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IRAQ - Sui media di mezzo mondo si rincorrono da mesi le date di un intervento militare statunitense in Iraq, nella certezza che prima o poi l'attacco nordamericano ci sarà. E oggi, per la prima volta, il presidente iracheno Saddam Hussein risponde: "Non mi sconfiggerete mai". In un discorso trasmesso dalla tv di Stato per celebrare la rivoluzione del 17 luglio il leader iracheno si è rivolto direttamente al presidente americano George W. Bush, pur senza nominarlo mai. La scorsa settimana il presidente americano George W. Bush aveva ribadito l'intenzione di ricorrere ad ogni mezzo per rovesciare Saddan Hussein, indicando ancora una volta l'Iraq come membro del denominato asse del male che svilupperebbe nel mondo attività terroristica.

Aperto da Massimo alle ore 9.30, vi attendo numerosi/e . Baci c: 11.20. bacio e buona giornata. 12.15, ma che fine avete fatto? Da Paula: hola a tod@s. Mi sono localizzata qua davanti alle 15.00. Siccome farò il GR da sola: aiutatemi por favor!


Gr Serale di mercoledi 17 luglio - ore 9.30

SOMMARIO

Dal Mondo

Dall'Italia

DAL MONDO

PALESTINA - Il presidente palestinese Yasser Arafat ha confermato oggi alla tv egiziana che si candiderà alle prossime presidenziali palestinesi previste per il gennaio 2003. La canditatura del leader palestinese però rimane legata al parere del Consiglio Direttivo dell'Olp. Infatti Arafat ha precisato che si candiderà "Naturalmente se la direzione palestinese me lo chiederà' "aggiungendo che consulterà prima il Comitato esecutivo e il Consiglio centrale dell'Olp. "Poi mi presenterò, è un imperativo" ha concluso. Arafat,inoltre, ha elogiato la posizione del presidente egiziano Hosni Mubarak, il quale lunedì aveva ribadito nel corso del suo incontro con il ministro della Difesa israeliano Binyamin ben-Eliezer che la sostituzione del rais palestinese "avrebbe solo complicato la situazione". Il lider palestinese nel corso della stessa intervista si è infine detto disposto ad incontrarsi con il premier israeliano Ariel Sahron, nonostante "quel che l'esercito israeliano sta facendo contro il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania: "Se Sharon vuole veramente la pace, sono disposto a vederlo, ma mi dispiace dover dire che quest'uomo non vuole la pace", ha concluso il rais.

NIGERIA - Non metteranno fine alla protesta le 150 nigeriane che da oltre una settimana stanno occupando una piattaforma petrolifera della Chevron Texaco presso l’isola di Escravos (ovest del delta del Niger, 300 chilometri ad est di Lagos). Lo hanno dichiarato ieri sera le stesse manifestanti, smentendo così le notizie diffuse sempre ieri da fonti dell’azienda riguardo ad un’imminente svolta nella vicenda. Le donne hanno accusato di "insincerità" i responsabili della compagnia petrolifera incaricati delle trattative e si sono dette disposte a restare sulla piattaforma fino a quando la Chevron Texaco non sarà davvero pronta a discutere la situazione. In particolare le nigeriane lamentano che la compagnia, pur dicendosi d’accordo nel dare lavoro ai giovani della loro comunità, non abbia fornito cifre precise sul numero delle nuove assunzioni. Tra le altre richieste formulate dalle dimostranti c’è la costruzione di scuole e impianti elettrici e idrici presso il villaggio di Ugborodo in cui risiede la maggior parte dei lavoratori del terminale.

IRAQ - Sui media di mezzo mondo si rincorrono da mesi le date di un intervento militare statunitense in Iraq, nella certezza che prima o poi l'attacco nordamericano ci sarà. E oggi, per la prima volta, il presidente iracheno Saddam Hussein risponde: "Non mi sconfiggerete mai". In un discorso trasmesso dalla tv di Stato per celebrare la rivoluzione del 17 luglio il leader iracheno si è rivolto direttamente al presidente americano George W. Bush, pur senza nominarlo mai. La scorsa settimana il presidente americano George W. Bush aveva ribadito l'intenzione di ricorrere ad ogni mezzo per rovesciare Saddan Hussein, indicando ancora una volta l'Iraq come membro del denominato asse del male che svilupperebbe nel mondo attività terroristica.

