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'''INDULTINO'''



I detenuti italiani bocciano 'l'indultino'. Il testo, che prevede la sospensione degli ultimi tre anni di pena, fatta eccezione per i reati politici, strage sequestro di persona e associazione di stampo mafioso, passera' all' esame dell'aula il 16 gennaio prossimo. Ma viene definito una 'legge truffa' dall'associazione Papillon di Rebibbia, che minaccia di riprendere le agitazioni nelle carceri. 'Ci sono tutti i numeri perche' la commissione Giustizia della Camera licenzi prima il testo di legge sull'indulto allargato, e ci auguriamo che questo accada perche' quella che si vuole far passare e' una piccola legge-truffa che non allarga le maglie delle carceri e non ha alcun effetto deflattivo'. 'Se la capienza massima degli istituti di pena e' di 42 mila detenuti, e siamo invece a 52 mila, vuol dire che il provvedimento dovrebbe riguardare almeno 10 mila persone e non 5 mila'.
Contro l'indultino (la proposta di legge presentata da Giuliano Pisapia di Rifondazione comunista e da Enrico Buemi dello Sdi, l'associazione Papillon valutera' nei prossimi giorni le iniziative da assumere. 'Non ce la terremo in silenzio se a settembre abbiamo iniziato una protesta che ha toccato 120 istituti di pena italiani, potremmo valutare se riprendere lo sciopero'.
L'indultino si presenta modificato rispetto al testo iniziale elaborato da Pisapia, che prevedeva la sospensione condizionale della pena anche per gli ergastolani. La sospensione e' prevista ora per gli ultimi tre anni di pena per chi non ha commesso reati gravissimi, ha tenuto un buon comportamento e ha gia' scontato un quarto della condanna. Il beneficio puo' essere concesso solo una volta e non varra' nei confronti dei sorvegliati speciali, di coloro che non abbiano tenuto in carcere una condotta piu' che esemplare. La sospensione di pena non varra' neanche per coloro che hanno commesso rapine ed estorsioni aggravate, e per i delinquenti abituali. Un detenuto ha la facolta' di rinunciare ai benefici della legge. La sospensione della pena sara' disposta dal magistrato di sorveglianza che valutera' anche la condotta in carcere del condannato oltre a stabilire tutte le misure da adottare nel caso che il detenuto torni in liberta'. Una volta uscito dal carcere, il detenuto e' tenuto ad una condotta irreprensibile per i cinque anni successivi.

Apre massimo e spera bene. Ciao

GR ORE 19.30

Proposta sommario

ESTERI

Cecenia

Due forti esplosioni hanno devastato oggi la sede del governo provvisorio filo russo insediato in Cecenia da Mosca. La sede del governo risulta molto lesionata e sono almeno 41 i morti e circa 60 i feriti. La guerriglia cecena ha oggi rivendicato l'attentato contro l'edificio del governo filorusso ceceno a Grozny. In una telefonata all'agenzia cecena 'Kavkaz', un esponente della guerriglia ha detto che sono stati i 'martiri', cioe' i guerriglieri suicidi, a compiere l'azione. Al momento delle due esplosini erano almeno 150-200 le persone al lavoro questa mattina all'interno dell'edificio governativo. Nessun dirigente dell'amministrazione o del governo ceceno è però rimasto ucciso nell'attentato, secondo informazioni ufficiali. Un esplosivo equivalente ad una tonnellata di tritolo si trovava su uno dei due automezzi utilizzati per l'attacco. Il devastante attentato di oggi a Grozny contro l'edificio del governo filorusso avviene due mesi dopo la sanguinosa presa di ostaggi in un teatro di Mosca da parte di un commando ceceno. Il 23 ottobre scorso una quarantina di guerriglieri, tra cui anche alcune donne, aveva fatto irruzione nel teatro 'Dubrovka', prendendo in ostaggio oltre 800 persone e chiedendo la fine della guerra in Cecenia. Imbottiti di esplosivo, gli indipendentisti guidati dal 25enne Movsar Barayev minacciavano di far saltare in aria il teatro. La crisi si era risolta quattro giorni dopo, nella notte tra il 26 e 27 ottobre, quando, dopo l'uccisione di due ostaggi, le forze speciali russe erano entrate nel teatro, dove prima avevano diffuso una sostanza narcotica, il Fentanyl. Tutti i guerriglieri erano stati uccisi, ma anche 129 ostaggi erano morti per aver respirato quell'oppiaceo. Intanto, tre giorni fa, a Mosca erano stati arrestati due presunti kamikaze ceceni che indossavano cinture di esplosivo simili a quelle dei guerriglieri che avevano assaltato il teatro.

Ricca di petrolio, situata nel cuore del Caucaso, con una superficie di poco piu' di 12mila metri quadrati, la Cecenia - prima delle due guerre con la Russia - aveva una popolazione di 1,2 milioni di abitanti, la maggior parte dei quali di religione musulmana. Negli ultimi anni, centinaia di migliaia di persone sono fuggite dalla repubblica separatista caucasica. La maggior parte della popolazione e' concentrata nella capitale Grozny. Nel 1991 il leader comunista Doku Zavgayev viene rovesciato. Dzhokhar Dudayev vince le elezioni presidenziali e proclama l'indipendenza della Cecenia. Nel dicembre del 1994 le truppe russe entrano in Cecenia nel tentativo di reprimere i separatisti. Oltre centomila persone restano uccise negli scontri con l'esercito russo. Nell'Aprile del 1996 Dudayev resta ucciso in un attacco missilistico, gli succede Zemlikhan Yandarbiyev. Il mese successivo, il presidente russo Boris Eltsin e Yandarbiyev firmano un accordo di pace, ma la tregua dura solo fino a luglio. In agosto, i guerriglieri ceceni riescono a riconquistare Grozny. Il generale russo Alexander Lebed e il capo dello Stato maggiore ceceno Aslan Maskhadov firmano gli accordi di Khasayurt sul cessate il fuoco. Mel gennaio del 1997 Maskhadov viene eletto presidente della Cecenia. All'inizio dell'anno 1999 Maskhadov annuncia l'imposizione della sharia, la legge islamica. 1999 - In settembre, a seguito di una serie di attentati terroristi in Russia, costati la vita a 300 persone e attribuiti da Mosca ai separatisti ceceni, le truppe russe, su ordine del presidente Vladimir Putin, tornano nella repubblica caucasica. Nelle settimane successive, decine di migliaia di civili fuggono verso le repubbliche vicine. 2000 - In febbraio i russi riconquistano Grozny 2000 - In giugno, Mosca nomina l'ex mufti della Cecenia, Akhmad Kadyrov, capo dell'amministrazione cecena, che risponde direttamente a Putin. 2001 - In gennaio, Putin trasferisce il controllo delle operazioni in Cecenia al servizio segreto federale (Fsb). Stanislav Ilyasov viene nominato primo ministro del governo filorusso. Putin ha rilanciato nei mesi scorsim un programma di rilancio della Cecenia, nel tentativa di controllarla. Non sono seguiti gli aiuti finanziari promessi dalla amministrazione di Mosca, più che dimezzati i finanziamenti alla capitale della regione caucasuca. Quello di oggi è il più forte attacco dei separatisti ceceni attivi nella capitale dallo scorso mese di ottobre, quando un attentato contro una caserma della polizia provocò 25 morti. Nonostante Mosca assicuri che la situazione nella Repubblica sia tornata nella normalità e le operazioni militari contro i ribelli praticamente concluse, gli attacchi su piccola scala contro le forze russe si susseguono ogni giorno, provocando uno stillicidio di vittime.

