Differences between revisions 30 and 31
Revision 30 as of 2003-04-16 07:54:27
Size: 3475
Editor: anonymous
Comment:
Revision 31 as of 2004-03-11 10:06:51
Size: 5306
Editor: anonymous
Comment:
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 1: Line 1:
MADRID:I maggiori quotidiani spagnoli El pais, ABC, El mundo, indicano in oltre sessanta morti il bilancio degli attentati di questa mattina a Madrid. Tra le 7,30 e le 7,50 sono avvenute tre esplosioni (forse quattro) nelle stazioni ferroviarie di Atocha, El Pozo e santa Eugenia. Un vagone è andato completamente distrutto nella stazione di Atocha dove i morti sono 29, 18 morti nella stazione di El Pozo e 15 in Santa Eugenia. I feriti sono 350. Le tre stazioni servono principalmente le linee di media percorrenza che specie a quella ora sono piene di lavoratori pendolari. Appelli delle autorità cittadine per donare sangue negli ospedali.
 La campagna elettorale per le elezioni presidenziali di domenica 14 marzo è stata sospesa.
E’ opinione unanime dei partiti politici che l’attentato sia stato commesso dall’ETA.
Il lider del Partido Popular Mariano Rajoy ha parlato di lutto per la democrazia ma che l’ETA non ci metterà in ginocchio.
José Luis Rodríguez Zapatero (PSOE) ha invitato tutti i cittadini a dare una risposta all’ETA partecipando in massa alle elezioni di domenica.
Juan José Ibarretxe, capo del Governo basco ha detto che il terrorismo è dell’ETA non dei Baschi ed ha accusato l’ETA di voler dinamitare la democrazia, invitando tutti Baschi a scendere in piazza silenziosamente questa sera alle 20.00.
Gaspar Llamazares, coordinatore generale di Izquierda Unida ha qualificato l’attentato come una barbarie nazista, sollecitando una pronta risposta giudiziaria e penale per porre fine alla attività dell’ETA:
Infine il Governo di Aznar ha convocato per domani alle 19.00 manifestazioni in tutta la spagna con le seguenti parole d’ordine: “Con le vittime, con la Costituzione, per la sconfitta del terrorismo”.



MADRID:I maggiori quotidiani spagnoli El pais, ABC, El mundo, indicano in oltre sessanta morti il bilancio degli attentati di questa mattina a Madrid. Tra le 7,30 e le 7,50 sono avvenute tre esplosioni (forse quattro) nelle stazioni ferroviarie di Atocha, El Pozo e santa Eugenia. Un vagone è andato completamente distrutto nella stazione di Atocha dove i morti sono 29, 18 morti nella stazione di El Pozo e 15 in Santa Eugenia. I feriti sono 350. Le tre stazioni servono principalmente le linee di media percorrenza che specie a quella ora sono piene di lavoratori pendolari. Appelli delle autorità cittadine per donare sangue negli ospedali.

  • La campagna elettorale per le elezioni presidenziali di domenica 14 marzo è stata sospesa.

E’ opinione unanime dei partiti politici che l’attentato sia stato commesso dall’ETA. Il lider del Partido Popular Mariano Rajoy ha parlato di lutto per la democrazia ma che l’ETA non ci metterà in ginocchio. José Luis Rodríguez Zapatero (PSOE) ha invitato tutti i cittadini a dare una risposta all’ETA partecipando in massa alle elezioni di domenica. Juan José Ibarretxe, capo del Governo basco ha detto che il terrorismo è dell’ETA non dei Baschi ed ha accusato l’ETA di voler dinamitare la democrazia, invitando tutti Baschi a scendere in piazza silenziosamente questa sera alle 20.00. Gaspar Llamazares, coordinatore generale di Izquierda Unida ha qualificato l’attentato come una barbarie nazista, sollecitando una pronta risposta giudiziaria e penale per porre fine alla attività dell’ETA: Infine il Governo di Aznar ha convocato per domani alle 19.00 manifestazioni in tutta la spagna con le seguenti parole d’ordine: “Con le vittime, con la Costituzione, per la sconfitta del terrorismo”.

