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Sara' duplice e coordinata la mobilitazione per la pace, contro la guerra e il terrorismo promossa nella capitale da Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio e dal Comune. Comincera' alle 17 con una manifestazione in piazza Venezia, organizzata dai sindacati confederali, dove alle 18 ci sara' un comizio di un leader nazionale dei sindacati, con ogni probabilita' il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta. Da li' alle 18,30, oltre che da piazza del Campidoglio, partira' la fiaccolata promossa dal Comune che si concludera' al Colosseo dove parleranno il premio Nobel per la pace Rita Levi Montalcini e l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
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'''Bergamo'''
Anche a Bergamo gli studenti degli istituti superiori hanno dato vita a una manifestazione di protesta contro la guerra. Il corteo composto da circa 4.000 giovani, secondo la polizia, dopo avere sfilato nella zona nord della citta' ha raggiunto il centro e si e' quindi fermato davanti alla sede del Comune, poi della Prefettura e della Provincia. In Prefettura nella tarda mattinata si e' conclusa la riunione del comitato per l' ordine e la sicurezza e il prefetto, Cono Federico, ha rilevato che sono stati ulteriormente valutati i sistemi di sorveglianza dei cosiddetti obiettivi sensibili e in particolare dell' aeroporto. In vista della manifestazione del pomeriggio e del corteo che dal piazzale della stazione ferroviaria si concludera' in piazza Vittorio Veneto, l' intera zona e' stata coperta e segnalata con striscioni che chiedono la pace.

'''Torino'''
Alta la partecipazione delle tute blu torinesi alle numerose iniziative di protesta contro la guerra. Scioperi di due ore, dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18, alla Fiat di Mirafiori, mentre i lavoratori dell'Iveco hanno organizzato un presidio davanti alla fabbrica nel cambio turno. Due ore di sciopero anche nel polo di Chivasso con presidi e cortei in numerosi stabilimenti. Un corteo e' partito alle 15 nel canavese, raggruppando i lavoratori delle principali aziende della zona. Fermate di due ore anche nelle fabbriche metalmeccaniche della zona ovest di Torino. La Pininfarina di Grugliasco ha organizzato un presidio davanti al Comune, mentre a Bairo e a San Giorgio Canavese l'uscita dei lavoratori di tutti i turni e' stata anticipata di due ore. Manifestazioni di protesta, infine, si sono svolte anche in tutte le piccole e medie aziende di Moncalieri.
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Massiccia partecipazione alle manifestazioni proclamate dai sindacati in tutta l'Emilia Romagna per protestare contro la guerra. Nel pomeriggio, a Bologna, il corteo principale promosso da Cgil-Cisl-Uil ed al quale hanno aderito esponenti di forze politiche e dei movimenti pacifisti ha visto sfilare lungo le strade del centro almeno 40.000 persone. Si erano radunate alle 15 in Piazza Maggiore - dove in mattinata c'era stato un primo concentramento di studenti e di lavoratori - ed avevano ascoltato l'intervento di don Luigi Ciotti. Il sacerdote aveva tra l'altro ricordato la lettera di una bambina afgana che scrive: "La pace non e' in vendita altrimenti la comprerei per il mio Paese". Dopo il comizio, al canto di 'Bella ciao' i manifestanti hanno sfilato lungo via Indipendenza, Via dei Mille, Via Marconi e via Ugo Bassi, per tornare di nuovo in Piazza Maggiore. In testa, molti gonfaloni comunali, seguiti da numrosi sindaci con la fascia tricolore. Decine gli striscioni con slogan contro la guerra. Massiccia anche la partecipazione alle altre manifestazioni svoltesi in giornata in quasi tutte le principali citta' dell'Emilia Romagna in seguito allo sciopero proclamato da Cgil-Cisl-Uil. Il sindacato parla di quindicimila persone a Reggio Emilia, di ottomila a Forli', di settemila a Cesena.
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'''Cagliari'''
Una manifestazione contro la guerra e' stata indetta per oggi alle 17.30 a Cagliari, in piazza Repubblica, dalle Rappresentanze sindacali di base. In un volantino, le Rdb-Cub contestano la decisione statunitense di attaccare l'Iraq ("per controllare riserve enormi di petrolio") e il governo italiano, "che ancora una volta si e' dimostrato servo sciocco degli americani"

