buon giorno dani. Da Paula: ci lavoro dalle 15.20. Un saluto a tod@s. '''AGGIORNAMENTI''' secondo il palinsesto estivo: alle ore '''10.00''' , alle '''13.00 dilungato''' con corripondenze, e poi alle '''17.00''' e '''19.30 ridotto'''. --------- = Gr di martedi 30 luglio - ore 19.30 = SOMMARIO PALESTINA - Era un palestinese di 17 anni di Betlemme il kamikaze che si è fatto esplodere in uno snack bar nel centro di Gerusalemme. Intanto ci sono altre rivelazioni su dei cessate il fuoco da parte palestinese pronti prima del massacro di Gaza della scorsa settimana. Si sarebbe trattato di un appello per un cessate il fuoco unilaterale dei capi di Al-Fatah - il movimento di Yasser Arafat - e della sua milizia Tanzim. TUNISIA - E' diventato preoccupante lo stato di salute dell'avvocato Radhia Nasraoui, giunta oggi al 34esimo giorno di sciopero della fame per protesta contro le condizioni in cui viene detenuto il marito condannato per militanza nel partito comunista. NO BORDER - La Publix Theatre Caravan, dopo il campo no border di Strasburgo, adesso si trova in difficoltà in Germania perchè le viene vietato di effettuare performance ritenute un rischio per la sicurezza pubblica. FRANCiA - La riforma Della giustizia minorileproposta dal ministro Dominique Perben è passata in prima lettura. Tutti gli emendamenti dell'opposizione CONTRO il pugno di ferro SONO STATI respinti. ARGENTINA - Il giudice federale argentino Jorge Urso ha disposto la concessione degli arresti domiciliari a favore dell'ex dittatore Leopoldo Fortunato Galtieri e di altri 7 ex esponenti del regime militare. BRASILE - Continuano a dilagare gli omicidi legati al conflitto per il possesso della terra in Brasile. Ad aumentare vertiginosamente è stato inoltre il numero dei contadini costretti a lavorare in regime di schiavitù. Dall'Italia GENOVA - Riguardo agli interrogatori per le versioni discordanti sulle molotov che sarebbero state messe nella scuola Diaz dalle stesse forze dell'ordine, durante il G8 dello scorso anno, oggi sono stati ascoltati alcuni poliziotti. BOLOGNA - A quasi 22 anni dalla strage alla stazione di Bologna, sono arrivati i risarcimenti per quattro delle vittime. E l'RdB annuncia che scenderà in piazza e parteciperà alla manifestazione indetta dall'associazione dei familiari delle vittime per chiedere verità e giustizia. GRAN SASSO - Il Consiglio regionale abruzzese ha dichiarato, a maggioranza, non ricevibile il referendum sul terzo traforo del Gran Sasso. E subito sono scattate le critiche e c'è anche stata un manifestazione di protesta. ASCOLI-PICENO - Una serie di trasferimenti ha interessato alcuni giorni fa dei detenuti del carcere di Marino sottoposti al regime 41 bis. Proprio i detenuti protagonisti di una protesta dei giorni scorsi. - PALESTINA - Era un palestinese di 17 anni di Betlemme il kamikaze che si è fatto esplodere in uno snack bar nel centro di Gerusalemme. Il ragazzo è morto e nell'eplosione sono rimaste ferite quattro persone, di cui due in modo grave. L'esplosione è avvenuta nel quartiere di Musrara, a Gerusalemme. Intanto le 'Brigate di Al-Aqsa' hanno rivendicato l'uccisione di due coloni ebrei nei pressi di Nablus, nel nord della Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti giornalistiche locali. I due coloni sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco nel villaggio palestinese di Jamayin, sotto controllo di sicurezza israeliano. Intanto ci sono altre rivelazioni su dei cessate il fuoco da parte palestinese pronti prima del massacro di Gaza della scorsa settimana. Infatti è contenuto in una lettera che avrebbe dovuto essere pubblicata una settimana fa dal 'New York Times' l'appello per un cessate il fuoco unilaterale dei capi di Al-Fatah - il movimento di Yasser Arafat - e della sua milizia Tanzim, e che e' stato invece sospeso dopo il raid israeliano del 22 luglio a Gaza, in cui Saleh Shahade, capo militare degli integralisti di Hamas, e' stato ucciso con altri 14 palestinesi, compresi nove bambini. Lo ha affermato il quotidiano israeliano 'Haaretz', che ha pubblicato oggi integralmente la lettera. ''Faremo ogni cosa in nostro potere per arrestare gli attacchi contro civili israeliani, contro uomini, donne e bambini innocenti. E lo faremo