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C9. Privatizzazioni (acqua, terra, mercati, ecc.)
   '''C9. Privatizzazioni (acqua, terra, mercati, ecc.)'''

questo è il documento che dovrebbero approvare alla fine del Forum (Giangi)

--- sintesi tradotta di documenti ---

Il Comitato Programmatorio Internazionale ONG/OSC per il FSM prepara la presenza di ONG e OSC al Vertice Alimentare Mondiale: Cinque anni dopo Documento riassuntivo

= PROFITTO PER POCHI O CIBO PER TUTTI = RIVEDUTO CINQUE ANNI DOPO

La sovranità alimentare, il diritto al cibo e a modelli alternativi di Agricoltura sono gli elementi determinanti per una strategia che punti a eliminare fame e malnutrizione.

Alla fine del Vertice Alimentare Mondiale del 1996 le ONG e le OSC presenti approvarono una dichiarazione dal titolo Profitto per pochi o cibo per tutti, nella quale si segnalava che le misure e e le attività citate nel Piano d'Azione non avrebbero raggiunto grandi risultati nella riduzione del numero di affamati nel mondo. Purtroppo quell'analisi della società civile era esatta.

La FAO ha individuato i due principali ostacoli al miglioramento del programma: la mancanza di volontà politica e la mancanza di sufficienti mezzi finanziari. Ma noi non crediamo che maggiori risorse, investite nel medesimo modello di sviluppo agricolo, raggiungerà l'obbiettivo del Vertice Alimentare Mondiale e che maggiori risorse saranno sufficienti ad accelerare il processo.

Già nel 1996 ONG e OSC scrivevano "Noi proponiamo un nuovo modello per raggiungere la sicurezza alimentare, che chiama in causa molti degli assunti esistenti, delle politiche e delle pratiche. Il modello, fondato sul decentramento, si contrappone a quello esistente, basato sulla concentrazione di ricchezza e potere, che ora minacciala sicurezza alimentare mondiale, la diversità culturale e gli ecosistemi che permettono la vita sul pianeta".

ONG e OSC hanno individuato tre temi principali:

A. Sulle questioni della fame e della malnutrizione ci vuole un approccio fondato sui diritti. Il diritto a una alimentazione adeguata deve essere messo al centro di qualunque iniziativa della FAO, responsabilizzando gli stati, gli organismi intergovernativi e le aziende transnazionali nei confronti delle popolazioni.

B. L'attuale modello di agricoltura industriale, I sistemi di allevamento animale intensive e di pesca eccessiva, stanno distruggendo i tradizionali sistemi agricoli e la varietà dell'ecosistema. E' urgente sviluppare un uso sostenibile dell'ecosistema attraverso modelli alternativi di agricoltura.

C. Nell'attuale commercio agricolo le sovvenzioni pubbliche alle esportazioni dei paesi del Nord mantengono artificiosamente i prezzi bassi, con l'autorizzazione dell'OMC: ciò provoca effetti distruttivi sulla maggior parte delle popolazioni delle aree agricole, le famiglie di coltivatori e le comunità indigene. La sovranità alimentare deve garantire un reddito decente ai coltivatori e porre limiti al monopolio del cibo da parte della grandi aziende. Questi tre temi centrali si articolano in 10 punti.

  • A1. Diritto a un'alimentazione adeguata

La Dichiarazione di Roma riconferma questo diritto, che impegna gli stati a garantirlo e svilupparlo e a responsabilizzare individui e organizzazioni sociali. La mancanza di volontà o l'incapacità dei governi a rispettare i loro impegni ha in parte determinato la fame e la malnutrizione. Se gli stati perdono la propria sovranità per l'azione dei poteri sovranazionali (p. es., per le conseguenze finanziarie delle regole del commercio internazionale, delle politiche di aggiustamento strutturale) allora le responsabilità sono anche delle organizzazioni intergovernative. Il diritto all'alimentazione adeguata fa parte dei diritti umani e significa che ogni donna, uomo o bambino abbiano accesso fisicamente ed economicamente in ogni momento ad un'alimentazione adeguata utilizzando le necessarie risorse di base, nel rispetto della loro dignità; cibo senza sostanze nocive, culturalmente accettabile, in quantità e qualità che soddisfi i bisogni nutrizionali delle persone, nel rispetto degli altri diritti umani e della produzione sostenibile. *Proposte: Le ONG e le OSC chiedono agli stati di adottare un Codice Internazionale di Comportamento sul diritto a un'alimentazione adeguata, a partire dal documento delle ONG approvato nel 1996, definendo regole e responsabilità dei soggetti pubblici e privati.

