Gr 19:30 lunedi 16 dic 02

Sommario

ESTERI

Iraq - Per il terzo giorno consecutivo aerei americani e britannici hanno bombardato postazioni antiaeree nella No fly zone nel sud dell'Iraq. Il capo degli ispettori dell'Onu Blix dovrebbe consegnare nelle prossime ore, ai dieci Paesi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, una versione epurata della dichiarazione irachena sulle armi di distruzione di massa.

Palestina - Giovani palestinesi uccisi dall' esercito israeliano

Australia - Una nuova inchiesta dell'Onu sui centri di detenzione per richiedenti asilo in Australia ha criticato la lunghezza della carcerazione, il trattamento dei minori e le difficolta' di accesso all'assistenza legale.

ITALIA

Arresti - oggi a Genova prime udienze del tribunele del riesame sulle scarcerazioni

Occupazioni scuole (audio) - massiccia la serrata degli atenei proposta dei collettivi universitari per protestare contro i tagli in Finanziaria per i settori Universita' e Ricerca

Fiat (audio) - Continuano le mobilitazioni degli operai in cassa integrazione

Sciopero trasporti (audio) - L'adesione allo sciopero di ventiquattrore degli autoferrotranvieri indetto oggi da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti e' stata, secondo i sindacati, molto alta

Condono: contro l'ipotesi di condono nella finanziaria, molte le proteste

Palestina

Tre adolescenti palestinesi tra i 13 e i 15 anni, sono stati feriti oggi a Nablus, nel nord della Cisgiordania, da raffiche di mitragliatrice sparate da un carro armato israeliano. Uno di essi e' stato ricoverato in ospedale in condizioni critiche. Il mezzo era entrato nella citta' per imporre nuovamente il rispetto del coprifuoco, temporaneamente revocato dall'esercito israeliano al mattino per consentire alla popolazione di rifornirsi di generi di prima necessita'. Due palestinesi di circa 20 anni, attivisti del movimento Hamas, sono stati uccisi all'alba di oggi da soldati israeliani mentre tentavano di infiltrarsi in Israele dal nord della Striscia di Gaza, secondo fonti della sicurezza palestinese e testimoni. I colpi israeliani li hanno raggiunti mentre si trovavano vicino alla località palestinese di Beit Hanun. Dopo le spiegazioni dell'esercito israeliano, tese a giustificare i loro omicidi con la sicurezza, testimoni oculari hanno dichiarato che il palestinese di 22 anni morto nei pressi della postazione di Yakinton sarebbe semplicemente uscito di casa per andare a controllare come stesse il suo asino, temendo fosse stato colpito dai razzi lanmciati durante la notte dai soldati israeliani di guardia all'insediamento di Neveh Dekalim. Nella notte altri due giovani palestinesi sono infine rimasti feriti abbastanza gravemente a causa dei colpi di arma da fuoco esplosi dai militari israeliani all'indirizzo di alcune case nella parte est di Khan Younis e nel campo profughi.

In Israele, il procuratore generale Rubinstein ha ordinato alla polizia di estendere al partito laburista l'inchiesta gia' avviata a carico del Likud, il partito del premier Sharon, per le accuse di corruzione nelle recenti primarie in cui le due principali formazioni politiche hanno scelto i propri candidati alle elezioni anticipate di gennaio.Sono continue le rivelazioni della stampa israeliana sul mercato dei voti che avrebbe soprattutto caratterizzato le primarie del Likud, e su cui sembrerebbe allungarsi l'ombra della criminalita'.

Iraq

Per il terzo giorno consecutivo aerei americani e britannici hanno bombardato postazioni antiaeree nella No fly zone nel sud dell'Iraq, sostenendo che le batterie irachene avessero aperto il fuoco contro di loro.Il comando centrale americano di Tampa ha riferito in una nota che bombe sono state sganciate sul centro militare di comunicazioni di Al Kut.

Gli attacchi nelle No fly zone nel nord e nel sud dell'Iraq si susseguono dal 1991, quando fu istituito il divieto di sorvolo, non riconosciuto ne' da Baghdad ne' dall' ONU, ma si sono intensificati dopo l'estate con la prospettiva di un possibile intervento militare Usa.

Il capo degli ispettori dell'Onu Blix dovrebbe consegnare nelle prossime ore, ai dieci Paesi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, una versione epurata della dichiarazione irachena sulle armi di distruzione di massa. La versione ridotta non conterra' passaggi giudicati riservati, utili, ad esempio, ad acquisire tecniche per la costruzione di armi di sterminio. I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, invece, hanno una versione completa della documentazione fornita da Baghdad il 7 dicembre. Blix e il capo dell'Aiea, l'Agenzia internazionale di Vienna per l'energia atomica elBaradei, faranno poi rapporto giovedi' al Consiglio di Sicurezza al completo, su quel che e' finora emerso dall'esame della dichiarazione irachena. A Washington, intanto, il presidente George W. Bush si prepara a fare ufficialmente conoscere le valutazioni degli Stati Uniti sulla dichiarazione, con un discorso che rompera' un silenzio sull'Iraq durato oltre una settimana. E' probabile che nel suo discorso Bush fara' eco di commenti gia' attributi a esponenti dell'Amministrazione anonimi, secondo cui la documentazione e' in gran parte costituita da materiale riciclato e non rende conto, ad esempio, di tonnellate di materiale chimico. Una pura formalità, comunque, la discussione sulla documentazione, se è vero che gli stati uniti hanno già deciso di portare avanti la loro personale guerra all'irak, vogliano o non vogliano gli altri membri dell'Onu. Le dichiarazioni rese in questi giorni da esponenti dell'amministrazione americana preparano infatti il terreno al rifiuto di una nuova risoluzione per l'attacco, e alimentano venti di guerra. Del resto, le truppe angloamericane stanno intensificando le loro esercitazioni nell'area.

