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= Appunti per gr ore 13 =

FIAT - E' in corso, in concomitanza con lo sciopero di due ore (9.15-11.15) proclamato dal sindacato di base (Slai-Cobas e Flmuniti Cub), una manifestazione di lavoratori 'per contrastare la decisione della Fiat di smantellare Arese'. I manifestanti si sono concentrati davanti al complesso Alfa Romeo, con bandiere del sindacato e scandendo slogan ('Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta' o 'Berlusconi stai attento, se chiude l'Alfa veniamo in Parlamento'): un gruppetto si e' diretto verso la vicina autostrada dei Laghi, gli altri sono entrati nell'area di reindustrializzazione per mostrare alla stampa gli impianti in cui dovrebbero essere riassorbiti parte dei dipendenti interessati alla ristrutturazione Fiat


Palermo - Scontri tra polizia e un centinaio di disoccupati che poi occupano la chiesa. Blocchi stradali, cassonetti dell'immondizia incendiati, scontri con la polizia. Sono tornati in piazza a Palermo, mettendola a ferro e fuoco, i circa mille precari, ex detenuti, ex lavoratori socialmente utili e stagisti dei cosiddetti Piani di inserimento professionale. Sono tornati a protestare, in alcuni casi anche violentemente, per cercare delle risposte e sollecitare una stabilizzazioni che aspettano, ormai, da tanti anni. Ieri per tutta la giornata le arterie principali del capoluogo siciliano sono state bloccate, paralizzando di fatto il traffico dell'intera città. Un gruppo di lavoratori, un centinaio, si è spinto oltre, fino ad occupare la cattedrale del capoluogo siciliano, che già più volte è stato teatro di proteste di disperati, assetati e senzatetto. Cinquanta poliziotti in tenuta antisommossa hanno invitato a più riprese i manifestanti a sgomberare la chiesa senza alcun esito. Anche il questore del capoluogo siciliano, Francesco Cirillo, ha raggiunto la cattedrale cercando di far desistere i manifestanti. Ma le parole sono scivolate sui precari senza sortire alcun effetto. Si è, quindi, giunti allo scontro violento che si è concluso con il fermo di tre precari per resistenza a pubblico ufficiale e un manifestante ferito, che è stato trasportato al Policlinico. Due precari sono però riusciti a sfuggire al controllo degli agenti e a salire sul tetto del monumento arabo-normanno dove hanno collocato uno striscione con la scritta «Vogliamo la stabilizzazione». I precari, sempre più imbufaliti, hanno preso di mira anche la sede del governo, palazzo d'Orleans. Prima un sit-in, con conseguente altro blocco di traffico, poi l'incendio di alcuni cassonetti dell'immondizia nei pressi della fermata della stazione d'Orleans. Per sedare le fiamme sono intervenute alcune squadre di vigili del fuoco. Un altro gruppo ha creato disordini nei pressi dell'Università, sgonfiando le ruote di alcuni autobus. La protesta ha raggiunto, finora, come unico obiettivo quello di incontrare il responsabile della task force regionale sull'occupazione. Non contenti, però, del risultato dell'incontro, nel pomeriggio, i manifestanti hanno raggiunto il Palazzo di città. Una decina di precari si è abbarbicato sul tetto della sede del Municipio, da dove ha iniziato a lanciare tegole, chiedendo a gran voce un incontro con il capo di gabinetto del sindaco. «Oggi è una brutta giornata per la città - questo il mesto commento del questore di Palermo, Francesco Cirillo - Nonostante l'impiego di più di 200 persone, impegnate solo a Palermo in servizi di ordine pubblico, stiamo faticando a rendere la città vivibile». Altre 200 sono state impegnate ieri mattina per sedare la protesta degli operai della Fiat di Termini Imerese

Gr aperto alle ore 9.00. Buon lavoro a tutti/e. BUBU.

