Aperto ore 9.30, Paola Salvo Massimo ....buon giorno per paula: ci stiamo lavorando anche noi, bacioni e buon lavoro!!!!!ore 15 e qualcosina.... Ps: per tutti: se mettete le virgolette alle dichiarazioni di qualcuno, tutto il testo, e anche i successivi, vanno in corsivo...è preferibile trattino, finchè non sappiamo come fare! Da Paula: allora vedo che siete instancabili e assetati di noticias. Allora seguirò le evoluzioni. Io mi ci metto a lavorare ora alle 15.24. Naturalmente anche altr@ sono invita@ a partecipare. Io per comodità preferisco mettere parola chiave in maiuscolo e non in neretto attaccato alla notizia perchè senno demasiado trabajo . Un saludo. Creo anche il GR 19.30 se volete mettere altro. da Federico: wiki mi piace un casino!!!!! Ore 17.00 metto mano al gr.BUBU


Gr Serale di mercoledi 24 luglio - ore 19.30

SOMMARIO

Dal Mondo PALESTINA - Appello di Hamas per combattere Israele dopo l'attacco su gaza che ha provocato la morte di 15 civili. Intanto l'ANNP annuncia di voler ricorrere alla corte penale internazionale.

TIMOR EST - Circa 1.100 rifugiati est-timoresi che risiedevano nei campi profughi delle cittadine di Soa ed Atambua (Timor Ovest, Indonesia) sono rientrati in patria negli ultimi giorni attraverso trasferimenti gestiti dalla Iom (Organizzazione internazionale per le migrazioni).

EL SALVADOR - Due ex generali salvadoregni sono stati condannati ieri da una giuria di Palm Beach, in Florida, al risarcimento di 54,6 milioni di dollari a favore di tre vittime di torture durante la guerra civile che insanguinò il Paese oltre 20 anni fa.

URUGUAY - Peggiora la crisi finanziaria in Uruguay mentre si profila, anche in questo paese, il rischio del "coralito argentino" ovvero il blocco dei prelievi bancari.

STRASBURGO - Ieri dei gruppi funzionanti in maniera autonoma hanno occupato le hall di 4 hotel Accor. La catena di alberghi Accor contribuisce in maniera attiva al meccanismo delle espulsioni di immigranti in Francia. Continuano intanto i workshop previsti mentre la manifestazione di oggi è stata dispersa dalla polizia, si registrano diversi fermi nonchè l'uso di proiettili di gomma.

GREENPEACE - Continua la protesta di Greenpeace contro il trasporto di materiale nucleare denominato MOX.

ONU - Gli USA si apprestano a ostacolare il nuovo trattato contro la tortura

Dall'Italia TRAGEDIA IN MARE - Cresce il numero dei dispersi dello scontro in mare di domenica notte al largo di Valona. I sopravvissuti denunciano: «Sono almeno quindici». Oggi intanto sit-in di protesta soto il parlamento ed una interrogazione di Rifondazione Comunista

MILANO - Alcuni agenti della polizia penitenziaria (una decina) potrebbero venire processati per le violenze tra detenuti dentro il carcere milanese di San Vittore su cui sta indagando il pm milanese Giovanna Ichino

ROMA - Questa mattina c'è stata una manifestazione di protesta deli abitanti del quartiere S. Lorenzo aderenti al Comitato contro il PUP (Piano UrbanisticoParcheggi)

DAL MONDO

PALESTINA - Il braccio armato del movimento palestinese Hamas, le brigate Ezzedin al Qassam, ha lanciato oggi un appello a tutte le sue cellule e ai suoi aderenti perché, dopo l'assassinio del suo leader Salah Shahade, colpiscano Israele. Tutta Israele è diventata un obiettivo per la resistenza palestinese. Lo ha dichiarato il portavoce del movimento di Hamas, Mahmud Al Zahar, in un'intervista trasmessa oggi da Radio Cairo. Tutte le fazioni palestinesi hanno espresso la volontà di combattere Israele e lanciare attacchi in profondità "per rappresaglia all'odioso crimine che Tel Aviv ha perpetrato a Gaza". Ahmed Yassin, leader spirituale di Hamas ha affermato che in qualche maniera la sua organizzazione, nei giorni scorsi, era pronta ad una tregua, eventualità che è sicuramente sfumata visto l'attacco israeliano. In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano madrileno Abc, Yassin, però, non specifica se questo significa che ci saranno nuovi attentati-kamikaze contro Israele, limitandosi a affermare: "Non sono io a prendere le decisioni militari", e aggiungendo che "le leggi internazionali ci permettono di resistere contro l'occupante, e ci danno il diritto di rispondere a azioni criminali come questa di Israele". Il ministro dell'informazione palestinese Abed Rabbo dopo il raid di Gaza ha definito l'attacco israeliano come un "crimine di guerra". Parole che facevano presagire, a pochi giorni dalla sua effettiva nascita, una accusa di fronte alla Corte Penale Internazionale. Ed in effetti, secondo quanto riporta il Drudge Report citando un alto consigliere di Yasser Arafat, questa sarebbe l'intenzione dell'Autorità palestinese. "Chiederemo alla Corte Penale Internazionale un giudizio urgente per il crimine contro l'umanità compiuto la scorsa notte dalle forze di occupazione israeliane", ha detto Nabil Abu Rudeina, che poi aggiunge: "Questo sarà un test reale per la Corte. Speriamo che il processo cominci rapidamente, per giudicare le politiche di Sharon, che hanno distrutto il processo di pace e tutti gli sforzi internazionali per farlo ripartire". Ascoltiamo la corrispondenza dai territori occupati e di seguito la testimonianza di Miriam una donna palestinese.

