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E' sempre più alta la tensione nel centro di detenzione di Woomera (Australia meridionale). Dopo le recenti proteste culminate in uno sciopero della fame, oggi 35 richiedenti asilo per i quali era previsto il rimpatrio nei Paesi di origine si sono dati alla fuga, aiutati da attivisti per i diritti umani. Un portavoce del dipartimento dell’Immigrazione ha dichiarato che, poco dopo la mezzanotte locale, alcuni sostenitori dei diritti dei rifugiati hanno squarciato una delle reti di recinzione che delimitano i confini del campo, contribuendo così alla fuga dei 35 profughi di nazionalità afgana, iraniana ed irachena.Se rintracciati, i profughi fuggitivi potrebbero scontare fino a 5 anni di prigione, mentre agli attivisti verrebbe comminata una pena ancora maggiore: 10 anni di carcere per favoreggiamento nella fuga. Woomera, località nel deserto australiano situata 450 chilometri a nord di Adelaide, è stata più volte teatro di rivendicazioni, risse e disordini messi in atto dai richiedenti asilo, esasperati dalle pesanti condizioni di vita e dalle lungaggini burocratiche. I centri di detenzione sono più volte finiti nel mirino di organizzazioni per i diritti umani, che accusano le autorità australiane di trattare i profughi alla stregua di criminali. Studi recenti hanno dimostrato che i tentativi di suicidio o autolesionismo sono ‘endemici’ tra i detenuti. E' sempre più alta la tensione nel centro di detenzione di Woomera (Australia meridionale). Dopo le recenti proteste culminate in uno sciopero della fame, oggi 35 richiedenti asilo per i quali era previsto il rimpatrio nei Paesi di origine si sono dati alla fuga, aiutati da attivisti per i diritti umani. Un portavoce del dipartimento dell’Immigrazione ha dichiarato che, poco dopo la mezzanotte locale, alcuni sostenitori dei diritti dei rifugiati hanno squarciato una delle reti di recinzione che delimitano i confini del campo, contribuendo così alla fuga dei 35 profughi di nazionalità afgana, iraniana ed irachena.Se rintracciati, i profughi fuggitivi potrebbero scontare fino a 5 anni di prigione, mentre agli attivisti verrebbe comminata una pena ancora maggiore: 10 anni di carcere per favoreggiamento nella fuga. Woomera, località nel deserto australiano situata 450 chilometri a nord di Adelaide, è stata più volte teatro di rivendicazioni, risse e disordini messi in atto dai richiedenti asilo, esasperati dalle pesanti condizioni di vita e dalle lungaggini burocratiche. I centri di detenzione sono più volte finiti nel mirino di organizzazioni per i diritti umani, che accusano le autorità australiane di trattare i profughi alla stregua di criminali. Studi recenti hanno dimostrato che i tentativi di suicidio o autolesionismo sono ‘endemici’ tra i detenuti.
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Secondo il giudice Garzon, che conduce l’inchiesta, Gestoras va considerata una associazione illegale "creata, disegnata, protetta, sviluppata e finanziata dall'ETA", incaricata di reclutare militanti. Secondo il giudice Garzon, che conduce l’inchiesta, Gestoras va considerata una associazione illegale "creata, disegnata, protetta, sviluppata e finanziata dall'ETA", incaricata di reclutare militanti.
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I tre giovani erano stati fermati al termine delle manifestazioni, e l’accusa a loro carico si basava sulla presenza di tre caschi nei loro zaini. Al processo, più volte i poliziotti che li accusavano sono caduti in contraddizione, ma la corte ha scelto di non credere alle ragioni dei tre. I tre giovani erano stati fermati al termine delle manifestazioni, e l’accusa a loro carico si basava sulla presenza di tre caschi nei loro zaini. Al processo, più volte i poliziotti che li accusavano sono caduti in contraddizione, ma la corte ha scelto di non credere alle ragioni dei tre.
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Secondo il giudice Garzon, che conduce l’inchiesta, Gestoras va considerata una associazione illegale "creata, disegnata, protetta, sviluppata e finanziata dall'ETA", incaricata di reclutare militanti. Secondo il giudice Garzon, che conduce l’inchiesta, Gestoras va considerata una associazione illegale "creata, disegnata, protetta, sviluppata e finanziata dall'ETA", incaricata di reclutare militanti.
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I tre giovani erano stati fermati al termine delle manifestazioni, e l’accusa a loro carico si basava sulla presenza di tre caschi nei loro zaini. Al processo, più volte i poliziotti che li accusavano sono caduti in contraddizione, ma la corte ha scelto di non credere alle ragioni dei tre. I tre giovani erano stati fermati al termine delle manifestazioni, e l’accusa a loro carico si basava sulla presenza di tre caschi nei loro zaini. Al processo, più volte i poliziotti che li accusavano sono caduti in contraddizione, ma la corte ha scelto di non credere alle ragioni dei tre.
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   " GR 19.30"
     "Sommmario"
       "MONDO"

"ARGENTINA" - Il Presidente Dualdhe condanna duramente i modi delle forze dell'ordine.

"AUSTRALIA" - 35 stranieri detenuti nel centro di detenzione di Woomera riescono ad evadere.
" PALESTINA" - Continua il coprifuoco nei Territori occupati.

   "ITALIA"
ROMA- Questo pomeriggio si è tenuto un SIT In davanti all'ambasciata israeliana.
"FIRENZE"- Censurato dalla RAI il film "BELLA CIAO" .
"ROMA"- Domani si terra' il corteo per il Gay- Pride romano, dedicato quest'anno a Silvia Rivera.
"ROMA"- Arrivano le prime dure reazioni al decreto Sirchia, con cui cui il governo vorrebbe equiparare i SERT alle Comunita' di Recupero.
"ROMA"- Il teatro INDIA, è stato occupato da una serie di centri sociali e associazioni culturali.
"MONDO"

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ARGENTINA :DURO ATTACCO DI DUHALDE ALLA POLIZIA PER UCCISIONE MANIFESTANTI AD AVELLANEDA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)
  