AUDIO giulietto chiesa

Palestina testo più audio

Ennesima giornata di sangue nei Territori, dove ieri almeno nove palestinesi sono rimasti uccisi nel corso di un'offensiva israeliana, che ha causato il ferimento anche di una trentina di persone. Le violenze maggiori - dopo un 25 dicembre di relativa calma - sono state segnalate in Cisgiordania: a Tulkarem, Qalqilia e Ramallah. Come se non bastasse, sempre ieri le truppe israeliane sono ritornate nel centro di Betlemme,città che , ricordiamo, è sotto il controlo dell'ANP dagli accordi di Oslo. E una manifestazione si è svolta oggi a Tel Aviv da parte di organizzazioni pacifiste israeliane, peer prìotestaare cointro le occupazioni dei territori. E un insolito sostegno viene anche daai militari democratici italiani, che sul loro sito danno piena solidarietà al movimento dei militari israeliani 'refusnick' che rifiutano di prestare servizio nei territori occupati, sostenendo la legittimità del rifiuto ad esercitare la violenza contro i palestinesi.

Il fondatore e leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin, ha previsto oggi la fine dello Stato di Israele entro il 2025. 'Lo Stato di Israele cessera' di esistere intorno al 2025, pertanto vi chiedo di essere pazienti', ha detto Yassin rivolgendosi a una folla di 30 mila palestinesi riuniti a Gaza in occasione dell'anniversario della fondazione del movimento islamico. 'Le operazioni di martirio (gli attentati suicidi, ndr) proseguiranno fino al termine dell'occupazione israeliana'dei territori palestinesi, ha aggiunto lo sceicco. Yassin ha tuttavia espresso sostegno nei confronti dei colloqui che Hamas avra', probabilmente a partire dalla prossima settimana, al Cairo, con Al-Fatah, la piu' importante delle organizzazioni politiche palestinesi. Gli incontri sono volti a mettere fine agli attentati suicidi con i civili israeliani e nelle scorse settimane lo stesso Yassin non aveva escluso l'interruzione degli attacchi anche se solo 'a scopo tattico'.

Corea testo

Potrebbe diventare un problema spinoso per gli stati uniti la questione coreana. E' arrivata oggi dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) la conferma che il regime nordcoreano ha chiesto formalmente il richiamo degli ispettori incaricati di sorvegliare i siti nucleari in base agli accordi di non proliferazione. La richiesta era stata preannunciata dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Il direttore del Dipartimento per l'energia nucleare nordcoreano, Lee Jae Sun, spiega che la permanenza degli ispettori non e' piu' giustificata dal momento che sono stati riattivati gli impianti nucleari. La decisione di riattivare gli impianti era stata presa la scorsa settimana, per garantire l'approviggionamento di energia. Oggi dunque la Corea si trova nell'identica situaazione per la quale gli stati uniti vorrebbero sferrare il loro attacco all'iraq, e cioè il possesso, in questo caso dimostrato e ostentato, di siti nucleari che potrebbero anche servire per costruire armi di distruzione di massa. Diventa dunque più difficile agli USA continuare ad invocare un'azione contro un paese per il quale non sono state trovate prove, e non intervenire, nè chiedere una presa di posizione, nei riguardi della corea. E, dati i rapporti tra corea del nord e Usa, non è da escludere che la situazione sia stata creata allo scopo di mettere in luce sia le contraddizioni sia gli interessi economici nell'area che sono alla della richiesta di intervento contro bagdad.

Afagniostan

E che la guerra sia solo interesse economico lo dimostra il progetto per la costruzione del gasdotto che collega il Turkmenistan al Pakistan attraverso l'Afghanistan, evitando cosi' sia la Russia che l'Iran. L'accordo che e' stato firmato oggi ad Ashgabat, la capitale del Turkmenistan, pone le basi per il maggior investimento straniero in Afghanistan dopo la caduta dei Taleban. Il gasdotto, lungo 1.500 chilometri, dovrebbe costare due milioni di dollari. Colleghera' i giacimenti turkmeni di Dowletabad (le riserve di gas dell'ex repubblica sovietica sono stimate in quattro miliardi di metri cubi) alla citta' pachistana di Multan. E passera' proprio vicino a Kandahar. Si tratta di un progetto, quello per il gasdotto, gia' in discussione da tempo, almeno dal 1994. Due diverse compagnie, l'argentina Bridas (la prima compagnia occidentale a investire nel 1991 nei giacimenti di gas del Turkmenistan che, nel marzo del 1997, aveva aperto un ufficio di rappresentanza a Kabul, dopo tre anni di negoziati sia con i Taleban che con l'Alleanza del Nord), e l'americana Unocal, in competizione, fin'anche in un tribunale del Texas, per controllare la paternita' del gasdotto. Malgrado il contratto stilato dalla Bridas con il regime dei Taleban, la Unocal, con il consorzio CentGas che aveva creato nel frattempo, era riuscita ad avere la meglio in tribunale, anche solo per essere poi costretta a lasciare l'Afghanistan dopo l'agosto del 1998 in seguito ai bombardamenti americani contro i campi di bin Laden. Oggi dunque il maggior vantaggio dalla costruzione del gasdotto sarà proprio degli americani: un vantaggio costato due milioni di dollari, e almeno duecentomila morti.