TIMOR EST - Circa 1.100 rifugiati est-timoresi che risiedevano nei campi profughi delle cittadine di Soa ed Atambua (Timor Ovest, Indonesia) sono rientrati in patria negli ultimi giorni attraverso trasferimenti gestiti dalla Iom (Organizzazione internazionale per le migrazioni). Lo ha comunicato oggi la stessa organizzazione umanitaria, attiva da quasi 50 anni e presente in ogni continente, specificando che i rientri sono stati favoriti da una serie di incontri di riconciliazione tra leader est-timoresi e rappresentanti dei rifugiati. . Il loro rientro acquista particolare importanza alla luce delle mutate condizioni politiche e sociali di Timor Est, divenuto Stato nel maggio scorso dopo anni di lotta indipendentista e dopo lo storico referendum del 30 agosto 1999 per l’indipendenza dall’Indonesia. Il ritorno di migliaia di profughi ancora presenti in territorio indonesiano era ostacolato proprio dal fatto che molti tra essi sono familiari o parenti di est-timoresi i quali, negli anni della battaglia per l’indipendenza, avevano combattuto al fianco o per conto degli indonesiani.

EL SALVADOR - Due ex generali salvadoregni sono stati condannati ieri da una giuria di Palm Beach, in Florida, al risarcimento di 54,6 milioni di dollari a favore di tre vittime di torture durante la guerra civile che insanguinò il Paese oltre 20 anni fa. Sia gli ex militari che le parti lese risiedono attualmente negli Stati Uniti. Si tratta delle prima condanna di questo tipo da parte di un organo di giustizia nordamericano verso salvadoregni coinvolti nel conflitto. José Guillermo García, ministro della difesa di El Salvador dal 1979 al 1983 e Carlos Eugenio Vides Casanova, all’epoca direttore della guardia nazionale, sono stati chiamati ad “assumersi la propria responsabilità civile per le atrocità commesse”. I due avevano ottenuto asilo politico rispettivamente nel 1990 e 1991 quando il servizio di immigrazione e naturalizzazione statunitense aveva riconosciuto “un evidente pericolo di persecuzione “ nei loro confronti. Le parti lese (un medico, un religioso e un professore) avevano fatto ricorso alla giustizia americana in nome all’Atto per la protezione delle vittime della tortura adottato dal Congresso statunitense nel 1991. La giuria di Miami, formata da 10 membri, ha impiegato 20 ore prima di raggiungere l’accordo. L’aspetto più complesso: capire se i generali fossero a conoscenza che le loro truppe compivano atti di tortura e uccidevano civili. Tuonante l’intervento dell’avvocato della parte lesa James Green verso i giudici: “Voi avete un’opportunità storica per far sapere a questi generali che quello che facevano era sbagliato”. Secondo gli esperti, il giudizio di ieri potrebbe letteralmente scatenare le rivendicazioni delle oltre 500mila vittime di violazioni di diritti umani salvadoregni attualmente all’estero, che volessero accusare i loro ex torturatori oggi residenti negli Stati Uniti. In un’intervista al Miami Herald, Garcìa si è difeso dicendo di aver “speso tutta la sua vita per servire il mio Paese e l’esercito nel miglior modo possibile. Chi faceva parte del governo in quel periodo cercava solamente di salvare il Paese e di cominciare un processo di democratizzazione, ma posso capire che questo risulti difficile da comprendere per una giuria americana”.

URUGUAY - Il presidente Jorge Batlle ha nominato Alejandro Atchugarry nuovo ministro dell'economia al posto del dimissionario Alberto Bension. La prima giornata al timone dell'avvocato 50enne, uomo di assoluta fiducia del presidente, è stata nera che più nera non si può. Il rischio paese ha raggiunto i 2.195 punti, un record impressionante se pensiamo che il 2 gennaio di questo anno si ubicava a quota 216 punti. Sul versante valutario la situazione è anche peggiore. In una sola giornata il dollaro si è apprezzato di 22,25 punti percentuali e negli ultimi sette mesi, per pubblica ammissione di Batlle, le casse dello stato hanno perso il 40% dei depositi bancari. Il pallino è ora nelle mani del nuovo responsabile dell'economia, che sembra che non disporre delle bacchetta magica: in molti, infatti, pensano che il primo provvedimento che assumerà sarà l'introduzione del blocco dei prelievi bancari, ovvero il tanto discusso corralito argentino.

ARGENTINA- il garante dell'anticorruzione denuncerà Menem per "omissione fiscale", una eventuale condanna renderà l'ex presidente ineleggibile. Accusato di aver occultato conti segreti in Svizzera, Menem è anche imputato di "evasione fiscale aggravata", reato questo in Argentina punibile con almeno sei anni di carcere senza possibili riduzioni o agevolazioni. Accusato anche di atri reati fiscali minori come: arricchimento illecito, pare che Menem nasconda in Svizzera un capitale che ammonterebbe a circa 600.000 dollari. l'inchiesta è partita da un articolo del New York Times che riportava due giorni fa la testiminianza di un ex agente segreto irakeno costretto a versare denaro contante per far occultare e depistare azioni di carattere antisemitico. Cecilia Bolocco, fedelissima di Menem, ha dichiarato che i conti segreti dell'ex presidente sono cosi rosei perchè le aziende vinicole che gli appartengono vendono come non mai. In verità, un numero consistente della societrà vinicola è stata venduta l'anno scorso a Carlos Spadone, famoso imprenditore che subito ha precisato che i bilanci della impresa non giustificano entrate eclatanti.