'''L'Aquila'''
Un corteo di mille persone ha attraversato i vicoli del centro storico dell'Aquila per dire no alla guerra in Iraq. La manifestazione, alla quale e' stato affiancato uno sciopero di due ore, e' stata indetta da Cgil, Cisl e Uil. Al termine, gli studenti dell'Udu hanno promosso un dibattito a Palazzo Camponeschi. Tra cartelli, bandiere della pace e slogan il corteo ha ribadito un deciso no alla guerra. Una delegazione e' stata ricevuta dal Prefetto dell'Aquila. Dal
corteo pricipale si sono staccati una quindicina di ragazzi che hanno pacificamente "occupato" l'aula consiliare del Comune.

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'''Mosca'''
Circa un centinaio di militanti e simpatizzanti dell'opposizione comunista russa ha dato vita oggi a un improvvisato raduno di protesta contro la guerra all'Iraq dinanzi all'ambasciata americana di Mosca. I non molti manifestanti hanno innalzato sotto una fitta nevicata bandiere rosse e cartelli, ma sono stati confiniti dalla polizia a una distanza superiore rispetto all'usuale dalla sede diplomatica. Fonti dell'ambasciata hanno fatto sapere da parte loro che il lavoro all'interno procede regolarmente e che non vi e' alcun segnale minaccioso per il personale americano. In stridente contrasto con la reazione misurata del governo, i leader dell'opposizione comunista alla Duma hanno definito ''un'aggressione'' l'azione militare anglo-americana contro il Kuwait e hanno chiesto una seduta straordinaria del parlamento russo. Il segretario comunista Ghennadi Ziuganov non ha esitato a paragonare gli Usa ''ai nazisti'', ha sollecitato ''una protesta dei paesi civili contro tutti gli interessi americani'' nel mondo e ha deplorato la mancata denuncia pubblica delle autorita' russe di quella che ha chiamato ''la violenza e la barbarie degli americani''.

'''Il Cairo'''
Quindici persone - undici delle quali poliziotti, tra cui un generale - sono rimaste ferite negli incidenti di questa mattina, al Cairo, conto la guerra in Iraq. Nel corso degli incidenti gli agenti hanno fatto uso anche di idranti e gas lacrimogeni per rispondere lancio di pietre da parte dei dimostranti e disperdere le persone (molte delle quali studenti) che avevano raggiunto l' ingresso dell' Ambasciata degli Stati Uniti, gridando slogan. La manifestazione si e' svolta in due tempi. Nel primo gli studenti dell' Universita' Americana (Auc), usciti da un ingresso secondario dal complesso universitario, circondato da migliaia di poliziotti, sono arrivati fino alla piazza Simon Bolivar. Dopo primi scontri, vi sono state trattative a conclusione delle quali gli studenti sono riusciti ad appendere un' enorme bandiera irachena ai balconi di un palazzo di fronte all' ambasciata. La seconda fase si e' sviluppata quando gli studenti, rientrando all'universita', hanno incrociato un corteo che proveniva dal centro della citta'. I due gruppi, insieme, si sono diretti di nuovo verso l'ambasciata Usa. I manifestanti, anche con una sassaiola, sono riusciti a sfondare i cordoni di polizia arrivando fino all' ingresso della sede diplomatica. A quel punto, per disperdere i partecipanti alla protesta, la polizia ha sparato gas lacrimogeni, utilizzato gli idranti e fatto uso massiccio dei bastoni. La situazione e' ancora molto tesa in tutto il quartiere di Garden City

=== 22 marzo ===

'''Milano'''
''Facciamo appello a tutte le cittadine e i cittadini di Milano, al popolo delle bandiere della pace, affinche' sabato scendano in piazza per protestare contro la violazione della nostra costituzione da parte del governo''. Cosi' il volantino del Coordinamento Fermiamo la Guerra (promosso dal 'Patto per la Pace' e dall'associazione 'Milano contro la Guerra'), invita a un nuovo corteo contro il conflitto in Iraq, per sabato 22 marzo alle 15,30 a Milano, con concentramento in Largo Cairoli. ''Scendiamo in piazza -scrive il coordinamento- per testimoniare non la rassegnazione, ma la volonta' di fermare il conflitto, essere al fianco delle vittime innocenti, isolare ancora di piu' i signori della guerra e sostenere, con progetti di solidarieta', le popolazioni civili colpite dalla guerra''