MESSICO - In migliaia hanno sfilato per le strade di Città del Messico per sostenere la causa dei contadini di San Salvador Atenco (quartiere alla periferia nord della capitale messicana). A fianco degli agricoltori, che si oppongono alla costruzione di un nuovo aeroporto internazionale sulle loro terre, hanno marciato gli attivisti di una ventina di Ong messicane ed alcuni esponenti del Fronte zapatista di liberazione nazionale, il braccio politico dell'Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln). Il corteo - iniziato ieri sera - ha attraversato le vie della città per concludersi davanti alla residenza presidenziale di 'Los Pinos'. I manifestanti, che intendevano consegnare una lettera al presidente Vicente Fox sono stati bloccati a poche centinaia di metri dall'ingresso dell'edificio dalle forze di sicurezza presidenziali, che avevano isolato l'intera area grazie ad un recinto di reti metalliche. Intanto sul braccio di ferro governo-contadini è intervenuto anche il presidente della Corte suprema di Giustizia del Paese, Genaro Gongora Pimentel. L'eminente togato ha sottolineato come l'ultima parola sulla legalità dell'espropriazione dei terreni prevista nel progetto del governo spetti solo al più alto tribunale messicano. Sulla questione, infatti, i contadini hanno presentato un ricorso ufficiale.

PARAGUAY - Potrebbe essere revocato nelle prossime ore lo ‘stato d’eccezione’ decretato lunedì in Paraguay dal presidente Luis González Macchi. Per le 10:30 locali (orientativamente le 17.30 ora italiana) è in programma una sessione del Congresso indetta appunto per discutere del provvedimento. Poichè ieri le cosiddette forze dell’ordine avrebbero represso ieri gli ultimi focolai della protesta contro González Macchi, politici di diversi schieramenti si sono detti favorevoli alla revoca della misura estrema, prevista dalla Costituzione per garantire l’ordine pubblico. La polizia ha disperso ad Encarnación, Mbutuy, Canindeyú e Ciudad del Este, gli ultimi gruppi di manifestanti, scesi in piazza per sollecitare le dimissioni del capo dello Stato. L’ultimo bilancio degli scontri parla di due morti, un centinaio di feriti e almeno 300 arresti. Sempre oggi, González Macchi presenterà il suo rapporto sul ‘piano di destabilizzazione’ che il governo ritiene messo in atto dai sostenitori dell’ex leader golpista Lino Oviedo, con l’appoggio dei liberali fedeli al vice presidente Julio César Franco. Intanto dal Brasile, dove Oviedo si è rifugiato dopo il cosiddetto ‘marzo di sangue’ paraguayano del 1999, l’ambasciatore di Asunción, Luis González Arias ha presentato richiesta formale di espulsione nei confronti dell’ex generale. Di certo si sa che Oviedo è più che mai intenzionato a presentarsi alle presidenziali del maggio 2003, col suo partito, l’Unace (Unione nazionale dei ‘colorados’ etici), e che gli ultimi sondaggi lo vedono addirittura in testa alle preferenze degli aventi diritto al voto. Dati per ora virtuali, dal momento che l’ex generale non ha ancora ufficializzato al propria candidatura e che per farlo dovrebbe riuscire ad evitare i 10 anni di carcere comminatigli dalla magistratura paraguayana per il fallito colpo di Stato ordito nel 1996 contro l’allora presidente Juan Wasmosy, scontati solo in minima parte.

ECUADOR - Ieri 16 luglio, una cinquantina di attivisti ecologisti di diverse organizzazioni ecuadoriane (Accion Ecologica, Accion Por la vida e di coordinamenti contadini) hanno occupato gli uffici di una delle compagnie petrolifere implicate nel progetto dell'oledotto Ocp: nel mirino questa volta la Oxy (Occidental Petroleum) compagnia nordamericana già sconfitta dalla mobilitazione internazionale per salvare il territorio degli indigeni U'wa dalle esplorazioni petrolifere. L'azione contro la Oxy, però, si è conclusa con l'intervento della polizia ecuadoriana, che ha arrestato alcuni attivisti, tra i quali Julia Hill, ambientalista statunitense famosa per le sue battaglia per salvare le sequoie.

OGM - Gli ogm provenienti dalle coltivazioni stanno trovando una strada verso l' intestino umano attraverso i batteri. E' quanto dimostra, fanno sapere i Verdi, una ricerca condotta dall' Universita' di Newcastle riportata oggi sul quotidiano inglese 'Guardian'. I risultati della ricerca inglese - commenta Pecoraro Scanio - dimostrano che gli organismi geneticamente modificati si trasmettono all' uomo. Lo avevano escluso esattamente come per il prione sulla Bse. Ripetere quell' esperienza in modo enormemente piu' esteso sarebbe una scelta criminale.

TURCHIA - La Turchia oggi ha ottenuto di non essere condannata dai giudici di Strasburgo in tre casi di violazioni gravi dei diritti umani, concedendo in cambio risarcimenti alle vittime e ammettendo per la prima volte le disfunzioni del proprio sistema. Due dei tre ricorsi contro Ankara erano stati presentati da un uomo e da una donna arrestati nel 1993, che avevano subito maltrattamenti da parte della polizia. Il terzo ricorso era stato presentato, per violazione del diritto alla liberta' di espressione, dall'avvocato Kamil Tekin Surek, editore del settimanale pro-curdo Haberde Yorumda Gercek, condannato piu' volte per gli articoli sulla questione curda pubblicati dalla rivista. La corte di Strasburgo ha annunciato oggi una 'composizione amichevole' nei tre casi: il governo turco si e' impegnato a pagare complessivamente 63.000 euro alle due vittime di maltrattamenti e 18.700 euro all'editore. Ankara ha accettato di ammettere, in tre note rese pubbliche dalla corte, le disfunzioni del sistema. Nel caso dell'editore Tekin Surek, Ankara ha ammesso che il diritto e la pratica in Turchia devono essere messi d'urgenza in conformita' con le esigenze della convenzione europea dei diritti umani.

