dani, salvo e massimo salutano

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ESTERI

Praga

Comincierà domani il vertice nato a praga, ma già da giorni l'intera città è sotto controllo. A praga difatti si sono dati appuntamento movimenti e associazioni da tutta europa, per dire un no chiaro alla guerra propstettata da Bush, e di cuii dovrà discutere il vertice stesso. Dopo le minacce dei giorni scorsi, nella mattinata di oggi è stato sgomberato il centro di convergenza, luogo di appuntamento e accoglienza per tutti i manifestanti. La stessa mattina, il compagno che aveva preso il locale in affitto, è stato chiamato dal capo del CKD, l'azienda padrone del locale, dicendogli che si doveva recare immediatamente agli uffici dell'azienda. Appena arrivato, è stato notificato che il Centro avrebbe dovuto sgomberare il locale dal momento che la presenza dei manifestanti antiNATO 'era nociva alla reputazione dell'azienda'. Lo sgombero avviene sotto gli occhi di un gran numero di sbirri in tenuta anti-sommossa. Bisogna anche notare che il Centro di convergenza è stato sempre sotto controllo degli sbirri sin da quando hanno scoperto la sua esistenza. Ieri, una decina di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno blocato la strada di accesso al centro, identificando e filmando ognuno che ci si recava. Era stato vietato ai giornalisti accedervi. Le mobilitazioni sono cominciate da diversi giorni, e per domani è prevista la grande manifestazione, che attraverserà la città

Nato

Le président américain George W. Bush a relancé mercredi à Prague, avant même l'ouverture du sommet de l'Otan, sa campagne contre l'Irak en demandant à ses alliés de l'Alliance atlantique de le soutenir dans le cas d'une nouvelle guerre du Golfe."Si la décision est prise d'utiliser la force armée (contre l'Irak), nous consulterons nos amis et nous espérons que nos amis se joindront à nous", a-t-il déclaré mercredi lors d'une conférence de presse à Prague à l'issue d'une recontre avec le président tchèque Vaclav Havel.Absente de l'agenda officiel de ce sommet historique consacré, entre autres, à l'élargissement de l'Alliance à sept nouveaux pays, l'Irak a néanmoins fait une entrée en force à Prague. M. Bush n'avait pas fait mystère, dès son arrivée mardi soir dans la capitale tchèque, de son intérêt à discuter de l'Irak avec ses alliés de l'Otan.Si l'Irak refuse de désarmer, "nous conduirons alors une coalition pour le désarmer, et j'espère, bien sûr, que nos amis de l'Otan nous rejoindront", avait-il affirmé dans un entretien avec la télévision tchèque.Le sommet devrait donc publier une déclaration de soutien à la résolution des Nations Unies sur le désarmement de l'Irak, a-t-on indiqué dès mardi de source proche du gouvernement allemand.La déclaration en préparation ne devrait toutefois pas contraindre à titre individuel des membres de l'Otan à mettre en oeuvre la résolution 1441 de l'ONU par des moyens militaires le cas échéant, a laissé entendre un haut responsable du gouvernement.L'Allemagne a clairement signifié qu'elle ne participerait pas à une intervention militaire en Irak, même avec mandat de l'ONU, une position qui a refroidi ses relations avec les Etats-Unis.Interrogé à ce propos mercredi, M. Bush a insisté sur le fait que chaque pays devait décider lui-même quel rôle il allait jouer. "C'est une décision que chaque pays doit prendre, pour décider comment, si et quand ils veulent participer et comment ils choisissent de participer", a-t-il affirmé.La France a également fait part de son refus à soutenir à Prague le principe d'une opération militaire. Paris est favorable à un soutien du sommet de l'Otan à la résolution 1441, mais est hostile à toute décision sur une contribution de l'Alliance à une éventuelle intervention militaire, selon un porte-parole de la présidence française.Le sommet de l'Otan, qui s'ouvre officiellement jeudi, sera précédé par un dîner de gala mercredi soir entre les 19 chefs d'Etat et de gouvernement membres de l'Alliance.

