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RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE

FRANCIA

LE FIGARO - "Devolution" alla francese in a pertura su Le Figaro di oggi. Il governo di Jean-Pierre Raffarin propone il suo progetto di legge costituzionale per la decentralizzazione dello Stato francese. Scopo della riforma è "donare ossigeno e decongestionare la Francia", ha detto Raffarin. Tre i settori d'intervento: fiscalità locale, funzione pubblica e competenze degli enti locali. In evidenza, un rapporto sui salari, presentato assieme alla Finanziaria, il quale mostra che i dipendenti del settore privato hanno registrato dal 1994 al 2000 un aumento del potere d'acquisto del 10,2 per cento, rispetto al 4 per cento dei dipendenti pubblici. In prima pagina anche la "guerra del formaggio" in Commissione europea, la quale ha deciso di proteggere la denominazione della feta, il tipico formaggio greco.

LE MONDE - La strage di Bali in apertura oggi su Le Monde. "Bali: gli Stati Uniti e l'Indonesia accusano la rete di Al Qaida", titola il quotidiano. Il sommario in prima pagina è corredato da una vignetta che mostra uno zio Sam intento a leggere sul giornale il titolo "183 morti a Bali" e, accanto, uno scalcagnato Saddam Hussein che dice: "Non posso essere stato io, quel giorno ero ai seggi elettorali". In evidenza una proposta del presidente francese Jacques Chirac in materia d'immigrazione: l'adozione di un "contratto d'integrazione" per gli stranieri che arrivano in Francia, il quale preveda tra l'altro l'apprendimento della lingua e la creazione di una "autorità indipendente" contro il razzismo. In prima pagina anche un intervento del ministro degli Esteri britannico Jack Straw sulla crisi irachena. Il commento è intitolato "Di fronte a Saddam Hussein, restiamo uniti".

LIBERATION - Il progetto di legge costituzionale sul decentramento, proposto dal primo ministro Jean-Pierre Raffarin, è la notizia in primo piano per Libération. "Decentralisator", questo il titolo. "Cavallo di battaglia di Jean-Pierre Raffarin, il progetto di revisione della Costituzione, che ha lo scopo di aumentare i poteri delle regioni, passa questa mattina in Consiglio dei ministri". In evidenza, le elezioni-referendum in Iraq. Il titolo è "Tutti per Saddam". In prima pagina anche il tema dell'eutanasia. "A Zurigo - spiega Libé -, dal 1998, 130 malati incurabili hanno posto fine alla loro vita grazie all'associazione Dignitas. Un aiuto sanitario che suscita controversie".

SPAGNA

EL PAIS - Il quotidiano di Madrid apre con la notizia della denuncia da parte del tribunale delle cittadina di Cuentas di molteplici irregolarità compiute dai sindacati nella gestione di fondi pubblici (600 milioni di euro all'anno) attraverso la Fondazione per la Formazione Continua dei Lavoratori (Forcem). Altra notizia sulla polemica sulla Fondazione Francisco Franco è approdata al Parlamento spagnolo, dove il Partido Popular ha respinto la mozione presentata dalle opposizioni per un ritiro delle sovvenzioni governative all'ente archivistico. Come sottolinea il quotidiano spagnolo El Pais, la Fondazione Francisco Franco è l'istituto archivistico il più finanziato del Paese negli ultimi tre anni, da quando cioè la formazione di José Maria Aznar ha raggiunto la maggioranza assoluta. Secondo l'opposizione l'istituto si dedica apertamente all'apologia della dittatura. Il Pp ha riconosciuto che la fondazione non permette agli storici il libero accesso alla documentazione in suo possesso, ma ha respinto la mozione, guadagnandosi le accuse di "connivenza" con l'estrema destra da parte dei deputati della sinistra. Tra gli obbiettivi della fondazione, come recita lo statuto, diffondere la conoscenza della figura del dittatore "nelle sue dimensioni umana, politica e militare", nonché "i successi del suo regime politico", e spiegare la "legalità e legittimità del Glorioso Alzamiento Nacional", ovvero il golpe militare che nel 1936 portò la Spagna alla guerra civile e Franco al potere. Per quanto riguarda le notizie dall'estero, El Pais concentra l'attenzione sul cecchino che sta terrorizzando la Virginia, il Maryland e Washington D.C.

EL MUNDO - "Il franco tiratore umilia l'FBI assassinando una delle sue agenti". Anche il secondo quotidiano di Madrid dà rilievo all'uccisione di Linda Franklin, la nona vittima del killer 'fantasma', sottolinenado il fatto che la donna era un'agente dell'FBI, sebbene non fosse coinvolta direttamente nelle indagini sul cecchino.