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20 marzo

Italia

Roma Il mondo della pace e gli studenti romani si sono mobilitati in maniera massiccia contro l'intervento armato in Iraq. In questo momento una manifestazione di liceali romani e' stata bloccata dalle forze dell'ordine in via Veneto a pochi metri dall'ambasciata statunitense mentre si segnalano blocchi di alcune arterie stradali romane tra le quali la Cristoforo Colombo e la via Tiburtina da parte di manifestanti. Tante le bandiere dell'arcobaleno della pace alle manifestazioni e slogan contro l'amministrazione Bush

I treni della Stazione Tiburtina sono rimasti bloccati per almeno mezz'ora; il grande raccordo anulare, nella zona della Romanina, e' stato occupato all'altezza di via Tiburtina; in via Cristofro Colombo, via Nomentana e a Spinaceto altri blocchi stradali. Roma si e' mobilitata contro la guerra con iniziative spontanee che hanno coinvolto vari quartieri. Almeno 5mila studenti manifestano in via Veneto a poche centinaia di metri dall'Ambasciata americana. Due studenti, con un blitz, sono riusciti ad esporre, anche se per pochi minuti, proprio davanti alla rappresentanza diplomatica Usa uno striscione con su scritto "Stop War".

Sara' duplice e coordinata la mobilitazione per la pace, contro la guerra e il terrorismo promossa nella capitale da Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio e dal Comune. Comincera' alle 17 con una manifestazione in piazza Venezia, organizzata dai sindacati confederali, dove alle 18 ci sara' un comizio di un leader nazionale dei sindacati, con ogni probabilita' il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta. Da li' alle 18,30, oltre che da piazza del Campidoglio, partira' la fiaccolata promossa dal Comune che si concludera' al Colosseo dove parleranno il premio Nobel per la pace Rita Levi Montalcini e l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Milano I manifestanti continuano a presidiare la sede del Consolato bloccando il traffico: qualche tensione si e' verificata tra gli stessi manifestanti e gli automobilisti che cercavano di passare. Pronti a vestire la tenuta antisommossa le Forze dell'ordine hanno circondato tutto il perimetro del Consolato Usa, che dovrebbe essere l'ultima tappa delle manifestazioni che si stanno svolgendo oggi a Milano

Sono decine di migliaia le persone che manifestano stamattina a Milano contro la guerra. Il corteo sindacale, che non ha ancora raggiunto piazza del Duomo dove parleranno i tre segretari provinciali, continua a ingrossarsi. Gli organizzatori parlano, seppur non ufficialmente, di 100 mila persone, a fronte delle 15 mila secondo gli ultimi dati delle forze dell'ordine. Il corteo si sta, comunque, progressivamente ingrossando, e vi stanno confluendo anche molti studenti che avevano organizzato un loro corteo. Tutti sono diretti in piazza del Duomo. L' imponente corteo sindacale ha subito un imprevisto stop all' altezza di piazza Beccaria. Questo per consentire il deflusso da piazza del Duomo del corteo studentesco (anche qui migliaia di manifestanti) che, partiti da piazza Cairoli stanno confluendo verso l' Universita' Statale. Secondo i dirigenti sindacali al termine gli studenti ritorneranno in piazza del Duomo per partecipare alla manifestazione unitaria

Como Oltre mille studenti stanno bloccando il traffico in centro Como con una manifestazione contro la guerra in Iraq. Dopo essersi dati appuntamento in via Milano hanno iniziato a sfilare per le vie del centro e da una decina di minuti hanno inscenato un presidio davanti al Municipio scandendo slogan contro l'attacco americano e numerosi striscioni sui quali si puo' leggere, fra l'altro, "Signori della guerra non vi lasceremo in pace". Per il pomeriggio di oggi sono gia' previste altre manifestazioni e presidi in centro citta' sostenuti da una quarantina di associazioni pacifiste del territorio. Pesanti le ripercussioni sulla viabilta' con impegnate numerose pattuglie delle Forze dell'Ordine. Al momento la manifestazione non ha fatto registrare momenti di tensione.