Iraq

Continuano intanto i preparativi per il lavoro degli ispettori, che giungeranno ufficialmente a bagdad la prossima settimana. I tempi imposti dalla risoluzione sono però strettissimi, come già alcuni degli ispettori hanno fato notare. A chi gli chiedeva come sara' possibile che Baghdad metta a punto un rapporto cosi' dettagliato in poco piu' di due setimane, il capo degli ispettori Onu ha risposto di essere fiducioso, nonostante qualche riserva espressa dagli iracheni: "(Le autorita' di Baghdad) sono preoccupati soprattutto - ha spiegato Blix - sulla relazione delle industrie per uso civile, come quelle chimiche, molto numerose in Iraq. Ma non ho dubbi che il rapporto ci sara'". Blix ha comunque ripetuto che la risoluzione 1441 dell'Onu offre un'occasione per evitare la guerra: "Mi auguro - ha detto -che venga colta da tutti". Con Blix, e' ritornato a Cipro, anche il capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, Mohamed El Baradei, insieme a un gruppo di tecnici; ma il grosso della task force di esperti giunta a Baghdad nei giorni scorsi e' rimasta nella capitale irachena per approntare le strutture logistiche che saranno utilizzate quando cominceranno le ispezioni vere e proprie.

Palestina

-Hamas puo' ricorrere a tutte le forme di resistenza (contro l'occupazione israeliana), compresi gli attacchi suicidi-, ma puo' anche modificare le sue tattiche, a seconda dell'interesse: lo ha dichiarato il capo dell'ufficio politico del movimento radicale islamico palestinese, Khaled Meshaal, in un'intervista sul quotidiano arabo 'Al-Hayat'. -Al momento - ha aggiunto - non ci sono cambiamenti nella politica del movimento, basata sulla prosecuzione della resistenza in tutte le sue forme, ivi compresi gli attentati suicidi-. Meshaal ha poi smentito l'esistenza di un 'accordo segreto' fra Hamas e al Fatah - il movimento politico del presidente palestinese Yasser Arafat - anche se si sono tenute discussione fra i due movimenti, nei quali era stata anche evocata l'ipotesi di una sospensione per tre mesi degli attentati suicidi. -La filosofia dei 'fratelli' di al Fatah o dell'Autorita' palestinese - dichiara ancora Meshaal su 'Al Hayat' - (prevede) che certi piani, come la 'tabella di marcia' americana (del processo di pace) esigono un periodo di calma per essere applicate sul campo. Ma noi - ha continuato l'esponente di Hamas - la pensiamo diversamente: tali iniziative non solo sono poco serie e non comportano garanzie, ma sono anche ingiuste nei confronti del nostro popolo e sono sempre favorevoli alla 'entita' sionista' (come i radicali palestinesi chiamano Israele, ndr). Obiettivo strategico di Hamas, ha concluso Meshaal, e' la liberazione dei territori (palestinesi) occupati nel 1948- Si verificvherà dunque la posizione di Hamas anche rispetto al prossimo governo isareliano, che verrà votato tra pochi mesi. Intanto si sono concluse le elezioni interne laburiste, che hanno visto la viittoria dell'ala morbida del partito, quella che si oopponeva alla presenza dei laburisti nel governo sharon Il nuovo leader laburista, Amram Mitzna, ha reso noto che se, sara' eletto primo ministro nelle elezioni del 28 gennaio e si rendera' conto che non potra' raggiungere un accordo di pace con i palestinesi, Israele costruira' una linea di sicurezza con la Cisgiordania. E ha aggiunto che, se diventera' premier, ordinera' lo sgombero delle colonie a Gaza e riannodera' il dialogo con i palestinesi senza condizioni. I sondaggi dicono che la 'colomba' dei laburisti sara' sbaragliato dal candidato del Likud, che con ogni probabilita' sara' il premier uscente (Ariel Sharon deve ancora ottenere l'investitura nelle primarie, 28 novembre, in cui si trova di fronte alla sfida dell'ex premier Benyamin Netanyahu). Sharon ha gia' detto che, se vincera' le elezioni, invitera' il partito laburista a formare il nuovo governo; ma Mitzna ha risposto che rifiutera' l'invito se il primo ministro non adottera' una posizione chiara rispetto al processo di pace e alla creazione dello Stato palestinese. Un processo di pace che, pero', per il momento langue: la recente visita dell'ultimo inviato statunitense, David Satterfield, e' stata praticamente ignorata dal governo israeliana; sul tappeto, c'e' ancora la possibilita' di deportare Arafat, mentre l'ipotesi di creare uno Stato palestinese si profila sempre piu' lontana per la frammentazione del territorio e la mancanza di volonta' da parte del governo israeliano