GRAN BRETAGNA

THE TIMES - "L'America allontana le paure europee": la scorsa notte, riporta il quotidiano britannico, Colin Powell ha promesso ai Paesi europei che un eventuale attacco degli Stati Uniti all'Iraq non distoglierebbe l'impegno americano nella lotta contro Al Qaida. In politica interna, attenzione rivolta dal Times alla situazione nordirlandese, con il caso della sospetta spia dell'Ira scoperta presso il parlamento di Stormont. Secondo la polizia britannica ancora è da accertare la portata del caso.

THE GUARDIAN - "Marcata ascesa del consenso sulla guerra all'Iraq". E' questo il titolo d'apertura del quotidiano progressista per il quale - come testimonia un suo sondaggio - il numero dei britannici favorevole a un eventuale attacco militare all'Iraq sta rapidamente crescendo dopo l'attentato terroristico a Bali, in cui sono morti una trentina di britannici.Il sondaggio mostra inoltre che sono aumentati i cittadini d'accordo col premier Tony Blair sulla necessita' di combattere il terrorismo su due fronti, Al Qaida e l'Iraq. A stragrande maggioranza, l'85%, i 1.008 interpellati in tutto il paese, hanno pero' ritenuto che sia necessario un mandato dell'Onu prima di impegnare truppe britanniche e che tale mandato deve essere una precondizione. Per quanto riguarda quest'ultimo episodio, il Guardian scrive che le tracce di esplosivo al plastico rinvenute sul luogo dell'esplosione a Kuta Beach indirizzano i sospetti verso un'organizzazione terroristica internazionale piuttosto sofisticata, quale potrebbe essere appunto Al Qaida.

THE INDEPENDENT - Secondo il premier britannico Tony Blair - scrive l'Independent - "questa guerra è importante quanto lo sono state le guerre del passato". Blair ha assicurato che le "atrocità di Bali" non lo faranno desistere dall'agire risolutamente contro l'Iraq. Dall'estero il giornale britannico segnala la notizia della nona vittima del killer americano

FINANCIAL TIMES - Il giornale economico britannico apre con la notizia della possibile acquisizione da parte della italo-francese STMicroelectronics - la più grande compagnia europea produttrice di semiconduttori - del settore dei semiconduttori della Motorola. Se l'operazione dovesse andare in porto - osserva il Financial Times - la STMicroelectronics diventerebbe la seconda produttrice mondiale di chip dopo l'americana Intel. Per quanto riguarda la politica internazionale, un membro di Al Qaida, tenuto sotto custodia dalle autorità militari americane in Afghanistan, avrebbe rivelato, nel corso di un interrogatorio, che dietro l'attentato di Bali ci potrebbe essere il gruppo islamico 'Jemaah Islamiah', guidato dal leader spirituale Abu Bakr Bashir, un saudita che avrebbe finanziato con 74 mila dollari l'acquisizione delle armi e dell'esplosivo impiegato nell'attentato.

GERMANIA

DIE WELT - In primo piano sul quotidiano berlinese la politica interna all'indomani degli ultimi colloqui rooso-verdi. Per le misure economiche "il mondo economico indignato dai rosso-verdi." Molte le critiche ai piani finanziari del governo. Stoiber dice: la più grande menzogna della storia della repubblica. Le critiche piovono da tutte le parti, solo il mondo dei sindacati saluta con favore le misure decise. Michael Sommer, capo della Dgb dice: il governo ha chiaramente preso la strada della modernizzazione sociale". A centro pagina le decisoni sul nuovo gabinetto: "Il Cancelliere spinge Tiefensee ad accettare il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dopo una lunga giornata di trattative, ma fonti del giornale rivelano che non accetterà". La politica estera: "Bush: al-Qaida è dietro all'attacco terroristico di Bali. Dopo gli indonesiani e gli australiani anche Bush esprime la sua teoria."

FRANKFURTER ALLGEMEINE - In prima pagina sull'edizione on line la politica estera: "Sì sì signor presidente Saddam" un titolo ironico per richiamare la situazione politica dell'Iraq: "alla domanda su chi vincerà le elezioni, il ministro dell'Informazione iracheno risponde con una risata. Non esiste nessun altro candidato oltre Hussein". La seconda notizia sulle preoccupazioni del mondo economico tedesco dopo le misure decise dalla coalizione rosso-verde: "L'economia mette in guardia dalle fatali conseguenze delle decisioni del governo. L'economia tedesca critica le misure decise. Michael Rokowski, presidente dell'associazione industriali: abbiamo bisogno di segnali positivi per consumatori e investitori, non di fiaccare le iniziative degli imprenditori né di nuove cattive notizie".

SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - Sul giornale on line, la notizia sul rifiuto di Tiefensee di accettare il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture con delega per l'est. Al suo posto Manfred Stolpe "l'ex presidente del Brandeburgo". Subito sotto le notizie di politica e cronaca estera sull'attacco terroristico di Bali: "Il presidente Bush pronto a una guerra su due fronti: L'attentato di Bali ci ricorda di quanto possa diventare pericoloso il mondo se al-Qaida può girare dove vuole". Poi le ultime notizie sul serial killer americano

STATI UNITI

WASHINGTON POST - Lo stile di gestione di Donald H. Rumsfeld al Pentagono sotto accusa. Questa la notizia di apertura del Washington Post di oggi. "Numerosi ufficiali - scrive il quotidiano - si lamentano con forza che i loro consigli vengono ignorati da uno che ha passato la gran parte degli ultimi 25 anni fuori dagli ambienti militari", scrive il Post, che ricorda come Rumsfeld sia stato segretario alla Difesa dal 1975 al 1977 col presidente Gerald Ford, prima di questa esperienza nell'amministrazione Bush. In evidenza, il cecchino del Maryland. In prima pagina anche la questione pena di morte. In Illinois un'associazione di prigionieri ha lanciato un'azione legale per chiedere la clemenza in favore di 159 condannati alla pena capitale.

NEW YORK TIMES - L'attentato di Bali in primo piano sul New York Times oggi. "Gli Stati Uniti avevano parlato all'Indonesia di una trama da parte di un gruppo terroristico", titola il Nyt. In evidenza, il cecchino del Maryland. In prima pagina il boom delle borse di ieri. Il Nyt mette in prima inoltre anche la morte in Iowa di 11 immigrati clandestini che tentavano di entrare negli Stati Uniti.

WALL STREET JOURNAL - In tempi di crisi, le aziende cercano di diminuire i costi di produzione. Questo il tema del "Column One" del Wall Street Journal di oggi. Macchine meno costose, spese contenute. "Dobbiamo imparare a fare di più con meno", dice Rick Wagoner, il manager che ha ordinato un taglio del 10 per cento del capital spending di General Motors. In evidenza, l'andamento borsistico.In prima pagina anche uno studio della McKinsey&Co., secondo il quale la produttività dei lavoratori tedeschi e francesi negli ultimi dieci anni sarebbe calata in maniera consistente.

MEDIO ORIENTE

L'ORIENT LE JOUR - "A mia conoscenza, nessuna prova è stata trovata, o in ogni caso resa ufficiale, di un legame tra l'Iraq e Al Qaida" ha dichiarato il presidente francese in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano francofono libanese "Anche se alcuni terroristi hanno potuto trovare rifugio in Iraq, non bisogna confondere le questioni" ha aggiunto Chirac. Per il presidente francese, "l'obiettivo prioritario" della comunità internazionale deve essere il disarmo dell'Iraq. Dopo l'attentato di Bali e l'attacco contro la petroliera francese Limburg, Jacques Chirac ritiene tuttavia che "non si può escludere che gruppi terroristici non utilizzino il caso iracheno come un pretesto a nuove azioni e come argomento di propaganda". All'inizio del suo viaggio di cinque giorni in Medio Oriente, il presidente francese considera che "è la regione tutta intera a essere minacciata" nella sua stabilità dalla crisi irachena, "dal momento in cui lo stallo del conflitto israelo-palestinese alimenta i sentimenti di frustrazione e di ingiustizia tra i popoli della regione, nella quale noi siamo impegnati in una lotta di lungo respiro contro il terrorismo". Chirac riafferma nell'intervista "che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "è il solo legittimo a trattare il problema iracheno". Dopo l'accordo intervenuto il 1 ottobre tra l'Onu e l'Iraq sulla ripresa delle ispezioni, Jacques Chirac ritiene che l'accesso immediato e senza condizioni degli ispettori dell'Onu e dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) nell'insieme dei siti "costituisce la garanzia indispensabile dell'efficacia e della credibilità delle ispezioni dell'Onu".

SEDA-YE EDALAT - Dai 100 mila ai 700 mila profughi iracheni potrebbero marciare verso il confine iraniano in caso di guerra in Iraq, secondo le autorita' di Teheran. Per questo, scrive oggi il quotidiano iraniano, 16 centri di accoglienza per i rifugiati sono gia' stati allestiti lungo la frontiera tra i due Paesi. Tuttavia, ha precisato Ahmad Hosseini, capo del dipartimento per gli immigrati del ministero dell'interno, i campi sono stati preparati nella 'terra di nessuno' tra Iran e Iraq, per impedire che i profughi iracheni si riversino in territorio iraniano. Abbiamo gia' allestito i campi, ma nessun aiuto internazionale ci e' ancora stato dato, ha detto Hosseini. Se la comunita' internazionale non ci aiutera' - ha aggiunto - ci troveremo davanti a problemi molto duri da risolvere. Nel 1991, quando dopo la guerra del Golfo le truppe di Saddam Hussein attaccarono le popolazioni sciite nel sud dell'Iraq, furono circa un milione i profughi iracheni che cercarono rifugio in territorio iraniano.

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