Breve cronologia, per testimonianze personali: http://lab.dyne.org/HackMeeting/Testimonianze
1998
Firenze-CPA-sud
Viene organizzato il primo hackmeeting al Cpa di Firenze. hacklab di firenze, Avana BBS, Ecn, freaknet, Decoder, Metro Olografix e la rete Cybernet decidono di fare un meeting perché quattro anni prima c'era stato un primo giro di vite contro gli hacker italiani (http://www.olografix.org/gubi/estate/itacrack.htm). Il problema era che i media iniziavano ad accorgersi che c'era il fenomeno digitale e identificavano il tentativo di capire la logica delle nuove tecnologie come fenomeno "criminali". La comunità hacker invece voleva sottolineare che il computer era uno strumento di massa, domestico e non solo tecnico-universitario o militare, di controllo o di mercato. L'informazione che su quella rete di pc passava, doveva essere libera. Radio Cybernet strimmava i seminari su web, prima webradio italiana. Da allora, la radio ci sarà praticamente ogni anno.
I tre giorni di Firenze sono quelli in cui e' nato l'impianto dell'hackmeeting attuale. Il messaggio era: usciamo dal digitale e portiamo nel reale e alla portata di tutti questioni tecniche e opportunita' di comunicazione diretta; siamo noi a dirtelo senza mediazioni ("don't hate the media, become the media" da li a qualche anno avrebbe affiancato "information wants to be free"). Quell'anno per esempio esce Kryptonite, un libro che raccoglie how-to su strumenti specifici, legati alla privacy e all'anonimato (anonimous remailer, gpg, packet radio). L'intenzione divulgativa dell'hackmeeting è chiara. All'hackmeeting partecipa tutta la scena più rappresentativa dell'underground italiano. La prima generazione di hacker che si riconosce nel termine non nel senso più comunemente attribuito dai media. Strumenti tecnici: corsi di linux per principianti e workshop sulla accessibilità delle tecnologie e dei siti.
1999
Milano-Deposito Bulk
Viene deciso collettivamente di uscire dalla dimensione dei tre giorni per darsi spazi tutto l'anno, e dare origine agli hacklab dove incontrarsi, avere un laboratorio, condividere il lavoro, divulgare tematiche. Ospite di rilievo è Wau Holland (http://en.wikipedia.org/wiki/Wau_Holland), membro storico del Chaos computer club, un hacker libertario cofondatore del CCC tedesco, che senza carta di identità arrivò in Italia in modi rocamboleschi. Connessioni internazionali vengono fatte conoscere alla comunità italiana. Strumenti tecnici: si ricorda il seminario su attaccare i protocolli di comunicazione (ip icmp tcp udp + servizi), per capire/spiegare un po' meglio come funzionano i protocolli di rete e quindi dove e perche' sono vulnerabili. Un altro tema che diventerà ricorrente negli hackmeting.
2000
Roma-Forte Prenestino
Sede di Avana BBS, primo hackmeeting organizzato con gli hacklab, diventati ormai realtà concrete. Jaromil si presenta con asciicam, costruendo le relazioni declinate in altri ambiti come la net art, aspetto artistico, giocoso e capace di critica dell'hacking. E' anche un hackmeeting dedicato ai diritti in rete, alla cooperazione sociale, all'accessibilità in rete. Molti i seminari su etica e web.
2001
Catania-Freaknet media lab
Un posto particolare, visto che era nato prima degli hacklab e già si apriva al pubblico con i bollettini meteo per i pescatori, via internet, e le tastiere in arabo per gli immigrati. E' l'hackmeeting più forte dal punto di vista del numero di ore passato sul codice. Viene presentato il progetto autistici.org/inventati.org come server autogestito che si affiancava a ecn. Viene presentato anche Bolic1, che diventerà poi Dynebolic (the media hacktivist tool). Il Freaknet propone nelle università scientifiche di catania che si adotti il software libero come software di base e all'hackmeeting viene proposto di esternderlo anche ad altre città. Passeranno per questo meeting anche quelli che poi creano il media center del G8. Vengono proposti strumenti e persone che poi si coaguleranno per dare vita a media come Indymedia. Si inzia a parlare di reddito e lavoro nella net economy. Strumenti tecnici: si tiene un seminario di reverse engineerig, ovvero modificare il comportamento di un programma senza conoscere il codice sorgente.
2002
Bologna-TPO
Hackmeeting mondano. la parola mediattivismo è uscita e diffusa, Indymedia è un media consolidato, NGvision rappresenta un archivio video su web consistente, ci sono le telestreet, l'hackmeeeting diventa non più solo da hacker ma da attivismo media, e non a caso compaiono le donne. Viene Richard Stallman. Strumenti tecnici: viene presentato il Retrocomputing ovvero la passione per il recupero dell'hardware. 2003-Torino-BARRIO- Viene fatto il mitico seminario di stiraggio acrobatico e la questione genere/tecnologie viene proposta dal sexy shock di bologna, collettivo di donne, sottolineando che ci sono questioni di genere anche tra hacker e che sarebbe il caso di occuparsene. Alle aule vengono dati nomi storici dell'anarchismo. Strumenti tecnici: Honeypots, sicurezza informatica sul web sono tra gli argomenti trattati. Wireless diffuso.
