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PALESTINA - PROCESSO BARGHOUTI: MANDELA NON SARÀ PRESENTE IN AULA, MA CHIEDE TRATTAMENTO EQUO PER L’IMPUTATO
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COLOMBIA: Gli Stati Uniti propongono accordo bilaterale di impunità
SVIZZERA - NO A WASHINGTON SUL TRIBUNALE INTERNAZIONALE
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PUGLIA - Sgomberi nelle spiagge libere
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'''PALESTINA - PROCESSO BARGHOUTI: MANDELA NON SARÀ PRESENTE IN AULA, MA CHIEDE TRATTAMENTO EQUO PER L’IMPUTATO'''
Nelson Mandela non sarà presente al processo del leader palestinese Marwan Barghouti, il dirigente di al-Fatah accusato di essere responsabile degli attentati condotti dalle ‘Brigate dei martiri di Al Aqsa’ e dai ‘Tanzim’. Mandela chiede comunque un trattamento equo per l’esponente palestinese, arrestato alla metà di aprile. Il processo, apertosi due giorni fa, è già stato aggiornato all’inizio di settembre. In Israele il processo contro Barghouti, membro del parlamento palestinese e leader in Cisgiordania della fazione di Yasser Arafat, si è caricato di forti valenze politiche. I palestinesi accusano gli israeliani di volere a tutti i costi un capro espiatorio politico. L’imputato, respinge le accuse. Per ora Barghouti resterà in carcere, ma appare comunque difficile che le autorità israeliane intendano liberarlo. Secondo la stampa israeliana il leader di al-Fatah rischia oltre 100 anni di carcere. (EB)
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ZIMBABWE, 16 AGO 2002 (0:26)
APPELLO UMANITARIO: ENTRO SETTEMBRE OLTRE SEI MILIONI DI PERSONE RISCHIANO LA FAME
Più di sei milioni di persone avranno bisogno di derrate alimentari entro il mese di settembre per far fronte all’emergenza che interessa lo Zimbabwe. Lo ha riferito giovedì, in un comunicato diramato da Baltimora (Usa), il ‘Catholic Relief Services’ (Crs), l’organizzazione di solidarietà internazionale della Chiesa cattolica statunitense. Sempre secondo la stessa fonte, l’esaurimento delle scorte è causata da un insieme di fattori tra cui una grave siccità e la crisi determinata dalla paralisi delle attività produttive agricole in seguito alla controversa riforma agraria messa in atto dal presidente Robert Gabriel Mugabe. La penuria di generi alimentari, sottolinea il Crs, va comunque ben al di là dello Zimbabwe. Infatti l’emergenza umanitaria interessa anche lo Zambia, il Malawi, il Mozambico, il Lesotho, e lo Swaziland.
COLOMBIA: Gli Stati Uniti propongono accordo bilaterale di impunità
by Indymedia - August 15, 2002 at 10:34 PM
Il governo degli Stati Uniti ha chiesto alla Colombia di firmare un accordo di non estradizione per i suoi cittadini, al fine di evitare che possano essere giudicati dalla Corte Penale Internazionale (CPI)
Washington minaccia di tagliare gli aiuti militari a chiunque non la firmi.
Ha confermato inoltre al presidente Alvaro Uribe e al suo Governo la collaborazione degli Stati Uniti nella lotta contro il narcotraffico e il terrorismo, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la promozione dello sviluppo socioeconomico ed il totale appoggio del suo paese alla politica di sicurezza intrapresa dal nuovo Governo della Colombia.