Londra testo

Un algerino di 18 anni e' stato incriminato oggi da una corte scozzese per violazione della legge antiterrorismo. L'imputato, Karim Ziem, fa parte di un gruppo di nordafricani arrestati il 18 dicembre nell'ambito di un'indagine condotta dalla polizia di Edimburgo. Altri sette algerini sono stati gia' incriminati per lo stesso reato e sono attualmente detenuti, mentre le indagini proseguono. Gli otto algerini sono accusati di violazione dell'articolo 57 della legge antiterrorismo secondo il quale commette un reato chi possiede un oggetto che potrebbe essere usato per attuare, preparare o istigare un atto di terrorismo. La legge, rielaborata dopo l'11 settembre, prevede misura estremamente severe, e soprattutto si presta a differenti interpretaazioni, poichè ogni oggetto potrebbe essere giudicato atto ad offendere. La legge, proprio per questop è contestata dalle associazioni dei diritti civili e da quelle delle comunità straniere, che vedono in essa un tentativo di criminalizzazione nei loro confronti.

Spagna testo

Los fascistas de España 2000 realizan seguimientos y fichas de militantes de izquierda

x Kalegorria.net

Diferentes actos en la ciudad de València han sido boicoteados por miembros de España 2000, la plataforma fascista dirigida por el empresario de seguridad José Luis Roberto Navarro. La manifestación contra el PHN, asambleas vecinales, la presentación de la Plataforma contra la ley de Partidos y ahora el encierro de los okupas en la Universitat están siendo blanco de los fascistas quienes, además, reconocen en su web que están realizando fichas y recogiendo fotos de militantes de la izquierda.

"La DPS hará fotos de todo el mundo, grabará en video, incluso parte del grupo estará dentro. Seguirá a los más identificados a sus domicilios. Así complementaremos la información que ya tenemos", se puede leer en el foro de la plataforma de España 2000 en relación con la convocatoria de un debate para mañana en el encierro de personas de diferentes colectivos de València pidiendo la libertad de los okupas encarcelados y de la manifestación contra la represión del día 4 de enero. "El 27 y el 4 tendremos veinte carretes más y más de treinta fichas" aseguran los fascistas de España 2000. Afirman que no van a organizar una contramanifestación pero van a "contribuir a joder la convocatoria" y que con las fichas y seguimientos que realicen " estamos participando en la disolución del poder de la extrema izquierda en las calles".

DPS (Dirección de Protección y Seguridad) son las siglas que utilizan para denominar a los matones –casi todos ellos guardas de seguridad de la empresa Levantina de Seguridad– que acompañan las actividades de coacción de España 2000. La estrategia viene siendo la misma desde hace meses: convocan en el foro de la web España 2000, se dan cita en la cafetería Bimbi de la Gran Vía Marqués del Turia y luego van a reventar y a "enseñar democracia" a algún acto de la izquierda y de paso a fotografiar y fichar a los asistentes; da igual que sean vecinos, inmigrantes, ecologistas, profesores de la Universidad u okupas. También se encargan de que la prensa local recoja la provocación, con lo que se ganan una publicidad electoralista de cara a su imagen fachosa y populista. Juegan con el miedo que infunden y con la prepotencia de los matones por lo que hasta ahora no se les haya impedido el paso a un acto.

Qué hacen con todas esas fichas que dicen poseer no lo sabemos, pero el video editado por KALEGORRIA "Falangistas, el retorno de la guerra sucia" es bastante clarificador sobre el funcionamiento de estos grupos de extrema derecha agrupados en torno al Frente Español.

El colectivo okupa lleva largo tiempo denunciando que es la empresa de José Luis Roberto Navarro, Levantina de Seguridad, la que siempre se encarga de vigilar un inmueble tras un desalojo y que los guardas de seguridad llegan incluso antes que la Policía. Roberto Navarro se ha presentado también como acusación particular contra cuatro de los antifascistas detenidos tras la manifestación racista convocada por España 2000 en Ruzafa. Los cuatro jóvenes tuvieron que declarar a la misma hora y en el mismo juzgado en el que los cuatro okupas acusados de terrorismo tenían que realizar una prueba de ADN, lo que propició que Roberto Navarro y los matones que le acompañaban pudieran realizar fotos y declaraciones a la prensa. Para los okupas, el hecho de que el juez juntara las dos vistas " no es una casualidad, si no una provocación

El próximo viernes 27 a las 20.00 h en la Plaça de les Tortugues de Palma de Mallorca concentración de apoyo a Jordi,Pasky e Iván.

a las convocatorias ccontra las prisiones y en solidaridad con l@s pres@s, se añade la convocatoria contra el centro de internamiento de inmigrantes 31 DICIEMBRE - BARCELONA

TOTES AL CARRER - TODAS A LA CALLE

12 horas PRISION DE MUJERES DE WAD-RAS

17 horas CENTRO DE INTERNAMIENTO DE INMIGRANTES DE LA VERNEDA

20 horas PRISION DE LA MODELO

Clonazionetesto

INTERNI

FIRENZE

Studenti e lavoratori precari avevano occupato nella giornata di ieri una casa popolare situata in via del Romito numero 19. l’appartamento era sfitto e inutilzzato da 15 anni. -La casa sara’ abitata da un gruppo di studenti e lavoratori precari costretti alla realta’ del lavoro nero, a tempo determinato, legalmente sottopagati; schiacciati da aumenti puntuali delle tasse universitarie improponibili ed in linea con l’orientamento classista dell’ universita’- azienda: l’esclusione di chi e’ costretto a lavorare. – cosi recitava il comuncato degli occupanti distribuito ieri . Ma oggi puntuale si è presentata la digos del capoluogo toscano ed ha preteso lo sgombero…… sentiamo la corrispondenza di uno degli occupanti……

