Differences between revisions 1 and 2
Revision 1 as of 2002-09-29 09:54:48
Size: 374
Editor: anonymous
Comment:
Revision 2 as of 2002-09-29 10:09:22
Size: 4349
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 3: Line 3:
===Sommario provvisorio=== === Sommario provvisorio ===
Line 13: Line 13:

'''Palestina'''

Il governo israeliano ha deciso di allentare l'assedio che da dieci giorni stringe il presidente dell'Anp Yasser Arafat nel suo quartiere generale a Ramallah. La notizia e' stata riferita dalla radio militare che ha precisato pero' che i militari resteranno comunque a presidio della citta'.
I carri armati con la Stella di David hanno cominciato stamane a ritirarsi dalla zona della Muqata, il quartier generale del presidente palestinese a Ramallah, quasi interamente distrutto dai bulldozer. Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi nel capoluogo della Cisgiordania.
La decisione di porre fine all'assedio e' stata assunta nel corso di una riunione questa mattina del premier israeliano Ariel Sharon con alcuni ministri e i responsabili della sicurezza dello Stato ebraico. E' stato stabilito che le truppe si ritireranno a una certa distanza dal palazzo ma resterenno abbastanza vicine da poter arrestare, qualora ne escano, i circa 50 militanti palestinesi ricercati ancora all'interno della Muqata. "L'esercito israeliano si terra' a distanza e verra' schierato in modo tale che i ricercati non potranno uscirne", ha spiegato una fonte politica. "A quanti non sono coinvolti nel terrore sara' permesso di tornare a casa, i ricercati che tenteranno di allontanarsi verranno arrestati". Nabil Abu Rdainah, un consigliere di Arafat, ha parlato di "vittoria" per la causa palestinese. "Il ritiro dovrebbe essere seguito dal ripiegamento da tutte le citta' alle posizioni tenute prima del 28 settembre 2000", ha aggiunto.
Ma è di diversa opinione Nabil Abu Rudeina, portavoce e stretto collaboratore del presidente palestinese, che ha definito una farsa l'annuncio di Israele. ''Questa decisione e' una farsa e un imbroglio attraverso i quali Israele vuole sottrarsi all'applicazione della risoluzione 1435 del Consiglio di sicurezza dell'Onu'', che chiede un ''arresto immediato delle misure prese dentro e attorno a Ramallah'', ha aggiunto il responsabile palestinese''. ''Il Consiglio di sicurezza deve operare affinche' Israele applichi integralmente questa risoluzione e cessi la sua politica di imbrogli'', ha concluso.
 L'assedio era iniziato il 18 settembre, dopo due attentati suicidi palestinesi che avevano provocato sette vittime.
La motivazione dell'assedio, più volte ribadita da parte delle autorità israeliane, era la cattura di presunti terroristi che si trovavano all'interno del complesso.

Ma Israele non ha inoltrato nemmeno agli Stati Uniti la lista dettagliata dei palestinesi ricercati per terrorismo che si troverebbero assieme al presidente Yasser Arafat in quel che resta del Muqata.
 Lo afferma oggi il quotidiano 'Maariv'. Al giornale risulta che un consigliere del premier Ariel Sharon, Dov Weisglass, si e' recato nei giorni scorsi negli Stati Uniti per convincerne i dirigenti che l'assedio di Ramallah si era reso necessario per impedire ''una serie di attentati'' in Israele, il cui primo episodio -secondo il funzionario- era stato dieci giorni fa l'attentato suicida di Tel Aviv. Ma, quando gli interlocutori statunitensi hanno chiesto di verificare i nomi dei presunti terroristi assediati con Arafat e le loro attivita' Weisglass, secondo 'Maariv', non e' stato in grado di fornire alcuna lista. Secondo vari ministri israeliani, con Arafat si trovano 18-19 esponenti palestinesi legati ad attivita' terroristiche, di cui il portavoce militare ha reso noto finora solo quattro nomi. Nei primi giorni di assedio, alcuni portavoce israeliani hanno detto che i ''terroristi'' erano almeno cinquanta. Ancora oggi la donna-ministro Dalya Yitzik (laburista) ha affermato che con Arafat ci sono ''una quarantina di assassini''.
L'assenza di una lista consente così al governo israeliano di dichiarare legittimo in ogni momento il suo operato: sarà sufficiente stilare successivamnete una lista di ricercati, utilizzando i nomi di coloro che effettivamente sono all'interno dell'edificio.