Bergamo Anche a Bergamo gli studenti degli istituti superiori hanno dato vita a una manifestazione di protesta contro la guerra. Il corteo composto da circa 4.000 giovani, secondo la polizia, dopo avere sfilato nella zona nord della citta' ha raggiunto il centro e si e' quindi fermato davanti alla sede del Comune, poi della Prefettura e della Provincia. In Prefettura nella tarda mattinata si e' conclusa la riunione del comitato per l' ordine e la sicurezza e il prefetto, Cono Federico, ha rilevato che sono stati ulteriormente valutati i sistemi di sorveglianza dei cosiddetti obiettivi sensibili e in particolare dell' aeroporto. In vista della manifestazione del pomeriggio e del corteo che dal piazzale della stazione ferroviaria si concludera' in piazza Vittorio Veneto, l' intera zona e' stata coperta e segnalata con striscioni che chiedono la pace.

Torino Alta la partecipazione delle tute blu torinesi alle numerose iniziative di protesta contro la guerra. Scioperi di due ore, dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18, alla Fiat di Mirafiori, mentre i lavoratori dell'Iveco hanno organizzato un presidio davanti alla fabbrica nel cambio turno. Due ore di sciopero anche nel polo di Chivasso con presidi e cortei in numerosi stabilimenti. Un corteo e' partito alle 15 nel canavese, raggruppando i lavoratori delle principali aziende della zona. Fermate di due ore anche nelle fabbriche metalmeccaniche della zona ovest di Torino. La Pininfarina di Grugliasco ha organizzato un presidio davanti al Comune, mentre a Bairo e a San Giorgio Canavese l'uscita dei lavoratori di tutti i turni e' stata anticipata di due ore. Manifestazioni di protesta, infine, si sono svolte anche in tutte le piccole e medie aziende di Moncalieri.

Bologna Circa diecimila studenti (cinquemila per la Digos) sono scesi in piazza a Bologna per protestare contro la guerra in Iraq. Si tratta perlopiu' di studenti delle scuole medie, superiori e universitari. Gli studenti sono raggruppati nel Coordinamento studentesco per la pace, che comprende la Sinistra giovanile, lo Spazio sociale studentesco di via Belmeloro, gli Studenti per la pace dell' universita' americana John Hopkins di Bologna. Tra i promotori anche Izquierda e il Coordinamento degli studenti medi e universitari. Gli studenti hanno percorso via Zamboni, nella zona universitaria, dietro lo striscione 'Coordinamento studentesco per la pace', per raggiungere piazza Nettuno. Il corteo e' pieno di bandiere tricolori con i colori della pace.

Massiccia partecipazione alle manifestazioni proclamate dai sindacati in tutta l'Emilia Romagna per protestare contro la guerra. Nel pomeriggio, a Bologna, il corteo principale promosso da Cgil-Cisl-Uil ed al quale hanno aderito esponenti di forze politiche e dei movimenti pacifisti ha visto sfilare lungo le strade del centro almeno 40.000 persone. Si erano radunate alle 15 in Piazza Maggiore - dove in mattinata c'era stato un primo concentramento di studenti e di lavoratori - ed avevano ascoltato l'intervento di don Luigi Ciotti. Il sacerdote aveva tra l'altro ricordato la lettera di una bambina afgana che scrive: "La pace non e' in vendita altrimenti la comprerei per il mio Paese". Dopo il comizio, al canto di 'Bella ciao' i manifestanti hanno sfilato lungo via Indipendenza, Via dei Mille, Via Marconi e via Ugo Bassi, per tornare di nuovo in Piazza Maggiore. In testa, molti gonfaloni comunali, seguiti da numrosi sindaci con la fascia tricolore. Decine gli striscioni con slogan contro la guerra. Massiccia anche la partecipazione alle altre manifestazioni svoltesi in giornata in quasi tutte le principali citta' dell'Emilia Romagna in seguito allo sciopero proclamato da Cgil-Cisl-Uil. Il sindacato parla di quindicimila persone a Reggio Emilia, di ottomila a Forli', di settemila a Cesena.