STATI UNITI

il pentagono contempla la possibilità di lanciare operazione segrete di propaganda bellica con lo scopo di influire nell'opinine pubblica dei paesi neutrali e alleati, cosi come di pagare giornalisti che diano una visione positiva della politica del govgerno deli Stati Uniti anche se il progetto non è ancora stato firmato dal segretario alla difesa Ronald Runsfeld questa idea ha creato una polemica anchedentro gli Stati Uniti. Il progettop si propone di eliminare l'influenza delle scuole religiose in medioriente asia e europa anche creando scuole finanziate segretamente dagli Stati Uniti dove insegnare un islamismo moderato. ma quello che maggiurmente preoccupa è il suggerimento di pagare giornalisti affinchè scrivano articoli favorevoli alle politiche statunitense o addirittura assumere a conteratto collaboratori esterni con evidenti legami con il pentagono che organizzino petizioni in favore dei piani del governo. In effetti un settore del governo del presidente Bush è convinto che la strategia "antiterrorista" debba includere una propaganda intensa che cambi la visione negatia degli Stati Uniti che c'è in molti paesi.

AUSTRALIA

Una nuova inchiesta dell'Onu sui centri di detenzione per richiedenti asilo in Australia ha criticato la lunghezza della carcerazione, il trattamento dei minori e le difficolta' di accesso all'assistenza legale. Il rapporto, pubblicato ieri a New York e oggi dai quotidiani australiani, raccomanda che la detenzione sia limitata ad un periodo specifico e che i richiedenti asilo siano poi rimessi in liberta', purche' una persona o un ente di beneficenza garantisca per loro. Durante le visite in maggio e giugno dei diversi centri di detenzione - situati per lo piu' in zone desertiche dell'entroterra - la delegazione dell'Onu dichiara di aver avuto prove di prima mano di grave coercizione psicologica, oltre a trovare conferma di denunce riferite in precedenza da una commissione parlamentare australiana. Questo ambiente e' oppressivo per tutti, causa problemi ricorrenti di comportamento come scioperi della fame, terrori notturni, enuresi e, nei casi piu' gravi, automutilazioni e tentativi di suicidio, sostiene il documento. La pubblicazione del rapporto coincide con il ritorno in patria di 119 afghani dopo un anno e mezzo trascorso nel campo di detenzione di Nauru, nel Pacifico. All'aeroporto di Kabul questo gruppo ha inscenato una protesta per le condizioni di vita subite. "Siamo stati tenuti in condizioni di prigionia", ha detto uno di loro. Siamo stati costretti ad andarcene, la vita nel campo e' terribile, non c'e' mai abbastanza cibo, ne' acqua. Molti di essi erano tra i 433 naufraghi salvati in agosto 2001 dal cargo norvegese Tampa, cui il governo australiano proibi' di attraccare in territorio australiano, scatenando polemiche su scala internazionale. Gli uomini hanno accettato il pacchetto di rimpatrio 'volontario' pari a 1.100 euro ciascuno e 5.500 per famiglia, offerto dal governo australiano dopo aver rifiutato lo status di profugo ai boat people afgani a seguito del crollo del regime talebano. Nella minuscola isola stato di Nauru restano ancora altri 428 richiedenti asilo, di cui meno di 200 hanno detto finora di essere disposti al rimpatrio 'assistito'.

Fiat

Continuano le mobilitazioni: Gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno occupato i binari della stazione ferroviaria del paese. Il transito dei treni sull'asse Palermo Messina e' stato bloccato in entrambe le direzioni. Ai dipendenti della fabbrica si sono uniti anche i lavoratori dell'indotto. Il sindaco di Termini Imerese Purpi (Fi) e' stato contestato questa mattina dalle donne del Comitato di lotta per la Fiat nell'aula consiliare del Comune. La protesta e' avvenuta durante la consegna della targa dell'Ande, l'Associazione nazionale donne elettrici, che ha deciso di assegnare il premio di quest'anno proprio alle donne di Termini Imerese, in prima fila nella lotta contro il piano industriale della Fiat. Secondo le donne di Termini Imerese, il sindaco Purpi, inizialmente schieratosi accanto alle tute blu, negli ultimi tempi si e' defilato. Una trentina di aderenti alla rete campana No global e altrettanti operai della Fiat di Pomigliano d'Arco hanno attuato questo pomeriggio un pacifico 'picchettaggio' agli ingressi della Rinascente, nella centrale Via Toledo a Napoli. Con volantini, striscioni e megafoni, i manifestanti hanno spiegato ai passanti impegnati nello shopping natalizio che l'iniziativa era legata alle mobilitazioni in tutta Italia per la difficile vertenza di lavoro aperta dalla crisi della Fiat. "Gli operai scioperando contro il piano industriale presentato dall'azienda - spiega uno dei manifestanti - perdono soldi dal loro stipendio e noi, insieme a loro, vogliamo fare in modo che anche la famiglia Agnelli ne perda". Sciopero e picchetti anche a Cassino e Pomigliano.Ascoltiamo Angelo di Siena del.RSU SinCobas allo stabilimento di Cassino.