SVIZZERA - NO A WASHINGTON SUL TRIBUNALE INTERNAZIONALE
La Svizzera risponde picche alla richiesta americana di firmare un accordo bilaterale in base al quale Berna e Washington si impegnerebbero a non estradare verso la Corte penale internazionale ( Cpi) un cittadino dell'altro Paese senza che ci sia il consenso del governo di tale Stato. Simili intese sono contrarie all'auspicio di Berna di avere una Cpi efficace e universale, ha spiegato ieri in un incontro con i giornalisti Joseph Deiss. La Cpi, entrata in vigore il 1 ° luglio scorso, è fortemente combattuta da Washington.
La Svizzera non aveva infatti risparmiato le critiche al compromesso raggiunto in luglio al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, con cui è stata concessa un'immunità di un anno per i cittadini statunitensi impegnati in missioni per il mantenimento della pace.
Perciò il Dfae non vede la necessità di concludere un accordo in tal senso.
Washington, che ha firmato il trattato ma non lo ha ancora ratificato, ha già annunciato l'intenzione di sottoscrivere accordi bilaterali come quelli raggiunti con Tel Aviv e Bucarest con il maggior numero di Paesi possibile. Gli Stati Uniti non hanno esitato a ricorrere alla minaccia di non più fornire aiuti militari a quei Paesi membri della Nato che non prometteranno di proteggere le forze di pace americane dalla possibilità di essere processate di fronte alla Cpi.
La Commissione europea ha dal canto suo esortato i Paesi candidati all'Unione a non firmare nell'immediato accordi di questo tipo con gli Usa. Bruxelles ha altresì deplorato il passo compiuto da Bucarest. Norvegia e Jugoslavia hanno già opposto un rifiuto alla richiesta americana.

ZIMBABWE, 16 AGO 2002 (17:43)
RIFORMA AGRARIA: ARRESTATI ALTRI 11 'WHITE FARMER', RILASCIATI SU CAUZIONE QUELLI FERMATI IERI
Almeno altri 11 'white farmer' sono stati arrestati oggi in Zimbabwe per non avere rispettato l’ultimatum di evacuazione dalle terre di loro proprietà ordinato dal governo. Lo ha riferito oggi Jenni Williams, la portavoce di ‘Justice for agricolture’ (Jag) un'organizzazione in difesa dei latifondisti bianchi, precisando che gli agricoltori sono stati tutti fermati questa mattina nella provincia di Matebeleland (Zimbabwe occidentale), zona in cui le autorità di Harare ieri avevano trattenuto altri 6 'white farmer'. Almeno una quarantina i proprietari nei prossimi giorni potrebbero subire la stessa sorte. Intanto i sei contadini bianchi arrestati ieri sono finiti oggi davanti ad un giudice e rilasciati su cauzione. Le nuove udienze inizieranno il 6 Settembre. La nuova riforma agraria voluta dal presidente Robert Mugabe prevede l'espropriazione di ben 2900 fattorie ed imprese agricole appartenenti a proprietari terrieri bianchi. Di questi, sono circa 500 quelli che hanno rispettato l'ultimatum dell’8 agosto. Allo scadere del limite fissato dalla legge, Mugabe aveva deciso di prorogare fino alla fine del mese il termine ultimo. Per i proprietari che si rifiuteranno di abbandonare la propria tenuta agricola sono previste pene fino a due anni di prigione e l’equivalente di 365 euro di multa. I 'white farmer' in Zimbabwe, molti dei quali di origine britannica e sudafricana, costituiscono lo 0,6 per cento della popolazione del Paese e, fino all’inizio del programma di ridistribuzione, possedevano circa il 70 per cento delle terre coltivabili.
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PUGLIA - Sgomberi nelle spiagge libere
by Indymedia August 16, 2002 at 05:38 PM
Ieri 15 agosto polizia e guardia di finanza sono intervenuti e hanno sgomberato delle spiaggelibere e campeggiatori a Pinea Torre di S.Andrea e ancora oggi le forze del dis-ordine sono impegnati in rastrellamenti di liberi campeggiatori a Frassanito,stanno comminando multe minacce e fogli di via ai presenti,spiagge libere della zona di otranto