ore 15 p.zza Maggiore

Firenze Sono migliaia gli studenti, soprattutto delle medie superiori, che hanno dato vita ad una manifestazione contro la guerra nel centro storico di Firenze. Un corteo - cui hanno partecipato anche disobbedienti, Cobas ed altre organizzazioni - si e' svolto tra piazza San Marco e Piazza della Signoria e quindi sul percorso inverso. Invase dai manifestanti pacifisti anche le strade adiacenti al percorso principale. Numerosi gli slogan contro gli americani, contro la guerra e, soprattutto, contro il Presidente del Consiglio Berlusconi. Per lunghi minuti sono state fatte risuonare le sirene, simulando la situazione venutasi a determinare nelle zone di guerra. Tantissime le bandiere soprattutto quelle della pace. Il tutto si sta svolgendo senza incidenti, ne' particolari tensioni.

Alle ore 17 e' in programma una manifestazione proclamata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil. Il concentramento dei manifestanti avra' luogo davanti alla sede Rai, da cui prendera' avvio un corteo che raggiungera' piazza Santa Croce, dove si concludera' la manifestazione con interventi e testimonianze per la pace

Perugia Una manifestazione di studenti, gia' prevista dal loro coordianamento in caso di guerra all'Iraq, e' in corso a Perugia con un corteo da Piazza della stazione ferroviaria sino al centro storico, dove si terra' un comizio.Gia' in centro sono confluiti numerosi studenti che inneggiano slogan contro "l'attacco Usa all'Iraq", creando problemi alla circolazione, gia' difficile per uno scambio di carreggiata sul raccordo Perugia-Bettolle, alle porte del capoluogo in direzione Ponte San Giovanni, dove si e' formata una fila di mezzi oltre 4 chilometri. Anche le strade cittadine ne hanno cosi' risentito. Nel pomeriggio saranno i sindacati confederali Cgil-Cils-Uil a scendere in piazza con un corteo ed un comizio, per altro gia' programmato in caso di attacco all'Iraq

Napoli Poco dopo le 9 un gruppo di giovani appartenenti alla rete Studenti in movimento ha occupato gli uffici dell'assessore alle Pari opportunita' e all'Istruzione, Angela Cortese, per protestare contro la guerra. Uno dei portavoce degli studenti dice di avere poi approvato d'accordo con l'istituzione provinciale un documento di condanna contro la guerra e contro l'autorizzazione al sorvolo dello spazio aereo italiano. Altre manifestazioni di protesta sono previste a breve

I lavoratori della Fiat Auto e della Alenia di Pomigliano d'Arco hanno attuato questa mattina fermate e assemblee spontanee contro la guerra. Lo riferisce una nota della Cgil nella quale si aggiunge che i dipendenti dell'Enel, della Napoletanagas e della Sagit hanno attuato per pochi minuti simbolici blocchi del traffico davanti agli ingressi delle loro aziende, mentre a fine turno sciopereranno per due ore i dipendenti di Telecom, Tim e Wind. Gli sportelli bancari resteranno chiusi nel pomeriggio; assemblee e volantinaggi si sono svolti in cantieri edili dell'area flegrea ed in quelli della metropolitana di Napoli, della Tav Roma-Napoli e per la realizzazione della linea ferroviaria a monte del Vesuvio. Altre manifestazioni vengono segnalate a Torre del Greco e davanti al municipio di Casoria.

Circa 400 studenti provenienti da diverse scuole di Napoli e provincia presidiano con un sit in la sede del comando Nato di Bagnoli, quartier generale di Afsouth, la sede del comando alleato del Sud Europa. A presidiare la zona un folto numero di forze dell'ordine.Inalterato al momento il livello d'allarme: una 'B' a caratteri cubitali campeggia davanti all'ingresso di viale Giochi del Mediterraneo. Bandiere della pace vengono sventolate dagli studenti dell'Istituto Labriola, del Nautico Duca degli Abruzzi, del liceto Scienze sociali di Monte di Procida, dell'Istituto Artemisia Gentileschi e degli Itis Augusto Righi, Mario Pagano e di Torregaveta da circa un'ora. Gli studenti, saputo dell'attacco della scorsa notte all'Iraq da parte degli Usa, hanno deciso di mobilitarsi. Gli studenti annunciano che resteranno davanti al comando per tutta la mattina e in seguito si uniranno, probabilmente, alle altre manifestazioni che avvengono a Napoli