DALL'ITALIA

SALUTE - Scattano, anche in Italia, i controlli su partite di animali e carni che potrebbero essere contaminate dall'Mpa (medrossi-progesterone), un ormone della crescita illegale. Questo dopo la messa al bando da parte dell'Unione Europea, con un vero e proprio allarme lanciato dal Commissario Ue alla Sanita' David Byrne. Dopo il fenomeno della mucca-pazza, dunque, ci si troverà presto a fare i conti anche con il nuovo ormone nocivo che puo' aver contaminato le carni. La conferma dei controlli e dei possibili casi di contaminazione su animali provenienti da allevamenti olandesi arriva dal sottosegretario al ministero della Salute che ha dichiarato che sono state rintracciate, controllate e sequestrate 5 partite di suini. Due erano destinate ad allevamenti del Piemonte, mentre le altre erano dirette in Emilia Romagna, nelle Marche e in Campania. Si tratterebbe di trecento animali a rischio contaminazione. Non solo. Potrebbero anche essere state rintracciate e messe sotto sequestro partite di carni e prodotti a base di carne ottenuti dalla lavorazione di suini da macello e destinati a diversi macellai italiani.


Gr flash di mercoledi 17 luglio - ore 17.00

Dal Mondo

PALESTINA - Il presidente palestinese Yasser Arafat ha confermato oggi alla tv egiziana che si candiderà alle prossime presidenziali palestinesi previste per il gennaio 2003. La canditatura del leader palestinese però rimane legata al parere del Consiglio Direttivo dell'Olp. Infatti Arafat ha precisato che si candiderà "Naturalmente se la direzione palestinese me lo chiederà' "aggiungendo che consulterà prima il Comitato esecutivo e il Consiglio centrale dell'Olp. "Poi mi presenterò, è un imperativo" ha concluso. Arafat,inoltre, ha elogiato la posizione del presidente egiziano Hosni Mubarak, il quale lunedì aveva ribadito nel corso del suo incontro con il ministro della Difesa israeliano Binyamin ben-Eliezer che la sostituzione del rais palestinese "avrebbe solo complicato la situazione". Il lider palestinese nel corso della stessa intervista si è infine detto disposto ad incontrarsi con il premier israeliano Ariel Sahron, nonostante "quel che l'esercito israeliano sta facendo contro il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania: "Se Sharon vuole veramente la pace, sono disposto a vederlo, ma mi dispiace dover dire che quest'uomo non vuole la pace", ha concluso il rais.

NIGERIA - Non metteranno fine alla protesta le 150 nigeriane che da oltre una settimana stanno occupando una piattaforma petrolifera della Chevron Texaco presso l’isola di Escravos (ovest del delta del Niger, 300 chilometri ad est di Lagos). Lo hanno dichiarato ieri sera le stesse manifestanti, smentendo così le notizie diffuse sempre ieri da fonti dell’azienda riguardo ad un’imminente svolta nella vicenda. Le donne hanno accusato di "insincerità" i responsabili della compagnia petrolifera incaricati delle trattative e si sono dette disposte a restare sulla piattaforma fino a quando la Chevron Texaco non sarà davvero pronta a discutere la situazione. In particolare le nigeriane lamentano che la compagnia, pur dicendosi d’accordo nel dare lavoro ai giovani della loro comunità, non abbia fornito cifre precise sul numero delle nuove assunzioni. Tra le altre richieste formulate dalle dimostranti c’è la costruzione di scuole e impianti elettrici e idrici presso il villaggio di Ugborodo in cui risiede la maggior parte dei lavoratori del terminale.

MESSICO - In migliaia hanno sfilato per le strade di Città del Messico per sostenere la causa dei contadini di San Salvador Atenco (quartiere alla periferia nord della capitale messicana). A fianco degli agricoltori, che si oppongono alla costruzione di un nuovo aeroporto internazionale sulle loro terre, hanno marciato gli attivisti di una ventina di Ong messicane ed alcuni esponenti del Fronte zapatista di liberazione nazionale, il braccio politico dell'Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln). Il corteo - iniziato ieri sera - ha attraversato le vie della città per concludersi davanti alla residenza presidenziale di 'Los Pinos'. I manifestanti, che intendevano consegnare una lettera al presidente Vicente Fox sono stati bloccati a poche centinaia di metri dall'ingresso dell'edificio dalle forze di sicurezza presidenziali, che avevano isolato l'intera area grazie ad un recinto di reti metalliche. Intanto sul braccio di ferro governo-contadini è intervenuto anche il presidente della Corte suprema di Giustizia del Paese, Genaro Gongora Pimentel. L'eminente togato ha sottolineato come l'ultima parola sulla legalità dell'espropriazione dei terreni prevista nel progetto del governo spetti solo al più alto tribunale messicano. Sulla questione, infatti, i contadini hanno presentato un ricorso ufficiale.

