Differences between revisions 40 and 41
Revision 40 as of 2002-07-23 14:19:29
Size: 15929
Editor: anonymous
Comment: missing edit-log entry for this revision
Revision 41 as of 2002-07-23 14:42:23
Size: 16865
Editor: anonymous
Comment: missing edit-log entry for this revision
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 22: Line 22:
Oggi Arafat ha anche sollecitato una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Arafat ha anche annunciato che cancellerà tutti i contatti con israele, cominciati nella settimana scorsa. Intanto Di inusuale durezza e fermezza la condanna espressa dal segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, dopo l'attacco missilistico a Gaza citta'. "Israele", ha affermato il capo portavoce del palzzo di Vetro, Fred Eckhard, citando lo stesso Annan, "ha la responsabilita' legale e morale di adottare tutte le misure per evitare perdite di vite innocenti. Nell'utilizzare un missile contro un condominio residenziale", ha denunciato Eckahrd, "ha chiaramente omesso di fare cio'. Il segretario generale sollecita pertanto il governo israeliano a porre fine a simili iniziative, e a comportarsi in maniera tale da restare nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario". E tramite il suo responsabile per la politica estera e di difesa comune, Javier Solana, anche l'Unione Europea ha preso nettamente le distanze dal raid aereo israeliano di ieri sera a Gaza E accanto all’enorme ondata di indignazione e rabbia tra i palestinesi – che hanno proclamato per oggi il ‘giorno della collera’ - si è levata anche l’unanime condanna della comunità internazionale. Il ‘Palestine monitor’, piattaforma delle ong e delle associazioni palestinesi per i diritti umani, deplora il bombardamento israeliano attraverso le parole del suo presidente, il medico Mustafa Barghouthi: “Questo attacco giunge in un momento decisivo per la Palestina, a poche ore di distanza dalla decisione della leadership dei movimenti islamici e dell’Intifada di fermare gli attentati suicidi in Israele”. Non è la prima volta, secondo il “Palestine Monitor”, che Sharon conduce azioni militari mirate a provocare i palestinesi e a fermare ogni sforzo di compromesso che ponga fine alla spirale di violenza.
E oggi il presidente dell'autorità nazionale palestinese
Arafat ha anche sollecitato una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, annunciando inoltre che cancellerà tutti i contatti con israele, cominciati nella settimana scorsa. Intanto Di inusuale durezza e fermezza la condanna espressa dal segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, dopo l'attacco missilistico a Gaza citta'. "Israele", ha affermato il capo portavoce del palzzo di Vetro, Fred Eckhard, citando lo stesso Annan, "ha la responsabilita' legale e morale di adottare tutte le misure per evitare perdite di vite innocenti. Nell'utilizzare un missile contro un condominio residenziale", ha denunciato Eckahrd, "ha chiaramente omesso di fare cio'. Il segretario generale sollecita pertanto il governo israeliano a porre fine a simili iniziative, e a comportarsi in maniera tale da restare nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario". E tramite il suo responsabile per la politica estera e di difesa comune, Javier Solana, anche l'Unione Europea ha preso nettamente le distanze dal raid aereo israeliano di ieri sera a Gaza

Da Paula: ci ho messo le mani a partire dalle 14.48. Asì que por favor pongan-mettete quello che volete, siempre que sea interesante. Un beso atod@s. Hace calor.


Gr Serale di martedi 23 luglio - ore 19.30

SOMMARIO

Dal Mondo

PALESTINA - L'autorità nazionale palestinese denuncerà davanti alla Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità l'attacco missilistico israeliano di ieri a Gaza, costato la vita a 14 persone tra cui 8 bambini.

Argentina - Continuano le mobilitazioni dei disoccupati aregentini, che stanno manifestando con blocchi stradali per la rivendicaziione dei loro diritti. E ieri il Blocco Piquetero ha organizzato una mobilitazione contro il FMI. Inoltre sempre a Buenos Aires il giudice Bonadia, che ha ordinato l'arresto di ex dittatori e torturatori, ha ricevuto minacce di morte.

USA - Una legge dell'Arizona vieta ai siti che denunciano le condizioni dei detenuti e lottano contro la pena di morte di continuare a pubblicare news online. E minaccia i reclusi.