Genova Sono oltre 40 mila, secondo quanto dicono dal palco alcuni sindacalisti, i manifestanti pacifisti concentrati stamani in Piazza De Ferrari a Genova. Studenti e lavoratori hanno spontaneamente preso parte ai cortei,che sono giunti in centro citta' dal Ponente e dal Levante genovese per assistere a un comizio organizzato da Cgil, Cisl e Uil. Gia' dalle prime ore centinaia di studenti si sono concentrati nelle zone di Piazza della Nunziata, gridando slogan e intonando cori contro la guerra e il Governo e sventolando bandiere della pace e dell' Iraq. I lavoratori delle grandi fabbriche del Ponente genovese si sono invece dati appuntamento in Piazza Montano a Sampierdarena e davanti alla stazione Marittima. Lungo la direttrice a mare sono giunti in Piazza De Ferrari sventolando le bandiere di Cgil, Cisl, Uil, dei Cobas e delle Rdb.

Pordenone Traffico fortemente rallentato e, in alcuni momenti, completamento bloccato sulla statale Pontebbanna dove, nei pressi di Porcia, all' altezza dell' uscita di Pordenone Sud, circa gruppi di operai degli stabilimenti della Electrolux Zanussi (circa 200, secondo fonti della Questura della citta' friulana) stanno facendo una manifestazione contro la guerra. Gli operai, che sono usciti spontaneamente dalla fabbrica, manifestano sventolando bandiere della Cgil, della Cisl e della Uil, insieme a quelle della pace, e distribuiscono volantini nei quali spiegano i motivi della loro opposizione alla guerra. Altre manifestazioni - alle quali partecipano operai, impiegati e semplici cittadini - sono in corso a Pordenone, in piazza del Portello, dove stanno confluendo, in corteo, numerosi studenti delle scuole medie superiori che si erano riuniti stamani in piazza Risorgimento, dove era stata installata una tenda della pace

Venezia Alcune centinaia di lavoratori di Porto Marghera hanno occupato stamane il molo A per protestare contro la guerra in Iraq. L'iniziativa e' promossa unitariamente dai sindacati. I lavoratori si sono radunati nell'area del porto commerciale: la manifestazione si sta svolgendo senza registrare incidenti.

Uno scontro tra forze dell'ordine e manifestanti e' in atto davanti al consolato britannico di Venezia, dove e' in corso una manifestazione dei Disobbedienti. Da parte dei dimostranti sono avvenuti lanci di sassi e bottiglie. Sono stati lanciati dei lacrimogeni

Bari I pacifisti occupano la sala consiliare del Comune di Bari.

Cagliari Una manifestazione contro la guerra e' stata indetta per oggi alle 17.30 a Cagliari, in piazza Repubblica, dalle Rappresentanze sindacali di base. In un volantino, le Rdb-Cub contestano la decisione statunitense di attaccare l'Iraq ("per controllare riserve enormi di petrolio") e il governo italiano, "che ancora una volta si e' dimostrato servo sciocco degli americani"

L'Aquila Un corteo di mille persone ha attraversato i vicoli del centro storico dell'Aquila per dire no alla guerra in Iraq. La manifestazione, alla quale e' stato affiancato uno sciopero di due ore, e' stata indetta da Cgil, Cisl e Uil. Al termine, gli studenti dell'Udu hanno promosso un dibattito a Palazzo Camponeschi. Tra cartelli, bandiere della pace e slogan il corteo ha ribadito un deciso no alla guerra. Una delegazione e' stata ricevuta dal Prefetto dell'Aquila. Dal corteo pricipale si sono staccati una quindicina di ragazzi che hanno pacificamente "occupato" l'aula consiliare del Comune.

Mondo

Atene Oltre centomila persone, secondo le prime stime, si sono riunite nel centro di Atene per manifestare contro la guerra. La maggior parte dei manifestanti e' costituita da studenti dei licei della capitale greca. Centro della protesta e' la piazza centrale di Syndagma, davanti al parlamento greco. I manifestanti stanno facendo una marcia verso l'ambasciata americana. Per il momento non si registrano disordini.