Appunti per gr ore 13

FIAT - E' in corso, in concomitanza con lo sciopero di due ore (9.15-11.15) proclamato dal sindacato di base (Slai-Cobas e Flmuniti Cub), una manifestazione di lavoratori 'per contrastare la decisione della Fiat di smantellare Arese'. I manifestanti si sono concentrati davanti al complesso Alfa Romeo, con bandiere del sindacato e scandendo slogan ('Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta' o 'Berlusconi stai attento, se chiude l'Alfa veniamo in Parlamento'): un gruppetto si e' diretto verso la vicina autostrada dei Laghi, gli altri sono entrati nell'area di reindustrializzazione per mostrare alla stampa gli impianti in cui dovrebbero essere riassorbiti parte dei dipendenti interessati alla ristrutturazione Fiat

Palermo - Scontri tra polizia e un centinaio di disoccupati che poi occupano la chiesa. Blocchi stradali, cassonetti dell'immondizia incendiati, scontri con la polizia. Sono tornati in piazza a Palermo, mettendola a ferro e fuoco, i circa mille precari, ex detenuti, ex lavoratori socialmente utili e stagisti dei cosiddetti Piani di inserimento professionale. Sono tornati a protestare, in alcuni casi anche violentemente, per cercare delle risposte e sollecitare una stabilizzazioni che aspettano, ormai, da tanti anni. Ieri per tutta la giornata le arterie principali del capoluogo siciliano sono state bloccate, paralizzando di fatto il traffico dell'intera città. Un gruppo di lavoratori, un centinaio, si è spinto oltre, fino ad occupare la cattedrale del capoluogo siciliano, che già più volte è stato teatro di proteste di disperati, assetati e senzatetto. Cinquanta poliziotti in tenuta antisommossa hanno invitato a più riprese i manifestanti a sgomberare la chiesa senza alcun esito. Anche il questore del capoluogo siciliano, Francesco Cirillo, ha raggiunto la cattedrale cercando di far desistere i manifestanti. Ma le parole sono scivolate sui precari senza sortire alcun effetto. Si è, quindi, giunti allo scontro violento che si è concluso con il fermo di tre precari per resistenza a pubblico ufficiale e un manifestante ferito, che è stato trasportato al Policlinico. Due precari sono però riusciti a sfuggire al controllo degli agenti e a salire sul tetto del monumento arabo-normanno dove hanno collocato uno striscione con la scritta «Vogliamo la stabilizzazione». I precari, sempre più imbufaliti, hanno preso di mira anche la sede del governo, palazzo d'Orleans. Prima un sit-in, con conseguente altro blocco di traffico, poi l'incendio di alcuni cassonetti dell'immondizia nei pressi della fermata della stazione d'Orleans. Per sedare le fiamme sono intervenute alcune squadre di vigili del fuoco. Un altro gruppo ha creato disordini nei pressi dell'Università, sgonfiando le ruote di alcuni autobus. La protesta ha raggiunto, finora, come unico obiettivo quello di incontrare il responsabile della task force regionale sull'occupazione. Non contenti, però, del risultato dell'incontro, nel pomeriggio, i manifestanti hanno raggiunto il Palazzo di città. Una decina di precari si è abbarbicato sul tetto della sede del Municipio, da dove ha iniziato a lanciare tegole, chiedendo a gran voce un incontro con il capo di gabinetto del sindaco. «Oggi è una brutta giornata per la città - questo il mesto commento del questore di Palermo, Francesco Cirillo - Nonostante l'impiego di più di 200 persone, impegnate solo a Palermo in servizi di ordine pubblico, stiamo faticando a rendere la città vivibile». Altre 200 sono state impegnate ieri mattina per sedare la protesta degli operai della Fiat di Termini Imerese

Gr flash ore 9.30

MONDO

Palestina - Un ragazzino palestinese di 12 anni e' stato ucciso stamani da colpi sparati da carri israeliani. E' avvenuto durante di un'incursione nel campo di rifugiati di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere locali. Intanto attentato suicida stamani a Tel Aviv dove un attentatore si e' fatto esplodere davanti a un autobus interurbano. Secondo la radio, l'autista dell'autobus e alcuni passeggeri si sono insospettiti e hanno impedito al kamikaze di salire sulla vettura. Lo hanno fermato e gli hanno aperto la camicia scoprendo attorno al corpo una cintura esplosiva. Hanno immediatamente allontanato i passanti e i passeggeri. Il kamikaze ha cercato di inseguirli e si e' fatto esplodere.

