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COLOMBIA (IN LAVORAZIONE) - La Colombia è sullorlo di una vera e propria guerra civile e solo lintervento immediato del governo della comunità internazionale potrà fermare un conflitto talmente endemico da sembrare quasi invisibile, nonostante il suo progressivo peggioramento. Lallarme è stato lanciato da Amnesty International, nel corso di una conferenza stampa indetta a Madrid alla vigilia del vertice tra Unione Europea, America Latina e Caraibi in programma oggi e domani. Il direttore della sezione spagnola di Amnesty, ha ribadito che nessuno sembra accorgersi di questa guerra nonostante i drammatici dati relativi alle vittime della violenza: 60mila morti dal 1985, ad un ritmo di 20 al giorno, due milioni di sfollati e 3mila sequestri ogni anno. Secondo la direttrice di Amnesty per lAmerica Latina, lo scenario non ha fatto altro che peggiorare negli ultimi 15 anni ed oggi è uno dei più critici e altrettanto ignorati al mondo. Come se non bastasse, a detta della ong, le speranze che la situazione migliori con il prossimo cambio della guardia alla presidenza sono assai scarse, dal momento che nessun candidato ha posto il tema della tutela dei diritti umani nelle priorità del proprio programma di governo. Amnesty ha potuto constatarlo nel corso di un dibattito pubblico con i diretti interessati. Tra le proposte considerate invece alquanto allarmanti quella di trasformare un milione di civili in informatori dellesercito, iniziativa che li esporrebbe direttamente alla violenza e li renderebbe obiettivi militari sebbene non armati. Lesperienza colombiana, inoltre, dimostra che tali iniziative finiscono sempre per aumentare il numero dei militanti dei paramilitari, a cui si attribuiscono violazioni sistematiche dei diritti umani. A peggiorare drasticamente la situazione potrebbe contribuire anche la proposta emersa in seno al Congresso statunitense di togliere le restrizioni alluso degli aiuti militari concessi al governo di Bogotá nellambito del Plan Colombia. Attualmente limitati alla lotta contro il narcotraffico tali aiuti potrebbero essere impiegati in futuro per la guerra contro le formazioni antigovernative. (Notizia [http://www.misna.org] | COLOMBIA (IN LAVORAZIONE) - La Colombia è sullorlo di una vera e propria guerra civile e solo lintervento immediato del governo della comunità internazionale potrà fermare un conflitto talmente endemico da sembrare quasi invisibile, nonostante il suo progressivo peggioramento. Lallarme è stato lanciato da Amnesty International, nel corso di una conferenza stampa indetta a Madrid alla vigilia del vertice tra Unione Europea, America Latina e Caraibi in programma oggi e domani. Il direttore della sezione spagnola di Amnesty, ha ribadito che nessuno sembra accorgersi di questa guerra nonostante i drammatici dati relativi alle vittime della violenza: 60mila morti dal 1985, ad un ritmo di 20 al giorno, due milioni di sfollati e 3mila sequestri ogni anno. Secondo la direttrice di Amnesty per lAmerica Latina, lo scenario non ha fatto altro che peggiorare negli ultimi 15 anni ed oggi è uno dei più critici e altrettanto ignorati al mondo. Come se non bastasse, a detta della ong, le speranze che la situazione migliori con il prossimo cambio della guardia alla presidenza sono assai scarse, dal momento che nessun candidato ha posto il tema della tutela dei diritti umani nelle priorità del proprio programma di governo. Amnesty ha potuto constatarlo nel corso di un dibattito pubblico con i diretti interessati. Tra le proposte considerate invece alquanto allarmanti quella di trasformare un milione di civili in informatori dellesercito. Lesperienza colombiana, inoltre, dimostra che tali iniziative finiscono sempre per aumentare il numero dei militanti dei paramilitari, a cui si attribuiscono violazioni sistematiche dei diritti umani. A peggiorare drasticamente la situazione potrebbe contribuire anche la proposta emersa in seno al Congresso statunitense di togliere le restrizioni alluso degli aiuti militari concessi al governo di Bogotá nellambito del Plan Colombia.