UNIVERSITA

E' massiccia la serrata degli atenei proposta dei collettivi universitari per protestare contro i tagli in Finanziaria per i settori Universita' e Ricerca e in attesa del maxi-emendamento che dovrebbe garantire ulteriori risorse all'istruzione. Gli studenti hanno protestato, in molti casi assieme ai docenti, e per questo pomeriggio sono avvenute in vari atenei italiani ulteriori manifestazioni. Stamani sono state occupate all'Universita' di Catanzaro le Facolta' di Medicina e Giurisprudenza. Tuttora occupate anche le universita' di Cagliari, Arezzo e varie Facolta' a Firenze. A Torino, poi, gli studenti e il personale tecnico amministrativo hanno effettuato un sit-in per portare la protesta all'inaugurazione dell'anno accademico, ma non hanno avuto accesso all'interno dell'ateneo. In molte Facolta', dove e' previsto con l'appoggio del preside il blocco della didattica, si stanno svolgendo dei corsi cogestiti. E' il caso di Siena: nella Facolta' di Economia si sta tenendo un corso di Finanza Etica ed uno sul finanziamento e il ruolo della ricerca. All'Universita' dell'Aquila, adesione massiccia dei docenti e dei presidi alla serrata, blocco completo di tutta l'attivita' didattica e un singolare corteo funebre interno alla Facolta' di Scienze. Sempre all'Aquila, nella Facolta' di Lettere, un docente al posto della regolare lezione ha aperto una discussione con gli studenti sui libri di storia e sulle censure. A Padova, il 95% degli studenti del secondo anno del corso di laurea in Biotecnologie sanitarie ha scioperato. Protesta originale ad Ascoli Piceno dove gli studenti della Facolta' di Architettura, dopo aver bloccato le lezioni, hanno allestito in piazza una scenografia con dei totem che simboleggiano i regali di Natale del Governo, a partire dalla riduzione dei fondi. Hanno portato in strada delle cattedre e svolto con alcuni docenti assemblee e lezioni. Si discute della Finanziaria, del ruolo della formazione e della ricerca, del pericolo della trasformazione delle Universita' in fondazioni e di questioni locali sul tema dell'urbanistica. Il presidente del Senato Pera, all'inaugurazione dell'Anno accademico all'ateneo molisano, è stato sonoramente fischiato all'entrata da collettivi universitari e organizzazioni di base che si occupano dalla ricostruzione dei paesi colpiti dal terremoto. (audio)

Sciopero trasporti

L'adesione allo sciopero di ventiquattrore degli autoferrotranvieri indetto oggi da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti e'stata, secondo i sindacati, molto alta (quasi totale per la Cisl ), nonostante la decisione del governo di precettare i lavoratori. Ascoltiamo Roberto Cortesi del C.N.L.

Condono

Entro il diciotto dicembre, cioè mercoledi, si dovrà concludere in parlamento la discussione sulla legge finanziaria, legge che dovrebbe discutere, salvo cambiamenti, dell’ultima ipotesi allo studio del governo, quella di un condono generalizzato, su reati sia fiscali sia penali. Un’ipotesi che , anche in campagna elettorale, era stata giudicata lontana dalla maggioranza, e che nella presentazione della finanziaria era stata nuovamente negata, e che invece adesso sembrerebbe essere l’ipotesi più consolidata del gioverno. Non mancano però le eccezioni, come quella del ministro matteoli, che ha criticato la decisione di condono sull’ambiente. Come dimenticare le dichiarazioni di Berlusconi, all’indomani del terremoto in Moliuse, sullo stato delle scuole, e le promesse che tutte le scuole e gli edifici non in regola sarebbero stati rivisti? La proposta di condono rigurda la sanatoria anche per tutte quelle strutture costruite al di fuori dei piani regolatori, delle norme di sicurezza, ed estingue anche eventuali illeciti penali. Anche il WWF ricorda i giorni del terremoto in Molise. ‘Dopo il crollo di San Giuliano - osserva Maurizio Santoloci, vicepresidente del WWF Italia, l'avevamo chiesto: mai piu condoni nel Paese del dissesto idrogeologico e dei terremoti. Passata l'emozione, il condono viene riproposto. Per il WWF, se passasse il nuovo emendamento sul condono, potremo dire che in Italia si e reso possibile chiedere la domanda di concessione in sanatoria per tutti gli abusi realizzati dal dopoguerra sino al 2001. Un fatto clamoroso, che non ha paragone al mondo, indecente sia sotto il profilo dell'etica e del diritto per non dire degli enormi problemi ambientali, paesaggistici ed urbanistici causati. Parole di fuoco anche da Cittadinanzattiva. ‘Anziche richiamare tutti i soggetti (devolution o meno) all'assunzione di responsabilita', si da' forza alla cultura dell'illegalità

gRor delle 17.00

UNIVERSITA

E' massiccia la serrata degli atenei proposta dei collettivi universitari per protestare contro i tagli in Finanziaria per i settori Universita' e Ricerca e in attesa del maxi-emendamento che dovrebbe garantire ulteriori risorse all'istruzione. Gli studenti hanno protestato, in molti casi assieme ai docenti, e per questo pomeriggio sono previste in vari atenei italiani ulteriori manifestazioni. Stamani sono state occupate all'Universita' di Catanzaro le Facolta' di Medicina e Giurisprudenza. Tuttora occupate anche le universita' di Cagliari, Arezzo e varie Facolta' a Firenze. A Torino, poi, gli studenti e il personale tecnico amministrativo hanno effettuato un sit-in per portare la protesta all'inaugurazione dell'anno accademico, ma non hanno avuto accesso all'interno dell'ateneo. Non solo manifestazioni e sit-in: In molte Facolta' dove e' previsto con l'appoggio del preside il blocco della didattica, si stanno svolgendo dei corsi cogestiti. E' il caso di Siena: nella Facolta' di Economia si sta tenendo un corso di Finanza Etica ed uno sul finanziamento e il ruolo della ricerca. All'Universita' dell'Aquila, adesione massiccia dei docenti e dei presidi alla serrata, blocco completo di tutta l'attivita' didattica e un singolare corteo funebre interno alla Facolta' di Scienze. Sempre all'Aquila, nella Facolta' di Lettere, un docente al posto della regolare lezione ha aperto una discussione con gli studenti sui libri di storia e sulle censure. A Padova, il 95% degli studenti del secondo anno del corso di laurea in Biotecnologie sanitarie ha~scioperato. Protesta originale ad Ascoli Piceno dove gli studenti della Facolta' di Architettura, dopo aver bloccato le lezioni, hanno allestito in piazza una scenografia con dei totem che simboleggiano i regali di Natale del Governo, a partire dalla riduzione dei fondi. Hanno portato in strada delle cattedre e svolto con alcuni docenti assemblee e lezioni. Si discute della Finanziaria, del ruolo della formazione e della ricerca, del pericolo della trasformazione delle Universita' in fondazioni e di questioni locali sul tema dell'urbanistica. Il tutto tra la curiosita' dei passanti. 'Quello della fuga dei cervelli è un fenomeno piu' giornalistico che scientifico. Chi e' stato all'estero e' orgoglioso di aver avuto una formazione in Italia'. Lo ha sottolineato oggi il presidente del Senato, Marcello Pera, nel corso del suo intervento all'inaugurazione dell'Anno accademico all'ateneo molisano. Pera oggi è stato sonoramente fischiato all'entrata dello stabile che ospita l'Università del Miolise, una protesta organizata da collettivi universitari e organizzazioni di base che si occupano dalla ricostruzione dei paei colpiti dal terremoto.