DAl CAMPEGGIO NOBORDER DI STRASBURGO

Ieri dei gruppi funzionanti in maniera autonoma hanno occupato le hall di 4 hotel Accor. La catena di alberghi Accor contribuisce in maniera attiva al meccanismo delle espulsioni di immigranti in Francia affittando le proprie stanze allo stato qualora servisse in caso di sovraffollamento dei centri di detenzione. L'azione si e svolta verso le 17:00 quando 4 gruppi formati da una trentina di persone circa si sono mossi in contemporanea, saccheggiando le hall degli alberghi, sabotandone i computer, coprendo di scritte e graffiti le entrate e distruggendone le video camere di sorveglianza. Una volta finita l'azione, durata pochi minuti, i gruppi si sono dispersi.Grazie alla rapidita delle azioni si sono evitati arresti e incontri indesiderati con la polizia. Durante la giornata ci sono stati workshop tra i piu' interessanti e' stato quello sulle varie campagne in sud e centro america portate avanti dalla AGP. L'incontro ha delineato molto bene questioni come quelle del Plan Colombia, del Plan Panama e della prossima ratifica del trattato di libero scambio americano. Mentre le persone si preparavano a partire con il corteo contro la videosorveglianza, un ragazzo che stava scrivendo con un gessetto su un monumento e' stato aggredito da un poliziotto. Dalla cosa e' nata una momento di tensione che e' finita con un piccolo taglio sulla fronte di un poliziotto e l'uso arbitrario di pepper spray da parte di uno degli agenti della CRS. Dopo questo episodio il corteo ha preso la via del campo noborder anziche' il percorso che era stato concordato. Lungo la strada alcune telecamere sono stato oggetto di lancio di vernice, mascherine che avvisano della presenza di telecamere sono state sprayate sui muri e le pubblicita' lungo il persorso detournate in vari modi. Da segnalare anche una azione contro un sexy shop. Anche oggi nelle perfierie di strasburgo ha avuto luogo una tappa della Caravan des Banlieues che sta portando avanti relazioni e incontri con le comunita' delle periferie. Nel pomeriggio c'è stata una manifestazione che è stata attaccata e dispersa dalla polizia, ascoltiamo una corrispondenza registrata 30 minuti fa, di un attivista che si trova in uno spezzone scortato verso il campo dalla polizia che ha fatto uso di proiettili di gomma.

PROTESTA GREENPEACE - Per quasi una settimana la flotta di Greenpeace composta da 10 barche ha vagato attraverso l'oceano Pacifico per manifestare la propria opposizione al pericoloso trasporto marittimo di materiale nucleare. Sabato 21 Luglio le 10 barche si sono posizionate nelle acque internazionali del Mar di Tasman, a meta' strada tra la Nuova Zelanda e l'Australia, per mostrare al mondo le immagini di due navi battenti bandiera britannica, una delle quali trasporta un combustibile nucleare chiamato MOX (un composto di ossidi di plutonio e uranio) mentre l'altra fa da scorta armata, provenienti dal Giappone e dirette in Gran Bretagna. Le due navi hanno in vari modi tentato di evitare l'incontro con gli attivisti di Greenpeace, ma non ci sono riuscite. Non appena individuate, un parlamentare dei Verdi del Nuovo Galles del Sud e un altro manifestante si sono buttati in mare a una distanza di 400 metri dalle navi e hanno mostrato un cartello che diceva "Nuclear Free Pacific".

ONU - Gli USA si apprestano a ostacolare il nuovo trattato contro la tortura Secondo Human Rights Watch, infatti, gli Stati Uniti hanno intenzione di resistere alla volonta' degli alleati su un altro trattato internazionale per la tutela dei Diritti Umani. Domani il Consiglio Economico e Sociale dell'ONU (ECOSOC) si riunira' per discutere la bozza di un Protocollo che istituirebbe un sistema internazionale di ispezioni nei luoghi di detenzione. L'attuale testo e' stato proposto dal Costa Rica e gode di un forte appoggio da parte dell'UE, di molti paesi dell'America Latina e Africa. Ma gli USA hanno segnalato la loro opposizione sostenendo che le visite nelle prigioni da parte di un organismo internazionale sarebbe troppo intrusivo. Secondo Amnesty International la bocciatura del protocollo sarebbe un disastro per la lotta contro la tortura. Il rapporto annuale di Amnesty sostiene che le forze dell'ordine hanno torturato o maltrattato persone in 111 paesi. Il testo attuale e' frutto di 10 anni di trattative, riaprire i negoziati sul trattato significherebbe mettere a rischio il testo e privare le persone di uno strumento in piu' per proteggerle dalla tortura.

DALL'ITALIA

TRAGEDIA IN MARE - Cresce il numero dei dispersi dello scontro in mare di domenica notte al largo di Valona. I sopravvissuti denunciano: «Sono almeno quindici». Ma anche le fonti ufficiali parlano di cinque dispersi. Le accuse contro i militari italiani sono gravi: la motovedetta delle Fiamme gialle avrebbe spento le luci e avrebbe tagliato la rotta al gommone che cercava di rientrare. L'«incidente» di domenica notte al largo di Valona rischia di trasformarsi in una tragedia ancora più grande. I sopravvissuti all'impatto tra un gommone «Oceanico» carico di migranti albanesi e una motovedetta della Guardia di finanza non hanno dubbi: i dispersi sarebbero quindici, almeno quattro o cinque i morti. Fino a lunedì sera si parlava di un disperso, ma la cifra è comunque cresciuta: anche fonti del Commissariato di Valona ormai dichiarano che i dispersi sono cinque. Oltre ai due morti accertati, dunque, ce ne potrebbero essere altri. I migranti erano partiti dalla baia di Vernec, verso le 21,30 di domenica sera. Per il viaggio avevano pagato 100 mila Lec a testa, circa 700 euro. La stessa opinione pubblica albanese è rimasta profondamente colpita dall'«incidente», nessuno crede alla versione delle Fiamme gialle. L'indignazione per l'ennesima tragedia in mare, liquidata, anche questa volta, sbrigativamente come un «errore», arriva anche in Italia. L'associazione Iliria ha convocato per oggi alle 17 una manifestazione davanti a Montecitorio. Durante il sit-in Dino Frisullo, di Senzaconfine, proporrà la costituzione di un comitato nazionale «Per non dimenticare», che indaghi sullo scontro. Intanto nel question time di oggi la maggioranza ha ribadito che fu il gommone albanese a cercare lo scontro con la motovedetta italiana. A questo proposito ascoltiamo Giovanni Russo Spena di Rif. Com. e Miriam dell'Associaziione il Condor