senza cercare o chiedere alcuna contropartita'', dichiarano i firmatari dell'appello, ''tra i leader dei piu' influenti movimenti politici'' palestinesi. Un'altra notizia ci dice che Israele ha fatto uso di bombe di una tonnellata nei Territori gia' 47 volte. Lo ha detto, sempre secondo il quotidiano Haaretz, il ministro della difesa. In commissione affari esteri e difesa Ben Eliezer ha detto che sono state usate contro impianti militari dell'Anp, nella maggior parte dei casi in zone non densamente popolate. Ben Eliezer si e' cosi' espresso rispondendo alle critiche sull'uso di una bomba di una tonnellata contro il capo militare di Hamas, quando oltre a questi e alla sua guardia del corpo, furono uccisi 13 civili palestinesi. E un civile israeliano è rimasto gravemente ferito oggi in un centro commerciale ad Ashkelon, a sud di Tel Aviv, dopo essere stato scambiato per un militante palestinese dalla guardia del corpo di un dirigente del ministero della difesa. Si trattava invece di Ren Mor Yosef, 40 anni, un ebreo immigrato di recente dal Marocco. Lo ha riferito la radio di Stato israeliana. L'emittente ha precisato che Yosef è stato colpito alla schiena da 14 proiettili sparati dalla guardia del corpo, che gli aveva intimato di identificarsi. A causa della sua scarsa conoscenza dell'ebraico, la vittima non ha compreso l'intimazione e la guardia ha aperto il fuoco. Terrorizzato, il migrante si è allora dato alla fuga, sempre inseguito dalla guardia del corpo, che ha continuato a bersagliarlo di colpi di pistola. TUNISIA - L'Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct) e l'Associazione delle vittime della repressione in esilio (Avre) sono estremamente preoccupate per lo stato di salute di Radhia Nasraoui, giunta oggi al 34esimo giorno di sciopero della fame. L'avvocato, 48anni, è arrivata ieri a Parigi assieme alla figlia più piccola, Sarra, di tre anni, cui per due volte nei giorni scorsi le autorità di frontiera tunisine avevano impedito di imbarcarsi su un volo per la capitale francese. Omct e Avre riferiscono che le difese immunitarie della donna sono crollate a livelli critici. Si teme inoltre che la donna possa subire un arresto cardiaco. Di fronte a questa drammatica situazione, i due organismi sollecitano ancora una volta Radhia Nasraoui ad interrompere subito lo sciopero della fame, indetto come forma di protesta estrema contro la detenzione Hamma Hammami, condannato in marzo a tre anni e due mesi di reclusione in patria per militanza nel partito comunista, messo al bando dal governo del presidente Zine el Abidine Ben Ali. NO BORDER ZONE - La Publix Theatre Caravan ha proseguito un proprio percorso dopo la partecipazione ben riuscita nel campo no border di Strasburgo. La carovana era stata invitata alla mostra Dokumenta XI di Kassel. Lunedì 29 luglio nel primo pomeriggio, la carovana è arrivata nella Friedrichsplatz a Kassel e ha occupato la piazza trasformandola in una noborderZONE . Gli artivisti hanno prodotto trasmissioni radio, distribuito informazioni, intervistato i visitatori della mostra e realizzato azioni teatrali ottenendo un buon consenso da parte del pubblico. Ma dopo qualche ora la Publix Theatre Caravan è stata invitata a lasciare la piazza dal capo della sicurezza di Documenta XI con la motivazione che la performance rappresentava un rischio per la sicurezza pubblica e che non era stata autorizzata. Nonostante il supporto di alcuni collaboratori della mostra e del pubblico presente, la carovana e´stata minacciata di arresto, immediata espulsione dalla piazza e sequestro del media bus. La polizia ha successivamente identificato gli attivisti. La ricerca di un compromesso e l´intervento negli uffici dei curatori della mostra sono stati ignorati e la PTC dopo 4 ore di discussioni è stata rimossa dalla piazza con la forza. Ad ogni modo la carovana continuerá ad operare a Kassel nei prossimi giorni reclamando la libertá dell´arte e di movimento. FRANCIA - "Legge Perben: Senato impietoso". Così il quotidiano francese Liberation ha intitolato la notizia del passaggio in Senato del disegno di legge Perben, che introdurrà il pugno di ferro nella giustizia minorile. Tra gli aspetti più controversi, il governo propone infatti la creazione