11.20, apre paoletta per il gr delle 13.00. Dani, se ci sei batti un colpo!!!

=== Sommario provvisorio ===

Manifestazioni contro la guerra ieri in europa (anche audio)

Due anni di intifada, manifestazione a Marsiglia e nei territori occupati (anche audio)

Israele allenta l'assedio ad Arafat, ma non consegna la lista dei ricercati

FMI, ancora arresti

Palestina

Il governo israeliano ha deciso di allentare l'assedio che da dieci giorni stringe il presidente dell'Anp Yasser Arafat nel suo quartiere generale a Ramallah. La notizia e' stata riferita dalla radio militare che ha precisato pero' che i militari resteranno comunque a presidio della citta'. I carri armati con la Stella di David hanno cominciato stamane a ritirarsi dalla zona della Muqata, il quartier generale del presidente palestinese a Ramallah, quasi interamente distrutto dai bulldozer. Lo hanno riferito fonti giornalistiche palestinesi nel capoluogo della Cisgiordania. La decisione di porre fine all'assedio e' stata assunta nel corso di una riunione questa mattina del premier israeliano Ariel Sharon con alcuni ministri e i responsabili della sicurezza dello Stato ebraico. E' stato stabilito che le truppe si ritireranno a una certa distanza dal palazzo ma resterenno abbastanza vicine da poter arrestare, qualora ne escano, i circa 50 militanti palestinesi ricercati ancora all'interno della Muqata. "L'esercito israeliano si terra' a distanza e verra' schierato in modo tale che i ricercati non potranno uscirne", ha spiegato una fonte politica. "A quanti non sono coinvolti nel terrore sara' permesso di tornare a casa, i ricercati che tenteranno di allontanarsi verranno arrestati". Nabil Abu Rdainah, un consigliere di Arafat, ha parlato di "vittoria" per la causa palestinese. "Il ritiro dovrebbe essere seguito dal ripiegamento da tutte le citta' alle posizioni tenute prima del 28 settembre 2000", ha aggiunto. Ma è di diversa opinione Nabil Abu Rudeina, portavoce e stretto collaboratore del presidente palestinese, che ha definito una farsa l'annuncio di Israele. Questa decisione e' una farsa e un imbroglio attraverso i quali Israele vuole sottrarsi all'applicazione della risoluzione 1435 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che chiede un arresto immediato delle misure prese dentro e attorno a Ramallah, ha aggiunto il responsabile palestinese. Il Consiglio di sicurezza deve operare affinche' Israele applichi integralmente questa risoluzione e cessi la sua politica di imbrogli, ha concluso.

  • L'assedio era iniziato il 18 settembre, dopo due attentati suicidi palestinesi che avevano provocato sette vittime.

La motivazione dell'assedio, più volte ribadita da parte delle autorità israeliane, era la cattura di presunti terroristi che si trovavano all'interno del complesso.

Ma Israele non ha inoltrato nemmeno agli Stati Uniti la lista dettagliata dei palestinesi ricercati per terrorismo che si troverebbero assieme al presidente Yasser Arafat in quel che resta del Muqata.

  • Lo afferma oggi il quotidiano 'Maariv'. Al giornale risulta che un consigliere del premier Ariel Sharon, Dov Weisglass, si e' recato nei giorni scorsi negli Stati Uniti per convincerne i dirigenti che l'assedio di Ramallah si era reso necessario per impedire una serie di attentati in Israele, il cui primo episodio -secondo il funzionario- era stato dieci giorni fa l'attentato suicida di Tel Aviv. Ma, quando gli interlocutori statunitensi hanno chiesto di verificare i nomi dei presunti terroristi assediati con Arafat e le loro attivita' Weisglass, secondo 'Maariv', non e' stato in grado di fornire alcuna lista. Secondo vari ministri israeliani, con Arafat si trovano 18-19 esponenti palestinesi legati ad attivita' terroristiche, di cui il portavoce militare ha reso noto finora solo quattro nomi. Nei primi giorni di assedio, alcuni portavoce israeliani hanno detto che i terroristi erano almeno cinquanta. Ancora oggi la donna-ministro Dalya Yitzik (laburista) ha affermato che con Arafat ci sono una quarantina di assassini.

L'assenza di una lista consente così al governo israeliano di dichiarare legittimo in ogni momento il suo operato: sarà sufficiente stilare successivamnete una lista di ricercati, utilizzando i nomi di coloro che effettivamente sono all'interno dell'edificio.

gror290902 (last edited 2008-06-26 09:49:48 by anonymous)