INDULTINO

I detenuti italiani bocciano 'l'indultino'. Il testo, che prevede la sospensione degli ultimi tre anni di pena, fatta eccezione per i reati politici, strage sequestro di persona e associazione di stampo mafioso, passera' all' esame dell'aula il 16 gennaio prossimo. Ma viene definito una 'legge truffa' dall'associazione Papillon di Rebibbia, che minaccia di riprendere le agitazioni nelle carceri. 'Ci sono tutti i numeri perche' la commissione Giustizia della Camera licenzi prima il testo di legge sull'indulto allargato, e ci auguriamo che questo accada perche' quella che si vuole far passare e' una piccola legge-truffa che non allarga le maglie delle carceri e non ha alcun effetto deflattivo'. 'Se la capienza massima degli istituti di pena e' di 42 mila detenuti, e siamo invece a 52 mila, vuol dire che il provvedimento dovrebbe riguardare almeno 10 mila persone e non 5 mila'. Contro l'indultino (la proposta di legge presentata da Giuliano Pisapia di Rifondazione comunista e da Enrico Buemi dello Sdi, l'associazione Papillon valutera' nei prossimi giorni le iniziative da assumere. 'Non ce la terremo in silenzio se a settembre abbiamo iniziato una protesta che ha toccato 120 istituti di pena italiani, potremmo valutare se riprendere lo sciopero'. L'indultino si presenta modificato rispetto al testo iniziale elaborato da Pisapia, che prevedeva la sospensione condizionale della pena anche per gli ergastolani. La sospensione e' prevista ora per gli ultimi tre anni di pena per chi non ha commesso reati gravissimi, ha tenuto un buon comportamento e ha gia' scontato un quarto della condanna. Il beneficio puo' essere concesso solo una volta e non varra' nei confronti dei sorvegliati speciali, di coloro che non abbiano tenuto in carcere una condotta piu' che esemplare. La sospensione di pena non varra' neanche per coloro che hanno commesso rapine ed estorsioni aggravate, e per i delinquenti abituali. Un detenuto ha la facolta' di rinunciare ai benefici della legge. La sospensione della pena sara' disposta dal magistrato di sorveglianza che valutera' anche la condotta in carcere del condannato oltre a stabilire tutte le misure da adottare nel caso che il detenuto torni in liberta'. Una volta uscito dal carcere, il detenuto e' tenuto ad una condotta irreprensibile per i cinque anni successivi.

Fiat testo più audio

Guerra testo

Carcere testo

41 bistesto

gRor flashhhhhhhh ore 17.00

Cecenia

Due forti esplosioni hanno devastato oggi la sede del governo provvisorio filo russo insediato in Cecenia da Mosca. La sede del governo risulta molto lesionata e sono almeno 41 i morti e circa 60 i feriti. La guerriglia cecena ha oggi rivendicato l'attentato contro l'edificio del governo filorusso ceceno a Grozny. In una telefonata all'agenzia cecena 'Kavkaz', un esponente della guerriglia ha detto che sono stati i 'martiri', cioe' i guerriglieri suicidi, a compiere l'azione. Al momento delle due esplosini erano almeno 150-200 le persone al lavoro questa mattina all'interno dell'edificio governativo. Nessun dirigente dell'amministrazione o del governo ceceno è però rimasto ucciso nell'attentato, secondo informazioni ufficiali. Un esplosivo equivalente ad una tonnellata di tritolo si trovava su uno dei due automezzi utilizzati per l'attacco. Il devastante attentato di oggi a Grozny contro l'edificio del governo filorusso avviene due mesi dopo la sanguinosa presa di ostaggi in un teatro di Mosca da parte di un commando ceceno. Il 23 ottobre scorso una quarantina di guerriglieri, tra cui anche alcune donne, aveva fatto irruzione nel teatro 'Dubrovka', prendendo in ostaggio oltre 800 persone e chiedendo la fine della guerra in Cecenia. Imbottiti di esplosivo, gli indipendentisti guidati dal 25enne Movsar Barayev minacciavano di far saltare in aria il teatro. La crisi si era risolta quattro giorni dopo, nella notte tra il 26 e 27 ottobre, quando, dopo l'uccisione di due ostaggi, le forze speciali russe erano entrate nel teatro, dove prima avevano diffuso una sostanza narcotica, il Fentanyl. Tutti i guerriglieri erano stati uccisi, ma anche 129 ostaggi erano morti per aver respirato quell'oppiaceo. Intanto, tre giorni fa, a Mosca erano stati arrestati due presunti kamikaze ceceni che indossavano cinture di esplosivo simili a quelle dei guerriglieri che avevano assaltato il teatro.

Ricca di petrolio, situata nel cuore del Caucaso, con una superficie di poco piu' di 12mila metri quadrati, la Cecenia - prima delle due guerre con la Russia - aveva una popolazione di 1,2 milioni di abitanti, la maggior parte dei quali di religione musulmana. Negli ultimi anni, centinaia di migliaia di persone sono fuggite dalla repubblica separatista caucasica. La maggior parte della popolazione e' concentrata nella capitale Grozny. Nel 1991 il leader comunista Doku Zavgayev viene rovesciato. Dzhokhar Dudayev vince le elezioni presidenziali e proclama l'indipendenza della Cecenia. Nel dicembre del 1994 le truppe russe entrano in Cecenia nel tentativo di reprimere i separatisti. Oltre centomila persone restano uccise negli scontri con l'esercito russo. Nell'Aprile del 1996 Dudayev resta ucciso in un attacco missilistico, gli succede Zemlikhan Yandarbiyev. Il mese successivo, il presidente russo Boris Eltsin e Yandarbiyev firmano un accordo di pace, ma la tregua dura solo fino a luglio. In agosto, i guerriglieri ceceni riescono a riconquistare Grozny. Il generale russo Alexander Lebed e il capo dello Stato maggiore ceceno Aslan Maskhadov firmano gli accordi di Khasayurt sul cessate il fuoco. Mel gennaio del 1997 Maskhadov viene eletto presidente della Cecenia. All'inizio dell'anno 1999 Maskhadov annuncia l'imposizione della sharia, la legge islamica. 1999 - In settembre, a seguito di una serie di attentati terroristi in Russia, costati la vita a 300 persone e attribuiti da Mosca ai separatisti ceceni, le truppe russe, su ordine del presidente Vladimir Putin, tornano nella repubblica caucasica. Nelle settimane successive, decine di migliaia di civili fuggono verso le repubbliche vicine. 2000 - In febbraio i russi riconquistano Grozny 2000 - In giugno, Mosca nomina l'ex mufti della Cecenia, Akhmad Kadyrov, capo dell'amministrazione cecena, che risponde direttamente a Putin. 2001 - In gennaio, Putin trasferisce il controllo delle operazioni in Cecenia al servizio segreto federale (Fsb). Stanislav Ilyasov viene nominato primo ministro del governo filorusso. Putin ha rilanciato nei mesi scorsim un programma di rilancio della Cecenia, nel tentativa di controllarla. Non sono seguiti gli aiuti finanziari promessi dalla amministrazione di Mosca, più che dimezzati i finanziamenti alla capitale della regione caucasuca. Quello di oggi è il più forte attacco dei separatisti ceceni attivi nella capitale dallo scorso mese di ottobre, quando un attentato contro una caserma della polizia provocò 25 morti. Nonostante Mosca assicuri che la situazione nella Repubblica sia tornata nella normalità e le operazioni militari contro i ribelli praticamente concluse, gli attacchi su piccola scala contro le forze russe si susseguono ogni giorno, provocando uno stillicidio di vittime.

