La mattina ci hanno lavorato Maced e Paoletta. Dalle 15.00 ci lavora Paula. Un bacio a tod@s e contribuite!!!


Gr serale di venerdi 29 novembre, ore 19.30

Dal Mondo

PALESTINA - Le azioni antiisraeliane compiute ieri in Kenya, e rivendicate da un sedicente Esercito della Palestina, non sono opera di un'organizzazione palestinese. Lo ha detto oggi a Berlino il ministro palestinese della cooperazione internazionale Nabil Shaath. Abbiamo tutte le assicurazioni che non si tratti di un'organizzazione palestinese. Non e' stata un'operazione palestinese, ha assicurato Shaath dopo un incontro con il ministro degli esteri tedesco Fischer. L'Esercito della Palestina e' una sigla poco conosciuta. Lo stesso nome era stato usato per rivendicare un attacco compiuto il 27 aprile di quest'anno da uomini armati, infiltratisi nella colonia ebraica di Adora', a sud ad Hebron.

E sempre oggi il numero due dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp) MAhmud Abbas (Abu Mazen) ha dichiarato oggi a Doha, nel Qatar, che i palestinesi non hanno altra scelta che negoziare con il premier israeliano Ariel Sharon oppure proseguire la lotta armata contro Israele. Abu Mazen ha fatto tali dichiarazioni commentando la rielezione di Sharon alla testa del Likud aggiungendo che l'avvenire della lotta fra palestinesi e israeliani rimarra' incerto se Sharon guidera' ISraele per altri quattro anni.

IRAQ - Una delegazione di parlamentari ITALIANI sara' in Iraq dal 10 dicembre per favorire ogni iniziativa utile a scongiurare un conflitto. Scongiurare, in ogni modo possibile, una guerra tra l'Iraq e l'Occidente. Questo l'obiettivo di una delegazione di parlamentari ed esponenti di organizzazioni non governative e della societa' civile che domenica prossima partira' alla volta di Baghdad. Nel corso del loro viaggio, la delegazione, composta di 35 persone, incontrera' il presidente del Parlamento iracheno e altre autorita' parlamentari, gli Ispettori dell'UNMIC ed esponenti delle agenzie delle Nazioni Unite, della Croce Rossa e delle Organizzazioni non governative e umanitarie, rappresentanze dell'ambasciata italiana e di altri paesi, nonche', esponenti religiosi della chiesa locale Caldea.

VENEZUELA - Il tribunale supremo di giustizia venezuelano ha annullato la convocazione per il 2 febbraio di un referendum sul presidente Hugo Chavez stabilendo che il Consiglio nazionale elettorale, Cne, avrebbe dovuto approvare la decisione con il voto favorevole di almeno quattro dei suoi cinque membri. Ieri il Cne aveva invece formalmente indetto il referendum con tre voti favorevoli, una astensione e una assenza. Romulo Rangel, il membro del Consiglio che non aveva partecipato alla votazione, ha assicurato che "la sentenza del tribunale ha ribadito l'assoluta nullità della decisione di convocare tale referendum".

CATANZARO - Questo pomeriggio è cominciata la prima udienza presso il tribunale del riesame, che dovrà decidere sulla remissione in libertà dei compagni e delle compagne ancora detenuti per sovversione. In sostegno alla loro battaglia di libertà, oggi ci sono state mobilitazioni, che si vanno ad aggiungere ai presidi permanenti che sono fin dalla scorsa settimana attivi sotto le carceri. A Catanzaro, il cui tribunale dovrà pronunciarsi sull'istanza, un presidio è cominciato a partire dalle ore 16, mentre a Salerno la rete del sud ribelle ha organizzato fin da questa mattina una mobilitazione nella città. Ascoltiamo una corrispondenza sull'iniziativa a Catanzaro.

PISA - circa 2000 studenti delle scuole superiori di Pisa hanno sfilato stamani in corteo da P.zza S. Antonio alla Prefettura per contestare la legge moratti e tutte le politiche di privatizzazione e svendita dell'istruzione pubblica, contro gli arresti avvenuti al Sud emessi dal Gip di Cosenza, e contro la guerra del petrolio di Bush. Il corteo degli studenti è proseguito con il comizio conclusivo ai cancelli della prefettura per chiedere l'immediata scarcerazione dei compagni e delle compagne arrestati.