Brazil - Aumentano le chance di Luis Inᣩo Lula da Silva di raggiungere la pi᬴a carica dello Stato in Brasile. Anthony Garotinho, del Partito socialista brasiliano (Psb), e Ciro Gomes, del Partito popolare socialista (Pps) hanno, infatti, garantito il loro sostegno per il ballottaggio al leader del Partito dei lavoratori (Pt), vincitore col 46 per cento del primo turno delle presidenziali tenute domenica scorsa in Brasile. I partiti di Garotinho e Gomes - arrivati al terzo e al quarto posto rispettivamente con il 17,86 per cento e 11,97 per cento delle preferenze - lavoreranno perch頩l prossimo 27 ottobre Lula e il suo Pt possano avere la meglio su Jos頓erra, del Partito della socialdemocrazia brasiliana (Psdb), il quale al primo turno aveva raggranellato il 23,19 per cento dei voti. In passato - ha dichiarato Gomes alla stampa brasiliana - abbiamo avuto divergenze con Lula. Questo, per젮on 蠩l momento delle differenze ma degli accordi. Domenica i brasiliani hanno votato per due opzioni distinte: la prima 蠱uella di continuare col modello economico attuale, l'altra 蠡 favore di un cambio positivo per la societ஠Noi siamo con quest'ultima. Insieme Gomes e Garotinho portano a Lula una 'dote' sostanziosa di 25 milioni di votanti. Non 蠣erto automatico che tutti i voti raccolti dai due politici convergano direttamente sul leader del Pt, ma a questo punto Serra sembra sempre pi鳯lato nella sua corsa. Il contendente di Lula al ballottaggio, infatti, finora ha ricevuto solo l'appoggio ufficiale di una parte del Partito del fronte liberale (Pfl), dal momento che alcuni importanti dirigenti dello stesso partito hanno gi࠯ptato per Lula.

ITALIA

ROMA - Gli immigrati senza permesso di soggiorno che lavorano in nero potranno essere messi in regola, anche se hanno ricevuto il foglio di via. La Camera ha dato il via libera definitivo al decreto che fissa le regole per la nuova sanatoria, dopo quella di colf e badanti. Il tetto massimo alle regolarizzazioni chiesto dalla Lega e' stato abbandonato ma il testo precisa che il numero complessivo degli immigrati con il foglio di via messi in regola sara' sottratto dal prossimo decreto flussi. In questo modo, in pratica, l'Italia abbassera' il tetto dei prossimi ingressi consentiti. Il testo fissa alcuni 'paletti' per la sanatoria. In linea generale non bisognera' avere commesso reati. Ma il cammino verso la regolarizzazione cambia a seconda della condizione in cui si trovano gli immigrati. Coloro che semplicemente si trovano con un permesso di soggiorno scaduto, potranno essere regolarizzati facilmente. Chi invece ha avuto il foglio di via dovra' sottostare ad una procedura piu' lunga. Il decreto prevede infatti che saranno i prefetti a decidere se revocare o meno il provvedimento di espulsione. In base a quali criteri? Sostanzialmente si valutera' la possibilita' di inserimento sociale dell'immigrato. Se questa verra' riconosciuta, il foglio di via sara' ritirato e l'immigrato potra' essere messo in regola. Viceversa si avra' l'espulsione

gr101002 (last edited 2008-06-26 09:50:22 by anonymous)