OGM - Gli ogm provenienti dalle coltivazioni stanno trovando una strada verso l' intestino umano attraverso i batteri. E' quanto dimostra, fanno sapere i Verdi, una ricerca condotta dall' Universita' di Newcastle riportata oggi sul quotidiano inglese 'Guardian'. I risultati della ricerca inglese - commenta Pecoraro Scanio - dimostrano che gli organismi geneticamente modificati si trasmettono all' uomo. Lo avevano escluso esattamente come per il prione sulla Bse. Ripetere quell' esperienza in modo enormemente piu' esteso sarebbe una scelta criminale.

TURCHIA - La Turchia oggi ha ottenuto di non essere condannata dai giudici di Strasburgo in tre casi di violazioni gravi dei diritti umani, concedendo in cambio risarcimenti alle vittime e ammettendo per la prima volte le disfunzioni del proprio sistema. Due dei tre ricorsi contro Ankara erano stati presentati da un uomo e da una donna arrestati nel 1993, che avevano subito maltrattamenti da parte della polizia. Il terzo ricorso era stato presentato, per violazione del diritto alla liberta' di espressione, dall'avvocato Kamil Tekin Surek, editore del settimanale pro-curdo Haberde Yorumda Gercek, condannato piu' volte per gli articoli sulla questione curda pubblicati dalla rivista. La corte di Strasburgo ha annunciato oggi una 'composizione amichevole' nei tre casi: il governo turco si e' impegnato a pagare complessivamente 63.000 euro alle due vittime di maltrattamenti e 18.700 euro all'editore. Ankara ha accettato di ammettere, in tre note rese pubbliche dalla corte, le disfunzioni del sistema. Nel caso dell'editore Tekin Surek, Ankara ha ammesso che il diritto e la pratica in Turchia devono essere messi d'urgenza in conformita' con le esigenze della convenzione europea dei diritti umani.

Dall'Italia

SALUTE - Scattano, anche in Italia, i controlli su partite di animali e carni che potrebbero essere contaminate dall'Mpa (medrossi-progesterone), un ormone della crescita illegale. Questo dopo la messa al bando da parte dell'Unione Europea, con un vero e proprio allarme lanciato dal Commissario Ue alla Sanita' David Byrne. Dopo il fenomeno della mucca-pazza, dunque, ci si troverà presto a fare i conti anche con il nuovo ormone nocivo che puo' aver contaminato le carni. La conferma dei controlli e dei possibili casi di contaminazione su animali provenienti da allevamenti olandesi arriva dal sottosegretario al ministero della Salute che ha dichiarato che sono state rintracciate, controllate e sequestrate 5 partite di suini. Due erano destinate ad allevamenti del Piemonte, mentre le altre erano dirette in Emilia Romagna, nelle Marche e in Campania. Si tratterebbe di trecento animali a rischio contaminazione. Non solo. Potrebbero anche essere state rintracciate e messe sotto sequestro partite di carni e prodotti a base di carne ottenuti dalla lavorazione di suini da macello e destinati a diversi macellai italiani.


Aggiornameto ore 9.30

Palestina

Il documento finale della riunione del 'quartetto' a New York trascura le divergenze ed esalta i punti di accordo tra Usa, Ue, Russia e Onu. Chiede inoltre a Israele di ritirarsi dai Territori occupati dopo il 28 settembre 2000. Non c'e' alcun accenno nel documento al presidente palestinese Yasser Arafat, sul cui futuro politico sono divisi i componenti del 'quartetto'. Il 'quartetto' ha deplorato l'agguato di ieri mattina contro un autobus israeliano in Cisgiordania, ribadendo a tale riguardo la sua condanna forte e inequivoca di ogni atto di terrorismo, compresi gli attentati suicida, che sono moralmente ripugnanti e che hanno arrecato gravi danni alle aspirazioni legittime del popolo palestinese. I partner degli Usa hanno dato il loro appoggio ad alcune delle idee espresse dal presidente americano George W. Bush nel suo discorso del 24 giugno: l'obiettivo di realizzare un accordo definitivo, con uno sforzo intensivo da parte di tutti per le riforme e la sicurezza, entro i prossimi tre anni e l'impegno per la creazione di due stati, Israele e una Palestina indipendente e democratica. Il comunicato chiede a Israele di intraprendere passi concreti per sostenere la nascita di uno stato palestinese. Riconoscendo le legittime esigenze di sicurezza, tali passi dovrebbero comprendere un allentamento della chiusura di alcune zone nei Territori e, man mano che migliora la situazione di sicurezza per entrambe le parti, il ritiro delle truppe alle posizioni mantenute prima del 28 settembre 2000. Inoltre, gli introiti fiscali bloccati devono essere liberati. Infine, in conformita' con quanto raccomandato dalla commissione Mitchell, Israele deve cessare tutte le nuove attivita' intorno agli insediamenti. Lo stato ebraico deve anche assicurare l'accesso senza alcun ostacolo ai personale internazionale e umanitario. (ANSA).

