales accusées d'avoir participé au régime d'apartheid

Les victimes de l'apartheid ont désigné mardi à Johannesburg vingt banques et entreprises occidentales qu'elles poursuivent pour coopération avec le gouvernement raciste sud-africain et pour avoir indirectement contribué à un "crime contre l'humanité".

Le vittime dell'apartheid hanno indicato ieri a Johannesburg vemti tra banche e imprese occidentali che saranno perseguite per cooperazione con il governo razzista sud africano e per aver indirettamente contribuito ad un crimijhne contro l'umanità.

Dans une conférence de presse donnée à Johannesburg, Neville Gabriel, porte-parole de Jubilee 2000, une coalition sud-africaine qui regroupe 4 000 ONG demandant l'indemnisation des victimes du régime d'apartheid, a confirmé qu'une plainte avait été déposée lundi à New York contre ces vingt entreprises pour demander des dédommagements. Il a précisé que "les dommages causés par l'apartheid se chiffrent en milliards de dollars". "Ceci est une action dirigée contre des banques et des corporations spécifiques pour avoir, par leur aide, contribué à un crime contre l'humanité", a souligné Neville Gabriel.

L'action, lancée par les avocats Charles Abrahams et Michael Hausfeld, est distincte d'une première action en justice intentée au nom de victimes de l'apartheid par un avocat new-yorkais, Ed Fagan, et que Jubilee 2000 avait critiquée en la qualifiant de "mal préparée". Ed Fagan demande, notamment à Crédit suisse et l'Union de banques suisses, une indemnisation totalisant 1,25 milliard de dollars. Cette nouvelle action a été annoncée lundi à Berne par une ONG, la Campagne suisse d'annulation des dettes de l'apartheid (Keesa).

"Une plainte collective majeure a été déposée (lundi) à New York", a confirmé Jubilee 2000 lors d'une conférence de presse à Johannesburg, précisant que les entreprises et banques visées étaient américaines, suisses, allemandes, britanniques, françaises et néerlandaises. Ces banques et entreprises ont, par leurs prêts et investissements, financé le régime d'apartheid, "lui permettant de survivre malgré les sanctions de l'ONU", affirme la coalition.

Les sociétés américaines visées sont : Citigroup, J.P. Morgan, ExxonMobil, Caltex Petroleum, Fluor Corporation, Ford Motor Corporation, General Motors et IBM. Les sociétés allemandes sont : Commerzbank, Deutsche Bank, Dresdner Bank, DaimlerChrysler et Rheinmetall. Les banques suisses Crédit suisse et l'Union de banques suisses (UBS) sont également visées, ainsi que les sociétés britanniques Barclays National Bank, British Petroleum (BP) et Fujitsu ICL, et les compagnies pétrolière française TotalFinaElf et anglo-néerlandaise Royal Dutch Shell.

Jubilee 2000 a affirmé à Johannesburg que ces entreprises étaient accusées de s'être faites les complices du régime de l'apartheid accusé de "tortures, meurtres, viols, détentions arbitraires et traitements inhumains". "Mais ceci n'est pas une attaque contre la Suisse ou le peuple suisse, ou l'Allemagne ou tout autre pays", a souligné Neville Gabriel.

Jubilee 2000, fondée en 1998, a aussi demandé l'annulation de toutes les dettes de l'Afrique du Sud datant de l'époque de l'apartheid et que l'organisation a estimées à 25,6 milliards de dollars à la fin 1993, la dernière année du régime de l'apartheid. Neville Gabriel a précisé que l'action était déposée au nom de 85 individus et d'une organisation, le Khulumani Support Group, qui dit représenter 32 000 personnes.

Interrogés sur le montant des indemnisations qui seront demandées, le porte-parole de Jubilee 2000 a indiqué : "Les dommages causés par l'apartheid se chiffrent en milliards de dollars (...) mais nous ne mettons pas de chiffre en face de notre action. Nous demandons que les dommages causés par l'apartheid soit réparés".

Le 8 novembre, l'ancien président Frederik de Klerk, artisan de la fin du régime de séparation des races en Afrique du Sud, s'est prononcé à Johannesburg contre les plaintes collectives à l'égard de l'apartheid, estimant qu'elles créeront des précédents qui "paralyseront l'aptitude des banques et des entreprises de faire des affaires où que ce soit".