Un palestinese e' rimasto ucciso e un altro ferito dall'esplosione di un ordigno che pare stessero preparando, riferisce la radio israeliana. L'episodio e' avvenuto nel villaggio di Ilar nei pressi di Tulkarem. Poco prima, i soldati israeliani avevano ferito un presunto militante palestinese che, secondo fonti militari israeliane, aveva lanciato una bottiglia incendiaria contro una pattuglia. Nella citta' cisgiordana, sotto coprifuoco, la tensione e' altissima dopo l'incursione israeliana di ieri in cui sono rimasti uccisi sei palestinesi e altri nove sono stati feriti. In mattinata, in varie localita' della Cisgiordania, le forze israeliane hanno arrestato 42 palestinesi, sei dei quali a Hebron, dove i soldati hanno occupato il politecnico.

ITALIA

Arresti

Continuano in tutta italia le mobilitazioni per la libertà dei compagni e delle compagne arrestate la scorsa settimana. Oggi a roma, alle 17, si svolgerà un presidio davanti al centro sociale occupato acrobax. Intanto, sempre più numerose le adesioni che arrivano alla manifestazione di sabato. Dopo la disponibilità data dall'amministrazione di Cosenza, anche la fiom oggi ha dato la sua conferma, affermando di sentirsi parte integrante del movimento. .'La Fiom - afferma Sinopoli - denunica il clima torbido, che si e' tentato di creare con gli arresti dei giorni scorsi, ma la risposta del Movimento in tantissime citta' italiane e della Calabria, l'ultima delle quali ieri, a Catanzaro, e' stata forte, determinata, democratica. Forse qualcuno ha avuto paura della saldatura tra Movimenti No Global e classe operaia. Non e' stato un caso - sostiene Mario Sinopoli - che gli operai Fiat, in lotta contro i licenziamenti di massa, operati dall'azienda di Torino, hanno aperto il corteo della grande manifestazione di Firenze. Non consentiremo che il conflitto sociale, grande e imponente, di questi mesi, venga trasformato in una questione di ordine pubblico. La lotta per i diritti, a partire da quelli per il lavoro e quella per un altro mondo possibile, sono due facce della stessa medaglia.

L'Arci invita a mettersi in viaggio, da tutta Italia, per raggiungere Cosenza in occasione dell' assemblea nazionale di venerdi' e per la manifestazione di sabato. Due giorni di nuovo insieme, dopo Firenze - spiega in una nota - per chiedere la liberazione immediata dei no-global arrestati e ancora in isolamento, per dare solidarieta' a un movimento che da due anni e' messo ingiustamente sotto accusa, per difendere la democrazia nel nostro Paese, per chiedere pulizia e trasparenza negli apparati dello Stato. Il movimento che chiede un mondo diverso - afferma l'Arci - sta crescendo, conquista consensi, puo' cambiare il mondo e la politica con la forza grande e pacifica della partecipazione, con le pratiche della cittadinanza attiva. E' un movimento - conclude - che, nessuno si illuda, non si arresta.

