Describe gror150702 here. da Paula: pagina aperta alle 10.07. Ci lavorerà anche Salvo. Inserite pure tutto quello che volete segnalando in questa sezione chi siete e che avete modificato. Un beso a tod@s.


G.R. FLASH ORE 9,30

IMMIGRAZIONE - Sono 174 gli immigrati arrivati la notte scorsa, a bordo di un peschereccio, nel porto di Crotone. Tra loro, ci sono 31 bambini e 25 donne. Gli immigrati sono curdi e pakistani. Tra loro anche numerosi nord africani. Secondo quanto accertato dalla Guardia di finanza e dalla polizia, il peschereccio utilizzato per la navigazione non ha insegne di bandiera ne' nome e con tutta probabilita' ha iniziato la navigazione dalla Turchia una settimana fa. La guardia di Finanza ha operato 12 fermi: tra le persone fermate e portate in questura a Crotone, potrebbero esserci i membri dell' equipaggio del peschereccio. Il resto degli immigrati sono stati trasferiti al centro di Sant' Anna.

Città del Messico, 07:40 Ultime dalla rivolta contro l'aeroporto: scarcerati i contadini arrestati. Le autorità messicane hanno deciso di liberare dodici leader della rivolta degli agricoltori che si oppongono alla costruzione di un nuovo aeroporto a San Salvador Atenco, a una trentina di chilometri da Città del Messico. Il governatore dello stato, Arturo Montiel, ha spiegato di avere concordato la scarcerazione con il presidente Vicente Fox nella speranza di indurre i contadini a rilasciare a loro volta i diciassette ostaggi presi quattro giorni fa, quando la protesta per le strade della cittadina era esplosa. Il capo dei rivoltosi, David Pajaro, ha però chiarito che nessuno sarà liberato fino a quando tutti gli agricoltori non saranno usciti di prigione.

PALESTINA - FINE DEL COPRIFUOCO A KALKILYA = I militari israeliani hanno annunciato di aver messo fine al coprifuoco nella citta' di Kalkilya, imposto piu' di tre settimane fa nelle principali citta' della Cisgiordania, esclusa Gerico. Un portavoce dell'esercito ha dichiarato che a Kalkilya il coprifuoco rimarra' sollevato fino a nuovo ordine. A quanto scrive il quotidiano israeliano Ha'aretz, l'esercito intende ritirarsi dalle citta' ritenute piu' tranquille, ma continuando a circondarle per poter rientrare con rapidità nelle città, ed effettuare arresti

Intanto il presidente palestinese Yasser Arafat ha definito "indecente" la campagna contro di lui e ammonito che i palestinesi rifiutano di farsi imporre una nuova leadership. Lo ha dichaiarato alla tv satellitare del Qatar Al Jazeera. "E' un'indecenza", ha detto Arafat riferendosi a quanto pubblicato ieri dal giornale israeliano Yedioth Ahronot, che ha citato un rapporto in cui il leader palestinese e Abu Mazen (Mahmud Abbas) sono accusati di trasferire in Europa decine di milioni di dollari da usare in caso di crollo dell'Anp. Secondo il giornale, il rapporto afferma che Arafat ha trasferito 5,1 milioni di dollari su un conto bancario a Parigi a favore della moglie Suha, mentre il suo 'numero due' Abu Mazen usa "i conti correnti bancari del fratello miliardario per incanalare ingenti somme", sui 70 milioni di dollari.

INDIA New Delhi - Sono in corso in India le votazioni per eleggere oggi il nuovo presidente e appare scontata la nomina dello scienziato musulmano A.P.J. Kalam, padre del programma missilistico di New Delhi. Il collegio elettorale e' composto da 4.890 deputati del parlamento federali e rappresentanti delle assemblee legislative autonome dei 28 tra Stati e territori che compongono l'India. Alla carica di capo dello Stato e' candidata per la prima volta anche una donna, Laksmi Segal, 87 anni sostenuta dai partiti di sinistra. Kalam, 71 anni, puo' contare sull'appoggio della coalizione di governo, l'Alleanza democratica nazionale raggruppamento di destra, e la sua nomina a successore viene vista come un segnale di riconciliazione per la comunita' islamica dopo le stragi di primavera nel Gujarat. L'esito della consultazione si conoscera' giovedi' e Kalam dovrebbe rilevare la carica dall'attuale presidente Kocheril Raman Narayanan il 24 luglio.

Dal PAKISTAN Hyderabad - Il tribunale antiterrorismo di Hyderabad, in Pakistan, ha condannato a morte Omar Ahmad Saeed Sheikh per l'assassinio del giornalista americano Daniel Pearl. Altri tre complici pachistani, Salman Saqib, Fahad Naseem e Sheikh Adil, sono stati condannati a 25 anni di carcere. Pearl, corrispondente del Wall Street Journal, era stato rapito a Karachi il 23 gennaio. Alcune settimane dopo il consolato americano a Islamabad ha ricevuto una videocassetta nella quale veniva mostrata la sua esecuzione.