LAVORO - Oggi il negoziato al ministero delle Attività produttive sulla vertenza Fiat è stato sospeso. "La trattativa va male - ha detto per la Fiom, Gianni Rinaldini, uscendo dalla riunione - e siamo in un'assoluta fase di stallo". Il negoziato riprenderà "dopo che i ministri Marzano e Maroni avranno fatto le loro valutazioni sulle modifiche del piano aziendale proposte da Fiat". E' stato inoltre confermato che il 50% degli 8.100 esuberi previsti nel piano anticrisi della Fiat non sarà più riassunto. Lo ha confermato l'azienda - secondo quanto hanno riferito i sindacati - nel corso dell'incontro.

PALERMO - Oggi due operai della fabbrica argentina Zanon si sono recati a Termini Imerese per portare la loro solidarietà. Si chiamano Natalio e Mariano, sono due operai argentini che hanno deciso di prendere un'aereo da Buenos Aires per raggiungere l'Italia e fare un giro fra le fabbriche del gruppo Fiat per portare solidarietà alle tute blu in lotta contro il piano industriale del gruppo torinese. Ascoltiamo la corrispondenza.

VERONA - Una notizia breve, preoccupante, e presente anche questa come la precedente su Indymedia Italia, riguarda una inziativa del tutto opposta alla manifestazione contro i Centri di Detenzione Permanente di Torino. Infatti sabato pomeriggio, con un corteo confinato nel quartiere semi periferico di Borgo Trento si svolgerà a Verona un corteo di Forza Nuova contro l'immigrazione e per quella che i fascisti hanno definito come tutela delle tradizioni.


ROMA - E' morto nella camera di sicurezza della questura di roma, maurizio, 28 anni, arrestato dopo un inseguimento nelle strade del pigneto. E' morto senza una spiegazione, dopo aver sbattuto la testa sul marciapiede, nel tentativo di sfuggire all'arresto. La polizia dichiara che maurizio era tossicodipendente, e l'autposia scrive che le cause del decesso sono da attribuire ad arresto cardiaco. Dopo l'incidente, maurizio era stato portato all'ospedale san giovanni, dove il medico di guardia aveva stabilito una prognosi di sette giorni, nonostante l'evidente ferita alla testa. In seguito, alla questura di roma, era stato visitato da un medico di Villa maraini, il centro di assistenza ai tossicodipendenti, che aveva prescritto la dose di metadone necessaria in questi casi. La mattina, maurizio è stato trovato morto nella sua cella. E' l'ennesima morte avvenuta nelle stazioni di polizia romana, l'ennesima liquidata come tragica fatalità. Ma non può essere fatalità morire a 28 anni senza una spiegazione: soprattutto quando sono troppi gli elementi oscuri in questa morte, quando gli abitanti del quartiere dichiarano di aver sentito gli agenti minacciare maurizio di regolare dopo i conti con lui, quando il medico di guardia non riscontra elementi necessari al ricovero, quando neppure il medico arrivato in questura trova elementi giustificativi ad un decesso. Cosa è successo allora in questura? cosa ha determinato la morte di un ragazzo, con piccoli precedenti e nessuna patologia? Domande a cui forse si risponderà con l'incriminazione formale del medico di guardia del pronto soccorso, senza che questo chiarisca perchè è in carcere, in questura, al chiuso di una cella, che la vita cessa.

gRor delle 13.00

Proposta sommario

ESTERI

Palestina: è sharon il candidato del likud alle elezioni del prossimo anno. Le sue prime parole dopo i risultati, di odio e vendetta verso i palestinesi

Iraq: nessuna arma segreta nei primi due giorni di ispezione, ma londra rilancia, e annuncia che le armi sono nascoste nelle case dei civili