Fiat

Il sindaco di Termini Imerese, Luigi Purpi (Fi) e' stato contestato questa mattina dalle donne del Comitato di lotta per la Fiat, nell'aula consiliare del Comune. La protesta e' avvenuta durante la consegna della targa dell'Ande, l'Associazione nazionale donne elettrici, che ha deciso di assegnare il premio di quest'anno proprio alle donne di Termini Imerese, in prima fila nella lotta contro il piano industriale della Fiat. Secondo le donne di Termini Imerese, il sindaco Purpi, negli ultimi tempi avrebbe assunto un comportamento piu' morbido nella lotta contro la Fiat. Ai primi di ottobre, Purpi aveva infatti ricevuto esponenti politici dell'Opposizione e della maggioranza, schierandosi proprio accanto alle tute blu. Invece, secondo le donne, da qualche settimana si e' defilato'

ITALIA

Continuano le indagini sulle lettere conteneneti materiale infiammabile e esplosivo recapitate ih questi giorni in diversi uffici. Oggi sono state inviate altre due lettere, una alla sede di fiumicino della compagni a iberia, l'altera alla sede postale della rai di viale mazzini. Secondo gli inquirenti, le missive sarebbero da attribuire ad un gruippo da loro identificato come grupppo delle 5C,a nche se diversi elementi concorrono a far pensare cghe non siano partite dalle stesse persone, eche quindi possano esserci gesti emulativi, più che gruppi prganizzati, dietro questi inviii.

Palestina

Tre adolescenti palestinesi, di eta' compresa tra i 13 e i 15 anni, sono stati feriti oggi a Nablus, nel nord della Cisgiordania, da raffiche di mitragliatrice sparate da un carro armato israeliano. Il mezzo corazzato era entrato nella citta' per imporre nuovamente il rispetto del coprifuoco, temporaneamente revocato dall'esercito israeliano al mattino per consentire alla popolazione di rifornirsi di generi di prima necessita'. Uno degli adolescenti feriti, Mohammed Rihan, 15 anni, e' stato ricoverato in ospedale in condizioni critiche. Dopo le spiegazioni dell'esercito israeliano, tese a giustificare con la sicurezza i loro omicidi, testimoni oculari ricostriscvono gli aasssasini di oggi Testimoni oculari hanno piu' tardi dichiarato che il palestinese morto nei pressi della postazione di Yakinton, in realta' sarebbe semplicemente uscito di casa per andare a controllare come stesse il suo asino, temendo fosse stato colpito dai razzi lanmciati durante la notte dai soldati israeliani di guardia all'insediamento di Neveh Dekalim. L'uomo, identificato come Hassan Shaloula di 22 anni, residente nel campo profughi di Khan Younis, e' stato scambiato invece per un aggressore e raggiunto alla testa da una raffica di mitraglietta; nella sparatoria pure l'asino e' rimasto ucciso. Quanto ai tre presunti attentatori mancati di Beit Hanoun, sembra che tutti appartenessero a Hamas; stando a una diversa versione dell'accaduto, peraltro, uno di loro in realta' non sarebbe deceduto, anzi, sarebbe riuscito a dileguarsi. Sempre nella notte altri due giovani palestinesi sono infine rimasti feriti abbastanza gravemente a causa dei colpi di arma da fuoco esplosi dai militari israeliani all'indirizzo di alcune case nella parte est di Khan Younis e nel campo profughi

Iraq

Il capo degli ispettori dell'Onu dovrebbe consegnare, nelle prossime ore, ai dieci Paesi membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza una versione epurata della dichiarazione irachena sulle armi di distruzione di massa. La versione ridotta non conterra' passaggi giudicati riservati, utili, ad esempio, ad acquisire tecniche per la costruzione di armi di sterminio. I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, invece, hanno una versione completa della documentazione fornita da Baghdad il 7 dicembre. Blix e il capo dell'Aiea, l'Agenzia internazionale di Vienna per l'energia atomica, Mohammed elBaradei, faranno poi rapporto giovedi' al Consiglio di Sicurezza al completo, su quel che e' finora emerso dall'esame della dichiarazione irachena. A Washington, intanto, il presidente George W. Bush si prepara a fare ufficialmente conoscere le valutazioni degli Stati Uniti sulla dichiarazione, con una discorso che rompera' un silenzio sull'Iraq durato oltre una settimana. E' probabile che nel suo discorso Bush fara' eco di commenti gia' attributi a esponenti dell'Amministrazione anonimi, secondo cui la documentazione e' in gran parte costituita da materiale riciclato e non rende conto, ad esempio, di tonnellate di materiale chimico. Fino ad ora, il portavoce di Bush Ari Fleischer ha detto che Bush non vuole affrettare il suo giudizio e prendersi tutto il tempo necessario per studiare la dichiarazione.