WTO

La polizia di Sydney ha negato il permesso ad un corteo di protesta domani nel centro della citta', alla vigilia di un vertice ministeriale informale della Wto - l'Organizzazione mondiale del commercio- a cui partecipano i ministri del commercio di 25 paesi tra cui Usa e Giappone. Gli organizzatori della protesta, una coalizione di 130 gruppi che si oppongono alla guerra alle ingiustizie della globalizzazione, intendono manifestare presso la sede del vertice, entro il sito delle Olimpiadi del 2000 a Homebush Bay. Vari gruppi, tra cui sindacati, chiese cristiane ed ecologisti, hanno anche programmato un corteo nel centro di Sydney. Il vicecapo della polizia Dick Adams ha detto che la decisione di vietare il corteo nelle strade del centro e' stata presa in seguito alle minacce di violenze da parte di elementi estremi fra i gruppi di protesta. Tuttavia molti dei gruppi della coalizione insistono che il corteo di domani andra' avanti. Accusano le autorita' di privarli del diritto di manifestare e affermano che e' la polizia ad invitare al conflitto, rifiutando il permesso di sfilare legalmente. Il minivertice della Wto sara' il primo a livello ministeriale dopo il 'Doha round' di negoziati commerciali dello scorso anno e si propone di consolidare gli impegni per scadenze imminenti, in vista della prossima riunione generale dell'organizzazione in Messico

ITALIA

Fiat

Continua la protesta degli operai dello stabilimento siciliano della Fiat: circa duecento dipendenti Fiat e delle aziende dell'indotto hanno bloccato nelle prime ore della mattina gli accessi al porto di Termini Imerese e la linea tra le stazioni di Fiumetorto e Termini Imerese.

Ieri, dopo il blocco dell'aeroporto palermitano di Punta Raisi, il ministro per le Attività produttive Antonio Marzano aveva dichiarato in Senato che il governo sta verificando se ci sono margini di elasticità nel piano industriale della Fiat che consentano di evitare l'impatto negativo sui livelli occupazionali. Il tutto "senza pregiudicare gli obiettivi dello stesso piano".

Molise

Terremoto, due scosse nella notte in Molise

Almeno due le scosse che, nella notte, sono state avvertite dalla popolazione in provincia di Campobasso. Da ieri mattina l'attività sismica non si è mai fermata, creando apprensione e panico, anche a Campobasso, dove gran parte della popolazione ha dormito in macchina. L'attività sismica più consistente è stata registrata dall'Istituto di geofisica e vulcanologia alle 3:52 con una magnitudo del 3.5 della scala Richter e del IV-V grado della scala Mercalli e alle 3:58 con un'altra scossa di magnitudo 3.1, di poco inferiore al IV grado. Nelle ultime 12 ore i sismografi hanno, però, registrato una intensa attività con almeno 10 scosse, di cui molte registrate solo dafli strumenti e non avvertite dalla popolazione E situazione tesa anche a napoli, dopo il crollo della palazzina la scorsa notte ad Afragola sono state centinaia dall'alba le chiamate ai vigili del fuoco di Napoli per sollecitare verifiche agli appartamenti. Secondo i pompieri, almeno in base ai primi risultati delle ispezioni compiute, potrebbe trattarsi di una sorta di psicosi collettiva provocata prima dal terremoto del 31 ottobre ed ora dalla diffusione della notizia del crollo della palazzina di Afragola. La maggior parte delle richieste di intervento riguarda il centro storico di Napoli, il Vomero e i comuni a Nord del capoluogo, a cominciare dalla stessa Afragola. Le prime verifiche tecniche sulla stabilita' degli edifici hanno consentito di rassicurare gli inquilini dei palazzi interessati. Restano ancora molti interrogativi sulla situazione di diverse scuole del Napoletano dove gli studenti, spesso con il sostegno dei genitori, si rifiutano giustamente di entrare in locali che ritengono poco sicuri.

G.R. ore 13.00

PALESTINA- I piani per lo sgombero di avamposti eretti senza il permesso delle autorita' militari da coloni israeliani sono stati congelati dall'uscita del partito laburista dal governo di unita' nazionale. Lo ha riferito oggi il quotidiano Haaretz, stando al quale il nuovo ministro della difesa Shaul Moffaz, che ha preso il posto del leader laburista Binyamin Ben Eliezer. L'ultimo degli avamposti sgomberati, Hawat Ghilad, vicino a Nablus, e' stato rioccupato da dozzine di giovani coloni. Fonti militari hanno detto a Haaretz che in questo momento nessuno si sta occupando dello sgombero di questi avamposti. Dall' ufficio del nuovo ministro della difesa non ci e' giunta nessuna direttiva di continuare le operazioni di sgombero. Siamo in attesa di istruzioni - hanno continuato le fonti - ma tutti si rendono conto che queste non giungeranno nell' attuale clima politico del paese. Il precedente titolare della difesa aveva lasciato al suo successore una lista di 30 avamposto illegali che a suo parere dovevano essere immediatamente sgomberati. La comunita' internazionale considera illegali e un ostacolo alla pace tutti gli insediamenti eretti da Israele in Cisgiordania e Gaza e non solamente gli avamposti eretti senza il permesso delle autorita'.