Parole durissime quelle pronunciate nel pomeriggio di oggi dal presidente Eduardo Duhalde in merito ai sanguinosi disordini di mercoledì ad Avellaneda (provincia di Buenos Aires), costati la vita a due giovani - Dario Santillán, di 21 anni e Maximiliano Costequi, di 25 - e il ferimento di altri 90. Nella sua prima sortita pubblica dopo le violenze, Duhalde si è infatti scagliato pesantemente contro la polizia della capitale, accusata di responsabilità in almeno uno dei due omicidi. L’intera famiglia argentina è in lutto ha aggiunto il capo di Stato una democrazia non tollera che episodi come questi vengano coperti dall’impunità. Duhalde ha concluso chiedendo ai testimoni degli incidenti di mettere da parte la paura e farsi avanti per fornire qualsiasi informazione utile a fare luce sulla vicenda. Per ordine espresso di Duhalde, oggi sono stati sospesi 110 poliziotti della capitale e altri due sono stati messi agli arresti. Si tratta del commissario Alfredo Franchiotti e dell’ufficiale Quevedo. Intanto è emerso un altro aspetto inquietante sulle violenze di mercoledì. L’avvocato Claudio Pandolfi ha denunciato che la madre di uno dei due giovani uccisi, Maximiliano Costequi, è stata minacciata di morte. Secondo quanto riferito dal legale, la donna ha ricevuto un messaggio anonimo in cui è riportata la seguente frase: smettano di indagare, altrimenti cadrete uno a uno. Un tono perentorio e sinistro che non può non riportare alla mente gli ‘anni bui’ della dittatura militare. Siamo riusciti a raggiungere un militante del movimento dei lavoratori argentini che era presente al corteo dellaltroieri ascoltiamo cosa ci ha detto.
" ARGENTINA" Intanto oggi a Roma si è tenuto un sit in di fronte all' ambasciata Argentina.Ascoltiamo una corrispondenza con un nostro redattore presente al presidio
WOOMERA: DECINE DI PROFUGHI IN FUGA DAL CENTRO DI DETENZIONE (BRIEF, PEACE/JUSTICE)
  
E' sempre più alta la tensione nel famigerato centro di detenzione di Woomera (Australia meridionale). Dopo le nuove, recenti proteste culminate in uno sciopero della fame, oggi l’ennesimo colpo di scena: 35 richiedenti asilo per i quali era previsto il rimpatrio nei Paesi di origine si sono dati alla fuga, aiutati da attivisti per i diritti umani. Un portavoce del dipartimento dell’Immigrazione ha dichiarato che, poco dopo la mezzanotte locale, alcuni sostenitori dei diritti dei rifugiati hanno squarciato una delle reti di recinzione che delimitano i confini del campo, contribuendo così alla fuga dei 35 profughi di nazionalità afgana, iraniana ed irachena. Il portavoce l’ha definita “un’azione criminale premeditata, che ha coinvolto detenuti le cui richieste per ottenere lo status di rifugiati erano state respinte”. Se rintracciati, i profughi fuggitivi potrebbero scontare fino a 5 anni di prigione, mentre agli attivisti verrebbe comminata una pena ancora maggiore: 10 anni di carcere per favoreggiamento nella fuga. Woomera, località nel deserto australiano situata 450 chilometri a nord di Adelaide, è stata più volte teatro di rivendicazioni, risse e disordini messi in atto dai richiedenti asilo, esasperati dalle pesanti condizioni di vita e dalle lungaggini burocratiche. I centri di detenzione sono più volte finiti nel mirino di organizzazioni per i diritti umani, che accusano le autorità australiane di trattare i profughi alla stregua di criminali. Studi recenti hanno dimostrato che i tentativi di suicidio o autolesionismo sono ‘endemici’ tra i detenuti. (LM)

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RUSPA MILITARE APRE BRECCIA IN QG PALESTINESE (ANSA) - HEBRON, 28 GIU - Per il quarto giorno l'intera popolazione della citta' cisgiordana di Hebron (150 mila abitanti) e' sottoposta oggi al regime di coprifuoco militare. Lo ha riferito a Voce della Palestina il rettore della universita' locale, Yunis Amer. Complessivamente, secondo la stampa israeliana, 800 mila palestinesi della Cisgiordania sono sottoposti in questi giorni a coprifuoco, nel contesto della operazione anti-terrorismo lanciata da Israele denominata 'Strada Determinata'. ''Sentiamo in continuazione il fragore di esplosioni e vediamo elicotteri israeliani Apache volteggiare in cielo'' ha aggiunto Amer, secondo cui i combattimenti sono concentrati nel Quartier generale cittadino della Autorita' nazionale palestinese. A quanto gli risulta, all'interno si trovano solo membri delle forze di sicurezza palestinesi. ''La Croce Rossa ha offerto una mediazione, e Israele l'ha respinta'', secondo Amer. Fonti locali hanno aggiunto che ruspe militari israeliane hanno iniziato stamane ad aprire una breccia in una parete esterna dell'edificio, che da giorni e' stretto d'assedio da reparti blindati israeliani.ascoltiamo ora due corrispondenze effettuate da due nostri redattori che si trovano nei territori.



     "ITALIA"
"ROMA" - Questo pomeriggio si è tenuto un SIT-IN di fronte all'ambasciata israeliana, ascoltiamo una nostra corrispondenza.

FIRENZE" "BELLA CIAO"il film sul G8 di genova censurato dalla rai.
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(AGI) - Firenze, 28 giu. - "Credo che sia una intollerabile forma di censura che 'Bella ciao' resti chiuso a chiave nei cassetti dell'azienda Rai". E' quanto afferma Stefano Stefani, amministratore unico di Atelier Distribuzione, il quale rende noto di aver chiesto, il 30 maggio scorso, a Rai Trade di avere la cessione "dei diritti di sfruttamento del film . Si tratta del film che "documenta in modo accurato la dinamica" dei "fatti" del G8 di Genova e che si avvale "di riprese di operatori Rai della sede genovese, che non sono state utilizzate in altri filmati realizzati su quei tragici giorni". Stefani rende noto anche di aver sollecitato una risposta alla sua proposta in una lettera inviata al consigliere Rai Luigi Zanda e al Presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli. L'offerta - ricorda - era di 40 mila euro e, "se la Rai non intende mandare in onda il film, e' un diritto degli italiani" poterne prendere visione, poiche' "l'ho visto personalmente a Cannes" e si tratta "di un documento di grande valore civile". (AGI) Red-Nac/ 281811 GIU 02