di centri educativi chiusi per gli adolescenti recidivi (che secondo le associazioni per i diritti dei bambini corrispondono ai vecchi correzionali), tolleranza-zero e arresto a 13 anni. Dopo due giorni di discussione serrata, i senatori hanno adottato in prima lettura il testo del progetto di legge, proposto dal ministro della Giustizia Dominique Perben. Si è verificato uno scontro netto tra destra e sinistra: l'opposizione ha chiesto la soppressione degli articoli che essa giudica pericolosi e controproducenti, ma la commissione ha puntualmente respinto ogni emendamento. USA - Dopo l'inedito ministero per la Sicurezza Interna, negli Stati Uniti l'emergenza terrorismo ha condotto alla nascita di una nuova entita' istituzionale. Si chiamera' "Ufficio per la Comunicazione Globale", sara' pienamente operativo dal prossimo autunno e avra' due compiti principali: modellare, o se del caso rimodellare, l'immagine dell'America da proporre all'estero, promuovendone gli interessi, i punti di vista e le iniziative; nonche' coordinare le mosse e la strategia dell'amministrazione federale Usa in materia di politica estera, cosi' da permettere alla Casa Bianca di esercitare un controllo piu' capillare ed efficiente sui messaggi che in tale settore saranno rivolti al resto del mondo. Lo riferisce oggi il quotidiano "The Washington Post", secondo cui l'idea e' stata dello stesso George W. Bush, il quale ha deciso di sfruttare l'esperienza acquisita nella campagna informativa, a suo tempo lanciata in concomitanza con la lotta internazionale all'estremismo, per trasformarla in una vera e propria struttura permanente. Al giornale fonti riservate della stessa amministrazione hanno precisato tuttavia che il nuovo Ufficio non soppiantera' certo il Dipartimento di Stato. ARGENTINA - Il giudice federale argentino Jorge Urso ha disposto la concessione degli arresti domiciliari a favore dell'ex dittatore Leopoldo Fortunato Galtieri e di altri 7 ex esponenti del regime militare che governò a Buenos Aires tra il 1976 e il 1983. Galtieri è stato arrestato lo scorso 11 luglio sulla base di un mandato di cattura spiccato dal giudice Claudio Bonadio, il quale sta indagando sulla sorte di 20 militanti del gruppo guerrigliero peronista dei Montoneros, scomparsi nel 1980. L'ex dittatore era già stato condannato a 12 anni di reclusione per le proprie responsabilità nella fallimentare campagna militare volta a strappare alla Gran Bretagna il controllo delle isole Malvinas/Falkland. Il capo dello Stato Carlos Menem, tuttavia, firmò un provvedimento di indulto, salvandolo dal carcere. Quello attuale, comunque, è il primo procedimento avviato a carico di Galtieri per reati inerenti i diritti umani. Ricordiamo inoltre che il giudice Bonadio che si occupa delle indagini è stato più volte minacciato per l'arresto di ex dittatori e torturatori. BRASILE - Continuano a dilagare gli omicidi legati al conflitto per il possesso della terra in Brasile. In base all'ultimo rapporto compilato dalla Commissione pastorale della terra (Cpt) nel 2001 sono rimate uccise 29 persone, a fronte delle 21 del 2000. Ad aumentare vertiginosamente è stato inoltre il numero dei contadini costretti a lavorare in regime di schiavitù: nel 2000 erano 456 mentre lo scorso anno la cifra è salita fino a 2.416 casi. Oltre la metà dei lavoratori rurali schiavizzati è stata segnalata nello Stato del Pará. Interessanti anche i dati sulle manifestazioni di protesta dei 'Senza Terra'. Nel 2001 sono state realizzate 493 mobilitazioni che hanno viso protagonisti oltre 478mila contadini. Al primo posto di questa speciale classifica c'è lo Stato di Rio Grande do Sul, dove a scendere in piazza sono state 58mila persone, seguito dal Paraná (oltre 47mila persone), considerato dal 1998 come uno dei principali focolai delle rivolte legate alla questione agraria. Sono invece calate le occupazioni di latifondi e al contempo gli sgomberi forzati di 'fazendas' invase HAITI - Radio Haití non è stata messa a tacere. A più di due anni dall'assassinio del suo direttore, Jean Dominique, ucciso il 3 aprile 2000, l'emittente resta una delle poche voci libere del Paese grazie al coraggio e alla determinazione di Michèle Montas, vedova del giornalista, che ne ha