ITALIA

Oggi presidi in sostegno dei compagni e delle compagne ancora detenute

Domani la manifestazione contro i cpt

Fiat, continuano le mobilitazioni

Occupazione, le altre fabbriche in lotta

Lavoro, una sentenza a favore dei precari

PALESTINA

Con un comunicato pubblicato dai quotidiani palestinesi, l'Autorita' nazionale palestinese e Al-Fatah, l'organizzazione palestinese di maggioranza, hanno condannato l'attacco armato alla sede del Likud a Beit Shean (Galilea) in cui ieri sono rimasti uccisi sei israeliani. -Queste azioni - si legge nel comunicato - non aiutano la causa del popolo palestinese, ma al contrario la danneggiano e contribuiscono a rafforzare le forze (israeliane) schierate contro la pace-. Anp e Al-Fatah negano di avere legami con le 'Brigate dei martiri di Al-Aqsa' - (ritenute vicine ad Al-Fatah) - che hanno rivendicato l'attentato alla sede locale del Likud. La leadership politica palestinese ribadisce poi la propria volonta' -di raggiungere un accordo di pace che preveda il ritiro di Israele dai Territori occupati militarmente e la nascita di uno Stato palestinese che viva accanto e in coesistenza pacifica- con lo Stato ebraico. Il sito internet 'Ynet' del quotidiano israeliano 'Yediot Ahronot' aggiunge che le stesse 'Brigate dei martiri di Al-Aqsa' hanno preso le distanze dall'attentato a Bet Shean che sarebbe stato organizzato da elementi fuori controllo. La vendetta di Sharon non si è fatta però attendere: a meno di ventiquattr'ore dall'attacco contro il seggio del Likud a Beit-Shean, l'esercito israeliano ha raso al suolo le abitazioni dei due attentatori. Fonti militari hanno riferito che blindati e bulldozer sono entrati nel villaggio di Yulabun, nei pressi di Jenin, e hanno fatto brillare le case di Omar Abu Rub e Yssuf Abu Rub, entrambi membri delle Brigate dei martiri di Al Aqsa. I due aggressori sono stati uccisi dalla polizia durante l'attacco.

“Non potrà esserci alcuna soluzione imposta mediante la forza, né alcun progresso duraturo potrà essere realizzato in mancanza di un chiaro orizzonte politico: è necessario segnatamente un accordo finale chiaramente definito che sia accettabile da ambo le parti” E’ questo il passaggio più importante del messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, in occasione dell’odierna giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. La ricorrenza cade in un momento di rinnovate violenze. Proprio ieri un commando palestinese ha ucciso 6 civili israeliani a Shean Beit, in Galilea. “Questa giornata di solidarietà – ha aggiunto Annan - è al tempo stesso una giornata di tristezza e di dolore. Le perdite umane e materiali sofferte dalla popolazione palestinese nel corso degli ultimi due anni sono state a dir poco catastrofiche. La deplorevole situazione all’interno dei territori palestinesi occupati ha mantenuto l’intera regione in uno stato di crisi continua per un periodo che, a oggi, supera i due anni, senza che sia in vista alcuna soluzione. Centinaia di vite sono andate perdute, gran parte fra i palestinesi, ma anche fra gli israeliani. Tragicamente, e ciò non è accettabile, molte delle vittime sono bambini”. Il segretario delle Nazioni Unite stigmatizza la reazione militare di Israele: “Spesso le autorità israeliane hanno fatto un uso eccessivo e sproporzionato della forza, che si è accompagnato a uccisioni extragiudiziarie, detenzioni arbitrarie, deportazioni e misure di punizione collettive quali la distruzione delle abitazioni. Tali azioni servono solo ad intensificare la rabbia, la disperazione e il desiderio di vendetta”. Tuttavia, aggiunge Annan, “attacchi terroristici crudeli e devastanti portati contro i civili israeliani, e tra questi attacchi ci sono in particolare quelli degli uomini bomba che si suicidano, hanno mietuto molte vite innocenti e ferito un di persone ancora superiore. Azioni simili non fanno altro che ostacolare la causa palestinese”. Il risultato è stata la “pressoché totale distruzione della convinzione, dall’una e dall’altra parte, che sia possibile trovare un partner affidabile con il quale concludere una pace giusta”, conclude il segretario dell’Onu.