STATI UNITI

il pentagono contempla la possibilità di lanciare operazione segrete di propaganda bellica con lo scopo di influire nell'opinine pubblica dei paesi neutrali e alleati, cosi come di pagare giornalisti che diano una visione positiva della politica del govgerno deli Stati Uniti anche se il progetto non è ancora stato firmato dal segretario alla difesa Ronald Runsfeld questa idea ha creato una polemica anchedentro gli Stati Uniti. Il progettop si propone di eliminare l'influenza delle scuole religiose in medioriente asia e europa anche creando scuole finanziate segretamente dagli Stati Uniti dove insegnare un islamismo moderato. ma quello che maggiurmente preoccupa è il suggerimento di pagare giornalisti affinchè scrivano articoli favorevoli alle politiche statunitense o addirittura assumere a conteratto collaboratori esterni con evidenti legami con il pentagono che organizzino petizioni in favore dei piani del governo. In effetti un settore del governo del presidente Bush è convinto che la strategia "antiterrorista" debba includere una propaganda intensa che cambi la visione negatia degli Stati Uniti che c'è in molti paesi.

Argentina

La conferma delle condanne all' ergastolo di due generali argentini e a 24 anni di reclusione per altri cinque ufficiali e' stata chiesta oggi a Roma al processo d' appello per la scomparsa e la morte di otto italo-argentini avvenute tra il 1976 e il 1983 nel periodo della dittatura militare nel paese sudamericano. Il sostituto procuratore generale Alberto Cozzella ha chiesto al collegio presieduto da Elio Quiligotti di confermare l' ergastolo inflitto in primo grado, il 6 dicembre del 2000, ai generali Guillermo Suarez Mason e Santiago Omar Riveros e i 24 anni di carcere decisi per Juan Carlo Gerardi, Julio Roverto Rossin, Alejandro Puerta, Jose' Luis Porchetto e Omar Hector Maldonado. Nessuno degli imputati era presente in aula

Africa

Il pam, l’organizzazione dell’Onu per i programmi alimentari, ha lanciato oggi una campagna mondiale per salvare 38 milioni di africani che sono a rischio di morte a causa della malnutrizione. Un allarme che arriva proprio sotto le festività, e che fa sorgere il dubbio che sia funzionale a quelle organizzazioni che sui progetti di aiuto all’africa basano la loro esistenza. E’ quanto scrive su “Le monde”, in edicola domani, il suo direttore. Un allarme, quello della fame in africa, che è pienamente giustificato, ma che non può, come fa il Pam, essere ascrivibile solamente a condizioni climatiche e ambientali, ma che deve essere letto, per poter trovare una soluzione, all’interno di un contesto globale, fatto sì di guerre locali, ma anche dei troppi interessi occidentali, di sfruttamento e colonialismo nascosto, che determinano le condizioni di ineguaglianza. Inoltre, gli aiuti portati dal PAM, troppo spesso finiscono in mani poco pulite, sia dei governi sia delle organizazzioni mondiali, e ancora più delle multinazionali, che sfruttano questi aiuti per collocare i loro prodotti, meno appetibili sui mercati interni. Una situazione difficile, che può trovare solo nell’utodeterminazione dei popoli una soluzione che non sia nè temporanea nè assistenziale, per uscire dalla crisi.

G.R. ore 9,30

PALESTINA - Due palestinesi attivisti del movimento Hamas sono stati uccisi all'alba di oggi da soldati israeliani mentre tentavano di infiltrarsi in Israele dal nord della Striscia di Gaza, secondo fonti della sicurezza palestinese e testimoni. I due palestinesi uccisi si chiamavano Adel Shabaat e Mohammed Odwan, tutti e due avevano circa vent'anni. I colpi israeliani li hanno raggiunti mentre si trovavano vicino alla località palestinese di Beit Hanun. Un altro palestinese è stato ucciso sempre nella Striscia di Gaza. Un palestinese armato è stato ucciso oggi all'alba durante un attacco a una postazione militare israeliana vicina alla colonia di Nevè Dekalim, nel sud della Striscia di Gaza, secondo fonti militari israeliane e altre mediche palestinesi.

Chapas 11 comunitá dislocate nella Reserva Integral de la Biosfera de Montes Azules e nella Reserva de la Biosfera Lacantún, sono minacciate di sgombero.

L’operativo di sgombero delle comunitá dovrebbe essere eseguito tra Domenica 15 e lunedí 16 dicembre da parte di esercito, polizia federale, polizia statale e polizia militare: si prevede l’uso di elicotteri ME 17 della Secretaria de Marina e arerei della Procuraduría General de Justicia per la realizzazione di una incursione “chirurgica”, come definita dalle autotoritá. Delle 11 minacciate 7 sono basi di appoggio zapatiste (6 fanno parte del Municipio Autonomo Libertad de los Pueblos Mayas, 1 di Amador Hernandez), 1 appartiene a ARIC ID, 1 é un rancho privato mentre di 2 non si hanno notizie certe. In totale, secondo la stima delle autoritá, lo sgombero dovrebbe interessare circa 250 indigeni. Questi rischiano tutti l’arresto per l’accusa di aver causato danni ambientali. Delle 11 comunitá, 7 sono state denunciate come “invasore” dal reporte di SEMARNAT (Asentamientos Irregulares y Desmontes en la RIBMA; enero-junio 2001), questo significa che sono state localizzate nell’ultimo anno e mezzo. La localizzazione é stata effettuata con voli aerei e, solo in alcuni casi con l’indagine diretta sul campo grazie alla collaborazione della ONG Conservación Internacional (finanziata da molte multinazionali e da SAVIA, PULSAR Inc.) e del Consejo estatal de Incendios Forestales. Altre due comunitá verranno sgomberate sulla base di un “documento confidenziale” della la Comisión Nacional De Áreas Naturales Protegidas (28 junio 2002). Nel discorso introduttivo delle autoritá all’operazione, resosi necessario per una fuga di notizie, é stato portato come argomento di giustificazione “il prevalere dello stato di diritto e l’attuazione di un beneficio umanitario per i servizi ambientali che gli invasori starebbero minacciando”. Sono state attaccate pubblicamente La Jornada e alcune ONG, tra le quali in particolare il Centro per i diritti umani Fray Bartolomé, e la Diocesi di San Cristobal come contrari,“adversarios”, al piano. Da giorni su tutte le testate questa azione é stata preparata da una campagna stampa ferocemente anti indigena. E’ stato inoltre sottolineato che il momento non potrebbe essere piú propizio, visto che la stagione delle piogge é finita e tutto il mondo é distratto dalle feste. Inoltre viene sottolineato che nella zona non sono presenti osservatori internazionali e municipi autononi “forti” e le EZLN si troverebbero in un momento delicato.