preso il posto. Secondo Michèle il mandante del delitto è 'molto potente' dato che le autorità continuano ad 'insabbiare' le indagini. Per migliaia di haitiani il 'caso Dominique' è emblematico: se verrà fatta giustizia, significherà che l'impunità è finita e che altri delitti potrebbero essere risolti. Per questo organizzazioni contadine e associzioni per i diritti umani hanno offerto il loro appoggio alla vedova, partecipando ogni settimana a manifestazioni in tutto il Paese, da Cayes a Port de Paix, formando picchetti davanti ai tribunali (fatto senza precedenti ad Haiti, soprattutto considerando che Jean Dominique è stato ucciso durante un governo eletto, mentre al potere c'era il movimento Lavalas, che lui stesso, all'inizio, aveva appoggiato). La Fondazione, lo scorso agosto, ha lanciato una campagna per esercitare pressione sui senatori attraverso l'invio di lettere per esigere la sospensione dell'immunità al parlamentare Danny Toussaint, figura di spicco del partito al potere, sospettato del crimine. Nonostante l'assicurazione del presidente del Senato, lo scorso 25 ottobre, relativo all'avvio della pratica richiesta, non è stato preso alcun provvedimento contro Toussaint, mentre continuano le minacce a Radio Haití. Mesi fa un giornalista dell'emittente, mentre realizzava un servizio nel popoloso quartiere di Cité Soleil, è stato insultato e malmenato da un commissario e da un ispettore della polizia nazionale. Dall'Italia GENOVA - Riguardo agli interrogatori per le versioni discordanti sulle molotov che sarebbero state messe nella scuola Diaz dalle stesse forze dell'ordine, durante il G8 dello scorso anno, oggi sono stati ascoltati alcuni poliziotti. Si è concluso alle 12:30 l'interrogatorio di Gilberto Caldarozzi, numero due del servizio centrale operativo della polizia. Il dirigente tornerà in procura nel pomeriggio per eventuali confronti con altri indagati. Un altro interrogatorio è cominciato alle 14:30, e riguarda il commissario romano Massimiliano Di Bernardini. Invece è tornato in Procura alle 14.30 Francesco Gratteri, capo del Servizio Operativo Centrale (SCO) della polizia, accompagnato dal difensore avvocato Luigi Li Gotti, per deporre davanti ai pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Gardona Albini. Nel pomeriggio sono iniziati i confronti tra i funzionari che avevano fornito versioni contradditorie. E secondo le ultime notizie solo in tarda serata si riuscirà a capire il risultato degli interrogatori. BOLOGNA - A quasi 22 anni dalla strage alla stazione di Bologna, sono arrivati i risarcimenti per le ultime quattro vittime i cui casi erano ancora aperti, tre bambini e un adulto. Lo ha reso noto il presidente dell'Associazione familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, in occasione della presentazione delle celebrazioni del 2 agosto. Bolognesi ha pure annunciato che una targa sarà sistemata sotto l'orologio della stazione fermo alle 10:25, l'ora dell'esplosione. La targa spiega il perché dell'orario: "Questo orologio segna le 10.25, l'ora della strage di Bologna" dice il testo, che si chiude con un "per non dimenticare". Riguardo alla ricorrenza che si avvicina l'RdB scenderà in piazza e parteciperà alla manifestazione indetta dall'associazione dei familiari delle vittime per chiedere verità e giustizia su questa e sulle tante stragi di cui si attende ancora di sapere mandanti, esecutori e fini. Verità e giustizia, si legge nel comunicato dell'RDB, coperte da depistaggi, muri di gomma, deviazioni di parte di apparati dello stato e dalla colpevole responsabilità dei vari governi che puntualmente ogni anniversario hanno promesso di rimuovere 'il segreto di stato' e mai l'hanno fatto. GRAN SASSO - Il Consiglio regionale abruzzese ha dichiarato, a maggioranza, non ricevibile il referendum sul terzo traforo del Gran Sasso proposto dalle Province di Pescara e di Teramo. L'Assemblea ha approvato a maggioranza una delibera in cui adduce una serie di motivazioni tecnico-giuridiche tra le quali l'impossibilita' di superare una volonta' parlamentare sancita con una legge dello Stato che prevede il traforo di servizio ai laboratori di Fisica nucleare. La delibera e' stata approvata con 23 voti favorevoli della maggioranza di