Laureato in filosofia, intraprende gli studi di filosofia orientale presso la Scuola Superiore di filosofia Orientale (RIMINI). Musicista percussionista , inizia lo studio delle percussioni latino americane a 13 anni, negli anni della formazione studia con G. Ortega , G. Imparato e al Timba (ROMA). E' interessato a molteplici forme di espressione musicali quali Salsa, Jazz, Funky, Etnica ed elettronica ha partecipato a numerosi spettacoli come percussionista e performer. Ha sempre abbinato spontaneamente l'apprendimento tecnico-musicale con la propria ricerca esistenziale e l'uso rituale del tamburo, affascinato dal concetto sciamanico e maieutico della musica. Ha inoltre alimentato il proprio aspetto intuitivo ed apprendimento esoterico inerente alla musica, formulando tre tipi di tracciato esperienzale:

SIMULAZIONI DI RITUALI E' una tecnica il cui obiettivo è quello di fornire lo sviluppo della capacità abbandonica attraverso l'evocatività della musica e l'uso di linguaggi primitivi ed ancestrali quali percussioni, il canto e la danza. Attraverso le simulazioni di rituali, appunto, i partecipanti saranno guidati lungo un percorso di ispirazione tribale, dove l'esclusivo uso di questi linguaggi essenziali, non ordinari, propri dell'emisfero cerebrale destro, favorirà la neutralizzazione dell'iper controllo e della conseguente azione inibente dell'emisfero sinistro, permettendo di scoprire l'aspetto unificatorio del proprio centro e la sua capacità riequilibrante Il lavoro si svolge esclusivamente in gruppo.

CENTRALITA' Partendo dalla originaria funzione guaritrice della musica, nata come veicolo spirituale, mezzo riequilibrante delle energie sottili e strumento posseduto da tutti indistintamente, la centralità è un invito a riconoscere e coltivare il proprio mezzo espressivo imparando ad assecondare la nostra inclinazione artistica attraverso un percorso guidato dal maieuta e scandito dall'improvvisazione. L'obiettivo è riconoscere di essere un canale tra ciclo e terra, una piccola ma potente antenna inserita nell'infinita rete delle connessioni umane. Si imparerà a permettere alla musica di agire e vibrare attraverso di noi come un diapason, sintonizzandoci esclusivamente con la capacità di essere, di non pensare, per far fluire incondizionatamente e semplicemente l'energia. La centralità è un tipo di lavoro che si svolge preferibilmente ad incontri individuali.

TAMBURI RITUALI

Il panorama generico afrocubano offre una ricchissima varietà di ritmi e strumenti atti a scandire e a dare una precisa identità alle molteplici situazioni ed avvenimenti etnoculturali. Questa tradizione ormai millenaria, è talmente articolata da essere un vero e proprio linguaggio adatto a descrivere qualsiasi evento evocando, quindi, anche le diverse atmosfere ad essi collegate; così un ritmo do carnevale è strutturato per evocare energie e forze terrene, mentre un ritmo di preghiera evocherà forze celesti. L'apprendimento di ognuno di questi ritmi chiamati toque gravita intorno alle conoscenze delle etnie e dei culti afrocubani quali Yoruba, Bantù, Ararà, Abakuà.