buonpomeriggio da giangi; luca e massimo ancora al lavoro per l'insonorizzazione

G.R. ROR SERALE ore 19.30

  • Sommario

PALESTINA - Esercito israeliano uccide ancora a Gaza. PALESTINA - PROCESSO BARGHOUTI: MANDELA NON SARÀ PRESENTE IN AULA, MA CHIEDE TRATTAMENTO EQUO PER L’IMPUTATO GERMANIA - Situazione sempre drammatica a Dresda. Migliora a Praga. CINA - Morti e dispersi per alluvioni. MESSICO - Straripano tre dighe, molte vittime. CONGO - Accordo diplomatico tra Congo e Uganda. ALGERIA - Nuova strage di civili: 26 morti. SRI LANKA - Le Trigri Tamil presto non saranno più fuorilegge. COLOMBIA: Gli Stati Uniti propongono accordo bilaterale di impunità SVIZZERA - NO A WASHINGTON SUL TRIBUNALE INTERNAZIONALE MESSICO - Campeggi "Nessuno è illegale" contro i confini. MILANO - Surace esce oggi dal carcere, va agli arresti domiciliari. BARI - Inchiesta della Procura sulle bravate degli elicotteristi statunitensi. PUGLIA - Sgomberi nelle spiagge libere

PALESTINA - Esercito uccide tre palestinesi by Indymedia 09:34 AM Gaza, 23:02 Due palestinesi sono stati uccisi ieri sera dai soldati israeliani nella striscia di Gaza. Secondo le forze armate israeliane, due "terroristi" cercavano di penetrare nella colonia ebraica di Kissufim, al confine tra Israele e striscia di Gaza. Ucciso con un colpo alla testa, a Khan Yunes, nel sud della striscia di Gaza, anche un bimbo palestinese di 5 anni Aymn Fares. Anche il padre del piccolo, Nidal, e un altro palestinese sono rimasti a loro volta gravemente feriti dal fuoco israeliano. L'esercito si difende: "E' finito in uno scontro a fuoco" tra una pattuglia militare, che aveva appena abbandonato una vicina colonia ebraica, e militanti palestinesi che avrebbero aperto il fuoco dalle finestre del piccolo centro di Khan Yunes. L'esercito ha comunque confermato che sono stati colpiti altri civili palestinesi, senza specificare il numero. Con le uccisioni di ieri, sale a 2446 il numero dei morti, dall'inizio dell'Intifada nel settembre del 2000: 1845 palestinesi e 601 israeliani. Intanto, secondo il gruppo umanitario israeliano "Betselem" l'esercito israeliano impegnato nei Territori occupati con sempre maggiore frequenza ricorre agli "scudi umani palestinesi". "Betselem" ha chiesto, non per la prima volta, alla Corte Suprema che vieti questa pratica illegale.

PALESTINA - PROCESSO BARGHOUTI: MANDELA NON SARÀ PRESENTE IN AULA, MA CHIEDE TRATTAMENTO EQUO PER L’IMPUTATO Nelson Mandela non sarà presente al processo del leader palestinese Marwan Barghouti, il dirigente di al-Fatah accusato di essere responsabile degli attentati condotti dalle ‘Brigate dei martiri di Al Aqsa’ e dai ‘Tanzim’. Mandela chiede comunque un trattamento equo per l’esponente palestinese, arrestato alla metà di aprile. Il processo, apertosi due giorni fa, è già stato aggiornato all’inizio di settembre. In Israele il processo contro Barghouti, membro del parlamento palestinese e leader in Cisgiordania della fazione di Yasser Arafat, si è caricato di forti valenze politiche. I palestinesi accusano gli israeliani di volere a tutti i costi un capro espiatorio politico. L’imputato, respinge le accuse. Per ora Barghouti resterà in carcere, ma appare comunque difficile che le autorità israeliane intendano liberarlo. Secondo la stampa israeliana il leader di al-Fatah rischia oltre 100 anni di carcere. (EB) MALTEMPO: ANCORA ALLARME A DRESDA, PRAGA TIRA IL FIATO

  • Stato di emergenza in Germania, dove il maltempo flagella il sud e l'est del Paese. A Dresda l'Elba ha superato un nuovo record e si prevede che in serata il livello del fiume tocchi i 9 metri e mezzo. Prodi, in visita a Praga, ha confermato l'impegno dell'Unione europea a portare aiuti nei Paesi alluvionati. Nella citta' di Kafka la situazione e' comunque piu' tranquilla: l'onda di piena ha ormai lasciato la Repubblica Ceca. Preoccupa al momento la stabilita' dei ponti: 23 sono ancora sott'acqua, altri 23 sono crollati e 19 semidistrutti. A Bratislava, la piena del Danubio ha raggiunto un livello inferiore a quello temuto dei 10 metri.