centrodestra, 16 sono stati i contrari; tre le schede bianche. Immediata è scattata la protesta contro la decisione del Consiglio regionale. Ambientalisti e aderenti ai movimenti per la tutela delle acque del Gran Sasso e per il no al terzo traforo si sono subito organizzati in un corteo di protesta che, - con slogan, striscioni e bandiere - ha attraversato le vie del capoluogo. "Oggi il Consiglio regionale - ha detto il presidente del Comitato per la tutela delle acque del Gran Sasso - ha dato una coltellata alla democrazia abruzzese. Inoltre ha annunciato la prossima mobilitazione e un possibile appoggio anche da parte dell'Unione europea a difesa dei tre progetti finanziati per il Gran Sasso nell'ambito dei siti di interesse comunitario. Intanto le Province di Teramo e Pescara hanno annuciato che presenteranno ricorso alla giustizia amministrativa contro la delibera approvata oggi dal Consiglio regionale d'Abruzzo ASCOLI-PICENO - Una serie di trasferimenti ha interessato alcuni giorni fa dei detenuti del carcere di Marino sottoposti al regime 41 bis. Lo ha riferito l’avvocato Roberta Alessandrini. «Alcuni dei detenuti trasferiti -ha detto il legale- erano tra coloro che nei giorni scorsi avevano dato vita alla protesta, attuata come nelle altre carceri italiane, per sollecitare una revisione del 41bis. Mentre altri detenuti, che pure avevano protestato, sono rimasti ad Ascoli. Dei trasferimenti -ha aggiunto- si è avuta notizia già dall' inizio della scorsa settimana; è vero che gli avvicendamenti dei detenuti 41bis tra diversi carceri sono normali e che quindi non rappresentano niente di eccezionale; ma, sarà un caso, questa volta i trasferimenti si sono verificati quando la protesta era appena cessata, mentre invece in altri istituti era ancora in corso». Stando a quanto trapelato, alcuni detenuti ristretti ad Ascoli sarebbero stati trasferiti a Spoleto e a Terni, mentre sarebbero giunti reclusi provenienti dall’Aquila. ------ = gr h. 10.00 = '''dal mondo''' Palestinese attacca colonia, ucciso pochi km da Nablus E' stato ucciso da soldati intervenuti un militante palestinese che, entrato in una colonia ebraica, aveva ferito con un coltello due coniugi. E' successo nella colonia di Itamar, pochi chilometri a sud di Nablus, in Cisgiordania: nella notte, secondo quanto riferito da responsabili dell'esercito, l'uomo si e' introdotto nella colonia ebraica ed ha ferito con un coltello due anziani coniugi israeliani. E' stato ucciso dai soldati intervenuti appena scattato l' allarme. COLOMBIA Almeno 20 persone sono morte e 24 sono rimaste ferite a seguito di una nuova ondata di violenza che ha insanguinato nelle ultime 48 ore la Colombia. Fonti ufficiali hanno riferito che undici guerriglieri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) e dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale) e tre soldati regolari sono rimasti uccisi in combattimenti registrati nei dipartimenti di Antioquia (nordovest del Paese), Tolima (centro), Norte de Santander (nordest) e Vichada (est). Tre ragazzi e un uomo di Argentina (sud) sono invece finiti vittima di una granata, rimasta presumibilmente sul terreno dopo alcuni recenti scontri tra esercito e Farc. A Colosó (nord) l’assessore comunale Gabriel Montes, è stato assassinato da un uomo non ancora identificato, mentre a Bogotá, l’esplosione di un ordigno, in un’affollata zona commerciale, ha ucciso un ragazzo e ferito una ventina di persone. Domenica, lo scoppio di un’autobomba a Cali (sudovest, terza città colombiana) non aveva fortunatamente provocato vittime ma ingenti danni materiali. In serata un’altra autobomba era esplosa a San Vicente del Caguán – ‘capoluogo’ dell’ex zona di distensione che fino a febbraio ha ospitato il processo di pace tra governo e Farc – ferendo due civili. Le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza, soprattutto nella capitale, in previsione di un possibile aumento della violenza mentre si avvicina il 7 agosto, data in cui il presidente eletto, Alvaro Uribe Vèlez, inaugurerà il suo mandato. Le Farc, 17mila combattenti, nelle ultime settimane hanno lanciato una nuova offensiva militare che si aggiunge alla campagna di intimidazioni sferrata da giugno contro sindaci e funzionari