GERUSALEMME - Un israeliano e' stato ferito in modo grave al posto di blocco di a-Ram, a nord di Gerusalemme, da spari esplosi da un palestinese. Secondo la radio dei coloni Canale 7, il ferito appartiene ai servizi di sicurezza israeliani.

BRUXELLES, - L'alto rappresentante Ue Javier Solana si rechera' domani ad Ankara per incontrare il leader neo-islamico Recep Tayyip Erdogan, nuovo uomo forte della politica turca. Lo ha indicato la portavoce di Solana, Cristina Gallach. Nel colloquio con Erdogan, che oggi incontra a Roma Silvio Berlusconi, Solana parlera' delle relazioni bilaterali fra Ue e Turchia, in vista del prossimo vertice comunitario di Copenaghen, e della crisi di Cipro.

BERLINO - L'80% dei tedeschi e' contrario a una guerra in Iraq, secondo un nuovo sondaggio reso noto oggi dalla rete Rtl e dal settimanale Stern. Stando al rilevamento dell'Istituto l'80% dei tedeschi e' dell'opinione che il governo dovrebbe continuare a rifiutare una partecipazione della Germania a un intervento militare. Solo il 18% e' invece convinto che la Germania dovrebbe prendere parte a un attacco Usa. Il sondaggio conferma quindi un ampio consenso nel paese alla linea del governo rosso-verde sull'Iraq: anche il 67% degli elettori della Cdu-Csu, infatti, sono contro una guerra.

FIAT: TERMINI, SERIE DI BLOCCHI STRADALI E FERROVIARI PALERMO. - Anche oggi i metalmeccanici della Fiat di Termini Imerese e delle aziende dell'indotto attuano una serie di blocchi attorno al paese. Gli operai della casa automobilistica presidiano la statale 113 Palermo-Messina, la ferrovia Palermo-Messina tra le stazioni di Termini e Fiumetorto, gli accessi al porto di Termini. I lavoratori di una ditta dell'indotto di Carini hanno interrotto invece l'autostrada A29 Palermo-Trapani, all'altezza di Isola delle Femmine, dove il traffico viene dirottato sulla statale. Il blocco dell'autostrada Palermo-Trapani, ad opera di circa 200 operai dell'indotto Fiat, ha intrappolato nel traffico anche l'ex ministro della Sanita' Rosy Bindi che avrebbe dovuto raggiungere questa mattina lo stabilimento di Termini Imerese per un incontro con il comitato delle donne. . Una trentina di dipendenti della Icm, altra fabbrica di componentistica auto, hanno sbarrato la strada consortile dell'agglomerato industriale di Termini, dove sono incolonnati una decina di tir. Le tute blu hanno affisso un grande striscione con la scritta: "Berlusconi adesso da' una risposta ai nostri voti". A poche centinaia di metri prosegue inoltre il presidio davanti allo stabilimento Fiat, e da ieri notte per la prima volta stanno partecipando anche gli impiegati amministrativi e i funzionari dell'azienda. Le notizie che abbiamo dalla stazione di Milano ci dicono che le ferrovie informano che i treni provenienti da Palermo sono soppressi, segno che alla stazione di Palermo il blocco è totale. Più tardi altri operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che da questa mattina bloccano il porto della citta' a 40 chilometri da Palermo, hanno impedito la partenza della nave cargo diretta a Livorno.