Da Paula: siete pregati di strutturare il più possibile il lavoro in indici generali verso indici specifici per non avere quei paginoni strapieni dove si fa fatica a trovare qualcosa. Cercate di seguire gli indici già stabiliti o discuteteli con chi li ha creati prima di cambiarli totalmente. Per questo è necessario che indichiate chi siete e cosa avete fatto/aggiunto, all'inizio della pagina. Proprio come è stato fatto in questo caso. Se avete altre idee ne parliamo anche in riunione. Besos.


Pagina dedicata alla raccolta di materiali utili per la realizzazione di redazionali


Materiale per specifici redazionali della settimana ["Indice per settimane"]


LATINOAMERICA ["Indice materiali Latinoamerica"]


GUERRA IRAK ["Indice Materiali Irak"]


LATINOAMERICA ["Indice materiali Palestina-Israele"]


!! NIGERIA !! Indipendente dall’Ottobre 1960 (prima era un dominion della GB). Attuale presidente è Olusegun Obasanajo dal maggio 1999. La popolazione è di 130 milioni di abitanti. Ci sono oltre 250 gruppi etnici, ma i principali sono quattro. Religione 50% musulmani, 40% cristiani. E’ una repubblica presidenziale e federale. Obasanajo ha vinto le primarie per il PDP (partito democratico del popolo); le elezioni dovrebbero tenersi il 19 Aprile. La Nigeria è membro OPEC. Le principali ricchezze della Nigeria sono il petrolio (riserve accertate 24-35 miliardi di barili) e il gas (riserve accertate 3670 miliardi di metri cubi). E’ il principale fornitore di petrolio dell’europa occidentale (GB, Francia, Italia, Spagna Germania) e il quinto fornitore degli USA. La più importante società del paese è la NNPC (Nigerian National petroleum Corporation ) che controlla il 60% di tutte le Joint Venture nel settore petrolifero e controlla al 49% la NLNG (Nigeria Liquefied Natural Gas) che opera nel gas. Le principali imprese estere operanti nel settore idrocarburi sono: Brithis Gas e BP; Chevron Texaco; Exxon Mobil; Conoco; ENI; Shell; Totalfina/Elf. Queste imprese hanno fatto la storia del paese in tutti i sensi. In particolare la Shell (che detiene circa il 50% della produzione nazionale di petrolio) ha favorito numerosi colpi di stato e influenzato la formulazione delle leggi. Oggi la Nigeria è entrata a far parte delle aree strategiche ritenute di vitale importanza dall’amministrazione Bush.Il presidente Obasanajo ha recentemente (Marzo 2003) ottenuto dalla Corte Suprema nazionale di assegnare allo stato federale la proprietà dei giacimenti petroliferi off-shore che veniva rivendicata dagli stati rivieraschi del Sud: Akwa Ibom; Bavelsa; Cross River; Delta; Ondo. Ciò ha creato ulteriori frizioni tra le diverse etnie (Ijaw e Itsekiri si stanno massacrando) ed ha portato il mese scorso alla sospensione della produzione da parte della Chevron e parzialmente della Shell che ha ritirato il suo personale non operativo e ha chiuso 14 pozzi. Sabotaggi violenze, rapimenti e soprattutto truffe sono all’ordine del giorno (la Nigeria è uno dei paesi più corrotti del mondo e persino l’ICE –Istituto Commercio Estero Italiano, sconsiglia di fidarsi delle autorità locali e di intavolare qualsiasi trattativa commerciale senza passare per la locale ambasciata). ( by Giorgio 15.04.03)

CARCERE ["Indice Materiali Carcere"]


WEF ["Incontro annuale di Davos"]

materiali_per_la_redazione (last edited 2011-03-26 10:24:07 by anonymous)