INDONESIA - Ancora violenze a Kalimantan (Borneo indonesiano), teatro lo scorso anno di feroci scontri tra i dayak, popolazione locale, e i maduresi, ovvero gli immigrati provenienti dall’isola di Madura. Oggi i due gruppi sono tornati a scontrarsi, causando almeno un morto. Lo riferiscono fonti internazionali di agenzia, specificando che l’episodio è avvenuto nel distretto di Singkawang (Kalimantan occidentale), situato circa 800 chilometri a nord della capitale dell’Indonesia, Giakarta. Oltre alla vittima, che sarebbe un indigeno pugnalato a morte dai maduresi, nel corso dei disordini sono state alle fiamme più di 20 abitazioni. Fonti di agenzia sottolineano che, al momento, non è chiaro se i combattimenti siano terminati o stiano proseguendo. Le violenze tra maduresi e dayak scoppiarono nella notte tra il 17 ed il 18 febbraio 2001 a Sampit, cittadina del Kalimantan centrale, per poi dilagare nella vicina Palankaraya. I morti furono circa 500 persone stando a fonti governative, oltre tremila secondo fonti della MISNA. Più di 50mila maduresi furono costretti ad abbandonare le proprie case per cercare rifugio in zone considerate più sicure.

INDIA - Bjp (Bharatiya Janata Party) ha vinto le elezioni in Gujarat (India occidentale) per il rinnovo dell’assemblea locale, svoltesi giovedì scorso. I nazionalisti indiani del Bjp hanno conquistato 125 seggi su 182, sette in più rispetto alla precedente tornata elettorale. Secondo la commissione elettorale, l’affluenza alle urne si è attestata intorno al 60 per cento. Intanto, sempre ieri è stato decretato il ‘coprifuoco’ in due località dello Stato indiano in seguito a violenti scontri tra indù e musulmani scoppiati in seguito all'annuncio della vittoria del Bharatiya Janata Party, il movimento politico del primo ministro indiano Atal Behari Vajpayee. Secondo Shankersinh Vaghela, leader del partito del Congresso nel Gujarat, i nazionalisti hanno vinto utilizzando “i soliti stratagemmi” per dividere la maggioranza indù dalla minoranza musulmani. Va ricordato che il 27 febbraio scorso, un convoglio carico di estremisti indù fu dato alle fiamme nei pressi di Godhra, causando la morte di 58 persone. Del rogo furono inizialmente incolpati i musulmani, ma l’accusa non è mai stata provata. I sanguinosi tumulti che ne sono derivati hanno provocato almeno un migliaio di vittime.

ITALIA

Occupazioni nelle Università

Sesto giorno di occupazione alla facoltà di agraria di Firenze. Continua l'occupazione per denunciare la drammatica situazione in cui versa l'università pubblica a causa del progressivo smantellamento del diritto allo studio e del carattere pubblico dell'istruzione secondaria e universitaria. La finanziaria 2003 del governo berlusconi, con tagli indiscriminati ai fondi per la ricerca e a tutti gli altri settori, mette in discussione l'esistenza stessa di un'università pubblica in Italia.L'ateneo fiorentino in particolare, reduce da un decennio di gestioni clientelari e speculazioni edilizie,rischia il definitivo fallimento.

Immigrazione

Un barcone di 14 metri con a bordo 174 migranti è in arrivo nel porto di Catania. Lo ha intercettato una unità della Marina, il pattugliatore Vega. Il natante era stato individuato a 70 miglia a sud di Lampedusa dalla capitaneria di porto dell'isola. A causa del sovraffollamento del centro di accoglienza di Lampedusa (300 persone contro gli 88 posti) l'imbarcazione è stata dirottata su Catania, dove arriverà nella tarda serata di oggi.

Istat propone i dati della produzione industriale che risulta minore nell’ottobre di quest’anno del 2,1% rispetto all'ottobre 2001. Nei primi 10 mesi l'indice e' sceso del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2001. La produzione media giornaliera ha registrato una diminuzione tendenziale del 2% mentre l'indice dlela produzione destagionalizzato ha segnato un calo dello 0,9%.

= G.R. 13.00=

Sciopero trasporti

L'adesione allo sciopero di ventiquattrore degli autoferrotranvieri indetto oggi da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti e', secondo i sindacati, molto alta, quasi totale, per la Cisl, nonostante la decisione del governo di precettare i lavoratori. Ascoltiamo Roberto Cortesi del C.N.L.

FIAT

Continuano le mobilitazioni:

Gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno occupato i binari della stazione ferroviaria del paese. Il transito dei treni sull'asse Palermo Messina e' bloccato in entrambe le direzioni. Ai dipendenti della fabbrica si sono uniti anche i lavoratori dell'indotto e la previsione e' che il blocco proceda fino all'ora di pranzo. nelle ore successive saranno valutate le altre azioni da intraprendere soprattutto nel capoluogo siciliano ma gli operai non vogliono svelare quali.

Sciopero e picchetti anche a Cassino e Pomigliano.Ascoltiamo Angelo di Siena del.RSU SinCobas allo stabilimento di Cassino.