AGIS (CRO) - 28/06/2002 - 18.10.00
GAY PRIDE: DOMANI CORTEO E CONCERTO ALLA BOCCA DELLA VERITA' (2)

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(AGI)- Roma, 28 giu. - Il corteo attraversera' piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, il Campidoglio, Via del Teatro di Marcello, per concludersi in piazza Bocca della Verita'. Qui alle 18.30 avra' inizio un concerto gratuito a cui parteciperanno molti artisti. Il corteo sara' aperto da uno striscione con lo slogan del Pride, "Contro la violenza e per i diritti umani" e da cartelli con i nomi di 30 omosessuali uccisi a Roma negli ultimi 10 anni. "Roma infatti - dice Vladimir Luxuria - e' la capitale mondiale dell'omofobia, con il maggior numero di omicidi che hanno come vittime gli omosessuali". La manifestazione di quest' anno e' dedicata al transessuale Sylvia Rivera, morta quest'anno e protagonista della 'rivolta' dello Stonewall di New York, nel 1969, iniziata con il 'tacco a spillo' scagliato dalla stessa Rivera verso un poliziotto che si trovava all'interno del locale. E' dalla celebrazione di quest'evento che nascono i Pride. "Ricordare Sylvia - ha detto il presidente del circolo Mario Mieli, Massimo Mazzotta - e' stato un modo per ringraziare tutti i trans per il loro impegno quotidiano. Senza di loro il nostro orgoglio avrebbe tardato a scendere nelle piazze di tutto il mondo". "Personalmente - ha aggiunto Vladimir Luxuria - ho pensato a un'iniziativa: mi automultero' di 22 euro per solidarieta' verso quel gruppo di trans multati perche' travestiti da donna in base a un articolo del testo unico di sicurezza del 1931 secondo cui ci sarebbero pericoli derivanti dal difficile riconoscimento. Cose da pazzi". . Una manifestazione forte "contro la violenza politica e sociale di chi impone modelli familisti e obsoleti, trascurando volontariamente l'evolversi della societa' e i nuovi nuclei familiari di fatto". . (AGI) Red 281809 GIU 02 AGIS (CRO) - 28/06/2002 - 18.10.00
G
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DROGA:Secondo lassociazione CITTADINANZATTIVA, con il decreto Sirchia SI DELEGITTIMA SERVIZIO PUBBLICO

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(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Cittadinanzattiva boccia il decreto Sirchia che equipara le comunita' ai Sert, sottolineando che esso non fa che ''delegittimare il servizio pubblico''. ''Mentre la collettivita' attende da tempo un potenziamento del servizio pubblico - ha affermato Tonino D'Angelo della direzione di Cittadinanzattiva - questo decreto non fa che deligittimare tale servizio. E' un provvedimento che crea semplicemente un clima di disorientamento, che non da' veri punti di riferimento alle famiglie e, soprattutto, non stanzia risorse concrete''. L'equiparazione tra comunita' e Sert, ha inoltre rilevato D'Angelo, ''da un punto di vista funzionale era gia' prevista nella normativa precedente, che stabiliva l'obbligo del coinvolgimento degli enti ausiliari''. Il problema, secondo il responsabile del movimento, e' che tale decreto ''viene assunto in un momemto in cui servizi pubblici sono gia' inadeguati: invece di mettervi mano per migliorarli, non si fa altro che dare legittimazione a un privato spesso inadeguato rispetto ai compiti che ci si prefigge. E' necessario avere servizi correlati ma senza delegittimare il servizio pubblico''. Altra critica riguarda il metodo adottato: ''le associazioni non sono state ascoltate e quindi - ha concluso D'Angelo - questo provvedimento diventa un atto paternalistico''

''Roma''
Occuppato a Roma questa mattina il teatro India. Centri sociali e associazioni hanno occupata questa mattina il Teatro india di roma in polemica con le istituzioni del comune di roma che abbandona e non sostiene le realtà culturali della citta.Ascoltiamo ora quanto ci hanno racccontato alcuni degli occupanti.


 



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aperto da paoletta ad una ora improbabile della notte... ci si sente domani. paoletta dormi la notte ore 9.30 in radio ...massimo ,buona giornata. ore 18.00 ora ci sto lavorando io. baci Valerio

Aggiornamento ore 11.00

MONDO

Argentina

Sono state almeno diecimila le persone scese pacificamente in piazza ieri sera in pieno centro a Buenos Aires per protestare contro la politica economica del governo ma, soprattutto, contro l'uccisione di due dimostranti compiuta il giorno prima dalla polizia. I manifestanti sono sfilati in corteo dal palazzo del Congresso fino alla Casa Rosada, sede della Presidenza dell'Argentina; e del presidente, Eduardo Duhalde, hanno chiesto a gran voce le dimissioni.

Il commissario Alfredo Franchiotti e altri poliziotti sono stati arrestati preventivamente per la repressione poliziesca di ieri, nella quale morirono assassinate due persone. L'ordine di detenzione è stato dato dal governatore della provincia di Buenos Aires felipe Sola. Il commissario Alfredo franchiotti, che mercoledì era stato aggredito a pugni mentre parlava con i giornalisti all'ospedale Fiorito, è stato indicato da alcuni testimoni come l'autore dello sparo che ha ucciso Dario Santillan, uno dei manifestanti assassianti negli scontri tra polizia e piqueteros. Claudio Pandolfi, avvocato della Coordinadora Contra la Represión Policial (CORREPI) racconta che due testimoni che erano all'interno della Stazione Avellaneda ( la stessa dove fu assassinato Santillan) hanno visto come la polizia abbia sparato nella schiena alla vittima. Pandolfi ha detto inoltre che i testimoni hanno riconosciuto il commissario vedendolo in televisione nella improvvisata conferenza stampa nell'ospedale Fiorito che provocò altri incidenti. In una foto pubblicata dal quotidiano Clarin si vede Franchiotti nell'atto di arrestare uno dei due ferirti nella stazione. Così raccontano i testimoni: Dario santillan, che apparteneva alla Coordinadora de Trabajadores Desocupados Aníbal Verón, si era avvicinato alla stazione per aiutare un ferito. nello stesso posto si erano concentrate varie donne e manifestanti che erano scappate dal luogo degli incidenti, credendo che fosse un luogo sicuro. Quandio la polizia ha ripreso il controllo del luogo, Santillan stava aiutando un ferito. In quel momento, sempre secondo le testimonianze, il manifetsante ha ricevuto un colpo di pistola nella schiena, che ne ha provocato la morte. Franchiotti sarebbe l'autore dello sparo. Quello che è certo, è che la burocrazia che determina queste procedure ha fatto in modo che si attui una perizia sulle 120 armi in dotazione alla polizia.