MILANO - Alcuni agenti della polizia penitenziaria (una decina) potrebbero venire processati per le violenze tra detenuti dentro il carcere milanese di San Vittore su cui sta indagando il pm milanese Giovanna Ichino. L'inchiesta si avvia infatti verso la conclusione. Manca solo l'interrogatorio di un altro detenuto e le indagini verranno chiuse con l'avviso agli indagati e la probabile richiesta di rinvio a giudizio degli agenti. Per gli agenti l'accusa è di non aver vigilato su alcuni detenuti che hanno poi denunciato sevizie e violenze da parte di altri reclusi. Anche ieri, durante l'interrogatorio con la formula dell'incidente probatorio davanti al gip Tacconi, due detenuti hanno raccontato di un panoraama di desolante violenza e brutalità tra bruciature con mozziconi di sigarette sulle palme dei piedi e pestaggi. Addirittura un uomo accusato di pedofilia (l'accusa ritenuta più infamante dal "codice" interno del carcere) è stato torturato per una settimana, gli è stato impedito di uscire dalla cella e gli atri detenuti si sono sostituiti a lui quando si trattava di rispondere all'appello o di prendere le medicine. Due detenuti sono stati raggiunti da un ordine di custodia cautelare per lesioni gravissime, violenza sessuale, sostituzione di persone e sequestro di persona.

ROMA - Questa mattina c'è stata una manifestazione di protesta deli abitanti del quartiere S. Lorenzo aderenti al Comitato contro il PUP (Piano UrbanisticoParcheggi) per bloccare i lavori che danneggerebbero la stabilità dei palazzi e peggiorerebbero la vivibilità del quartiere. La protesta si era inasprita dopo l'arrogante volontà dell'impresa di riprendere i lavori, nonostante le assicurazioni del Sindaco, spingendo i manifestanti alle ore 9,30 ad effettuare un blocco stradale della via Tiburtina. Comunque l'iniziativa è riuscita a rimandare l'inizio dei lavori .


Aggiornamento ore 9.30

Dal Mondo

Medioriente

Il presidente egiziano Mubarak sarà oggi e domani in francia e in spagna per esaminare insieme ai suoi interlocutori gli sforzi diplomatici per riaminare un processo di pace ormai moribondo, dopo il raid israeliano su Gaza. In Francia si incontrerà con Chirac, mentre in Spagna vedrà Aznar e Re Jaun Carlos. La Francia ha duramente condannato l'attacco israeliano, ed è questo un motivo in più per l'incontro con Mubarak. Un portavoce egiziano sottolinea infatti come la francia sia l'alleato migliore dei paesi arabi, e come ci sia un'identità di vedute tra il Cairo e Parigi per proclamare uno stato palestinese indipendente, anche in relazione al piano di pace presentato dalla francia nel maggio scorso. In Spagna invece l'incontro avverrà subito dopo la visita del presidente israeliano Moshe Katsav, latore di un messaggio di Ariel sharon. Il messaggio insiste sulla necessità di una riforma dell'autorità palestinese

Perù

Sterilizzazione forzata o in cambio di cibo. E' quanto ha denunciato il ministro della salute peruviano in una nota, nella quale si segnala che circa 285.000 peruviane sono state sterilizzate senza saperlo, o in cambio di denaro o cibo, durante il secondo governo di Fujmori, tra il 1996 e il 2000. In questo periodo fu attuata una massiccia opera di sterilizzazione, soprattutto a carico delle donne, nelle zone più depresse del paese andino. Le operazioni erano praticate senza che le donne ricevessero informazioni sulle conseguenze o sul carattere irreversibile degli interventi. In alcuni casi, alle vittime vbebnivasno fatte pressioni per operarsi, in cambio di denaro o cibo. Oppure, i mwedici affermavano che le pazienti soffrivano di altre patologie per avere la scusa per operarle, e spesso in condizioni igeniche insalubri. Diverse donne sono morte durante queste operazioni. Se le accuse formulate dal ministro si rivelassero vere, si potrebbe ipotizzare, per i ministri dell'epoca, l'accuisa di genocidio.

Irak

Caccia americani decollati dalle basi Usa in Kuwait hanno effettuato all'alba di oggi ben 36 sortite sull'Iraq meridionale, bombardando per il secondo giorno consecutivo istallazioni militari della difesa aerea irachena. Nel mirino una base radar-missilistica nella provincia di Diwaniyah, 130 chilometri a sud-est di Baghdad, già bombardata venerdì scorso, quando secondo Baghdad vennero uccisi 5 civili e feriti altri 17. Secondo l'agenzia di stampa irachena INA, in uno dei raid sarebbero state colpite anche delle aree residenziali nelle vicine province di Wasit e Qadissiya, con il risultato di un civile ucciso e altri 22 feriti. La Tv di Stato irachena ha mostrato delle immagini di membri del partito di governo Baath in visita tra le macerie delle case colpite. Il Comando centrale americano di Tampa, Florida, ha confermato l'attacco, dicendo che si è trattato di un'azione di autodifesa scattata dopo che la contraerea irachena aveva preso di mira i caccia Usa in pattuglia sulla no-fly zone meridionale.

Nelle ultime settimane le incursioni aeree americane contro la difesa aerea irachena si sono notevolmente intensificate: con la scusa di rispondere alle provocazioni della contraerea l'aviazione Usa ha dato inizio a quella che sembra essere una sistematica azione di distruzione delle capacità difensive di Baghdad contro un sempre più probabile attacco aereo su vasta scala. Questa logica è confermata da un'altra dichiarazione rilasciata dal Comando Usa di Tampa, secondo cui la distruzione dell'obiettivo non è stata completata. Quindi ci si possono attendere altri raid nei prossimi giorni.