GUERRA

Il ministro degli esteri russo Igor Ivanov ha invitato la dirigenza irachena a rivedere la sua decisione di annullamento del contratto con la società petrolifera Lukoil, che ha creato forti turbative nei rapporti fra Mosca e Baghdad. Ivanov, citato dall'agenzia Interfax, ha detto di avere inviato a tale riguardo un messaggio dal tono "assai duro" al governo di Saddam Hussein. Ivanov, che si trova a Manila, ha detto di aver chiesto al governo iracheno di "riesaminare la decisione e avviare trattative per trovare una via di uscita reciprocamente accettabile senza ledere gli interessi dell'impresa russa". Fonti del ministero degli esteri, e lo stesso ambasciatore iracheno a Mosca, hanno indicato che la vera causa della disdetta del contratto con la principale compagnia petrolfiera russa non ha niente a che vedere con la posizione di Mosca all'Onu, ma con il rifiuto della Lukoil di avviare lavori nel giacimento di petrolio Kurna-2 prima dell'abolizione delle sanzioni internazionali. L'ambasciatore iracheno, Abbas Khalaf, ha affermato che la decisione di annullare il contratto con la Lukoil non ha alcuna base "politica" rilevando che il contenzioso è puramente economico e fa riferimento al fatto che la Lukoil sostiene che le sanzioni le impediscono di iniziare i lavori nel giacimento come previsto dal contratto "firmato peraltro quando l'embargo era già in vigore". L'ambasciatore ha aggiunto che le altre due società russe che funzionano come subcontractors nello sfruttamento del giacimento, la Zarubezhneft e la Mashinoimport continuano a lavorare in Iraq sulla base di altri contratti. Al Khalaf ha detto di sperare che "una grande potenza" come la Russia non ritirerà il suo appoggio all'Iraq soltanto per "una questione di alcuni barili di petrolio".

Mentre da Londra Blair dichiara al Financial Times: la guerra non è inevitabile La guerra contro l'Iraq non è inevitabile, ma è impensabile che il regime di Baghdad possa ancora minacciare i suoi vicini e sfidare le Nazioni Unite. E' quanto scrive il primo ministro britannico Tony Blair in un articolo apparso oggi sul Financial Times. Secondo quanto affermato dal premier, la Gran Bretagna deve proseguire nella preparazione di una eventuale campagna militare contro l'Iraq, in modo che Saddam Hussein si renda conto che la minaccia contro di lui è reale. "Alle volte - scrive Blair - l'unico modo per evitare una guerra è fare chiaramente capire di essere pronti ad usare la forza se necessario".

Palestina

I leader delle chiese cristiane a Gerusalemme renderanno nota oggi una lettera di protesta per la presenza dei soldati israeliani a Betlemme e per il rifiuto delle autorita' israeliane di permettere al leader palestinese Yasser Arafat di partecipare alla messa della vigilia di Natale nella Basilica della Nativita'. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, citando fonti diplomatiche. Intanto

si e' ulteriormente aggravato il bilancio degli scontri avvenuti durante la notte nella Striscia di Gaza. Vicino a Beit Hanoun, nel nord, sono stati tre i palestinesi uccisi dalle truppe israeliane a ridosso della frontiera tra l'enclave e il territorio dello Stato ebraico. I tre avrebbero tentato di infiltrarsi oltre confine attraverso la rete di sicurezza; stando a un'altra versione, tuttavia, si sarebbero apprestati a collocare una bomba. Il quarto palestinese e' stato ucciso invece mentre cercava di attaccare la postazione militare di Yakington, nel sud; due suoi complici sono riusciti a fuggire. L'hanno riferito fonti militari ebraiche, secondo cui in nessuno dei due episodi ci sono stati feriti tra le loro file. Ieri a tarda sera lesioni gravi hanno invece riportato due sorelline palestinesi alla periferia di Rafah, nei pressi dell'insediamento di Morag, ove era in corso la demolizione di sette case da parte delle ruspe israeliane.

SHIMON PERES, intervenendo a Trieste stamattina in occasione del premio Senza confini ha detto che L'Europa puo'fare del Medio Oriente un'estensione del mondo europeo e se cio' non dovesse avvenire l'Europa potrebbe diventare una estensione del Medio Oriente, e questo non ve lo raccomando. Per Peres dobbiamo creare un nuovo sistema economico in Medio Oriente”. “Credo - ha aggiunto - che gli arabi non riescano a farlo da soli e Israele non e' accettato per cui e' indispensabile il ruolo dell'Europa. Peres ha fatto l'esempio di Cipro dove non ci sarebbe possibilita' di un buon rapporto fra greci e turchi - ha spiegato - senza un supporto dell' Europa. C'e' un collegamento molto stretto fra Europa e Medio Oriente e l'Europa - ha concluso Peres - deve operare nel Medio Oriente come se fosse una sua propaggine.