(indymedia argentina)

Doccia fredda per le speranze dell'Argentina di ricevere dai paesi piu' indistrializzati del mondo denaro fresco e agevolazioni che le permettano di superare l'attuale cirisi economica, forse la peggiore nella sua storia. E' stato il cancelliere tedeesco Gerhard Schroeder, a margine dei lavori per il summit del G8 in Canada, a gelare le aspettatiove di Buenos Aires, affermando che il Paese sud-americano non e' ancora in regola con i parametri del caso. "L'Argentina", ha osservato il leader di Berlino, "deve adempiere tutte le condizioni necessarie affinche' le arrivino aiuti dall'Occidente, ma per il momento non si trova in tale posizione". Opposto l'atteggiamento di Jose' Maria Aznar, premier spagnolo e presidente di turno dell'Unione Europea, che ha invece perorato la causa argentina rammentando ai partner gli impegni assunti a suo tempo. Da ieri Roberto Lavagna, ministro dell'Economia di Buenos Aires, si trova a Washington per colloqui con i responsabili del Fondo Monetario Internazionale e con le autorita' Usa; colloqui che finora non hanno sortito alcun esito. Schroeder ha anche sottolineato che per ora non sussistono i presupposti per una piena ripresa dei rapporti con il Fmi.

Palestina

ore 9.45

Le truppe israeliane che circondano la sede del governatorato di Hebron, in Cisgiordania, avrebbero dato un'ora di tempo ai palestinesi che si trovano all'interno perche' si arrendano prima di essere attaccati. Lo riferiscono fonti palestinesi, ma un portavoce dell'esercito israeliano ha smentito l'esistenza di un ultimatum. Soldati israeliani hanno usato megafoni per spingere alla resa i palestinesi asserragliati, chiamando anche loro parenti perche' li convincano. Sono stati anche sparati colpi dagli elicotteri contro l'edificio del governatorato. Da martedi, quando e' iniziato l'assedio, si sono arresi 150 palestinesi dell'intelligence militare presenti nel compound.

I Paesi del G8 hanno raggiunto un accordo sulla urgenza di riformare le istituzioni e l'economia palestinese sulla necessita' di tenere elezioni libere e giuste. E' quanto si legge nel documento finale del vertice di Kananaskis che si e' concluso ieri sera in Canada. Gli Otto grandi della terra hanno condiviso l'assetto futuro di un Medio Oriente con due Stati, Israele e la Palestina che vivano l'uno accanto all'altro in condizioni di sicurezza e all'interno di confini sicuri e concordati. (Vam/Pn/Adnkronos) 28-GIU-02 10:40

Australia

E' sempre più alta la tensione nel centro di detenzione di Woomera (Australia meridionale). Dopo le recenti proteste culminate in uno sciopero della fame, oggi 35 richiedenti asilo per i quali era previsto il rimpatrio nei Paesi di origine si sono dati alla fuga, aiutati da attivisti per i diritti umani. Un portavoce del dipartimento dell’Immigrazione ha dichiarato che, poco dopo la mezzanotte locale, alcuni sostenitori dei diritti dei rifugiati hanno squarciato una delle reti di recinzione che delimitano i confini del campo, contribuendo così alla fuga dei 35 profughi di nazionalità afgana, iraniana ed irachena.Se rintracciati, i profughi fuggitivi potrebbero scontare fino a 5 anni di prigione, mentre agli attivisti verrebbe comminata una pena ancora maggiore: 10 anni di carcere per favoreggiamento nella fuga. Woomera, località nel deserto australiano situata 450 chilometri a nord di Adelaide, è stata più volte teatro di rivendicazioni, risse e disordini messi in atto dai richiedenti asilo, esasperati dalle pesanti condizioni di vita e dalle lungaggini burocratiche. I centri di detenzione sono più volte finiti nel mirino di organizzazioni per i diritti umani, che accusano le autorità australiane di trattare i profughi alla stregua di criminali. Studi recenti hanno dimostrato che i tentativi di suicidio o autolesionismo sono ‘endemici’ tra i detenuti.

Dall'Italia

E' lo scoop di Repubblica, che grazie al direttore di "Zero in condotta", quindicinale di , Valerio Monteventi, pubblica oggi le lettere del giuslavorista assassinato dalle nuove BR. Lettere destinate a riaprire una polemica esplosa già nelle prime ore dopo l'omicidio, perché confermano le ripetute, disperate e consapevoli richieste di aiuto di Marco Biagi alle massime cariche dello Stato e ai responsabili della Pubbblica Sicurezza perché lo tutelassero da una minaccia terroristica ormai pressante, inconbente, concreta. E perché contengono pesanti riferimenti al segretario della Cgil Sergio Cofferati.

Il direttore di "Zero in condotta", Valerio Monteventi (che è anche consigliere comunale di Rifondazione comunista), ha anticipato i testi delle lettere a "La Repubblica".