IMMIGRAZIONE: VERTICE LECCE, CITTA' BLOCCATA LECCE - Traffico automobilistico impazzito questa mattina a Lecce dove tutti i principali viali d' accesso al centro storico sono stati chiusi alla circolazione automobilistica in occasione del vertice dei ministri degli Interni dei Paesi dell' area balcanica e per la contromanifestazione del Social Forum. Per motivi di sicurezza tutta l' area attorno al castello Carlo V dove si svolge il vertice e' stata chiusa. E' la cosiddetta zona rossa. Mentre una parte piu' ampia della citta' e' stata interdetta alla circolazione. I manifestanti si sono radunati a partire da questa mattina nei pressi di Porta San Biagio, non avendo ottenuto dalla Questura l' autorizzazione a raggrupparsi e a manifestare attorno al castello. Il corteo è partito attorno alle 10.15 scandisce slogan contro la legge Bossi-Fini sull' immigrazione. Secondo la Questura sono circa tremila i manifestanti. Attimi di tensione tra polizia e un gruppo di manifestanti di fronte al castello Carlo V dove si sta tenendo il summit dei ministri degli Interni dell'area Adriatica sul tema dell'immigrazione.

MINORI - Tra il 1999 e il 2000, i reati commessi da minori sono diminuiti dell'11,2% passando dai 43.897 del '99 ai 38.963 del 2000: cio' smentisce l'immagine di una adolescenza inquieta e violenta diffusa dai mezzi di informazione e contrasta con le politiche sempre più repressive messe in atto dal governo. E' questo il dato saliente del terzo rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza a cura dell'Eurispes e di Telefono Azzurro presentato stamane all'aula magna dell'Universita' La Sapienza di Roma. Ma se da un lato diminuiscono i reati commessi dai minori, dall'altro viene denunciato lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti: sono un milione nel mondo e circa 30mila in Italia quelli introdotti nel commercio sessuale. Non solo pero' brutte notizie: secondo l'Eurispes i giovani guardano con interesse particolare ed originale alla politica e, per se stessi, puntano ad un futuro che li veda protagonisti.

Ore 17.00

Termini Imerese

E' stata nuovamente occupata la stazione ferroviaria di Termini Imerese. Intorno a mezzogiorno gli operai della Fiat, che sin dalle 7 di stamane avevano formato un blocco sui binari lungo la tratta Palermo-Messina, avevano sospeso la protesta consentendo il ripristino dei collegamenti ferroviari. Nel pomeriggio una sessantina di operai ha nuovamente occupati i binari davanti alla stazione ferroviaria ed i convogli vengono fermati nelle stazioni di Cefalu' e di Trabia.

Palestina

Operazione militare in grande stile a Nablus, in Cisgiordania, dove l'esercito israeliano ha arrestato una trentina di persone. Decine di carri armati e veicoli blindati israeliani, appoggiati da elicotteri, sono entrati prima dell'alba (le 03.00 in Italia) a Nablus (nel nord della Cisgiordania).

La radio israeliana ha reso noto che le truppe, oltre a Nablus, hanno occupato anche due campi per rifugiati non lontani, Askar e Balata. "Le truppe hanno ricevuto mandato - - ha aggiunto la radio - di rimanere sul posto tutto il tempo necessario a distruggere le infrastrutture delle organizzazioni terroristiche palestinesi, a seguito dei segnali di allerta giunti dall'area". E sempre nella notte gli elicotteri 'Apache' avevano lanciato diversi missili su una fonderia del quartiere palestinese di Zeitun, nella citta' di Gaza, la stessa gia' colpita lunedi' mattina presto, che secondo gli israeliani è una fabbrica clandestina di armi. La reazione politica dei palestinesi non si e' fatta attendere. Il ministro di gabinetto, Nabil Shaath, ha detto che le "continue aggressioni israeliani rendono molto difficile portare avanti gli sforzi per ritornare al processo di pace. Questa e' una guerra d'aggressione". E oggi i palestinesi hanno incontrato per due ore, a Gerico, l'inviato statunitense, David Satterfield, impegnato da giorni con le parti in colloqui premiliminari sul 'piano di pace' elaborato dal 'quartetto di Madrid'.

Intanto la Gran Bretagna torna a chiedere il ritiro delle truppe israeliane dalle citta' palestinesi e un "significativo cessate il fuoco" che possa riportare le parti al tavolo dei negoziati. Un documento di Downing Street, che si accompagna a un discorso della regina Elisabetta al parlamento, dispone l'agenda del governo per l'anno a venire e sottolinea che Londra fara' "pressioni senza tregua" per il rispetto della risoluzione Onu sul medio Oriente. "Nel caso di Palestinesi e Israele - si legge nella nota - la priorita' e' l'applicazione della risoluzione 1402 che chiama entrambe le parti all'azione".