= 2004 =
Genova-BURIDDA
Si apre ulteriormente l'ambito, vengono presentati seminari di robotica, ma anche sulla prostituzione. E sopratutto a partire da Reload di Milano viene lanciato il concetto di reality hacking, hacking della vita quotidiana e della politica, chiedendo agli hacklab di uscire dagli stretti ambiti nerd per entrare in quelli più allargati dell'agire politico. Strumenti tecnici: Bluetooth security uno dei seminari.
2005
Napoli-TerraTerra
Viene presentato Open non è free, il secondo libro che esce dalla comunità di hackmeeting. Visto che nella società iniziano a circolare i concetti di open source e di free software, la comunità sente la necessità di sottolineare la necessità di approcciare in maniera critica queste tematiche che sono comunque ormai assorbite anche dal mercato. Strumenti tecnici: introduzione al Phreaking, ovvero come telefonare gratis, dal fischietto di Captain Crunch al vOIP.
2006
Parma-collettivo Mario Lupo
Gli hacklab non sono più l'elemento principale di organizzazione, ma c'è una percezione più comunitaria, che permette l'occupazione di uno spazio per la durata dell'hackmeeting. L'occupazione avviene in un momento ambiguo e cosparso di sgomberi nel territorio parmense, e prende la forma politica di una TAZ, anche se c'era la speranza di fare molto di più (tenere il posto, che poi invece verrà sgomberato). Nell'ambito dei seminari si apre ulteriormente l'applicazione della filosofia hack in ambiti vari, per esempio, serpicanaro e la licenza open per la produzione materiale, bucare un sistema che non è solo informatico ma reale e di mercato. Viene presentato The darkside of google, altro libro scritto da persone della comunità su aspetti ancora (allora) poco noti di Google. Strumenti tecnici: Web Semantico e Ontologie informatiche Si discute di Copyleft e fightsharing.
2007
Pisa-Rebeldia
Rispetto all'anno precedente si recupera di nuovo sul profilo internazionale, vengono Emmanuel Goldstein, parte della scena americana storica dei phreakers e media hacktivist. Andy Muller Maghun, membro del CCC, esordisce dicendo "il CCC nasce come progetto politico", segno di come in europa sin dall'82 si considerava il potenziale politico dell'hacking come concetto, Armin Medosh, che fa una ricostruzione storica in chiave marxista dell'evoluzione tecnologica. Appaiono seminari che impongono una presa di coscienza collettiva ecologica: viene fatto il seminario hack the bread, che riporta l'accento su pratiche politiche anche a livello personale. Viene introdotto lo spazio capanne dei suchi, uno spazio diverso dal workshop, di discussione libera e lavoro in comune. Strumenti tecnici: Metodi di compromissione dell'anonimato, come difendersi. Voip Security, necessità di attenzione anche su Voip. IPSec, Meccanismi per proteggersi da attacchi basati sull'analisi statistica del traffico (Web site fingerprinting, etc ).
2008
Palermo-AsK 191
Hackmeeting importante per il luogo, l'incontro con le persone dell'ask ha prodotto un momento di autogestione in comune molto forte. conferma spirito forte comunitario, non molto aperto perchè non c'era risposta da parte del pubblico palermitano. L'impronta ecologica continua, si parla di compost, di rifiuti, di energia solare e onde radio. Sharing not exploiting: Prosumer vs. Corporation, riflessione su social network e web 2.0, ritorni economici delle corporation. Dal punto di vista dell'immaginario compare il workshop sullo steampunk, il dopo cyberpunk. Strumenti tecnici: Web semantico, come approccio al web 3.0 Estratto da "http://hackmeeting.org/_wiki/index.php?title=Storia_a_puntate" I vecchi siti archiviati sono qui a testimoniare parte delle cose dette, vedeteli:
Hackmeeting 2010 - csa La Torre (Roma)
Hackmeeting 2009 - SOS Fornace (Rho - Milano)
Hackmeeting 2008 - ask191 (Palermo)
Hackmeeting 2007 - Rebeldia (Pisa)
Hackmeeting 2006 - HackIt (Parma)
Hackmeeting 2005 - TerraTerra (Napoli)
Hackmeeting 2004 - Buridda (Genova)
Hackmeeting 2003 - Barrio (Torino)
Hackmeeting 2002 - TPO (Bologna)
Hackmeeting 2001 - CSA Auro (Catania)
Hackmeeting 2000 - Forte Prenestino (Roma)
Hackmeeting 1999 - Deposito Bulk (Milano)
Hackmeeting 1998 - CPA Fi-sud (Firenze)