Anche Repubblica ha effettuato i suoi accertamenti che confermano l'autenticità delle cinque lettere scritte. L'economista le aveva inviate al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, al prefetto di Bologna, al sottosegretario Maurizio Sacconi, al direttore di Confindustria Stefano Parisi, e al ministro Roberto Maroni tra il luglio e il settembre scorso. Il contenuto di alcune missive era già noto: ad esempio la lettera che chiama il ministro a rispettare gli impegni per la scorta personale, e quella al sottosegretario e amico Sacconi, nella quale parla della "moglie allarmatissima" per la sua sicurezza. Non si aveva invece notizia della lettera inviata a Casini, con a quale chiede "aiuto per la sicurezza personale". L'economista - la lettera è del 15 luglio 2001 - racconta tutta la sua angoscia e chiude il messaggio con una raccomandazione: "Ti prego di non parola con la tua mamma della questione confidenziale che ti ho prospettato perché mia mamma ne è all'oscuro". Nella lettera al prefetto di Bologna il riferimento a De Gennaro è esplicito: "La mia situazione è sottovalutata. Ne ho parlato anche con il presidente Casini che ne ha parlato con il dottor De Gennaro".

AGGIORNAMENTO ORE 12.30

MONDO

Spagna

Il tribunale di appello di Pau, nel sud est della Francia, ha dato oggi il via libera all'estradizione di Juan Maria Olano, ex portavoce di Gestoras Pro Amnistia, affinché venga giudicato dai tribunali spagnoli per la sua presunta appartenenza ad ETA. La corte ha specificato che Olano potrà essere giudicato per i fatti commessi dal 1995 ad oggi. Olano, arrestato il 3 dicembre del 2001 nella località basca-francese di Bayonne, è considerato dalla giustizia spagnola come uno dei principali responsabili di Gestoras pro amnistia, associazione che il governo spagnolo giudica legata strettamente all'eta. Secondo il giudice Garzon, che conduce l’inchiesta, Gestoras va considerata una associazione illegale "creata, disegnata, protetta, sviluppata e finanziata dall'ETA", incaricata di reclutare militanti. Se le accuse fossero provate, anche il tribunale francese potrebbe giudicare lo stesso Olano. Gli avvocati di Olano ne hanno chiesto la remissione in libertà, e l'esito della domanda dovrebbe venir reso noto oggi stesso. Dopo l'illegalizzazione di Batasuna, avvenuta di fatto la scorsa settimana con l'approvazione della legge sui partiti, anche questo processo si inserisce nel tentativo del governo spagnolo di fare terra bruciata intorno a tutte le organizzazioni che lavorano nei paesi baschi. Gestoras pro Aministia nasce come organizzazione che si batte per l'amnistia dei prigionieri politici baschi, e nel corso degli anni si è occupata di denunciare tutti gli episodi di tortura messi in atto dalla polizia spagnola nei confronti dei detenuti, portando aiuto ai familiari, fornendo assistenza giuridica, formativa e sanitaria ai prigionieri.

Belgio

Sono stati condannati pochi giorni fa i tre ragazzi tedeschi arrestati nel corso delle mobilitazioni in Belgio il dicembre scorso, durante il vertice di Laeken. Accusati dei disordini scoppiati durante le mobilitazioni, è stata loro inflitta una condanna ad un anno di prigione, affinché questo serva come esempio a tutti, secondo quanto dichiarato dal giudice. Per i tre ragazzi tedeschi, tutti giovanissimi, si erano mobilitate in questi mesi numerose associazioni, compresa quella formata dai genitori di tutti gli arrestati e indagati, che avevano presentato interpellanze alla corte dei diritti europea. I tre giovani erano stati fermati al termine delle manifestazioni, e l’accusa a loro carico si basava sulla presenza di tre caschi nei loro zaini. Al processo, più volte i poliziotti che li accusavano sono caduti in contraddizione, ma la corte ha scelto di non credere alle ragioni dei tre.

Italia

Oggi scioperano per l'intera giornata i lavoratori pubblici aderenti alla federazione delle Rappresentanze di Base (Rdb) per protestare contro l'accordo sui rinnovi contrattuali raggiunto a febbraio tra governo e sindacati e per sollecitare l'immediata apertura di tutti i contratti pubblici scaduti ormai da sei mesi. In occasione dello sciopero, la federazione ha promosso l'iniziativa Cento piazze per i diritti, che interessera' le maggiori citta' italiane, per rivendicare l'estensione a tutti delle tutele dell'art.18 dello Statuto dei lavoratori. Ma anche il diritto a salari europei, a veri contratti, ad un'occupazione stabile, a un salario/reddito per i disoccupati, all'istruzione, alla salute e alla pensione pubblica. Sara' possibile sottoscrivere i referendum per l'estensione dell'art.18 e contro la parita' scolastica. Dall'agitazione odierna e' escluso il personale in servizio nelle sedi aeroportuali, mentre nella scuola sono stati garantiti esami e scrutini. (ANSA). MAA

Palestina

, Dopo quasi tre giorni di assedio, l'esercito israeliano si appresterebbe a fare irruzione nel complesso dell'Anp a Hebron (Imara) dove, secondo Radio Gerusalemme che ha dato la notizia, sarebbero rintanati una quindicina di palestinesi tra cui diversi componenenti delle 'Brigate dei martiri di al-Aqsa', un'emanazione di al-Fatah, responsabili di alcuni attentati terroristici contro civili israeliani. (ANSA). GZ L'Italia farebbe meglio a chiedere le dimissioni del premier israeliano Ariel Sharon che non quelle del presidente palestinese Yasser Arafat. Lo ha detto oggi il ministro palestinese Saeb Erekat, commentando le dichiarazioni del presidente del consiglio Sivio Berlusconi secondo cui sarebbe auspicabile che Arafat, compiendo un gesto generoso, si facesse da parte. (ANSA). RED*XBU