Paesi Baschi

Julian Atxurra Egurola, alias Pototo, considerato il numero tre dell'organizzazione sepratista basca Eta, il quale era stata estradato nel marzo scorso in Spagna dalla Francia, e' stato condannato martedi' a 28 anni di reclusione per l'assassinio di un poliziotto avvenuto nel 1986 a Bilbao. Pototo dovra' ora essere processato anche per il rapimento di un uomo di affari spagnolo. Terminato il processo, davanti alla Audiencia national di Madrid, la piu' alta istanza penale spagnola, Pototo verra' riconsegnato alle autorita' francesi. In Francia dovra' restare in prigione, per altri reati, fino al 2016. (ANSA-AFP) TF

Si è aperta nel segno del sangue la giornata in Medio Oriente. All’alba un palestinese è stato ucciso dalle forze israeliane nel corso di una ‘caccia all’uomo’ nei pressi della colonia ebraica di Immanuel, nel nord della Cisgiordania, dove ieri un attentato contro un autobus israeliano ha provocato otto morti e 26 feriti. L’ultima vittima è deceduta nella notte. Si tratta di un bimbo partorito prematuramente da una donna rimasta ferita nell’agguato compiuto dai palestinesi. Il tentativo dei medici, che hanno cercato di salvare il piccolo attraverso un taglio cesareo alla madre, si è rivelato vano. Da New York, intanto, rimbalzano le notizie delle trattative diplomatiche, affidate ieri al ‘quartetto’, composto da Stati Uniti, Onu, Unione Europea (Ue) a Russia. Nel documento finale si evidenziano i punti di intesa tra i 4 partner e viene rinnovata a Israele la richiesta di ritirarsi dai Territori occupati dopo il 28 settembre 2000, come peraltro già insistentemente sollecitato nei mesi scorsi dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la cui risoluzione rimase del tutto disattesa. Nessun riferimento invece al presidente palestinese Yasser Arafat, che Stati Uniti e Israele vorrebbero si facesse da parte per lasciare spazio a una nuova leadership. Sembra che le posizioni all’interno non siano unanimi. Onu, Ue e Russia hanno comunque espresso sostegno ad alcune delle proposte presentate dal presidente americano George W. Bush nel suo discorso del 24 giugno, in particolare all’ipotesi di realizzare un accordo definitivo entro tre anni e alla creazione di due Stati, Israele e Palestina. Il ‘quartetto’ invita inoltre lo Stato ebraico ad “assicurare l’accesso senza alcun ostacolo al personale internazionale e umanitario”. Proprio ieri l’Unione delle associazioni di assistenza palestinese aveva lanciato un disperato appello per far fronte alla crisi umanitaria in Cisgiordania, chiedendo l’immediato intervento di organizzazioni internazionali. (EB)

Messico

Il governo messicano è disposto ad aprire una trattativa con il movimento contadino che si oppone alla costruzione sulla propria terra di un nuovo aeroporto internazionale. Gli agricoltori di San Salvador Atenco (quartiere alla periferia nord di Città del Messico) erano insorti nei giorni scorsi, arrivando anche a sequestrare per 72 ore 19 persone (tra cui poliziotti, funzionari pubblici ed un magistrato) successivamente liberate. In un'intervista rilasciata ieri, il presidente messicano Vicente Fox ha invitato alla calma e al dialogo dichiarando che per quanto riguarda la località che dovrà ospitare il nuovo aeroporto "sono ancora possibili altre opzioni ". Il piano iniziale del governo, che aveva mandato su tutte le furie i contadini della zona, prevedeva l’espropriazione di circa 4mila ettari di terreno agricolo. Nel disegno dei funzionari messicani gli attuali possessori delle terre avrebbero dovuto accontentarsi di un indennizzo equivalente a circa 70 centesimi di euro al metro quadrato. Una proposta giudicata irrisoria e che ha fatto ‘esplodere’ il dissenso degli agricoltori e di tutta la comunità locale, che al grido di “la nostra terra non è in vendita” si è riversata per le strade. Con le nuove aperture di Fox è rientrato il pericolo che la tensione tra l'agguerrita comunità indigena e le forze di polizia degenerasse in violenti scontri. Contadini ed abitanti, infatti, oltre ad armarsi di machete e bottiglie molotov avevano prontamente organizzato blocchi stradali sulla statale che collega Città del Messico con le piramidi azteche di Teotihuacan. Secondo quanto riportano fonti locali l'ammorbidimento del governo messicano sarebbe legato anche alla solidarietà che la guerriglia zapatista del Chiapas ha prontamente dimostrato nei confronti della comunità di San Salvador Atenco. Nella zona comunque si trovano ancora gli attivisti di una ventina di Ong messicane ed alcuni esponenti del Fronte zapatista di liberazione nazionale, il braccio politico dell'Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln). Questi ultimi hanno anche organizzato una marcia che oggi attraverserà le vie della capitale per concludersi davanti alla residenza presidenziale di Los Pinos. Il governo, intanto, ha convocato i rappresentanti del movimento contadino di San Salvador Atenco al ministero dell'Interno per riprendere i colloqui. Il dicastero nelle ultime ore avrebbe messo a punto una nuova proposta da presentare ai possessori delle terre su cui potrebbe sorgere l'aeroporto. Tra le novità "un significativo aumento dei risarcimenti" per le espropriazioni dei terreni, che passerebbero da 70 centesimi di euro a 10 euro il metro quadrato. Ai soldi si affiancherebbero poi progetti che prevedono lo sviluppo dell'intera zona (costruzione di case, scuole e ospedali), borse di studio e l'offerta di posti di lavoro nella nuova struttura. (MZ)