Venezuela

Continua il braccio di ferro tra il presidente del Venezuela Hugo Chavez e suoi oppositori, mobilitati dal 2 dicembre scorso in uno ‘sciopero illimitato’ che sta spaccando il Paese. Domenica le truppe militari hanno arrestato l’equipaggio di una petroliera a la fonda nel lago di Maracaibo (550 chilometri ovest dalla capitale Caracas) e hanno tentato l’abbordaggio del cargo ‘Pilin Leon’, la cui adesione allo sciopero il 5 dicembre diede inizio alla fase più dura dello scontro politico. Infatti, con la decisione dei lavoratori dell’azienda petrolifera di Stato Pdvsa di incrociare le braccia si è innescata una crisi in questo settore strategico per la nazione, che è il quinto esportatore di greggio al mondo. L’operazione militare contro la ‘Pilin Leon’ , che trasporta 4 milioni di barili di petrolio, aveva lo scopo di sostituire gli scioperanti con operai indiani, ma gli avvocati dell’equipaggio del mercantile hanno vanificato il tentativo dimostrando che i nuovi lavoratori non avevano i requisiti necessari per manovrare la nave. Già all’indomani dell’adesione allo sciopero del personale del cargo la magistratura era intervenuta per impedire l’arrembaggio della nave da parte delle forze dell’ordine. Durante la consueta trasmissione domenicale “Aló Presidente’, Chavez ha parlato alla nazione ribadendo la propria determinazione a non cedere all’ostruzionismo dell’opposizione (guidata dal sindacato Confederazione dei lavoratori del Venezuela insieme all’unione degli industriali ‘Federcameras’) che chiede le elezioni anticipate. “Lo sciopero non è altro che un tentativo di sabotare l’attività petrolifera”, ha sottolineato Chavez , annunciando la ripresa delle esportazioni malgrado tutto. “Non cederò a un gruppo di golpisti formato da imprenditori, dirigenti del settore petrolifero, fascisti e mass media”, ha ribadito. Il 10 dicembre i sostenitori del presidente avevano manifestato davanti le sedi di alcuni mass media privati, accusati di diffondere una campagna antigovernativa. Il dialogo tra la presidenza e l’opposizione è dunque a un punto morto. Nei giorni scorsi Washington è intervenuta nella questione venezuelana appoggiando la riapertura delle urne. Una mossa che ha fatto infuriare il presidente venezuelano che ha ammonito gli Stati Uniti a non intromettersi nelle questioni interne di un paese democratico. A sostegno di Chavez si sono espressi l'Organizzazione degli Stati americani (Osa) e la Comunità dei Caraibi (Caricom); ognuno dei due organismi ha approvato una mozione che riconosce l’istituzionalità della democrazia venezuelana. (BF)

AUSTRALIA

Una nuova inchiesta dell'Onu su centri di detenzione per richiedenti asilo in Australia ha criticato la lunghezza della carcerazione, il trattamento dei minori e le difficolta' di accesso all'assistenza legale. Il rapporto, pubblicato ieri a New York e oggi dai quotidiani australiani, raccomanda che la detenzione sia limitata ad un periodo specifico e che i richiedenti asilo siano poi rimessi in liberta', purche' una persona o un ente di beneficenza garantisca per loro. Durante le visite in maggio e giugno dei diversi centri di detenzione - situati per lo piu' in zone desertiche dell'entroterra - la delegazione dell'Onu dichiara di aver avuto prove di prima mano di grave coercizione psicologica, oltre a trovare conferma di denunce riferite in precedenza da una commissione parlamentare australiana. Questo ambiente e' oppressivo per tutti, causa problemi ricorrenti di comportamento come scioperi della fame, terrori notturni, enuresi e, nei casi piu' gravi, automutilazioni e tentativi di suicidio, sostiene il documento. La pubblicazione del rapporto coincide con il ritorno in patria di 119 afghani dopo un anno e mezzo trascorso nel campo di detenzione di Nauru, nel Pacifico. All'aeroporto di Kabul questo gruppo ha inscenato una protesta per le condizioni di vita subite. Siamo stati tenuti in condizioni di prigionia,ha detto uno di loro. Siamo stati costretti ad andarcene, la vita nel campo e' terribile, non c'e' mai abbastanza cibo, ne' acqua. Molti di essi erano tra i 433 naufraghi salvati in agosto 2001 dal cargo norvegese Tampa, cui il governo australiano proibi' di attraccare in territorio australiano, scatenando polemiche su scala internazionale. Gli uomini hanno accettato il pacchetto di rimpatrio 'volontario' pari a 1.100 euro ciascuno e 5.500 per famiglia, offerto dal governo australiano dopo aver rifiutato lo status di profugo ai boat people afgani a seguito del crollo del regime talebano. Nella minuscola isola stato di Nauru restano ancora altri 428 richiedenti asilo, di cui meno di 200 hanno detto finora di essere disposti al rimpatrio 'assistito'

SUDAFRICA

La campagna terroristica che alcune organizzazioni estremistiche bianche portano avanti in Sud Africa è stata seriamente compromessa dopo l’arresto di alcuni attentatori ed il sequestro di una auto bomba. Un pick-up con 384 chili di esplosivo e due borse di biglie di acciaio era probabilmente destinato ad esplodere durante una partita di calcio. Lo scoppio e le schegge avrebbero provocato certamente molti morti e feriti e generato tensioni razziali in coincidenza di un importante meeting dell’African national congress (Anc) che si tiene a Stellenbosch, una roccaforte dei bianchi razzisti vicino Capo Town. Analisti della sicurezza avvertono che un attentato durante un evento sportivo farebbe parte della strategia scelta da un gruppo di estrema destra bianca, il Boeremag, per destabilizzare il processo di integrazione razziale avviato da tempo per superare la cultura dell’apartheid. L’incontro di calcio prescelto dai dinamitardi avrebbe potuto essere quello di mercoledì scorso tra Kaizer Chief e Sundowns in un campo vicino Pretoria. Un altro attacco era previsto per oggi, anniversario della vittoria dei Boeri sugli Zulu vicino al Blood River, vicino Dundee nel nord Natal.

Immigrazione

E' previsto per il tardo pomeriggio di oggi l'arrivo nel porto di Catania della nave "Vega" della marina militare su cui sono stati trasbordati gran parte dei 174 migranti intercettati ieri sera a bordo di una piccola imbarcazione a circa 70 miglia a Sud di Lampedusa. I migranti erano in difficolta' a causa della cattive condizioni del mare quando sono intervenute le unita' navali italiane. Inizialmente era stata presa la decisione di condurli a Lampedusa, ma la struttura dell'isola gia' ospita circa 300 ,a fronte degli 88 che potrebbe ospitare dunque e' stato deciso di trasferire il gruppo a Catania. Parte degli immigrati sono rimasti sull'imbacazione che viene rimorchiata dalla "Vega".

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gror161202 (last edited 2008-06-26 09:57:17 by anonymous)