Dall'Italia

DAL MONDO

PALESTINA - L'autorità nazionale palestinese denuncerà davanti alla Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità l'attacco missilistico israeliano di ieri a Gaza. Il raid ha causato la morte di 14 persone, compresi otto bambini; tra questi ci sarebbero anche due dei figli del capo integralista palestinese di Hamas, nonche' la loro madre. Il numero totale dei feriti ammonterebbe a piu' di centocinquanta. E accanto all’enorme ondata di indignazione e rabbia tra i palestinesi – che hanno proclamato per oggi il ‘giorno della collera’ - si è levata anche l’unanime condanna della comunità internazionale. Il ‘Palestine monitor’, piattaforma delle ong e delle associazioni palestinesi per i diritti umani, deplora il bombardamento israeliano attraverso le parole del suo presidente, il medico Mustafa Barghouthi: “Questo attacco giunge in un momento decisivo per la Palestina, a poche ore di distanza dalla decisione della leadership dei movimenti islamici e dell’Intifada di fermare gli attentati suicidi in Israele”. Non è la prima volta, secondo il “Palestine Monitor”, che Sharon conduce azioni militari mirate a provocare i palestinesi e a fermare ogni sforzo di compromesso che ponga fine alla spirale di violenza. E oggi il presidente dell'autorità nazionale palestinese Arafat ha anche sollecitato una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, annunciando inoltre che cancellerà tutti i contatti con israele, cominciati nella settimana scorsa. Intanto Di inusuale durezza e fermezza la condanna espressa dal segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, dopo l'attacco missilistico a Gaza citta'. "Israele", ha affermato il capo portavoce del palzzo di Vetro, Fred Eckhard, citando lo stesso Annan, "ha la responsabilita' legale e morale di adottare tutte le misure per evitare perdite di vite innocenti. Nell'utilizzare un missile contro un condominio residenziale", ha denunciato Eckahrd, "ha chiaramente omesso di fare cio'. Il segretario generale sollecita pertanto il governo israeliano a porre fine a simili iniziative, e a comportarsi in maniera tale da restare nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario". E tramite il suo responsabile per la politica estera e di difesa comune, Javier Solana, anche l'Unione Europea ha preso nettamente le distanze dal raid aereo israeliano di ieri sera a Gaza E ancora questa mattina tre palestinesi sono stati assassinati in un villaggio vicino Nablus da colpi di arma da fuoco partiti dai soldati Israeliani. Gli omicidi si sono verificati durante una operazione che l'esercito conduceva con l'intento di catturare due palestinesi imputati, secondo gli israeliani, di aver organizzato attentati negli autobus frequentati da coloni. Una importante dichiarazione è stata rilasciata da Ahmad Yasin, leader sperituale dell'organizzazione Hamas. "Hamas cesserà le operazioni suicide contro Israele se Israele a sua volta ritirerà le truppe che controllano la Cisgiordania da piu' di un mese" Dal 18 di giugno l'esercito di Sharon controlla le sette città principali della regione, impedendo qualunque tipo di vita economica oltre che sociale. la proposta dell'anziano capo di hamas ratifica un cambio nella strategia del movimento islamico palestinese, fino a ieri hamas in cambio delle propria tregua chiedeva il ritiro dell'esercito di Israele dai territori occupati nella guerra dei sei giorni del 1967.

E' stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale n.169 del 20 luglio 2002 la legge di conversione del decreto legge per assicurare ospitalità e protezione temporanea a 3 dei 13 palestinesi che avevano occupato la Basilica della Natività di Bethlemme, e in seguito erano stati allontanati da Israele e suddivisi in diversi Paesi europei. I palestinesi resteranno in Italia per un massimo di dodici mesi; la loro permanenza sarà a spese dello Stato; potranno allontanarsi in qualunque momento dalle strutture designate, ma lasciare il territorio nazionale, senza averlo concordato, rappresenterà una rinuncia all'ospitalità. Fissate anche altre condizioni per l'accoglimento, a partire dalla dichiarazione delle generalità e di disponibilità a trasferirsi volontariamente in Italia.