Italia

La Camera ha approvato una proposta di legge che ha l'obiettivo di rilanciare gli oratori la norma ne riconosce l'utilità nella formazione dei giovani. In arrivo finanziamenti. L'obiettivo è indicato proprio nel primo articolo della legge: “Lo Stato riconosce e incentiva la funzione educativa e sociale svolta nella comunità locale mediante l'attività di oratorio o attività similari, dalle parrocchie e dagli istituti religiosi cattolici, nonché dalle altre confessioni religiose con le quali ha stipulato un'intesa”. Agli oratori ma anche ai centri laici, lo Stato concederà in comodato beni mobili e immobili. E per finanziare la legge, gli immobili e le attrezzature fisse degli oratori, saranno considerate opere di urbanizzazione secondaria. In questo modo, i Comuni dovranno riservare agli oratori l'8% ogni anno di tutte le somme dovute per gli oneri di urbanizzazione secondaria. Già oggi l'8% è destinato alla realizzazione di opere di culto.

Immunità parlamentare

Sospensione di indagini e processi in corso nei confronti di membri del governo, parlamentari e giudici costituzionali fino alla cessazione del mandato. Intercettazioni telefoniche solo se autorizzate dal Parlamento. Questo l’emendamento presentato ieri da Nitto Palma (Fi), alla proposta di legge che disciplina l'immunità dei parlamentari.

Due emendamenti, presentati in extremis da Forza Italia, rischiano di surriscaldare la riunione congiunta delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera in calendario oggi. All’ordine del giorno l’attuazione dell’articolo 68 della Costituzione, quello che si occupa delle particolari «immunità» di deputati e senatori

Il primo emendamento azzurro, ipotizza di aggiungere un comma all’articolo 271 del Codice di procedura penale impedendo di utilizzare “ad alcun fine” le intercettazioni “relative a conversazioni, o comunicazioni o altre forme di telecomunicazione”, nonchè i tabulati telefonici di componenti del governo o parlamentari.

In altre parole, con questa proposta si reintroduce, relativamente alle intercettazioni, quella autorizzazione a procedere abolita nella prima metà degli Anni Novanta in seguito alla scoperta di Tangentopoli e al ciclone di Mani pulite. Allora, il Parlamento aveva ritenuto di lasciarla in vigore esclusivamente per le richieste di arresto di deputati e senatori.

La questione è tornata di attualità recentemente con l’inchiesta sulle presunte tangenti di Potenza, quando per protestare contro l’utilizzazione del testo di intercettazioni telefoniche che lo citavano, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga si è dimesso dalla carica di senatore a vita accettando di ritornare sulla decisione soltanto dopo il dibattito a Palazzo Madama.

Aggiornamento ore 11.00

Italia

Divieto di usare, nei processi, le intercettazioni telefoniche e i tabulati dove sono coinvolti i parlamentari. E' questa la proposta presentata ieri sera da Forza Italia per modificare il testo di attuazione dell'articolo 68 della Costituzione, quello che regola l'immunità parlamentare. Immediata, e inevitabile, la bufera politica, tra l'insurrezione dell'Ulivo contro quella che ha definito "una norma salva-Previti" e lo scetticismo dei centristi della maggioranza.

Due gli emendamenti presentati. Il primo, a firma di Francesco Nitto Palma, introduce il cosiddetto "modello spagnolo": processi e sospesi per i parlamentari in carica, giudici costituzionali e presidente della Repubblica fino a fine mandato e con effetto retroattivo (ad eccezione di alcuni reati gravissimi). Il secondo, presentato da Pierantonio Zanettin, allarga l'istituto dell'autorizzazione a procedere per l'utilizzo giudiziario delle intercettazioni e dei tabulati telefonici riguardanti parlamentari e dei membri del governo: non potranno esseere utilizzati nei processi senza il preventivo ok del Parlamento.