delle amministrazioni locali. RAPPORTO COMMISSIONE PASTORALE TERRA SU VIOLENZA CONTRO CONTADINI, OMICIDI CRESCIUTI DI 40 PER CENTO Continuano a dilagare gli omicidi legati al conflitto per il possesso della terra in Brasile. In base all’ultimo rapporto compilato dalla Commissione pastorale della terra (Cpt) nel 2001 sono rimate uccise 29 persone, a fronte delle 21 del 2000. Ad aumentare vertiginosamente è stato inoltre il numero dei contadini costretti a lavorare in regime di schiavitù: nel 2000 erano 456 mentre lo scorso anno la cifra è salita fino a 2.416 casi. Oltre la metà dei lavoratori rurali schiavizzati è stata segnalata nello Stato del Pará. Interessanti anche i dati sulle manifestazioni di protesta dei ‘Senza Terra’. Nel 2001 sono state realizzate 493 mobilitazioni che hanno viso protagonisti oltre 478mila contadini. Al primo posto di questa speciale classifica c’è lo Stato di Rio Grande do Sul, dove a scendere in piazza sono state 58mila persone, seguito dal Paraná (oltre 47mila persone), considerato dal 1998 come uno dei principali focolai di violenza legata alla questione agraria. Sono invece calate le occupazioni di latifondi e al contempo gli sgomberi di ‘fazendas’ invase, anche grazie alla pressione esercitata sulle autorità competenti dall’opinione pubblica nazionale ed internazionale. LA TIMES, MITOMANE MINACCIA FAR ESPLODERE BOMBA L'uomo ha telefonato alla polizia alle sei meno quarto del pomeriggio, dichiarando di trovarsi nella sede del quotidiano e di essere in possesso di un ordigno esplosivo. Era appena entrato dall'ingresso del garage dopo aver detto al guardiano di avere una bomba pronta ad esplodere. ''Non vorrai morire'', ha detto al guardiano, Patrick Butler, 46 anni, dopo avergli spiegato che qualcuno aveva rubato la sua idea per uno spettacolo di soli afroamericani. La polizia non ha reso noto il nome dell'uomo, limitandosi a dire che ha circa 25 anni e non ha mai lavorato al quotidiano. Dopo la chiamata, l'edificio del Los Angeles Times e' stata evacuato e tutta l'area e' stata isolata dalla polizia, che intanto era entrata in contatto con l'Fbi. Decine di agenti hanno fatto irruzione nell'edificio, e alle 9.45, dopo un'ora di negoziati, l'uomo si e' arreso. Non aveva con se' ne' bombe, ne' armi. Intanto i giornalisti hanno lavorato in altri edifici di proprieta' del quotidiano USA: BUSH LANCIA STRUTTURA PERMANENTE PER IMMAGINE AMERICA Washington, 30 lug. - Dopo l'inedito ministero per la Sicurezza Interna, negli Stati Uniti l'emergenza terrorismo ha condotto alla nascita di una nuova entita' istituzionale. Si chiamera' "Ufficio per la Comunicazione Globale", sara' pienamente operativo dal prossimo autunno e avra' due compiti principali: modellare, o se del caso rimodellare, l'immagine dell'America da proporre all'estero, promuovendone gli interessi, i punti di vista e le iniziative; nonche' coordinare le mosse e la strategia dell'amministrazione federale Usa in materia di politica estera, cosi' da permettere alla Casa Bianca di esercitare un controllo piu' capillare ed efficiente sui messaggi che in tale settore saranno rivolti al resto del mondo. Lo riferisce oggi il quotidiano "The Washington Post", secondo cui l'idea e' stata dello stesso George W. Bush, il quale ha deciso di sfruttare l'esperienza acquisita nella campagna informativa, a suo tempo lanciata in concomitanza con la lotta internazionale all'estremismo, per trasformarla in una vera e propria struttura permanente. Al giornale fonti riservate della stessa amministrazione hanno precisato tuttavia che il nuovo Ufficio non soppiantera' certo il Dipartimento di Stato. '''dall'italia''' Un sito del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali è stato bucato nel corso del week-end e la sua home page è rimasta modificata per diverso tempo prima che gli amministratori del sistema decidessero di tirare giù il sito che, mentre scriviamo, risulta peraltro ancora irraggiungibile. Stando a quanto pubblicato da Zone-H, i cracker che sono entrati sui server su cui si appoggia la URL http://www.ambiente.beniculturali.it hanno modificato la home page del sito lasciando una grossa immagine-logo, numerosi ringraziamenti e saluti ad altri web defacers e una sola frase: "hey