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'''svolgimento'''

(al quanto arduo il compito, quindi mettete tutte le modifiche che ritenete opportune, ma mettetele sotto, senza cambiare il corpo del pezzo, in modo da rendere visibile a tutti le midifiche (mace))

Tra il 1975 e il 1977, grazie alla liberalizzazione delle frequenze in etere, in Italia sono nate un molteplicità di radio indipendenti e libere. Esperienze che nascono grazie all’occupazione autonoma di una frequenza, e che nel corso del tempo (anni ’80), sono state quasi tutte riconosciute dalla autorità che assegnavano le frequenze. Alcune di queste esistono ancora oggi e sono un soggetto di informazione importante nel dibattito politico nei movimenti, e come soggetti che garantiscono la libertà e il pluralismo di espressione creativa e informazione in Italia. Da allora fino alla fine degli anni ‘90 solo sporadiche e felici esperienze nate dai movimenti e occupazioni studentesche hanno perseguito la stessa strada.
Da qualche tempo, con la diffusione delle nuove tecnologie, si trova, senza pastoie burocratiche e legali, la possibilità di usare i nuovi mezzi per attuare nuove forme di comunicazione. Non si tratta soltanto di forme che si esauriscono nella pagina scritta, ma di forme che si dotano di una propria voce: quella dello streaming. E’ a partire dalla fine degli anni ‘ 90 che nascono radio che trasmettono via web.
Con la trasmissione web le presistenti esperienze radiofoniche in etere hanno trovato una maggiore diffusione, e al contempo i collettivi locali, che altrimenti non avrebbero potuto avere una uscita nell’etere, hanno avuto la possibilità di diffondere il proprio segnale. Le nuove tecnologie hanno segnato anche un cambiamento nella messa in rete tra soggetti nuovi e presistenti. Alcune delle radio cosidette “storiche” hanno stretto questi legami tanto da dare vita a coordinamenti che sono divenuti soggetto polito riconoscibile nel panorama dell’informazione.
Il passaggio però deve avere la possibilità di essere reciproco e consentire sia una radio gia presente nell’etere di trasmettere nel web, sia una radio web di trovare un proprio spazio, se desiderato, nell’etere.
Ci sono luoghi dove l’informazione libera e indipendente è un diritto negato, a causa delle imposizioni economiche dettate dall’attuale legge sulle frequenze, che hanno creato un mercato che predilige la pubblicità e il valore speculativo a discapito della qualità e della molteplicità di espressione e informazione.
Soprattutto nei luoghi dove l’informazione libera e indipendente è un diritto negato, e la comunicazione non ha altre forme di espressione che quelle informatiche, è necessaria una battaglia per rivendicare gli spazi in etere oggi negati.
Alcune esperienze nate come radio in streaming hanno occupato delle frequenze, altre si apprestano a trovare uno spazio nell’etere. Gia si sono avuti episodi di repressione nei confronti di chi ha tentato il salto nell’etere.
Ciò che occorre oggi è la capacità di fare del diritto di informazione una battaglia comune, qualunque sia il mezzo di diffusione che utilizziamo.




Pagina per la Cre-Azione del primo radiosmeeting a Napoli 16-17-18 GENNAIO 2004

Proposta da RadioLina + contributi vari

Il 17 gennaio RadioLina compie 4 mesi.

I suoi primi 4 mesi di vita pirata e di occupazione della frequenza 104.95 FM nell'etere napoletano per rivendicare il diritto ad uno spazio radiofonico libero, gratuito, indipendente e comunitario, li vorremmo festeggiare non solamente con un concerto di autofinanziamento nella sera di sabato 17. Durante le ultime settimane abbiamo ragionato collettivamente all'idea di organizzare un meeting di radio "sorelle" da realizzare nell'occasione del compimento del nostro quarto mese di vita.

1. tessendo la rete

RadioLina nasce come radio on web e conosce bene la necessità di esistere nell'ambito di una rete di progetti simili (ma diversi) per agevolare una certa costanza di trasmissioni che trovi nel lavoro condiviso anche buone occasioni per sviluppare progetti comuni. E' per questo che sarebbe per noi importante conoscere le altre esperienze radio on web, incontrarle dal vivo e immaginare di ragionare ad un progetto di condivisione e di scambio delle produzioni di ogni singola radio. questo sia grazie ad un "contenitore" comune (la pagina radio di indy quando si farà ma anche uno o più ftp ) così come all'idea di poter individuare la possibilità di lavorare insieme a singole produzioni (da diversi punti di vista, diversi punti di partenza e diverse latitudini-longitudini). di base c'è la volontà da parte nostra di poter mettere in rete tante esperienze diverse e capire fino a quanto la rete resti organizzativa e "formale" e quanto invece possa diventre "operative e reale" nell'individuare progetti comuni.