Argentina

È morta a 95 anni a Buenos Aires, Maria Adela Gard de Antokoletz, una delle fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo. Fece parte del primo gruppo storico di tredici madres che ebbero il coraggio di sfidare l’ultima dittatura militare (1976-1983) riunendosi nella piazza che diede il nome al movimento, davanti alla Casa Rosada (palazzo presidenziale), per avere notizie sulla sorte dei loro figli desaparecidos. Era il 30 aprile 1977, A finire vittima della repressione, nel novembre 1976, era stato il figlio Daniel Victor Antokoletz, avvocato e difensore dei diritti umani, rapito dagli uomini della famigerata Esma (Scuola di meccanica della Marina). Le sue ricerche, intraprese superando ostacoli di ogni sorta, compresa la ostilità del marito, non portarono ad alcun risultato. In quello che è considerato il suo testamento morale, Maria Adela Gard de Antokoletz sostiene che le Madri di Plaza de Mayo - che ancora oggi si riuniscono ogni giovedì nella piazza, con la testa coperta da un fazzoletto - hanno mantenuto i propri principi originari,La ricerca della verità e della giustizia - sono le sue parole - termina solo quando termina la vita stessa.

PALESTINA - IN TUTTO IL MONDO L'ORRORE SUSCITATO PER IL CRIMINALE MASSACRO DI BAMBINI E PERSONE INNOCENTI REALIZZATO A GAZA DALL'ESERCITO ISRAELIANO, COSTRINGE ALLA CONDANNA ANCHE L'AMMINISTRAZIONE USA.

Ariel Sharon fa parziale marcia indietro sull'attacco di Gaza che ieri aveva definito -grande successo- . In una riunione a porte chiuse del governo, ammette che Israele non sapeva che vi erano civili nella casa di Shehadeh, se l'avessimo saputo avremmo trovato un altro modo per ucciderlo. Lo rivela oggi il sito on line di Haaretz, precisando che nella riunione della scorsa notte l'esercito e lo Shin Bet (i servizi segreti) hanno avviato un'inchiesta sul raid. Fonti militari israeliani chiamando eufemisticamente "errore" questo orrendo massacro, l'attribuiscono ad aver deciso di usare un F16 che ha sganciato un ordigno potentissimo che ha distrutto l'intero palazzo in cui viveva Shehadeh. - GERICO (CISGIORDANIA), 24 LUG - La moglie e la figlia di un generale palestinese sono state ferite la notte scorsa a Gerico in Cisgiordania durante un'incursione di soldati israeliani che hanno invano cercato di arrestare il militare palestinese. Lo hanno detto fonti della sicurezza palestinese. Una ventina di jeep e di veicoli blindati sono penetrati a Gerico, l'unica delle otto maggiori citta' palestinesi a non essere stata rioccupata dalle forze israeliane dopo l'inizio dell'operazione Strada determinata, il 19 giugno. I soldati hanno circondato e perquisito l'abitazione del generale Abdelkader Aouidat, responsabile della gestione dei depositi di armi e di munizioni delle forze palestinesi. Il generale palestinese e' riuscito a fuggire. I soldati durante le ricerche hanno pero' sparato contro la moglie e la figlia di Aouidat che, ferite, sono state poi portate in ospedale. I soldati hanno anche gravemente danneggiato la casa del responsabile palestinese e hanno arrestato il suo autista e un poliziotto palestinese che si trovava nei paraggi. I soldati si sono poi ritirati da Gerico, hanno detto le fonti. Un portavoce dell'esercito israeliano non e' stato in grado di confermare o smentire queste notizie.

ITALIA - ROMA - Da questa mattina è in corso una manifestazione di protesta deli abitanti del quartiere S. Lorenza aderenti al Comitato contro il PUP (Piano UrbanisticoParcheggi) per bloccare i lavori che danneggerebbero la stabilità dei palazzi e peggiorerebbero la vivibilità del quartiere. La protesta inaspritasi dopo l'arrogante volontà dell'impresa di riprendere i lavori, nonostante l'assicurazioni del Sindaco, a spinto i manifestanti alle ore 9,30 ad effettuare un blocco stradale della via Tiburtina

- Charleston (Stati Uniti), 24 lug. - E' morto William Pierce, scrittore e leader razzista americano considerato un vero e proprio teorico della "supremazia della razza bianca". Fu tra l'altro autore di "The Turner Diaries", il romanzo che si ritiene abbia ispirato Timothy Mcveigh, l'estremista che nel '95 compi' il sanguinoso attentato a Oklahoma City; nel libro si narra dell'abbattimento di un governo legittimo da parte di un gruppo di fanatici bianchi xenofobi i quali si finanziano commettendo rapine in banca. Pierce aveva 68 anni, e tre settimane fa gli era stato diagnosticato il cancro; secondo quanto riferito da Billy Rooper, vice coordinatore della organizzazione razzistica National Alliance, sono sopravvenute complicazioni renali che sono risultate fatali. Il decesso e' avvenuto ieri in West Virginia, nella vasta tenuta che l'ideologo di estrema destra aveva a Mill Point, sui monti Appalachi.

Aggiornamento ore 11.00

USA

A dispetto di tutte le polemiche, il presidente George W. Bush ha firmato il provvedimento di legge, licenziato nelle scorse settimane dal congresso, che autorizza la creazione di un "cimitero" permanente di scorie nucleari nelle viscere della Montagna Yucca, in Nevada. L'iniziativa e' stata contrastata energicamente dalle organizzazioni ambientaliste e dall'amministrazione del Nevada, che ha promosso diverse azioni legali nel tentativo di fermare il controverso progetto patrocinato dal segretario all'energia Spencer Abraham. E nonostante il provvedimento sia stato firmato ieri da Bush, senza la consueta fanfara che di solito accompagna simili eventi, il governatore del Nevada, Kenny Guinn, repubblicano come il presidente, e' piu' che mai deciso a portare avanti la battaglia giudiziaria.