Perquise

Contestualmente al decreto di perquisizione, e' stato consegnato a De Bonis e alle altre due persone un avviso di garanzia, firmato dal sostituto procuratore Fiordalisi, in cui si ipotizza il reato di coltivazione e detenzione di stupefacenti, relativamente al sequestro di quattro piantine di marijuana trovate il 15 novembre scorso, nel magazzino M dell'universita' di Arcavacata, durante le perquisizioni fatte nel corso dell'operazione che ha portato a 20 arresti. Secondo quanto riferito da De Bonis, i carabinieri che stamani hanno effettuato la perquisizione cercavano le chiavi del magazzino. Nulla sarebbe stato sequestrato (COMUNICATO)

Silvano

Il 27 Settembre, a Torino, la prima sezione penale della corte d'appello avrebbe dovuto esprimere una valutazione sul caso di Silvano Pellissero, l'unico sopravvissuto dei tre anarchici accusati di essere parte della mitologica banda dei "Lupi Grigi", ecoterroristi che avrebbero sferrato micidiali attacchi contro i canteri del TAV/TAC. Un'impianto accusatorio che ricorda quello di questi giorni a danni di altri "sovversivi", anche questo infarcito di teorie, legami e fantasiose organizzazioni mai provati e mai provabili. Dopo i processi di primo grado e di appello svoltosi a Torino, dove giudici conniventi con la montatura accusatoria non hanno fatto altro che convalidare le accuse di terrorismo dei PM, la corte di cassazione a Roma ha annullato la condanna smontando il castello di carte messo in piedi dal tristemente famoso Maurizio Laudi. Un castello di carte che ha portato alla morte Sole e Baleno, gli altri due imputati, schiacciati dalle accuse rivelatesi false, e che ora rischia di ripresentarsi sulla scena col ritorno degli atti a Torino, in mano allo stesso circoletto di amici che tanto ha lavorato, a stretto contatto con giornalisti e ROS, per dargli credibilità.

Il processo e' pero' stato rimandato al 20/11, data per la quale e' stato organizzato un presidio-colazione per le ore 9.00 davanti al palazzo di giustizia.

Fiat I binari della stazione ferroviaria di Termini Imerese sono stati bloccati da un gruppo di donne che manifestano contro la chiusura dello stabilimento Fiat. Il traffico ferroviario è per il momento bloccato. Poco fa il coordinamento delle donne ha tolto il blocco nella stazione ferroviaria.

-Credo che anche una parte dei Ds e del centrosinistra non abbia ancora chiaro cosa significhi per Termini Imerese e per la Sicilia la chiusura della fabbrica-. Lo ha detto la leader del Coordinamento donne della Fiat, Silvana Bova, dopo il blocco ferroviario di questa mattina. -Sappiamo che tutti sono contro la chiusura dello stabilimento - ha aggiunto - ma vorremmo il massimo sforzo propositivo per trovare soluzioni concrete che aiutino i nostri mariti e salvino l' industria dell' auto, a prescindere dalla famiglia Agnelli. La verita' e' che finora non si e' fatto nulla, persino Prodi ha osservato che la Commissione europea non ha aperto alcun dossier sulla Fiat perche' nessuno dall' Italia ha posto il problema-. Il Coordinamento delle donne ha rimosso i blocchi ferroviari per organizzare il viaggio di circa 250 operai che stasera partiranno con cinque pullman diretti allo stabilimento di Melfi, dove domani e' previsto un sit-in davanti ai cancelli della Fiat. -Credo che anche una parte dei Ds e del centrosinistra non abbia ancora chiaro cosa significhi per Termini Imerese e per la Sicilia la chiusura della fabbrica-. Lo ha detto la leader del Coordinamento donne della Fiat, Silvana Bova, dopo il blocco ferroviario di questa mattina. -Sappiamo che tutti sono contro la chiusura dello stabilimento - ha aggiunto - ma vorremmo il massimo sforzo propositivo per trovare soluzioni concrete che aiutino i nostri mariti e salvino l' industria dell' auto, a prescindere dalla famiglia Agnelli. La verita' e' che finora non si e' fatto nulla, persino Prodi ha osservato che la Commissione europea non ha aperto alcun dossier sulla Fiat perche' nessuno dall' Italia ha posto il problema-. Il Coordinamento delle donne ha rimosso i blocchi ferroviari per organizzare il viaggio di circa 250 operai che stasera partiranno con cinque pullman diretti allo stabilimento di Melfi, dove domani e' previsto un sit-in davanti ai cancelli della Fiat.