ONU - Il nuovo Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani è il brasiliano Sergio Vieira de Mello, già alla guida dell’amministrazione transitoria dell’Onu a Timor Est (Untaet). Oggi i 189 componenti dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite dovrebbero approvare la designazione del 54enne de Mello, che gode dell’appoggio di Stati Uniti e Gran Bretagna. Nei ranghi delle Nazioni Unite dal 1969, prima in Bosnia e poi a Timor Est, il brasiliano ha dichiarato che la nomina ad Alto commissario “è un campo minato”, ma ha aggiunto: “Tutta la mia vita è stata una successione di campi minati, non teorici ma proprio reali, perciò non mi preoccupo”. De Mello va a sostituire Mary Robinson, nominata Alto commissario nel 1997. Ex presidente dell’Irlanda, la Robinson ha dovuto rinunciare al mandato nel marzo scorso. Osservatori politici rilevano che Washington ha fatto pressione sul segretario generale dell’Onu Kofi Annan affinché non la riconfermasse. Recentemente la ex presidente irlandese ha espresso preoccupazione per lo stato dei detenuti afgani nella base militare di Guantanamo e per i civili afgani colpiti dai raid aerei statunitensi.

IRAN - Parlando ai giornalisti in una conferenza stampa durante la sua visita in Malaysia, il presidente iraniano Mohammed Khatami ha duramente criticato i piani statunitensi di guerra all'Iraq. "Gli Usa non hanno alcun diritto di scegliere i leader del popolo iracheno e devono essere molto attenti a continuare a parlare di guerre nella regione. Le conseguenze potrebbero essere molto destabilizzanti per l'intera area, che adesso vive un momento di grande tensione".

Argentina - Continuano le mobilitazioni dei disoccupati aregentini, che stanno manifestando con blocchi stradali per la rivendicaziione dei loro diritti. E iri il Blocco Piquetero ha organizzato una mobilitazione contro il FMI, presente con una sua commissione, a cui partecipano anche responsabili economici europei per incontrarsi con i responsabili argentini, mentre per il 26 è prevista una manifestazione in ricordo di Dario e Maximilian, nel primo mese dalla loro morte per mano della polizia. Intanto Si è costituita ieri la commissione investigativa non governamentale sugli avvenimenti del dicembre scorso, la cui finalità è fare chiarezza sulle circostanze delle diverse azioni che hanno prodotto morti, feriti e detenuti. L'identificazione dei responsabili degli atti repressivi e le responsabilità delle istituzioni sono alla base dell'istituzione della commissione. E sempre dall'Argentina una notizia la dice lunga sul clima simil-dittatura che si respira nel paese e che colpisce non solo chi si mobilita contro un sistema economico neoliberista ma anche i giudici che cercano l'incriminazione degli ex dittatori e torturatori. 'Se ti metti contro di noi ti stacchiamo le braccia' questa è stata infatti la minaccia che ieri a Buenos Aires ha ricevuto Bonadia, giudice federale che mercoledi scorso ha ordinato l'arresto di una quarantina di militari imputati di aver fatto sparire gente tra il 1979 e il 1980. altri frasi come "sei puntato dall'esercitto" gli erano gia pervenute precedentemente, ma ora queta inchiesta che rischia di far saltare pqrecchi dirigenti militari è al centro di frti speculazioni politiche.

MESSICO - MESSICO - Nuova offerta del governo messicano ai contadini di San Salvador Atenco, quartiere alla periferia nord della capitale, oggetto di un’espropriazione nell’ambito del progetto di costruzione di un nuovo aeroporto internazionale. I contadini avevano presentato un ricorso in via ufficiale contro l’iniziativa del governo. Nella nuova offerta, si parla di un ‘pagamento complementare’, mirato ad arrotondare il prezzo a 5,2 euro per metro quadrato. Ne ha dato notizia Ramon Martin Hierta, sottosegretario al ministero dell’interno, incaricato di comunicare l’offerta ai commissari delle 10 comunità di contadini (su un totale di 13 interessate) che hanno accettato di partecipare alla trattativa. Hierta ha comunque dichiarato di aver inserito, nell’ambito della negoziazione, anche un nuovo piano di sviluppo per le comunità locali in tema di lavoro, salute, educazione e servizi. A questo si aggiungerebbe, sempre secondo il sottosegretario, un programma di costruzione di nuove abitazioni in sostituzione delle 375 case che verranno demolite per la costruzione dell’aeroporto. Sulla questione, nei giorni scorsi, era intervenuto anche il presidente della Corte suprema di Giustizia, Genaro Gongora Pimentel, che aveva sottolineato come l’ultima decisione sarebbe comunque spettata al massimo organo giurisdizionale del Paese.