Palesina

Ariel Sharon ha convocato per oggi una riunione del suo gabinetto ristretto: non quello competente in materia di sicurezza, bensi' la cosiddetta "commissione di riflessione" di cui fanno parte i ministri di Esteri, Difesa e Finanze, rispettivamente Shimon Peres, Binyamin Ben-Eliezer e Silvan Shalom. All'esame non gia' la situazione politico-militare dopo il contestatissimo raid aereo su Gaza citta' di lunedi' sera, ma piuttosto la ripresa dei colloqui con emissari dell'Autorita' Nazionale Palestinese, la cui ultima tornata risale a sabato sera; sempre che sia possibile riannodare il dialogo dopo che il bombardamento missilistico a Gaza ha provocato la morte di almeno una quindicina di civili, compresi nove bambini, e il ferimento di circa altre 150 persone oltre all'eliminazione dello sceicco Salah Shehada, capo del braccio militare di Hamas, le Brigate di Izz ed-Din al-Qassam. (AGI) Pdo/0856 240958 LUG 02

Il presidente israeliano Moshe Katzav ha detto oggi che nel raid aereo di lunedi' a Gaza, che ha fatto 15 morti tra cui nove bambini, c'e' stato uno sbaglio. I responsabili politici devono assumersi la responsabilita' di questo sbaglio, ha detto il presidente alla radio militare, deplorando la morte di civili innocenti. Katzav tuttavia ha aggiunto che non e' il caso di impiccare nessuno per quanto e' successo. I media israeliani riferiscono tutti oggi delle polemiche che il raid ha provocato fra responsabili politici, militari e dei servizi di sicurezza, che si rimpallano la responsabilita' dell'operazione. Oggi il ministro delle finanze Silvan Shalom ha detto che il primo ministro israeliano Ariel Sharon non era stato informato che l'azione avrebbe potuto provocare vittime fra civili innocenti. E' stato proprio Sharon, insieme al ministro della difesa Binyamin ben Eliezer, a dare il via libera al bombardamento aereo sulla casa del capo militare di Hamas Salah Shahade. Non e' concepibile che il primo ministro, il ministro della difesa e il capo dello stato maggiore abbiano dato il loro via libera all'operazione sapendo che civili innocenti sarebbero stati colpiti, ha detto Shalom che fa parte del gabinetto di sicurezza del governo israeliano. Il ministro ha detto che ne' lui ne' il ministro degli esteri Shimon Peres erano stati preavvertiti del raid. (ANSA-AFP) LG

Aggiornamento ore 12.30

Palestina

"Questo è un crimine di guerra", aveva subito commentato ieri il ministro dell'informazione palestinese Abed Rabbo dopo il raid di Gaza costato la vita al leader dell'ala militare di Hamas e altre 14 persone, fra cui nove bambini. Parole che facevano presagire, a pochi giorni dalla sua effettiva nascita, una accusa di fronte alla Corte Penale Internazionale. Ed in effetti, secondo quanto riporta il Drudge Report citando un alto consigliere di Yasser Arafat, questa sarebbe l'intenzione dell'Autorità palestinese. "Chiederemo alla Corte Penale Internazionale un giudizio urgente per il crimine contro l'umanità compiuto la scorsa notte dalle forze di occupazione israeliane", ha detto Nabil Abu Rudeina, che poi aggiunge: "Questo sarà un test reale per la Corte. Speriamo che il processo cominci rapidamente, per giudicare le politiche di Sharon, che hanno distrutto il processo di pace e tutti gli sforzi internazionali per farlo ripartire".

Il criminale raid israeliano di lunedi' sera su Gaza citta' ha prevenuto di pochissimo una mossa da parte dei "tanzim" .Lo riferisce oggi dal proprio sito Internet il quotidiano indipendente ebraico "Yedioth Ahronot", secondo cui meno di due ore prima che scattasse l'attacco aereo a Gaza il braccio armato di "al-Fatah", fazione principale dell'Olp guidata da Yasser Arafat in persona, si apprestava a proclamare un cessate-il-fuoco unilaterale e incondizionato relativamente ai civili israeliani. Stando al giornale, che cita non meglio precisate fonti bene informate da ambedue le parti, l'iniziativa avrebbe goduto del tacito assenso anche di Hamas; il cui leader politico-spirituale, lo sceicco tetraplegico Ahmed Yassin, aveva appena prospettato l'eventualita' di una interruzione delle azioni contro lo Stato ebraico.

RISULTATI DI UN'INDAGINE CONDOTTA DA 'PEACE NOW':Circa 2/3 (67%) dei coloni israeliani che vivono in Cisgiordania e nella striscia di Gaza riconoscono l'autorita' delle istituzioni democratiche dello stato e ubbidirebbero alla decisione di sgomberare gli insediamenti. Il 26% cercherebbe di contrastarla con mezzi legali. Un altro 6% sarebbe disposto a ricorrere anche a vie illegali, ma solo il 2% arriverebbero anche a opporsi con le armi a un eventuale sgombero. Sono questi alcuni dei risultati di maggiori rilievo di un' indagine di dimensioni senza precedenti condotta su un campione rappresentativo dei coloni per conto del movimento pacifista israeliano Peace Now. Dall'indagine risulta inoltre che il 59% dei coloni si accontenterebbero di indennizzi finanziari per le proprieta' abbandonate, un altro 10% vorrebbero essere trasferiti in insediamenti costruiti per loro dentro Israele. Il 23% sarebbe disposto a trasferirsi in altro insediamento nei Territori. Il 77% dei coloni ha citato la 'qualita' della vita' come ragione principale per la decisione di vivere negli insediamenti; il 20% motivi religiosi; il 3% perche' pensano che gli insediamenti contribuiscano alla sicurezza dello stato. L' 86% dei coloni si e' definito di destra. Il 55% e' d'accordo che in via di principio si debba fare uno sforzo per arrivare alla pace con i palestinesi. L'indagine, basata su interviste telefoniche con 3.200 coloni, ha un livello di fiducia del 95% e un margine di errore del campione del 3,5%.