G.R. ore 9,30

Baghdad, 22:45 Iraq, quattro i feriti nel raid Usa-Gb di ieri Quattro iracheni sono stati feriti ieri nei raid aerei americani e britannici nel sud del paese. Lo ha detto oggi un portavoce militare iracheno. "Quattro cittadini iracheni - ha precisato il portavoce - sono rimasti feriti ieri nei bombardamenti compiuti da aerei nemici contro installazioni civili nelle province di Wasset e Zi-Qar", situate rispettivamente a 170 e 370 chilometri a sud di Baghdad. Il portavoce ha aggiunto che le batterie di missili e la contraerea hanno respinto gli aerei nemici costringendoli a riguadagnare le loro basi in Arabia Saudita e Kuwait". "Altri aerei americani e britannici, ha precisato, "sono fuggiti oggi verso le loro basi in Turchia sotto il tiro delle batterie della contraerea mentre effettuavano dei raid sul nord dell'Iraq". Incidenti quasi quotidiani oppongono l'Iraq a aerei da combattimento americani e britannici che sorvolano le no fly zones imposte da Usa e Gb dopo la guerra del Golfo. L'Iraq non riconosce le due zone e l'Onu non le ha ratificate.

IRAQ - L'ispettore capo dell'Onu incaricato di verificare il disarmo in Iraq, Hans Blix, ha dichiarato al suo arrivo a Cipro di aver ricevuto assicurazioni di piena collaborazione con le ispezioni dai rappresentanti del governo di Baghdad. Abbiamo avuto proficui colloqui con i rappresentanti del governo iracheno - ha dichiarato Blix ai giornalisti all'aeroporto di Larnaca - e loro ci hanno assicurato che adempiranno pienamente alla risoluzione (dell'Onu) e collaboreranno con noi. E' stata quindi una visita costruttiva. Loro (i funzionari iracheni) hanno detto chiaramente che faranno tutto il possibile per collaborare, ha aggiunto Mohamed El Baradei, l'ispettore egiziano dell'Aiea (l'Agenzia internazionale per l'energia atomica) che ha accompagnato Blix nella prima visita in Iraq.

ISRAELE: MITZNA HA VINTO CON AMPIA MAGGIORANZA Gerusalemme, 20 nov. - I risultati ufficiali delle primarie del Partito Laburista israeliano confermano l'ampia vittoria ottenuta dal sindaco di Haifa ed ex generale, Amram Mitzna, sul leader uscente, Binyamin Ben-Eliezer. Il nuovo leader del Partito Laburista israeliano, Mitzna, ha ottenuto il 53,9 per cento dei voti degli iscritti, mentre il suo principale avversario, Ben-Eliezer, ha guadagnato il 38,17 per cento; al terzo candidato in lizza, il socialdemocratico Haim Ramon, e' andato il 7,24 per cento delle schede. Mitzna, che era il favorito in tutti i sondaggi, stamane ha offerto a Ben-Eliezer di occupare il secondo posto della lista dei laburisti nelle elezioni generali previste per il prossimo 28 gennaio e ha rivolto al partito un appello all'unita' per battere la destra nazionalista. Giovedi' si riunira' la Convenzione nazionale del partito per decidere in che modo saranno prescelti i 120 membri - tanti quanti il numero di seggi della Knesset - che comporranno la lista elettorale nel cruciale voto di gennaio, nelle quali peraltro i sondaggi prevedono una schiacciante vittoria del blocco populista di destra, il Likud del primo ministro, Ariel Sharon.