Londra Circa 40 pacifisti hanno bloccato una delle autostrade piu' importanti della Gran Bretagna, la M621, nei pressi della citta' di Leeds. Un portavoce del Royal Automobile Club ha sottolineato che ci sono code di diversi chilometri in entrambe le direzioni. La coalizione Stop the War ha indetto per oggi alle 18,00 (le 19,00 in Italia) manifestazioni nelle piazze delle principali citta' del Paese. A Londra il punto di concentramento e' Parliament Square, dove si trova il Parlamento.

Mosca Circa un centinaio di militanti e simpatizzanti dell'opposizione comunista russa ha dato vita oggi a un improvvisato raduno di protesta contro la guerra all'Iraq dinanzi all'ambasciata americana di Mosca. I non molti manifestanti hanno innalzato sotto una fitta nevicata bandiere rosse e cartelli, ma sono stati confiniti dalla polizia a una distanza superiore rispetto all'usuale dalla sede diplomatica. Fonti dell'ambasciata hanno fatto sapere da parte loro che il lavoro all'interno procede regolarmente e che non vi e' alcun segnale minaccioso per il personale americano. In stridente contrasto con la reazione misurata del governo, i leader dell'opposizione comunista alla Duma hanno definito un'aggressione l'azione militare anglo-americana contro il Kuwait e hanno chiesto una seduta straordinaria del parlamento russo. Il segretario comunista Ghennadi Ziuganov non ha esitato a paragonare gli Usa ai nazisti, ha sollecitato una protesta dei paesi civili contro tutti gli interessi americani nel mondo e ha deplorato la mancata denuncia pubblica delle autorita' russe di quella che ha chiamato la violenza e la barbarie degli americani.

Il Cairo Quindici persone - undici delle quali poliziotti, tra cui un generale - sono rimaste ferite negli incidenti di questa mattina, al Cairo, conto la guerra in Iraq. Nel corso degli incidenti gli agenti hanno fatto uso anche di idranti e gas lacrimogeni per rispondere lancio di pietre da parte dei dimostranti e disperdere le persone (molte delle quali studenti) che avevano raggiunto l' ingresso dell' Ambasciata degli Stati Uniti, gridando slogan. La manifestazione si e' svolta in due tempi. Nel primo gli studenti dell' Universita' Americana (Auc), usciti da un ingresso secondario dal complesso universitario, circondato da migliaia di poliziotti, sono arrivati fino alla piazza Simon Bolivar. Dopo primi scontri, vi sono state trattative a conclusione delle quali gli studenti sono riusciti ad appendere un' enorme bandiera irachena ai balconi di un palazzo di fronte all' ambasciata. La seconda fase si e' sviluppata quando gli studenti, rientrando all'universita', hanno incrociato un corteo che proveniva dal centro della citta'. I due gruppi, insieme, si sono diretti di nuovo verso l'ambasciata Usa. I manifestanti, anche con una sassaiola, sono riusciti a sfondare i cordoni di polizia arrivando fino all' ingresso della sede diplomatica. A quel punto, per disperdere i partecipanti alla protesta, la polizia ha sparato gas lacrimogeni, utilizzato gli idranti e fatto uso massiccio dei bastoni. La situazione e' ancora molto tesa in tutto il quartiere di Garden City

22 marzo

Milano Facciamo appello a tutte le cittadine e i cittadini di Milano, al popolo delle bandiere della pace, affinche' sabato scendano in piazza per protestare contro la violazione della nostra costituzione da parte del governo. Cosi' il volantino del Coordinamento Fermiamo la Guerra (promosso dal 'Patto per la Pace' e dall'associazione 'Milano contro la Guerra'), invita a un nuovo corteo contro il conflitto in Iraq, per sabato 22 marzo alle 15,30 a Milano, con concentramento in Largo Cairoli. Scendiamo in piazza -scrive il coordinamento- per testimoniare non la rassegnazione, ma la volonta' di fermare il conflitto, essere al fianco delle vittime innocenti, isolare ancora di piu' i signori della guerra e sostenere, con progetti di solidarieta', le popolazioni civili colpite dalla guerra

appuntamenti (last edited 2008-06-26 09:50:41 by anonymous)