admin ! your security is broken by ISOTK!". Nella pagina modificata dai cracker è anche ben visibile un grosso pinguino, simbolo del sistema operativo open source Linux. Il server su cui è posizionata la URL ministeriale è invece basato su piattaforma Microsoft Windows. = gr h.13.00 = '''dal mondo''' M.O.: ATTENTATO SUICIDA A GERUSALEMME, ALMENO 4 FERITI - Attacco suicida palestinese in un ristorante nel centro di Gerusalemme. La polizia israeliana ha riferito che nell'esplosione e' morto il kamikaze e sono rimaste ferite almeno quattro persone. L'attentato e' avvenuto poco distante da Jaffa road, una trafficatissima via commerciale. Dai primi accertamenti risulta che l'ordigno sia esploso appena il terrorista e' entrato nel locale, probabilmente in anticipo sul previsto. (AGI) Sar 301241 LUG 02 - GERUSALEMME, 30 LUG - Israele ha fatto uso di bombe di una tonnellata nei Territori gia' 47 volte. Lo ha detto, secondo il quotidiano Haaretz, il ministro della difesa. In commissione affari esteri e difesa Ben Eliezer ha detto che sono state usate contro impianti militari dell'Anp, nella maggior parte dei casi in zone non densamente popolate. Ben Eliezer si e' cosi' espresso rispondendo alle critiche sull'uso di una bomba di una tonnellata contro il capo militare di Hamas, quando oltre a questi e alla sua guardia del corpo, furono uccisi 13 civili palestinesi. '''dall'italia''' TERZO TRAFORO GRAN SASSO: CONSIGLIO NON AMMETTE REFERENDUM L'AQUILA, 30 LUG - Il Consiglio regionale abruzzese ha dichiarato, a maggioranza, ''non ricevibile'' il referendum sul terzo traforo del Gran Sasso proposto dalle Province di Pescara e di Teramo. L'Assemblea ha approvato a maggioranza una delibera in cui adduce una serie di motivazioni tecnico-giuridiche tra le quali l'impossibilita' di superare una volonta' parlamentare sancita con una legge dello Stato che prevede il traforo di servizio ai laboratori di Fisica nucleare. La delibera e' stata approvata con 23 voti favorevoli della maggioranza di centrodestra, 16 sono stati i contrari; tre le schede bianche. Per testimoniare la contrarieta' alla decisione dell'Assemblea, i molti sindaci del Teramano, del Pescarese e della Marsica presenti hanno indossato, prima di uscire dall'aula, una coccarda nera in evidenza sulla fascia tricolore. In aula l'approvazione della delibera e' stata accolta con fischi e mormorii. Grida di ''vergogna'' si sono levate, invece, al di fuori della cancellata del palazzo dell'Emiciclo dove erano radunati in attesa della decisione un centinaio di ambientalisti e di aderenti ai movimenti per la tutela delle acque del Gran Sasso e del No al terzo traforo. (ANSA). GO GRAN SASSO: WWF, SUBITO UN'INDAGINE UE = L'Aquila, 30 lug - Bandiere e magliette con scritta ''No al terzo traforo'': cosi' gli ecologisti si sono mobilitati contro il terzo tunnel del Gran Sasso. ''Quest'opera - afferma Dante Caserta, responsabile del Wwf Abruzzo - va bloccata. Abbiamo gia' consegnato alla Commissione europea i documenti affinche' venga aperta un'indagine sulla vicenda, che annovera anomalie procedurali e che provochera' danni gravi all'ambiente. All'Ue faremo presto pervenire anche l'ordinanza del Tar che ha sospeso il provvedimento del Ministero per le Infrastrutture che dava il nulla osta alla costruzione della galleria''. res/cdc/rs 301208 LUG 02 ANNUNCIATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEL DEPUTATO MASCIA Palermo, 30 lug. - (Adnkronos) - ''Ci hanno vietato di deporre un mazzo di fiori per le vittime del disastro ferroviario di Rometta''. E' la denuncia di una delegazione di Rifondazione comunista della Sicilia che, ieri pomeriggio, e' stata bloccata all'ingresso della stazione di Rometta Marea, luogo dell'incidente di sabato 20 luglio, dal personale della Rete ferroviaria italiana. La delegazione era composta, tra gli altri, dal segretario regionale, Giusto Catania, dal segretario provinciale di Messina, Arcangelo Longo, e dall'ex deputato regionale, Federico Martino. ''Avevamo soltanto intenzione di deporre un mazzo di fiori per commemorare le vittime del disastro - afferma Giusto Catania, segretario regionale del Prc - ma all'ingresso della stazione di Rometta Marea siamo stati fermati senza una plausibile motivazione''. (segue) (Ter/Zn/Adnkronos 12:20 DISASTRO TRENO: PRC, CI HANNO VIETATO DI DEPORRE FIORI (2) - ''Ci e' stato impedito di raggiungere il luogo del deragliamento della 'Freccia della Laguna' e -aggiunge- non e' stato possibile nemmeno oltrepassare il cancello d'ingresso della stazione. Ci chiediamo quale mistero si addensi su Rometta e quali siano le reali ragioni di questa decisione. Forse si voleva impedire agli esponenti di Rifondazione di vedere qualcosa che non doveva essere visto sul luogo dell'incidente?''