ECUADOR: PRESIDENZIALI, EX LEADER RIVOLTA IN TESTA SU MAGNATE BANANE - Quito, 20 nov. - Noboa promette all'Ecuador un fiume di investimenti e di trasformare il Paese - che non si e' ancora ripreso da una grave crisi dovuta al crack della banche nel 1999 - in una zona "duty-free". Gutierrez aveva guidato una rivolta popolare di indios e ufficiali di medio rango dell'esercito che nel 2000 aveva provocato le dimissioni del presidente Jamil Mahuad, sostituito per i rimanenti due anni del mandato dal vicepresidente Gustavo Noboa. E' sostenuto dagli indios, dai sindacati e dai gruppi dell'estrema sinistra compresi i maoisti e promette di mettere fine all'endemica corruzione che afflige il Paese. Si e' impegnato inoltre a negoziare un prestito con il Fondo Monetario Internazionale per sostenere l'economia. Gli analisti sostengono che l'Ecuador subira' probabilmente un crisi di liquidita' nel 2003 e ha disperatamente bisogno del sostengo del FMI. Ma il fronte che sostiene Gutierrez e' fortemente contrario alle politiche del Fondo, come le privatizzazioni. Si profila dunque una fase di forte instabilita' in cui Gutierrez, se verra' eletto, difficilmente potra' mantenere le sue promesse, specie se non riuscira' ad ottenere il sostegno del parlamento, tuttora dominato dai partiti tradizionali.

Baghdad, 22:45 Iraq, quattro i feriti nel raid Usa-Gb di ieri Quattro iracheni sono stati feriti ieri nei raid aerei americani e britannici nel sud del paese. Lo ha detto oggi un portavoce militare iracheno. "Quattro cittadini iracheni - ha precisato il portavoce - sono rimasti feriti ieri nei bombardamenti compiuti da aerei nemici contro installazioni civili nelle province di Wasset e Zi-Qar", situate rispettivamente a 170 e 370 chilometri a sud di Baghdad. Il portavoce ha aggiunto che le batterie di missili e la contraerea hanno respinto gli aerei nemici costringendoli a riguadagnare le loro basi in Arabia Saudita e Kuwait". "Altri aerei americani e britannici, ha precisato, "sono fuggiti oggi verso le loro basi in Turchia sotto il tiro delle batterie della contraerea mentre effettuavano dei raid sul nord dell'Iraq". Incidenti quasi quotidiani oppongono l'Iraq a aerei da combattimento americani e britannici che sorvolano le no fly zones imposte da Usa e Gb dopo la guerra del Golfo. L'Iraq non riconosce le due zone e l'Onu non le ha ratificate.

ITALIA - Roma, 20 nov - L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che alle ore 03,31 si e' verificata una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 localizzata nel Mar Tirreno meridionale a circa 10 chilometri dalla costa di fronte Capo d'Orlando (Me); le localita' piu' vicine all'epicentro sono: Brolo, Capo d'Orlando, Piraino, Gioiosa Marea, Naso. La Sala Operativa del Dipartimento della Protezione Civile sta effettuando una serie di controlli presso i locali Comandi dei Carabinieri e la Sala Operativa dei VV.F.. Secondo quanto appreso la scossa e' stata avvertita dalla popolazione. Fino a questo momento non si segnalano danni a persone e/o cose. cs/cam/arg 200902 NOV

G. R. ore 13.00

IRAN - Il clima politico in Iran si fa sempre più caldo. Mentre gli studenti continuano a manifestare contro la pena di morte inflitta al professor Hashem Aghajari, ritenuto colpevole di ‘gravi offese alla religione islamica’, due importanti leader riformisti scendono in campo con durezza contro i conservatori. Reza Katami, vice presidente del parlamento, segretario del più influente partito riformista, ma anche fratello del presidente iraniano Mohammad Khatami ha dichiarato: “Se due leggi approvate dal Parlamento saranno bocciate dal Consiglio dei Guardiani proporremo un referendum nazionale”. Si riferisce a due importanti provvedimenti. Il primo limita il potere Consiglio dei Guardiani (la corte costituzionale, dominata dai conservatori) di selezionare i candidati alle elezioni. Il secondo permette al presidente di intervenire sulle decisioni degli altri poteri costituzionali qualora le ritenesse in conflitto con la Costituzione. Le leggi una volta al vaglio del Consiglio dei Guardiani, la cui decisione non sembra poter favorire i riformatori proprio per la prevalente tendenza conservatrice dell’organo costituzionale, potrebbero essere cassate. D’accordo sul referendum si è dichiarato Mohsen Miramadi, presidente della commissione esteri dell’assemblea. Intervistato dal quotidiano 'Aftab-e Yazd' ha detto: “Se non possiamo rispondere alle attese del popolo, non c'è motivo di rimanere al governo”. Intanto migliaia di studenti manifestano in numerose università del Paese. I miliziani conservatori attaccano i giovani da alcuni giorni e ieri si sono avuti altri feriti, tra cui anche delle donne. La polizia mantiene un profilo che sembra appoggiare i conservatori. In alcuni casi cingendo d’assedio gli atenei ed impedendo ad altri di unirsi alla protesta, in altri arrestando i contestatori. Un fatto di rilievo è una iniziativa organizzata da ‘adulti’ in una piazza della capitale Teheran, dove anche anziani hanno tentato di riunirsi. In questo caso, secondo quanto riferisce il 'Seda-ye Edalat', la polizia ha sciolto l’assembramento ed arrestato alcuni partecipanti.