  • A2. Accesso alle risorse produttive

Fame e malnutrizione sono spesso causa di esclusione dalle risorse produttive (terra, foreste, mari, semi, tecnologie, crediti, ecc.). L'esclusione sociale, determinata da normative interne agli stati, è uno degli ostacoli principali all'accesso e non è adeguatamente considerato dall'agenda politica: così non saranno mai raggiunti gli obbiettivi del Vertice FAO sull'alimentazione. P. es., i lavoratori agricoli senza terra sono esclusi dalle riforme agrarie; le donne sono escluse dal credito o sono escluse dall'eredità della famiglia; l'accesso ai semi sta diventando sempre più complicato, a causa del crescente monopolio delle grandi aziende sui mercati e la progressiva brevettazione dei semi; anche l'accesso all'acqua sta diventando sempre più difficile. *Proposte: Riforme agrarie globali adattate alle condizioni locali, con uguali opportunità per le donne e equo accesso alle risorse produttive.

  • A3. Diritti dei lavoratori agricoli

Molti lavoratori agricoli lavorano senza contratto e su base stagionale o giornaliera, senza diritti sindacali, supersfruttati, senza tutele sociali, esposti ai pesticidi: sono quindi i più vulnerabili. *Proposte: Riconoscimento dei diritti dei lavoratori agricoli, compresi quelli sindacali, sociali, sanitari e assistenziali, in linea con gli standard dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (che devono essere sottoscritti da tutti i governi) e dei diritti umani. Riconoscimento dei diritti culturali, sociali, economici e politici delle comunità indigene.

  • A4. Diritti indigeni

Le comunità indigene affrontano terribili problemi in molte parti del mondo, a causa dei conflitti per la terra, gli sgomberi e gli espropri. *Proposte: Riconoscimento dei diritti, dell'autonomia, dell'autodeterminazione e della cultura indigene.

  • A5. Approccio e Osservatorio dei diritti umani per la FAO

La FAO ha iniziato a lavorare sull'Osservatorio dei diritti umani e del diritto a un'adeguata alimentazione, ma l'approccio non è ancora sostanziale. Il sostegno della FAO per i progetti tecnici e finanziari non ha ancora identificato le aree e i metodi di lavoro. *Proposte: L'Osservatorio deve documentare anche le violazioni del diritto a un'adeguata alimentazione.

  • B.6 L'agro-ecologia è una possibilità importante

L'attuale modello di agricoltura industriale non è sostenibile: i tassi di sfruttamento di acqua, suoli, diversità biologica sono eccessivi. Eppure questo modello riceve la maggior parte dei finanziamenti per la ricerca. L'ONU dovrebbe fare regolarmente una valutazione dei costi ambientali e sociali dell'agricoltura industriale. La crescita delle grandi aziende agricole in molti paesi determina l'allontanamento forzato dei piccoli coltivatori. *Proposte: Cambiare il modello produttivo, adottando principi agro-ecologici. Più fondi per la ricerca nell'agricoltura organica, coinvolgendo i coltivatori diretti e le loro conoscenze. Proteggere la vegetazione per evitare siccità e desertificazione. Ridurre l'uso dei pesticidi e concimi chimici. Fare investimenti nell'economici e sociali nelle zone rurali, per sviluppare una economia decentralizzata.