Palestina

E' stata per il momento cancellata una riunione che in giornata i membri di una commissione ufficiale israeliana, appositamente istituita di recente, avrebbero dovuto avere con rappresentanti dell'Autorita' Nazionale Palestinese; causa dell'annullamento dei colloqui e' stato l'attentato perpetrato ieri da palestinesi contro un autobus nei pressi dell'insediamento ebraico di Emmanuel, nel nord della Cisgiordania, in cui sono state uccise otto persone. A rendere nota la cancellazione dell'appuntamento con gli emissari dell'Anp e' stato Ra'anan Gissin, portavoce del premier ebraico Ariel Sharon. Gissin non ha peraltro escluso che i colloqui saltati oggi possano tenersi comunque domani, una volta celebrati i funerali delle vittime di Emmanuel.

Aggiornamento ore 12.30

Paraguay Secondo giorno di manifestazioni di piazza in Paraguay. La folla sfida lo stato di emergenza e ritorna a invocare le dimissioni del presidente Macchi mentre la polizia continua con la repressione. I manifestanti gridano slogan. La polizia risponde con lacrimogeni, manganelli e pallottole di gomma. Ieri, durante gli scontri di piazza, due persone erano rimaste uccise e 53 ferite. E gli arresti hanno quasi raggiunto quota trecento. Secondo il quotidiano Abc, il governo dopo la proclamazione dello stato di emergenza, ha arrestato 297 persone. Le norme consentono del resto arresti immediati. È sufficiente che "una persona sia sorpresa a partecipare ai fatti che hanno motivato la proclamazione dello stato di emergenza" per rendere legittimo l'arresto. Continuano però le polemiche sulla mossa di Macchi. Lo stato di emergenza può essere proclamato - secondo la legge - solo da eventi che rappresentano "un imminente pericolo per la costituzione". E non tutti sembrano disposti a condividere la tesi di Macchi che per le proteste invece continua a parlare di "vandalismo politico" e di tentativo di "golpe". Un golpe orchestrato a distanza, questa l'ipotesi, dal generale Lino Oviedo.

Italia I lavoratori dello stabilimento Alfa Romeo di Arese hanno bloccato questa mattina la Statale Varesina nei pressi di Garbagnate Milanese, in segno di protesta per la situazione d'incertezza che si e' venuta a creare all'interno dell'azienda. Il corteo si e' mosso dallo stabilimento di Arese alle 9.30 e dopo circa tre chilometri di percorso ha raggiunto l' incrocio di Santa Maria Rossa di Garbagnate, bloccando completamente il traffico per Varese e per Milano. Sul posto sono intervenute pattuglie dei carabinieri, polizia municipale e polizia stradale, che hanno cercato di deviare il traffico lungo strade alternative. Ora il blocco e' stato tolto. Lo sciopero, che rientra in un pacchetto di tre ore indetto dai metalmeccanici, e' stato organizzato dai sindacati dell' Alfa Romeo per la difesa dell' occupazione e il rilancio dello stabilimento aresino. Dall' incontro che si terra' il 23 luglio prossimo a Roma con il Governo - ha detto Maria Sciancati della Fiom - attendiamo proposte serie sul salvataggio dell' Alfa. Se cio' non avverra' la lotta continuera' e sara' dura. Non accettiamo compromessi ma solamente proposte serie. Sui ventilati tagli, che potrebbero partire gia' dal mese di settembre nello stabilimento automobilistico, Renzo Canavesi dello Slai-Cobas ha affermato che l' Alfa e' l' unico polo produttivo del gruppo Fiat in attivo. E' molto importante, in questo momento, la collaborazione tra tutti i sindacati. Alla manifestazione hanno partecipato, oltre ai Cobas, anche i sindacati unitari.

INDIA-PAKISTAN - Prosegue lo stillicidio di morti in Kashmir, lo Stato indiano a maggioranza musulmana conteso dal Pakistan, che da mesi tiene le due potenze nucleari sull’orlo di una guerra. Sono almeno 3 le vittime e 6 i feriti a causa di un’esplosione avvenuta nella zona indiana della regione. La deflagrazione, secondo fonti giornalistiche locali, si è verificata a Ashmuqam, un’ottantina di chilometri a sud della capitale Srinagar (capitale estiva dello Stato di Jammu e Kashmir), in un accampamento dove si trovavano sostenitori del governo indiano. Il luogo dell’attentato si trova vicino a una strada dove ogni anno transitano migliaia di pellegrini indù che si dirigono a Amarnath, luogo sacro incuneato tra le montagne, dove i fedeli si recano soprattutto nei mesi di luglio e agosto. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto a pochi giorni dalla strage compiuta sabato scorso, a Jammu, che hanno provocato 28 morti nelle strade di un quartiere indù.

