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Ecuador - La popolazione di Riobamba (170 chilometri a sud di Quito) non si è ancora ripresa dallo shock provocato dalle esplosioni a catena verificatesi mercoledì in un deposito di munizioni di una base militare, mentre col passare delle ore giungono altre drammatiche notizie. Fonti della Croce Rossa Ecuadoriana (Cre) hanno riferito che il bilancio delle detonazioni, ancora provvisorio, è di sette morti e almeno duecento feriti. La stampa locale parla invece di oltre 500 persone con lesioni più o meno gravi. Ma a preoccupare di più è la sorte di oltre 270 bambini che al momento dell’incidente si trovavano a scuola o a giocare in strada nei pressi della caserma della Brigata ‘Galapagos’ dell’esercito. Le famiglie continuano affannosamente a cercarli con l’aiuto dei soccorritori impegnati a rimuovere le macerie delle decine di edifici coinvolti dalle deflagrazioni e in parte distrutti. Oltre due terzi dei circa 150mila abitanti della località, a grande maggioranza indigena, sono fuggiti dal centro abitato per il pericolo che diversi ordigni ancora inesplosi possano scoppiare

Gror ore 13.00. Baci

Mondo

Ecuador - La popolazione di Riobamba (170 chilometri a sud di Quito) non si è ancora ripresa dallo shock provocato dalle esplosioni a catena verificatesi mercoledì in un deposito di munizioni di una base militare, mentre col passare delle ore giungono altre drammatiche notizie. Fonti della Croce Rossa Ecuadoriana (Cre) hanno riferito che il bilancio delle detonazioni, ancora provvisorio, è di sette morti e almeno duecento feriti. La stampa locale parla invece di oltre 500 persone con lesioni più o meno gravi. Ma a preoccupare di più è la sorte di oltre 270 bambini che al momento dell’incidente si trovavano a scuola o a giocare in strada nei pressi della caserma della Brigata ‘Galapagos’ dell’esercito. Le famiglie continuano affannosamente a cercarli con l’aiuto dei soccorritori impegnati a rimuovere le macerie delle decine di edifici coinvolti dalle deflagrazioni e in parte distrutti. Oltre due terzi dei circa 150mila abitanti della località, a grande maggioranza indigena, sono fuggiti dal centro abitato per il pericolo che diversi ordigni ancora inesplosi possano scoppiare

gror221102 (last edited 2008-06-26 10:00:32 by anonymous)