. Un interrogativo che Rifondazione rivolge anche per iscritto alle istituzioni competenti. Un'interrogazione parlamentare sara' presentata dal deputato nazionale, Graziella Mascia, al ministro dei Trasporti per ''chiedere di fare luce su questo inquietante episodio''. G8: OGGI IL CONFRONTO SULLE MOLOTOV ALLA SCUOLA DIAZ Gilberto Caldarozzi, il vice capo del servizio centrale operativo della polizia di Stato e' entrato alle 11 nell'ufficio del procuratore capo di Genova, dove lo attendevano i tre pubblici ministeri Enrico Zucca, Francesco Pinto e Francesco Albini Cardona. Caldarozzi e' uno dei cinque funzionari che oggi saranno messi a confronto per capire la strada che hanno fatto le due molotov sequestrate alla scuola Diaz dopo il blitz del 21 luglio dell'anno scorso. Prima di lui, in procura, e' arrivato Francesco Gratteri. Il capo dello Sco, giunto intorno alle 10 a palazzo di giustizia, ne e' uscito una mezz'ora dopo. Anch'egli deve essere messo aconfronto con gli altri funzionari. I magistrati attendono l'arrivo di Massimiliano di Bernardini, commissario della questura di Roma, Pietro Troiani, vice questore del reparto mobile di Roma, Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova e Lorenzo Murgolo, funzionario della questura di Bologna tutti coinvolti nell'affare delle molotov e tutti indagati per falso e calunnia. G8: MOLOTOV; COMINCIATI CONFRONTI IN PROCURA - GENOVA, 30 LUG - Il primo ad arrivare questa mattina intorno alle 10.15 in procura e' stato Francesco Gratteri, direttore del Servizio Operativo Centrale della Polizia, presente a Genova durante il G8. Il dirigente, indagato nell' ambito dell' inchiesta Diaz di concorso in lesioni gravi, falso e calunnia e' stato convocato dai pm Enrico Zucca e Francesco Pinto per sottoporsi ad un confronto con gli altri funzionari sul cosidetto ''giallo'' delle due bottiglie incendiarie molotov. Gratteri al suo arrivo in procura era accompagnato dall' avvocato Luigi Di Gotti e dal vice capo della mobile genovese Francesco Borre'. Il dirigente dopo essere entrato nell' ufficio del pubblico ministero Enrico Zucca e' uscito dopo pochi minuti. Il pm a una domanda dei giornalisti ha risposto che comunque il dirigente ritornera' oggi stesso in procura per essere sentito. Intorno alle 11 e' invece arrivato in procura Gilberto Caldarozzi, vice di Gratteri, accompagnato dall' avvocato Valerio Corini della Spezia. Anche Caldarozzi deve rispondere delle ipotesi di accusa di Gratteri e degli altri funzionari e dirigenti indagati per l' irruzione nella scuola Diaz avvenuta il 21 luglio dello scorso anno. Il terzo dirigente a presentarsi, alle 11.30, e' stato Spartaco Mortola, ex capo della Digos genovese, accompagnato dagli avvocati Alessandro Gazzolo e Maurizio Mascia. Anche Mortola si e' diretto nell' ufficio del pm Enrico Zucca dove l' attende il confronto con gli altri dirigenti. - ROMA, 29 LUG - Si chiama 'BimboSicuro' ed e' un braccialetto in grado di controllare i bambini fino a 30 metri di distanza. Un'idea realizzata dal gruppo Beghelli. Proprio mentre infuriano le polemiche sui braccialetti elettronici degli ergastolani, arriva sul mercato un congegno in grado di avvertire i genitori nel caso in cui perdano di vista i propri pargoli, e di orientarli nella direzione giusta. E' una specie di orologio in grado di funzionare ovunque, sulla sabbia e in acqua, cosi' come nei luoghi affollati. [[http://www.andrewsaluk.com|texas holdem]] - empire poker poker texas holdem | [[http://www.andrewsaluk.com|poker]] - poker texas holdem online poker | [[http://www.andrewsaluk.com|empire poker]] - online poker poker texas holdem | [[http://www.andrewsaluk.com|online poker]] - poker texas holdem empire poker |