Tecnologie di controllo

Ancora un fallimento nel riconoscimento facciale (Fonte: Neural)

I test del sistema Identix (in precedenza chiamato Visionics) utilizzato all'aereoporto Logan di Boston per il riconoscimento facciale di sospetti terroristi sono falliti miseramente. Secondo un articolo del Boston Globe la stessa Identix non è stata in grado di calibrare i sistemi senza ritrovarsi o in uno stato di ipersensibilità, in cui quasi tutti risultano sospetti, oppure in uno stato di semi-inerzia, in cui chiunque riesce a passare il controllo con un paio di occhiali da sole. I test, inoltre, si sono rivelati esasperanti per lo staff aereoportuale, e nonostante le fanfaronate di Joseph Atick il CEO della Indentix, queste tecniche non possono funzionare quando si ha a che fare con le folle per i troppi fattori di confusione. In realtà si tratta solo di business e speculazione, che però, basati sul terrore dei cittadini, rasentano lo sciacallaggio.

dal mondo

ESTONIA

Un monumento agli ex combattenti estoni della WAFFEN SS, legione straniera che volle Hitler nelle famigerate truppe scelte, è l’abberrante scelta del comune Parnu, cittadina dell’Estonia. Lo ha reso noto un portavoce del municipio, Romek Kosenkranius, citato dall'agenzia baltica Bns. L’inaugurazione del monumento era stata fissata per questa domenica, ma le forti critiche provenienti da intellettuali e da partiri anti fascisti hanno fatto slittare l’evento. Il vicesindaco di Parnu, TaimiVilgats, ha criticato l'iniziativa: "Questo monumento avrebbe dovuto trasmettere l'idea della lotta dell'Estonia per la libertà , non quello che si può vedere oggi". Anche il primo ministro Siim Kallas ha condannato severamente il monumento: "E' molto spiacevole, un monumento simile non avrebbe mai dovuto essere fatto".

Aggiornamento ore 17.00

Palestina - 'Questo è un crimine di guerra', aveva subito commentato ieri il ministro dell'informazione palestinese Abed Rabbo dopo il raid di Gaza costato la vita al leader dell'ala militare di Hamas e altre 14 persone, fra cui nove bambini. Parole che facevano presagire, a pochi giorni dalla sua effettiva nascita, una accusa di fronte alla Corte Penale Internazionale. Ed in effetti, secondo quanto riporta il Drudge Report citando un alto consigliere di Yasser Arafat, questa sarebbe l'intenzione dell'Autorità palestinese. "Chiederemo alla Corte Penale Internazionale un giudizio urgente per il crimine contro l'umanità compiuto la scorsa notte dalle forze di occupazione israeliane", ha detto Nabil Abu Rudeina, che poi aggiunge: "Questo sarà un test reale per la Corte. Speriamo che il processo cominci rapidamente, per giudicare le politiche di Sharon, che hanno distrutto il processo di pace e tutti gli sforzi internazionali per farlo ripartire". Il corpo di un bambino palestinese di circa quattro anni e' stato scoperto oggi tra le macerie degli edifici colpiti lunedi' nel raid israeliano su Gaza. L'attacco ha quindi causato in tutto 16 morti, tra cui il leader di Hamas Salah Shahade e dieci bambini di meno di 13 anni. Lo hanno reso noto testimoni e fonti mediche palestinesi. Intanto tutta Israele è diventata un obiettivo per la resistenza palestinese. Lo ha dichiarato Mahmud Al Zahar, portavoce del movimento integralista islamico di 'Hamas', in un'intervista trasmessa oggi da Radio Cairo. Tutte le fazioni palestinesi hanno espresso la volontà di vendicarsi su Israele e lanciare attacchi in profondità "per rappresaglia all'odioso crimine che Tel Aviv ha perpetrato a Gaza".

USA -Le industrie d'armamenti statunitensi hanno raddoppiato la produzione media di bombe laser teleguidate, mentre le fabbriche di munizioni hanno raggiunto il più alto livello di produttività da 15 anni. Alcuna delle commesse vanno a sopperire le armi usate nella guerra in Afghanistan, ma secondo il parere degli analisti ci sarebbe un'altra ragione che giustifica l'aumento di produzione e l'accumulo di ingenti quantitativi di armamenti: una possibile azione militare contro l'Iraq. Il Presidente Bush ha dichiarato di voler spodestare il leader iracheno Saddam Hussein, accusandolo di aver ammassato nei propri arsenali armi chimiche e batteriologice e di essersi da tempo attivato al fine di riuscire a produrre armamenti nucleari. Comunque, sia Bush, che il Segretario alla Difesa Rumsfeld, sostengono di non avere piani immediati per attaccare l'Iraq. Il Comando Centrale, in caso dello scoppio del conflitto avrebbe l'incarico di organizzare i contingenti militari in Iraq e secondo il suo ex direttore delle operazioni navali, Stephen Baker, probabilmente, il temuto piano d'attacco è in una fase di sviluppo molto avanzata. A suo parere gli Usa per portare a compimento tale progetto hanno bisogno di incrementare la produzione di armamenti, in particolare di bombe teleguidate al laser, di JDAMs e di missili Tomahawk. JDAM è l'acronimo di Joint Direct Attack Munition, le bombe teleguidate dai satelliti: una delle armi favorite durante la guerra in Afghanistan. Gli strateghi e militari a apprezzano molto i JDAM per la loro estrema precisione e per il costo di produzione relativamente basso: meno di 25 mila dollari a ordigno. L'analista della Global Security,John Pike, ha stimato che al momento l'esercito statunitense ha disponibile solo una parte dei 50 mila JDAMs necessari per sostenere una campagna di bombardamenti contro le difese di Saddam. Sempre secondo Pike, finora hanno usato un ingente quantitativo dei missili JDAMs disponibili, ma anche quelli che avevano in un stoccaggio un anno fa, sarebbero solo una piccola parte di quelli che necessitano adesso.