Aggiornamento ore: 17.00

MONDO

Spagna

Il tribunale di appello di Pau, nel sud est della Francia, ha dato oggi il via libera all'estradizione di Juan Maria Olano, ex portavoce di Gestoras Pro Amnistia, affinché venga giudicato dai tribunali spagnoli per la sua presunta appartenenza ad ETA. La corte ha specificato che Olano potrà essere giudicato per i fatti commessi dal 1995 ad oggi. Olano, arrestato il 3 dicembre del 2001 nella località basca-francese di Bayonne, è considerato dalla giustizia spagnola come uno dei principali responsabili di Gestoras pro amnistia, associazione che il governo spagnolo giudica legata strettamente all'eta. Secondo il giudice Garzon, che conduce l’inchiesta, Gestoras va considerata una associazione illegale "creata, disegnata, protetta, sviluppata e finanziata dall'ETA", incaricata di reclutare militanti. Se le accuse fossero provate, anche il tribunale francese potrebbe giudicare lo stesso Olano. Gli avvocati di Olano ne hanno chiesto la remissione in libertà, e l'esito della domanda dovrebbe venir reso noto oggi stesso. Dopo l'illegalizzazione di Batasuna, avvenuta di fatto la scorsa settimana con l'approvazione della legge sui partiti, anche questo processo si inserisce nel tentativo del governo spagnolo di fare terra bruciata intorno a tutte le organizzazioni che lavorano nei paesi baschi. Gestoras pro Aministia nasce come organizzazione che si batte per l'amnistia dei prigionieri politici baschi, e nel corso degli anni si è occupata di denunciare tutti gli episodi di tortura messi in atto dalla polizia spagnola nei confronti dei detenuti, portando aiuto ai familiari, fornendo assistenza giuridica, formativa e sanitaria ai prigionieri.

Agganistan

AFGHANISTAN: ESPLODE DEPOSITO MUNIZIONI, ALMENO 32 MORTI KABUL, 28 GIU - E' di almeno 32 morti il bilancio aggiornato dell'esplosione avvenuta stamane in un deposito di munizioni a Spin Boldak, cittadina dell'Afghanistan meridionale 100 chilometri a sud di Kandahar, al confine con il Pakistan. Secondo quanto ha riferito il responsabile di una Ong che ha un rappresentante a Spin Boldak, i morti finora accertati, fra militari e civili, sono 32, ma si parla anche di una ventina di dispersi. Una serie di esplosioni, il cui boato e' stato distintamente avvertito al di la' del confine, a piu' di 20 chilometri di distanza, ha completamente distrutto il deposito, ricavato in una ex scuola teologica, contenente armi e munizioni dei taleban successivamente passate sotto il controllo del governatore di Kandahar Gul Agha.

Palestina

, Dopo quasi tre giorni di assedio, l'esercito israeliano si appresterebbe a fare irruzione nel complesso dell'Anp a Hebron (Imara) dove, secondo Radio Gerusalemme che ha dato la notizia, sarebbero rintanati una quindicina di palestinesi tra cui diversi componenenti delle 'Brigate dei martiri di al-Aqsa', un'emanazione di al-Fatah, responsabili di alcuni attentati terroristici contro civili israeliani. (ANSA). GZ L'Italia farebbe meglio a chiedere le dimissioni del premier israeliano Ariel Sharon che non quelle del presidente palestinese Yasser Arafat. Lo ha detto oggi il ministro palestinese Saeb Erekat, commentando le dichiarazioni del presidente del consiglio Sivio Berlusconi secondo cui sarebbe auspicabile che Arafat, compiendo un gesto generoso, si facesse da parte. (ANSA). RED*XBU

Belgio

Sono stati condannati pochi giorni fa i tre ragazzi tedeschi arrestati nel corso delle mobilitazioni in Belgio il dicembre scorso, durante il vertice di Laeken. Accusati dei disordini scoppiati durante le mobilitazioni, è stata loro inflitta una condanna ad un anno di prigione, affinché questo serva come esempio a tutti, secondo quanto dichiarato dal giudice. Per i tre ragazzi tedeschi, tutti giovanissimi, si erano mobilitate in questi mesi numerose associazioni, compresa quella formata dai genitori di tutti gli arrestati e indagati, che avevano presentato interpellanze alla corte dei diritti europea. I tre giovani erano stati fermati al termine delle manifestazioni, e l’accusa a loro carico si basava sulla presenza di tre caschi nei loro zaini. Al processo, più volte i poliziotti che li accusavano sono caduti in contraddizione, ma la corte ha scelto di non credere alle ragioni dei tre.

Stati Uniti

TERRORISMO: USA, CORTE SUPREMA BLOCCA UDIENZE PUBBLICHE

(ANSA) - WASHINGTON, 28 GIU - La Corte Suprema degli Usa ha oggi bloccato l'attuazione di una sentenza che ordina che le udienze dei tribunali dell'immigrazione siano pubbliche, anche quando si tratta di stranieri sospettati di terrorismo. La Corte ha accolto una richiesta di sospensione d'urgenza della sentenza introdotta dall'Amministrazione, secondo cui la sicurezza nazionale sarebbe messa a repentaglio se giornalisti e pubblico potessero assistere alle audizioni. La Corte Suprema, senza commenti e senza quindi pronunciarsi nel merito, ha per ora bloccato, dunque, l'attuazione di una sentenza di un giudice del New Jersey, che accoglieva le istanze di enti e gruppi che si battono per il rispetto dei diritti civili. Dopo l'11 settembre, centinaia di casi di immigrati illegali sono stati e sono trattati segretamente. Un giudice di Newark aveva recentemente sentenziato che e' incostituzionale imporre il segreto su tutti i casi di detenzione o di deportazione di immigrati illegali che il governo considera casi di speciale interesse.

Italia

Oggi scioperano per l'intera giornata i lavoratori pubblici aderenti alla federazione delle Rappresentanze di Base (Rdb) per protestare contro l'accordo sui rinnovi contrattuali raggiunto a febbraio tra governo e sindacati e per sollecitare l'immediata apertura di tutti i contratti pubblici scaduti ormai da sei mesi. In occasione dello sciopero, la federazione ha promosso l'iniziativa Cento piazze per i diritti, che interessera' le maggiori citta' italiane, per rivendicare l'estensione a tutti delle tutele dell'art.18 dello Statuto dei lavoratori. Ma anche il diritto a salari europei, a veri contratti, ad un'occupazione stabile, a un salario/reddito per i disoccupati, all'istruzione, alla salute e alla pensione pubblica. Sara' possibile sottoscrivere i referendum per l'estensione dell'art.18 e contro la parita' scolastica. Dall'agitazione odierna e' escluso il personale in servizio nelle sedi aeroportuali, mentre nella scuola sono stati garantiti esami e scrutini. (ANSA). MAA

USTICA: COMITATO, NESSUNA BATTAGLIA CON MIG LIBICO

  • AGI) - Roma, 28 giu. - Il comitato studi su Ustica non ci sta e smentisce un funzionario della Cia e a due tecnici Usa di dati radar e sicurezza che avrebbero indicato quale probabile causa della tragedia di Ustica del 27 giugno del 1980, le conseguenze di una "battaglia aerea" alla quale avrebbe partecipato anche il Mig-21 libico trovato il Sila il 18 luglio dell'80.