RadioLina fa parte, anche se a suo modo, vista la tenera età, l'essere radiopirata e il non avere avuto i mezzi tecinici per collaborare al massimo delle proprie possibilità, del circuito di RadioGAP. il nostro tentativo sarà quello di mettere in relazione i nostri lavori con quelli di tanti altri progettiradio, che siano on web così come nell'etere, con un occhio attento alle realtà che al sud o lavorano da tempo o stanno appena cominciando a lavorare a dei progettiRadio.

2. conoscenza/condivisione

Pensiamo che l'incontro della tregiorni possa prevedere sia un momento di conoscenza reciproca delle singole esperienze, come uno di discussione e progettuale, ed infine la possibilità attraverso brevi workshops di condividere conoscenze, esperienze e produzioni.

3. come arrivare all'etere...

pensiamo sia importante ragionare insieme e collettivamente non solo sulle rivendicazioni di spazi gratuiti e indipendenti da aprire per progetti radiofonici nell'etere ma anche su una forma di "difesa" dei progetti radio pirata che esistono o esisteranno che sia efficace e coordinata a livello nazionale.

CONTRIBUTI VARI

da cinghia (cinghia@autistici.org)

Anche per quanto riguarda la strutturazione penso che si siano toccati i punti fondamentali:

- conoscenza e confronto percorsi;

- tecnica (base web di supporto per scambio materiale + softw. gestione palinsesto);

- etere: questione legale e ire funeste (limiti e gabole Mammì ... anche se mò c'è da studiarsi la Gasparri ... ).

Io ci aggiungerei, magari non come "momento formale" ma come elemento da tenere presente durante il racconto delle esperienze, cosa intendiamo per "fare comunicazione" e quindi le pratiche e la metodologia che ogni esperienza ha messo/mette in campo in questo senso.

Proposte per il nome dell'incontro

l'unica fino ad ora è "trasmeeting". con il pericolo che se lo confondono con transmeeting la popolazione che popola le vicinanze di gianturco invaderà officina....

Proposte per i seminari

(questa parte e' da inserire nella voce Programma della tregiorni non appena le proposte saranno confermate)

lavorazione e encoding files audio (soundforge - wavelab) con radiondarossa

lavorazione e encoding files audio (audacity- ReZound) con chi?

autocostruzione di piccoli trsmettitori se il LEP ci da' conferma

ma cosa vogliono queste radio dalla vita

spazio per l'elaborazione di una rivendicazione condivisa delle radio partecipanti sugli spazi e diritti ad esistere

(per ora metto solo dei punti che a mio avviso vanno affronati (mace))

passaggio legge mammi

passggio disegno legge gasparri (questi due alla fine)

a) l'importanza della comunicazione indipendente anche in ambiti tradizionali, come appunto le frequenze radiofoniche, considerato l'alta diffusione del mezzo, e la non accessibilità, soprattutto economica, al web.

b) le limitazioni imposte dalle leggi, le posizioni dominanti, il ruolo delle radio comunitarie e la scarsa diffusione rispetto a quelle commerciali

c) le rivendicazioni possibili, in termini di assegnazione delle frequenze e di frequenze libere. Le due posizioni sono differenti e in contrasto tra di loro, e quindi si tratta di vedere quale delle due si preferisce difendere.

d) eventuale richiesta di un aumento delle agevolazioni per le radio comunitarie, o di finazniamento per l'apertura di nuove radio comunitarie

e) la necessità di un coordinamento che faccia propria la rivendicazione della diffusione di informazione emessa con qualsiasi mezzo, sia sul web sia etere. Su questo, si potrebbe aprire anche un fronte più ampio che coinvolga anche le associazioni che combattono contro la censura in rete.