Gli attentati antiisraeliani compiuti ieri in Kenya, e rivendicati da un sedicente Esercito della Palestina, non sono opera di un'organizzazione palestinese. Lo ha detto oggi a Berlino il ministro palestinese della cooperazione internazionale Nabil Shaath. . -Abbiamo tutte le assicurazioni che non si tratti di un'organizzazione palestinese. Non e' stata un'operazione palestinese-, ha assicurato Shaath dopo un incontro con il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer. L'Esercito della Palestina e' una sigla poco conosciuta. Lo stesso nome era stato usato per rivendicare un attacco compiuto il 27 aprile di quest'anno da uomini armati, infiltratisi nella colonia ebraica di Adora', a sud ad Hebron.

-Nel momento in cui alcuni di noi si sforzano di riportare un pizzico di sanita' mentale nel confronto con Israele -prosegue la Ashrawi- simili azioni sono una pericolosa escalation che danneggia la causa della liberta' e dell'indipendenza palestinese. Come sempre, naturalmente, condanno il terrorismo e sono contraria a qualsiasi violenza contro civili innocenti-. -Questa gente va fermata-, sostiene poi l'ex ministro, condannando sia gli attacchi a Mombasa -non ho mai sentito nominare il movimento che li ha rivendicati-, dice, sia l'attentato a Beit Shean. E occorre fermare anche l'Intifada, dice la Ashrawi, che sta facendo perdere ai palestinesi -tutto quello che abbiamo guadagnato dall'inizio del processo di pace-. Se Israele -non collabora per spegnere il conflitto-, conclude, -anche il presidente Arafat ha commesso degli errori. Una riforma radicale del potere palestinese e' piu' che mai necessaria, ma e' difficile fare le riforme mentre sei sotto occupazione e in guerra-.

Iraq

Saddam Hussein avrebbe ordinato a centinaia di persone, funzionari del suo governo, scienziati o quadri del partito al potere del Baath, ma anche a contadini, di nascondere nelle proprie abitazioni componenti di armi di sterminio o computer carichi di informazioni militari in un ennesimo sforzo di ostacolare le verifiche degli ispettori delle Nazioni Unite riprese mercoledi' dopo una pausa di quattro anni. Lo denuncia il Times di Londra citando un flusso di informazioni provenienti dall'interno dell'Iraq.

La notizia viene diffusa proprio mentre emerge che gli ispettori di Unmovic non hanno trovato alcun segno di programmi di sviluppo di armi proibite nei loro primi due giorni di lavoro sul campo, e cinque siti visitati senza preavviso, compreso il laboratorio per la produzione di vaccini per animali di al Dawrah, denunciata dal dissidente più noto, il generale Kamel, come il centro della produzione di armi biologiche. Rischia quindi di rivelarsi un fallimento per Stati Uniti e Inghilterra la missione degli ispettori Onu in Iraq. Nonostante le diverse interpretazioni della risoluzione 1441, la speranza per Blair e Bush resta ancora quella di motivare un’aggressione attraverso la risoluzione stessa. Ma se i risultati dovessero essere quelli già visti in questi due giorni, è necessario preparare il terreno a nuovi pretesti, e quello del Times di Londra è il primo di questi.

ITALIA

Tribunale del riesame

E’ attesa per oggi la prima udienza presso il tribunale del riesame, che dovrà decidere sulla remissione in libertà dei compagni e delle compagne ancora detenuti. In sostegno alla loro battaglia di libertà, per oggi sono previste ulteriori mobilitazioni, che si vanno ad aggiungere ai presidi permanenti che sono fin dalla scorsa settimana attivi sotto le carceri. A Catanzaro, il cui tribunale dovrà pronunciarsi sull’istanza, è previsto un presidio oggi a partire dalle ore 16, mentre a Salerno la rete del sud ribelle ha organizzato fin da questa mattina una mobilitazione nella città.

Manifestazioni domani

Si svolgerà domani la manifestazione nazionale a Torino contro i centri di permanenza temporanea, medievale istituzione carceraria per migranti. Alla manifestazione, promossa da diversi ambienti della sinistra istituzionale, hanno dato l’adesione numerose associazioni e centri sociali. Il corteo partirà alle ore 14 da Piazza sabotino, per giungere fino al CPT di Corso brunelleschi. Treni e pullman sono previsti da molte città di Italia, per consentire la massima partecipazione. E domani anche a Lecce si svolgerà la manifestazione contro i cpt, rivolta in particolare contro il centro Regina Pacis di S. Foca. Proprio per sensibilizzare su questa mobilitazione, stamattina è stato occupato l'atrio del Palazzo Codacci-Pisanelli - Ex Ateneo di Lecce per sensibilizzare gli studenti sulla manifestazione di domani