Corea del Nord

Potrebbe diventare un problema spinoso per gli stati uniti la questione coreana. E' arrivata oggi dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) la conferma che il regime nordcoreano ha chiesto formalmente il richiamo degli ispettori incaricati di sorvegliare i siti nucleari in base agli accordi di non proliferazione. La richiesta era stata preannunciata dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Il direttore del Dipartimento per l'energia nucleare nordcoreano, Lee Jae Sun, spiega che la permanenza degli ispettori non e' piu' giustificata dal momento che sono stati riattivati gli impianti nucleari. La decisione di riattivare gli impianti era stata presa la scorsa settimana, per garantire l'approviggionamento di energia. Oggi dunque la Corea si trova nell'identica situaazione per la quale gli stati uniti vorrebbero sferrare il loro attacco all'iraq, e cioè il possesso, in questo caso dimostrato e ostentato, di siti nucleari che potrebbero anche servire per costruire armi di distruzione di massa. Diventa dunque più difficile agli USA continuare ad invocare un'azione contro un paese per il quale non sono state trovate prove, e non intervenire, nè chiedere una presa di posizione, nei riguardi della corea. E, dati i rapporti tra corea del nord e Usa, non è da escludere che la situazione sia stata creata allo scopo di mettere in luce sia le contraddizioni sia gli interessi economici nell'area che sono alla della richiesta di intervento contro bagdad.

Palestina

Ennesima giornata di sangue nei Territori, dove ieri almeno nove palestinesi sono rimasti uccisi nel corso di un'offensiva israeliana, che ha causato il ferimento anche di una trentina di persone. Le violenze maggiori - dopo un 25 dicembre di relativa calma - sono state segnalate in Cisgiordania: a Tulkarem, Qalqilia e Ramallah. Come se non bastasse, sempre ieri le truppe israeliane sono ritornate nel centro di Betlemme,i militari sono stati visti nella Piazza della Mangiatoia. Inoltre, dalle 4:00 del pomeriggio hanno anche imposto il coprifuoco sulla citt?Un portavoce militare israeliano ha dichiarato che il provvedimento si reso necessario per non meglio precisate 'esigenze operative', senza fornire spiegazioni sull'occupazione della città.Va ricordato che l'esercito si era ritirato da Betlemme per consentire lo svolgimento dei riti religiosi del Natale.

Il fondatore e leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin, ha previsto oggi la fine dello Stato di Israele entro il 2025. 'Lo Stato di Israele cessera' di esistere intorno al 2025, pertanto vi chiedo di essere pazienti', ha detto Yassin rivolgendosi a una folla di 30 mila palestinesi riuniti a Gaza in occasione dell'anniversario della fondazione del movimento islamico. 'Le operazioni di martirio (gli attentati suicidi, ndr) proseguiranno fino al termine dell'occupazione israeliana'dei territori palestinesi, ha aggiunto lo sceicco. Yassin ha tuttavia espresso sostegno nei confronti dei colloqui che Hamas avra', probabilmente a partire dalla prossima settimana, al Cairo, con Al-Fatah, la piu' importante delle organizzazioni politiche palestinesi. Gli incontri sono volti a mettere fine agli attentati suicidi con i civili israeliani e nelle scorse settimane lo stesso Yassin non aveva escluso l'interruzione degli attacchi anche se solo 'a scopo tattico'. In passato il leader di Hamas ha spiegato che, a suo parere, la storia e' fatta di cicli di 40 anni. Per questo motivo il ciclo 'negativo' della storia palestinese, cominciato nel 1948 con la creazione di Israele in Palestina, si sarebbe concluso nel 1987, anno dell'inizio della prima Intifada e quindi della riscossa palestinese. Questo ciclo 'positivo' cominciato 15 anni fa, afferma Yassin si concludera' intorno al quarto di secolo con la scomparsa di Israele

Londra

Un algerino di 18 anni e' stato incriminato oggi da una corte scozzese per violazione della legge antiterrorismo. L'imputato, Karim Ziem, fa parte di un gruppo di nordafricani arrestati il 18 dicembre nell'ambito di un'indagine condotta dalla polizia di Edimburgo. Altri sette algerini sono stati gia' incriminati per lo stesso reato e sono attualmente detenuti, mentre le indagini proseguono. Gli otto algerini sono accusati di violazione dell'articolo 57 della legge antiterrorismo secondo il quale commette un reato chi possiede un oggetto che potrebbe essere usato per attuare, preparare o istigare un atto di terrorismo.