f) la costituzione di un coordinamento giuridico che valuti questo, ma che esca da strutture già esistenti come il CONNA, sia fatto cioè da coloro che rendono attive queste radio. Coordinamento che sia in grado di aprire eventuali battaglie ogni volta che una radio viene chiusa, sapendo anche sollevare l'attenzione degli altri media

g) la costituzione di un fondo di solidarietà , chiamiamolo così, per le radio che vengano chiiuse, che non sia solo episodi come è successo per radio babylon.

svolgimento

(al quanto arduo il compito, quindi mettete tutte le modifiche che ritenete opportune, ma mettetele sotto, senza cambiare il corpo del pezzo, in modo da rendere visibile a tutti le midifiche (mace))

Tra il 1975 e il 1977, grazie alla liberalizzazione delle frequenze in etere, in Italia sono nate un molteplicità di radio indipendenti e libere. Esperienze che nascono grazie all’occupazione autonoma di una frequenza, e che nel corso del tempo (anni ’80), sono state quasi tutte riconosciute dalla autorità che assegnavano le frequenze. Alcune di queste esistono ancora oggi e sono un soggetto di informazione importante nel dibattito politico nei movimenti, e come soggetti che garantiscono la libertà e il pluralismo di espressione creativa e informazione in Italia. Da allora fino alla fine degli anni ‘90 solo sporadiche e felici esperienze nate dai movimenti e occupazioni studentesche hanno perseguito la stessa strada. Da qualche tempo, con la diffusione delle nuove tecnologie, si trova, senza pastoie burocratiche e legali, la possibilità di usare i nuovi mezzi per attuare nuove forme di comunicazione. Non si tratta soltanto di forme che si esauriscono nella pagina scritta, ma di forme che si dotano di una propria voce: quella dello streaming. E’ a partire dalla fine degli anni ‘ 90 che nascono radio che trasmettono via web. Con la trasmissione web le presistenti esperienze radiofoniche in etere hanno trovato una maggiore diffusione, e al contempo i collettivi locali, che altrimenti non avrebbero potuto avere una uscita nell’etere, hanno avuto la possibilità di diffondere il proprio segnale. Le nuove tecnologie hanno segnato anche un cambiamento nella messa in rete tra soggetti nuovi e presistenti. Alcune delle radio cosidette “storiche” hanno stretto questi legami tanto da dare vita a coordinamenti che sono divenuti soggetto polito riconoscibile nel panorama dell’informazione. Il passaggio però deve avere la possibilità di essere reciproco e consentire sia una radio gia presente nell’etere di trasmettere nel web, sia una radio web di trovare un proprio spazio, se desiderato, nell’etere. Ci sono luoghi dove l’informazione libera e indipendente è un diritto negato, a causa delle imposizioni economiche dettate dall’attuale legge sulle frequenze, che hanno creato un mercato che predilige la pubblicità e il valore speculativo a discapito della qualità e della molteplicità di espressione e informazione. Soprattutto nei luoghi dove l’informazione libera e indipendente è un diritto negato, e la comunicazione non ha altre forme di espressione che quelle informatiche, è necessaria una battaglia per rivendicare gli spazi in etere oggi negati. Alcune esperienze nate come radio in streaming hanno occupato delle frequenze, altre si apprestano a trovare uno spazio nell’etere. Gia si sono avuti episodi di repressione nei confronti di chi ha tentato il salto nell’etere. Ciò che occorre oggi è la capacità di fare del diritto di informazione una battaglia comune, qualunque sia il mezzo di diffusione che utilizziamo.

Programma della tregiorni

-->l'idea di radiosmeeting è questa:

venerdi 16 gennaio

# dalla mattina alle 21,00: inizio del meeting al terzopianoautogestito di architettura (dove c'è anche il mediacenter di indy) con la possibilità di immaginare di cominciare workshops e discussioni

# proseguimento della serata presso il csoa officina99 (da dove radioLina trasmette) con mangiata e bevuta collettiva e programmi radio comuni.

sabato 17 gennaio

# dalla mattina al csoa officina99 proseguimento di workshops e assemblee; rimangiata e ribevuta collettiva

# dal pomeriggio preparativo festone/concerto 4 mesi di radiolina e serata autofinanziamento (all'interno della quale si possono immaginare distribuzioni materiali etc.etc.)

# sera: concerto

domenica 18 gennaio

# assemblea conclusiva

# ririmangiata e riribevuta

# ciaociao

PARTECIPAZIONI (chi viene...)

Info logistiche

radiolinameeting (last edited 2008-06-26 10:00:27 by anonymous)