16/08/2002 15:38

Cina: frana su villaggi, 60 morti per le piogge cadute (ANSA) - PECHINO, 16 AGO - Potrebbero essere piu' di 60 le vittime di una gigantesca frana che nella notte ha investito 10 villaggi della Cina, nel distretto di Xinping.Almeno 24 persone sono state trovate morte e altre 43 sono state dichiarate disperse. La frana, che ha distrutto 600 case, e' il risultato di piogge torrenziali cadute sulla zona per oltre una settimana. 2002-08-16 - 07:58:00

Messico:tracimazioni da dighe,morti per le intense piogge (ANSA) - CITTA' DEL MESSICO, 16 AGO - Intense piogge hanno fatto straripare tre dighe messicane. Il bilancio provvisorio e' di 14 morti, 17 dispersi e 7.000 senzatetto. Le dighe coinvolte sono due nello stato di San Luis Potosi' e una terza nello Zacatecas. Da alcuni giorni, a causa dell'ingresso di correnti tropicali nella regione si sono scatenate forti piogge che hanno causato lo straripamento delle acque. 2002-08-16 - 07:20:00

CONGO-DEM.REPUBLIC, 16 AGO 2002 (12:0) KINSHASA FIRMA ACCORDO CON KAMPALA PER RIPRENDERE RELAZIONI DIPLOMATICHE Kinshasa e Kampala hanno siglato ieri un accordo per il ristabilimento delle relazioni diplomatiche. Il governo di Kampala ritirerà le proprie truppe dal territorio congolese, dove entrarono il 2 agosto del 1998, contro il governo di Kinshasa. Il 30 luglio scorso, fu firmata una intesa tra il presidente congolese Joseph Kabila e del suo omologo ruandese, Paul Kagame. Nelle regioni orientali del Congo, la guerra ha causato oltre un milione e mezzo di morti. Per alcuni autorevoli esponenti della società civile congolese, le iniziative diplomatiche nella regione hanno tutta l’aria di essere tentativi di compiacere quegli ambienti internazionali che garantiscono lauti finanziamenti e sono ben disposti a confondere un protocollo d’intesa con un accordo di pace.

Strage in Algeria: 26 morti nella regione di Chlef (ANSA) - ALGERI, 16 AGO - Ennesima strage in Algeria compiuta da integralisti islamici: ventisei persone sono state assassinate nella notte tra ieri e oggi nella regione di Chlef. Non si hanno per ora ulteriori dettagli sulla dinamica del massacro, avvenuto a 200 km a ovest di Algeri e attribuito ai terroristi del Gia (Gruppo armato islamico).

SRI LANKA, 16 AGO 2002 (9:16) GOVERNO REVOCHERÀ MESSA AL BANDO ‘TIGRI’ PRIMA DI COLLOQUI DI PACE DEL 12-17 SETTEMBRE Il governo dello Sri Lanka revocherà la messa al bando del movimento ribelle delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte) dieci giorni prima degli attesi colloqui di pace tra le due parti, previsti tra il 12 ed il 17 settembre prossimi in Thailandia. Il movimento guerrigliero era stato dichiarato illegale nel 1998, dopo che le ‘Tigri’ avevano bombardato uno dei più noti templi buddisti del Paese, uccidendo una ventina di persone. I colloqui tra Ltte ed esecutivo, inizialmente fissati per giugno, erano stati più volte rinviati. Le Tigri combattono da circa 20 anni in nome dell’etnia minoritaria tamil (proveniente dal vicino Stato indiano del Tamil Nadu) per creare uno Stato autonomo nel nord e nell’est dello Sri Lanka. Salito al potere nel novembre scorso, il premier cingalese Ranil Wickremesinghe ha avviato il processo di pace, grazie anche all’opera di mediazione del governo norvegese. Il 22 febbraio scorso le due parti hanno firmato un cessate-il-fuoco. (LM)