BRASILE - Il ‘Gruppo mobile’ del ministero del lavoro brasiliano ha liberato negli ultimi giorni 152 contadini, costretti a lavorare in regime di schiavitù in tre latifondi del sud del Pará. Lo riferisce la Confederazione nazionale dei lavoratori agricoli (Contag) precisando che si tratta di uomini, donne e ragazzi che da settimane non ricevevano salario e vivevano in alloggi di fortuna, senza cibo né servizi igienici e sotto costante minaccia di morte. Secondo dati forniti dalla Commissione pastorale della terra (Cpt), della Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb), nei primi sei mesi di quest’anno sono stati oltre 1.800 i contadini schiavizzati solo nel sud e nel sudest del Pará. Il doppio di quelli registrati nello stesso periodo del 2001. A più riprese la Cpt, col sostegno di decine di organismi sociali, sindacali, religiosi e a tutela dei diritti umani della regione ha esortato le autorità competenti a rafforzare la lotta contro lo schiavismo, ricordando che si tratta di un fenomeno dilagante, soprattutto nelle regioni meridionali dello Stato. La magistratura locale e il ministero del lavoro sono stati sollecitati a fare ogni sforzo possibile per fermare l’impunità dei ‘fazendeiros’.

USA - Una legge dell'Arizona vieta ai siti che denunciano le condizioni dei detenuti e lottano contro la pena di morte di continuare a pubblicare news online. E sono scomode, scomodissime, le rivelazioni che da molti siti nordamericani giungono al pubblico relative alle carceri statunitensi, alle condizioni di vita dei detenuti e a quelle delle persone in attesa di essere uccise nel paese che, come noto, pratica la pena di morte. Tanto scomode da aver indotto l'Arizona, stato tradizionalmente conservatore, a varare una legge che di fatto rende illegale la pubblicazione su internet di dettagli sulla vita dei detenuti e altro ancora. A scagliarsi contro la legge dell'Arizona sono organizzazioni storiche come la Stop Prisoner Rape, che ha reso noto di aver denunciato il Direttore del servizio carcerario dell'Arizona con l'accusa di criminalizzare le comunicazioni tra l'organizzazione e i detenuti nonché di adottare misure punitive nei confronti dei reclusi se sulla rete e sul sito di Stop Prisoner Rape appaiono informazioni che li riguardano. Stop Prisoner Rape ha deciso di unirsi ad altre due importanti associazioni che si battono contro la pena di morte, per appoggiare l'associazione per i diritti civili ACLU che ha fatto propria la denuncia sostenendo che la legge dell'Arizona viola il primo e il 14esimo emendamento della Costituzione nordamericana e ostacola il lavoro volontario a favore dei detenuti. Stop Prisoner Rape è una delle organizzazioni più scomode perché tratta degli abusi sessuali che avvengono all'interno delle carceri americane su detenuti di ogni età e pubblica sul proprio sito numerose lettere provenienti dai reclusi. "L'abuso sui prigionieri è una violazione seria e diffusa dei diritti umani - ha spiegato il direttore esecutivo di Stop Prisoner Rape Lara Stemple - che viene condotta in segretezza. Le storie e l'informazione che pubblichiamo sul nostro sito web contribuiscono ad abbattere il muro che circonda queste violenze, consentendo alle vittime di sapere che non sono soli, e di dare al pubblico informazioni di rilievo sulle prigioni". "Per molti detenuti - ha concluso Stemple - noi siamo la sola fonte di informazione su come affrontare le violenze sessuali e noi ci appoggiamo ad internet". Nella sua nota, i legali della ACLU hanno già messo in chiaro che intendono dimostrare al tribunale che con questa legge si intende impedire a chi critica le carceri dello stato di parlare e di diffondere le proprie idee, oltre a rimuovere d'autorità servizi spesso importanti per i detenuti e gestiti da volontari.