= G.R. FLASH di lunedi 15 luglio – ore 11,00 SRI LANKA - Nuova, grave violazione del cessate-il-fuoco siglato nel febbraio scorso tra governo dello Sri Lanka e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’. La missione internazionale incaricata di vigilare sull’applicazione del cessate-il-fuoco ha accusato le ‘Tigri’ di aver tenuto sotto sequestro per alcune ore due componenti del suo team. È stata la stessa Slmm (Sri Lanka monitoring mission) a descrivere l’accaduto. Due motopescherecci di proprietà delle ‘Tigri’ hanno fatto la loro apparizione sabato sera nelle acque di Palk Bay, a sud della settentrionale penisola di Jaffna. Intercettati dalla Marina cingalese, una delle due imbarcazioni si è data alla fuga, mentre l’altra è rimasta ‘in loco’. A quel punto, due osservatori della Slmm sono saliti a bordo e, dopo aver perquisito il motopeschereccio, hanno chiesto ai ribelli di consegnarlo alle autorità. Questi si sono rifiutati e, anzi, si sono diretti verso le zone costiere sotto il loro controllo, impedendo di fatto ai due osservatori di andarsene. Secondo la missione di monitoraggio, si sarebbe trattato di una sorta di sequestro. Solo nelle prime ore di domenica mattina le ‘Tigri’ sono sbarcate a terra, restituendo la libertà ai ‘sequestrati’. Un po’ diversa la versione dello Ltte: i ribelli hanno sottolineato che sono stati sparati colpi di arma da fuoco contro una delle imbarcazioni, oltre a rimarcare che i due osservatori erano privi di un permesso ufficiale per salire a bordo del motopeschereccio e perquisirlo. Sia il generale Tronde Furuhovde, capo della Slmm, sia il leader dell’ala politica dello Ltte, S.P. Tamilselvan, hanno definito l’incidente “una grave violazione del cessate-il-fuoco”. Le Tigri combattono da circa 20 anni per uno Stato autonomo nel nord e nell’est dello Sri Lanka. Nel conflitto sono morte almeno 65mila persone. Negli ultimi mesi è stato avviato un processo di pace che dovrebbe culminare con i colloqui tra le due parti in Thailandia, ma l’appuntamento, inizialmente fissato per giugno, è stato rimandato a data da definirsi. (LM) Nuova, grave violazione del cessate-il-fuoco siglato nel febbraio scorso tra governo dello Sri Lanka e ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte). La missione internazionale incaricata di vigilare sull’applicazione del cessate-il-fuoco ha accusato le ‘Tigri’ di aver tenuto sotto sequestro per alcune ore due componenti del suo team. È stata la stessa Slmm (Sri Lanka monitoring mission) a descrivere l’accaduto. Due motopescherecci di proprietà delle ‘Tigri’ hanno fatto la loro apparizione sabato sera nelle acque di Palk Bay, a sud della settentrionale penisola di Jaffna. Intercettati dalla Marina cingalese, una delle due imbarcazioni si è data alla fuga, mentre l’altra è rimasta ‘in loco’. A quel punto, due osservatori della Slmm sono saliti a bordo e, dopo aver perquisito il motopeschereccio, hanno chiesto ai ribelli di consegnarlo alle autorità. Questi si sono rifiutati e, anzi, si sono diretti verso le zone costiere sotto il loro controllo, impedendo di fatto ai due osservatori di andarsene. Secondo la missione di monitoraggio, si sarebbe trattato di una sorta di sequestro. Solo nelle prime ore di domenica mattina le ‘Tigri’ sono sbarcate a terra, restituendo la libertà ai ‘sequestrati’. Un po’ diversa la versione dello Ltte: i ribelli hanno sottolineato che sono stati sparati colpi di arma da fuoco contro una delle imbarcazioni, oltre a rimarcare che i due osservatori erano privi di un permesso ufficiale per salire a bordo del motopeschereccio e perquisirlo. Sia il generale Tronde Furuhovde, capo della Slmm, sia il leader dell’ala politica dello Ltte, S.P. Tamilselvan, hanno definito l’incidente “una grave violazione del cessate-il-fuoco”. Le Tigri combattono da circa 20 anni per uno Stato autonomo nel nord e nell’est dello Sri Lanka. Nel conflitto sono morte almeno 65mila persone. Negli ultimi mesi è stato avviato un processo di pace che dovrebbe culminare con i colloqui tra le due parti in Thailandia, ma l’appuntamento, inizialmente fissato per giugno, è stato rimandato a data da definirsi.

UGANDA - Reparti dell’esercito ugandese hanno ingaggiato domenica una dura battaglia contro i ribelli dello Lra (Esercito di resistenza del signore), nel Sud Sudan, vicino al confine ugandese. Lo riferisco fonti della società civile nella località di Agoro (Uganda), un centro del gruppo etnico acholi, cinquanta chilometri a nord di Kitgum. “Abbiamo visto le bocche di fuoco ugandesi sparare per ore colpi di grosso calibro sulle montagne in territorio sudanese”, ha raccontato un testimone del quale si mantiene l’anonimato. Al momento non si conosce l’esito dello scontro. Pare, comunque, che gli ‘Olum’ (così vengono chiamati i ribelli nella lingua locale), annidati sulle montagne in piccoli ma numerosi gruppi, sarebbero stati costretti a ripiegare all’interno dell’Equatoria. In quella zona del Sud Sudan sarebbero diverse centinaia i ribelli dello Lra pronti a penetrare in territorio ugandese.