ITALIA Crotone, 12:04 Immigrazione, sbarcati 171 clandestini

171 migranti a bordo di un barcone di legno ha attraccato stamani al porto di Crotone. L'imbarcazione, priva di bandiera, era stata avvistata ieri sera nelle acque calabresi da un aereo della marina militare italiana. Si tratta di 143 uomini, 19 donne e 9 minori sono tutti di varie regioni africane: somali, eritrei, liberiani; le loro condizioni di salute sono complessivamente buone. Secondo le prime testimonianze hanno iniziato il viaggio almeno nove giorni fa su una nave con altri migranti per poi essere trasbordati sulla barca da pesca che è stata agganciata ieri sera dalla corvetta della marina militare Fenicia a 65 miglia da Capo Spartivento, in provincia di Reggio Calabria. Dopo le operazioni di sbarco e di identificazione, alla quale hanno preso parte guardia di finanza, carabinieri, polizia e associazioni di volontariato, i migranti sono stati trasportati con tre pullman, predisposti dalla prefettura di Crotone, al campo di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. Una decina di persone sono state fermate dalle forze di polizia per essere interrogate con la giustificazione di stabilire se tra di esse ci siano gli scafisti o se comunque siano in grado di fornire indicazioni utili per arrivare alla loro individuazione.

Fiat, donne occupano binari stazione ferroviaria Termini Imerese, I binari della stazione ferroviaria di Termini Imerese sono stati bloccati da un gruppo di donne che manifestano contro la chiusura dello stabilimento Fiat. Il traffico ferroviario è per il momento bloccato. Poco fa il coordinamento delle donne ha tolto il blocco nella stazione ferroviaria.

Processo Pelissero Forse l'ultima puntata del processo a Silvano Pellissero 19/11/2002

Fine della farsa?

Il 27 Settembre, a Torino, la prima sezione penale della corte d'appello avrebbe dovuto esprimere una valutazione sul caso di Silvano Pellissero, l'unico sopravvissuto dei tre anarchici accusati di essere parte della mitologica banda dei "Lupi Grigi", ecoterroristi che avrebbero sferrato micidiali attacchi contro i canteri del TAV/TAC. Un'impianto accusatorio che ricorda quello di questi giorni a danni di altri "sovversivi", anche questo infarcito di teorie, legami e fantasiose organizzazioni mai provati e mai provabili. Dopo i processi di primo grado e di appello svoltosi a Torino, dove giudici conniventi con la montatura accusatoria non hanno fatto altro che convalidare le accuse di terrorismo dei PM, la corte di cassazione a Roma ha annullato la condanna smontando il castello di carte messo in piedi dal tristemente famoso Maurizio Laudi. Un castello di carte che ha portato alla morte Sole e Baleno, gli altri due imputati, schiacciati dalle accuse rivelatesi false, e che ora rischia di ripresentarsi sulla scena col ritorno degli atti a Torino, in mano allo stesso circoletto di amici che tanto ha lavorato, a stretto contatto con giornalisti e ROS, per dargli credibilità.

Il processo e' pero' stato rimandato al 20/11, data per la quale e' stato organizzato un presidio-colazione per le ore 9.00 davanti al palazzo di giustizia.

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