ITALIA

Guerra

Il presidente dei deputati del Pdci, Marco Rizzo ha inviato una lettera ai capigruppo del centrosinistra proponendo di convocare in tempi brevi l'assemblea dei parlamentari dell'Ulivo per discutere della situazione in Medio Oriente e pronunciarsi in maniera netta contro qualsiasi intervento militare. 'Nonostante il clima festivo si moltiplicano i segnali di un imminente attacco all'Iraq da parte degli Stati Uniti e Gran Bretagna. Riteniamo utile e necessaria - ha precisato Rizzo - la convocazione dei parlamentari dell'Ulivo per affrontare al piu' presto il tema della guerra imminente. Invitiamo le forze del centrosinistra ad una presa di posizione che tragga fondamento dalla Costituzione 'l'Italia ripudia la guerra' e rifiuti in modo netto e senza ambiguita' l'intervento militare in Iraq. Rizzo ricostruisce la situazione ricordando che nel Golfo Persico si continuano ad ammassare truppe pronte a sferrare una micidiale offensiva. Da parte degli Usa giungono ogni giorno dichiarazioni che incitano all'attacco contro Bagdad'. Tutto questo accade 'in contemporanea con le ispezioni sul campo dei funzionari Onu'. Secondo Rizzo le vere intenzioni degli Usa 'sono quelle di sferrare una guerra contro l'Iraq, al di la' della volonta' espressa dagli organismi internazionali

Fiat

La crisi Fiat resta nel cuore di Torino. Stamani nel capoluogo piemontese e' ripreso il presidio di sindacati e cassintegrati, nella centralissima piazza Castello, dove e' stato allestito un gazebo bianco, proprio accanto a un gigantesco albero di Natale e poco distante dal palazzo della Giunta regionale. Sotto la pioggia che dall' alba cade sulla citta', sindacalisti e lavoratori in cassaintegrazione distribuiscono volantini ai passanti e ricordano a tutti la difficile situazione dell' azienda torinese. Sul gazebo sventolano le tre bandiere di Fim, Fiom e Uilm, mentre uno striscione del coordinamento dei cassintegrati e' stato appeso su una transenna a protezione dei pedoni. Il presidio in piazza Castello era gia' stato organizzato all' antivigilia di Natale: quel giorno erano stati proiettati sui muri filmati di cineasti torinesi sulla crisi Fiat. Le proiezioni, iniziate proprio in piazza Castello, erano poi proseguite nelle piazze Vittorio e San Carlo, a Porta Nuova, al Lingotto, per concludersi alla porta 2 di Mirafiori. L' ultimo giorno dell' anno, dalla porta 5 di Mirafiori partira' la marcia della pace promossa ogni anno dal Sermig, il Servizio missionario giovanile fondato da Ernesto Olivero e che quest' anno avra' tra i suoi motivi di riflessione, oltre che la fame e le guerre, il dramma delle persone rimaste senza posto di lavoro. La marcia di solidarieta' si concludera' all' Arsenale della Pace, dove ha sede lo stesso Sermig.

Firenze

Ieri un gruppo di stundenti e lavoratori precari hanno occupato una casa del demanio comunale sfitta ormai da 15 anni in via del Romito a Firenze.

Alle dieci di questa mattina si sono presentati alla porta della nuova occupazione tre poliziotti in borghese, della digos, che, dopo aver fatto un o' di domande, hanno chiesto agli occupanti di andarsene. Dopo una mezz'ora, se ne sono andati lanciando un mezzo avvertimento, concludendo la discussion con un "ci vediamo presto.."

Cosi'e' stato: due minuti dopo la polizia municipale blocca la strada, arrivano due camionette della celere e una ventina di poliziotti in borghese che, sfondando la porta della casa, effettuano lo sgombero.

Tutto questo mentre nelle sale del rettorato, protetto da moltissima polizia, veniva approvata la nuova finanziara , per cui Firenze, nelle ultime settimane aveva visto una mobilitazione massiva di studenti, che era arrivata fino all'occupazione del rettorato stesso.

Eventi che sono strettamente legati dalla linea politica del comune e dell'universita', che, invece di iniziare una politica seria sull'emergenza abitativa, condivide in pieno la logica di mercificazione dei bisogni primari e della citta' vetrina, e, dopo oggi ancora piu' chiaro, la volonta' di reprimere immediatamente qualunque tentativo di denuncia e rivolta a questa stessa logica.

Diserta il precariato… occupa case! Oggi (26-12-2002) abbiamo occupato un appartamento popolare del comune in v. del Romito 19, rimasto sfitto per quindici anni ed usato come magazzino da un commerciante. La casa sara’ abitata da un gruppo di studenti e lavoratori precari costretti alla realta’ del lavoro nero, a tempo determinato, legalmente sottopagati; schiacciati da aumenti puntuali delle tasse universitarie improponibili ed in linea con l’orientamento classista dell’ universita’- azienda: l’esclusione di chi e’ costretto a lavorare. In questo contesto, la necessita’ primaria dell’ abitazione viene sfruttata con profitto dall’ ingordigia della lobby di agenzie immobiliari e padroni: l’affitto di una stanza a Firenze costa in media 350 euro. Contemporaneamente l’universita’ e l’ A.R.D.S.U. (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) hanno quasi completato la liquidazione dei propri beni immobiliari e, di fronte ad una lista di 60000 iscritti si ostinano a soddisfare meno di 2000 persone e a mantenere sfitti numerosi alloggi nelle case dello studente.

  • Questa politica, che non si discosta da quella degli altri enti “pubblici”, come comune, demanio, ASL, curia e municipalizzate rappresenta il prodotto di una gestione mafiosa del patrimonio pubblico che ha trovato nella privatizzazione un felice sistema per tappare i buchi in bilancio. Recentemente sono state vendute ad un asta comunale un’altre ventina di immobili (tra cui la sede del CSOA La Villa, occupato per oltre 7 anni), mentre prosegue il progetto di CASA S.p.A: la proprieta’ delle case popolari viene trasferita ad una societa’ per azioni che costringera’ gli assegnatari a comprare le abitazioni a prezzo di mercato o ad andarsene. Questa logica del profitto ad ogni costo ridisegna Firenze che nella realta’ appare antitetica alla “Firenze citta’ aperta” tanto sbandierata dalla giunta di centro-sinistra al Social Forum Europeo. La “riqualificazione” della citta’ consiste nel creare un centro storico luccicante e sorvegliato per turisti ed una periferia residenziale che, oltre ad ospitare i nuovi campus universitari (Novoli e Sesto), offre lo scenario delle giungle industriali e dei paradisi dei consumatori come centri commerciali, multisale, Mc Donald. Il tutto contornato dai cantieri che assicurano la speculazione sui trasporti con la costruzione di TAV e tramvia.