LAVORO

Fabbrica occupata ad oltranza alla Mobilgirgi di Cantu' (Como): i dipendenti hanno deciso di difendere gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre che non saranno liquidati cosi' come pure la tredicesima. La fabbrica restera' occupata dai lavoratori fin quando non giungeranno risposte concrete e tangibili. Dopo il blocco degli uffici attuato ieri, da oggi e' ferma anche la produzione. Il Sindaco di Cantu', Tiziana Sala, offre massima disponibilita' non sul fronte economico ma su un possibile ricollocamento e formazione del personale che potrebbe restare a casa dopo la chiusura dell'azienda nelle prossime settimane. Lavoratori e sindacati sono pronti a dar battaglia, ad azioni clamorose di protesta e ad attuare "lo sciopero dei pagamenti" delle bollette di gas, acqua, tasse ed imposte comunali varie. Dal canto suo la proprieta' si dice seriamente impegnata a trovare il denaro per pagare gli stipendi, circa 100 mila euro.

Fiat

Non si fermano le battaglie dei lavoratrici e dei lavoratori Fiat. Mentre il governo ancora annaspa alla ricerca di una soluzione che non scontenti Confindustria e imprenditori, cinquecento lavoratori dell'Alfa Romeo di Arese hanno sfilato per le vie di Arcore (Mi). I lavoratori sono giunti sul piazzale antistante la stazione con una decina di pullman e stanno ora 'marciando' verso il Comune della cittadina brianzola. Durante il percorso una delegazione fara' tappa a Villa San Martino, quartier generale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. I lavoratori di Arese consegneranno una lettera destinata al 'premier' nella quale si chiede il rilancio della produzione Alfa Romeo In Sicilia Una delegazione di operai argentini ha incontrato stamattina le tute blu di Termini Imerese che presidiano lo stabilimento della Fiat. I cinque operai hanno portato solidarieta' ai lavoratori dello stabilimento. L'incontro organizzato dal 'Centro sociale ex carcere' di Palermo vede la presenza anche del comitato di lotta per la casa. Gli operai argentini lavorano in una fabbrica di ceramiche della Patagonia. La fabbrica, 'Zanon', e' attualmente autogestita da loro. Intanto nel capoluogo siciliano continua la manifestazione degli operai dell'indotto in via Imperatore Federico dove ha sede la succursale Fiat di Palermo.

sentiamo la corrispondenza

Precari

Importante sentenza quella pronunciata oggi dal tribunale di Perugia in tema di lavoro precario. Ottenere un contratto trimestrale, ma ripetuto nel tempo, puo' prefigurare un meccanismo per la non applicazione di un contratto a tempo indeterminato, quindi stabile: le Poste Spa sono state condannate dal tribunale di Perugia (sezione del lavoro, Alessio Gambaracci) ad assumere due trimestrali che avevano fatto ricorso per l'applicazione di tale norma, in pratica il diritto ad avere un contratto di lavoro stabile, non come apprendista e quindi precario. Il Giudice ha stabilito inoltre che l'assunzione dei due ricorrenti portalettere precari decorra dal 2 novembre del 1998, data del loro primo contratto. La sentenza fara' certamente discutere, anche perche' altri precari avevano avanzato indentica richiesta di assunzione alle Poste Italiane Spa, dopo aver lavorato come fattorini per il recapito per piu' cicli trimestrali. Non si esclude che le Poste Italiane ricorrano contro la sentenza del giudice perugino