COLOMBIA: Gli Stati Uniti propongono accordo bilaterale di impunità by Indymedia - August 15, 2002 at 10:34 PM Il governo degli Stati Uniti ha chiesto alla Colombia di firmare un accordo di non estradizione per i suoi cittadini, al fine di evitare che possano essere giudicati dalla Corte Penale Internazionale (CPI) Washington minaccia di tagliare gli aiuti militari a chiunque non la firmi. Ha confermato inoltre al presidente Alvaro Uribe e al suo Governo la collaborazione degli Stati Uniti nella lotta contro il narcotraffico e il terrorismo, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la promozione dello sviluppo socioeconomico ed il totale appoggio del suo paese alla politica di sicurezza intrapresa dal nuovo Governo della Colombia.

SVIZZERA - NO A WASHINGTON SUL TRIBUNALE INTERNAZIONALE La Svizzera risponde picche alla richiesta americana di firmare un accordo bilaterale in base al quale Berna e Washington si impegnerebbero a non estradare verso la Corte penale internazionale ( Cpi) un cittadino dell'altro Paese senza che ci sia il consenso del governo di tale Stato. Simili intese sono contrarie all'auspicio di Berna di avere una Cpi efficace e universale, ha spiegato ieri in un incontro con i giornalisti Joseph Deiss. La Cpi, entrata in vigore il 1 ° luglio scorso, è fortemente combattuta da Washington. La Svizzera non aveva infatti risparmiato le critiche al compromesso raggiunto in luglio al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, con cui è stata concessa un'immunità di un anno per i cittadini statunitensi impegnati in missioni per il mantenimento della pace. Perciò il Dfae non vede la necessità di concludere un accordo in tal senso. Washington, che ha firmato il trattato ma non lo ha ancora ratificato, ha già annunciato l'intenzione di sottoscrivere accordi bilaterali come quelli raggiunti con Tel Aviv e Bucarest con il maggior numero di Paesi possibile. Gli Stati Uniti non hanno esitato a ricorrere alla minaccia di non più fornire aiuti militari a quei Paesi membri della Nato che non prometteranno di proteggere le forze di pace americane dalla possibilità di essere processate di fronte alla Cpi. La Commissione europea ha dal canto suo esortato i Paesi candidati all'Unione a non firmare nell'immediato accordi di questo tipo con gli Usa. Bruxelles ha altresì deplorato il passo compiuto da Bucarest. Norvegia e Jugoslavia hanno già opposto un rifiuto alla richiesta americana.

ZIMBABWE, 16 AGO 2002 (17:43) RIFORMA AGRARIA: ARRESTATI ALTRI 11 'WHITE FARMER', RILASCIATI SU CAUZIONE QUELLI FERMATI IERI Almeno altri 11 'white farmer' sono stati arrestati oggi in Zimbabwe per non avere rispettato l’ultimatum di evacuazione dalle terre di loro proprietà ordinato dal governo. Lo ha riferito oggi Jenni Williams, la portavoce di ‘Justice for agricolture’ (Jag) un'organizzazione in difesa dei latifondisti bianchi, precisando che gli agricoltori sono stati tutti fermati questa mattina nella provincia di Matebeleland (Zimbabwe occidentale), zona in cui le autorità di Harare ieri avevano trattenuto altri 6 'white farmer'. Almeno una quarantina i proprietari nei prossimi giorni potrebbero subire la stessa sorte. Intanto i sei contadini bianchi arrestati ieri sono finiti oggi davanti ad un giudice e rilasciati su cauzione. Le nuove udienze inizieranno il 6 Settembre. La nuova riforma agraria voluta dal presidente Robert Mugabe prevede l'espropriazione di ben 2900 fattorie ed imprese agricole appartenenti a proprietari terrieri bianchi. Di questi, sono circa 500 quelli che hanno rispettato l'ultimatum dell’8 agosto. Allo scadere del limite fissato dalla legge, Mugabe aveva deciso di prorogare fino alla fine del mese il termine ultimo. Per i proprietari che si rifiuteranno di abbandonare la propria tenuta agricola sono previste pene fino a due anni di prigione e l’equivalente di 365 euro di multa. I 'white farmer' in Zimbabwe, molti dei quali di origine britannica e sudafricana, costituiscono lo 0,6 per cento della popolazione del Paese e, fino all’inizio del programma di ridistribuzione, possedevano circa il 70 per cento delle terre coltivabili.