Argentina - Manifestazione ieri a Buenos Aires in occasione della visita dell'inviato del FMI e dei delegati di altri paesi occidentali per discutere dei problemi dell'economia argentina. Più di diecimila persone hanno manifestato nel pomeriggio per esigere che la commissione dei notabili abbandoni il paese immediatamente. Alla manifestazione hanno partecièpato i movimenti della sinistra, e i diversi raggruppamenti del bloocco piquetero. Secondo i manifestanti, il FMI intende colonizzare il paese e provocare ulteriori danni alla già precaria situazione economica. Il dispiegamento della polizia è stato massiccio, nel timore di disordini: centinaia di poliziotti, camionette pronte per gli arresti, cani pronti all'assalto.

SCORIE RADIOTTIVE - Per quasi una settimana la flotta di Greenpeace composta da 10 barche ha vagato attraverso l'oceano Pacifico per manifestare la propria opposizione al pericoloso trasporto marittimo di materiale nucleare. Sabato 21 Luglio le 10 barche si sono posizionate nelle acque internazionali del Mar di Tasman, a meta' strada tra la Nuova Zelanda e l'Australia, per mostrare al mondo le immagini di due navi battenti bandiera britannica, una delle quali trasporta un combustibile nucleare chiamato MOX (un composto di ossidi di plutonio e uranio) mentre l'altra fa da scorta armata, provenienti dal Giappone e dirette in Gran Bretagna. Le due navi hanno in vari modi tentato di evitare l'incontro con gli attivisti di Greenpeace, ma non ci sono riuscite. Non appena individuate, un parlamentare dei Verdi del Nuovo Galles del Sud e un altro manifestante si sono buttati in mare a una distanza di 400 metri dalle navi e hanno mostrato un cartello che diceva "Nuclear Free Pacific". Lo scorso 17 Luglio il governo del le isole Vanuatu aveva condannato il trasporto del MOX e il giorno seguente il governo delle Fiji aveva fatto altrettanto. Poi ben 78 nazioni al Summit regionale Africano-Caraibico-Pacifico (ACP) hanno condannato il Giappone e la Gran Bretagna nella dichiarazione finale del summit stesso per il fatto che tali operazioni mettono a rischio i cittadini dei paesi del Pacifico. La Nuova Zelanda ha utilizzato le proprie forze aeree per accertarsi che le navi non entrassero nelle acque della Zona Economica Esclusiva (EEZ) che rientrano sotto sua giurisdizione. Nel 1999 il MOX era stato trasportato dal Regno Unito al Giappone, tuttavia la compagnia statale britannica produttrice del combustibile (la BNFL) aveva falsificato molti dati sulla qualita' e sulla sicurezza del composto, cosi' il governo Giapponese ne chiese, ottenendolo, il ritorno in Gran Bretagna.

DALL'ITALIA

MILANO - Alcuni agenti della polizia penitenziaria (una decina) potrebbero venire processati per le violenze tra detenuti dentro il carcere milanese di San Vittore su cui sta indagando il pm milanese Giovanna Ichino. L'inchiesta si avvia infatti verso la conclusione. Manca solo l'interrogatorio di un altro detenuto e le indagini verranno chiuse con l'avviso agli indagati e la probabile richiesta di rinvio a giudizio degli agenti. Per gli agenti l'accusa è di non aver vigilato su alcuni detenuti che hanno poi denunciato sevizie e violenze da parte di altri reclusi. Anche ieri, durante l'interrogatorio con la formula dell'incidente probatorio davanti al gip Tacconi, due detenuti hanno raccontato di un panoraama di desolante violenza e brutalità tra bruciature con mozziconi di sigarette sulle palme dei piedi e pestaggi. Addirittura un uomo accusato di pedofilia (l'accusa ritenuta più infamante dal "codice" interno del carcere) è stato torturato per una settimana, gli è stato impedito di uscire dalla cella e gli atri detenuti si sono sostituiti a lui quando si trattava di rispondere all'appello o di prendere le medicine. Due detenuti sono stati raggiunti da un ordine di custodia cautelare per lesioni gravissime, violenza sessuale, sostituzione di persone e sequestro di persona.

SICUREZZA MINISTRI - Scorta fissa per tutti i ministri, che passano per la prima volta, insieme alle personalita' di rilievo istituzionale, sotto la diretta tutela dell'Ispettorato del Viminale. Il piano, messo a punto dal dipartimento della Publica Sicurezza per contrastare la rinascita del denominato terrorismo, dovrebbe essere operativo a giorni. Eversione e ordine pubblico sono quindi da oggi i due primari obiettivi del ministero dell'Interno, che si prepara ad affrontare un 'autunno caldo'. Tra gli agenti direttamente dipendenti dal Viminale, e quelli gestiti dalla Questura e da Villa Tevere, ammontano a circa 800 unita' gli uomini addetti alle scorte, ai quali si aggiungono coloro che operano per le scorte disposte dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia penitenziaria. Al nuovo ufficio dell'Ucis e' affidato il compito di raccordo tra intelligence, polizia di prevenzione e attivita' operative.

ROMA - Questa mattina c'è stata una manifestazione di protesta deli abitanti del quartiere S. Lorenzo aderenti al Comitato contro il PUP (Piano UrbanisticoParcheggi) per bloccare i lavori che danneggerebbero la stabilità dei palazzi e peggiorerebbero la vivibilità del quartiere. La protesta si era inasprita dopo l'arrogante volontà dell'impresa di riprendere i lavori, nonostante le assicurazioni del Sindaco, spingendo i manifestanti alle ore 9,30 ad effettuare un blocco stradale della via Tiburtina. Comunque l'iniziativa è riuscita a rimandare l'inizio dei lavori .

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gror240702 (last edited 2008-06-26 09:53:29 by anonymous)