Ora 9.30

PALESTINA

Il premier Ariel Sharon e' uscito nettamente vincente dalle elezioni primarie del Likud in cui ha riportato il 55,88 per cento dei voti. Il suo principale rivale, il ministro degli esteri Benyamin Netanyahu, ha ottenuto il 40,08 per cento, mentre il candidato della corrente di estrema destra 'Leadership ebraica' Moshe Feiglin ha raccolto il 3,3 per cento dei consensi: circa il triplo di quanto gli era stato assegnato nei sondaggi. Un portavoce del Likud ha precisato che hanno preso parte al voto quasi la meta' degli aderenti al partito: 146 mila su un totale di 305 mila. In un discorso pronunciato la scorsa notte di fronte ai suoi seguaci, Sharon si e' detto fiducioso che, sotto la sua guida, il Likud riuscira' a vincere le elezioni politiche del gennaio 2003 e a raddoppiare la propria forza. Un sondaggio di opinione curato dal quotidiano Haaretz sembra oggi confermare questa tendenza. Secondo il sondaggio, il Likud potrebbe ottenere nel prossimo parlamento 41 seggi su 120. Ne aveva 19 nel parlamento uscente. Il sondaggio di Haaretz prevede inoltre che i laburisti di Amram Mizna arriveranno a 20 seggi: cinque in meno che nella legislatura passata.

Il numero due dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp) MAhmud Abbas (Abu Mazen) ha dichiarato oggi a Doha, nel Qatar, che i palestinesi non hanno altra scelta che -negoziare- con il premier israeliano Ariel Sharon oppure -proseguire la lotta armata- contro Israele. Abu Mazen ha fatto tali dichiarazioni commentando la rielezione di Sharon alla testa del Likud aggiungendo che -l'avvenire della lotta fra palestinesi e israeliani rimarra' incerto se Sharon guidera' ISraele per altri quattro anni-. Abu MAzen e' venuto nel Qatar per discutere con i dirigenti di Doha -la situazione nei territori palestinesi-.

I nemici di Israele mirano all'elezione di Netanyahu, che contende la leadership del Likud a Sharon, cercano di radicalizzare la situazione, di farla sfociare in una guerra. E' quanto afferma Moni Ovadia, attore e regista teatrale ebreo, commentando in un'intervista a 'Il secolo XIX' gli attacchi contro Israele di ieri. 'E' evidente che il terrorismo non riuscira' mai, in quanto tale -aggiunge- a piegare gli israeliani. Piu' si avvicina la sensazione estrema e piu' nella mente degli israeliani si riaffaccia l'idea dello sterminio'

Kenia

Sono salite a 3 le persone tratte in arresto perché sospettate dei due attentati di ieri a Mombasa (Kenya). Lo ha riferito un portavoce della polizia keniana, senza al momento fornire ulteriori dettagli. Quasi simultaneamente due attentati, secondo la polizia keniana coordinati tra loro, hanno interessato obbiettivi israeliani. Un'autobomba è esplosa in un hotel israeliano nel villaggio di Kikambala, a 20 km circa dalla città sull'Oceano indiano, uccidendo 16 persone, e due missili sono stati lanciati contro un volo charter della Arkia Airlines, che riportava in Israele 261 turisti, i quali avevano passato una settimana di vacanze in quello stesso albergo, e 10 membri dell'equipaggio. In questo secondo attacco, nessuno è rimasto ferito.

Ariel Sharon si è impegnato a vendicare i morti degli attentati anti-israeliani di ieri in Kenya ed in Israele. "Il nostro lungo braccio prenderà gli aggressori ed i mandanti", ha detto Sharon durante un discorso pronunciato dopo la rielezione.

Nigeria

E’ da considerarsi nulla la ‘fatwa’ che condanna a morte la giornalista nigeriana accusata di aver scritto un articolo considerato blasfemo dai musulmani. Il massimo organo islamico della Nigeria, la Jamaatu Nasril Islam, ha infatti dichiarato di non prendere in considerazione la sentenza emessa due giorni fa dalle autorità provinciali dello Stato di Zamfara (nord del Paese) contro Isioma Daniel, la reporter del quotidiano ‘This Day’ accusata di aver oltraggiato il profeta Mohammed (Maometto) in un articolo sul concorso di Miss Mondo. Il concorso di bellezza è stato successivamente trasferito a Londra, in Gran Bretagna, per i violenti scontri di piazza scatenati dagli estremisti islamici. "Lo stato di Zamfara - ha decretato oggi la Jamaatu Nasril Islam - non può emettere una ‘fatwa’, che perciò essa deve essere ignorata". La sentenza, in realtà, era stata già considerata nulla dal governo centrale della Federazione Nigeriana, che non riconosceva alle autorità locali dello Stato di Zamfara poteri di emettere sentenze capitali.