Roma Occuppato a Roma questa mattina il teatro India. Centri sociali e associazioni hanno occupata questa mattina il Teatro india di roma in polemica con le istituzioni del comune di roma che abbandona e non sostiene le realtà culturali della citta. ascolta

  • " GR 19.30"
    • "Sommmario"
      • "MONDO"

"ARGENTINA" - Il Presidente Dualdhe condanna duramente i modi delle forze dell'ordine.

"AUSTRALIA" - 35 stranieri detenuti nel centro di detenzione di Woomera riescono ad evadere. " PALESTINA" - Continua il coprifuoco nei Territori occupati.

  • "ITALIA"

ROMA- Questo pomeriggio si è tenuto un SIT In davanti all'ambasciata israeliana. "FIRENZE"- Censurato dalla RAI il film "BELLA CIAO" . "ROMA"- Domani si terra' il corteo per il Gay- Pride romano, dedicato quest'anno a Silvia Rivera. "ROMA"- Arrivano le prime dure reazioni al decreto Sirchia, con cui cui il governo vorrebbe equiparare i SERT alle Comunita' di Recupero. "ROMA"- Il teatro INDIA, è stato occupato da una serie di centri sociali e associazioni culturali. "MONDO"


ARGENTINA :DURO ATTACCO DI DUHALDE ALLA POLIZIA PER UCCISIONE MANIFESTANTI AD AVELLANEDA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY)

Parole durissime quelle pronunciate nel pomeriggio di oggi dal presidente Eduardo Duhalde in merito ai sanguinosi disordini di mercoledì ad Avellaneda (provincia di Buenos Aires), costati la vita a due giovani - Dario Santillán, di 21 anni e Maximiliano Costequi, di 25 - e il ferimento di altri 90. Nella sua prima sortita pubblica dopo le violenze, Duhalde si è infatti scagliato pesantemente contro la polizia della capitale, accusata di responsabilità in almeno uno dei due omicidi. L’intera famiglia argentina è in lutto ha aggiunto il capo di Stato una democrazia non tollera che episodi come questi vengano coperti dall’impunità. Duhalde ha concluso chiedendo ai testimoni degli incidenti di mettere da parte la paura e farsi avanti per fornire qualsiasi informazione utile a fare luce sulla vicenda. Per ordine espresso di Duhalde, oggi sono stati sospesi 110 poliziotti della capitale e altri due sono stati messi agli arresti. Si tratta del commissario Alfredo Franchiotti e dell’ufficiale Quevedo. Intanto è emerso un altro aspetto inquietante sulle violenze di mercoledì. L’avvocato Claudio Pandolfi ha denunciato che la madre di uno dei due giovani uccisi, Maximiliano Costequi, è stata minacciata di morte. Secondo quanto riferito dal legale, la donna ha ricevuto un messaggio anonimo in cui è riportata la seguente frase: smettano di indagare, altrimenti cadrete uno a uno. Un tono perentorio e sinistro che non può non riportare alla mente gli ‘anni bui’ della dittatura militare. Siamo riusciti a raggiungere un militante del movimento dei lavoratori argentini che era presente al corteo dellaltroieri ascoltiamo cosa ci ha detto. " ARGENTINA" Intanto oggi a Roma si è tenuto un sit in di fronte all' ambasciata Argentina.Ascoltiamo una corrispondenza con un nostro redattore presente al presidio WOOMERA: DECINE DI PROFUGHI IN FUGA DAL CENTRO DI DETENZIONE (BRIEF, PEACE/JUSTICE)

E' sempre più alta la tensione nel famigerato centro di detenzione di Woomera (Australia meridionale). Dopo le nuove, recenti proteste culminate in uno sciopero della fame, oggi l’ennesimo colpo di scena: 35 richiedenti asilo per i quali era previsto il rimpatrio nei Paesi di origine si sono dati alla fuga, aiutati da attivisti per i diritti umani. Un portavoce del dipartimento dell’Immigrazione ha dichiarato che, poco dopo la mezzanotte locale, alcuni sostenitori dei diritti dei rifugiati hanno squarciato una delle reti di recinzione che delimitano i confini del campo, contribuendo così alla fuga dei 35 profughi di nazionalità afgana, iraniana ed irachena. Il portavoce l’ha definita “un’azione criminale premeditata, che ha coinvolto detenuti le cui richieste per ottenere lo status di rifugiati erano state respinte”. Se rintracciati, i profughi fuggitivi potrebbero scontare fino a 5 anni di prigione, mentre agli attivisti verrebbe comminata una pena ancora maggiore: 10 anni di carcere per favoreggiamento nella fuga. Woomera, località nel deserto australiano situata 450 chilometri a nord di Adelaide, è stata più volte teatro di rivendicazioni, risse e disordini messi in atto dai richiedenti asilo, esasperati dalle pesanti condizioni di vita e dalle lungaggini burocratiche. I centri di detenzione sono più volte finiti nel mirino di organizzazioni per i diritti umani, che accusano le autorità australiane di trattare i profughi alla stregua di criminali. Studi recenti hanno dimostrato che i tentativi di suicidio o autolesionismo sono ‘endemici’ tra i detenuti. (LM)


RUSPA MILITARE APRE BRECCIA IN QG PALESTINESE (ANSA) - HEBRON, 28 GIU - Per il quarto giorno l'intera popolazione della citta' cisgiordana di Hebron (150 mila abitanti) e' sottoposta oggi al regime di coprifuoco militare. Lo ha riferito a Voce della Palestina il rettore della universita' locale, Yunis Amer. Complessivamente, secondo la stampa israeliana, 800 mila palestinesi della Cisgiordania sono sottoposti in questi giorni a coprifuoco, nel contesto della operazione anti-terrorismo lanciata da Israele denominata 'Strada Determinata'. Sentiamo in continuazione il fragore di esplosioni e vediamo elicotteri israeliani Apache volteggiare in cielo ha aggiunto Amer, secondo cui i combattimenti sono concentrati nel Quartier generale cittadino della Autorita' nazionale palestinese. A quanto gli risulta, all'interno si trovano solo membri delle forze di sicurezza palestinesi. La Croce Rossa ha offerto una mediazione, e Israele l'ha respinta, secondo Amer. Fonti locali hanno aggiunto che ruspe militari israeliane hanno iniziato stamane ad aprire una breccia in una parete esterna dell'edificio, che da giorni e' stretto d'assedio da reparti blindati israeliani.ascoltiamo ora due corrispondenze effettuate da due nostri redattori che si trovano nei territori.