U.S. - MEXICO: NESSUNO E' ILLEGALE by Indymedia - Aug 15 2002

  • 'Borderhack!' a San Diego e Tijuana, nell'ambito della campagna "Nessuno è illegale" che si è svolta dal 1998 ai confini di vari paesi europei. Dal 16 al 18 Agosto, campeggio a

Tijuana (Messico), vicino al muro del confine. In programma conferenze, mostre fotografiche, arte digitale, documentari, multimedia interattivi. Si potrà seguire l'iniziativa anche via internet, dove verranno trasmessi dirette video, programmi radio, aggiornamenti continui di notizie. Un'altra iniziativa del genere - "Una festival de resistencia contra la frontera" - è in programma a Nogales, Sonora e in Arizona. Intanto, nella contea di San Diego (Stati Uniti) la polizia di frontiera sta completando l'installazione del triplo muro fortificato lungo il confine col Messico. Il muro sta distruggendo una ampia fascia ambientale e la realtà culturale delle comunità locali.

URUGUAY - STUDENTI IN SCIOPERO E IN OCCUPAZIONE by Indymedia - 15 Ago. Circa 3000 studenti di 14 facoltà della Federazione degli Studenti Universitari dell'Uruguay hanno votato per uno scioero generale a tempo indeterminato, chiedendo una "Strategia per la crisi". Hanno bocciato le decisioni del governo ed esigono l'immediata entrata in vigore di un piano alimentare e saintario per la popolazione. Lo sciopero è stato subito seguito da varie occupazioni di facoltà e blocchi stradali. Gli studenti hanno anche organizzato corsi alternativi su questioni di economia.

  • GIUSTIZIA: SURACE ESCE DAL CARCERE MILANO - Stefano Surace puo' uscire dal carcere. Il giudice di sorveglianza ne ha disposto la detenzione domiciliare nella casa della figlia Marina. Surace, 69 anni, dovrebbe uscire dal carcere di Opera oggi pomeriggio. E' in carcere dal dicembre scorso per alcuni articoli ritenuti diffamatori pubblicati una trentina d'anni fa. Per lui la figlia ha anche presentato domanda di grazia, ed e' in corso da giorni una forte battaglia d'opinione.

16/08/2002 13:21

Voli Usa a bassa quota: pm indaga ipotesi disastro colposo (ANSA)- BARI, 16 AGO - Sull'episodio dei 3 elicotteri Usa che il 13 agosto hanno sorvolato a bassa quota una spiaggia di Barletta il pm ipotizza il disastro colposo. I tre elicotteri hanno provocato un vortice d' aria che ha causato contusioni a cinque adulti e ad un bambino, colpiti da ombrelloni e sedie. L' indagine tende ad accertare se quanto accaduto sul litorale di Barletta avrebbe potuto determinare un pericolo piu' grave per i bagnanti. Anche la procura militare ha disposto accertamenti sulla vicenda. 2002-08-16 - 15:29:00

PUGLIA - Sgomberi nelle spiagge libere by Indymedia August 16, 2002 at 05:38 PM Ieri 15 agosto polizia e guardia di finanza sono intervenuti e hanno sgomberato delle spiaggelibere e campeggiatori a Pinea Torre di S.Andrea e ancora oggi le forze del dis-ordine sono impegnati in rastrellamenti di liberi campeggiatori a Frassanito,stanno comminando multe minacce e fogli di via ai presenti,spiagge libere della zona di otranto

gror160802 (last edited 2008-06-26 09:54:37 by anonymous)