  • B7. OMG, Biotecnologia, tecnologia agricola

Le risorse genetiche esistenti sono il risultato di migliaia di anni di graduali sperimentazioni di piccoli agricoltori e comunità indigene: i semi sono quindi patrimonio dell'umanità. L'accesso alle risorse genetiche è essenziale per la sicurezza alimentare. L'attuale tendenza della ricerca deve cambiare e diventare principalmente pubblica. Gli OGM sono una minaccia per gli agricoltori e i poveri delle campagne, oltre che per l'agricoltura in generale. Gli OGM rappresentano l'ultima evoluzione della "Rivoluzione Verde" e provocherà un pericolosa uniformità dei prodotti agricoli, favorendo la proprietà private dei semi. La strategia delle grandi aziende sviluppa la contaminazione delle coltivazioni con sementi OGM, per costringere i contadini a comprarle e a usare concimi chimici. *Proposte: Proibire la bio-pirateria e i brevetti degli organismi viventi, comprese le varietà sterili. Attuare subito una moratoria sulla produzione e l'uso degli OGM, fin quando non sarà dimostrata la loro innocuità per la salute e l'ambiente, attraverso procedure pubbliche e accessibili a ONG e OSC. Vietare gli aiuti alimentari con OGM.

  • C8. Questioni commerciali

Le regole del commercio agricolo imposte dall'OMC e altri organismi regionali, il G8, la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e altre istituzioni finanziarie ha seriamente compromesso la sicurezza alimentare e la vita dei piccoli agricoltori, soprattutto nei paesi poveri. L'OMC consente ricche sovvenzioni alle grandi aziende agricole dei paesi del Nord e impone la liberalizzazione dei mercati agricoli nei paesi del Sud, privi di sovvenzioni per gli agricoltori e costretti a importare i prodotti a basso prezzo del Nord. Le organizzazioni della società civile devono avere il diritto di decidere le proprie strategie per la produzione sostenibile e su scala piccola e media, la distribuzione e il consumo di cibo, nel rispetto delle diverse culture di contadini, pescatori e comunità indigene. Sovranità alimentare non significa autarchia o protezionismo, né impedisce il commercio internazionale agricolo e ittico. *Proposte: Fine di tutte le forme di "dumping" (vendita di prodotti sottocosto). Cambiare le regole del commercio internazionale, per garantire alle famiglie contadine e ai gruppi a rischio un reddito e la possibilità di produrre cibo. Escludere l'agricoltura dagli accordi dell'OMC. Un nuovo sistema, democratico e trasparente, per regolare il commercio internazionale.

  • C9. Privatizzazioni (acqua, terra, mercati, ecc.)

La privatizzazione dei beni pubblici è un fatto preoccupante. Prima responsabile di questo processo è la Banca Mondiale, che vuole introdurre il mercato della terra in tutte le zone rurali, distruggendo le risorse collettive della comunità e i sistemi produttivi locali. La redistribuzione delle terre ai contadini poveri è ancora un fattore decisivo per lo sviluppo di molte zone rurali. La privatizzazione dell'acqua difficilmente favorirà la sua distribuzione alle comunità marginali. *Proposte: No allo sviluppo di un mercato della terra, proposto come alternativa alle riforme agrarie. Una rapida e acritica privatizzazione diminuirà l'accessibilità dei beni pubbici per le comunità marginali.

C10. E' necessario un modello di democrazia inclusiva e partecipativa, basato sui diritti umani, sociali ed economici. I governi locali e nazionali devono prendersi una effettiva responsabilità nella lotta contro fame e malnutrizione e le organizzazioni popolari e le ONG devono poter partecipare alle decisioni politiche. Attualmente è in corso un processo di concentrazione monopolistica delle risorse produttive, mentre l'esclusione sociale non viene ridotta. La mancanza di volontà politica è stata determinante nel fallimento degli obbiettivi stabiliti nel Vertice mondiale FAO del 1996.

Profitti_per_pochi_o_cibo_per_tutti (last edited 2008-06-26 09:48:15 by anonymous)