AZIONE DIRETTA Contro l’intensificazione della repressione e gli sgomberi di case occupate, avvenuti dopo la pausa di “pace sociale” dei giorni del social forum , proponiamo e diffondiamo la pratica dell’ occupazione come riappropriazione di tempo e salario. Romito Haus Squat

Ore 13.00

Palestina

Mentre a Tel Aviv è in corso in questo momento una manifetsazione indetta da organizzazioni pacifiste israeliane alla quale prendono parte molte delegazioni internazionali,le autorita' israeliane hanno espulso otto militanti di alcune Organizzazioni non governative del Belgio giunti ieri a Tel Aviv per partecipare a un forum sociale palestinese in programma oggi a Ramallah in Cisgiordania. Lo ha reso noto un portavoce del ministero degli esteri di Bruxelles. Assieme agli otto espulsi si trovavano altre quattro persone di nazionalità belga, che sono invece potuti entrare nel paese. Non sappiamo ancora le ragioni dell'espulsione, ha dichiarato il portavoce, precisando che fra i quattro che hanno avuto l'autorizzazione ad entrare nel paese si trova la segretaria federale del partito verde belga Ecolo, Brigitte Ernst. Gli otto sono stati detenuti ieri subito dopo il loro arrivo all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Dopo aver superato la dogana, sono stati portati in due piccole celle nelle vicinanze dello scalo, secondo quanto ha raccontato uno de

L'Autorita' nazionale palestinese (Anp) ha accusato Israele di impiegare squadre della morte dei Territori allo scopo di sabotare i colloqui, previsti al Cairo, tra le organizzazioni palestinesi Al-Fatah e Hamas, volti a calmare la situazione e a mettere fine agli attentati in Israele. L'accusa e' contenuta in un comunicato diffuso da Nabil Abu Rudeinah, portavoce dell'esecutivo dell'Anp, in risposta all' uccisione ieri di nove palestinesi, alcuni dei quali civili, da parte di Israele. L'escalation militare, il ritorno alla politica degli assassini (di attivisti dell'Intifada), la demolizione di case, intendono sabotare gli sforzi in corso per riportare la calma e i colloqui tra Al-Fatah e Hamas, ha detto oggi Abu Rudeinah a radio 'Voce della Palestina'.

Una esercitazione congiunta di navi ed aerei militari di Israele, Turchia e Stati Uniti avra' luogo il primo gennaio nelle acque internazionali antistanti la costa israeliana. Lo ha anticipato oggi un portavoce militare a Tel Aviv. Nel corso della esercitazione saranno simulate situazioni di emergenza marittima, e in particolare il salvataggio di un equipaggio in difficolta' in alto mare. Esercitazioni analoghe sono state condotte da Israele, Turchia e Stati Uniti anche negli anni passati. Nel contesto dei preparativi regionali a situazioni di emergenza si e' inserita giorni fa una missione- lampo in Turchia del capo di stato maggiore israeliano, generale Moshe Yaalon.

Afghanistan

Al via il progetto per la costruzione del gasdotto che collega il Turkmenistan al Pakistan attraverso l'Afghanistan, evitando cosi' sia la Russia che l'Iran. L'accordo che e' stato firmato oggi ad Ashgabat, la capitale del Turkmenistan, pone le basi per il maggior investimento straniero in Afghanistan dopo la caduta dei Taleban. Il gasdotto, lungo 1.500 chilometri, dovrebbe costare due milioni di dollari. Colleghera' i giacimenti turkmeni di Dowletabad (le riserve di gas dell'ex repubblica sovietica sono stimate in quattro miliardi di metri cubi) alla citta' pachistana di Multan. E passera' proprio vicino a Kandahar.

Il progetto finanziario e' stato affidato alla Banca per lo sviluppo asiatico il coordinamento dei finanziamenti sara' completato nel maggio del prossimo anno. Il gasdotto afghano, insieme all'oleodotto fra la capitale dell'Azerbaigian Baku e il porto turco di Ceyhan iniziato a costruire lo scorso settembre dopo anni di negoziati, rappresenta l'elemento piu' importante di quello che e' stato definito il nuovo grande gioco dell'Asia centrale dopo la corsa al controllo della regione fra impero britannico e russia nel diciannovesimo secolo.

Si tratta di un progetto, quello per il gasdotto, gia' in discussione da tempo, almeno dal 1994. Due diverse compagnie, l'argentina Bridas (la prima compagnia occidentale a investire nel 1991 nei giacimenti di gas del Turkmenistan che, nel marzo del 1997, aveva aperto un ufficio di rappresentanza a Kabul, dopo tre anni di negoziati sia con i Taleban che con l'Alleanza del Nord), e l'americana Unocal, in competizione, fin'anche in un tribunale del Texas, per controllare la paternita' del gasdotto. Malgrado il contratto stilato dalla Bridas con il regime dei Taleban, la Unocal, con il consorzio CentGas che aveva creato nel frattempo, era riuscita ad avere la meglio in tribunale, anche solo per essere poi costretta a lasciare l'Afghanistan dopo l'agosto del 1998 in seguito ai bombardamenti americani contro i campi di bin Laden.

41 bis

Esibire all' interno di uno stadio uno striscione contro il regime carcerario previsto dall' articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario vuol dire favorire l'associazione mafiosa. E' la tesi della squadra Mobile di Palermo, che ha presentato un rapporto alla procura della Repubblica ipotizzando il reato di favoreggiamento alla mafia ancora contro ignoti in relazione allo striscione appeso domenica scorsa in curva Sud alla Favorita. Gli inquirenti ritengono che coloro che hanno collocato il lenzuolo con la scritta Uniti contro il 41 bis. Berlusconi dimentica la Sicilia, lo hanno fatto in nome e per conto di terzi, non escluso gli stessi boss mafiosi detenuti che, nei mesi scorsi, si erano schierati contro il carcere duro. Il rapporto, una dozzina di pagine, piu' una quindicina di allegati, e' stato consegnato al procuratore della Repubblica Pietro Grasso che ha disposto l' apertura di un' inchiesta. Negli uffici della Mobile sono state ascoltate decine di persone, sia tifosi che si trovavano nel settore della curva Sud domenica scorsa proprio dove era stato collocato il lenzuolo, sia altre persone la cui identita' e' top secret. vista la delicatezza dell'indagine in corso.