GERMANIA -BERLINO, ALTA CORTE RESPINGE RICORSO LAENDER CONSERVATORI I matrimoni fra omosessuali in Germania sono legittimi e compatibili con la costituzione. Lo ha stabilito oggi la Corte costituzionale, che ha respinto un ricorso presentato dai Laender di Baviera (sud), Sassonia (est) e Turingia (est), tutti e tre guidati da governi conservatori Cdu o Csu. La nuova legge sulle coppie gay era entrata in vigore il primo agosto 2001. Per i Laender conservatori tale normativa tuttavia sarebbe in contrasto con la costituzione, che garantisce una particolare tutela al matrimonio e alla famiglia. I giudici dell'Alta Corte hanno stabilito invece oggi che la nuova legge e' del tutto compatibile con tale tutela del matrimonio. Le persone sposate infatti non vengono in alcun modo danneggiate o influenzate in qualche modo nei loro diritti di tutela dall'esistenza delle unioni omosessuali. I due istituti, per l'Alta Corte, non sono in competizione l'uno con l'altro. La legge in vigore da un anno - duramente osteggiata anche dalle chiese cattolica e protestante - prevede una serie di diritti-doveri per i coniugi gay: dal nome comune agli alimenti, dall'eredita' alla previdenza e all'assicurazione. Le coppie gay tuttavia non possono adottare bambini, cosa questa consentita a livello singolo per lesbiche e gay.

- MOSCA, 17 LUG - La Russia, a differenza degli Usa, ritiene che rimuovere Saddam Hussein dal potere non costituisca una necessita per risolvere il problema iracheno. Lo ha ribadito oggi il ministro degli esteri russo Igor Ivanov, citato dai media russi a New York. Parlando al termine della riunione del 'Quartetto' dedicata alla crisi israelo-palestinese e di un successivo incontro bilaterale col segretario di Stato americano Colin Powell (durante il quale si e' parlato anche di Iraq), Ivanov ha confermato la posizione ufficiale di Mosca. Se i piani militari relativi all'Iraq saranno attuati, questo complichera' ulteriormente la situazione del conflitto israelo-palestinese, quella nell'area del Golfo e in generale il clima in Medio oriente, ha detto il capo della diplomazia russa. Secondo Ivanov, il negoziato politico per convincere Baghdad ad accettare la ripresa dei controlli suoi suoi arsenali resta difficile, ma e' lontano dall'aver esaurito le sue possibilita' . L'Iraq - ha concluso il ministro russo - deve accettare il ritorno degli ispettori dell'Onu, ma se questi concluderanno che Baghdad non produce armi di distruzione di massa, le sanzioni dovranno essere abolite. Parlando a Mosca, l'ambasciatore iracheno in Russia, Abbas Khalaf, ha ripetuto ancora una volta che Baghdad e' pronta a difendersi da un'aggressione americana e ha sostenuto che il dialogo tra Iraq e Onu non e' fallito, ma anzi ha prodotto di recente alcuni progressi.

La Spagna ha ripreso possesso dell'isolotto della discordia che negli ultimi giorni ha provocato scintille tra Madrid e Rabat. Durante la notte, un contingente di militari spagnoli ha riconquistato i 13 ettari circondati dal mare (che gli iberici chiamano Perejil e i marocchini Leila) situati proprio di fronte a Ceuta, enclave spagnola lungo la costa marocchina. Secondo fonti ufficiali spagnole, durante l'operazione non si sono registrati incidenti. Il prestigioso quotidiano spagnolo 'El mundo' questa mattina nella sua edizione on-line sottolinea che all'operazione hanno partecipato uomini delle forze speciali. L'azione delle teste di cuoio spagnole sarebbe stata appoggiata da unità navali e da aerei da combattimento F18, decollati da svariate basi aeree del Paese. I sette soldati marocchini che occupavano Leila si trovano al momento nelle strutture militari di Ceuta e saranno riconsegnati alle autorità di Rabat nelle prossime ore.

INTERNI

POTENZA, 17 LUG - La Fiom del potentino, in una nota, ha definito illogico l' aumento di produzione di 36 autovetture al giorno nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat e la decisione di fare quattro settimane di ferie e una di cassa integrazione per ridurre la produzione a causa della crisi del mercato dell' auto. La Fiom, inoltre, ha contestato l' accordo sottoscritto da Fim, Uil e Fismic sulle quattro settimane di ferie consecutive ad agosto che sottrae ai lavoratori il diritto di decidere sulla quarta settimana di ferie secondo i propri impegni e desideri.

Napoli, 17 lug. - (Adnkronos) - Una quarantina di persone ha bloccato stamane la circolazione lungo la direttrice che da Fuorigrotta porta a Piazza Vittoria (zona Mergellina), a Napoli, provocando numerosi disagi ai mezzi di trasporto provati e pubblici. La manifestazione e' nata dalla protesta di un gruppo di cittadini di Castellammare, che chiedono di essere ricevuti dal sub commissario per lo smaltimento dei rifiuti Paolucci per questioni legate al pagamento di bollette. Una parte delle circa 100 persone che sostavano davanti agli uffici della Regione si e' stancata dell'attesa e delle lungaggini frapposte per essere ricevute e ha inscenato una manifestazione di protesta invadendo la strada.

gror170702 (last edited 2008-06-26 10:06:48 by anonymous)