OLANDA - Si è insediato il nuovo governo olandese, dopo la vittoria delle elezioni del 15 maggio dei partiti della destra, anche a seguito dell'omicidio del leader xenofobo Pym Fortuyn. Al partito di quest'ultimo sono andati quattro ministeri, tra cui quello dell'immigrazione. Le questioni legate alla sicurezza e alla repressione sono stati i cavalli di battaglia della campagna elettorale, e le nuove norme sono state subito applicate. In particolare, sul tema dell'immigrazione, sarnno applicate restrizioni al numero degli immigrati che potranno entrare nel paese.Il diritto di risiedere nel paese sarà accordato solo agli stranieri che seguiranno un corso di integrazione a pagamento. Se alla fine del corso supereranno l'esame, la metà di quanto pagato verrà restituita. In caso contrario, verranno invece espulsi. I migranti dovranno comunque dimostrare che non possono presentare domanda di accesso negli altri paesi europei. I minori non accompagnati sdaranno invece direttamente espulsi.

DALL'ITALIA

ROMA - DOMANI, MERCOLEDI 24 LUGLIO DAVANTI PALAZZO CHIGI LA LEGA DEGLI IMMIGRTI ALBANESI ILIRIA CONVOCA UN SIT- IN DI PROTESTA DOPO IL GRAVE EPISODIO DI SPERONAMENTO IN MARE DELLA NOTTE SCORSA CHE HA CAUSATO 2 MORTI E CIRCA 40 FERITI, 2 DEI QUALI IN GRAVI CONDIZIONI, OLTRE AL RIMPATRIO FORZATO NELLA CITTA' DI VALONA. NEL COMUNICATO C'E UNA CHIARA DENUNCIA, E VI SI LEGGE :"UN'ALTRA VOLTA E' UNA NAVE MILITARE ITALIANA DELLA GUARDIA DI FINANZA CHE UCCIDE GLI IMMIGRATI ALBANESI. IL 28 MARZO 1997 LA NAVE MILITARE ITALIANA SIBILLA AFFONDO' LA NAVETTA ALBANESE KATER I RADESH STRACOLMA DI IMMIGRATI IN ACQUE INTERNAZIONALI. OGGI L'ATACCO AVVIENE NELLE ACQUE ALBANESI. UN'ALTRA TRAGEDIA NELL'ODISSEA DEI MORTI DI CHI SPERA IN UNA VITA MIGLIORE. TALI ATACCHI ORMAI DIRETI SONO CONSEGUENZA INEVITABILE DEGLI ACCORDI SCHIAVISTI TRA IL GOVERNO ITALIANO E QUELLO ALBANESE. TALI ACCORDI PREVEDONO IL RIòPATRIO IMMEDIATO E NON IDENTIFICATO DEI LAVORATORI IMMIGRATI ALBANESI. LA MAGGIOR PARTE DEI RIMPATRIATI SONO RIENTRATI O HANNO PERSO LA VITA NEI MARI. PARALLELAMENTE SI E' SVILUPPATO IL MERCATO ABUSIVO DEI VISTI CONTRAFATTI O DEI REQUISITI PER OTENERE UN VISTO. Questa la denucia della LEGA DEGLI IMMIGRTI ALBANESI ILIRIA CHE INOLTRE SOSTIENE CHE LA LIBERA CIRCOLAZIONE E' L'UNICA SOLUZIONE PER ELIMINARE NUOVE PERDITE UMANE E TAGLIARE LE MANI ALLA MALAVITA CHE SFRUTA CHI HA BISOGNO'. E a proposito di immigrazione, si inaspriscono e aumentano le operazioni alla ricerca di migranti 'sans papier' infatti viene segnalato che ieri, in quella che viene definita come 'un'operazione a vasto raggio contro l'immigrazione clandestina', oltre 200 carabinieri hanno passato al setaccio 15 edifici dove sono stati trovati circa cento migranti senza permmesso si soggiorno.


Gr Flash di martedi 23 luglio - ore 17.00


gror230702 (last edited 2008-06-26 10:02:11 by anonymous)