Ore 9.30

FIAT

Ancora vendite per la Fiat.L'obiettivo dichiarato dall'azienda è quello di ridurre il debito. Il Lingotto sta trattando per la cessione di Fraikin, controllata di Iveco, alla francese Eurazeo. In un comunicato si conferma che è iniziata 'una negoziazione in esclusiva con la società francese Eurazeo per la cessione, da perfezionarsi agli inizi del 2003, del 100% della Fraikin posseduta dalla Iveco'.La cessione si inserisce nel piano di dismissioni volte a rafforzare la situazione finanziaria del Gruppo e a rispettare i suoi obiettivi di riduzione dell'indebitamento'.La Fraikin ha un giro d'affari stimato per il 2002 di oltre 570 milioni di euro ed ha un posto di primo piano in Francia per la 'location longue duree' di veicoli industriali. .

Palestina

Ennesima giornata di sangue nei Territori, dove ieri almeno nove palestinesi sono rimasti uccisi nel corso di un'offensiva israeliana, che ha causato il ferimento anche di una trentina di persone. Le violenze maggiori - dopo un 25 dicembre di relativa calma - sono state segnalate in Cisgiordania: a Tulkarem, Qalqilia e Ramallah. Come se non bastasse, sempre ieri le truppe israeliane sono ritornate nel centro di Betlemme,i militari sono stati visti nella Piazza della Mangiatoia. Inoltre, dalle 4:00 del pomeriggio hanno anche imposto il coprifuoco sulla citt?Un portavoce militare israeliano ha dichiarato che il provvedimento si reso necessario per non meglio precisate 'esigenze operative', senza fornire spiegazioni sull'occupazione della città.Va ricordato che l'esercito si era ritirato da Betlemme per consentire lo svolgimento dei riti religiosi del Natale.

Turchia

Il parlamento turco ha approvato in tarda serata alcuni emendamenti alla costituzione che aprono la via del potere a Tayyip Erdogan, leader del partito islamico moderato 'Giustizia e sviluppo' (Akp), vincitore alle elezioni. Erdogan, ineleggibile a causa di una condanna penale riportata nel 1998 per istigazione all'odio religioso - come prevede la costituzione turca, che assicura la laicita' dello stato -, potra' ora partecipare ad un'elezione suppletiva e diventare quindi primo ministro. Gia' giovedi' scorso il presidente della repubblica, Ahmet Necdet Sezer, aveva opposto il suo veto agli emendamenti costituzionali approvati dal parlamento, motivando la sua decisione con il fatto che questi erano stati proposti con dei fini soggettivi, concreti e personali, cioe' esclusivamente mirati all'elezione di Erdogan. L'Akp ha riportato una travolgente vittoria nelle elezioni politiche dello scorso 3 novembre, determinando la formazione del primo governo monocolore in quindici anni di storia turca. Il nuovo premier, Abdullah Gul, e' il braccio destro di Erdogan.

Clonazione

Dovrebbe arrivare in giornata l'annuncio della prima clonazione di un essere umano, la societa' Clonaid, legata alla setta dei Raeliani, comunichera' tra poche ore di avere fatto nascere una bimba perfettamente sana frutto della sofisticata tecnica. La notizia non e' stata confermata dalla societa', ma la Clonaid ha convocato una conferenza stampa a Hollywood, in Florida per le 9 ora locale, le 15 in Italia. La Clonaid e' da mesi in competizione con Severino Antinori per far nascere il primo essere umano clonato: il ginecologo italiano ha preannunciato il mese scorso che una delle sue pazienti dara' alla luce in gennaio un bimbo frutto della clonazione. La societa' americana e' collegata ai 'Raeliani' che credono che la stirpe umana sia stata creata dagli extraterrestri; il gruppo e' stato fondato da Claude Vorihon che si proclama profeta e si fa chiamare Rael.

Unione Europea

Si stringe il cerchio contro l'impiego di antibiotici nei mangimi animali, utilizzati finora per accelerare la crescita. Entro il 2006 ne sara' vietato in tutti i Paesi dell'Unione Europea l'utilizzo in base ad una proposta sulla quale i ministri dell'Agricoltura dei Quindici riuniti nei giorni scorsi a Bruxelles hanno raggiunto un accordo politico. La proposta non prevede, invece, un divieto per l'impiego di coccidiostatici e istomonostatici per il trattamento del pollame. Nella stessa sede sono stati raggiunti altri due accordi relativi alle regole igieniche per i generi d'origine animale e per il mantenimento del divieto di impiego dell'ormone della crescita, ovvero l'estradiolo 17 beta.

Russia

Con l'obiettivo di intensificare i negoziati per l'adesione della Russia al WTO, il gruppo di lavoro costituito ad hoc ha gia' fissato 3 nuove sessioni tra gennaio ed aprile del prossimo anno. La Russia punta ad accelerare i negoziati, che hanno compiuto in queste settimane progressi sul piano legislativo e su quello dell'accesso al mercato. Mosca, al momento, sta negoziando con un gruppo di 64 membri della Wto le condizioni della sua adesione e il presidente del gruppo di lavoro, il norvegese Kare Bryn, ha sostenuto che tutti i membri si sono dichiarati pronti ad accelerare le tappe di questo processo. In sostanza, c'e' soddisfazione per come il governo russo e la Duma stanno lavorando per armonizzare la legislazione della Federazione anche se c'e' chi avverte che occorre mantenere lo stesso ritmo di lavoro anche per il futuro. Il negoziatore russo, Maxim Medvedkov, ha indicato che esistono ancora numerosi nodi da sciogliere, come ad esempio quello agricolo per il quale Mosca osserva da vicino i negoziatori e le proposte avanzate dai principali protagonisti del ciclo di Doha, in funzione dei suoi interessi specifici.

Morte in Carcere

Un detenuto di 25 anni, Marco Russo, è stato trovato morto, ieri sera, all'interno della sua cella nel carcere romano di Regina Coeli. A trovare il giovane, che doveva scontare una condanna per furto aggravato ed evasione, è stato un agente della polizia penitenziaria.Secondo quanto si è appreso, le cause della morte non sono ancora state chiarite e per questo motivo la Procura ha disposto l'autopsia. La salma è stata trasferita all'obitorio dell'Istituto di medicina legale.

gror271202 (last edited 2008-06-26 09:54:36 by anonymous)