Lecce

La riunione dei ministri dell' Interno dell' area balcanica, aderenti all' Iniziativa adriatico-jonica, si e' conclusa con la firma di una dichiarazione congiunta 'per la prevenzione e il contrasto dell' immigrazione clandestina e del traffico di esseri umani' e con un piano d' azione che definisce alcune misure da attuare immediatamente. In particolare, il piano di azione comprende l' adozione di iniziative 'per la vigilanza e il controllo delle frontiere terrestri anche attraverso il pattugliamento congiunto, nonche' mediante lo scambio di personale di polizia di frontiera, nei porti ed aeroporti' piu' interessati dai flussi di persone.Tutto questo attraverso specifici accordi bilaterali o multilaterali. Sono previste anche procedure 'per la sollecita identificazione ai fini del rimpatrio dei cittadini degli Stati dell' Iniziativa adriatico-jonica, rintracciati in posizione irregolare sul territorio degli altri Paesi aderenti' e la 'puntuale applicazione degli accordi di riammissione gia' esistenti', oltre all'avvio di negoziati per la definizione di nuovi accordi. Il piano d'azione prevede anche iniziative per il pattugliamento congiunto anti-clandestini via mare,'valutando le attuali possibilita' per il rinvio delle imbarcazioni utilizzate per il traffico illecito nei porti di provenienza'. La dichiarazione congiunta e il piano d'azione sono stati firmati dai rappresentanti di Albania, Bosnia, Croazia, Jugoslavia, Grecia, Italia e Slovenia, mentre, per questioni formali, non sono stati sottoscritti -ma sono stati comunque condivisi- dai rappresentanti di Bulgaria e Macedonia. Era invece assente al vertice la Turchia.I manifestanti, che stamane hanno percorso in corteo le vie di Lecce per protestare in occasione della Conferenza dei ministri degli Interni dell'area balcanica aderenti all'iniziativa Adriatico-Ionica, hanno consegnato al prefetto del capoluogo salentino una lettera destinata ai partecipanti al vertice. La lettera e' stata recapitata al ministro Giuseppe Pisanu.

Scuola

Via libera del Senato alla riforma della scuola. L'assemblea di Palazzo Madama ha approvato il disegno di legge contenente la delega per il riordino dei cicli scolastici. Il disegno di legge passa ora all'esame della Camera.Il disegno di legge sulla riforma della scuola è stato approvato al Senato con 124 sì, 90 no e 3 astenuti. A favore hanno votato i gruppi della maggioranza, contro l'Ulivo e Rifondazione comunista.Alle elementari a cinque anni e mezzo, e fino a 18 anni nel sistema dell'istruzione. La riforma della scuola presentata da Letizia Moratti e approvata oggi in prima lettura dal Senato, ridisegna i cicli scolastici del futuro.La riforma prevede un percorso comune per tutti fino alla terza media; poi bisognerà scegliere tra scuola superiore (divisa in otto licei) o formazione professionale. Altri punti centrali della riforma sono: la lingua straniera e il computer obbligatori già dalle elementari, valutazione del profitto fatta ogni due anni (chi non raggiunge il minimo viene bocciato), alternanza scuola-lavoro nella formazione professionale.

Immigrazione

Sono 675 mila 400 le domande di regolarizzazione di lavoratori immigrati clandestini presentate agli uffici postali italiani. Dai dati, ancora ufficiosi, risulta che la regione con il numero piu' alto di richieste e' la Lombardia che all'11 novembre - data di scadenza del termine per la presentazione delle domande - ha registrato 149.807 pratiche di regolarizzazione. A seguire: il Lazio(113.795), la Campania(65.860) il Veneto(61.122), il Piemonte(57.180), la Toscana(49.540), la Liguria(17.638), la Sicilia(17.242), le Marche(14.926), l'Umbria(13.734), la Puglia(13.372). Poche le domande in Valle d'Aosta (686), Molise (1010) e Sardegna (3029). La citta' con il piu' alto numero di domande di regolarizzazione risulta essere Roma (97.130), seguita da Milano(78.215).

Baraldini

Conferma della detenzione domiciliare, ma restrizione dell'arco di tempo (le 8 ore di aria aperta al giorno sono state all'incirca dimezzate) in cui Silvia Baraldini potra' uscire dalla sua abitazione romana. Lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Roma che ha stabilito che la detenzione domiciliare dovra' essere finalizzata esclusivamente alle cure cui la Baraldini dovra' essere sottoposta

gror131102 (last edited 2008-06-26 09:56:44 by anonymous)