  • "ITALIA"

"ROMA" - Questo pomeriggio si è tenuto un SIT-IN di fronte all'ambasciata israeliana, ascoltiamo una nostra corrispondenza.

FIRENZE" "BELLA CIAO"il film sul G8 di genova censurato dalla rai.


(AGI) - Firenze, 28 giu. - "Credo che sia una intollerabile forma di censura che 'Bella ciao' resti chiuso a chiave nei cassetti dell'azienda Rai". E' quanto afferma Stefano Stefani, amministratore unico di Atelier Distribuzione, il quale rende noto di aver chiesto, il 30 maggio scorso, a Rai Trade di avere la cessione "dei diritti di sfruttamento del film . Si tratta del film che "documenta in modo accurato la dinamica" dei "fatti" del G8 di Genova e che si avvale "di riprese di operatori Rai della sede genovese, che non sono state utilizzate in altri filmati realizzati su quei tragici giorni". Stefani rende noto anche di aver sollecitato una risposta alla sua proposta in una lettera inviata al consigliere Rai Luigi Zanda e al Presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli. L'offerta - ricorda - era di 40 mila euro e, "se la Rai non intende mandare in onda il film, e' un diritto degli italiani" poterne prendere visione, poiche' "l'ho visto personalmente a Cannes" e si tratta "di un documento di grande valore civile". (AGI) Red-Nac/ 281811 GIU 02

AGIS (CRO) - 28/06/2002 - 18.10.00 GAY PRIDE: DOMANI CORTEO E CONCERTO ALLA BOCCA DELLA VERITA' (2)


(AGI)- Roma, 28 giu. - Il corteo attraversera' piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, il Campidoglio, Via del Teatro di Marcello, per concludersi in piazza Bocca della Verita'. Qui alle 18.30 avra' inizio un concerto gratuito a cui parteciperanno molti artisti. Il corteo sara' aperto da uno striscione con lo slogan del Pride, "Contro la violenza e per i diritti umani" e da cartelli con i nomi di 30 omosessuali uccisi a Roma negli ultimi 10 anni. "Roma infatti - dice Vladimir Luxuria - e' la capitale mondiale dell'omofobia, con il maggior numero di omicidi che hanno come vittime gli omosessuali". La manifestazione di quest' anno e' dedicata al transessuale Sylvia Rivera, morta quest'anno e protagonista della 'rivolta' dello Stonewall di New York, nel 1969, iniziata con il 'tacco a spillo' scagliato dalla stessa Rivera verso un poliziotto che si trovava all'interno del locale. E' dalla celebrazione di quest'evento che nascono i Pride. "Ricordare Sylvia - ha detto il presidente del circolo Mario Mieli, Massimo Mazzotta - e' stato un modo per ringraziare tutti i trans per il loro impegno quotidiano. Senza di loro il nostro orgoglio avrebbe tardato a scendere nelle piazze di tutto il mondo". "Personalmente - ha aggiunto Vladimir Luxuria - ho pensato a un'iniziativa: mi automultero' di 22 euro per solidarieta' verso quel gruppo di trans multati perche' travestiti da donna in base a un articolo del testo unico di sicurezza del 1931 secondo cui ci sarebbero pericoli derivanti dal difficile riconoscimento. Cose da pazzi". . Una manifestazione forte "contro la violenza politica e sociale di chi impone modelli familisti e obsoleti, trascurando volontariamente l'evolversi della societa' e i nuovi nuclei familiari di fatto". . (AGI) Red 281809 GIU 02 AGIS (CRO) - 28/06/2002 - 18.10.00 G


DROGA:Secondo lassociazione CITTADINANZATTIVA, con il decreto Sirchia SI DELEGITTIMA SERVIZIO PUBBLICO


(ANSA) - ROMA, 28 GIU - Cittadinanzattiva boccia il decreto Sirchia che equipara le comunita' ai Sert, sottolineando che esso non fa che delegittimare il servizio pubblico. Mentre la collettivita' attende da tempo un potenziamento del servizio pubblico - ha affermato Tonino D'Angelo della direzione di Cittadinanzattiva - questo decreto non fa che deligittimare tale servizio. E' un provvedimento che crea semplicemente un clima di disorientamento, che non da' veri punti di riferimento alle famiglie e, soprattutto, non stanzia risorse concrete. L'equiparazione tra comunita' e Sert, ha inoltre rilevato D'Angelo, da un punto di vista funzionale era gia' prevista nella normativa precedente, che stabiliva l'obbligo del coinvolgimento degli enti ausiliari. Il problema, secondo il responsabile del movimento, e' che tale decreto viene assunto in un momemto in cui servizi pubblici sono gia' inadeguati: invece di mettervi mano per migliorarli, non si fa altro che dare legittimazione a un privato spesso inadeguato rispetto ai compiti che ci si prefigge. E' necessario avere servizi correlati ma senza delegittimare il servizio pubblico. Altra critica riguarda il metodo adottato: le associazioni non sono state ascoltate e quindi - ha concluso D'Angelo - questo provvedimento diventa un atto paternalistico

Roma Occuppato a Roma questa mattina il teatro India. Centri sociali e associazioni hanno occupata questa mattina il Teatro india di roma in polemica con le istituzioni del comune di roma che abbandona e non sostiene le realtà culturali della citta.Ascoltiamo ora quanto ci hanno racccontato alcuni degli occupanti.

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gror280602 (last edited 2008-06-26 09:52:14 by anonymous)