[http://www.misna.org] Intanto il presidente colombiano Andres Pastrana ha espresso ottimismo su un possibile accordo di pace tra lesecutivo di Bogotá ed i guerriglieri dellEln (Esercito di liberazione nazionale). Lo ha fatto da Madrid, dove oggi si è aperto il vertice tra Unione Europea, America Latina e Caraibi. "Stiamo continuando a tenere incontri con lEln a LAvana di Cuba" ha detto il capo di Stato ricordando anche l'appuntamento delle prossime presidenziali, previste per il 26 maggio. Elezioni per le quali in molti temono la vittoria del candidato più guerrafondaio e ben visto dagli Stati Uniti: Alvaro Uribe Velez, cosa che significherebbe immediatamente una maggior efficacia del criticatissmo Plan Colombia. (R.O.R.) |
Giornale radio Serale del 17/05/02 ore 19.30 (aperto da paula alle 14.48 il gr verrà chiuso alle ore19.15)
inserite e modificate le vostre proposte segnalando autore e tipo d'intervento grazie
Sommario
MONDO COLOMBIA - AMNESTY: PAESE SULLORLO DI UNA GUERRA CIVILE
ITALIA
DAL MONDO
COLOMBIA (IN LAVORAZIONE) - La Colombia è sullorlo di una vera e propria guerra civile e solo lintervento immediato del governo della comunità internazionale potrà fermare un conflitto talmente endemico da sembrare quasi invisibile, nonostante il suo progressivo peggioramento. Lallarme è stato lanciato da Amnesty International, nel corso di una conferenza stampa indetta a Madrid alla vigilia del vertice tra Unione Europea, America Latina e Caraibi in programma oggi e domani. Il direttore della sezione spagnola di Amnesty, ha ribadito che nessuno sembra accorgersi di questa guerra nonostante i drammatici dati relativi alle vittime della violenza: 60mila morti dal 1985, ad un ritmo di 20 al giorno, due milioni di sfollati e 3mila sequestri ogni anno. Secondo la direttrice di Amnesty per lAmerica Latina, lo scenario non ha fatto altro che peggiorare negli ultimi 15 anni ed oggi è uno dei più critici e altrettanto ignorati al mondo. Come se non bastasse, a detta della ong, le speranze che la situazione migliori con il prossimo cambio della guardia alla presidenza sono assai scarse, dal momento che nessun candidato ha posto il tema della tutela dei diritti umani nelle priorità del proprio programma di governo. Amnesty ha potuto constatarlo nel corso di un dibattito pubblico con i diretti interessati. Tra le proposte considerate invece alquanto allarmanti quella di trasformare un milione di civili in informatori dellesercito. Lesperienza colombiana, inoltre, dimostra che tali iniziative finiscono sempre per aumentare il numero dei militanti dei paramilitari, a cui si attribuiscono violazioni sistematiche dei diritti umani. A peggiorare drasticamente la situazione potrebbe contribuire anche la proposta emersa in seno al Congresso statunitense di togliere le restrizioni alluso degli aiuti militari concessi al governo di Bogotá nellambito del Plan Colombia.[http://www.misna.org] Intanto il presidente colombiano Andres Pastrana ha espresso ottimismo su un possibile accordo di pace tra lesecutivo di Bogotá ed i guerriglieri dellEln (Esercito di liberazione nazionale). Lo ha fatto da Madrid, dove oggi si è aperto il vertice tra Unione Europea, America Latina e Caraibi. "Stiamo continuando a tenere incontri con lEln a LAvana di Cuba" ha detto il capo di Stato ricordando anche l'appuntamento delle prossime presidenziali, previste per il 26 maggio. Elezioni per le quali in molti temono la vittoria del candidato più guerrafondaio e ben visto dagli Stati Uniti: Alvaro Uribe Velez, cosa che significherebbe immediatamente una maggior efficacia del criticatissmo Plan Colombia. (R.O.R.)
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